Banca Valsabbina guarda all’innovazione attraverso Satispay

In seguito alla crescita registrata da Banca Valsabbina nei primi mesi del 2018, l’istituto di credito bresciano continua a puntare sull’innovazione: dopo la recente partnership, diventa anche azionista dell’app per pagamenti Satispay.

Banca Valsabbina

Banca Valsabbina e la partnership con Satispay

Lo scorso febbraio era stata ufficializzata la notizia di un nuovo accordo tra Banca Valsabbina, il principale istituto di credito del territorio bresciano, e Satispay, servizio di mobile payment. Le funzioni di Satispay, applicazione particolarmente innovativa, consentono gratuitamente di scambiare denaro con i contatti della propria rubrica, pagare online o presso esercenti fisici convenzionati ed effettuare ricariche telefoniche. Funziona su tutti i tipi di smartphone e sistemi operativi. "Da tempo siamo impegnati a cogliere le opportunità offerte dalla rapidissima trasformazione tecnologica che i sistemi economico, bancario e dei pagamenti stanno vivendo," commenta il Direttore Business di Banca Valsabbina. "Siamo convinti che con Satispay andremo ad offrire ai nostri clienti business una soluzione concreta ed efficace ai loro principali bisogni: l’abbattimento drastico delle commissioni sui pagamenti elettronici, unito alla possibilità di sostenere e incrementare le vendite grazie alle caratteristiche che rendono il sistema un potente strumento di marketing." Il 16 luglio l’istituto di credito bresciano ha annunciato l’acquisto di una quota del capitale sociale di Satispay pari all’1,7%. I primi mesi di partnership hanno infatti rivelato un crescente interesse degli utenti verso questo nuovo servizio di mobile payment: 550 esercenti convenzionati e oltre 600 privati si sono iscritti tra la base di clientela di Banca Valsabbina.

Banca Valsabbina: i risultati positivi del primo trimestre 2018

La collaborazione con Satispay e l’acquisizione della quota del capitale sociale sono operazioni che si inseriscono nel contesto positivo di innovazione consentito dagli ottimi risultati del primo trimestre 2018, che vedono Banca Valsabbina crescere con un aumento del 17% su base annua del margine di interesse. Secondo gli ultimi dati, l’istituto di credito ha un patrimonio netto di 382 milioni di euro, ha assunto 100 nuovi addetti negli ultimi 5 anni e non ha intenzione di fermarsi. Il Direttore Business di Banca Valsabbina ha di recente commentato l’entrata nel capitale di Satispay: "Dopo mesi di proficua collaborazione, abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente la nostra partnership, perché è attraverso accordi con aziende come Satispay, che possiamo rispondere sempre meglio alle nuove necessità dei nostri clienti, business e consumer. I pagamenti elettronici nel nostro paese sono ancora poco diffusi rispetto al resto del mondo: i numeri stanno però crescendo in maniera esponenziale e vi è un grandissimo potenziale in questo segmento di business. La Banca è da sempre attenta all’innovazione e all’impatto della tecnologia nel mondo dei servizi finanziari, e la decisione di diventare azionisti di una realtà leader quale Satispay, ne è una chiara dimostrazione."

Dati 2018: Banca Valsabbina in crescita, previste anche nuove assunzioni

I primi dati relativi al 2018 di Banca Valsabbina evidenziano un buon margine di crescita. Il Presidente sottolinea: "Le prospettive sono positive e ci attendiamo un miglioramento nel prossimo biennio".

