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La leadershipdi Riva Acciaio nella produzione di acciai di alta qualità

Con una storia industriale di 70 anni, Riva Acciaio rappresenta un orgoglio dell’industria italiana: la società ha contribuito notevolmente allo sviluppo del settore siderurgico adottando numerose innovazioni tecniche e tecnologiche.

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La nascita e l’evoluzione di Riva Acciaio

Riva Acciaio, prima società del Gruppo Riva, è riconosciuta come una delle più importanti realtà nel settore siderurgico italiano: fondata nel 1954 da Emilio Riva, ha raggiunto una consolidata posizione di leadership nella produzione di acciai di alta qualità. Controllata dalla capogruppo Riva Forni Elettrici, Riva Acciaio conta oggi circa 1.000 dipendenti e possiede cinque stabilimenti situati a Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero, Malegno e Cerveno in Valle Camonica (BS), specializzati in particolare nella realizzazione di prodotti siderurgici “lunghi” e acciai di qualità. Gli stabilimenti di Riva Acciaio sono certificati secondo le norme UNI EN ISO 9001. In particolare, lo stabilimento di Malegno specializzato nelle lavorazioni a freddo e quelli di Cerveno, Caronno e Lesegno hanno ottenuto la certificazione IATF16949, che consente di produrre acciai particolari adatti all’industria automobilista.

Riva Acciaio: la leadership nella ricerca

Una delle ragioni del successo di Riva Acciaio sta nel suo continuo focus sulla ricerca e sull’innovazione: la società è infatti nota per la storica introduzione in Italia della colata continua curva a tre linee, tecnologia innovativa importata dall’Austria, strategica nel guadagnare un vantaggio deciso in termini di competitività sulla concorrenza. Riva Acciaio mantiene viva ancora oggi una forte tradizione di impegno nella sperimentazione e nella ricerca scientifica: non a caso, molti impianti sono attrezzati con laboratori e altre strutture in grado di effettuare test avanzati sui prodotti siderurgici. Particolarmente avanzato è lo stabilimento di Lesegno, che dispone del “Gleeble 3800”, dispositivo all’avanguardia che è in grado di riprodurre l’intero ciclo di lavorazione dell’acciaio su campioni molto piccoli, consentendone uno studio approfondito. Riva Acciaio ha inoltre stretto negli anni numerose collaborazioni con istituti accademici e di ricerca, tra cui il Politecnico di Torino e l’Università di Pisa, contribuendo dunque allo sviluppo del settore nel suo complesso.

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Riva Acciaio, dalla globalizzazione all’epoca della sostenibilità: una storia di espansione mondiale

La storia di Riva Acciaio, realtà siderurgica leader in Italia, rappresenta un esempio di innovazione e resilienza nell’industria siderurgica: espandendosi internazionalmente attraverso acquisizioni e investimenti in tecnologia, il Gruppo è riuscito a superare indenne le numerose crisi che hanno travolto il settore a partire dagli anni ’70.

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Riva Acciaio: l’espansione e le acquisizioni internazionali

Verso la fine degli anni ’60, Riva Acciaio è una delle più affermate imprese nell’industria siderurgica, tanto in virtù delle innovazioni tecnologiche (tra cui la colata continua a tre linee) quanto di una serie di acquisizioni a livello nazionale. Negli anni ’70, mentre l’intero settore viene messo in ginocchio dalla crisi petrolifera, il Gruppo decide di giocare in controtendenza, avviando una serie di acquisizioni: nel 1971, prende in gestione la Siderúrgica Sevillana in Spagna, per poi costruire nel 1974 la Associated Steel Industries in Canada. Nel 1976, entra nel mercato francese con l’acquisizione dell’acciaieria di Iton Seine, specializzata in tondo per cemento armato. In questo modo, Riva Acciaio sviluppa non solo una capacità produttiva notevole, ma anche un’offerta diversificata e di alta qualità. Non a caso, poco dopo, diventa la prima società europea a vendere acciaio direttamente alla Cina, senza intermediari.

