Paola Severino

Paola Severino intervistata dal “Corriere della Sera”: il senso di giustizia nei giovani

Di ritorno dal Festival dei Giovani di Gaeta, Paola Severino è stata intervistata dal “Corriere della Sera” su alcuni progetti dell’Università Luiss Guido Carli dedicati ai giovani e incentrati sul valore della giustizia.

Paola Severino, Vicepresidente Luiss

Cultura della legalità: l’intervista a Paola Severino

Dialogare con i giovani e scoprire che “hanno un fortissimo senso della giustizia e dell’ingiustizia”: è necessario, pertanto, “trasformare il pensiero critico in pensiero più profondo. E far capire perché le scorciatoie sono effimere e la giustizia ha un senso. In questo si impara reciprocamente”. A sottolinearlo è la giurista Paola Severino, Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli e Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, nonché ex-Ministra della Giustizia nel Governo Monti, che ha condiviso il suo punto di vista in una recente intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. Occasione per evidenziare anche alcuni importanti progetti della Luiss per diffondere la cultura della legalità nelle nuove generazioni. “Vedere migliaia di giovani seguire con attenzione e grande interesse un incontro sui temi della giustizia e del carcere, scambiandosi opinioni e idee, è qualcosa che mi sorprende e mi emoziona”, ha dichiarato nell’intervista, “ma mi fa anche capire che sui temi della concretezza gli adolescenti ti seguono”. Ambiti, ad esempio, come quelli del digitale e della cybersicurezza, ma anche punti più strettamente etici come il senso di giustizia e i valori. “Il modello che si radica nel tifo sportivo e nei disvalori dell’aggressività, esiste”, ha specificato Paola Severino, “ma quando dialoghi con loro scopri che hanno un fortissimo senso della giustizia e dell’ingiustizia”.

Paola Severino: grande insegnamento dai detenuti ai giovani

Come evidenziato da Paola Severino, in un discorso del genere è importante “accendere la miccia”: “Poi sono i giovani con la loro vitalità e creatività a delineare le progettualità”. Lo dimostrano anche alcune iniziative sviluppate dall’Università Luiss, come il progetto “Legalità e Merito”. “Otto anni fa, quando abbiamo iniziato il progetto Luiss rendendo studenti volontari ‘ambasciatori della legalità’ nelle carceri avevamo solo otto volontari”, ha evidenziato, aggiungendo: Adesso sono 140 e fanno nascere iniziative bellissime. Come lo sportello counseling in cui danno piccole, grandi, indicazioni ai detenuti, su lavoro e reinserimento sociale”. Esperienze che rendono i giovani “più maturi, più consapevoli. La carcerazione, vista da un ragazzo che per la prima volta si sente limitato della libertà, ha un’altra prospettiva”. Paola Severino ha poi parlato di “Rebibbia lockdown”, un docufilm “realizzato sull’esperienza dei nostri ambasciatori di legalità in carcere”, nel quale “si vede il momento in cui per la prima volta i detenuti riparlano, via IPad, con i familiari dopo la sospensione dei colloqui per la pandemia. I ragazzi del Festival erano molto impressionati”. Una domanda, infine, sull’importanza del confronto con i detenuti: cosa può insegnare questo alle nuove generazioni? “Molto”, ha puntualizzato la Professoressa, raccontando come una volta chiesi a un giovane in carcere cosa significasse per lui la legalità. Mi rispose: ‘È stare in pace con sé stessi e con gli altri’. La sensibilità ferita di chi ha capito di aver sbagliato è un grande insegnamento”.

Paola Severino

G20 India, l’intervento di Paola Severino al meeting Anticorruzione

La Presidente della Sna Paola Severino è stata invitata a Nuova Delhi per inaugurare i lavori del Gruppo Anticorruzione G20: “Misurazione e rapporto tra genere e corruzione le sfide del futuro”.

