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Rivoluzione Fintech, Banca Generali si prepara al futuro con gli under 35

La consulenza finanziaria è sempre più plasmata dall’innovazione Fintech. Con il progetto “New Generation”, Banca Generali intendere rafforzare la sua leadership nel settore.

Banca Generali, fintech e under 35 per il futuro della consulenza

Banca Generali: professionisti under 35 per gestire la transizione Fintech e ringiovanire il settore

In un’epoca caratterizzata da cambiamenti rapidi nell’industria finanziaria, Banca Generali si posiziona come un leader che abbraccia l’innovazione Fintech. Questo settore è testimone di una trasformazione accelerata, con servizi finanziari sempre più influenzati dalle nuove tecnologie e da una crescente attenzione verso gli investimenti sostenibili. Tuttavia, tale trasformazione comporta la necessità di professionisti altamente preparati per affrontare le sfide complesse che ne derivano. Banca Generali ha lanciato un ambizioso progetto noto come “New Generation”. L’obiettivo: integrare nella sua rete di private banker e consulenti finanziari una nuova generazione di professionisti e ringiovanire la consulenza finanziaria. Questi consulenti sono chiamati a rimanere all’avanguardia delle nuove soluzioni Fintech e a comprendere le esigenze dei futuri clienti privati.

Fintech, Banca Generali: la consulenza finanziaria come scelta professionale

Il ricambio generazionale non è tuttavia un percorso privo di ostacoli. A parlarne è Stefano Lenti, Responsabile Area Consulenti Finanziari di Banca Generali. Per il manager si conferma sempre di più il trend che vede nel sistema bancario tradizionale la fonte più adatta da cui attingere giovani professionisti. Tra i cambiamenti più impattanti apportati dall’innovazione Fintech c’è infatti l’aumento di servizi e piani sempre più personalizzati, con la conseguente pressione degli Istituti sulla commercializzazione dei prodotti. Una situazione insostenibile per molti dipendenti, che attirati da “piani formativi specifici, livelli di servizio migliori e maggior libertà d’azione” optano per la consulenza finanziaria. Secondo Lenti, il gap tra sistema bancario tradizionale e realtà come Banca Generali che invece mettono al centro il proprio network di consulenti è destinato ad aumentare.  I numeri sembrano confermare la tesi del manager, con l’Istituto che nel solo 2022 ha registrato un incremento del 22% degli under 35 provenienti dal mondo bancario.

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Fintech: Banca Generali chiude il mese di luglio 2023 con una raccolta netta di €455 milioni

Fintech, la leadership di Banca Generali: a luglio la raccolta netta ha raggiunto i 455 milioni di euro riflettendo l’efficacia delle strategie di investimento e dimostrando una crescita costante nel corso dell’anno.

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Fintech, Banca Generali: a luglio raccolta netta di 455 milioni di euro e crescita costante degli investimenti

In un contesto dove le soluzioni fintech giocano un ruolo sempre più importante, prosegue la crescita di Banca Generali come indica il dato relativo alla raccolta netta registrato a luglio: 455 milioni di euro che portano il totale da inizio anno ad oltre 3,7 miliardi di euro. Il risultato segna una crescita del 4% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, nonostante il considerevole impatto dei pagamenti per gli adempimenti fiscali (179 milioni, per un totale di 620 milioni da inizio anno). In termini di prodotto le soluzioni gestite, anche a fronte dell’esperienza in ambito Fintech, hanno registrato flussi positivi per 56 milioni di euro (735 milioni da inizio anno). E continua a riscontrare l’attenzione della clientela di Banca Generali anche il risparmio amministrato che a luglio arriva a 591 milioni di euro (5,5 miliardi da inizio anno): la domanda di advisory evoluta ha invece registrato 183 milioni nel mese (1.044 milioni nel 2023). Complessivamente i flussi nelle soluzioni gestite e nella consulenza evoluta su risparmio amministrato si sono attestati a 258 milioni di euro nel mese per un totale di 1,87 miliardi da inizio anno (+30% anno su anno).