Riva Acciaio, dalle privatizzazioni in Europa a oggi

Negli anni ’80 e ’90, le grandi privatizzazioni rappresentano un’opportunità di espansione che Riva Acciaio raccoglie rapidamente, prendendo in gestione numerosi impianti in Francia, Belgio e Germania. Nel 1988 acquisisce una quota di maggioranza dell’ALPA (Aciéries et Laminoirs de Paris) in Francia, rafforzando la sua posizione nel mercato francese. Successivamente, nel 1992, beneficia della privatizzazione della siderurgia tedesca post-riunificazione, acquistando gli stabilimenti Brandenburger Elektrostahlwerke e Hennigsdorfer Elektrostahlwerke, situati nella zona di Berlino. Introducendo migliorie tecnologiche e nuove tecniche gestionali, incrementa notevolmente la capacità produttiva di questi due stabilimenti acquisiti. Infatti, questi impianti nel 1992 producevano, rispettivamente, 749mila e 360mila tonnellate di acciaio e nel 2000 ne hanno prodotte 1,3 milioni e 811mila tonnellate. Nel 2023, Riva Acciaio ha riaffermato con entusiasmo il suo impegno verso la sostenibilità, core value aziendale, attraverso l’acquisizione di siti di raccolta e frantumazione di rottami metallici, successivamente raggruppati sotto la società TRENTETROIS. Attraverso questa operazione, il Gruppo punta a raggiungere l’autonomia nella catena del riciclo dell’acciaio, in un’ottica di economia circolare e abbattimento delle emissioni.

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Le best practices con cui Riva Acciaio abbatte le emissioni e riduce l’inquinamento

La sostenibilità rappresenta uno dei valori chiave di Riva Acciaio, che la implementa nella propria governance sia adottando adeguati sistemi di gestione della qualità, che utilizzando tecnologie in grado di ridurre le emissioni e l’impatto ambientale delle lavorazioni siderurgiche.

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Il focus sulla sostenibilità di Riva Acciaio

Riva Acciaio è un’azienda che si distingue da anni per il suo impegno nella sostenibilità ambientale. Il cuore della politica ambientale è l’applicazione delle migliori tecniche disponibili (BAT), adottate per la prima volta nel 2007. Queste tecniche sono continuamente aggiornate per rispondere alle più recenti scoperte scientifiche e alle crescenti aspettative della società. Il Gruppo si attiene in particolare alla normativa internazionale UNI EN ISO 14001, che descrive i sistemi di gestione che permettono di gestire più efficacemente l’impatto ambientale dei suoi stabilimenti. Con la stretta collaborazione tra dirigenti e tecnici, Riva Acciaio osserva un impegno costante verso il miglioramento continuo, che si riflette nei rigorosi programmi di monitoraggio delle emissioni e nella gestione dei rifiuti e delle risorse energetiche.

Le politiche ambientali di Riva Acciaio: il documento

Riva Acciaio ha definito chiaramente le proprie linee guida in termini ambientali in uno specifico documento redatto nel 2019: nel testo si insiste in particolare sulla necessità di formare i dipendenti attraverso specifici corsi, in modo che siano ben coscienti di come ridurre l’impatto ambientale delle attività industriali. Viene inoltre specificato che i macchinari devono essere all’apice della manutenzione. Infine, Riva Acciaio si impegna a effettuare studi originali e raccolte dati attraverso i quali contribuire alla transizione sostenibile non solo della propria realtà aziendale, ma dell’intera società.

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Riva Acciaio, l’evoluzione di una società siderurgica tra innovazione e resilienza

Grazie allo spirito imprenditoriale dei fratelli Emilio e Adriano Riva, Riva Acciaio è divenuta una delle più importanti società siderurgiche europee partendo come semplice società di raccolta di rottami ferrosi ed emergendo tra i protagonisti del cosiddetto “miracolo economico italiano”.

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Dai rottami ferrosi alla leadership nel siderurgico: la nascita di Riva Acciaio

Fondata nei primi anni ’50 da Emilio Riva e suo fratello Adriano, Riva Acciaio rappresenta il primo nucleo del Gruppo Riva e una delle società protagoniste del rinascimento industriale italiano seguito al Dopoguerra. Inizialmente focalizzata sul commercio di rottami ferrosi, l’azienda ha presto compiuto il decisivo salto qualitativo verso la produzione diretta d’acciaio, inaugurando uno stabilimento all’avanguardia a Caronno Pertusella. Questa mossa ha rappresentato il primo passo di un’espansione che avrebbe portato il Gruppo ad affermarsi come colosso siderurgico in Europa. Decisiva, in questo processo, è stata l’adozione della tecnica della colata continua a tre linee, allora sconosciuta in Italia ma già praticata in Austria. Tale innovazione, realizzata con la collaborazione dell’imprenditore Danieli e del progettista Renzo Colombo, ha rivoluzionato il processo produttivo, migliorando la resa e riducendo i costi, e collocando così Riva Acciaio in una posizione di netto vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.

