Pietro Labriola, Amministratore Delegato Gruppo TIM

Il rapporto tra AI e media: le riflessioni di Pietro Labriola e Joe Kahn

Il rapporto tra l’Intelligenza Artificiale e i media, i social e i modelli culturali dei giovani e, più in generale, l’equilibrio fra tech e società: questi i temi trattati all’incontro organizzato dall’OPGE a Firenze, che ha avuto come ospiti d’onore il Direttore Editoriale del “New York Times” Joe Kahn e l’AD di TIM Pietro Labriola.

Pietro Labriola

Pietro Labriola e Joe Kahn gli ospiti d’onore dell’evento

Il giornalismo è una professione che richiede impegno e dedizione, e secondo Joe Kahn, vincitore di due premi Pulitzer, nessun bot o Intelligenza Artificiale potrà mai sostituire i giornalisti. Lo ha affermato nel corso dell’incontro di tech media literacy organizzato a Firenze dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, presieduto da Andrea Ceccherini. “Il fenomeno che vediamo con l’Intelligenza Artificiale è la disponibilità delle notizie su Internet che arrivano automaticamente senza fare ricerca. Questo diventerà sempre più facile. Senza fare nulla l’Intelligenza Artificiale porterà la polarizzazione e la disinformazione e renderà la situazione peggiore. Questa purtroppo è la realtà. Cercare le fonti originali diventerà sempre più importante nel mondo dell’Intelligenza Artificiale rispetto al passato”, ha affermato il Direttore Editoriale del “New York Times”. A fornire il suo punto di vista sugli effetti dell’AI nella società c’era anche l’Amministratore Delegato di TIM Pietro Labriola, l’altro ospite di onore dell’evento.

Pietro Labriola: “È fondamentale definire i modelli culturali giusti”

Se il nostro timore è che i social trasmettano modelli sbagliati – ha esordito Pietro Labriola riferendosi al sempre più flebile equilibrio fra tech e società – Il problema è quello di stabilire dei modelli corretti. Il problema vero è definire quali sono i comportamenti corretti. La discussione non è dunque quella del blocco dello strumento o del singolo social. Posso bloccarti Tik Tok, Instagram e toglierti anche il cellulare. Ma se non si definiscono i modelli culturali giusti e quelli sbagliati non ne usciamo”. Ad essere esposti alle conseguenze del rapporto tra tecnologia e media sono soprattutto i giovani, le vittime principali della disinformazione diffusa tramite i social. Ecco perché secondo l’AD di TIM è sempre più necessario “capire le logiche e le problematiche”. “Solo questo può evitare di farsi fagocitare dall’innovazione”, la stessa che troppo spesso giova “dei buchi normativi”.

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Pietro Labriola (TIM): “Con operazione Kkr pronti a rilanciare il business”

Con la decisione di separare l’azienda in due entità distinte, TIM sta tracciando una nuova rotta nel panorama delle TLC segnando un momento di trasformazione e prospettive future nel mercato delle telecomunicazioni. Intanto i numeri danno ragione alla gestione di Pietro Labriola, con la società che ha chiuso il 2023 in crescita.

Pietro Labriola

Pietro Labriola, scorporo TIM: dal fondo Kkr le risorse per una nuova strategia

La separazione in due entità, ServCo e NetCo, segna l’inizio di un nuovo corso per TIM ed entrambe le realtà si dimostreranno presto leader nel proprio settore. Ha esordito così l’Amministratore Delegato Pietro Labriola durante l’evento di presentazione dei risultati del 2023. Rivolgendosi ad una platea di quasi 1.000 manager del Gruppo, l’AD ha ricordato che ServCo sarà il principale operatore, mentre NetCo si posizionerà come punto di riferimento per il mercato wholesale della fibra. Quella con Kkr è un’operazione storica per l’operatore italiano e per il Paese: con 20 miliardi di euro infatti si tratta del “terzo deal più grande di sempre in Italia e il quinto in Europa negli ultimi cinque anni”. Lo scorporo della rete non è solo una questione limitata alla sfera finanziaria, ha sottolineato il manager alla guida di TIM: le risorse in entrata consentono infatti di porre le basi per un vero e proprio rilancio del business. Un passaggio chiave per “costruire la credibilità, renderla sempre più solida realizzando costantemente ciò che promettiamo di raggiungere, esattamente come abbiamo fatto in questi due anni”.

