Stefano Donnarumma: la strategia di Terna per la transizione energetica

Per Stefano Donnarumma il sole e l’eolico rappresentano la vera alternativa al gas russo. Tra i principali ostacoli il ritardo sugli accumuli. L’AD e DG di Terna lo ha ricordato in occasione del convegno “MoltoEconomia”.

L'AD di Terna Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: “Con il Piano pronti a rinforzare dorsali Nord Sud e collegamenti internazionali

Le potenzialità sul fronte dell’energia rinnovabile, insieme con la posizione geografica particolarmente favorevole, rendono l’Italia il candidato perfetto per ricoprire il ruolo di hub energetico tra il Nord Africa e l’Europa Continentale e diventare così protagonista della transizione. Ne è convinto Stefano Donnarumma, che torna a ribadire l’importanza di investire sullo sviluppo delle reti e sulle fonti rinnovabili. Così come sugli accumuli di energia elettrica, che giocano un ruolo fondamentale in materia di sicurezza e indipendenza energetica. L’occasione di questo intervento il recente convegno “MoltoEconomia – La recessione che verrà”, promosso da “Il Messaggero” e tenutosi a Roma. Sul palco l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna ha ricordato gli impegni presi con il Piano decennale di Sviluppo della Rete. In primis gli interventi tesi a rinforzare le dorsali di trasporto Nord Sud – per favorire il trasporto di energia green prodotta nel Mezzogiorno – e le interconnessioni con l’estero, tra le quali spicca il collegamento elettrico sottomarino tra Italia e Tunisia. L’obiettivo del Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è quello di creare un sistema sempre più interconnesso a livello internazionale, che consentirà di “cogliere le opportunità legate allo sviluppo delle rinnovabili”. 

Stefano Donnarumma: “Accelerare sugli impianti rinnovabili. Sugli accumuli serve investimento di 15 miliardi

Due i principali ostacoli sui quali Stefano Donnarumma ritiene fondamentale uno sforzo congiunto tra istituzioni e imprese. Superare le lentezze burocratiche e accelerare il più possibile sullo sviluppo degli accumuli. Ad oggi le richieste di connessione alla rete da parte dei nuovi impianti green hanno superato i 300 GW di potenza, di cui 95GW da impianti eolici offshore. Un risultato quattro volte superiore ai 70 GW previsti dal “Fit-for-55” al 2030, commenta l’AD e DG di Terna, e che consentirebbe di risparmiare 26 miliardi di metri cubi di gas, la quota importata dalla Russia in un anno. Sul fronte accumuli il cambio di passo è ancora più necessario, soprattutto nel Mezzogiorno: “Gli investimenti in questo campo sono stati insufficienti e Terna ha da tempo evidenziato la necessità di promuovere lo sviluppo di capacità di accumulo di grande taglia per accompagnare l’integrazione delle energie rinnovabili nella rete”. Siamo ancora ben lontani dall’ambizioso target fissato dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, che prevede 10GW di accumuli entro il 2030. Per realizzare l’obiettivo, Stefano Donnarumma stima un investimento di circa 15 miliardi: “Avrebbe un duplice beneficio: da un lato, un impatto positivo sul PIL pari a oltre 40 miliardi di euro; dall’altro, l’immissione in rete, grazie agli accumuli, di circa 16 terawattora all’anno di energia rinnovabile”.

Un nuovo primato per Terna: il numero di opere autorizzate nel 2022 non ha precedenti

Nel 2022 Terna migliora tutti gli indicatori economico-finanziari e registra il primato storico di opere autorizzate: sono 29 gli interventi che hanno ricevuto l’autorizzazione.

Terna

Terna: nel 2022 autorizzati 29 interventi per oltre 2,5 miliardi di euro

Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, ha chiuso il 2022 migliorando tutti gli indicatori economico-finanziari e raggiungendo il primato storico di opere autorizzate. Oltre a registrare un aumento del 13% sui ricavi rispetto al 2021, la società guidata da Stefano Donnarumma è infatti riuscita ad ottenere le autorizzazioni per la realizzazione di 29 interventi di sviluppo della rete di trasmissione nazionale, che in termini economici si traducono in un valore di oltre 2,5 miliardi di euro. Viene dunque raddoppiato il dato record del 2021 e decuplicato quello del 2020. Il valore complessivo degli investimenti dispiegati da Terna nel 2022 ammonta a 1.756,8 milioni di euro.

