L’Italia dopo la pandemia: la ripresa nelle parole dell’AD di Open Fiber Elisabetta Ripa

Rilanciamo l’Italia: le considerazioni dell’AD di Open Fiber Elisabetta Ripa, ospite dell’iniziativa promossa da Ortygia Business School.

Elisabetta Ripa

“Rilanciamo l’Italia”: il punto dell’AD di Open Fiber Elisabetta Ripa

Disegnare il futuro dell’Italia, nella consapevolezza che la ripartenza non debba essere solo economica ma anche sociale e culturale. L’impegno di Open Fiber in questa ottica è stato espresso dall’AD Elisabetta Ripa che, in occasione del suo intervento a “Rilanciamo l’Italia”, ha sottolineato come la pandemia abbia fatto nettamente emergere la necessità di   dotare il Paese di reti a banda ultra larga altamente performanti, in grado di supportare i servizi e di rispondere all’alta intensità di consumo di banda che richiedono tutte le applicazioni. Nel fare il punto sull’avanzamento del Piano BUL, l’AD ha ricordato come la realizzazione dell’infrastruttura digitale in Italia debba essere maggiormente sostenuta da interventi di semplificazione burocratica: in base all’esperienza di Open Fiber l’intervento dello Stato e dei fondi pubblici è stato fondamentale nel realizzare una copertura che, seppur necessaria, è comunque soggetta a un deficit di redditività in aree in cui la sostenibilità economica non è garantita dalla densità del potenziale mercato. Una burocrazia elevata in questo scenario può essere d’ostacolo: come sostiene Elisabetta Ripa, semplificare i processi normativi e accelerare i tempi di gestione organizzativa è quanto mai necessario.

Elisabetta Ripa: l’impegno di Open Fiber per la ripresa economica, culturale e sociale del Paese

La realizzazione di un’infrastruttura digitale in Italia, oltre che dalla semplificazione, non può prescindere dall’impegno nel promuovere maggiormente una cultura del digitale: è quanto ha sottolineato l’AD di Open Fiber Elisabetta Ripa intervenendo a “Rilanciamo l’Italia”, evento online promosso da Ortygia Business School sui temi legati alla ripresa economica, sociale e culturale del Paese. Digitalizzazione, ma anche inclusione e produttività, cultura e competenze: la ripartenza del Paese deve ergersi su questi pilastri. Proprio come ribadito dall’AD di Open Fiber, questa è la direzione da seguirecoesione e condivisione: valori fondamentali, come ricordato da Elisabetta Ripa, per arrivare a una visione comune che possa plasmare il rilancio dell’Italia, già profondamente segnata dalla pandemia. 

TLC, l’intervento dell’AD di Open Fiber Elisabetta Ripa a “Rilanciamo l’Italia”

L’AD Elisabetta Ripa a "Rilanciamo l’Italia": l’impegno di Open Fiber per supportare il Paese nel vincere le sfide della digitalizzazione.

Elisabetta Ripa, AD Open Fiber

"Rilanciamo l’Italia": la partecipazione di Elisabetta Ripa, AD di Open Fiber

Mai come oggi è fondamentale dotare il Paese di reti a banda ultra larga altamente performanti, capaci di supportare i servizi e rispondere all’alta intensità di consumo di banda che richiedono tutte le applicazioni. L’emergenza Coronavirus ha contribuito a mettere in luce quella che giorno dopo giorno diventa sempre più una grande necessità, come ha ricordato l’Amministratore Delegato di Open Fiber Elisabetta Ripa lo scorso maggio in occasione del suo intervento a "Rilanciamo l’Italia", la serie di webinar promossa da Ortygia Business School sui temi legati alla ripresa economica, sociale e culturale del Paese. L’AD di Open Fiber si è quindi focalizzata sul ruolo fondamentale delle infrastrutture nell’abilitare i servizi del futuro e la competizione e innescare un ciclo di investimenti. I limiti oggi sono nella contestualità del servizio e nella simmetria della banda: in risposta, Open Fiber ha adottato un modello disruptive ma neutrale rispetto agli operatori delle tlc a cui offre all’ingrosso servizi in fibra ottica, come spiegato da Elisabetta Ripa: ad oggi "siamo arrivati ad un terzo in due anni, ci vuole tempo per realizzare l’infrastruttura che servirà per i prossimi anni della nostra vita".