Fintech: il commento dell’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa sulla performance di luglio

L’AD Gian Maria Mossa, che in più occasioni ha evidenziato l’importanza del fintech nelle strategie di Banca Generali, ha commentato la performance di luglio: “Cresciamo solidi e costanti anche in un mese caratterizzato da importanti scadenze fiscali per i clienti, forti dell’ampia diversificazione nell’offerta e della qualità dei nostri banker al fianco delle famiglie nelle scelte di pianificazione e protezione”. Nonostante le sfide economiche e le politiche delle banche centrali, ha aggiunto l’AD Gian Maria Mossa, “continuiamo ad acquisire nuova clientela e ad intercettare flussi di risparmio grazie alla nostra leadership nelle soluzioni di investimento a maggiore valore aggiunto come l’advisory e le gestioni”. Banca Generali, all’avanguardia nell’offerta di soluzioni fintech, continua a registrare “forte domanda di consulenza e questo ci dà grande fiducia per la crescita dei prossimi mesi”.
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Fintech, Banca Generali: innovazione con l’IA ma anche regolamentazione

Sul blog di Banca Generali, Istituto leader nel Fintech, un nuovo articolo per esaminare il tema dell’intelligenza artificiale e le sue implicazioni nel settore finanziario.

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Fintech: Banca Generali analizza il trend dell’IA

Apprendimento, adattamento ed esecuzione di compiti complessi sono alcune delle attività in cui l’intelligenza artificiale ha condotto passi da gigante nell’ultimo periodo. Una crescita dimostrata anche dalla sempre maggiore diffusione di sensori, robot e assistenti virtuali nella vita quotidiana. Da tale fenomeno scaturisce una trasformazione senza precedenti che sta coinvolgendo ampie sfere delle attività umane. Non ne è esente il settore finanziario che, già dagli esordi del Fintech, ha dimostrato grande propensione al cambiamento. Sul tema è intervenuta Banca Generali con un articolo pubblicato sul suo blog: approfondimento che, tra le altre cose, evidenzia la crescita degli investimenti nelle società specializzate in IA, quotate in prevalenza sulle borse americane. È il caso di Nvidia, le cui azioni hanno registrato un +158% (dati aggiornati al 12 giugno 2023) e, in un quinquennio, un rendimento che supera il 500%. Ciò è dovuto all’impennarsi della domanda dei processori prodotti dall’azienda e utilizzati in ambito IA. Tuttavia, come riporta Banca Generali, la concorrenza è elevata e sono diverse le realtà focalizzate sul business dell’intelligenza artificiale: tra queste, Alphabet (che controlla Google), Microsoft e Meta (che controlla Facebook e Instagram).

Banca Generali: esperienza e consulenza per il Fintech

A segnare un netto balzo in avanti per l’intelligenza artificiale sono stati lo sviluppo e diffusione di quella che comunemente viene definita come IA generativa: ChatGPT, un esempio tra tutti, sviluppata da OpenAI e capace di rispondere alle domande degli utenti su qualsiasi argomento. Un’evoluzione a dir poco dirompente con la possibilità di creare testi, immagini, video o brani. Come in tutte le rivoluzioni, non mancano anche aspetti poco chiari da tenere in grande attenzione, come la privacy e l’etica. Non a caso, evidenzia Banca Generali, l’Unione Europea sta cercando di porre rimedio con l’AI Act, un pacchetto di norme per regolamentare l’utilizzo di tali tecnologie. Nel settore della finanza e degli investimenti, d’altra parte, è importante continuare a osservare l’evoluzione del mercato e fare affidamento a consulenti di fiducia per districarsi al meglio nelle scelte. Decisioni informate, dunque, ed esperienza nel settore per non incorrere in brutte sorprese o, ancor peggio, in bolle speculative. In tal senso è fondamentale il ruolo di professionisti specializzati in materia: anche per questo Banca Generali mette a disposizione un’estesa rete di consulenti che assicurano visione strategica nelle novità legate al Fintech e nelle scelte d’investimento.

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Fintech, Banca Generali: AI, quali rischi e opportunità per il settore?

Banca Generali: il Fintech “un’opportunità per le banche perché può aiutarle a innovare i propri processi e le modalità di relazione con i clienti”.