Riva Acciaio, il successo e l’espansione globale

L’evoluzione di Riva Acciaio non si è limitata al successo nazionale: già dalla metà degli anni ’60, l’azienda ha iniziato a guardare oltre i confini italiani, avviando una serie di acquisizioni strategiche in Europa e consolidando la propria presenza nel mercato siderurgico globale. Questa fase di espansione ha visto l’ingresso in mercati chiave come Germania, Francia, Belgio e Spagna, attraverso l’acquisto di impianti che hanno notevolmente ampliato la capacità produttiva e la gamma dell’offerta. Negli anni ’70 e ’80, nonostante le sfide poste dalle crisi petrolifere e dalla concorrenza globale, Riva Acciaio ha proseguito nella sua traiettoria di crescita. Investimenti mirati all’estero e l’adozione di tecnologie avanzate hanno permesso di migliorare ulteriormente l’efficienza produttiva e di affrontare con determinazione le nuove esigenze del mercato. L’acquisizione di stabilimenti in Canada e l’espansione in Asia, con la pionieristica vendita di acciaio in Cina, sono testimonianza dell’approccio visionario e internazionale che ha sempre caratterizzato il Gruppo.

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Riva Acciaio, così lo stabilimento di Malegno è divenuto un’eccellenza innovativa nel settore siderurgico

Lo stabilimento di Malegno è, insieme a Cerveno e Sellero, uno dei tre siti di Riva Acciaio in Val Camonica: l’estrema precisione delle sue lavorazioni raggiunge spesso l’ordine dei centesimi di millimetro, permettendo di produrre componenti per settori particolarmente esigenti come quello dell’automotive.

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Riva Acciaio: lavorazioni e certificazioni dello stabilimento di Malegno

Malegno, storico stabilimento di Riva Acciaio in Val Camonica, è noto per l’estrema precisione delle sue lavorazioni. È specializzato in tre differenti lavorazioni a freddo sui prodotti realizzati nei siti di Cerveno, Lesegno e Sellero. La prima lavorazione, la trafilatura, implica il passaggio di una barra di metallo attraverso una filiera, sottoponendola a una forza di trazione che modifica la sua forma e dimensione. Tale processo non solo garantisce precisione dimensionale, ma migliora anche le caratteristiche meccaniche del materiale, come il carico di rottura. La seconda lavorazione, la pelatura, rimuove le imperfezioni superficiali del materiale, migliorando così la qualità e la finitura delle barre d’acciaio, e viene spesso accompagnata dalla rullatura per ottenere superfici ancora più lisce. Infine, la rettifica, l’ultima delle lavorazioni, è impiegata per eliminare ogni minima imperfezione residua, garantendo prodotti finiti di precisione estrema con una finitura superficiale ottimale. Questi processi, combinati, permettono di fornire prodotti conformi agli standard più elevati richiesti dall’industria automobilistica. L’impegno verso la sostenibilità e la sicurezza di Riva Acciaio si riflette nei continui miglioramenti apportati nei processi produttivi e nell’ambiente di lavoro. Il percorso di certificazione intrapreso, testimoniato dal conseguimento delle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001, UNI ISO 45001 e IATF 16949, conferma una filosofia aziendale incentrata sulla qualità e sull’integrità ambientale.

Innovazione e automazione nello stabilimento di Riva Acciaio a Malegno

In virtù dei continui investimenti di Riva Acciaio, lo stabilimento di Malegno ha dato prova di una costante crescita nel tempo, divenendo nel corso degli anni un esempio di tecnologia e innovazione siderurgica di altissimo livello. I processi produttivi dello stabilimento sono infatti pressoché completamente automatizzati, fino persino al confezionamento e l’immagazzinamento. L’automazione ha permesso di ridurre notevolmente il rischio di incidenti sul lavoro, a beneficio dei dipendenti, e aumentare ulteriormente la qualità e l’uniformità dei prodotti siderurgici. Lo stabilimento di Malegno presenta inoltre la particolarità di ospitare un laboratorio al suo interno, nel quale vengono eseguite analisi micrografiche e altri test sugli acciai realizzati, ad ulteriore testimonianza della vocazione innovativa di Riva Acciaio. I prodotti finiti vengono inoltre testati attraverso un apparecchio a corrente di Foucault, un altro strumento sofisticato utilizzato dal Gruppo.