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L’intervento di Paola Severino al G20 in India

Approccio sempre più preventivo, monitoraggio delle nuove forme legate all’economia globalizzata e necessità di rafforzare la cooperazione internazionale. A delineare le azioni da intraprendere per contrastare efficacemente la corruzione a livello globale è la professoressa Paola Severino, chiamata a tenere l’intervento di apertura dei lavori del Gruppo Anticorruzione G20 tenutosi lo scorso 1° marzo a Nuova Delhi, in India. Sul palco la Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione ha ricordato gli sforzi dell’Italia che, memore delle “conseguenze nefaste della corruzione”, ha sviluppato una strategia basata principalmente sulla prevenzione e meno sulla repressione ex post. Un passaggio fondamentale anche in previsione delle nuove forme di corruzione, sempre più evolute e legate all’economia globalizzata, che oggi tendono a diffondersi approfittando della crisi scaturita prima dalla pandemia e oggi dal conflitto russo-ucraino: “Le nuove sfide – è il monito di Paola Severinorichiedono un impegno più forte da parte dei Governi e delle società civili per affrontarle a livello globale”.

Paola Severino: “Buon governo? Servono trasparenza e integrità

Coordinare gli sforzi a livello internazionale e sovranazionale e produrre standard giuridici comuni diventano quindi le priorità nella lotta alla corruzione, che Paola Severino descrive come un “fenomeno multiforme” e “transnazionale”. Da qui il ruolo fondamentale svolto dal Gruppo Anticorruzione G20 (ACWG) e dai suoi dieci High level principles. Così come quello dei programmi di cooperazione e collaborazione, indispensabili per “consentire ai Paesi di affrontare la corruzione a livello operativo attraverso l’assistenza tecnica e gli sforzi di rafforzamento delle capacità”. Non mancano tuttavia le criticità, tra le quali spiccano il conflitto di interessi e la regolamentazione delle lobby: “Il buon governo comprende un governo aperto, al fine di promuovere la trasparenza, la responsabilità, la partecipazione civica e l’integrità”. Particolare attenzione va data infine alla misurazione della corruzione e al rapporto tra genere e corruzione: “È essenziale migliorare la nostra comprensione dei legami tra genere e corruzione per identificare i modi per prevenirla e affrontarla, compresi i modi in cui la corruzione può colpire le donne e gli uomini in modo diverso – ha ribadito Paola Severinoe continueremo a promuovere la parità di genere e l’emancipazione delle donne, integrandole nella legislazione pertinente, nello sviluppo delle politiche, nella ricerca, nei progetti e nei programmi”.

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Luiss punta sugli Stati Uniti: Paola Severino alla presentazione della Luiss US Foundation

Paola Severino sui principi alla base dei nuovi progetti Luiss negli Stati Uniti: “Sentiamo gli Stati Uniti molto vicini. Questa iniziativa serve per riaffermare il nostro spirito internazionale, una caratteristica che insieme all’interdisciplinarità e all’imprenditorialità abbiamo nel Dna”.

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Paola Severino: Luiss negli USA, una catena che arriva fino all’Italia

Un “ponte culturale” che, grazie all’interdisciplinarità e all’imprenditorialità, riesca a generare connessioni nella società in senso ampio. Descrive così Paola Severino, Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli, le iniziative condotte di recente dall’Ateneo in terra statunitense. La giurista, già Ministra della Giustizia nel Governo Monti, ne ha parlato in un’intervista rilasciata a “La Voce di New York”: l’occasione è stata la missione condotta negli Stati Uniti per presentare la Luiss US Foundation e il Master internazionale “Trans-Atlantic Business Executive”. “Avere persone meritevoli e di nostra conoscenza negli USA è un ottimo modo per iniziare una catena che arrivi fino all’Italia e sia capace di portare qui studenti di valore”, così la Vice Presidente dell’Ateneo: “Grazie a questi collegamenti un buon laureato Luiss potrà venire chiamato da professionisti che già si trovano all’estero”. Su queste basi nasce Luiss US Foundation, hub operativo per la raccolta fondi e la ricerca di nuovi azionisti negli Stati Uniti che farà leva sulla community degli Alumni dell’Ateneo, con oltre 54.000 professionisti in cinque continenti. Presentato anche il Master “Trans-Atlantic Business Executive” (TABE), nato in collaborazione con George Washington University (GWU), SciencesPo, Uni Ottawa, Hertie School di Berlino, King’s College di Londra e Universitè Libre de Bruxelles (ULB). Il TABE “crea la propria specializzazione sul tema dei rapporti transatlantici, come ad esempio la capacità di negoziare, di analizzare le caratteristiche dell’economia dei paesi aldilà dell’atlantico”, ha commentato Paola Severino: lo scopo è “rendere più facile il flusso di studenti e specializzati tra Italia e USA. Vogliamo creare un ponte culturale che si trasferirà poi anche in altri settori”.