Pietro Labriola: i numeri di TIM nel 2023

Con la chiusura dell’ultimo trimestre 2023, infatti, TIM ha centrato tutte le guidance per il secondo esercizio consecutivo. Rispetto allo scorso anno, i risultati totali sono in crescita dell’1,9% a 4,3 miliardi di euro, con un aumento del 3% nei servizi a 4 miliardi di euro grazie al contributo positivo del Brasile e del mercato domestico. L’Ebitda ha registrato un aumento del 6,8% anno su anno, attestandosi a 1,6 miliardi di euro. Numeri che, come sottolineato da Pietro Labriola, dimostrano la capacità concreta di TIM di mantenere le promesse e di mettersi sui binari giusti, confermando che anche in Italia è possibile replicare il modello virtuoso di TIM Brasil. La partecipazione ai bandi del PNRR è un’ulteriore testimonianza dell’impegno del Gruppo, che sta superando i target previsti grazie al lavoro dei colleghi di rete. Pietro Labriola ha concluso sottolineando le sfide comuni del settore delle telecomunicazioni e la necessità di interventi normativi per riequilibrare il mercato. La separazione della rete dall’attività di servizi, un’opzione unica tra i grandi gruppi europei di telecomunicazioni, potrebbe favorire il consolidamento nel frammentato settore delle telecomunicazioni in Italia e in Europa, come evidenziato anche dal “Financial Times”.

Pietro Labriola, Amministratore Delegato Gruppo TIM

Pietro Labriola guida la rinascita di TIM: “La società è tornata competitiva”

Attraverso lo scorporo strategico della rete fissa e importanti operazioni di rifinanziamento, l’AD di TIM Pietro Labriola è riuscito a impostare un nuovo corso per la società che, dopo un lungo periodo di crisi, vede finalmente gli indicatori finanziari e i ricavi tornare a livelli di eccellenza.

Pietro Labriola

Free to run”, il Piano di Pietro Labriola per la rinascita di TIM

La strategia di Pietro Labriola ha avuto successo: dopo 22 mesi di calo, TIM è tornata a crescere. Ha dunque pagato l’applicazione del Piano “Free to run” elaborato dall’AD, che prevede lo scorporo della rete fissa per concentrare l’offerta sui servizi tecnologici di alto livello. Sotto la guida di Pietro Labriola, TIM è riuscita a rifinanziare 7 miliardi di euro, mentre le trasformazioni organizzative hanno riportato la società ad elevati livelli di produttività: “Abbiamo riportato l’operatività in una situazione di normalità, soprattutto in termini di competitività: gli indicatori di performance parlano chiaro, il trend è in costante miglioramento sia per i ricavi che per Ebitda”. L’annoso problema della rete fissa ha inoltre recentemente trovato una soluzione: la società ha accettato un’offerta di cessione per 18,5 miliardi, che saranno reinvestiti per potenziare il business di TIM nell’ambito dei servizi informatici di alto livello.

Pietro Labriola: i nuovi progetti di TIM

Mentre la riorganizzazione della società procede a passo spedito, Pietro Labriola guarda già ai prossimi progetti della società, tra cui il lancio di una avanguardistica piattaforma multiservizi: “Vogliamo costruire una vera e propria customer platform di servizi e contenuti. Dopo Netco potremmo sfruttare al meglio quello che abbiamo costruito. Potremmo offrire una connessione in fibra a 10 giga, 2 linee mobili e i contenuti di Disney, Prime, Netflix, Dazn e Apple+ più un’iPhone, il tutto a un costo fisso e in un unico pacchetto. Nessun concorrente oggi è in grado di farlo”. Particolarmente promettente è la crescita del comparto Enterprise, che secondo le previsioni dovrebbe attestarsi su un 6% annuo. Una occasione importante è costituita dalla crescente importanza dei servizi Cloud, settore in cui TIM gode di una notevole leadership.

Pietro Labriola, Amministratore Delegato Gruppo TIM

Risultati preliminari 2023 di TIM: l’analisi dell’AD Pietro Labriola

Pietro Labriola sul 2023 di TIM: “Secondo anno di gestione dell’attuale management team ma anche un punto di svolta nella storia del Gruppo”.

 Pietro Labriola, AD di Tim

Pietro Labriola: TIM centra tutte le guidance per il secondo esercizio consecutivo

