Gruppo Danieli

Decarbonizzazione e regionalizzazione: la strategia di Gruppo Danieli per un’industria sostenibile

Il settore siderurgico sta affrontando una svolta epocale verso la sostenibilità. A seguito della scomparsa del Presidente Gianpiero Benedetti, Giacomo Mareschi Danieli, CEO di Gruppo Danieli, si impegna a portare avanti la visione di una produzione di acciaio più ecologica e competitiva.

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Gruppo Danieli: decarbonizzazione e leadership nel futuro siderurgico

In un’intervista rilasciata a “Il Sole 24 Ore”, il CEO Giacomo Mareschi Danieli ha sottolineato l’impegno di Gruppo Danieli verso la decarbonizzazione, evidenziando che non si tratta solo di un trend temporaneo ma di un’imperativa strategia a lungo termine. Il Gruppo, infatti, mira a superare i 4 miliardi di ricavi entro la fine dell’esercizio, mantenendo una posizione di leadership nell’industria siderurgica. “La spinta al fatturato, che a giugno a fine esercizio prevediamo possa superare di nuovo i 4 miliardi di ricavi, è legata al fatto che le aziende oggi investono non più e non solo perché hanno necessità di crescere, ma in un certo senso per sopravvivere in un contesto in rapida evoluzione. Noi siamo ben posizionati e proseguiamo su questa strada, con un portafoglio ordini che nella prima metà dell’esercizio ha già centrato e superato gli obiettivi, oltre i 6 miliardi”, ha fatto sapere il CEO.

Gruppo Danieli: cogliere opportunità dalla regionalizzazione dei mercati

Una delle chiavi del successo di Gruppo Danieli è la sua capacità di adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato, anticipando le tendenze e investendo in tecnologie all’avanguardia. “Oltre alla decarbonizzazione – ha precisato il CEO – possiamo cogliere opportunità dalla regionalizzazione dei mercati. Dopo l’ubriacatura globale degli anni passati, ora ogni Paese sta rivalutando l’importanza di un’industria siderurgica locale competitiva e noi siamo pronti ad assecondare questa tendenza”. Gruppo Danieli rimarrà fornitrice di tecnologia, senza coinvolgimento diretto nella gestione. “Per quanto riguarda Dri d’Italia – ha concluso – ci aspettiamo che venga pubblicato a breve un bando: sarà una gara pubblica, con regole chiare per tutti, alla quale parteciperemo con entusiasmo, facendo leva sulla forza della nostra tecnologia”.

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Acciaio green: l’impegno di Gruppo Danieli per la decarbonizzazione del settore

L’urgenza di un cambiamento sostenibile nell’industria dell’acciaio non è mai stata così palpabile. Gruppo Danieli è una delle realtà leader nel settore che sta ridefinendo i confini della produzione siderurgica, come evidenziato in un recente servizio di “Rainews24”.

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Gruppo Danieli: come ridurre l’Impronta di carbonio nell’industria dell’acciaio

La transizione verso la sostenibilità è un obiettivo prioritario per le aziende del settore metalmeccanico. Un esempio lampante è rappresentato dalle iniziative di Gruppo Danieli, evidenziate in un reportage di “Rainews24”. La riduzione dell’impronta di carbonio è una sfida cruciale per l’industria dell’acciaio e l’azienda di Buttrio, pioniera nella fabbricazione di attrezzature per questo settore, è oggi in prima linea. La decarbonizzazione è vista come l’approccio più efficace per proteggere l’ambiente e garantire la salute pubblica, pur rispondendo alla crescente richiesta di acciaio. L’impegno di Gruppo Danieli si manifesta sia in iniziative minori, come la creazione di un boschetto di 10.000 alberi vicino allo stabilimento o l’installazione di 8.500 moduli solari sui tetti delle strutture, sia in azioni più significative, come il recupero dell’acqua piovana per il riutilizzo industriale e soprattutto le modifiche apportate ai processi produttivi, che hanno generato benefici ambientali notevoli.