Elisabetta Ripa: l’importanza della semplificazione burocratica per il futuro del Paese

L’Italia non ha bisogno solo di un’infrastruttura digitale ma soprattutto di una semplificazione e di una cultura del digitale: l’AD di Open Fiber Elisabetta Ripa lo ha rimarcato nel corso del suo intervento a "Rilanciamo l’Italia". L’esperienza di Open Fiber insegna anche come l’intervento dello Stato e dei fondi pubblici sia fondamentale nel realizzare una copertura che, per quanto necessaria, è comunque soggetta a un deficit di redditività in aree in cui la sostenibilità economica non è garantita dalla densità del potenziale mercato. In tale contesto l’elevata burocrazia può rappresentare un ulteriore ostacolo: è necessario quindi semplificare i processi normativi e accelerare i tempi di gestione organizzativa. Non solo digitalizzazione, ma anche inclusione e produttività, cultura e competenze: questa è la direzione da seguire per la crescita del Paese. E, come ribadito da Elisabetta Ripa, senza semplificazione diventa ancor più difficile realizzare le opere più importanti per il futuro del Paese.

eHealth, Elisabetta Ripa: Open Fiber nell’innovativo progetto per il Gaslini di Genova

“Le potenzialità della banda ultra larga devono essere sfruttate per rendere le strutture ospedaliere dei veri avamposti dell’eHealth”: il progetto “Ospedale diffuso e altamente connesso” nelle parole dell’AD di Open Fiber Elisabetta Ripa.

Elisabetta Ripa, AD Open Fiber

Elisabetta Ripa: Open Fiber per l’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova, il valore dell’iniziativa

“Esperienze come il progetto per il Gaslini rispondono perfettamente all’obiettivo che ci siamo posti per il Paese”: Open Fiber proietta l’Ospedale Pediatrico di Genova in un futuro dove sanità e digitalizzazione sono destinati ad andare sempre più di pari passo. L’istituto genovese, grazie alla rete FTTH della società guidata da Elisabetta Ripa e ai servizi di connettività a 10 Gbps donati da Fibering, potenzierà le attività di supporto ai pazienti, al personale medico, alla ricerca scientifica, alla formazione in remoto e al counseling. Un’importante iniziativa di sanità digitale che non si potrebbe realizzare senza una rete in fibra punto-punto, come spiegato dall’AD Elisabetta Ripa“Open Fiber collabora con i propri partner a diversi progetti innovativi, a partire dall’Ospedale Diffuso e Altamente Connesso, ideato dall’Istituto Pediatrico Gaslini di Genova con Fibering: sfruttando la capillarità della rete in fibra ottica consente applicazioni di telemedicina, la diagnosi a distanza Casa-Ospedale, la formazione con medici specializzati collegati da ogni parte del mondo, il trasferimento dei voluminosi dati elaborati dai ricercatori, ma anche l’intrattenimento su piattaforme televisive per i piccoli pazienti ricoverati nei reparti e la didattica a distanza per quelli in età scolare”.

