Davide D'Arcangelo

Fare dell’innovazione una professione: l’esempio di Davide D’Arcangelo

Davide D’Arcangelo è fondatore, insieme ad altri soci, della holding Next4 ed è Vicepresidente del network di imprese Impatta. È inoltre Responsabile Relazioni Esterne e PNRR della Fondazione Italia Digitale.

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Davide D’Arcangelo: un’attività basata sull’innovazione

Specializzato in innovazione, politiche industriali, reti di impresa e cluster tecnologici, Davide D’Arcangelo è un Innovation Manager. Iscritto all’albo MISE, svolge attività di consulenza digitale presso numerosi enti pubblici quali Anci8, MEF, IFEL e Confindustria. È membro del comitato scientifico della prima fondazione italiana dedicata alle policies digitali a livello pubblico e privato, Fondazione Italia Digitale, ed opera nel Nucleo di valutazione dei progetti di Ricerca della Regione Lazio e nella task force nazionale di Anip – Confindustria. È inoltre membro del Comitato Tecnico Scientifico di Anci Lazio e del Training CAMP IFEL Campania. Tra le competenze specialistiche maturate nel corso della sua carriera si annoverano quelle relative ai fondi europei: supporta gli enti locali. A beneficiare dell’attività di Davide D’Arcangelo sono soprattutto enti e istituzioni che vengono supportati in progetti di politiche industriali e animazioni territoriali. Ne sono degli esempi: CCIAA Roma, Roma Città Metropolitana, CNA Roma, Confcommercio Roma, Provincia di Frosinone, Comune di Latina.

Davide D’Arcangelo: le collaborazioni con i privati e in ambito accademico

Attualmente, Davide D’Arcangelo ricopre il ruolo di Investor Relator per rinomate scale-up quali Speri Ingegneria, AAtech e Termo S.p.A. In passato, ha altresì collaborato con realtà del calibro di Lucciola & Partners S.r.l. e Orrick Herrington & Suitcliffe in qualità di advisor. Ha partecipato a progetti di ricerca finanziati da Menarini S.p.A., IBM S.p.A., Novamont S.p.A., LUISS Business School, IBI-Lorenzini S.p.A., IRCSS San Raffaele, Noovle S.p.A., Giomi S.p.A., Sigma Tau S.p.A. e Corden Pharma S.p.A. In ambito accademico, ha collaborato invece con l’Università “La Sapienza” di Roma per la pubblicazione di diversi articoli, nonché ricerche e studi in materia di politiche industriali. Tra i riconoscimenti conferiti a Davide D’Arcangelo, il premio presso la Camera dei Deputati in occasione dell’evento “Eccellenze del Made in Italy”.

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Davide D’Arcangelo: IPSA chiude round da 1,380 milioni di euro grazie a Next4

La società piemontese IPSA ha ottenuto un investimento di 1,380 milioni di euro dal Fondo Rilancio Startup per digitalizzare la micro-logistica ospedaliera con prodotti IoT che migliorano la sicurezza dei pazienti e ottimizzano i costi. Il commento di Davide D’Arcangelo.

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Davide D’Arcangelo: IPSA completa round di investimento da 1,380 milioni di euro con il Fondo Rilancio Startup

La società piemontese IPSA, specializzata nella micro-logistica ospedaliera di farmaci e dispositivi medici, ha completato un round di investimento per 1,380 milioni di euro con il Fondo Rilancio Startup gestito da CDP Venture Capital SGR e dall’investitore proponente Next4Production, holding fondata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta. IPSA ha sviluppato una gamma completa di prodotti IoT che integrano hardware e software per supportare gli operatori sanitari nei processi di stoccaggio e distribuzione. L’obiettivo della società è quello di migliorare la sicurezza del paziente e ottimizzare i costi di un ambito che rappresenta oltre il 15% della spesa globale ospedaliera. Il piano di sviluppo di IPSA prevede progetti di consolidamento della piattaforma di soluzioni IoT e progetti di internazionalizzazione su alcuni mercati esteri per diventare leader di riferimento nella digitalizzazione dei processi di micro-logistica ospedaliera. Next4Production ha attivato il Fondo Rilancio Startup con un investimento di 1 milione di euro, il che ha contribuito al buon esito dell’operazione.