Il commento dell’AD e DG Stefano Donnarumma: Terna renderà l’Italia hub energetico del Mediterraneo

Nel Piano investimenti per il quinquennio 2021-2025 dal valore complessivo di 10 miliardi, Terna ha per il 2023 un target di circa 2,2 miliardi di euro. Molti di questi contribuiranno a trasformare l’Italia in un hub energetico. “Abbiamo conseguito significativi avanzamenti per le opere più rilevanti del nostro piano quali il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link e abbiamo gettato le basi per rendere l’Italia hub energetico del Mediterraneo con l’avvio del procedimento autorizzativo del collegamento Tunisia-Italia che ha ricevuto un importante finanziamento dall’Unione Europa”, ha commentato l’AD e DG Stefano Donnarumma. È la “prima volta che i fondi comunitari vengono assegnati a un’infrastruttura sviluppata da uno Stato membro e da uno Stato non appartenente all’Unione Europea”.

Da Terna 21 miliardi per favorire la transizione energetica del Paese

Riflettori accesi sull’innovativa rete “Hypergrid”. Record di investimenti, i più alti di sempre nella storia di Terna, che punta a rinforzare le dorsali tra Sud e Nord e migliorare l’efficienza e la resilienza del sistema elettrico.

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Piano di Sviluppo 2023 di Terna: obiettivi e novità

Terna ha presentato lo scorso 15 marzo il suo nuovo Piano di Sviluppo 2023 per la rete elettrica nazionale. Oltre 21 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi europei del pacchetto “Fit-for-55”. A illustrare il piano durante la conferenza stampa tenutasi a Roma l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma e la Presidente Valentina Bosetti. Presenti all’evento anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e il Presidente di ARERA Stefano Besseghini. Il Piano, che rispetto alla precedente edizione contempla un aumento del 17% degli investimenti, “i più alti mai previsti da Terna”, si pone come obiettivo la decarbonizzazione e la sicurezza energetica del Paese. Piena integrazione delle rinnovabili, sviluppo delle interconnessioni con l’estero e digitalizzazione i punti cardine della strategia, che punta a ridurre la dipendenza dalle fonti di approvvigionamento estere e a rendere il sistema elettrico italiano sempre più sostenibile. Protagonista indiscusso del nuovo Piano di Sviluppo è il progetto “Hypergrid”, con Terna che ha pianificato un’imponente operazione di ammodernamento e sviluppo delle dorsali elettriche.

Terna, i dettagli del progetto “Hypergrid”: 5 nuove dorsali elettriche in corrente continua

Presentata in concomitanza con il nuovo Piano, la rete “Hypergrid” è un progetto innovativo sviluppato da Terna che prevede la realizzazione di collegamenti marini e arerei in corrente continua ad alta tensione (HVDC). Interventi per 11 miliardi di euro che consentiranno di raddoppiare la capacità di scambio tra le zone del Paese, comprese le isole, passando da oltre 30 GW e aumentando così il livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico. 5 le dorsali interessate dalla nuova tecnologia, più efficace e competitiva nei costi, che coinvolgeranno i territori della penisola da Nord, dove al momento c’è maggiore domanda di energia elettrica, a Sud, che si distingue invece per la produzione da fonti rinnovabili. Prevista nell’arco del Piano anche l’entrata in esercizio di opere di interesse nazionale, tra le quali spiccano il Tyrrhenian Link e l’Adriatic Link, mentre vengono confermate le nuove e strategiche interconnessioni con l’estero, come il collegamento sottomarino con la Tunisia e il Sa.Co.I.3 tra Sardegna e Corsica. “Mai come oggi, in un contesto particolarmente sfidante, è necessario uno sforzo di programmazione di lungo periodo, un coordinamento fra le istituzioni che consenta all’Italia di cogliere tutte le opportunità che la transizione porta con sé – ha commentato l’AD e DG di Terna Stefano DonnarummaLe fonti rinnovabili rappresentano il nostro petrolio: abilitarne la diffusione e l’integrazione fa parte della nostra missione di registi del sistema elettrico e sarà determinante per la sicurezza energetica del nostro Paese”.

Terna rafforza l’impegno nella lotta al cambiamento climatico

Terna ha sottoscritto un nuovo Science Based Target che include anche la riduzione delle emissioni indirette “Scope 3”.