Obiettivi Luiss: la riflessione di Paola Severino

Sono ottimi i risultati raggiunti dall’Università Luiss, prima nel QS World University Ranking tra i confini nazionali e 22esima al mondo per gli Studi Politici ed Internazionali. “Ci avvicineremo molto al vertice della classifica, che comunque è fatta appositamente per le università anglosassoni”, ha osservato Paola Severino: “Alcuni criteri di giudizio si adattano difficilmente agli atenei di altri Paesi, come ad esempio quello della ‘reputation’, che viene scambiata prevalentemente tra università simili tra di loro. È difficile che un’università americana esprima un giudizio su una italiana”. In Luiss, conclude, “puntiamo molto sulla qualità d’insegnamento, che dall’estero stanno iniziando a imitarci, e cerchiamo di prendere da loro il modo di condurre le lezioni, senza dubbio più dinamico e innovativo”.

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Intelligenza Artificiale ed economia, quali implicazioni? Paola Severino interviene sul tema

Economia, finanza, normative e sicurezza si intersecano nel presente dell’Europa. Quali sono le prospettive? Ne ha parlato Paola Severino in un intervento focalizzato sulla cybersecurity, il nuovo fronte dell’economia.

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Cybersecurity, Paola Severino: necessaria una regolamentazione internazionale

All’interno di “Nuovi scenari economici globali: le sfide da superare per l’#Italia2030”, evento organizzato in streaming da “Molto Economia”, la Professoressa Paola Severino ha preso parte al webinar intitolato “Cybersecurity: il nuovo fronte dell’economia”. Insieme a lei anche Franco Gabrielli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il dibattito è stato moderato dal Direttore de “Il Messaggero” Massimo Martinelli, il Vicedirettore Vicario Osvaldo De Paolini e dalla giornalista Maria Latella. “Se la comunicazione corre lungo l’etere in tutto il mondo e percorre anche lo spazio, se non abbiamo una regolamentazione assolutamente internazionale, anzi direi globale, credo che perdiamo molto del nostro tempo senza ottenere risultati”, ha osservato la Professoressa durante l’evento. Le informazioni corrono e, pertanto, possono essere intercettate: “Bisogna avere una regolamentazione armonizzata per evitare che il tutto si trasformi in un attacco devastante”, ha aggiunto. A maggior ragione nei casi in cui “l’informazione assunta è di interesse nazionale o addirittura legata alla sicurezza nazionale”. Come specificato da Paola Severino, sul tema l’Europa “si è mossa molto”: ma oggi, aggiunge, “occorre che ogni Paese d’Europa crei un circuito nel quale, nei punti in cui ci si scambiano notizie riservate o addirittura segrete, ci sia una cintura di sicurezza, un circuito oltre il quale queste notizie non devono andare”.

Paola Severino: trovare l’equilibrio tra sicurezza e Intelligenza Artificiale

Per Paola Severino il tema della sicurezza è da collegare anche a una dimensione di tipo culturale: “L’educazione al digitale deve essere assolutamente implementata”, ha dichiarato nell’intervista, connettendo la questione anche ai risvolti etici dell’Intelligenza Artificiale. “Fortunatamente la mente umana lavora anche attraverso meccanismi etici, ha delle remore e dei momenti di meditazione”: il tema per la Professoressa è “consentire il governo della macchina e il governo dell’Intelligenza Artificiale” in quanto “nessuno vuole negarne lo sviluppo ma sappiamo che ci porrà una serie di problemi di responsabilità e riferibilità”. In questo senso, trovare l’equilibro è la sfida da affrontare con efficacia: “Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale è inarrestabile e porterà a progressi incredibili nell’economia. Ci dobbiamo proteggere però, perché può portare a violazione della privacy, dell’identità personale e del brevetto, ma anche ad atti decisamente più problematici”. “Di chi è la responsabilità?”, suggerisce Paola Severino, aggiungendo che “questa è la domanda alla quale i giuristi del presente devono rispondere, non quelli del futuro, creando nuove regole, nuove norme che siano capaci di lasciare all’uomo il governo della situazione”.