Davide D’Arcangelo: IPSA si prepara a diventare leader di riferimento nella digitalizzazione dei processi di micro-logistica ospedaliera

In merito all’operazione di investimento, Davide D’Arcangelo ha dichiarato: “Quando abbiamo deciso di investire in IPSA eravamo certi che l’innovatività della sua proposta e la solidità del suo programma di sviluppo potessero essere di interesse anche per un investitore istituzionale. In IPSA abbiamo visto il potenziale per un nuovo standard nella sanità italiana, una champion pronta a esplodere che aveva bisogno di un piccolo boost per scalare definitivamente non solo il mercato italiano, ma anche a livello internazionale dove peraltro sta già riscuotendo molto interesse e ha già acquisito importanti commesse”. Il round di finanziamento ottenuto conferma la qualità delle soluzioni proposte da IPSA, la loro competitività sul mercato e la loro funzionalità rispetto alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il ruolo della digitalizzazione come leva di efficientamento dei servizi è oggi uno degli obiettivi primari della sanità, e in Italia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede investimenti di oltre 4 miliardi di euro entro il 2026 per l’ammodernamento del parco tecnologico ospedaliero, che includono la digitalizzazione di circa 300 strutture sanitarie.

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PA e transizione digitale, Davide D’Arcangelo: puntare sul Public Innovation Manager

Davide D’Arcangelo – Co-Founder di Next4 e Vicepresidente di Impatta – approfondisce il tema legato ai cambiamenti e alle potenzialità delle nuove tecnologie anche nell’ambito della Pubblica Amministrazione. L’editoriale pubblicato su “Formiche”.

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Davide D’Arcangelo: PA pronta ad affrontare sfide future grazie all’Innovation Manager

La Pubblica Amministrazione italiana è oggi in grado di tornare a svolgere la funzione di acceleratore della crescita economica e sociale del nostro Paese? Ad approfondire il tema nel suo editoriale per “Formiche” è il co-fondatore di Next4 e Vicepresidente di Impatta Davide D’Arcangelo. L’utilizzo efficiente delle risorse europee messe a disposizione dal PNRR è di fatto un presupposto inderogabile affinché la PA possa incrementare la produttività del settore pubblico. Da qui nasce la necessità di introdurre il cosiddetto Innovation Management: il Public Innovation Manager rappresenta quel profilo capace di trasferire le novità e le potenzialità delle nuove tecnologie anche nell’ambito della Pubblica Amministrazione. Così facendo, le opportunità offerte dal PNRR consentirebbero di aprire le porte a un reale e prezioso cambiamento. Tale figura ha un ruolo fondamentale per far sì che gli enti pubblici, centrali e locali, siano pronti ad affrontare le sfide poste dall’innovazione, dalla transizione ecologica e dalla trasformazione digitale. “La ricerca continua di efficienza e d’innovazione, la semplicità e la speditezza dei servizi e delle relazioni dovranno però essere il fondamento della nuova politica italiana del futuro”, ha sottolineato Davide D’Arcangelo. Si tratta di un processo che necessita di competenze specifiche e che pertanto “non può avvenire per caso”.

Davide D’Arcangelo: Public Innovation Manager, un abilitatore di cambiamento

Definito da Davide D’Arcangelo come un vero e proprio abilitatore di cambiamento, il Public Innovation Manager avrà l’incarico di amministrare e guidare l’evoluzione della Pubblica Amministrazione nel post pandemia. “Sarà chiamato a svolgere il ruolo dello stratega: ricercatore di idee, esploratore dell’innovazione, responsabile Cip, sviluppatore organizzativo di progetti innovativi”. L’impatto del Covid-19 non ha fatto altro che esaltare l’importanza e il valore dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico nella società attuale: da come gli Enti pubblici nazionali decideranno di gestire tale fenomeno, dipenderà la rinascita del Paese. La figura del Public Innovation Manager, le cui soft skills e una visione strategica garantiscono supporto a tale processo, potrà incoraggiare le Pubbliche Amministrazioni ad avere un pensiero e un comportamento rinnovato, accompagnando pertanto la transizione digitale. “Il PNRR – ha quindi concluso Davide D’Arcangeloè una grande occasione, le risorse vanno utilizzate in modo ottimale, perché l’obiettivo ultimo è creare valore pubblico”.