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La nuova tappa nel percorso sostenibile di Terna

Terna opta per un approccio ancora più ambizioso nella lotta al cambiamento climatico. Il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha infatti annunciato in una nota l’adozione di un nuovo Science Based Target (SBT) con cui si impegna a tagliare del 46% al 2030 le proprie emissioni di CO2, andando così a migliorare l’obiettivo del 30% fissato nel 2019. Rispetto al primo Science Based Target adottato nel 2021, che in linea con gli Accordi di Parigi prevede un taglio delle emissioni delle proprie attività dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2) per contribuire a mantenere l’aumento delle temperature entro i 2 gradi centigradi, i nuovi target sottoscritti da Terna aderiscono allo scenario più ambizioso del trattato, ossia quello di limitare tale aumento a 1,5°, introducendo anche l’obiettivo di riduzione delle emissioni indirette “Scope 3”. Nel dettaglio, Terna si è impegnata a ridurre l’impronta carbonica relativa ad esempio alla mobilità dei propri dipendenti e a tutta la catena di fornitura. Nel perimetro del nuovo Science Based Target anche le controllate Brugg e Tamini.

Terna: la sostenibilità come driver strategico

I nuovi obiettivi sul fronte delle emissioni climalteranti sono un chiaro segnale della centralità della sostenibilità nella strategia di Terna. Il nuovo impegno convalidato dalla Science Based Target Initiative (SBTi) – istituzione nata dalla collaborazione tra Climate Disclosure Project (CDP), United Nations Global Compact (UNGC), World Resources Institute (WRI) e WWF – è coerente sia con il Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’, che prevede circa 10 miliardi di investimenti considerati al 99% sostenibili in base alla Tassonomia Europea, che con le oltre 50 azioni previste dalla roadmap sull’economia circolare. L’annuncio di Terna arriva a poche settimane dal riconoscimento di S&P Global, che ha incluso il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma nella “Top 1%” del Sustainability Yearbook 2023. A confermare il ruolo quale regista e abilitatore della transizione energetica anche la presenza nei principali indici ESG (Dow Jones Sustainability Index, Bloomberg Gender Equality Index, ECPI, Euronext Vigeo Eiri).

Stefano Donnarumma: maggiore equilibrio per gestire le risorse di oggi e la sostenibilità di domani

A margine del lancio del Premio Driving Energy 2023, Stefano Donnarumma ha sottolineato l’importanza di trovare il giusto equilibrio per abilitare la transizione energetica. “Presenteremo il piano decennale per la rete elettrica entro il 15 marzo”, ha inoltre confermato l’AD e DG di Terna.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: l’equilibrio energetico, la mission del Gruppo

“Elogio dell’equilibrio”: il tema del Premio Driving Energy 2023 – Fotografia Contemporanea, lanciato da Terna, costituisce l’elemento principale della mission aziendale. Il Gruppo garantisce infatti il costante equilibrio tra energia prodotta e consumata con l’intento di abilitare la transizione energetica. “Siamo particolarmente orgogliosi di dare il via al Premio Driving Energy 2023. È un segnale importante perché vuol dire che con la prima edizione siamo riusciti a dimostrare la vicinanza di due universi radicati nella contemporaneità, e solo apparentemente lontani: quello della fotografia e quello della sostenibilità nella transizione energetica”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma. “La sfida che lanciamo oggi è quella di rappresentare uno degli aspetti più delicati della mission di Terna, l’equilibrio dell’energia, perfetto strumento per gestire al meglio le risorse di oggi e la sostenibilità di domani”.

Stefano Donnarumma: “Necessario equilibrio per abilitare la transizione ecologica”

L’arte e la trasmissione elettrica rappresentano due componenti fondamentali che collocano Terna e il nostro Paese ai primi posti nel mondo. In questo momento attuale di difficoltà, la rete nazionale ha consentito di mantenere in sicurezza tutti i cittadini. “Questi due aspetti – ha sottolineato Stefano Donnarummasi coniugano nel tema di questa iniziativa, quello dell’equilibrio”. “La transizione ecologica – ha aggiunto – è un processo nel quale senza equilibrio non si va da nessuna parte, equilibrio tra energia messa in rete e i sistemi di accumulo necessari per gestire i picchi e le valli che si vengono a creare nella rete”. Stefano Donnarumma ha quindi menzionato anche l’equilibrio organizzativo, ovvero quello che si instaura tra la produttività e la sicurezza: “Un elemento che forse a volte è stato trascurato in questo Paese ma che per Terna è fondamentale. L’equilibrio tra la prestazione professionale e il benessere del lavoratore”.

