Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: “Approvato il farmaco AKANTIOR, speranza per i malati di cheratite”

SIFI, società attiva nel settore oftalmologico controllata da 21 Invest, ha recentemente dato un grande contributo alla ricerca e alla sanità italiana e internazionale sviluppando il farmaco AKANTIOR, approvato dal Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’EMA: Alessandro Benetton ha sottolineato il ruolo dell’approccio industriale di 21 Invest, che valorizza le aziende promettenti sostenendole nel loro consolidamento.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: l’approvazione del nuovo farmaco aiuterà i malati di cheratite

L’imprenditore Alessandro Benetton, Fondatore di 21 Invest, ha dato un importante annuncio: il farmaco AKANTIOR, sviluppato da SIFI, società oftalmologica controllata dal Gruppo finanziario trevigiano, è stato recentemente approvato dal Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Si tratta di un passo fondamentale nel trattamento della cheratite da acanthamoeba, pericolosissima malattia che può portare alla perdita della vista di chi ne è affetto. Il farmaco sta già venendo utilizzato per sostenere gratuitamente 180 pazienti. Lo sviluppo del farmaco, ha sottolineato Alessandro Benetton, ha richiesto ben 15 anni di ricerca ed esperimenti: determinante, in questo processo, è stato il supporto di 21 Invest, che ha promosso e finanziato gli sforzi della società oftalmologica, rappresentando dunque un esempio virtuoso di imprenditoria che sostiene il progresso scientifico e la pubblica salute.

L’approccio industriale di Alessandro Benetton: una strategia di “Shared Value”

Il successo ottenuto da SIFI è, secondo Alessandro Benetton, un esempio della filosofia di 21 Invest, incentrata sul sostegno e consolidamento delle società partecipate al fine sia di aumentarne la redditività, che di generare un impatto sociale positivo. A partire dal suo ingresso in 21 Invest nel 2015, SIFI, una società già promettente, ha ottenuto risultati ancora più rilevanti: con un personale di circa 500 dipendenti altamente qualificati, ha raggiunto un fatturato record da 100 milioni di euro nel 2023. “Oltre a questi traguardi economici, è la risoluzione di problemi sociali, in pieno principio Shared Value, a renderci particolarmente fieri di SIFI”, ha dichiarato Alessandro Benetton.

Paolo Gallo

“Diario di Volo”, Paolo Gallo: strategie di innovazione e sostenibilità per il futuro

In “Diario di volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità”, edito da LUISS University Press, Paolo Gallo esplora il ruolo cruciale della trasformazione digitale come abilitatrice della transizione ecologica.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: guidare l’innovazione e la sostenibilità nel futuro digitale

Paolo Gallo, alla guida di Italgas dal 2016 in qualità di Amministratore Delegato, condivide la sua esperienza e visione su come innovazione e sostenibilità possano integrarsi per un futuro migliore. Il libro è strutturato in capitoli che rappresentano concetti chiave della trasformazione digitale e della sostenibilità, descrivendo un percorso fondato su pilastri come innovazione, digitalizzazione, apprendimento continuo e sostenibilità. Attraverso queste pagine, l’AD illustra come Italgas abbia implementato progetti tangibili e misurabili, anticipando i tempi e rispondendo alle sfide globali con consapevolezza e fiducia. Dalla pubblicazione del libro nell’agosto 2021, il mondo ha affrontato eventi storici significativi come la pandemia e il conflitto russo-ucraino. Nonostante ciò, la visione espressa da Paolo Gallo si è dimostrata lungimirante. Italgas ha saputo adattarsi e innovare, consolidando il suo ruolo di benchmark globale nello sviluppo di reti di distribuzione del gas intelligenti, digitali e flessibili. Il riconoscimento di Italgas come leader nel settore è anche dovuto all’integrazione di nuove fonti rinnovabili, come biometano e idrogeno, supportata dall’approvazione del piano REPowerEU.

