Vito Gamberale: ITER Capital Partners investirà anche nel settore della sanità

Il Presidente di ITER Capital Partners Vito Gamberale parla della nascita di Pramerica ITER, il fondo istituito in collaborazione con Pramerica SGR: “Lavoreremo insieme per assicurare buoni ritorni ai nostri investitori”.

Vito Gamberale

Infrastrutture e nuovi bisogni sociali: la nuova avventura professionale di Vito Gamberale

“Investiremo a livello territoriale nel campo della distribuzione gas, dell’ambiente, dell’acqua, delle energie rinnovabili, ma anche nel campo della sanità, dei servizi a rete per silver class”: è il Presidente Vito Gamberale ad annunciare gli ambiti di intervento del nuovo fondo creato da ITER Capital Partners in collaborazione con Pramerica SGR. Pramerica ITER opererà su Italia e Sud Europa: destinato a investitori istituzionali, si focalizzerà sulle infrastrutture. Non solo le tradizionali (energetiche, di trasporto, ambientali e dell’IT) ma si occuperà anche di quelle mirate a soddisfare le nuove esigenze sociali. In particolare il settore della “silver economy” ricoprirà un ruolo centrale: un mercato enorme e soprattutto in crescita che comprende servizi per la salute, residenze, long term caring e che attualmente si è già esteso a nuovi bisogni come il turismo, i servizi bancari e quelli assicurativi come ha spiegato Vito Gamberale.

Vito Gamberale: il profilo formativo e professionale del Presidente di ITER Capital Partners

Oltre al ruolo in ITER Capital Partners, Vito Gamberale attualmente è Presidente di Iterchimica, specializzata nel settore degli additivi per pavimentazioni stradali. Originario di Castelguidone, in provincia di Chieti, si laurea in Ingegneria Meccanica alla Sapienza di Roma: dopo un breve periodo come assistente alla cattedra di Impianti Meccanici entra in Istituto Mobiliare Italiano. Nei dieci anni di attività per conto dell’azienda arriva a ricoprire il ruolo di Responsabile per le acquisizioni e le privatizzazioni per Gepi (Società per le Gestioni e Partecipazioni Industriali). Dopo una importante esperienza professionale in Eni, passa in SIP dove viene nominato Amministratore Delegato: negli anni ’90 il manager abruzzese guida lo sviluppo di Telecom Italia Mobile, grazie anche all’ideazione della carta Sim prepagata. In seguito opera in Autostrade S.p.A. gestendone la crescita. Nel 2007 Vito Gamberale crea F2i, primo fondo specializzato in investimenti nel settore delle infrastrutture, oggi il più grande del Paese. Lo guida fino al 2014 quando diventa Presidente del Gruppo PSC, specializzata in impiantistica tecnologica di edifici, metropolitane, ferrovie ed autostrade. Ha inoltre ricoperto il ruolo di Presidente del CdA in Grandi Lavori Fincosit da luglio 2015 alla fine del 2016.

Vito Gamberale: sanità, le inefficienze di un sistema che deve essere ripensato

Rimettere mano alla sanità, pensare a un modello più efficiente e virtuoso che lasci fuori la politica e gli interessi, spesso speculativi, dei privati: l’invito di Gamberale alla luce di quanto ha evidenziato l’emergenza Coronavirus.

Vito Gamberale

Per un nuovo modello di sanità, lontano da politica e interessi speculativi: l’auspicio di Vito Gamberale

“Il tracollo del sistema sanitario italiano di fronte all’emergenza Coronavirus fa emergere anche la pressoché generale impreparazione della sanità privata”: lo rileva Vito Gamberale, manager di lungo corso, già alla guida di Telecom, Autostrade e F2i e oggi Presidente di Iter capital Partners e Vicepresidente del gruppo Ivs. La sua analisi sulla sanità italiana alle prese con il Coronavirus, ripresa anche in un articolo de “Il Secolo d’Italia”, non fa sconti. Da quella privata a quella pubblica, “affidata a manager che, nella stragrande maggioranza, non sono mai stati manager”, l’emergenza ha ben messo in luce quanto sia ormai necessario ripensare al sistema sanitario e ricavarne un nuovo modello “virtuoso e più efficiente”. Questo il pensiero di Vito Gamberale: “Coinvolgere le casse di previdenza e i fondi pensione. Lasciando fuori dalla porta la politica. E gli interessi, spesso prevalentemente speculativi, dei privati”.

