Cristina Scocchia

L’evoluzione professionale di Cristina Scocchia: l’intervista al “Corriere della Sera”

Dalla presentazione di fine tirocinio all’assunzione a tempo indeterminato, poi gli studi per la laurea e il dottorato e infine la nomina a CEO di importanti realtà internazionali: Cristina Scocchia, attualmente alla guida di Illycaffè, racconta la sua storia in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: i primi passi della carriera

Era in inglese e la mia conoscenza della lingua non era così forte all’epoca”: è ancora vivido il ricordo di quella presentazione di fine tirocinio che Cristina Scocchia tenne ai tempi del suo stage in Procter&Gamble, lo stesso che diede inizio alla sua carriera. Il suo lavoro venne infatti apprezzato dall’AD che le propose un contratto a tempo indeterminato, a patto che finesse gli studi con il massimo dei voti e migliorasse il suo inglese. “Ho lavorato per 16 anni per una multinazionale che non solo mi ha formato ma mi ha permesso di crescere. Quando ho cominciato il dottorato ero a Ginevra, ho trovato nell’Università di Torino i migliori corsi in economia aziendale. Mi sono iscritta e sono riuscita a conseguire un Phd da remoto, continuando a lavorare in azienda”, racconta la CEO di Illycaffè, riconoscendo di essere stata particolarmente “fortunata”. Non perché non se lo meritasse, tutt’altro. “Ho lavorato tanto: di giorno in ufficio, la sera sui libri”, rammenta. La sua fortuna è più che altro legata al fatto che siano poche le aziende “in grado di riconoscere e premiare il merito”.

Cristina Scocchia: l’importanza della meritocrazia

La lunga esperienza alla Procter&Gamble le ha fatto da scuola, fornendogli tutti gli strumenti necessari per guidare poi, nel ruolo di AD, realtà del calibro di L’Oréal, KIKO Milano e, infine, Illycaffè. Adesso che si trova dall’altra parte, Cristina Scocchia cerca di promuovere tra i ragazzi quella stessa meritocrazia che le ha consentito di arrivare fin lì. “I nostri tirocinanti sono tutti retribuiti. Come lo erano in KIKO Milano. Alcuni di questi stanno facendo carriera. Auguro loro di poter raggiungere qualsiasi traguardo abbiano in mente”, riporta la manager, secondo la quale “non c’è solo un divario uomo-donna nel nostro Paese. C’è un divario tra ricchi e poveri”. Per questo motivo, nell’Italia dei 1.000 contratti atipici in cui si è arrivati a parlare di dover obbligare per legge le aziende a retribuire i giovani in tirocinio, Cristina Scocchia afferma: “Mi piace poco l’idea di imporre le cose per legge. Ma per quanto mi riguarda le pari opportunità cominciano da lì”. E conclude: “Io non avrei potuto fare uno stage in forma gratuita. Posso dire che senza quel tirocinio difficilmente sarei diventata Amministratore Delegato”.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: “La leadership è una dote naturale che va allenata e coltivata”

In una recente intervista, Cristina Scocchia ha condiviso la sua prospettiva su cosa significhi veramente essere un leader di successo e come si possa sviluppare un mindset efficace per affrontare le sfide del mondo lavorativo.

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Cristina Scocchia: la visione sulla leadership

Secondo Cristina Scocchia, il percorso per diventare un buon leader non segue necessariamente una traiettoria prestabilita di esperienze lavorative o conoscenze accademiche. Capacità analitiche, intuizione e pensiero strategico sono solo il punto di partenza. Ciò che davvero distingue un leader eccezionale è la capacità di connettersi con le persone non solo razionalmente, ma anche emotivamente. Empatia, spirito di squadra e la volontà di ammettere i propri errori emergono quindi come tratti fondamentali nella sua definizione di leadership. “Il successo e la leadership – ha spiegato – sono concetti che hanno mille dimensioni e declinazioni diverse, ma credo che per realizzare il proprio potenziale lavorativo, qualunque siano gli obiettivi specifici che ci siamo dati, siano necessari coraggio, determinazione e tanto impegno”. La metafora utilizzata da Cristina Scocchia che paragona la carriera a una maratona evoca immagini di sfide superate, ostacoli abbattuti e il costante bisogno di rialzarsi dopo ogni caduta. È un richiamo potente alla responsabilità individuale e al valore intrinseco della perseveranza.