Paolo Gallo: esperienza e visione per un futuro sostenibile e digitale

Nato a Torino nel 1961, Paolo Gallo esordisce professionalmente presso Fiat Avio S.p.A. nel 1988. La sua lunga esperienza nel settore energetico, iniziata nel 1997, è riflessa nelle pagine del libro. Il manager ha sempre posto una particolare attenzione alla sostenibilità, alle nuove tecnologie e alla cura delle persone, valori che permeano il suo lavoro e che sono chiaramente esposti in “Diario di Volo”. Il libro non è solo un resoconto di esperienze e progetti, ma una guida per comprendere il cambiamento in atto. Offre una visione completa dello stato attuale della trasformazione digitale e della sostenibilità, proponendo soluzioni innovative per le sfide future. È una lettura essenziale per chiunque voglia capire come innovazione e sostenibilità possano guidare la trasformazione digitale.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippi: il ruolo del Piano Industriale di Mercitalia Logistics nella logistica europea

L’Italia può guidare la ripresa economica dell’Europa grazie alla sua posizione strategica di tramite tra il Mediterraneo e il nord del Continente: questo il messaggio di Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, che ha sottolineato come sia necessario valorizzare tale vantaggio naturale attraverso investimenti infrastrutturali e grandi opere.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis: la strategicità dell’Italia nel quadro logistico europeo

Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, società leader del Polo Logistica del Gruppo FS, ha preso parte al convegno ISPI “Dove va la logistica? Sfide per i Paesi G7 (e oltre)”. Nel suo intervento, la manager ha affrontato temi cruciali della logistica internazionale, quali gli investimenti e gli obiettivi necessari per il potenziamento delle infrastrutture italiane, con l’obiettivo di consolidare il ruolo del Paese come hub logistico strategico nel Mediterraneo. L’AD ha infatti osservato come dopo il periodo difficile rappresentato dalla pandemia e dallo scoppio della guerra in Ucraina, la logistica sia il punto di partenza fondamentale da cui impostare la ripresa della logistica europea e internazionale. Una ripartenza in cui l’Italia può giocare un ruolo da leader grazie non solo alla sua posizione centrale nel Mediterraneo, ma anche al livello di connessione con le reti europee: “In questo contesto è fondamentale sottolineare la strategicità dell’Italia, con la sua posizione al centro del Mediterraneo e connessa alle principali infrastrutture e corridoi europei che garantiscono al Paese un ruolo essenziale nel mercato della logistica internazionale, rendendolo fortemente attrattivo”, ha evidenziato Sabrina De Filippis.

Sabrina De Filippis: la centralità dell’intermodalità nello sviluppo dei trasporti

Il concetto chiave attorno a cui ruota il potenziamento della rete logistica portato avanti da Mercitalia Logistics è, secondo Sabrina De Filippis, l’intermodalità, ossia la metodologia di trasferimento delle merci che prevede l’utilizzo combinato di più modalità di trasporto. Lo scopo della strategia intermodale è quello di utilizzare il più possibile le forme di trasporto sostenibili, come treno e nave, utilizzando quello su strada per il cosiddetto “ultimo miglio”, ossia il tratto finale. Tale metodologia permette non solo di evitare l’emissione di tonnellate di CO2 nell’atmosfera ogni anno, ma anche di ridurre il costo finale delle operazioni.

Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo

Carlo Messina: il futuro di Intesa Sanpaolo e del settore bancario, intervista al CEO

Cnbc, l’intervista al CEO di Intesa Sanpaolo Carlo Messina: “Penso che oggi siamo probabilmente la banca europea più sostenibile”.

Carlo Messina

Nei risultati del primo trimestre 2024 la forza del modello di Intesa Sanpaolo: il punto del CEO Carlo Messina

Il CEO Carlo Messina, in un’intervista rilasciata alla Cnbc da Londra dove si è tenuto il road show sui risultati del primo trimestre 2024, ha sottolineato il valore della performance anche in relazione al posizionamento di Intesa Sanpaolo nell’attuale panorama bancario europeo. “Penso che oggi siamo probabilmente la banca europea più sostenibile. Se si considera la nostra attività nel wealth management e protection, siamo paragonabili a UBS in termini di performance… Le nostre commissioni crescono con una velocità a doppia cifra e la aumenteremo nei prossimi trimestri. Stiamo facendo leva su €1.300 miliardi di ricchezza italiana e penso che, essendo una banca zero NPL, la nostra sostenibilità per il futuro possa permetterci di rimanere uno dei più forti generatori di utile e dividendi cash sul mercato”, ha rimarcato il CEO Carlo Messina nell’intervista.