Vito Gamberale: medici e personale operativo sono i veri eroi di questa guerra contro il Coronavirus

Nella sua analisi Vito Gamberale sottolinea inoltre come nella sanità ci siano “migliaia di cliniche private che in questa situazione si sono trovate fuorigioco” per diverse ragioni: “Da una parte la mancanza di capitali per attrezzarsi al meglio e dall’altra la paura dei cittadini che questi luoghi potessero diventare focolai”. Il manager ravvede inoltre un’ulteriore perplessità: “Tutti sappiamo che in quelle cliniche private essenzialmente lavorano infermieri reclutati con la logica del sistema cooperativo. E che, quindi, non si sa fino a che punto il personale sia effettivamente acculturato, effettivamente preparato e dotato”. Per quanto riguarda la sanità pubblica invece “al di là dei medici e del personale operativo veri eroi di questa guerra, non si può santificarne l’organizzazione”: secondo Vito Gamberale infatti “tranne rare eccezioni sappiamo che la sanità pubblica è stata sempre condizionata dalla politica”. E in quest’ottica “non sempre direttore sanitario e direttore di dipartimento sono persone che hanno una vera competenza. Basta pensare che l’80 per cento dei bilanci regionali è rappresentato dalla spesa per la sanità: per dire che gli assetti politici di molte regioni sono determinati dal sistema sanitario privato”.

“Ricostruire l’Italia”: Vito Gamberale tra i partecipanti al progetto

Con una carriera da top manager in realtà quali Tim, Autostrade e F2i, Vito Gamberale aderisce al Piano per rilanciare l’economia italiana colpita dal Coronavirus.

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“Cambiare rapidamente strategia”: Vito Gamberale tra i firmatari di “Ricostruire l’Italia”

È da settimane che il dibattito pubblico in Italia si è gradualmente spostato sulla cosiddetta Fase 2, ossia la ripresa delle attività economiche stoppate per via dell’emergenza sanitaria in atto. “Ricostruire l’Italia” è un documento redatto da 40 personalità di spicco del settore aziendale e accademico, tra cui Vito Gamberale . Attualmente Presidente di ITER Capital Partners e di Iterchimica, il manager ha partecipato alla redazione di un Piano per superare la crisi. Composto di 3 fasi, “Uscita, Riapertura e Ricostruzione”, il progetto è stato inviato al Presidente Sergio Mattarella, al primo Ministro Giuseppe Conte e infine a Giuseppe Colao, a capo della task force governativa dedicata al tema. Secondo il testo redatto dai promotori dell’iniziativa, per assicurare al Paese una rotta adeguata per poter uscire dalla crisi bisogna innanzitutto affrontare celermente gli effetti della pandemia. Fondi dedicati al SSN e risoluzione del problema riguardante la mancanza di Dispositivi di Protezione Individuale sono i primi obiettivi della fase dedicata all’uscita dall’emergenza. Tra le decine di promotori, oltre Vito Gamberale, Stefano Parisi e l’ex Ministro dell’Economia Giovanni Tria.

Riapertura e Ricostruzione: il contributo di Vito Gamberale

La seconda fase, dedicata all’avvio delle attività, dovrà seguire il principio di tutela della salute di tutti i lavoratori. Nel documento condiviso anche da Vito Gamberale si dovrà procedere gradualmente nelle Regioni dove l’epidemia è in fase di controllo. La programmazione dei rientri in base a gruppi classificati per età è un’altra misura prevista nel progetto, così come la fornitura di DPI. Dal lato economico, è indispensabile il sostegno straordinario dello Stato, sia finanziariamente che con misure adeguate, come la compensazione dei debiti fiscali con i crediti fiscali verso la PA, la difesa delle imprese strategiche nazionali e la CIG a tutte le categorie imprenditoriali. “Ricostruzione” è il nome scelto per la terza fase, incentrata in particolare su finanziamenti e fisco. Numerosi le modifiche richieste: tra gli interventi suggeriti spiccano “Prestito Italia”, un prestito destinato solo a cittadini italiani e a condizioni vantaggiose, tali da abbassare la pressione fiscale al di sotto del 40%, un’Agenzia per la ricerca e infine una proroga delle scadenze fiscali di 4 mesi con rateazione delle scadenze.