Open Fiber, nei progetti della società l’impegno per il Paese: il punto dell’AD Elisabetta Ripa

“La rete a banda ultra larga di Open Fiber è a prova di futuro ed è un fattore abilitante imprescindibile perché in grado di supportare tutte le potenzialità delle nuove tecnologie che arriveranno nei prossimi anni, in linea con i fondamenti della Gigabit Society”, ha ricordato Elisabetta Ripa parlando del progetto portato avanti con l’Ospedale Pediatrico Gaslini. Questa è la missione di Open Fiber: agevolare “il recupero di competitività del nostro Paese” e garantire “l’evoluzione verso tutti i servizi digitali di nuova generazione” espandendo una rete FTTH che permetta agli operatori di usufruire di una connettività super veloce per sviluppare servizi innovativi on top a questa infrastruttura e offrire le loro soluzioni innovative alle persone, alle imprese e alla Pubblica Amministrazione. Basti pensare allo smart working, al cloud computing, ai big data, all’e-health, all’entertainment, alla robotica, all’Intelligenza Artificiale: Open Fiber ha ormai già raggiunto un terzo del Paese portando la rete ultrabroadband in 10 milioni di unità immobiliari su un progetto complessivo che, entro il 2023, prevede di cablarne circa 19 milioni. “160 grandi città e circa 1.400 piccoli comuni possono già rivolgersi agli operatori partner e beneficiare dei servizi innovativi di ultima generazione, grazie a una rete che conta circa 80mila chilometri di fibra ottica in tutto il Paese”, ha evidenziato l’AD Elisabetta Ripa“Stiamo concretamente colmando il divario digitale del Paese superando la ventennale situazione di stallo che abbiamo trovato solo tre anni fa, all’inizio del nostro percorso, grazie a un modello innovativo che si è dimostrato vincente, cioè il modello wholesale only”.

Open Fiber, Elisabetta Ripa: presentato a Infratel il nuovo piano per accelerare sulla fibra

Le linee guida del piano 2020-2023 per portare la fibra nel 92% delle abitazioni italiane: è il target fissato da Open Fiber, la società guidata dall’AD e DG Elisabetta Ripa.

Maggiore forza lavoro, innovazione tecnologica e sburocratizzazione sono le chiavi del nuovo piano 2020-2023 presentato dall’AD e DG di Open Fiber, Elisabetta Ripa, per stringere i tempi sulla fibra ottica in Italia.

Elisabetta Ripa

Fibra ottica: per Elisabetta Ripa, l’Italia ha bisogno di velocizzare i tempi

L’Italia è “di fronte a una sfida importante che non ci vede partire da zero, ora si tratta di accelerare”: sono le parole di Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Open Fiber, in seguito alla presentazione del piano 2020-2023 che punta a raggiungere con la fibra ottica il 92% del territorio italiano entro il 2022. Il progetto, presentato a Infratel, si pone l’obiettivo di accelerare sui tempi di realizzazione dell’infrastruttura a banda ultra larga in Italia, per la quale, secondo l’AD e DG, è necessario intraprendere un “approccio tattico, non populista, per far fronte all’emergenza nell’immediato”. Alla base dell’accelerazione, la predisposizione di un aumento della forza lavoro grazie ad accordi con una più ampia platea di aziende, l’introduzione di innovazioni tecnologiche e la possibilità di sburocratizzare le procedure per mezzo delle misure previste dal Governo Italiano nel Decreto “Semplificazioni”. Secondo quanto illustrato da Elisabetta Ripa, il piano consentirebbe di raggiungere 8,7 milioni di unità immobiliari già cablate, con il 65% coperto entro la fine del 2021, per poi passare al 92% entro l’anno seguente e raggiungere le ultime 700mila unità immobiliari (il restante 8%) nel 2023.

Elisabetta Ripa: più forza lavoro e innovazione per accelerare sulla fibra in Italia

Tra i punti cruciali contenuti nelle linee guida del nuovo piano di Open Fiber, è stato predisposto un forte aumento delle risorse operative sul campo: la società guidata da Elisabetta Ripa, infatti, prevede nel 2020 una crescita delle risorse pari all’87% rispetto all’anno precedente, e un ulteriore aumento del 55% nel 2021. A ciò viene affiancato un allargamento del numero di aziende partecipanti e, allo stesso tempo, la gestione di quelle non performanti, con revoca e riassegnazione dei cantieri aggiudicati. Ma non solo, la velocizzazione pianificata da Open Fiber passa anche per l’innovazione in campo tecnologico: il piano proposto dall’AD e DG Elisabetta Ripa introduce infatti l’utilizzo del cavo multifibra con il diramatore e la tecnica delle minitrincee, insieme al collaudo da remoto con Google Glass e l’utilizzo di miniPcn. Un piano ambizioso, quindi, per Open Fiber, ma necessario per far sì che l’Italia non manchi l’appuntamento con un’opera importante per il rilancio economico e per lo sviluppo del Paese.