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Next4 guida aumento di capitale IPSA per 1,380 milioni: le considerazioni di Davide D’Arcangelo 

Attivato il Fondo Rilancio Startup, con CDP Venture Capital che entra nel capitale della PMI piemontese. Soddisfatto Davide D’Arcangelo (Next 4): “IPSA pronta a scalare definitivamente i mercati”.  

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Davide D’Arcangelo: operazione di investimento da 1,380 milioni per la micro-logistica ospedaliera di IPSA

Tra le operazioni più recenti nel panorama italiano del Med Tech spicca il round di investimenti concluso da IPSA. L’azienda di Chivasso, specializzata nel campo della micro-logistica ospedaliera di farmaci, dispositivi medici ed emocomponenti, ha completato con successo un aumento di capitale da 1,380 milioni di euro. Fondamentale nell’operazione il contributo di Next4Production: la holding fondata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta ha infatti attivato il Fondo Rilancio Startup, con CDP Venture Capital che ha fatto il suo ingresso nel capitale della società per un milione di euro. Attiva dal 1997, IPSA è un’azienda high tech con una lunga esperienza nello sviluppo di soluzioni innovative basate su tecnologie ICT, Web, RFId e IoT. Negli ultimi anni la PMI ha deciso di focalizzare le proprie attività di Ricerca e Sviluppo nel settore Med Tech e il risultato è una gamma completa di prodotti IoT in grado di supportare gli operatori sanitari dei reparti ospedalieri e delle sale operatorie. Nello specifico, IPSA ha sviluppato una serie di armadi e carrelli smart capaci di interagire tra loro e rendere più efficienti e sicure le operazioni di stoccaggio e distribuzione di farmaci e dispositivi medici. “Quando abbiamo deciso di investire in IPSA – ha dichiarato Davide D’Arcangelo, Co-Founder di Next4 – eravamo certi che l’innovatività della sua proposta e la solidità del suo programma di sviluppo potessero essere di interesse anche per un investitore istituzionale”.

Davide D’Arcangelo: “In IPSA abbiamo visto il potenziale per un nuovo standard nella sanità italiana”

L’obiettivo della PMI di Chivasso è offrire prodotti innovativi in grado di ottimizzare tutte le fasi della distribuzione dei prodotti clinici consumabili, dall’approvvigionamento al consumo: la sua mission assumere un ruolo pionieristico e di leadership nel settore Med Tech. “In IPSA – ha commentato Davide D’Arcangeloabbiamo visto il potenziale per un nuovo standard nella sanità italiana, una champion pronta a esplodere che aveva bisogno di un piccolo boost per scalare definitivamente non solo il mercato italiano, ma anche a livello internazionale dove peraltro sta già riscuotendo molto interesse e ha già acquisito importanti commesse”. Grazie all’operazione promossa dalla holding d partecipazione fondata da Davide D’Arcangelo e soci, IPSA ora può mettere il piede sull’acceleratore. Tra gli investimenti previsti nel piano di sviluppo il consolidamento della piattaforma di soluzioni IoT e nuovi progetti di internazionalizzazione dedicati a diversi mercati esteri. Soddisfatto il CEO di IPSA Michele Baronio, che ha dichiarato: “Tutto questo ci dà oggi ulteriore spinta e fiducia per accelerare il nostro piano di sviluppo che ci vede diventare attori di riferimento del processo di trasformazione digitale dell’ospedale a beneficio della sostenibilità del sistema sanitario”.