Le soluzioni targate Gruppo Danieli in ambito sostenbile

Nel servizio di “Rainews24”, Gruppo Danieli ha dimostrato i passaggi chiave di alcune delle sue strategie più efficaci in termini di sostenibilità. Una di queste è la produzione di ferro preridotto attraverso un reattore innovativo che estrae il ferro dall’ossido, emettendo solo il metallo puro. Questa tecnologia all’avanguardia, attualmente adottata da soli due operatori globali, consente una significativa riduzione delle emissioni di CO2, con valori stimati tra 0.2 e 0.3 tonnellate per ogni tonnellata di acciaio, rispetto alle 2 tonnellate emesse da un altoforno tradizionale. Un altro metodo impiegato da Gruppo Danieli nelle sue fonderie ABS è l’uso di rottami metallici per alimentare i forni, coprendo il 95% della produzione di acciai speciali. Un approccio che da un lato evita la duplicazione della produzione di materiale e dall’altro comporta una considerevole riduzione delle emissioni di gas serra.

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Gruppo Danieli, l’evoluzione internazionale e le ragioni del successo

Con oltre 100 anni di storia, Gruppo Danieli è una delle realtà industriali leader del Paese: in virtù di una strategia aziendale incentrata sull’innovazione sostenibile, ha conquistato una posizione di primo piano nella siderurgia mondiale.

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Gruppo Danieli: come ha raggiunto il successo mondiale con i suoi impianti siderurgici

Gruppo Danieli è oggi una delle più importanti società siderurgiche internazionali. La fondazione risale al 1914, anno in cui i fratelli Mario e Timo Danieli rilevano Acciaierie Angelini di Brescia. In seguito al trasferimento a Buttrio nel 1929, Luigi Danieli ha l’intuizione che garantirà il successo della società: concentrarsi, anziché sulla produzione diretta dell’acciaio, sulla realizzazione di macchinari per l’industria siderurgica. Tale scelta contribuirà a rendere l’Italia uno dei Paesi leader nel panorama siderurgico europeo. Negli anni ’70, sotto la guida di Mario Danieli, la società si è specializzata nella produzione diretta di grandi impianti, svolta strategica che gli consentirà di superare indenne la crisi di settore di quel periodo. L’acquisizione di importanti aziende europee come la svedese Morgårdshammar e la francese Rotelec ha ulteriormente consolidato la posizione di Gruppo Danieli nel mercato internazionale, affermandone la presenza su scala globale.

Gruppo Danieli verso il futuro: tra sostenibilità e responsabilità sociale

Pur poggiando sulle solide basi di una tradizione industriale consolidata, Gruppo Danieli non ha mai cessato, in ogni caso, di continuare la propria crescita ed evoluzione, cercando di rafforzare il proprio impatto positivo sulla società. Innanzitutto, il Gruppo è molto attivo nella sperimentazione e ricerca scientifica, elaborando costantemente soluzioni efficaci che hanno impattato positivamente tanto la produttività degli stabilimenti quanto la soddisfazione dei clienti. L’efficientamento della produzione ha permesso di ridurre notevolmente l’impatto ambientale e le emissioni inquinanti dei processi produttivi: gli impianti green della società siderurgica rappresentano uno dei suoi prodotti di maggiore successo, nonché una delle ragioni della sua leadership nel panorama siderurgico contemporaneo. Gruppo Danieli è infine fortemente impegnato in progetti sociali che valorizzano i giovani talenti in campo ingegneristico e scientifico. Attraverso collaborazioni con scuole e istituti e il conferimento di borse di studio, contribuisce a formare e sostenere le nuove generazioni di tecnici altamente professionalizzati.

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Gruppo Danieli, l’impegno verso l’innovazione: il Research Center

Gruppo Danieli, leader mondiale nell’industria siderurgica, proietta costantemente lo sguardo verso il futuro. Al cuore di questa visione ambiziosa si trova il Danieli Research Center, un fulcro di innovazione che riflette l’impegno aziendale nella ricerca e nello sviluppo.