In quella che lo stesso AD Pietro Labriola ha definito come “l’ultima call di una società integrata”, TIM ha presentato i risultati preliminari al 31 dicembre 2023 approvati dal Consiglio di Amministrazione. Numeri che confermano una performance positiva – con ricavi di Gruppo a 16,3 miliardi di euro (+3,1% anno su anno) e investimenti per 4 miliardi, di cui 3,1 sul business domestico – a segnalare un anno di svolta nella storia del Gruppo. Ne ha parlato l’AD ricordando come il 2023 rappresenti l’ultimo anno “in cui ci riferiamo a TIM come siamo abituati a conoscerla, un’unica azienda integrata”. Come reso noto, dai risultati emerge un margine (EBITDA) pari a 6,4 miliardi di euro, in crescita del 5,7%, con trend positivo che prosegue anno su anno. Sotto la guida di Pietro Labriola, inoltre, TIM ha centrato per la prima volta dal 2010 “tutte le guidance per il secondo esercizio consecutivo”. Si conferma così “la traiettoria della crescita domestica, il piano di trasformazione ha un’ottima execution, abbiamo una piena disciplina dei costi”, ha evidenziato in merito l’AD, aggiungendo: “Abbiamo incassato 750 milioni di fondi PNRR, sono stati rifinanziati 4 miliardi e il piano di delayering (ovvero di revisione dei ruoli) è in linea con le previsioni”.

Pietro Labriola: visione al futuro e nuove strategie in programma

L’analisi di Pietro Labriola si è poi estesa all’orizzonte di TIM nel medio-lungo periodo. In particolare, per quanto riguarda la Netco (la società della rete oggetto di offerta da KKR e MEF per essere scorporata), l’AD ha dichiarato: “Continuiamo a essere tranquilli sulle tempistiche. Il contratto con KKR è vincolante, lo chiuderemo tra giugno e luglio”. In tema di consolidamento delle TLC, “almeno fino a luglio, quando si chiuderà il deal, possiamo stare solo alla finestra, è difficile partecipare a queste mosse mentre finalizziamo lo scorporo e otteniamo le autorizzazioni”, così il manager durante l’intervento. Con TIM pronta ad agire, diverse sarebbero le opzioni sul tavolo ma per Pietro Labriola la soluzione migliore rimarrebbe la fusione con Iliad. Nel frattempo, guardando al 2024, l’AD ha osservato come in tema di strategia commerciale TIM stia “pianificando di fare qualcosa anche con Kena, qualcosa di diverso rispetto agli altri player, che non è collegato a essere aggressivi in ambito prezzi”. “Sul mobile stiamo definendo una strategia che comunicheremo nelle prossime settimane e in occasione del Capital Market Day”, ha sottolineato in conclusione: “Non vogliamo accelerare la concorrenza sui prezzi”.

Pietro Labriola, Amministratore Delegato Gruppo TIM

Pietro Labriola: la nuova TIM tra i motori della digitalizzazione del Paese

Si deve a lui il merito di aver trasformato quella che era considerata un fardello economico, TIM Brasil, in una delle prime aziende al mondo per ritorno sul capitale investito: Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM, oggi guida il Gruppo verso un nuovo capitolo, incentrato su servizi, tecnologia e innovazione.

Pietro Labriola

Pietro Labriola guida TIM verso lo scorporo della rete fissa

Un passo coraggioso sul quale si è discusso tanto, ma che Pietro Labriola ha saputo portare avanti così da gettare le basi di un nuovo modello di business sostenibile. Lo scorporo dell’infrastruttura di rete fissa ha infatti una forte valenza industriale e traccia il futuro del Gruppo. L’operazione, conclusa grazie ad un accordo con il fondo americano Kkr, permetterà a TIM di ridurre il proprio debito finanziario per poter concentrare le forze nella costruzione di una nuova realtà. “La nuova TIM sarà uno dei motori principali della digitalizzazione del Paese – ha dichiarato Pietro Labriola – È vero che a breve non ci occuperemo più della costruzione della rete in fibra Ftth, dove serviamo già oltre 8,4 milioni di unità tecniche immobiliari, ma rimarremo concentrati sullo sviluppo del 5G e delle altre infrastrutture che servono a far compiere un salto tecnologico e digitale all’economia del Paese”.  

Pietro Labriola: la nuova TIM tra enterprise e customer platform

Saranno due le anime della nuova TIM: la consumer e la enterprise, pensate rispettivamente per il mercato retail e per quello delle grandi aziende e della Pubblica Amministrazione. Innovazione tecnologica e servizi saranno al centro delle scelte aziendali. Da un lato, la società guidata da Pietro Labriola punterà sui servizi con un approccio più user friendly che porterà alla semplificazione delle operazioni, allo snellimento dei contratti e a nuovi modelli di business basati sulla strategia della customer platform. Dall’altro, affiderà alla business unit TIM Enterprise il compito di guidare la crescita del Gruppo attraverso soluzioni digitali innovative. “Non forniamo solo sim e connessioni, ma anche cloud, internet of things e cybersecurity – ha spiegato l’AD Pietro Labriolasiamo gli unici a poter offrire un portafoglio di servizi completo e integrato”. TIM è inoltre parte del progetto “Polo Strategico Nazionale”, ideato per portare la Pubblica Amministrazione sul cloud.