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Davide D’Arcangelo: il commento del Co-Founder di Next4 sul round di investimento di IPSA

L’azienda piemontese specializzata nella logistica ospedaliera raccoglie 1,380 milioni di euro. Davide D’Arcangelo (Next4): “Una champion pronta a scalare i mercati internazionali”.

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Round IPSA, i dettagli dell’operazione guidata dalla holding co-fondata da Davide D’Arcangelo

Novità nel settore italiano del MedTech. IPSA, realtà piemontese specializzata nel campo della logistica ospedaliera di farmaci, dispositivi medici ed emocomponenti, ha completato di recente un round di investimento da 1,380 milioni di euro. A guidare l’operazione la holding di investimento Next4 co-fondata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta, che insieme a CDP Venture Capital SGR ha attivato il Fondo Rilancio Startup per 1 milione di euro. La Pmi di Chivasso ha sviluppato una serie completa di dispositivi IoT (Internet of Things), come armadi e carrelli intelligenti e interconnessi, in grado di offrire supporto agli operatori sanitari nella gestione, stoccaggio e distribuzione di farmaci e dispositivi medici sia nei reparti ospedalieri che all’interno delle sale operatorie.Soluzioni che permettono di efficientare i processi, ridurre gli sprechi e soprattutto aumentare la sicurezza del paziente. Un potenziale riconosciuto da Davide D’Arcangelo e soci già nel maggio 2021 con l’ingresso di Next4 nel capitale di IPSA e che oggi risulta pienamente in linea con gli obiettivi del PNRR, che prevede oltre 4 miliardi di euro di investimenti per la digitalizzazione delle strutture ospedaliere del Paese.

Davide D’Arcangelo: “Da IPSA proposta innovativa e programma di sviluppo solido

Quando abbiamo deciso di investire in IPSA – ha commentato Davide D’Arcangeloeravamo certi che l’innovatività della sua proposta e la solidità del suo programma di sviluppo potessero essere di interesse anche per un investitore istituzionale”. Consolidamento della piattaforma di soluzioni IoT ed espansione sui mercati esteri i pilastri del piano di sviluppo avviato dall’azienda guidata dall’AD Michele Baronio, che si è detto orgoglioso del successo ottenuto con il round di finanziamento: “Tutto questo ci dà oggi ulteriore spinta e fiducia per accelerare il nostro piano di sviluppo che ci vede diventare attori di riferimento del processo di trasformazione digitale dell’ospedale a beneficio della sostenibilità del sistema sanitario”. Grazie al buon esito dell’operazione e al “boost” ottenuto, ha aggiunto Davide D’Arcangelo, ora IPSA ha tutte le carte in regola per “scalare definitivamente non solo il mercato italiano, ma anche a livello internazionale”.

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Davide D’Arcangelo (Next4): IPSA chiude round di investimento per 1,380 milioni di euro

La PMI innovativa IPSA ha recentemente completato un round di investimento per 1,380 milioni di euro: Next4, holding di investimento di cui Davide D’Arcangelo è co-fondatore, ha attivato il Fondo Rilancio Startup.

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Davide D’Arcangelo, il round di investimento di IPSA

IPSA, azienda specializzata nel campo della micro-logistica ospedaliera di farmaci, dispositivi medici ed emocomponenti, ha recentemente completato un aumento di capitale per un totale di 1,380 milioni di euro. CDP Venture Capital SGR è quindi entrata nel capitale della PMI piemontese per oltre un milione di euro. Next4, holding di investimento fondata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta, ha giocato un ruolo fondamentale in quest’operazione: nel capitale di IPSA da maggio 2021, ha attivato, da investitore qualificato, il Fondo Rilancio Startup che opera esclusivamente in co-investimento con selezionati soggetti proponenti. “Siamo molto orgogliosi di questo round di finanziamento che conferma la qualità delle nostre soluzioni, la loro competitività sul mercato e la loro funzionalità rispetto alle esigenze del SSN”, ha commentato Michele Baronio, AD della PMI piemontese che punta a diventare leader di riferimento nella digitalizzazione dei processi di micro-logistica ospedaliera.