Stefano Donnarumma: Terna chiude il 2022 con oltre 2,5 miliardi di nuovi interventi autorizzati

Il contributo più importante arriva dal Tyrrhenian Link, mentre è la Lombardia la Regione con il più alto numero di nuove opere avviate dal Gruppo guidato da Stefano Donnarumma.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: Terna, su interventi autorizzati superato il primato del 2021

Il 2022 di Terna si chiude con un nuovo record. Con 29 interventi autorizzati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dagli Assessorati regionali e un valore complessivo di oltre 2,5 miliardi di euro di investimenti, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha più che raddoppiato la soglia del miliardo superata la prima volta nel 2021. Numeri che confermano l’impegno costante di Terna nello sviluppo della rete elettrica nazionale e il suo ruolo di abilitatore della transizione energetica. Le opere e gli interventi avviati consentiranno al Gruppo guidato da Stefano Donnarumma non solo di aumentare resilienza e sicurezza della rete ma anche di favorire l’integrazione delle fonti green. Protagonista della performance registrata da Terna nel 2022 il ramo Est del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino che entro il 2028 collegherà Campania, Sicilia e Sardegna: la tratta, da sola, pesa sugli investimenti complessivi per oltre 1,9 miliardi di euro.

I principali interventi avviati da Terna nel 2022

Tra le regioni con il più alto numero di nuove opere – fa sapere Terna in una nota ufficiale – al primo posto c’è la Lombardia, con 7 interventi autorizzati e un valore di circa 130 milioni di euro. Al secondo posto la Campania (5 interventi), mentre al terzo e al quarto Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano (4 interventi). In termini economici, dopo il Tyrrhenian Link, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha investito 130 milioni per l’elettrodotto “Dolo-Camin”, un cavo interrato tra le province di Venezia e Padova della lunghezza di 16,5 km che consentirà la demolizione di 32 km di elettrodotti aerei esistenti. A seguire, i 70 milioni di euro previsti per il quadrante Sud della Città Metropolitana di Roma e i 65 milioni per il collegamento “Livigno-Premadio” in vista di Milano-Cortina 2026. Risultati possibili grazie alla collaborazione costante tra la realtà guidata da Stefano Donnarumma e le istituzioni locali, che ha portato ad un’accelerazione dei processi autorizzativi. Oltre a generare un impatto positivo sul PIL e sull’occupazione, gli interventi autorizzati nel 2022 avranno ricadute positive anche su ambiente e territori. Sono oltre 100 i km di linee aeree esistenti e oltre 450 i sostegni che verranno rimossi, mentre oltre 700 km delle nuove linee saranno sottomarini o interrati.

Rinnovabili, Stefano Donnarumma: “Serve concertare programma nazionale di grande visione”

Sviluppo delle reti locali, accumuli e snellimento dei processi autorizzativi: l’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma elenca i punti chiave per accelerare sulle rinnovabili e diminuire la dipendenza dal gas russo.

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Stefano Donnarumma: “Vento e sole? In Italia possono sostituire il gas

L’utilizzo della corrente elettrica sia a livello domestico che industriale può essere la via giusta per accelerare il processo di transizione. È evidente che le fonti rinnovabili sono fondamentali. E in Italia ci sono: vento e sole non mancano, è come se avessimo immensi giacimenti di gas. Ora si tratta di sfruttarli”. Non ha dubbi Stefano Donnarumma: secondo l’AD e DG di Terna spingere sull’elettrificazione dei consumi è la strategia migliore per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e indirizzare il Paese verso la transizione e una maggiore autonomia energetica. Il manager lo ha ribadito ai microfoni de “Il Messaggero” in occasione del convegno “La recessione che verrà” organizzato da “MoltoEconomia”. “Bisogna accelerare sullo sviluppo delle reti locali e degli accumuli, fondamentali per mettere in equilibrio il sistema – ha dichiarato Stefano DonnarummaPompe di calore nelle case, auto elettriche: questo, associato alla transizione e al corretto uso dell’energia elettrica, sarà il futuro. Per farlo – ha aggiunto – sarà necessario concertare un programma nazionale e pluriennale con una grande visione”.