 

Vito Gamberale: i primi risultati sul Gipave, ora testato anche all’aeroporto di Fiumicino

Primo scalo al mondo con l’asfalto al grafene: a Fiumicino arriva il Gipave, l’additivo supermodificante ecosostenibile e riciclabile, brevettato da Iterchimica, guidata da Vito Gamberale.

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Vito Gamberale: il Gipave a Fiumicino, il primo test su uno scalo aeroportuale intercontinenatale

Il Gipave arriva a Fiumicino. È l’aeroporto Leonardo da Vinci il primo scalo intercontinentale al mondo a testare la nuova innovazione per asfalti brevettata da Iterchimica, società bergamasca leader da oltre cinquanta anni nel settore e presieduta attualmente da Vito Gamberale. Il Gipave è un nuovo supermodificante a base di grafene che permette di ottenere pavimentazioni ecosostenibili e 100% riciclabili, a fronte di un incremento dei costi contenuto (tra il 10 e il 15 per cento). L’obiettivo del test sulle piste d’atterraggio dello scalo intercontinentale è confermare, anche in situazioni di grande stress (da urto, elevata velocità e surriscaldamento da frenata), i risultati già ottenuti in ambito stradale che confermano un aumento delle prestazioni della pavimentazione. Il prodotto Gipave è stato sviluppato da Iterchimica, controllata per il 90% dalla famiglia Giannattasio e per il 10% dall’Ing. Vito Gamberale, con la collaborazione di Directa Plus, di G.Eco (Gruppo A2A) e dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Gipave: il Presidente di Iterchimica Vito Gamberale illustra le peculiarità del prodotto

Parlando del Gipave in occasione della sperimentazione effettuata a novembre scorso su un tratto di circa 800 metri della Circonvallazione Fabriciano a Bergamo (la prima su strada urbana), il Presidente di Iterchimica Vito Gamberale ha sottolineato come si tratti di una "innovazione straordinaria nel campo degli additivi per asfalti che ci permette di immaginare un futuro più sostenibile e tecnologico per le infrastrutture stradali". L’ingegnere ha evidenziato come sia il prodotto (l’additivo) che il processo di produzione siano coperti da brevetto internazionale. Sperimentato anche a Roma e Milano, ad ora è stato rilevato un aumento di tutte le prestazioni per il tratto asfaltato con Gipave: resistenza a trazione, moduli di rigidezza, resistenza all’ormaiamento e resistenza a fatica. Come spiegato da Vito Gamberale, i risultati ottenuti finora "fanno ben sperare in termini di maggior durata e resilienza delle strade grazie a questa innovazione tutta italiana".

Vito Gamberale, Presidente di Iterchimica: a Bergamo la prima strada asfaltata con Gipave

"Un’innovazione tutta italiana che ci permette di immaginare un futuro più sostenibile e tecnologico per le infrastrutture stradali": il Presidente di Iterchimica Vito Gamberale parla del Gipave, l’additivo supermodificante a base di grafene, brevettato dall’azienda.

Vito Gamberale

Iterchimica: il Presidente Vito Gamberale a Bergamo per la sperimentazione del Gipave

"Voglio esprimere l’orgoglio di tutta l’azienda per questa innovazione straordinaria nel campo degli additivi per asfalti che ci permette di immaginare un futuro più sostenibile e tecnologico per le infrastrutture stradali": è il Presidente di Iterchimica Vito Gamberale a sottolineare il valore del prodotto realizzato e brevettato dall’azienda bergamasca. Il Gipave è un nuovo supermodificante per asfalto formato da grafene e plastica dura, che permette di ottenere pavimentazioni green e high-tech, ecosostenibili e 100% riciclabili., a fronte di un incremento dei costi contenuto (tra il 10 e il 15 per cento). È la circonvallazione Fabriciano di Bergamo la prima strada al grafene di un centro abitato: nella notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre il Gipave è stato utilizzato per asfaltare un tratto di circa 800 metri. Finora era già stato sperimentato a Roma e a Milano, ma mai in città, solo su strade extraurbane. Sarà poi un laboratorio indipendente ad analizzarne i risultati. Le sperimentazioni consentiranno all’azienda di ultimare entro l’anno i test di laboratorio e sul campo e arrivare al 2020 alla commercializzazione del prodotto: questo l’obiettivo di Iterchimica, che come evidenziato dal Presidente Vito Gamberale, ha brevettato sia il prodotto (l’additivo Gipave) che il processo produttivo.