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Donne e leadership, Paola Severino al “Corriere”: “Fondamentale sostegno della famiglia

Senso di responsabilità e soprattutto amore per il proprio lavoro. È su queste basi che Paola Severino ha costruito la sua lunga carriera. I dettagli in un’intervista pubblicata sul “Corriere”.

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Paola Severino: “All’università ho avuto il coraggio di sfidare me stessa”

Prima donna della storia italiana ad essere nominata Ministro della Giustizia, oggi Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione nonché Vice Presidente della Luiss. Paola Severino è l’esempio perfetto di una donna che, nonostante gli ostacoli e le difficoltà, è riuscita a raggiungere i vertici della sua professione. Di recente, la professoressa è stata scelta come relatrice della prima edizione di “Obiettivo 5”, il campus di formazione sulla parità di genere lanciato il mese scorso dal “Corriere” in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma. A latere dell’evento, l’ex Ministro ha raccontato le principali sfide incontrate lungo il suo percorso. Il primo ricordo l’università e la laurea in Giurisprudenza: “Sfidai me stessa con una tesi sulla responsabilità penale del presidente della Repubblica. Nessuno ne aveva mai scritto. Osai, perché avevo la volontà di dare un contributo personale”. “Quando esposi le mie idee su quel tema inesplorato – spiega Paola Severinol’intera commissione, presieduta da Giuliano Vassalli, iniziò a discutere con me e tra di loro le conclusioni della tesi. Ebbi 110 e lode e la mia carriera accademica iniziò con la telefonata del mio relatore che mi propose di collaborare alla cattedra di diritto penale. Questo per dire: bisogna contare su se stessi, non lasciarsi intimidire dalle sfide, ma un pizzico di fortuna aiuta”.

Paola Severino: “Maternità una sfida. Le funzioni non hanno genere”

Il successo è poi arrivato gradualmente, grazie a impegno e supporto familiare. Numerosi i concorsi da superare, in contemporanea la nascita di una figlia: “È stata dura – racconta Paola Severinoquando scrivevo il mio primo libro da presentare per il concorso da professore mi chiudevo nello studio e la piccolina mi si metteva accanto con un piccolo banco, facendo finta di scrivere e ci facevamo compagnia. Mio marito mi aiutava a correggere le bozze. Non era facile, ma mi hanno sempre supportato”. Parallelamente alla carriera accademica, Paola Severino si fa strada anche nel mondo dell’avvocatura: “L’esperienza nei tribunali mi ha insegnato il rispetto dei ruoli, l’importanza del confronto e a non essere arrogante. Perché si è in tre, accusa, difesa e giudice. E sai che non sarai tu a dover decidere, ma devi convincere il giudice della bontà delle tue idee. Così impari a ragionare, a prevedere le eccezioni che farà il pubblico ministero e anche a guardarti intorno con molta attenzione”. Dopo aver ricoperto diversi incarichi istituzionali, nel 2011 la chiamata di Monti e la nomina a Ministro della Giustizia: “Senti di rappresentare lo Stato, cosa che ti riempie di orgoglio, ma anche di paura di sbagliare. E ciò rende l’impegno faticoso, ma pieno di soddisfazione”. Conclusasi l’esperienza al Governo, per due anni è Rettrice della Luiss, per poi diventarne Vicepresidente. Oggi, oltre a guidare la Sna, è a capo di una Fondazione che sostiene le detenute offrendo supporto legale e inserimento lavorativo.

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Paola Severino, il messaggio su legalità e merito alla presentazione della Fondazione Severino

Legalità, formazione e nuove prospettive sono “un primo passo per trovare la forza di reagire”: la riflessione di Paola Severino, Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli e promotrice della Fondazione.