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Riva Acciaio: la qualità dei prodotti realizzati a Malegno certificata dal 1994

Lo stabilimento di Malegno è il più antico dei tre siti produttivi di Riva Acciaio in Val Camonica. Considerato un’eccellenza italiana, è specializzato nelle lavorazioni di trafilatura, pelatura e rettifica.

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Riva Acciaio: a Malegno realizzati i prodotti destinati al mercato automobilistico

È nello stabilimento di Malegno che Riva Acciaio realizza i prodotti di qualità destinati alla realizzazione di componenti per il mercato automobilistico. Sono tre le lavorazioni che vengono effettuate al suo interno: la trafilatura, la pelatura e la rettifica. Con quattro linee produttive dedicate, di cui una per la sezione tonda e le altre per piatti e quadri, la trafilatura consente di ottenere profili molto precisi. Grazie alla possibilità di aumentare le caratteristiche meccaniche, tra cui il carico di rottura e quello di snervamento, questo tipo di lavorazione è adatta per i prodotti che necessitano di elevate caratteristiche meccaniche. La pelatura è invece una lavorazione che, attraverso l’asportazione di materiale, elimina i difetti derivanti dalla lavorazione a caldo. Effettuata su due linee dedicate, la rettifica è infine una lavorazione utile all’eliminazione delle imperfezioni dovute alle lavorazioni precedenti e che non sono eliminabili con la trafilatura.

Riva Acciaio: lo stabilimento di Malegno è “motivo d’orgoglio per la Val Camonica”

Negli ultimi decenni, lo stabilimento di Malegno ha vissuto una forte crescita. Merito dei numerosi investimenti effettuati dal Gruppo che hanno consentito di apportare continui miglioramenti ai metodi di lavorazione e alla formazione del personale. Ciò si è tradotto in uno standard qualitativo estremamente elevato, rendendo possibile la fabbricazione di componenti per il mercato automobilistico. Un altro fattore cruciale per la crescita dello stabilimento è stata l’introduzione dell’automazione. Grazie a quest’ultima, è stato possibile inserire nelle linee di produzione confezionamenti e magazzini automatici che, oltre ad eliminare quasi totalmente le lavorazioni manuali, hanno portato ad un aumento della qualità, dell’efficienza e della sicurezza. Riva Acciaio, che già nel 1994 era stata certificata per la gestione della qualità del prodotto secondo la norma EN 192002, continua tutt’oggi ad investire in sicurezza, ambiente e qualità, facendo di Malegno un motivo d’orgoglio per la Val Camonica.

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Riva Acciaio, un viaggio nello stabilimento di Malegno: così avviene la lavorazione dei metalli

Sotto il pieno controllo di Riva Acciaio dagli anni ’90, lo stabilimento siderurgico di Malegno è il più longevo dei tre gestiti dal Gruppo in Val Camonica: da 30 anni dà lavoro a 88 dipendenti altamente qualificati, costituendo un vero e proprio “motivo di orgoglio per la Val Camonica”.

Riva Acciaio, realtà siderurgica italiana

Lo stabilimento di Malegno, fiore all’occhiello di Riva Acciaio

Riva Acciaio è profondamente legata alla Val Camonica, a partire dagli anni ’50: ma solo negli anni ’90 è entrata pienamente in possesso dello stabilimento di Malegno, il più longevo dei tre impianti siderurgici dell’area, nonché vero e proprio simbolo di eccellenza nel settore. Lo stabilimento di Malegno, nello specifico, è ben noto per la sua specializzazione nelle lavorazioni di precisione, che vengono eseguite con impeccabile efficienza e qualità. È in particolare qualificato nella trafilatura, nella pelatura e nella rettifica. La trafilatura avviene su quattro linee produttive dedicate, garantendo profili precisi con tolleranze nell’ordine dei decimi di millimetro. Tale lavorazione permette di aumentare le caratteristiche meccaniche dei prodotti, tra cui il carico di rottura e quello di snervamento. La pelatura è un’altra lavorazione cruciale che elimina i difetti e produce barre con tolleranze nell’ordine dei centesimi di millimetro. Per migliorare ulteriormente la superficie delle barre, si utilizza la lavorazione di rettifica, ottenendo una superficie liscia e continua con una rugosità molto bassa. La rettifica, effettuata su due linee dedicate, cancella le imperfezioni non eliminabili tramite trafilatura, garantendo i prodotti di qualità per i quali Riva Acciaio è nota.