L'AD di Banca Generali Gian Maria Mossa

Banca Generali: Fintech e intelligenza artificiale, rischi e opportunità

Nella vision di Banca Generali il Fintech si traduce in “un’opportunità per le banche perché può aiutarle a innovare i propri processi e le modalità di relazione con i clienti”. Lo ha spiegato in diverse occasioni anche l’AD Gian Maria Mossa. Ecco perché intuirne la portata significa anche promuoverne il valore: l’Istituto leader nel private banking lo ha fatto sostenendo diverse iniziative. Da Edufin 3.0 al blog “Protezione & Risparmio”, sono numerosi i progetti lanciati di recente da Banca Generali per avvicinare le persone al mondo del risparmio e informare sull’importanza di una gestione consapevole e intelligente su cui oggi arrivano a impattare inevitabilmente le nuove tecnologie e l’AI. Lo spiega anche l’Istituto in un articolo sul suo blog: “L’intelligenza artificiale (AI) sta crescendo esponenzialmente, tanto da essere oggetto di massicci investimenti e numerose implementazioni a livello globale”. Per chi guarda al Fintech come motore di crescita è impossibile non tenerne conto.

Banca Generali: la centralità del Fintech nel blog “Protezione & Risparmio”

L’expertise nel Fintech di Banca Generali emerge anche nell’articolo in cui, attraverso la voce del responsabile Gestioni Patrimoniali attive Corrado Cominotto, ci si propone di analizzare rischi e opportunità dell’AI per il settore finanziario. “Difficilmente l’intelligenza artificiale potrà avere l’intuito e la rete di conoscenze di cui dispone un gestore e che si rivelano spesso cruciali per gli investimenti più redditizi. L’AI non avrà probabilmente mai le cosiddette soft skills, sempre più richieste nel mondo del lavoro e della finanza. La differenza la farà la qualità dei dati che vengono quotidianamente dati in pasto ai modelli per addestrarli” si legge nell’articolo pubblicato sul blog di Banca Generali che, a riprova dell’attenzione che riserva a queste tematiche, ha sviluppato anche Digital Minds, programma pensato per aumentare le skills dei dipendenti interni e portarli ad approfondire le competenze strategiche per il futuro come Fintech, artificial intelligence, blockchain, cybersecurity, advanced analytics ed experience design.

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Fintech, l’Innovation Hub di Banca Generali ospita gli studenti LIUC

Il futuro del private banking passa per la fintech. È il messaggio che l’AD di Banca Generali ha trasmesso agli studenti della LIUC in un incontro tenutosi presso l’hub di Milano.

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Fintech, Banca Generali: come l’innovazione tecnologica sta cambiando il mondo della finanza

Fintech è la parola chiave per stare al passo con i cambiamenti in corso e futuri del private banking, secondo l’AD Gian Maria Mossa di Banca Generali. In un incontro con gli studenti dell’orientamento fintech della LIUC – Università Cattaneo tenutosi presso il Training & Innovation Hub di Milano, Mossa ha spiegato come l’Istituto si proponga di affiancare i clienti nel realizzare i loro progetti di vita, creando valore sostenibile nel tempo. Per farlo, sono fondamentali le competenze, la capacità di integrare l’innovazione tecnologica e soprattutto la relazione di fiducia tra banker e stakeholder, clienti in primis. Tre manager di Banca Generali hanno illustrato ai giovani partecipanti i principali aspetti di queste aree: Carmelo Reale, che ha parlato degli investimenti sostenibili ESG; Riccardo Renna ha invece evidenziato il ruolo della tecnologia nel settore finanziario soffermandosi sulle frontiere del fintech, mentre Michele Seghizzi ha sottolineato l’importanza della comunicazione come asset.