Paola Severino: “La legalità è una straordinaria opportunità di inclusione sociale”

Progetti per la formazione e il reinserimento sociale e lavorativo dedicati a detenuti ed ex-detenuti, assistenza legale pro bono per rendere effettivo il diritto alla difesa, valorizzazione del merito, della motivazione e della capacità. Si delineano così gli elementi fondanti che hanno condotto alla nascita della Fondazione Severino, progetto avviato dalla Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli Paola Severino. Un’iniziativa che “nasce per mettere a disposizione degli altri, in particolare di soggetti svantaggiati, le mie esperienze”, ha illustrato nell’evento di presentazione tenutosi il 10 dicembre 2021 presso il Campus Luiss di Roma. Educazione alla legalità, dunque, nella convinzione che questa rappresenti uno strumento chiave affinché il merito sia protagonista nella società odierna: “La legalità è una straordinaria opportunità di inclusione sociale”, ha sottolineato Paola Severino nel suo messaggio, “e l’educazione è una leva fondamentale per combattere la piaga della corruzione, tradizionale antagonista del merito”.

Paola Severino: le iniziative della Fondazione per il reinserimento sociale

Come evidenziato da Paola Severino, la legalità e il merito sono i due principi alla base del progetto: “Per questo ho voluto creare questa Fondazione, a supporto dei soggetti svantaggiati e delle persone detenute”, ha osservato, nella convinzione che “offrire percorsi di formazione, prospettive lavorative e opportunità di inserimento possa costituire un primo passo per trovare la forza di reagire e guardare con più fiducia al proprio futuro”. “Le istituzioni fanno il possibile per il reinserimento ma i mezzi sono limitati”, ha aggiunto Paola Severino, sottolineando come “ogni iniziativa può portare benefici”. Diverse le possibilità a disposizione, dai corsi per sommelier a quelli da operatore cinofilo, dai corsi di teatro e scrittura a quelli da analista finanziario: successivamente l’esperienza è stata raccontata nel docufilm “Rebibbia Lockdown”, presentato durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

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Paola Severino al “Corriere della Sera”: “Per una vera parità gli incarichi vanno pensati in base al merito

A latere della prima edizione di “Obiettivo 5”, il campus di formazione del “Corriere della Sera” sulla parità di genere, l’ex Ministro della Giustizia Paola Severino ha parlato della sua esperienza professionale e accademica.

Paola Severino: “Sono cresciuta professionalmente perché credo nella bellezza di quello che faccio”

Penalista, professoressa universitaria, ex Ministro della Giustizia, Vice Presidente della Luiss e oggi anche Presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione. Chi meglio di Paola Severino è in grado di raccontare le sfide che una donna di successo si trova ad affrontare durante una carriera dai numerosi incarichi di responsabilità. Non è un caso che la professoressa sia intervenuta come relatrice alla prima edizione di “Obiettivo 5”, il campus di formazione sulla parità di genere promosso dal “Corriere della Sera” e organizzato dal 10 al 12 marzo scorsi in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma. Una tre giorni di workshop, inchieste, dibattiti e incontri tenutasi nell’Istituto romano con l’obiettivo di affrontare le complessità della ripartenza con un focus specifico su parità di genere e nuove generazioni. Paola Severino ha preso parte come ospite al convegno dal titolo “Le donne non chiedono”. A latere del suo intervento, la professoressa è stata intervistata da Virginia Piccolillo del “Corriere della Sera” sugli ostacoli superati durante la sua lunga carriera: “All’inizio eravamo in tante, e molte erano sicuramente più brave di me, ma alla fine siamo arrivate in pochissime. La mia crescita è avvenuta sempre credendo nella bellezza di quello che facevo. Ricordo che ai tempi dell’università scelsi una tesi sulla responsabilità penale del Presidente della Repubblica. Volevo affrontare un tema inedito perché avevo la volontà di dare un contributo personale. Così è iniziata la mia carriera accademica”.

Paola Severino: “Le esperienze in tribunale mi hanno insegnato l’importanza del confronto”

Un percorso non esente da difficoltà. Diversi i concorsi da sostenere, poi la maternità: “Molte si fermano perché il sacrificio da fare è molto grande. Quando ho scritto il mio primo libro – ha ricordato Paola Severinomi chiudevo nello studio di casa per scrivere e mia figlia studiava accanto a me. È importante che anche la famiglia ti accompagni nel percorso”. Tra le esperienze che più l’hanno aiutata a crescere quella in veste di avvocato nelle aule di tribunale: “Mi ha insegnato soprattutto il confronto, perché si è in tre, accusa, difesa e giudice. E sai che non sarai tu a dover decidere, ma devi convincere il giudice della bontà delle tue idee. Così impari a ragionare, a prevedere le eccezioni che farà il pubblico ministero e anche a guardarti intorno con molta attenzione”. Nel 2011 l’incarico di Ministro della Giustizia: “Il mio primo giorno, entrando in un enorme salone a via Renula pieno di affreschi, avvertii un enorme senso di responsabilità. Un impegno faticoso ma soddisfacente quando ottieni risultati come l’approvazione di una legge”.