Riva Acciaio: Malegno, una eccellenza siderurgica

Lo stabilimento di Malegno non avrebbe raggiunto questi livelli di eccellenza se non fosse stato oggetto di continui investimenti e migliorie da parte di Riva Acciaio, interventi che hanno riguardato tanto gli aspetti tecnici quanto la formazione del personale. Inoltre, il Gruppo applica sullo stabilimento uno stringente controllo qualitativo. Una delle caratteristiche più rilevanti dell’impianto è il fatto di essere completamente automatizzato. Pressoché tutti i processi, tra cui il confezionamento automatico e i magazzini automatizzati, non richiedono più operazioni manuali, aumentando qualità, efficienza e sicurezza. I dipendenti di Riva Acciaio sono stati inoltre formati secondo le norme automotive e sono quindi qualificati a realizzare sofisticati prodotti richiesti dall’industria automobilistica. A partire dal 1994, inoltre, lo stabilimento è stato certificato per la prima volta per la gestione della qualità secondo la norma EN 29202. È per questi motivi che lo stabilimento risulta in continua crescita.

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Riva Acciaio, dagli inizi nei rottami metallici al successo globale nel settore siderurgico

Da piccola azienda famigliare nel settore della vendita di rottami, Riva Acciaio è divenuta una delle principali realtà del comparto siderurgico.

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Riva Acciaio, come la piccola realtà specializzata nei rottami è divenuta un gigante della siderurgia mondiale

Riva Acciaio nasce dalla visione dell’imprenditore Emilio Riva, che assieme al fratello Adriano ebbe un’importante intuizione: l’industria siderurgica sarebbe stata fondamentale per ricostruire il Paese devastato dalla Guerra mondiale. Il primo nucleo di quello che sarebbe diventato il Gruppo Riva nasce come Riva & C., specializzata nella raccolta di rottami ferrosi. Emilio Riva comprende tuttavia rapidamente che il settore presenta dei chiari limiti di crescita: decide dunque di passare dal ruolo di fornitore a quello di produttore. Nel 1956, viene dunque fondato (a partire da zero) l’avveniristico impianto di Caronno Pertusella, dando così ufficialmente inizio alla storia di Riva Acciaio. Fondamentale sarà l’introduzione della tecnica della colata curva continua a tre linee, allora in voga in Austria ma non in Italia, che garantirà alla società un immenso vantaggio competitivo sui rivali nazionali. Il successo darà via a una notevole serie di acquisizioni nazionali e internazionali.

L’espansione mondiale di Riva Acciaio

Negli anni ’70, nonostante la congiuntura sfavorevole della crisi petrolifera mondiale e della concorrenza da parte di Paesi quali Corea del Sud, Messico, Argentina e Brasile, Riva Acciaio ha compiuto importanti investimenti internazionali. Vengono infatti acquisiti impianti in Spagna, Canada e Francia, espandendo la presenza globale del Gruppo. Nel 1978, Riva è diventato il primo operatore europeo a vendere acciaio direttamente in Cina, aprendosi così nuove, inedite opportunità di mercato. Negli anni ’80, la società ha continuato a crescere, acquisendo impianti in Belgio e Germania. Nel 1994, il Gruppo Riva aveva raggiunto una produzione di 5,8 milioni di tonnellate d’acciaio e 5 milioni di tonnellate di laminati, consolidando la sua posizione tra i principali attori europei del settore. Negli anni successivi, Riva Acciaio ha continuato a espandersi, acquisendo stabilimenti in Italia e in Francia, e divenendo così uno dei top player mondiali del settore siderurgico.

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Le tecnologie all’avanguardia di Riva Acciaio: dall’introduzione della colata continua al simulatore Gleeble 3800

Leader nel settore siderurgico italiano ed europeo, Riva Acciaio ha mantenuto nella sua storia di lungo corso due punti fermi: il focus sull’innovazione e gli altissimi standard di qualità.