Stefano Donnarumma: “Vento e sole? In Italia possono sostituire il gas

Con il suo Piano di Sviluppo da 18,1 miliardi di euro il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è pronto trasformare il Paese nel principale hub energetico del Mediterraneo andando a rinforzare in particolare le dorsali da Sud a Nord, ritenute strategiche per trasportare le grandi quantità di energia rinnovabile prodotte nelle regioni del Mezzogiorno. Il ritardo sugli accumuli e le tempistiche sulla realizzazione delle opere rischiano tuttavia di vanificare gli sforzi di Terna, ha sottolineato l’AD e DG: “Bisogna agevolare e accelerare l’aspetto autorizzativo e burocratico e realizzare impianti per rispondere alle numerose richieste di collegamento. Le risorse per finanziare queste attività non mancano”. Con le rinnovabili l’Italia ha finalmente l’occasione per raggiungere la tanto agognata autonomia energetica, ha aggiunto Stefano Donnarumma: “Abbiamo disponibilità per coprire completamente il feeding di gas dalla Russia in questi anni. Se realizzassimo i 70 GW di gap tra fotovoltaico ed eolico, che sono già previsti e perlopiù progettati, potremmo completamente compensare i 29 miliardi di metri cubi di gas provenienti oggi dalla Russia e utilizzati per generare energia elettrica”.

Stefano Donnarumma: Terna Forward sarà la prima società VC dedicata alla transizione energetica

Terna Forward è la nuova società con cui il Gruppo che gestisce la rete elettrica nazionale, sotto la guida dell’AD e DG Stefano Donnarumma, ha fatto il suo ingresso nel mondo del venture capital con lo scopo di accelerare l’innovazione del Paese.

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Stefano Donnarumma: gli ambiti di applicazione di Terna Forward

Saranno principalmente due i campi in cui la nuova società di venture capital costituita da Terna intende investire: l’ambito delle tecnologie applicate alla meccatronica, vale a dire robot, droni ed esoscheletri; e quello delle tecnologie strategiche per il monitoraggio e la manutenzione degli asset. Il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha già all’attivo una struttura dedicata all’innovazione che finora ha sviluppato una settantina di progetti ed il cui approccio è basato su una strategia di investimenti progressivi in funzione del livello di maturità delle tecnologie. Con Terna Forward, il gestore della rete elettrica nazionale potrà anche individuare le realtà più promettenti e utili a raggiungere gli obiettivi di transizione energetica, e aiutarle concretamente nel loro sviluppo.

Stefano Donnarumma: quali sono gli obiettivi di Terna Forward

Individuare le migliori opportunità tecnologiche che possano rivelarsi strategiche per estendere il know how delle startup a tutte le aziende del Gruppo: è questo l’obiettivo principale che Terna intende raggiungere con la costituzione di Terna Forward. Nel breve periodo questo si traduce nella creazione di partnership improntate sullo sviluppo di sperimentazioni in laboratorio su prototipi e use case di robotica, sull’utilizzo di esoscheletri sul campo e in sede, sulle ispezioni delle stazioni elettriche con droni. Nel lungo periodo, invece, la realtà guidata da Stefano Donnarumma punta ad ampliare l’applicazione delle tecnologie sull’intera rete elettrica.

Stefano Donnarumma: interconnessione elettrica Italia-Tunisia, l’Europa finanzia oltre 300 milioni

Stefano Donnarumma: l’Europa contribuisce a finanziare il collegamento sottomarino tra Italia e Tunisia mediante “Connecting Europe Facility”, fondo destinato ai progetti di potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: interconnessione Italia-Tunisia, progetto cruciale per la sicurezza energetica

“Grande soddisfazione per Terna per l’ottenimento del finanziamento da parte della Commissione Europea”: lo ha evidenziato l’AD e DG Stefano Donnarumma intervistato da “Teleborsa” sulla nuova interconnessione in programma tra l’Italia e la Tunisia. Il progetto è di grande rilevanza per il bacino mediterraneo e per l’intero continente europeo, con un valore complessivo che raggiunge gli 850 milioni di euro, 300 dei quali finanziati dall’Europa attraverso il fondo “Connecting Europe Facility”, strumento destinato allo sviluppo di progetti chiave che puntano al potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. “Un cavo sottomarino di collegamento tra Italia e Tunisia, da 600 megawatt di potenza, che collegherà i due continenti per 200 chilometri”, ha specificato Stefano Donnarumma nell’intervista, ponendo in risalto la rilevanza dell’opera in un’ottica di integrazione, approvvigionamento e sicurezza energetica.