Gipave: il pensiero sul brevetto Iterchimica del Presidente Vito Gamberale

In merito alle sperimentazioni già effettuate su altri tratti stradali, il Presidente di Iterchimica Vito Gamberale ha sottolineato come i risultati ottenuti finora facciano "ben sperare in termini di maggior durata e resilienza delle strade grazie a questa innovazione tutta italiana". L’ingegnere ha fatto notare anche come il prodotto ci proietti in "un futuro più sostenibile e tecnologico per le infrastrutture stradali". "Ma tengo anche molto a esprimere il mio più sentito riconoscimento verso il Sindaco Giorgio Gori che ancora una volta si dimostra sempre attento a conciliare la sicurezza e i servizi per i cittadini con l’ausilio delle tecnologie più avanzate" ha aggiunto infine il Presidente Vito Gamberale. Al progetto di realizzazione di Gipave (finanziato da un bando regionale) collaborano anche G.Eco (Gruppo A2A), Università Bicocca di Milano e Directa Plus, azienda da cui proviene il grafene.

Vito Gamberale: Iterchimica sperimenta il Gipave a Bergamo

Vito Gamberale a Bergamo dove per la prima volta su strada urbana viene sperimentato il Gipave, l’additivo supermodificante a base di grafene brevettato da Iterchimica.

Vito Gamberale, presidente Iterchimica

Vito Gamberale: a Bergamo la prima strada al grafene grazie a Iterchimica

La sperimentazione del Gipave, il supermodificante per asfalto a base di grafene, fa tappa a Bergamo. L’additivo è stato brevettato da Iterchimica, l’azienda bergamasca leader nel settore che annovera come Presidente Vito Gamberale. Sperimentato finora a Roma e a Milano, ma su strade extraurbane e mai in città, è stato impiegato nella notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre per asfaltare un tratto di circa 800 metri della Circonvallazione Fabriciano. Il supermodificante, mescolato al bitume tradizionale, rende le pavimentazioni green e high-tech, quindi altamente resistenti, ecosostenibili e 100% riciclabili, a fronte di un incremento dei costi compreso tra il 10 e il 15 per cento. Le sperimentazioni serviranno all’azienda per ultimare entro l’anno i test di laboratorio e sul campo: l’obiettivo è arrivare al 2020 alla commercializzazione del prodotto. I risultati ad oggi confermano che il Gipave incrementi sensibilmente la vita utile delle strade rendendole green e high tech. Sia il prodotto (l’additivo Gipave) che il processo produttivo sono coperti da brevetto internazionale: un esempio di "innovazione straordinaria", come ha sottolineato il Presidente di Iterchimica Vito Gamberale.

Gipave, i primi risultati delle sperimentazioni: la soddisfazione di Vito Gamberale

"Voglio esprimere l’orgoglio di tutta l’azienda per questa innovazione straordinaria nel campo degli additivi per asfalti che ci permette di immaginare un futuro più sostenibile e tecnologico per le infrastrutture stradali" ha commentato Vito Gamberale. Il Presidente di Iterchimica ha evidenziato inoltre come i risultati ottenuti finora facciano "ben sperare in termini di maggior durata e resilienza delle strade grazie a questa innovazione tutta italiana". L’Ingegner Vito Gamberale, nominato nel 2015 Presidente di Iterchimica, ha voluto ringraziare anche il Sindaco Giorgio Gori "che ancora una volta si dimostra sempre attento a conciliare la sicurezza e i servizi per i cittadini con l’ausilio delle tecnologie più avanzate".

Il profilo professionale di Vito Gamberale, Top Manager italiano

Le sfide professionali affrontate da Vito Gamberale nel corso della sua carriera cinquantennale: il Top Manager è stato insignito di una laurea Honoris Causa in Ingegneria delle Telecomunicazioni.

Vito Gamberale

Top Manager: ritratto formativo e professionale di Vito Gamberale

Laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università La Sapienza di Roma nel 1968, Vito Gamberale ha impresso alla sua carriera un’impronta di carattere fortemente manageriale, arrivando nel corso degli anni alla guida di alcune delle aziende del Paese più importanti in Italia e sui mercati esteri. Da alcune controllate del gruppo Eni a SIP e Telecom Italia, di cui ha curato la nascita, fino ad Autostrade e F2i, il Top Manager ha avuto modo di mettere a frutto le proprie competenze in diversi settori: energia, telecomunicazioni, autostrade, infrastrutture energie rinnovabili e finanza sono tutti settori in cui il top manager ha ottenuto importanti risultati.
Nel 2007 Vito Gamberale è stato insignito di una laurea Honoris Causa in Ingegneria delle Telecomunicazioni dall’Università "Tor Vergata" di Roma.