Mindset e leadership: il commento di Cristina Scocchia

Sin dall’inizio, Cristina Scocchia è stata mossa da un insegnamento ricevuto dal padre: “Non importa se ce la fai o meno, l’importante è avere il coraggio di scendere nell’arena e dare il meglio di sé”. Secondo l’AD, è di fondamentale importanza valutare l’efficacia del proprio mindset dai risultati ottenuti. Questo richiede umiltà nel mettersi in discussione e la flessibilità di adattarsi ai cambiamenti. “Se il nostro mindset non ci dà i risultati sperati, dobbiamo avere l’umiltà di metterci in discussione e la capacità di cambiare”, ha sottolineato. Per la manager, la leadership è una dote che può essere coltivata e sviluppata attraverso l’investimento di tempo e risorse: “Al di là delle inclinazioni personali e caratteriali – ha quindi concluso Cristina Scocchia – è importante investire tempo e risorse nel coltivare la propria leadership e le dimensioni analitiche, emotive, politiche e soprattutto morali che la compongono e contraddistinguono”.

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Leadership femminile: Cristina Scocchia e la necessità di superare gli stereotipi

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, in un’intervista rilasciata a “Il Messaggero” ha condiviso riflessioni illuminanti sulla sfida di essere una donna leader in un mondo ancora dominato da stereotipi maschili.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: la leadership dipende da competenze e carattere

Cristina Scocchia ha scalato le vette del mondo del lavoro, distinguendosi in aziende come L’Oréal e KIKO Milano prima di assumere la guida di Illycaffè nel maggio 2022. Nonostante il suo successo, rimane consapevole della sotto-rappresentazione delle donne nei ruoli decisionali. Oggi più che mai è necessario abbattere gli stereotipi di genere che limitano il progresso delle donne nei ruoli di leadership: in Italia, solo il 3% dei CEO è donna. “Noi donne, come gli uomini, abbiamo uno stile di leadership che non dipende dal genere, ma da competenze e carattere”, ha precisato Cristina Scocchia. Molte aziende scelgono di nominare le donne come Presidente piuttosto che come AD: la manager riflette su questa pratica, rimarcando che, nonostante sia positivo vedere più donne in posizioni di comando, il rischio è che si continui a perpetuare lo status quo, concentrando le donne su ruoli istituzionali piuttosto che decisionali. “Se si comincia da qui per un cambiamento culturale va anche bene, l’importante è che non ci si fossilizzi”.

Cristina Scocchia, la vita e la carriera

Tra i dirigenti di Illycaffè la quota femminile raggiunge il 30%. “Ciò che è veramente importante – specifica Cristina Scocchianon è il numero, semmai che tutti abbiano la stessa opportunità nel dimostrare il proprio valore”. Parlando della sua stessa carriera, la manager ha rivelato le sfide personali e professionali che ha dovuto affrontare nel perseguire il suo sogno di diventare CEO. “Vedevo davanti a me una montagna molto alta, ma il mio desiderio era arrivare in vetta e l’ho trasformato in obiettivo, lavorando duro”. “L’altro passo importante – aggiunge – è stato entrare in Procter & Gamble, azienda che crede nell’ascensore sociale e nel talento. Mi sono fidata di loro, quando abbiamo capito ciò che vogliamo è determinante affidarsi a chi ha più esperienza”. Ha lavorato duramente e ha dimostrato che le donne possono raggiungere il successo senza dover sacrificare la propria vita familiare: “Alle trentenni dico sempre: non permettete al vostro punto di partenza, e quindi anche all’essere donna, di definirvi”. Analizzando la scelta della premier neozelandese Jacinda Ardern di dimettersi per aver esaurito le energie, Cristina Scocchia ci tiene a chiarire che “Farsi da parte non è un segno di debolezza, è onestà intellettuale, rispetto per se stessi e per chi ti sta vicino”. Paragonando la vita e la carriera a una maratona, la manager conclude affermando che ci saranno sempre momenti di difficoltà, ma “fermarsi per poi ripartire è un segno di sensibilità e intelligenza”.