Carlo Messina: Intelligenza Artificiale e nuove tecnologie, la vision di Intesa Sanpaolo

Tecnologia e un modello di business basato sul wealth management per Carlo Messina saranno i motori della performance a medio termine del settore bancario europeo. Lo ha spiegato nell’intervista: “Se vuoi realizzare qualcosa che possa trasformare completamente la mentalità… devi essere pronto a fare qualcosa di speciale, non di ordinario, altrimenti rimarrai come sei”. Non a caso Intesa Sanpaolo sta accelerando il piano di migrazione dei sistemi IT core del Gruppo dalla tradizionale tecnologia bancaria a una più avanzata basata sul cloud: “Il nostro obiettivo era quello di avere ciò che chiamiamo “isytech”, il nostro sistema di core banking basato su cloud. Abbiamo deciso di provarne l’utilizzo su isybank ma ora abbiamo deciso di provarlo direttamente su Intesa Sanpaolo, per avere il miglior approccio tecnologico nella nostra banca”. In questo contesto si inserisce anche una delle sfide più grandi per un CEO oggi: gestire l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla forza lavoro. “L’intelligenza artificiale creerà posti di lavoro nel medio termine ma, nel breve, può rappresentare una minaccia”, ha evidenziato Carlo Messina: necessario quindi “inventare nuovi lavori per mantenere le persone all’interno dell’organizzazione e prepararle per la prossima fase caratterizzata da tipi di lavoro che emergeranno con l’intelligenza artificiale. Questa è la parte più importante”.

Umberto Lebruto: il piano di rilancio per la stazione di Trastevere

Sono ufficialmente iniziati l’11 giugno i lavori per la realizzazione di un secondo accesso alla stazione di Trastevere. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo tunnel pedonale che collegherà direttamente la stazione con il quartiere Marconi, consentendo a circa 50.000 passeggeri in più di raggiungerla. Il commento di Umberto Lebruto, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani.

Umberto Lebruto

Umberto Lebruto alla conferenza stampa per l’avvio dei lavori

L’11 giugno, la trivella è entrata in funzione segnando l’inizio di un progetto chiave per il rilancio della stazione di Trastevere. A dare il via ai lavori, tra gli altri, il Sindaco di Roma, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana Gianpiero Strisciuglio e l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto. Secondo il Sindaco, l’intervento rappresenta una “ricucitura urbana di un nodo pregiatissimo ma attualmente sottoutilizzato”. Il nuovo sottopasso consentirà ai cittadini di accedere ai binari anche dal lato Marconi, migliorando significativamente l’accessibilità della stazione. Nel corso della conferenza stampa, l’Amministratore Delegato di RFI ha ribadito che l’intervento fa parte di un piano nazionale di investimenti del valore di 5 miliardi di euro in 10 anni. “Con il secondo fronte – ha aggiunto – aumenteremo il bacino pedonale del 50%, offrendo la possibilità di raggiungere la stazione potenzialmente ad altre 50mila persone”. L’investimento per la stazione ammonta a 10,5 milioni di euro e i lavori dovranno essere completati entro il 2025.

Umberto Lebruto: nuovo tunnel pedonale e riqualificazione urbana a Trastevere

Il progetto prevede, oltre alla costruzione del nuovo tunnel pedonale lato Marconi, la riqualificazione di un tunnel esistente ma inutilizzato vicino al piazzale della Radio e la creazione di un percorso ciclopedonale. Verranno riqualificate anche le aree esterne, con l’apertura di edifici a destinazione ricettiva, mettendo a frutto – come spiegato dall’AD Umberto Lebruto – “un tesoretto di spazi in disuso”. Ciò migliorerà l’interazione con il tessuto urbanistico del quartiere Marconi. Per la completa realizzazione del progetto sarà inoltre necessario ottenere una variante urbanistica, prevista entro la fine dell’anno. Il cantiere si inserisce in un più ampio programma di trasformazione urbana del quadrante: dopo la riqualificazione di piazzale Biondo, il primo fronte di Trastevere, sono previsti interventi sul piazzale della Radio e la costruzione del nuovo ponte dell’Industria, che sarà completato entro fine anno. È inoltre prevista la realizzazione di una linea tramviaria su viale Marconi. I lavori per il secondo sottopasso saranno completati entro il terzo trimestre del 2025, consentendo la ricucitura tra la stazione di Trastevere e il confinante municipio XI prima della fine dell’anno giubilare.

Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali

Gian Maria Mossa: Banca Generali accelera nella crescita sia per volumi che per qualità

“Il 2024 è l’ultimo anno del nostro piano industriale triennale e saremo ancora più attenti a remunerare gli azionisti con i dividendo”: l’intervista all’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa: Banca Generali, risultati record nel 2023

L’AD Gian Maria Mossa ne aveva sottolineato il valore anche in un’intervista a Class CNBC dello scorso febbraio. Il 2023 per Banca Generali è stato un anno di risultati record: ai massimi di sempre l’utile netto, pari a 326,1 milioni (+53%), spinto dalla componente ricorrente salita del 45% a 320,3 milioni. Le masse a fine 2023 hanno toccato il massimo storico a 92,8 miliardi, +11,8% da fine 2022 sia per l’effetto mercato, sia per la raccolta netta che nell’anno si è attestata a 5,9 miliardi, +3% sul 2022. “È in continuo aumento la produttiva dei nostri banker, intanto abbiamo annunciato la riorganizzazione della rete anche per attrarre giovani generazioni nella professione di consulenza finanziaria”, aveva spiegato Gian Maria Mossa focalizzandosi anche sulle prospettive per il 2024, “ultimo anno del nostro piano industriale triennale e saremo ancora più attenti a remunerare gli azionisti con i dividendo”.

Gian Maria Mossa: Banca Generali accelera la crescita nel 2024

Quanto preventivato dall’AD Gian Maria Mossa ha trovato conferma anche nei risultati registrati da Banca Generali nel primo trimestre del 2024. Numeri che raccontano di come la crescita del Gruppo sia proseguita con una decisa accelerazione: utile netto consolidato a 122 milioni, in aumento del 47% rispetto agli 83,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso anno, forte aumento delle masse gestite e amministrate per conto della clientela che hanno raggiunto il nuovo massimo assoluto di 96,8 miliardi, in crescita del 13% rispetto al primo trimestre del 2023. Influisce positivamente anche la ripresa dei mercati finanziari, in particolare quelli azionari che hanno spinto l’utile variabile a 40 milioni (a fronte dei 6,1 milioni realizzati nel 1Q 2023), in scia alla performance netta generata dagli investimenti nel periodo. “Stiamo accelerando nella crescita sia per volumi, sia per qualità con un progressivo ritorno d’attenzione alle soluzioni gestite”, ha evidenziato Gian Maria Mossa sottolineando anche il valore dei risultati di maggio 2024 (raccolta netta totale a 648 milioni, da inizio anno a 2.9 miliardi (+7%). “Nei primi cinque mesi dell’anno, i flussi negli asset under investments sono quasi triplicati e continua il ribilanciamento tra soluzioni di terzi e soluzioni di casa. Note positive anche sul fronte dell’inserimento di professionisti senior sempre più alla ricerca di piattaforme aperte in grado di dialogare con le esigenze complesse della clientela private. In questo contesto, guardiamo con fiducia e ottimismo alle prospettive per i prossimi mesi”, ha spiegato l’AD di Banca Generali.

Stefano Venier

Italian Gigafactory: Stefano Venier a Cernusco sul Naviglio per l’inizio dei lavori

Stefano Venier a Cernusco sul Naviglio per la posa della prima pietra che porterà a una nuova realtà all’avanguardia nel mondo per l’idrogeno verde. Il progetto avviato da De Nora con il supporto di Snam prevede la realizzazione di un centro produttivo di circa 25.000 mq, che rappresenterà il più grande polo produttivo nazionale di elettrolizzatori.