Banca Generali sempre più giovane e fintech

L’appuntamento con gli studenti della LIUC si inserisce nel percorso di ricambio generazionale intrapreso da Banca Generali con il Piano Strategico 2022-2024. L’obiettivo: aprire le maglie ad una nuova generazione di consulenti valorizzandone le competenze strategiche per il futuro – fintech, Intelligenza Artificiale, blockchain e cybersecurity in primis – preparandosi così a intercettare le esigenze dei clienti private del futuro. Ad esempio, con l’iniziativa “Progetto Giovani” Banca Generali ha lanciato un piano di ingresso destinato ai talenti under 35 che prevede un percorso di 36 mesi tra formazione continua e attività di mentorship. “Nell’ultimo biennio – ha spiegato Valentina Frezza, Responsabile delle Risorse Umane – sono stati 120 i giovani assunti su 180 nuovi ingressi. E il 60% di coloro che sono entrati nel 2022 ha meno di 35 anni, con una grande attenzione ai temi del digitale e dell’innovazione”. Nell’ottica del modello start-up, Banca Generali guarda con interesse anche a figure che provengono da altri settori: “L’obiettivo è quello di creare e sperimentare nuove idee, acquisire nuove competenze e realizzare prototipi in modo agile – afferma Frezza – con l’utilizzo di tecnologie esponenziali per avere un impatto positivo e immediato sul nostro business, attraverso un team multidisciplinare composto da Data Guru, data scientist ed esperti di robotica e business intelligence”. Tra le iniziative da segnalare anche “Digital Minds”, un programma di formazione sviluppato per aumentare le skills dei dipendenti su materie che vanno dal fintech all’experience design.

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Fintech, Banca Generali: il valore strategico nelle iniziative dell’Istituto

Banca Generali, dal fintech “opportunità per innovare i propri processi e le modalità di relazione con i clienti”: l’Istituto scommette sempre più sui profili digitali.

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Banca Generali: professionisti under-35 per sostenere e accompagnare la crescita del fintech

L’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa ha parlato in diverse occasioni del fintech come di “un’opportunità per le banche perché può aiutarle a innovare i propri processi e le modalità di relazione con i clienti”. È una vision che l’Istituto declina quotidianamente, come dice il lancio delle sempre più numerose iniziative che guardano in questa direzione. L’attenzione al mondo del digitale e dell’innovazione mai come oggi è fondamentale per dare ai clienti risposte pronte ed efficaci. È anche in quest’ottica che Banca Generali investe nel futuro degli under 35. “Nell’ultimo biennio sono stati 120 i giovani assunti su 180 nuovi ingressi. E il 60% di coloro che sono entrati nel 2022 ha meno di 35 anni”, spiega al “Corriere della Sera” Valentina Frezza, Responsabile Direzione HR: profili con background tecnologico ma anche neolaureati e candidati provenienti da facoltà economiche e giuridiche, da atenei come il Politecnico di Milano, dalla Bocconi, dalla Cattolica, dalle Università di Udine e di Trieste per un Istituto intenzionato a cogliere tutte le opportunità derivanti da questa spinta al fintech.

Fintech in Banca Generali: iniziative e soluzioni avanzate per soddisfare la clientela  

Il fintech acquisisce dunque sempre più centralità all’interno di Banca Generali anche per quanto riguarda la selezione e la valorizzazione dei professionisti di cui si avvale. L’Istituto inoltre, spiega Valentina Frezza, è molto attento alla parità di genere: la forza lavoro è infatti suddivisa a metà tra uomini e donne. E al work-life balance “perché sicuramente è fondamentale oggi”. Banca Generali ha poi all’attivo diverse collaborazioni che si inseriscono proprio in questo percorso improntato sulla crescita e sulla valorizzazione dei giovani talenti. Basti pensare che l’Istituto ha lanciato un “progetto giovani”, nato per formare una nuova generazione di consulenti finanziari, pronta a rappresentare il meglio del private banking di domani, attraverso un mix di formazione su competenze tecniche e comportamentali e una vera e propria mentorship sotto la guida di un consulente senior. E ancora è impegnata in iniziative come la “Reply sustainable investment challenge” che si propone di sensibilizzare i giovani sull’importanza di investire in modo sostenibile. Digital Minds invece è uno dei programmi pensati per aumentare le skills dei dipendenti interni e portarli ad approfondire le competenze strategiche per il futuro come fintech, artificial, intelligence, blockchain, cybersecurity, advanced analytics ed experience design.