Cristina Scocchia, Ceo Illycaffè

Leadership oltre il genere: la vision dell’AD Cristina Scocchia

Cristina Scocchia è un vero punto di riferimento nel mondo del business italiano. A soli 39 anni, ha assunto il ruolo di AD di L’Oréal Italia, per poi passare alla guida di Illycaffè. La sua carriera è stata caratterizzata da una serie di successi che vanno oltre le comuni aspettative, in un contesto in cui, spesso, età e genere possono rappresentare ostacoli non indifferenti.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: l’arte della leadership tra quoziente intellettivo, emotivo, politico e morale

Secondo Cristina Scocchia, la risposta risiede nell’impegno. Il raggiungimento di posizioni apicali richiede una serie di abilità distintive: pensiero strategico, capacità decisionale, motivazione e leadership. La fortuna, o meglio l’opportunità, spiega l’AD, gioca il suo ruolo ma deve incontrare la preparazione e la costanza. Affrontando la questione di genere, la manager non nasconde le sfide incontrate: dalla sottovalutazione delle sue competenze attribuite erroneamente al suo essere donna, fino a episodi di discriminazione sottile ma tangibile. Tuttavia, la sua risposta a tali sfide non è mai stata di rabbia o polarizzazione, bensì di determinazione e inclusione, sottolineando l’importanza di un approccio che valorizzi il merito e l’uguaglianza. Come leader di Illycaffè, Cristina Scocchia enfatizza un modello di leadership che integra diversi quozienti: intellettivo, emotivo, politico e morale. Questa visione olistica del ruolo di leader riflette l’importanza non solo dei risultati aziendali ma anche del benessere emotivo ed etico dei collaboratori.

Illycaffè: la visione di Cristina Scocchia su parità di genere e conciliazione vita-lavoro

Sull’inclusione di genere, Illycaffè si è distinta ottenendo la certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, un riconoscimento che ha confermato l’impegno del Gruppo verso pratiche eque e responsabili. Cristina Scocchia è critica nei confronti dell’approccio superficiale di alcune aziende verso l’inclusione: secondo l’AD, oggi, è fondamentale promuovere azioni concrete e una cultura aziendale capace di favorire realmente il merito e la diversità. Il dibattito sulle quote rosa viene affrontato con pragmatismo: se da un lato sono viste come un mezzo temporaneamente necessario, dall’altro la manager auspica una cultura del merito più radicata, che superi stereotipi e pregiudizi. Parlando infine della conciliazione tra vita professionale e familiare, Cristina Scocchia offre uno sguardo personale e riflessivo, sottolineando come l’equilibrio tra i diversi ruoli di una donna non debba mai tradursi in un compromesso sulla propria realizzazione personale e professionale. “Se c’è una cosa che ho imparato – conclude – è la bellezza di sentirsi un po’ giocoliere. Non possiamo avere tutte le arance in aria: ne avremo una in alto, una a mezz’aria e un’altra che scende verso il basso e deve essere presa al volo prima di cascare giù. Una donna madre, ma non solo, ha tanti ruoli e non può essere perfetta in tutti questi ruoli. Ci saranno momenti in cui dedicheremo più attenzione a un aspetto e meno a un altro”.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: i segreti del successo di Illycaffè

Nel 2023, Illycaffè ha segnato un capitolo significativo nella sua storia novantennale, chiudendo l’anno con risultati straordinari che riflettono non solo la solidità del Gruppo ma anche la sua capacità di innovare e crescere in un mercato competitivo. Alla guida di questa crescita, Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, ha condiviso le strategie e la visione che hanno portato al successo dell’azienda, sottolineando l’importanza della sostenibilità, dell’innovazione e del profondo legame con la città di Trieste.

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Cristina Scocchia: il legame tra Illycaffè e Trieste

Trieste non è solo la culla di Illycaffè, ma anche una fonte continua di ispirazione e innovazione per l’azienda. La città, ha evidenziato Cristina Scocchia, ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel successo globale di Illycaffè, grazie al suo ricco patrimonio culturale, scientifico e alla sua posizione strategica nel Mediterraneo. Il Gruppo ha infatti saputo intrecciare il proprio destino a quello di Trieste, beneficiando della sua storia, della sua posizione geografica e delle sue risorse umane per consolidarsi come leader nel settore del caffè premium. Nel suo impegno verso la sostenibilità, Illycaffè mira a diventare un’azienda carbon free entro il 2033, un obiettivo ambizioso che riflette la profonda dedizione a pratiche di business responsabili e rispettose dell’ambiente. “Ovunque operiamo – ha aggiunto Cristina Scocchia – vogliamo distinguerci per la qualità e anche per la sostenibilità: un risultato che abbiamo costruito negli anni attraverso una strategia di business che si fonda sulla creazione, sulla tutela di una filiera sostenibile”. 