 Stefano Venier

L’AD di Snam Stefano Venier: “Siamo impegnati per trasportare l’idrogeno”

Il futuro appartiene a idrogeno e cattura CO2”, aveva spiegato Stefano Venier lo scorso luglio a “Repubblica” sottolineando il valore delle iniziative avviate da Snam in quest’ottica. Parole che rilette oggi acquisiscono ulteriore valore in considerazione dell’avvio del progetto strategico che De Nora sta portando avanti con il supporto di Snam a Cernusco sul Naviglio: la costruzione di una Gigafactory destinata alla produzione di elettrolizzatori per l’idrogeno verde. La posa della prima pietra è stata celebrata lo scorso 11 giugno nel corso di una cerimonia a cui hanno preso parte i CEO di De Nora e Snam Paolo Dellachà e Stefano Venier, insieme a rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali. Tra questi anche il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: è intervenuto, inoltre, con un videomessaggio il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Producendo gli elettrolizzatori necessari per l’idrogeno verde, ha spiegato Stefano Venier, “contribuiremo a consolidare il ruolo di leadership dell’Europa in questa filiera evitando di commettere gli errori fatti in passato con altre tecnologie per le rinnovabili”. Il progetto risponde alla necessità di “mantenere indipendenza e competitività nelle tecnologie critiche per la transizione energetica”. Fondamentale quindi per rendere l’Italia un grande produttore nei prossimi decenni, come ha rimarcato l’AD di Snam, “favorire lo sviluppo di Gigafactory come questa per consentire una produzione su larga scala di elettrolizzatori e quindi una produzione di idrogeno verde a prezzi competitivi”.

Stefano Venier su LinkedIn: il valore del progetto e la vision di Snam

Questa “Italian Gigafactory”, si legge nel post LinkedIn che l’AD di Snam Stefano Venier ha scritto a poche ore dalla cerimonia, è “espressione dell’approccio all’innovazione insito nel DNA di Industrie De Nora da almeno un secolo”. L’AD di Snam sottolinea in particolare come il Gruppo De Nora oggi possa far leva “su un team di ricerca internazionale con competenze chimiche, produttive e di processo, leadership tecnologica negli elettrodi e una solida catena di fornitura”. Il progetto della Gigafactory di Cernusco sul Naviglio si distingue inoltre “per una forte connotazione di sostenibilità e verrà costruito secondo criteri architettonici di basso impatto ambientale”. In Snam, ricorda ancora Stefano Venier, “ci stiamo preparando per giocare il nostro ruolo nel mix energetico del futuro, fatto da elettroni rinnovabili e da molecole decarbonizzate (che entro il 2050 avranno un peso equivalente)”. Snam supporta quindi “la crescita di questa azienda come partner, perché il successo di De Nora significa lo sviluppo del mercato dell’idrogeno, e noi saremo pronti a trasportarlo”.

Paolo Arrigoni, Presidente di GSE

Paolo Arrigoni (GSE) presenta il vademecum per le Comunità Energetiche Rinnovabili

Paolo Arrigoni, Presidente del Gestore dei Servizi Energetici, ha presentato, insieme al Cardinale Matteo Zuppi e al Ministro Gilberto Pichetto Fratin, un importante vademecum incentrato sulle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) e su come le parrocchie possano incentivarne la creazione, contribuendo tanto alla tutela dell’ambiente quanto al sostegno economico e sociale alle famiglie svantaggiate.

Paolo Arrigoni

Il Presidente del GSE Paolo Arrigoni incontra il Cardinale Zuppi e il Ministro Pichetto Fratin per presentare il vademecum per le Comunità Energetiche Rinnovabili

Il Cardinale Matteo Zuppi ha ringraziato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e l’ingegnere Paolo Arrigoni, Presidente del GSE, per l’importante contributo che hanno dato nella stesura del vademecum per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), rilevante documento che delinea i passaggi attraverso cui costituire una CER, dando anche un inedito ruolo agli enti religiosi nel crearle e promuoverle. Il Cardinale Zuppi ha sottolineato come la tutela dell’ambiente rappresenti un obiettivo principale per la Chiesa, come del resto sostenuto anche nell’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’. Le parrocchie costituiscono, inoltre, un interlocutore privilegiato per la formazione delle CER, in quanto, come attori di primo piano nella vita sociale di quartieri e paesi, possono svolgere un fondamentale ruolo di aggregatore della collettività. Il vademecum, in questo senso, funge come una preziosa guida per gli enti ecclesiastici su come formare un CER e contribuire, dunque, alla difesa del creato.