Paola Severino: il mio rapporto con Napoli e il docufilm Rebibbia Lockdown

Avvocato, professore di Diritto penale, ex Ministro della Giustizia e Vicepresidente dell’Università Luiss Guido Carli, Paola Severino racconta in un’intervista a “Il Mattino” il legame indissolubile che la unisce alla sua città natale, Napoli, la sua lotta contro l’illegalità e il lavoro per le carceri.

Paola Severino e la sua Napoli

L’ha lasciata quando aveva solo 14 anni, la sua Napoli. Per tutto il tempo che ha vissuto a Roma con la sua famiglia, Paola Severino però non l’ha mai dimenticata, ripromettendosi che prima o poi ci sarebbe tornata. E l’ha fatto, anche in veste di Ministro, ritornando in tutte quelle zone che continuavano a lottare per conquistarsi la legalità. “Ricordo ancora l’accoglienza straordinaria”, dice la Vicepresidente dell’Università Luiss Guido Carli, “tutti mi esprimevano un profondo senso di gratitudine, dovuto al fatto che, grazie al mio ruolo, veniva finalmente rappresentata l’immagine di una Napoli legale”. Era il marzo 2013 quando fece visita per la prima volta da Ministro. In quei giorni, nel quartiere della Pignasecca i commercianti si erano ribellati al pizzo, decidendo di non pagare più tangenti alla camorra. “Entrai in tutti i negozi che esponevano il cartello No pizzo, li esortai a non mollare e dissi loro che mai avrebbero dovuto sentirsi soli”, ricorda la Vicepresidente. La risposta degli esercenti fu straordinaria: “Minì, non vi preoccupate. Ci difendiamo uno con l’altro. Insieme, contro la camorra, siamo una forza”.

Paola Severino: come è nata l’idea di “Rebibbia lockdown”

Nel periodo in cui dirigeva il dicastero della Giustizia, Paola Severino fece visita a parecchie carceri con lo scopo di individuare i principali problemi che affliggevano quei luoghi e trovare delle soluzioni. Durante la visita al carcere di Poggioreale i detenuti espressero enorme gratitudine nei suoi confronti. Quando poi venne invitata dall’Università di Santa Maria Capua Vetere per tenere una lezione sulla legalità, i ragazzi mostrarono grande interesse per il tema. Così la Vicepresidente decise di introdurre alla Luiss un progetto in cui gli studenti diventavano ambasciatori nelle carceri e nelle scuole a rischio. È proprio a loro che è venuta l’idea del docufilm. Girato durante il lockdown all’interno del carcere di Rebibbia, il film documentario descrive le paure che la pandemia ha generato tra i carcerati, ai quali viene data la possibilità di raccontare i propri sogni, le loro speranze e i sacrifici.

Paola Severino premiata con la Menorah D’Oro per il grande impegno verso la comunità ebraica

In una cerimonia di premiazione tenutasi presso il Museo Ebraico di Roma, la Professoressa Paola Severino, giurista ed ex Ministro della Giustizia, è stata insignita del Premio Menorah D’Oro dell’organizzazione ebraica Bené Berith. Il messaggio della Senatrice a vita Liliana Segre: “Prestigioso riconoscimento assegnato a una figura limpida, meritevole e brillante come quella della Professoressa”.

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Paola Severino insignita dell’importante Premio conferito dalla comunità ebraica

La vicinanza verso il mondo ebraico, l’impegno personale per trasmettere alti valori morali, le attività a sostegno dei più deboli contraddistinguono l’operato personale e professionale di Paola Severino e coincidono con i valori fondanti del Bené Berith. Con questa motivazione è stato conferito alla Professoressa, nonché giurista ed ex Ministro della Giustizia, il prestigioso Premio Menorah D’Oro dell’organizzazione ebraica Bené Berith. Il riconoscimento è stato consegnato dal Presidente del Bené Berith Sandro Di Castro, nel corso di una cerimonia tenutasi il 16 dicembre 2021 presso il Museo Ebraico di Roma. Alla premiazione hanno presenziato il Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e la Presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello, i Ministri dell’Interno Luciana Lamorgese, degli Esteri Luigi Di Maio, per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna, per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini, insieme a numerose alte cariche provenienti dal mondo istituzionale.