Davide D’Arcangelo: “In IPSA abbiamo visto il potenziale per un nuovo standard nella sanità

Tutto questo – ha aggiunto l’AD di IPSA – ci dà oggi ulteriore spinta e fiducia per accelerare il nostro piano di sviluppo che ci vede diventare attori di riferimento del processo di trasformazione digitale dell’ospedale a beneficio della sostenibilità del sistema sanitario”. “Quando abbiamo deciso di investire in IPSA – ha quindi spiegato Davide D’Arcangeloeravamo certi che l’innovatività della sua proposta e la solidità del suo programma di sviluppo potessero essere di interesse anche per un investitore istituzionale. In IPSA abbiamo visto il potenziale per un nuovo standard nella sanità italiana, una champion pronta a esplodere che aveva bisogno di un piccolo boost per scalare definitivamente non solo il mercato italiano, ma anche a livello internazionale dove peraltro sta già riscuotendo molto interesse e ha già acquisito importanti commesse”.

Rendere la tecnologia user-friendly: l’intervento di Davide D’Arcangelo su Isoradio

Esperto di innovazione e di politiche industriali, Davide D’Arcangelo ha recentemente partecipato al programma di Isoradio “Io, Chiara e il green” dedicato alla transizione energetica.

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Davide D’Arcangelo, l’importanza di una digitalizzazione consapevole

Negli ultimi anni la digitalizzazione ha avuto un ruolo preponderante nella nostra quotidianità. La pandemia ha infatti accelerato un processo, già in atto, in cui l’home working, la didattica a distanza e la sanità digitale sono diventati i protagonisti. Fondazione Italia Digitale, per la quale Davide D’Arcangelo è responsabile dello sviluppo, ha recentemente organizzato a Torino il primo “Festival del digitale popolare”: la tre giorni ha coinvolto grandi player del mondo digitale e diversi artisti con lo scopo di approfondire le sfide, ma anche le preoccupazioni legate a questa digitalizzazione. L’evento ha consentito di esporre i dati di un’indagine effettuata secondo cui la popolazione italiana risulta oggi essere fortemente digitalizzata. “C’è stata una spinta verso i social – spiega Davide D’Arcangelo, ospite all’interno del podcast “Io, Chiara e il green” – ma non una digitalizzazione consapevole di quelli che sono gli strumenti”. Dallo studio emerge infatti che oltre il 70% degli over 50 utilizza il digitale solo per i social network e le chat. Sono invece decisamente inferiori le percentuali di coloro che seguono podcast, blog o utilizzano piattaforme di videoconferenza. Oggi è quindi necessario che le nuove tecnologie vengano usate in modo consapevole e responsabile per il bene della comunità, evitando inoltre l’emergere di forti disuguaglianze.

Davide D’Arcangelo, gli eventuali rischi della transizione digitale

Le enormi potenzialità della transizione digitale sono indiscutibili, ma quali sono i rischi che potrebbero verificarsi? “Se non abbiamo la capacità di vendere questa tecnologia come “amica” – spiega Davide D’Arcangelo – ovvero, dando la possibilità a tutti coloro che hanno delle barriere di accesso alla digitalizzazione, rendendola più semplice”, esiste il rischio concreto che una gran parte della popolazione, soprattutto i più anziani, possa rimanere esclusa. L’organizzazione di corsi di formazione e di alfabetizzazione, unita a una Pubblica Amministrazione più semplice ed efficace, potrebbe ovviare a questo problema. Dei 209 miliardi di fondi totali, il PNRR ne ha stanziati quasi 67 per la digitalizzazione della PA che potrebbe contribuire così a introdurre la digitalizzazione nelle case di tutti. Come ricorda Davide D’Arcangelo, chi appartiene alla fascia cha va dai 18 ai 54 anni consuma in media dalle tre alle cinque ore digitali. “Se avessimo una PA digitale, ovvero un Paese competitivo – sottolinea – che ci desse per prima l’esigenza di confrontarci con la digitalizzazione, e questa fosse molto amichevole, facile e accessibile, questo processo di digitalizzazione avverrebbe quasi in automatico”. Oggi è quindi necessario che la PA si adegui agli standard di mercato, ripensando gli interi processi in ottica digitale.