Banca Valsabbina

Banca Valsabbina: i temi discussi durante l’Assemblea Ordinaria

Secondo il Direttore Generale di Banca Valsabbina, anche nel 2018 l’istituto di credito bresciano rimane una realtà "viva, che produce reddito". Durante l’Assemblea Ordinaria che è stata convocata al Gran Teatro Morato di Brescia, l’affermazione del Direttore Generale è stata confermata dai risultati relativi al primo trimestre di quest’anno. I dati ufficiali arriveranno presto, ma il Presidente di Banca Valsabbina ha anticipato che gli ultimi mesi hanno registrato un incremento del 17% su base annua del margine di interesse. Le ultime performance infatti "hanno consentito di recuperare gran parte delle perdite dell’anno prima. Le prospettive sono positive e ci attendiamo un miglioramento nel prossimo biennio". Durante l’Assemblea è stata esaltata dai Soci la capacità dell’istituto di credito di "investire nell’economia reale e di muoversi nel Fintech per mantenersi competitiva". Dalla discussione è emerso come le banche del territorio siano il bastione di difesa della nostra economia, soprattutto quelle che accettano il rischio d’impresa.

Banca Valsabbina: i dati relativi al primo trimestre 2018

Così il Presidente di Banca Valsabbina ha commentato i risultati ottenuti dall’istituto di credito: "Negli anni della crisi, la Valsabbina ha svolto appieno il proprio ruolo a sostegno del territorio: il 2017 è stato un anno denso di iniziative, che confermano le prospettive di sviluppo del piano varato lo scorso anno". Il Direttore Generale ha quindi illustrato gli ultimi dati: Banca Valsabbina ha un patrimonio netto di 382 milioni di euro, una raccolta diretta di 3,161 miliardi di euro (quella effettiva da clientela è cresciuta del 7%), l’indiretta di un miliardo e 691 milioni, in aumento su base annua. Gli impieghi verso la clientela sono arrivati a 3,040 miliardi di euro, registrando un incremento del 10%. L’istituto di credito bresciano ha assunto 100 nuovi addetti negli ultimi 5 anni, e non ha intenzione di fermarsi. "Abbiamo concesso credito alle Pmi e agli artigiani sostenendo l’economia locale", ha sottolineato il Direttore Generale, "al contrario delle grandi banche. Abbiamo puntato su altre aree, per contenere il rischio geoterritoriale, con l’apertura della settantesima filiale a Milano. Inoltre, i correntisti continuano a crescere: abbiamo raggiunto quota 79.527, 24 mila in più del 2008".

Banca Valsabbina per l’innovazione: collaborazione con la start up Satispay

Nell’Era 4.0 fabbriche e processi produttivi si trasformano, ma anche il mondo finanziario partecipa a questa rapida evoluzione: Banca Valsabbina accetta la sfida del fintech, cogliendola come un’opportunità di sviluppo preziosa.

Banca Valsabbina

Banca Valsabbina per l’innovazione: collaborazione con Satispay e Prestiamoci

Anche le banche sono ormai coinvolte in prima persona negli effetti dello sviluppo delle tecnologie e del digitale. Nel contesto economico in rapido e continuo cambiamento nel quale si trova a operare, Banca Valsabbina non si tira indietro e coglie le nuove frontiere del fintech come una risorsa da sfruttare per sviluppare le proprie attività, anche attraverso collaborazioni e partnership. “Gli istituti di credito” spiega Paolo Gesa, responsabile della divisione business di Banca Valsabbina durante l’incontro in sala Libretti sul tema del digitale, “non devono avere paura di questo mondo perché la vera sfida è saper cogliere le grandi opportunità che il fintech offre. Noi stiamo seguendo questa strada, avviando collaborazioni con alcuni dei partner più all’avanguardia in Italia”. Di recente l’istituto di credito ha dato vita a una collaborazione con la start up Satispay, che consente di utilizzare lo smartphone per piccoli pagamenti. Banca Valsabbina si è inoltre inserita nel business dei prestiti personali, stringendo una partnership con Prestiamoci, società attiva nell’ambito del prestito tra privati.