Per Stefano Donnarumma l’Italia è “sempre più hub energetico nel Mediterraneo”

Decisione storica quella della Commissione Europea: si tratta, infatti, della prima volta che i fondi “Connecting Europe Facility” vengono assegnati a un’opera infrastrutturale sviluppata da uno Stato Membro e da uno Stato Terzo, a riprova della centralità dell’integrazione dei mercati dell’energia elettrica e della sicurezza dell’approvvigionamento, anche dal punto di vista della diversificazione delle fonti. Lo ha rimarcato anche Stefano Donnarumma osservando come la nuova infrastruttura tra Italia e Tunisia costituisca “il primo progetto di collegamento e interconnessione internazionale che viene finanziato in questa maniera dalla Commissione Europea”. L’opera è realizzata da Terna e da STEG, l’operatore elettrico tunisino, e fungerà da “ponte tra l’Africa e l’Europa, in un contesto in cui l’Italia sempre più diviene hub energetico nel Mediterraneo”, ha dichiarato infine Stefano Donnarumma.

Terna, in arrivo 1,9 miliardi per il Tyrrhenian Link: sottoscritto finanziamento tra il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma e la BEI

Per la BEI l’elettrodotto di Terna è un’opera di importanza strategica per garantire la sicurezza energetica della Penisola.

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Accordo Terna – BEI, partita la prima tranche da 500 milioni

È stato stipulato lo scorso 8 novembre tra Terna e la Banca Europea per gli Investimenti il nuovo contratto di finanziamento da 500 milioni di euro destinato a supportare la costruzione e messa in esercizio del “Ramo Est”, il cavo del Tyrrhenian Link che collegherà la Sicilia alla Campania. Quella della BEI è solo la prima tranche di un investimento complessivo pari a 1,9 miliardi stanziato per la realizzazione dell’opera che unirà la Penisola alla Sicilia e quest’ultima alla Sardegna (Ramo Ovest). L’elettrodotto sottomarino, lungo circa 970 chilometri e con 1.000 MW di potenza in corrente continua, permetterà di indirizzare l’energia pulita prodotta negli impianti rinnovabili del Sud verso le regioni settentrionali, dove attualmente la domanda è maggiore dell’offerta. L’opera di Terna favorirà lo sviluppo nazionale delle rinnovabili e contribuirà a incrementare la sicurezza energetica del Paese, oltre ad apportare importanti benefici nei territori coinvolti, come testimonia il recente lancio del Tyrrhenian Lab: “In qualità di Banca per il clima dell’UE – ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vice Presidente dell’Istituto – la BEI è lieta di aver firmato la prima tranche da 500 milioni di euro per sostenere la costruzione di un’opera di grandissima importanza strategica per garantire la sicurezza energetica italiana, nonché per diminuire le emissioni di CO2, favorire lo sviluppo di rinnovabili e quindi ridurre il costo delle nostre bollette”.

Terna, il commento dell’AD e DG Stefano Donnarumma

Secondo le previsioni del Gruppo, il Tyrrhenian Link entrerà a pieno regime nel 2028, mentre il primo cavo del “Ramo Est” sarà operativo già entro la fine del 2025. Per il progetto, Terna  prevede un investimento totale di 3,7 miliardi, di cui circa il 50% finanziato dalla BEI con la nuova operazione. Soddisfatto dell’accordo l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma, che ha dichiarato in occasione della firma: “Il Tyrrhenian Link è il più importante progetto al mondo di trasmissione di energia elettrica sotto il mare, un’opera di eccellenza ingegneristica italiana che consentirà di accelerare in maniera determinante lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Siamo particolarmente soddisfatti che la Banca Europea per gli Investimenti abbia riconosciuto la strategicità di un’infrastruttura fondamentale per la sicurezza del nostro sistema elettrico”. Con la prima tranche del nuovo finanziamento salgono a circa 2,6 i miliardi di euro complessivi accordati finora dalla BEI a Terna. Nel triennio 2019-2021 l’Istituto ha erogato oltre 36 miliardi di euro a favore di progetti italiani in linea con gli obiettivi e i principi della Climate Bank Roadmap, approvata per sostenere gli obiettivi del Green Deal europeo e lo sviluppo sostenibile.