Gli enti religiosi come promotori delle CER e la lotta alla povertà energetica: l’analisi di Paolo Arrigoni

Nel corso dell’incontro, Paolo Arrigoni ha illustrato come le CER siano coerenti con gli obiettivi della Chiesa non solo in quanto forte contributo alla sostenibilità, ma anche perché permettono agli enti religiosi di perseguire con maggiore vigore anche le loro finalità sociali di sostegno alle comunità. “Le Comunità Energetiche Rinnovabili hanno finalità sociali, oltre che economiche e ambientali”, ha dichiarato il Presidente. “In questo senso è da salutare con favore il sostegno che può arrivare dagli enti religiosi”. La prospettiva di profitti derivati dal surplus energetico generato dalle CER può avere, secondo Paolo Arrigoni, numerosi ambiti di applicazione: sgravare la bolletta dei cittadini in difficoltà economiche, ma anche investire nuove risorse nelle sedi delle parrocchie e finanziare altri progetti. “Le CER rappresentano inoltre una misura importante di contrasto alla povertà energetica”, ha affermato: “Possono permettere alle Diocesi non solo di destinare risorse economiche alle famiglie in difficoltà, ma anche di migliorare luoghi parrocchiali dedicati alla socialità”.

Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi: Mediaset ricorda il suo fondatore, la serata-evento

Pier Silvio Berlusconi: “Dobbiamo lavorare anche per continuare a rendere mio padre, il nostro fondatore, orgoglioso. Lui aveva il sole in tasca. E oggi lui qui con noi sarebbe stato felicissimo, perché io qui vedo tante persone con il sole in tasca”.

Pier Silvio Berlusconi

“Tutti insieme. Insieme al nostro Fondatore”: Pier Silvio Berlusconi ricorda insegnamenti e valori

Essere qua oggi, ha detto Pier Silvio Berlusconi alle oltre 2mila persone (dipendenti e collaboratori di Mediaset) presenti lo scorso 11 giugno nello studio 20 di Cologno Monzese e in collegamento dalle sedi di Roma e da Madrid, rappresenta “un valore immenso”. Proprio come lo scorso anno, quando nel giorno del funerale di Silvio Berlusconi riunì i dipendenti per condividere insieme i ricordi legati al “nostro fondatore, mio padre”, così anche quest’anno, in occasione del primo anniversario, Pier Silvio Berlusconi ha voluto dedicare un momento di condivisione. I valori, gli insegnamenti: a rivivere nelle parole del figlio il “suo più grande lascito”. Oggi come un anno fa: “Questo è un momento tosto per tutte le persone che gli hanno voluto bene o in qualche modo si sono sentite toccate dalla sua generosità e dalla sua grandezza in un momento difficile. Però, da domani, noi facciamo click. E torniamo a essere l’azienda viva, piena di energia, di forza, esattamente come è stato lui nella sua vita”, aveva detto il CEO di Mediaset a poche ore dai funerali celebrati all’interno della basilica del Duomo di Milano. Quella forza, lo spirito di squadra, il senso di famiglia che Silvio Berlusconi ha impresso a Mediaset e che oggi continua a esserne il principale motore di crescita.

Caro presidente, un anno dopo: Mediaset e Pier Silvio Berlusconi nel documentario su Silvio Berlusconi