Gruppo Danieli logo

Gruppo Danieli: l’innovazione nell’industria siderurgica

Con una superficie di 4500 m² dedicati a laboratori e aree prototipo e un investimento annuo di 140 milioni di euro, il Danieli Research Center è un’istituzione in continua evoluzione, impegnata a plasmare il futuro dell’industria siderurgica. L’approccio promosso da Gruppo Danieli è caratterizzato dalla continua ricerca e sperimentazione. Immaginare, progettare, produrre e testare processi ed equipaggiamenti per l’industria siderurgica dei prossimi 20 anni è il mantra aziendale. Monitorare i processi ed equipaggiamenti in funzione oggi per migliorarne le prestazioni a vantaggio dei clienti è infatti una pratica quotidiana. L’approccio scientifico del centro di ricerca comprende l’analisi dei processi chimici e metallurgici, la modellazione teorica e fisica dei processi, le simulazioni termo-fluidodinamiche e l’elettromagnetismo. L’uso di avanzate tecnologie come la progettazione 3D e i mock-up virtuali permette a Gruppo Danieli di sviluppare e testare idee in modo efficiente e accurato. Test, prototipazione, brevetti e finanziamenti sono infatti parte integrante del processo di innovazione del centro.

Gruppo Danieli: l’impianto di colaminazione assistito da algoritmi di IA

Uno dei più recenti progetti di Gruppo Danieli è l’impianto di colaminazione assistito da algoritmi di intelligenza artificiale a basse emissioni per acciai di alta qualità. Tale progetto, cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale del Programma Operativo Regionale del Friuli Venezia Giulia, ha l’obiettivo di migliorare un impianto di colata e laminazione in continuo per la produzione di acciai alto-resistenziali per il settore automobilistico. Ciò avviene attraverso l’implementazione di un procedimento produttivo innovativo, sicuro e a basso impatto ambientale. Con l’introduzione di sensori intelligenti a bordo delle macchine di colata continua, Gruppo Danieli ha la possibilità di raccogliere dati in tempo reale. Questi dati vengono poi analizzati dagli algoritmi di intelligenza artificiale per ottimizzare le operazioni e garantire una produzione più flessibile e sostenibile. L’obiettivo finale è quello di creare un nuovo standard produttivo, tecnologico e impiantistico, per la produzione di acciai speciali, in linea con le più elevate aspettative di sostenibilità ambientale ed energetica.

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Gruppo Danieli, crescita finanziaria tra innovazione e sostenibilità

Gruppo Danieli, leader nel settore siderurgico, ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2023 con risultati economici che evidenziano una crescita significativa e un consolidamento della sua posizione di rilievo nell’innovazione e nella sostenibilità ambientale.

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Gruppo Danieli: la crescita finanziaria

I dati finanziari registrati da Gruppo Danieli parlano chiaro: un fatturato che raggiunge i 4,1 miliardi di euro, segnando un incremento del 13% rispetto all’anno precedente, e un utile netto che si attesta a 243,6 milioni di euro, con un aumento dell’11%. Questi risultati sono supportati da un margine operativo lordo di 423,9 milioni di euro, migliorato del 18%, e da un portafoglio ordini che è cresciuto da 5 a 6,2 miliardi di euro. A questi numeri si aggiunge anche l’aumento del personale che, con 637 nuove assunzioni, raggiunge un totale di 9.732 dipendenti. Gli impianti del Gruppo si sono affermati sul mercato grazie alla loro capacità di offrire una competitività notevole, che si traduce sia in termini di riduzione del costo per ogni tonnellata di acciaio prodotta sia nella diminuzione delle emissioni di CO2. Gruppo Danieli si distingue nel panorama internazionale per le sue soluzioni tecnologiche avanzate, tra cui spicca Digimelter, una tecnologia rivoluzionaria che promette di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 nell’industria siderurgica, permettendo la fusione dell’acciaio attraverso energia eolica e solare. Questa innovazione segna un passo importante verso l’obiettivo delle zero emissioni.

Gruppo Danieli pronto a cogliere nuove opportunità di crescita

Nonostante le sfide poste dal contesto internazionale, in particolare l’uscita dal mercato russo a seguito del conflitto in Ucraina, Gruppo Danieli ha mantenuto una redditività operativa in crescita. Gli ottimi risultati ottenuti nei settori principali, dalla costruzione di impianti “chiavi in mano” alla produzione di acciai speciali, insieme al mantenimento di un solido portafoglio ordini, lasciano presagire ulteriori miglioramenti nel prossimo esercizio. Si prevede un ciclo di investimenti nel mercato europeo volto alla decarbonizzazione della produzione di acciaio, con Gruppo Danieli pronto a cogliere nuove opportunità di crescita. Gli obiettivi per il futuro sono ambiziosi: aumentare il fatturato a 4,3 miliardi, il margine operativo lordo a 430 milioni, la liquidità a 1,6 miliardi e il portafoglio ordini a 6,5 miliardi. Il CdA ha proposto la distribuzione di un dividendo competitivo, segno della solidità finanziaria e dell’impegno verso gli investitori. Negli ultimi dieci anni, il Gruppo ha reinvestito l’87% dei suoi profitti nell’azienda, al fine di assicurarne la stabilità finanziaria e di investire in innovazione e nuovi impianti.