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Su Radio Vaticana intervista a Davide D’Arcangelo (Next4 e Impatta4Equity)

Impatta4Equity è un veicolo di investimento che prende spunto dai valori ambientali e sociali dell’enciclica Laudato Si’. Davide D’Arcangelo ne parla in un’intervista andata in onda su Radio Vaticana.

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Davide D’Arcangelo: per affrontare la transizione necessario fronte comune

Gli effetti del climate change e il graduale deterioramento del pianeta impongono all’Italia una decisa accelerazione verso la transizione ecologica. Un cambio di paradigma “non indolore, ma che sicuramente avrà i suoi benefici nel completo ciclo della vita nel lungo periodo”. Non ha dubbi Davide D’Arcangelo, che tuttavia avverte: “È il sistema-paese che deve marciare verso un cambio di paradigma”. Lo scorso 30 luglio il Founder di Next4 è stato intervistato durante il programma “Il Mondo alla Radio Weekend”, in onda su Radio Vaticana, in merito al lancio di Impatta4Equity. Presentata a giugno, l’investment company nasce per promuovere i valori ambientali e sociali espressi nell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si’. Il nuovo veicolo di investimento, promosso dal network di imprese Impatta e coordinato da Next4, finanzierà imprese e startup italiane attive nel settore della green economy e dell’innovability. Realtà che verranno selezionate tramite il sistema Value Metrics, che coniuga i criteri ESG con la dottrina della Chiesa in materia di tutela ambientale e società. Pierluigi Sassi, CEO e ospite del programma insieme a Davide D’Arcangelo, ha dichiarato: “Vogliamo soprattutto creare dei buoni esempi, un buon modello che produca valore sui tre assi, economico ma anche sociale ed ambientale”.

Davide D’Arcangelo: istituzioni e stakeholder guardano sempre più ai temi ambientali e sociali

Attualmente, prosegue Davide D’Arcangelo, è sotto gli occhi di tutti il ruolo sempre più preponderante delle aspirazioni ecologiche e sociali. Per l’esperto di innovazione si tratta di una vera e propria “operazione culturale” che sta permeando in primis le istituzioni, alle quali si sono aggiunti “gli stakeholder che cooperano al movimento civile e alla costruzione della società moderna”. Fondamentale per la transizione l’appoggio delle politiche pubbliche e industriali, nonché del sistema finanziario. Perno del cambiamento di paradigma l’innovazione: “Azioni come Impatta4Equity sono azioni di sistema-paese – conclude Davide D’ArcangeloMi viene da dire che non sono solo percorsi di natura finanziaria ma a mio modo di vedere sono percorsi che cambiano proprio il paradigma tra impresa, università, cittadino, Stato, finanza”.

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Davide D’Arcangelo, cresce il network Next4: accordo quadro con Ulixes Capital

Le due realtà si sono impegnate a collaborare per lo sviluppo di progettualità comuni. Soddisfatto il co-founder di Next4 Davide D’Arcangelo: “Insieme per diventare punti di riferimento dell’ecosistema italiano dell’innovazione”.

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Davide D’Arcangelo: Next4 – Ulixes Capital, gli obiettivi della partnership

“Ulixes è una realtà importante nel settore del venture capital, con una visione chiara del futuro e un approccio innovativo al business: per questo siamo molto felici di questa stretta di mano”. È con queste parole che Davide D’Arcangelo, co-founder di Next4, ha commentato l’ingresso della holding guidata da Andrea Bonabello. Le due realtà hanno siglato di recente un accordo quadro che riguarda lo sviluppo di progettualità comuni. Nei prossimi anni la collaborazione potrà estendersi ad attività in ambito commerciale, finanziario, relazionale e comunicativo. La partnership con Ulixes Partners Capital – si legge nel comunicato di Next4 – garantirà “un reciproco arricchimento sia in termini imprenditoriali che di crescita di network”. “Siamo certi – ha aggiunto Davide D’Arcangeloche questa collaborazione contribuirà a farci crescere ancora sia come investitori che come punti di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione italiano”.