Cristina Scocchia: la chiave del successo di Illycaffè

L’espansione globale e l’innovazione sono stati due pilastri del successo di Illycaffè nel 2023. Con l’obiettivo di raddoppiare la capacità produttiva e di abbracciare la trasformazione digitale, il Gruppo ha pianificato investimenti significativi, quasi la metà dei quali destinati alla città di Trieste. Tali investimenti non solo mirano a potenziare l’infrastruttura esistente ma anche a promuovere l’innovazione di prodotto e a migliorare ulteriormente le performance aziendali. “Trieste continuerà ad essere il cuore della nostra attività, il fulcro della nostra strategia”, ha commentato Cristina Scocchia. Il successo di Illycaffè non si misura solo in termini di fatturato e utile netto, ma anche attraverso il suo impatto sulla comunità e sull’economia locale. “Continueremo a fare leva sul nostro modello di business multicanale, a crescere a livello internazionale e a difendere e costruire il nostro posizionamento distintivo legato alla qualità superiore e sostenibile. Mi piace anche che i chicchi preziosi, il caffè verde che continueremo ad esportare nel mondo, portino con sé anche un po’ di questa città, l’energia, la bellezza, la multiculturalità di Trieste. E l’abilità la passione, l’impegno dei nostri favolosi collaboratori”, ha concluso Cristina Scocchia.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: l’importanza dei valori e dell’empatia nella carriera

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, ha rilasciato un’intervista a “Business People” nell’ambito della serie “A ciascuno il suo mindset”, in cui diversi top manager hanno dato la propria opinione sugli aspetti attitudinali e motivazionali della vita lavorativa: nel corso del suo intervento, ha sottolineato come per la carriera del manager sia necessario possedere non solo una incrollabile determinazione e solide competenze, ma anche doti empatiche.

Cristina Scocchia su Business People

L’importanza dell’empatia nel management: la riflessione di Cristina Scocchia

Quando si riflette sulle qualità che un eccellente manager dovrebbe possedere, l’empatia non è forse l’opzione più ovvia: eppure, secondo Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, è proprio una delle più importanti in assoluto. Nel corso della sua intervista per la rubrica “A ciascuno il suo mindset”, curata da “Business People”, la top manager ha infatti sostenuto che essere in grado di lavorare in squadra, di capire gli altri e di ispirarli sono capacità che qualsiasi leader deve sapere padroneggiare: “Più si cresce nella scala gerarchica, più contano l’intelligenza sociale e la capacità di influenzare positivamente gli altri, argomentando con chiarezza ed entusiasmo le proprie idee”. Secondo Cristina Scocchia, la determinazione e le competenze sono fondamentali, ma è necessario capire che la leadership è una dote complessa, fondata su una acuta comprensione dei meccanismi morali e intersoggettivi tipici delle dinamiche sociali: “La leadership è una dote naturale che, come tutte, va allenata e coltivata. C’è chi ha una minore e chi ha una maggiore predisposizione a ricoprire certi ruoli ma, al di là delle inclinazioni personali e caratteriali, è importante investire tempo e risorse nel coltivare la propria leadership e le dimensioni analitiche, emotive, politiche e soprattutto morali che la compongono e contraddistinguono”.