Le parole di Pier Silvio Berlusconi ai dipendenti di Mediaset nel giorno dei funerali del fondatore hanno aperto anche il documentario “Caro presidente, un anno dopo”, andato in onda in contemporanea su Canale5, Italia1, Rete4 e TgCom24 la sera del 12 giugno, a un anno esatto dalla scomparsa. Il documentario, prodotto da Videonews, ripropone in maniera alternata i più celebri discorsi di Silvio Berlusconi, le avventure imprenditoriali, i successi politici, sportivi e televisivi, attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto da vicino. Diversi i momenti che ripercorrono l’importante storia di Mediaset. L’idea lungimirante alla fine degli anni ‘70 di “realizzare qualcosa di mai immaginato in Italia”: la nascita della prima tv commerciale. Il coinvolgimento dei più importanti nomi che hanno fatto la storia dello spettacolo, del giornalismo e del costume italiano. I grandi traguardi. E ovviamente quest’anno, il primo senza di lui. Pier Silvio Berlusconi, come si vede nel documentario, lo ha ricordato in più occasioni, anche a Natale incontrando i dipendenti per il tradizionale scambio di auguri: “Dobbiamo lavorare anche per continuare a rendere mio padre, il nostro fondatore, orgoglioso. Lui aveva il sole in tasca. E oggi lui qui con noi sarebbe stato felicissimo, perché io qui vedo tante persone con il sole in tasca. Mi raccomando, tenetelo sempre acceso, tenete il sole acceso. È un gran bene per voi e per tutte le persone che incontrerete nel vostro lavoro e nella vostra vita”.

Gianpiero Strisciuglio

RFI, Gianpiero Strisciuglio: nuovi interventi per il Giubileo

Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana, ha annunciato importanti lavori per migliorare l’accessibilità alla Stazione Trastevere di Roma, con un investimento significativo in vista del Giubileo.

Gianpiero Strisciuglio

Gianpiero Strisciuglio: l’importanza dell’accessibilità nelle aree metropolitane

Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), ha annunciato l’inizio dei lavori per l’apertura del secondo fronte della Stazione Trastevere a Roma. Questo intervento rientra in un ampio piano di RFI per migliorare l’accessibilità delle stazioni ferroviarie, con un focus particolare sulle grandi aree metropolitane. “L’attenzione di Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo Ferrovie dello Stato, è massima nel cercare di aumentare l’accessibilità alle nostre stazioni“, ha dichiarato Strisciuglio, sottolineando l’importanza di queste iniziative per migliorare la mobilità urbana. La Stazione di Trastevere vedrà un incremento dell’accessibilità pedonale di oltre il 50%, grazie all’apertura di un nuovo accesso. Questo progetto non solo faciliterà il flusso dei passeggeri ma rappresenta anche un passo significativo verso una mobilità più inclusiva e sostenibile. Il valore complessivo del progetto per la Stazione di Trastevere supera i 10 milioni di euro, una parte dei quasi 50 milioni di euro che RFI investirà in occasione del Giubileo. “È un progetto che nel suo complesso, su questa stazione, vale più di 10 milioni di euro“, ha aggiunto Gianpiero Strisciuglio, evidenziando l’impegno economico della società per migliorare l’infrastruttura ferroviaria.

Gianpiero Strisciuglio: gli investimenti futuri di RFI e l’impatto del Giubileo sulle infrastrutture ferroviarie

Oltre ai miglioramenti strutturali alla Stazione Trastevere, Gianpiero Strisciuglio ha delineato ulteriori piani per potenziare l’accessibilità delle stazioni in vista del Giubileo. Questo evento di grande rilevanza rappresenta un’opportunità unica per rafforzare le infrastrutture e migliorare l’esperienza dei viaggiatori. “Sono interventi in cui siamo concentrati nel nostro piano industriale, ancora di più in occasione di eventi come il Giubileo“, ha affermato Strisciuglio, indicando che l’attenzione della RFI è rivolta a garantire che le stazioni ferroviarie possano sostenere l’aumento del traffico passeggeri previsto per l’evento. L’investimento di RFI per il Giubileo, che ammonta a quasi 50 milioni di euro, si estenderà su diverse stazioni strategiche, assicurando che tutte siano pronte per accogliere i pellegrini e i turisti. Questo programma di investimenti è parte di una strategia più ampia volta a modernizzare e rendere più accessibili le infrastrutture ferroviarie in tutta Italia. Gianpiero Strisciuglio ha sottolineato come tali interventi siano cruciali non solo per eventi speciali ma anche per il miglioramento quotidiano del servizio ai passeggeri, rendendo le stazioni più accessibili e funzionali.