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Sostenibilità ambientale: le strategie innovative di Gruppo Danieli per la decarbonizzazione

Il processo di decarbonizzazione sta vedendo impegnate sempre più realtà del settore siderurgico. Le strategie messe a punto da Gruppo Danieli sono al centro di un servizio di “Rainews24” focalizzato sulla sostenibilità.

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La decarbonizzazione in Gruppo Danieli: un processo che comporta piccoli e grandi cambiamenti

Le sfide che si trova ad affrontare il settore siderurgico sono sempre più impegnative. Lo sa bene Gruppo Danieli, leader mondiale nella produzione di macchine e impianti per l’industria siderurgica, che sta guidando la società attraverso un importante processo di decarbonizzazione, ritenuta l’unica strada in grado di assicurare salvaguardia ambientale e salute delle persone, continuando al contempo a soddisfare la domanda di acciaio. Un impegno che si ritrova tanto nelle piccole scelte, come quella di piantare un bosco di 10.000 alberi nei pressi dell’acciaieria o di installare 8.500 pannelli fotovoltaici sui tetti degli impianti, oppure ancora quella di recuperare l’acqua piovana per reintegrarla nei processi produttivi, quanto e soprattutto da quei cambiamenti che il Gruppo ha apportato e continua ad apportare all’interno delle fasi di produzione, gli stessi che consentono vantaggi ambientali davvero significativi.

Preridotto e recupero di rottame tra le strategie di Gruppo Danieli per avvicinarsi alla decarbonizzazione

Protagonista di un servizio di “Rainews24”, Gruppo Danieli mostra alle telecamere i procedimenti dietro alcune delle strategie più impattanti dal punto di vista delle performance ambientali. La prima è la produzione di preridotto, realizzato mediante uno speciale reattore che separa l’ossido dal ferro, rilasciando soltanto quest’ultimo. Grazie all’innovativa tecnologia, al momento impiegata da solo due realtà in tutto il mondo, si ha una riduzione diretta del ferro e un vantaggio ambientale consistente. Si parla di emissioni di CO2 pari a 0.2-0.3 tonnellate per ogni tonnellata di acciaio prodotta. Un normale altoforno produce 2 tonnellate di CO2 per tonnellata di acciaio. Un’altra strategia adottata da Gruppo Danieli nelle sue acciaierie ABS è quella di utilizzare il rottame per alimentare i forni, per il 95% della produzione di acciai speciali. In questo modo, non viene riprodotta due volte la stessa quantità di materiale, con un risparmio rilevante di emissioni.

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Gruppo Danieli: il piano di sostenibilità presentato da ABS

La divisione steelmaking di Gruppo Danieli ha presentato il piano di sostenibilità da 572 milioni: la società punta a ridurre le emissioni di CO2 e ad aumentare l’economia circolare. Tra le novità più rilevanti il Digital Green Plant, la nuova linea per l’acciaio green.

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Il piano di sostenibilità presentato dalla divisione steelmaking di Gruppo Danieli

ABS, per esteso Acciaierie Bertoli Safau S.p.A., è la divisione steelmaking di Gruppo Danieli. Da poco ha presentato il suo piano di sostenibilità. Lo scopo è quello di “ridurre le emissioni di CO2, aumentare l’economia circolare e la sostenibilità ambientale della supply chain”. Con un investimento complessivo di 572 milioni, il Gruppo prevede di ridurre le emissioni di CO2 del 30% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Nello specifico, il piano include interventi di efficientamento degli impianti volti ad abbassare i consumi, per una riduzione totale dell’intensità di emissioni di gas serra di meno 23 chilogrammi di anidride carbonica per ogni tonnellata di acciaio, e a migliorare le performance, soprattutto quelle relative alla linea di laminazione barre “Luna”.