Piano BUL, Elisabetta Ripa: “2020 anno fondamentale per recuperare il divario digitale”

Grazie al lavoro di Open Fiber, il Piano Banda Ultra Larga del Governo italiano ha avuto il merito di ridimensionare il digital divide: Elisabetta Ripa, AD della società di tlc, dichiara che il 2020 sarà l’anno in cui il Paese avrà l’occasione di fare un enorme passo avanti.

Fondata nel 2015, Open Fiber ha realizzato in pochi anni una rete in fibra ottica su scala nazionale: grazie agli sforzi della società, guidata da Elisabetta Ripa, l’Italia è in procinto di recuperare il divario con gli altri Paesi europei.

Elisabetta Ripa, AD Open Fiber

Banda Ultra Larga in Italia: a che punto siamo? Il commento di Elisabetta Ripa

“Il Paese sta iniziando a recuperare i ritardi fotografati ogni anno dal Desi (Indice di digitalizzazione dell’economia e della società) della Ue”: Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato di Open Fiber, commenta su “Il Sole 24 ORE” la situazione attuale rispetto allo sviluppo delle infrastrutture tlc in Italia. Grazie infatti al Piano BUL (Banda Ultra Larga) approvato dal Governo nel 2015, anche le cosiddette aree a fallimento di mercato (Cluster C e D) hanno ottenuto i primi vantaggi di una diffusione capillare della banda ad alta velocità. Essenziale il contributo di Open Fiber, operatore wholesale only di Enel e Cdp, che grazie alla possibilità di utilizzare l’infrastruttura della società elettrica, in pochi anni è riuscita a realizzare una rete capillare in fibra ottica in modalità Fhht, permettendo a milioni di utenti di navigare alla velocità di almeno 1 gigabit per secondo. Un risultato che ha comportato anche una corsa all’aggiornamento da parte degli operatori privati. Ma la vera sfida per il Paese, secondo Elisabetta Ripa, partirà quest’anno.

Elisabetta Ripa: i 3 motivi per cui il 2020 sarà l’anno di svolta per il digitale

Sebbene il progetto BUL sia un programma che non ha avuto eguali in Europa, l’Italia è ancora agli ultimi posti per le performance digitali, con un gap ancora da recuperare. Lo sa bene Elisabetta Ripa quando afferma che il 2020 sarà decisivo per il Paese sotto questo punto di vista. Sono 3 i motivi principali secondo l’AD di Open Fiber. Il primo è che il Parlamento italiano dovrà obbligatoriamente attuare il recepimento del Codice europeo delle telecomunicazioni: approvato a fine 2018, comporterà un cambio radicale nel settore, mettendo in primo piano finalità di sviluppo, crescita e investimenti. Il Comitato BUL, questa la seconda motivazione, ha deciso di dedicarsi alle “aree grigie”, ossia dove è presente un solo operatore che offre o offrirà una rete ultra band: rappresentando un terzo del territorio, l’operazione di infrastrutturazione prevista risulterà fondamentale. Il terzo motivo riguarda l’azione dell’attuale Governo, che ha deciso di sburocratizzare la realizzazione delle reti tlc dando la possibilità di velocizzare i processi di autorizzazione. “Questi decisivi passaggi rappresentano una grande opportunità. È necessario che le scelte di policy siano supportate da una visione coraggiosa e lungimirante – spiega Elisabetta Ripafinalizzata al completamento di una nuova rete di accesso pubblica in fibra ottica, a cui Open Fiber sta già lavorando sulla base dei bandi Infratel”.