Cristina Scocchia: “Qual è il mindset giusto? Lo dicono i risultati”

Secondo Cristina Scocchia, una seconda componente fondamentale per il successo manageriale è anche la capacità di mettersi in discussione senza che la determinazione venga meno. È necessario, secondo l’AD, sapere affrontare fallimenti e difficoltà con uno spirito propositivo, senza farsi abbattere, tenendo presente che ci saranno necessariamente fasi più lente o difficili: “La carriera non è uno sprint, ma una maratona: c’è il momento in cui corri veloce e raggiungi i risultati, il momento in cui fai fatica e hai il fiatone, e quello in cui cadi e ti sbucci le ginocchia”. Fondamentale è, piuttosto, la capacità di capire cosa possiamo modificare nella nostra mentalità e attitudine per evitare che questi fallimenti si ripetano. Cristina Scocchia ha concluso: “Come si valuta l’efficacia di un particolare mindset? Dai risultati. Come diceva Charles Darwin, non prevale né la specie più forte né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti e più capace di collaborare e improvvisare con efficacia. Se il nostro mindset non ci dà i risultati sperati, dobbiamo avere l’umiltà di metterci in discussione e la capacità di cambiare”.

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Il futuro di Illycaffè con Cristina Scocchia: sfide, opportunità e parità di genere

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, ha tracciato una carriera di rilievo che spazia dal suo esordio in Procter & Gamble fino al ruolo di leadership nell’industria del caffè. Il suo percorso, segnato da sfide e successi, rivela una storia avvincente che abbraccia trasformazioni aziendali, gestione di crisi e stereotipi di genere.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: dallo stage in Procter & Gamble alla leadership in L’Oréal

Dall’ingresso nel mondo del lavoro come stagista retribuita presso Procter & Gamble durante gli anni universitari, Cristina Scocchia ha dimostrato sin da giovane la sua determinazione a raggiungere il successo: “Mi presero per uno stage di tre mesi, retribuito. Una condizione fondamentale perché non avrei potuto chiedere ai miei genitori di continuare a pagare la retta dell’università, l’affitto a Milano e in più quello di Roma. E invece le occasioni vanno date a tutti, anche a chi, come me, proviene da una famiglia del ceto medio”. Il suo impegno nell’apprendimento continuo e la gestione degli impegni personali e professionali hanno segnato gli anni trascorsi in Procter & Gamble, dove ha acquisito una preziosa esperienza a livello internazionale. Il passaggio a L’Oréal ha portato Cristina Scocchia a rivoluzionare la cultura aziendale, introducendo lo smart working nel 2014 quando in Italia era ancora una novità. “Anche per l’intera L’Oréal, il nostro è stato il primo Paese insieme all’Inghilterra a introdurre lo smart working. Ci furono tassi di adesione molto alti ed equamente distribuiti tra uomini e donne. Siamo tornati alla crescita e a quel punto ho scelto di andare in KIKO”.

Cristina Scocchia: le sfide in KIKO Milano e Illycaffè

Il periodo come AD di KIKO Milano, invece, ha messo alla prova la resilienza di Cristina Scocchia di fronte all’emergenza legata alla pandemia di Covid-19. La chiusura di oltre 1.000 negozi a livello globale e la gestione delle sfide finanziarie hanno evidenziato la sua leadership durante le situazioni di crisi, culminando nella ripresa dell’azienda e il ritorno a una crescita positiva. “Siamo rimasti chiusi per oltre quattro mesi nella prima ondata, poi abbiamo richiuso nella seconda, per quattro settimane abbiamo sospeso anche l’e-commerce – ricorda l’AD – insomma il 2020 si è concluso con un profitto molto negativo”. L’anno successivo invece “ci siamo rimboccati le maniche e siamo ritornati alla crescita, in positivo con il profitto”. Terminata l’esperienza in KIKO Milano, Cristina Scocchia approda in Illycaffè: in qualità di AD, ha affrontato stereotipi di genere che spesso vengono associati al mondo della cosmetica. “Spesso alcuni hanno commentato “certo, per te è più facile”, come dire che ciprie e rossetti sono un gioco da ragazza. L’ho sempre ritenuto offensivo nei confronti delle donne. Che ci si occupi di cosmetica o di bulloni, alla fine l’AD fa più o meno lo stesso lavoro: finanza, marketing, prodotto, innovazione”. Guardando al futuro, Cristina Scocchia ha delineato gli obiettivi della crescita internazionale di Illycaffè e la preparazione per la quotazione in Borsa entro il 2026. Al contempo, ha evidenziato la necessità di affrontare le sfide della parità di genere, sottolineando l’importanza di cambiamenti culturali e infrastrutturali per supportare le donne nel mondo del lavoro.