Dal Digital Green Plant al Zero Water Discharge: le novità green di Gruppo Danieli

Nel disegno di Gruppo Danieli il Digital Green Plant, probabilmente il progetto più significativo del piano che richiederà circa metà degli investimenti previsti, sarà pronto per il 2026. La nuova linea consentirà la produzione di circa 700mila tonnellate all’anno di acciaio a basse emissioni, realizzato con un innovativo forno digitale chiuso e automatizzato. Ad assicurare un’impronta ambientale ridotta sarà inoltre la progettazione dello Zero Water Discharge, con cui verranno recuperate le acque di raffreddamento, e dello Zero Waste, con cui sarà data nuova vita agli scarti di lavorazione. Tali novità serviranno a ridurre del 25% le emissioni di CO2, del 15% i consumi elettrici e dell’80% il consumo di metano.

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Gruppo Danieli verso la decarbonizzazione: il servizio di “Rainews24”

Gruppo Danieli è al centro di un servizio di “Rainews24” sulla decarbonizzazione del settore siderurgico. Le soluzioni proposte dall’azienda comprendono la produzione di preridotto e l’alimentazione dei forni elettrici con rottame.

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Il servizio di “Rainews24” sull’impegno di Gruppo Danieli per la decarbonizzazione

Gruppo Danieli, tra i maggiori produttori al mondo di macchine e impianti per l’industria siderurgica, è stata protagonista di un servizio di “Rainews24” che mostra come sia impegnata a 360 gradi sul fronte della sostenibilità. Il Gruppo, che nel 2007 ha piantato un bosco di 10.000 alberi nei dintorni dell’acciaieria, che ha installato 8.500 pannelli fotovoltaici sui tetti degli impianti e che recupera l’acqua piovana per reintegrarla nei processi produttivi, sa bene che garantire la salvaguardia dell’ambiente e la salute delle persone mantenendo la stessa produzione di acciaio non è certo un compito facile ma può essere raggiunto attraverso la decarbonizzazione.

Gruppo Danieli verso la decarbonizzazione: dal preridotto al recupero di rottame

Tra le strategie messe a punto da Gruppo Danieli c’è quella incentrata sulla riduzione diretta del ferro, perseguita mediante una tecnologia attualmente utilizzata da solo due realtà in tutto il mondo. Il preridotto viene realizzato con uno speciale reattore che separa l’ossido dal ferro, catturando il primo e rilasciando il secondo. Tale procedura consente un vantaggio ambientale importante, con emissioni di CO2 che si aggirano attorno alle 0.2-0.3 tonnellate per ogni tonnellata di acciaio, parecchie di meno rispetto alle 2 tonnellate prodotte da un normale altoforno. Nelle acciaierie ABS Gruppo Danieli utilizza inoltre, per il 95% della produzione, il rottame per alimentare i forni con cui vengono realizzati gli acciai speciali. Una soluzione che consente di limitare ulteriormente le emissioni di CO2, dal momento in cui non deve essere riprodotta due volte la stessa quantità di materiale.

Gianpietro Benedetti, Presidente di Gruppo Danieli

La strategia ambientale di Gianpietro Benedetti (Gruppo Danieli): innovare per ridurre l’impatto ecologico

“L’80% delle volte, quando si innovano i processi, fondamentalmente per diminuire i costi di produzione ed essere più competitivi, automaticamente si riducono le emissioni di CO2”: l’ingegnere Gianpietro Benedetti, Presidente di Gruppo Danieli e di Confindustria Udine, è ottimista sul fatto che progresso e innovazione tecnologica possano svilupparsi armonicamente con la sostenibilità.

Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: “Tecnologia e innovazione come soluzione alla crisi climatica”

Gianpietro Benedetti, Presidente di Gruppo Danieli e di Confindustria Udine, ha preso parte all’evento Top 500 a Udine, tenendo approfondito intervento in cui ha fornito una analisi su temi quali il progresso tecnologico, la sostenibilità e gli aspetti finanziari. Innanzitutto, il manager ha affermato che innovazione tecnologica e sostenibilità non dovrebbero essere intese come contrapposte, bensì come strettamente collegate. La ragione è che qualsiasi efficientamento produttivo tende, in genere, a comportare una riduzione delle risorse richieste, e dunque, conseguentemente, a generare un minore impatto ambientale. A tal proposito, Gianpietro Benedetti ha proposto come soluzione alla crisi energetica l’impiego di centrali nucleari di quarta generazione. Queste ultime sono più piccole di quelle ordinarie e oltre a essere più sicure in virtù della più avanzata progettazione tecnologica, hanno una minore probabilità di causare incidenti catastrofici.