Pietro Labriola, Amministratore Delegato Gruppo TIM

Pietro Labriola sul consolidamento di TIM: “Vendiamo la rete per potenziare il resto”

“Servono investimenti e per farli è necessario consolidare il mercato europeo. Si tratta di una necessità non solo italiana, ma dell’intero mercato continentale”: lo ha affermato Pietro Labriola, AD di TIM.

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La strategia di Pietro Labriola: vendita della rete per consolidare il Gruppo

L’AD di TIM Pietro Labriola ha recentemente dichiarato che il Gruppo non è in vendita, ma piuttosto mira a essere un attivo acquirente nel mercato delle telecomunicazioni. Nel corso di un’intervista rilasciata a Bloomberg, il manager ha sottolineato che l’operazione di vendita della rete è parte di una strategia più ampia per ridurre il debito aziendale. In questo modo, le restanti attività del Gruppo avranno una opportunità strategica, conducendo a un consolidamento complessivo. “È la stessa cosa che è successa nel mobile quando sono state separate e cedute le antenne, gli operatori non hanno smesso di essere operatori mobili”, ha specificato Pietro Labriola.

Pietro Labriola: “Necessario consolidare il mercato europeo”

Pietro Labriola ha espresso la sua visione sul consolidamento nel settore delle telecomunicazioni in Italia ed Europa, sottolineando l’importanza di investimenti per digitalizzare il continente. Ha evidenziato come l’Europa abbia un vasto numero di operatori rispetto a Paesi come gli Stati Uniti e il Brasile, dove esistono solo pochi operatori di successo. Per competere globalmente è quindi necessario consolidare il mercato europeo. L’AD ha anche discusso delle tempistiche per l’operazione di vendita della rete e ha dichiarato di essere fiducioso che l’operazione sarà completata entro l’estate. Infine, Pietro Labriola ha assicurato che nel portafoglio di TIM rimarranno attivi servizi come connessione, cloud e cybersecurity per la Pubblica Amministrazione attraverso TIM Enterprise.

Pietro Labriola, Amministratore Delegato Gruppo TIM

TIM lancia “Women Plus”, Pietro Labriola: “Parità di genere tema fondamentale”

Da TIM un’azione concreta per la crescita professionale delle donne. “Vogliamo superare gli stereotipi e gli schemi che guardano al passato – ha detto l’AD Pietro Labriola – per contribuire a un mondo in cui tutti abbiano le stesse opportunità”. L’App dà accesso a corsi di formazione, mentoring e offerte di lavoro dedicate.

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Pietro Labriola: TIM per la parità di genere

“Women Plus” è il nome della nuova App di TIM che vuole aiutare le donne a crescere professionalmente. L’App, lanciata dall’Amministratore Delegato Pietro Labriola, offre accesso a corsi, video e offerte di lavoro dedicate alle donne. Realizzata in collaborazione con la piattaforma Women at Business, si ispira a un progetto sostenuto da TIM in Brasile, “Mulheres Positivas”, e ha l’obiettivo di ridurre il gap di genere nell’economia italiana. Secondo l’Istat, infatti, le donne laureate sono più degli uomini, ma il tasso di occupazione è decisamente più basso. Inoltre, le donne sono meno presenti nei settori STEM e rappresentano la maggioranza tra i giovani che non studiano e non lavorano (NEET). Con “Women Plus”, ha dichiarato Pietro Labriola, TIM vuole intervenire concretamente per cambiare la situazione, offrendo alle donne italiane uno strumento per orientarsi e formarsi in modo adeguato al mercato.

“Women Plus”, un’App per ridurre il gap di genere nell’economia italiana

In occasione del lancio della nuova App, l’AD di TIM Pietro Labriola ha sottolineato l’importanza della parità di genere, definendola una dei temi centrali della strategia perseguita dal Gruppo. Un impegno riconosciuto anche dalla Commissione Europea, che ha patrocinato l’iniziativa: “L’app Women Plus di TIM destinata alle donne in cerca di occupazione è un ottimo esempio di come un’impresa possa contribuire a rimuovere gli ostacoli all’emancipazione economica delle donne”, ha dichiarato Helena Dalli, Commissaria europea all’Uguaglianza. Da sempre la mission di TIM è connettere le persone e stimolare la crescita della collettività, ha ricordato Pietro Labriola, e la parità di genere è un tassello fondamentale per raggiungere il traguardo: “Vogliamo superare gli stereotipi e gli schemi che guardano al passato, per contribuire a un mondo in cui tutti abbiano le stesse opportunità”, ha concluso l’AD.