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Cristina Scocchia (Illycaffè): collaborazione con Chancemate per conquistare il mercato cinese

“Da sempre siamo leader nell’innovazione e vogliamo nel 2024 accelerare su questo e farne un vettore di crescita per l’azienda. Stiamo parlando di un nuovo prodotto, i dettagli sono confidenziali ma sarà l’anno in cui lo lanceremo”: così si è espressa Cristina Scocchia.

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Cristina Scocchia: “Nel 2024 Illycaffè lancerà una innovazione importante in forma di prodotto”

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, ha dato un annuncio destinato a creare curiosità e attesa: un prodotto che confermerà il focus sull’innovazione proprio del Gruppo. Il mese del lancio non è ancora chiaro, ma l’AD ha anticipato che avverrà nel corso del 2024. Cristina Scocchia ha inoltre anticipato i piani di espansione di Illycaffè nel mercato statunitense e cinese: “Stiamo puntando sull’accelerazione negli Stati Uniti e in Cina, due mercati enormi. Gli Stati Uniti sono il principale mercato mondiale per il caffè, e vogliamo aumentare la nostra quota di mercato. In Cina, abbiamo recentemente firmato un accordo di esclusiva con Chancemate, un passo che riteniamo porterà a risultati positivi”. La Cina, infatti, non è storicamente un Paese che consuma molto caffè: per questo, al fine di promuovere la qualità del proprio prodotto, Illlycaffè ha scelto un partner come Chancemate che può valersi di una profonda conoscenza della cultura cinese, rendendo così il caffè italiano appetibile ai consumatori del mercato asiatico.

Cristina Socchia: “Così l’agricoltura rigenerativa potrà salvare le piante di arabica”

Mentre illycaffè cerca nuove opportunità di crescita, Cristina Scocchia ha parlato delle sfide del settore a livello globale. Il cambiamento climatico sta minacciando le piantagioni di caffè in tutto il mondo, con fenomeni climatici estremi che colpiscono le piante di arabica. L’arabica, infatti, è una varietà più delicata e sensibile alle variazioni climatiche brusche rispetto a quella “robusta”, e genera un prodotto molto più pregiato. Cristina Scocchia ha sottolineato: “Entro il 2050, metà dei terreni attualmente utilizzati per le piantagioni di caffè potrebbe diventare inutilizzabile. Questa è una sfida economica e umanitaria“. L’unica strategia che può invertire la tendenza è quella di investire sull’agricoltura rigenerativa, ambito in cui Illycaffè è già pioniere: “Il futuro è l’agricoltura circolare e rigenerativa. Il modello di business attuale deve evolversi verso la sostenibilità e la precisione agricola”.

Cristina Scocchia, Ceo Illycaffè

Cristina Scocchia: “L’Italia sta reagendo bene alle difficoltà”

Fatturato e redditività in rapida crescita, rafforzamento sui mercati internazionali e un modello di business basato su innovazione e sostenibilità: a un anno e mezzo dall’ingresso di Cristina Scocchia in qualità di AD, Illycaffè raccoglie i frutti del suo piano industriale.

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Cristina Scocchia, l’AD che ha fatto crescere Illycaffè a doppia cifra

Il caffè è una delle bevande più amate e consumate al mondo, ma anche una delle più esposte alle fluttuazioni dei prezzi e alle sfide della sostenibilità. In questo scenario, Illycaffè è riuscita a distinguersi. Merito soprattutto del nuovo corso avviato con Cristina Scocchia, la manager che da gennaio 2021 ha preso in mano le redini del Gruppo portandolo a raggiungere nel 2022 risultati economici straordinari e a proiettarsi verso il futuro. Nonostante le sfide imposte dalla pandemia e dalla crisi globale, Cristina Scocchia ha saputo applicare la sua visione strategica e innovativa, frutto di una lunga esperienza nel settore della bellezza e della cosmesi, al mondo del caffè, valorizzando la qualità e la sostenibilità del prodotto. A parlare sono i numeri: lo scorso anno Illycaffè ha registrato un fatturato consolidato di 567,7 milioni di euro, con una crescita del 13,6% rispetto al 2021, il più alto tasso di incremento degli ultimi dieci anni. Il Gruppo ha beneficiato della ripresa dei consumi nei canali horeca e retail, sia in Italia che all’estero, in particolare negli Stati Uniti, dove ha aumentato i ricavi del 16%. La redditività è cresciuta del 21%, grazie anche alle iniziative di efficienza e digitalizzazione avviate dalla nuova AD.