Menorah D’Oro: le toccanti parole di Liliana Segre inviate a Paola Severino

Diversi i messaggi di stima ricevuti da Paola Severino, tra cui spicca quello inviato dalla Senatrice a vita Liliana Segre: “Sono davvero lieta di sapere che il prestigioso riconoscimento quest’anno sia stato, giustamente, assegnato a una figura limpida, meritevole, e brillante come quella della Professoressa”, ha comunicato la Senatrice in un “affettuoso messaggio” inviato per il tramite della Presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello. “I principi ispiratori del Premio rispecchiano gli alti valori della tolleranza di cui la Nostra è una perfetta portavoce”, ha aggiunto, descrivendo l’impegno della Professoressa Paola Severino come “un percorso umano e professionale sempre dalla parte giusta della storia”. Una vicinanza che la giurista, oggi anche Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli e Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, ha sempre portato avanti nel solco dei valori appresi da suo padre. Questi, in fuga dai tedeschi che volevano arruolarlo forzosamente, riuscì a salvare diversi ebrei fornendo loro carte d’identità e lasciapassare falsi: un gesto di grande nobiltà che permise di salvare tante vite umane nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Ispirata da questi valori, la Professoressa ha continuato l’impegno in favore della comunità ebraica, difendendola, da penalista, nel processo Priebke e, da Ministro, organizzando iniziative con i giovani per approfondire la realtà dello Stato d’Israele. Allo stesso modo ha trasmesso i valori della solidarietà attraverso l’insegnamento e grazie all’istituzione, due anni fa, della Fondazione Severino, impegnata con progetti di reinserimento sociale degli ex detenuti.

Scuola Nazionale dell’Amministrazione: a Paola Severino l’incarico di Presidente

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, su proposta del Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, ha nominato Paola Severino Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA). L’istituzione ha il compito di selezionare, reclutare e formare i dirigenti e i funzionari della Pubblica Amministrazione italiana.

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SNA, la nomina di Paola Severino al vertice dell’istituzione

La Professoressa Paola Severino alla presidenza della Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Il nuovo incarico è giunto in data 24 settembre 2021 per opera del Presidente del Consiglio Mario Draghi e su proposta di Renato Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione, che ha commentato così la nomina: “È la persona giusta al posto giusto, nel momento giusto: con il suo elevatissimo profilo accademico e istituzionale, la sua reputazione internazionale, le sue competenze e la sua sensibilità potrà far compiere alla SNA il salto di qualità che la riforma della Pubblica Amministrazione e un grande Paese come il nostro richiedono”. Fondata nel 1957 come parte integrante della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione costituisce il punto centrale del Sistema unico del reclutamento e della formazione pubblica, istituito per migliorare l’efficienza della Pubblica Amministrazione nel Paese. Il nuovo incarico assegnato a Paola Severino avrà durata quadriennale e sarà svolto a titolo gratuito.

Paola Severino: incarichi e onorificenze della Professoressa

Paola Severino è attualmente Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli e Presidente del Comitato Scientifico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), istituito presso il Ministero dell’Università e della Ricerca. È inoltre Co-presidente del Comitato Scientifico e Rappresentante dei cittadini italiani per la Conferenza sul futuro d’Europa. Fa parte del Consiglio dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana”. Già Ministro della Giustizia dal 2011 al 2013, tra gli incarichi assunti in passato anche quello di Rappresentante speciale della Presidenza OCSE per la lotta alla corruzione. Numerosi i riconoscimenti ricevuti nel corso della carriera: nel 2019 è stata infatti nominata “Chevalier de la Légion d’Honneur” dal Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron e, nello stesso anno, le è stata conferita la medaglia d’oro “Shahamir Shahamiryan della Repubblica di Armenia”. Nel 2016, su iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana, Paola Severino è stata insignita dell’onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce”.