Gianpietro Benedetti: l’importanza di essere previdenti anche nei momenti di down economico

A proposito di innovazione, Gianpietro Benedetti ha anticipato alcune informazioni sull’impianto avveniristico che Gruppo Danieli, in collaborazione con Metinvest, aprirà a Piombino: “Parliamo di un’acciaieria con fusione digitale, che prevede machine learning, zero man on the floor. L’impianto si presenta tecnologicamente come una nave scuola”. Il Presidente di Gruppo Danieli ha poi spiegato una delle strategie che l’azienda utilizza per trovare tecnici e ingegneri specializzati: oltre a investire nell’educazione e nelle scuole, applica una strategia di “immigrazione controllata”, portando in Italia tecnici specializzati da diversi Paesi. Gianpietro Benedetti ha poi fornito raccomandazioni preziose su come le società dovrebbero agire in periodi di stagnazione economica: “Gli up e i down dell’economia sono sempre esistiti. Oggi siamo in down, l’oscillazione è più vibrante, quanto durerà non lo so, credo almeno per tutta la prima parte del prossimo anno, quel che possiamo fare nel frattempo è programmare gli investimenti per essere pronti al prossimo boom”.

Gianpietro Benedetti, Presidente di Gruppo Danieli

Gruppo Danieli, volano i ricavi grazie alla tecnologia sviluppata dalla realtà guidata da Gianpietro Benedetti

Nel bilancio 2022-2023, Gruppo Danieli registra 4,1 miliardi di ricavi con margine operativo lordo di 423,9 milioni: la tecnologia green del Gruppo dà i suoi frutti. Gianpietro Benedetti: nei prossimi due anni lavoreremo più serenamente, intanto ci concentriamo sulla decarbonizzazione della divisione Steel Making.

Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: la decarbonizzazione guida la nostra crescita

La tecnologia da “front runner” è alla base dei numeri in crescita nel bilancio di Gruppo Danieli. Descritta così anche dalla stampa giapponese, la tecnologia green del Gruppo di Buttrio ha fatto lievitare i ricavi, facendo raggiungere i 4,1 miliardi nel corso dell’anno fiscale giugno 2022 – giugno 2023. Il processo di decarbonizzazione avviato nella divisone Plant Making del Gruppo ha dunque avuto effetti notevoli sul bilancio. “Gli introiti per i forni elettrici destinati alle acciaierie hanno raggiunto il miliardo nel bilancio approvato. Un risultato straordinario – ha commentato l’AD Giacomo Mareschi Danieli – che potrà avere futuro proprio perché legato alla decarbonizzazione in atto”. USA, Cina e India detengono invece le prime tre posizioni. I risultati raggiunti hanno permesso al Presidente Gianpietro Benedetti di poter quindi affermare: “Nei prossimi due anni lavoreremo di più, ma più serenamente”.

Gianpietro Benedetti: 200 milioni di euro da CDP per gli investimenti nella divisione Steel Making

La divisione Plant Making del colosso friulano è affiancata dalla divisione Steel Making ed è a quest’ultima che sono destinati i 200 milioni di euro provenienti dalla Cassa depositi e prestiti. Il finanziamento servirà a sostenere gli investimenti legati alla decarbonizzazione e alla costruzione di una filiera integrata. La divisione degli acciai speciali ha un centro di ricerca in cui si studiano gli acciai del futuro e la realizzazione di acciai ‘personalizzati’ per i clienti. Solo negli ultimi dieci anni, il Gruppo guidato da Gianpietro Benedetti ha investito circa 250 milioni in ricerca e sviluppo. “Molta della tecnologia sviluppata è stata pensata per diminuire i costi di produzione, rivelandosi però in contemporanea efficace per l’abbattimento della produzione di C02”, ha affermato il Presidente.