Ottimista per il futuro, il Paese sta reagendo bene alle difficoltà”: le parole di Cristina Scocchia

Per il 2023 le previsioni di Illycaffè restano positive, con Cristina Scocchia che, in una recente intervista rilasciata a “Business People”, si dice convinta che grazie alle strategie declinate nel piano industriale il Gruppo riuscirà a rafforzare il posizionamento premium e a espandere la presenza sui mercati internazionali. La manager appare ottimista anche sul futuro del Paese, nonostante la pressione inflazionistica e la frenata del PIL nel secondo trimestre. Secondo l’AD di Illycaffè l’Italia ha reagito bene alle sfide degli ultimi anni, mostrando una crescita solida e un miglioramento del mercato occupazionale. Le difficoltà restano ma al momento, sottolinea, il Paese ha fatto meglio di molti partner europei, Germania compresa: “L’italica caratteristica che ci porta a dare il meglio di noi quando le circostanze si fanno più difficili sta dando i suoi frutti. Quando il contesto macroeconomico e geopolitico si è fatto più sfidante, l’Italia ha saputo rimboccarsi le maniche e reagire in maniera positiva. È un vantaggio competitivo del nostro Dna”. Finora, conclude, i segnali sono incoraggianti e la recessione lontana, con il 2024 che potrebbe rivelarsi ancora più positivo.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia intervistata da “Adnkronos”: Illycaffè cresce negli USA ma guarda anche a Oriente

L’AD di Illycaffè Cristina Scocchia ha parlato in un’intervista rilasciata ad “Adnkronos” dei risultati raggiunti dal Gruppo triestino lo scorso anno e degli obiettivi futuri: oltre a proseguire il trend di crescita negli Stati Uniti, la società punta a conquistare la Cina.

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Cristina Scocchia: Illycaffè cresce in fatturato e redditività

I risultati raggiunti da Illycaffè lo scorso anno sono stati “molto positivi”. A riferirlo è l’AD Cristina Scocchia, alla guida dello storico Gruppo triestino da inizio 2022. “Siamo cresciuti del 14% di fatturato e del 16% in redditività, nonostante l’inflazione avesse colpito in maniera molto dura il costo di produzione, cresciuto del 17%. Questo ci ha dato la confidence che le strategie delineate fossero quelle giuste per trainare la crescita dell’azienda”, ha evidenziato. Nei primi sei mesi del 2023 Illycaffè ha registrato un aumento dei ricavi del +5%, in cui ha avuto un ruolo centrale la crescita costante negli Stati Uniti. “Ora ci avviciniamo al terzo trimestre e c’è la seconda parte dell’anno da giocare ma i risultati registrati fino al mese di agosto sembrano andare nella giusta direzione. Quindi confermano la bontà delle scelte strategiche intraprese fino ad ora”, ha sottolineato Cristina Scocchia.

Cristina Scocchia: i nostri piani in Europa e in Cina

Sebbene il mercato americano resti per Illycaffè “strategico e prioritario”, il Gruppo ha intenzione di continuare a crescere anche in Italia e in Europa, e di arrivare a conquistare il mercato cinese con una strategia “umile”. Oltre a raddoppiare il fatturato negli USA nei prossimi cinque anni, Illycaffè vuole crescere sia nel mercato principale, che è quello italiano, sia “a livello europeo, dove abbiamo la possibilità di migliorare i nostri risultati, rendendo di nuovo più capillare la distribuzione, soprattutto nell’Horeca e nel modern trade”. L’azienda guidata da Cristina Scocchia dirige inoltre lo sguardo verso oriente, in particolare in Cina, dove è già presente con una filiale a Shanghai. “Abbiamo deciso di crescere con umiltà – ha spiegato l’AD – Il mercato cinese è molto complesso e abbiamo deciso di fare una partnership con Chancemate, operatore cinese molto forte, quotato a Shenzen”. Poi ha aggiunto: “Noi metteremo a disposizione il nostro grande know-how sul mercato del caffè e loro il grande know-how sul mercato cinese”. Se tutto va come previsto, nei prossimi tre anni Illycaffè vedrà triplicato il proprio fatturato in Cina.