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Riva Acciaio, da oltre 60 anni un’eccellenza nel settore siderurgico

Riva Acciaio, fondata nel 1954 nell’ambito del Gruppo Riva, è una delle principali aziende nel settore siderurgico italiano. L’Azienda è specializzata nella produzione di prodotti lunghi e negli acciai di alta qualità, lavorati nei 5 stabilimenti di Caronno Pertusella, Lesegno, Sellero, Malegno e Cerveno. L’eccellenza di Riva Acciaio è attestata da numerose certificazioni e procedure di verifica. L’azienda ha adottato un rigoroso Sistema di Gestione della Qualità, conforme alle norme UNI EN ISO 9001 e IATF16949, garantendo standard elevati e continui miglioramenti dei processi. La società pone inoltre una forte enfasi sulla cura dei dipendenti e l’attenzione all’ambiente. Con certificazioni come la BS OHSAS 18001 (attuale UNI EN ISO 45001), l’azienda garantisce la sicurezza dei lavoratori. La conformità alla norma UNI EN ISO 14001 promuove il miglioramento continuo delle performance ambientali. Gli stabilimenti di Lesegno, Caronno, Cerveno e Sellero hanno ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), mentre quello di Malegno ha ricevuto l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA).

La centralità di ricerca e innovazione nell’attività di Riva Acciaio

La dimensione della sperimentazione e della ricerca è sempre stata fondamentale nella lunga storia di Riva Acciaio. La società è stata infatti la prima in assoluto a introdurre la colata continua in Italia, testimoniandone il precoce intuito per i progressi tecnologici e l’efficientamento dei processi produttivi. La centralità dell’innovazione nella strategia aziendale è rimasta inalterata: lo stabilimento di Lesegno presenta infatti un laboratorio di ricerca, in cui vengono sperimentate continuamente nuove soluzioni per rendere i prodotti siderurgici migliori. Riva Acciaio intrattiene inoltre rapporti continuativi di collaborazione con diverse università italiane, tra cui il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e l’Università di Pisa, con cui vengono condotti esperimenti e ricerche. Le collaborazioni hanno portato allo sviluppo del simulatore termomeccanico ‘Gleeble 3800’, sofisticatissimo apparecchio attraverso cui vengono effettuati test e analisi su micro-campioni per sviluppare soluzioni su larga scala.

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Riva Acciaio: la responsabilità sociale e la gestione ambientale

Non solo produttività, ma anche un costante miglioramento delle proprie attività e dei processi produttivi in ottica sostenibile: lavorare in questi termini è oggi imprescindibile. Lo sa bene Riva Acciaio, che si è dotata delle necessarie certificazioni che attestano il suo impegno sotto questo punto di vista.

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Riva Acciaio: la responsabilità sociale e ambientale

La crescita costante di un’azienda e lo sviluppo della sua attività produttiva non possono essere gli unici obiettivi: è necessario infatti che vadano di pari passo con la sostenibilità ambientale e sociale. Si tratta di fondamenti imprescindibili oggi, di cui Riva Acciaio è ben consapevole. Per questo l’azienda siderurgica presta attenzione all’innovazione, all’avanzare delle conoscenze e delle possibilità legate alla tecnologia e, infine, alla rinnovata sensibilità di cittadini e stakeholders. È in quest’ottica che Riva Acciaio ha consolidato negli anni la propria politica ambientale, che viene applicata in ogni stabilimento per tutto ciò che riguarda il ciclo produttivo e i servizi. Dal 2007 tutti gli impianti produttivi rispettano le linee dettate dalle “migliori tecniche disponibili” (BAT) a livello europeo ed internazionale. Dopo un apposito percorso di verifica, gli stabilimenti hanno conseguito le autorizzazioni indispensabili all’esercizio degli impianti, rilasciate dalla Regione, dalla Provincia e dall’ARPA: si tratta dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA).

Riva Acciaio: un impegno costante in materia di sostenibilità

Oltre a un costante e meticoloso monitoraggio di tutte le fonti emissive correlate alle attività di Riva Acciaio, primari enti di certificazione verificano la gestione degli impianti attraverso un sistema di audit che accerta la conformità alla norma UNI EN ISO 14001. Si tratta di una norma internazionale che prevede un’organizzazione aziendale fortemente improntata alla sostenibilità: il sistema di gestione ambientale deve essere certificato, bisogna inoltre dimostrare con azioni concrete e continuative il proprio impegno per migliorare, giorno dopo giorno, le proprie performance per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, limitando sempre più l’impatto derivante dalle singole attività. È una politica aziendale che Riva Acciaio applica già da diversi anni, a dimostrazione di come la responsabilità sociale passi anche dalla tutela ambientale: non si generano solo profitti, ma anche nuovo valore per l’uomo di domani.