Vito Gamberale: i traguardi professionali conseguiti negli ultimi anni

Attuale Presidente e azionista di Iterchimica, Vito Gamberale negli ultimi anni è stato protagonista di varie iniziative manageriali di successo. F2i, il primo fondo specializzato in investimenti nel settore delle infrastrutture che ha contribuito a creare nel 2007, è diventato dopo poco tempo il più grande fondo infrastrutturale del Paese e uno dei maggiori in Europa. Vito Gamberale lo ha guidato fino al 2014, quando è diventato Presidente del Gruppo PSC, realtà specializzata in impiantistica tecnologica di edifici, metropolitane, ferrovie ed autostrade. Gamberale ha inoltre ricoperto il ruolo di Presidente di Quercus Assets Selection dal luglio 2015 al settembre 2018.

La storia di un manager controcorrente: Vito Gamberale

Classe 1944, Vito Gamberale è un top manager italiano che ha preso nella sua carriera diverse decisioni nette e indipendenti, capaci di anticipare i tempi: tra gli esempi più significativi, il ruolo da protagonista nella nascita di TIM e F2i.

Vito Gamberale

Vito Gamberale: le scelte di un manager indipendente

Non sono molti i manager italiani di alto profilo capaci di distinguersi al di là delle società di cui si sono occupati. Vito Gamberale, una carriera ai vertici di grandi realtà italiane e internazionali, è sicuramente uno di questi. L’attuale Presidente di Iterchimica si è sempre distinto come uno dei top manager italiani in grado di prendere decisioni nette e controcorrente, dimostrando grande indipendenza nelle proprie scelte manageriali. Ancor prima di aver contribuito, nel 2007, alla nascita del più grande fondo infrastrutturale italiano (F2i – Fondi italiani per le infrastrutture), il top manager aveva già dimostrato la sua grande capacità manageriale contribuendo alla nascita e alla crescita esponenziale di TIM e al lancio della telefonia mobile in Italia e nel mondo, negli anni ’90. Sotto la sua guida, la società si è affermata a livello internazionale come benchmark nel settore della telefonia mobile. Vito Gamberale è successivamente arrivato alla guida di Autostrade, che ha contribuito a far crescere oltre confine come una vera e propria multinazionale: ha deciso in seguito di dare le dimissioni, opponendosi duramente a un tentativo di fusione con la spagnola Albertis e trovandosi quindi in disaccordo con il Consiglio di Amministrazione e l’azionariato della società.

La formazione e la carriera di Vito Gamberale

Attualmente Presidente di Iterchimica, azienda leader in Italia attiva in 90 Paesi nel settore degli additivi per asfalti, Vito Gamberale è un manager italiano dalla comprovata esperienza. Classe 1944, è laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università La Sapienza di Roma. Dopo una lunga e fruttuosa carriera manageriale, nel 2007 ha ricevuto il conferimento di una laurea honoris causa in Ingegneria delle telecomunicazioni dall’Università Tor Vergata. Nello stesso anno, ha contribuito alla fondazione di F2i, assumendo fino al 2014 l’incarico di Amministratore Delegato di F2i – Fondi italiani per le infrastrutture SGR. Sotto la sua gestione, F2i è divenuto in breve tempo il maggiore fondo infrastrutturale a livello nazionale ed uno dei principali a livello mondiale, con importanti partecipazioni nei settori aeroportuale, autostradale, della distribuzione di gas e dei servizi idrici, delle reti tlc, degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e delle infrastrutture sociali. In precedenza, Gamberale è stato, tra le altre cose, Amministratore Delegato di diverse aziende del Gruppo Eni, Amministratore Delegato di Autostrade, Vice Presidente di 21 Investimenti e Amministratore Delegato di SIP e, successivamente, primo Amministratore Delegato di TIM – Telecom Italia Mobile, società che egli stesso ha contribuito a fondare, guidandola nell’affermazione quale leader mondiale nel settore della telefonia mobile.