Davide D’Arcangelo: Next4, l’evoluzione del club deal investor

La fondazione di Next4 risale al 2018, quando Davide D’Arcangelo, Angelo Paletta e Pierluigi Sassi – esperti di innovation management e processi industriali – decidono di lanciare una start-up con l’obiettivo di favorire in Italia lo sviluppo di un nuovo ecosistema dell’innovazione. Oggi il club deal investor si comporta come un vero e proprio innovation manager in grado di ricercare e portare avanti progetti strategici fin dalla fase di early stage. Il suo network è composto non solo da aziende consolidate, investitori e start-up, ma anche da istituzioni, centri di innovazione e università. In pochi anni, grazie soprattutto agli investimenti nella sanità digitale (Generative Care, IPSA, Natea), l’iniziativa di Davide D’Arcangelo, Angelo Paletta e Pierluigi Sassi ha accresciuto il suo valore del 150%. Next4 si occupa inoltre di coordinare IMPATTA, rete di imprese e professionisti ispirata all’Earth Day Italia e che opera per favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.

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PA e transizione digitale, Davide D’Arcangelo spiega perché serve il Public innovation manager

Uno “stratega” in grado di avviare la digital transformation delle PA italiane. Ne parla l’esperto di innovazione Davide D’Arcangelo in un editoriale pubblicato su “Formiche”.

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Davide D’Arcangelo: “Ripresa e rinascita del Paese dipenderanno dalle Pa locali”

Non ha dubbi Davide D’Arcangelo. Per il Founder di Next4 e Vice Presidente di Impatta, l’avvento della pandemia e l’accelerazione seguita su innovazione e sviluppo tecnologico mettono la Pubblica Amministrazione italiana di fronte ad un bivio. Rimanere al passo rischiando di sciupare le risorse del Pnrr oppure assumere pienamente il ruolo di acceleratore della crescita economica e sociale del Paese. La trasformazione digitale delle PA, in particolar modo di quelle locali, è tuttavia un processo estremamente complesso, che sconta anni di ritardo. Ed è qui che entra in gioco il Public innovation manager. Per digitalizzare gli enti pubblici locali, sarà infatti necessario traslare le competenze dell’innovation management all’interno degli stessi. In un editoriale a sua firma pubblicato su “Formiche”, Davide D’Arcangelo definisce la nuova figura: “Un professionista ‘abilitatore di cambiamento’ che sarà in grado di governare e guidare la trasformazione dell’ente pubblico, spronandolo a pensare ed agire in modo nuovo, facilitando l’individuazione continua di nuove opportunità che si concretizzano nel benessere economico e sociale per i cittadini e le imprese”.

Davide D’Arcangelo: Public innovation manager, ruoli e responsabilità

Il Public innovation manager, promosso dal network di imprese Impatta, nasce dunque per rispondere ai cambiamenti sempre più repentini del tessuto economico-sociale, in linea con gli indirizzi Ue in termini di innovazione, transizione ecologica e adozione di economie sempre più digitali e sostenibili. Per Davide D’Arcangelo le risorse messe in campo dal Pnrr rappresentano un’occasione unica se utilizzate in maniera efficiente. Grazie a skills trasversali e visione strategica, il Public innovation manager potrà indirizzare al meglio gli enti e le PA locali svolgendo diversi ruoli, tra cui ricercatore di idee e innovazione, sviluppatore di progetti innovativi, responsabile del Programma CIP. Affidare la trasformazione ad un professionista è solo il primo passo, avverte Davide D’Arcangelo: “La ricerca continua di efficienza e d’innovazione, la semplicità e la speditezza dei servizi e delle relazioni dovranno però essere il fondamento della nuova politica italiana del futuro”.