Banca Valsabbina, punto di riferimento sul territorio bresciano

Fondata nel 1898, Banca Valsabbina da oltre un secolo si pone come interlocutore centrale per imprenditori, famiglie e PMI del territorio. Negli ultimi 50 anni ha ampliato la sua rete di filiali, espandendosi dalla Valsabbia al Lago di Garda e alla città di Brescia, prima di arrivare in Trentino Alto Adige, Veneto ed Emilia Romagna. Attualmente conta un network di 70 filiali (50 in provincia di Brescia, 20 suddivise tra le province di Verona, Trento, Monza e Brianza e nelle città di Modena, Vicenza, Bergamo, Padova, Milano e Treviso) e può contare su più di 560 dipendenti e su un patrimonio di oltre 380 milioni di euro, con un CET 1 superiore al 15%. Banca Valsabbina ha consolidato la propria posizione sul mercato ed è riuscita a resistere alla crisi e ai processi di aggregazione che hanno invece coinvolto altre realtà finanziarie locali: l’istituto di credito guarda al futuro con ottimismo, concentrandosi su progetti di rafforzamento e sviluppo, con l’intenzione di espandere ulteriormente le proprie attività e aprire nuovi sportelli nel centro-nord Italia. Attualmente è il maggiore istituto di credito bresciano, gestisce circa 8 miliardi di euro e vanta 40mila soci e oltre 100mila clienti attivi.

 

Banca Valsabbina: l’accordo con il FEI per sostenere le PMI locali

Cinquanta milioni di euro per sostenere le imprese più innovative: in un articolo di Vallesabbianews l’accordo siglato nel giugno 2017 da Banca Valsabbina con il FEI.

Banca Valsabbina

Banca Valsabbina sigla un accordo di garanzia con il FEI: i dettagli

Sostenere i territori in cui opera è uno dei punti di forza di Banca Valsabbina : lo fa da quando è nata, nel 1898. In questa ottica si inserisce anche l’accordo di garanzia siglato nel giugno dello scorso anno dall’istituto bresciano con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) in base al quale le imprese innovative possono disporre di un plafond di cinquanta milioni di euro per finanziamenti erogabili nei due anni successivi. Il FEI ne garantirà il 50%: non a caso l’operazione che vede Banca Valsabbina assistita da FISG (Gruppo Banca Finint) rientra nel programma per la ricerca e l’innovazione dell’Unione Europea "Horizon 2020", oltre ad essere parte dell’iniziativa "InnovFin – EU finance for innovators", finanziata dalla Commissione Europea.

Banca Valsabbina: il sostegno alle imprese locali

Come riporta l’articolo di Vallesabbianews in cui si dà notizia dell’accordo, in una nota i vertici di Banca Valsabbina sottolineano come la fiducia ottenuta dal FEI confermi la solidità e la dinamicità dell’istituto. Ma ancor più importanti sono le ulteriori opportunità che questo accordo offre per dare concreto sostegno alle piccole e medie imprese dei territori in cui Banca Valsabbina è presente, che "continuano ad essere il cuore del sistema produttivo del nostro Paese e sono al centro delle nostre strategie di business sul territorio". Una mission che l’istituto condivide con il FEI, organo della Banca europea per gli investimenti nato per supportare micro aziende e PMI europee. Facilitandole nell’accesso ai finanziamenti, l’ente promuove inoltre gli obiettivi UE di imprenditorialità, crescita, ricerca & sviluppo, innovazione e occupazione.

Banca Valsabbina: il focus di Giudicarie.com sull’esercizio 2015 dell’istituto

Otto milioni di utile nel 2015 per Banca Valsabbina: l’articolo del 2016 di Giudicarie.com riporta i dati in bilancio e le delibere dell’Assemblea dei Soci convocata il 30 aprile per approvare l’esercizio.

Banca Valsabbina

Banca Valsabbina, il bilancio 2015: Giudicarie.com

Che Banca Valsabbina sia un punto di riferimento per i territori in cui opera dal 1898, lo conferma il grande interesse delle testate per le vicende che la riguardano: bilanci, acquisizioni, avvicendamenti trovano sempre più spazio nelle cronache locali e non solo, come emerge anche da questo articolo pubblicato nel 2016 da Giudicarie.com, il portale dedicato all’omonima zona in Trentino dove l’istituto è presente. Un approfondimento su quanto avvenuto nel corso dell’Assemblea dei Soci convocata in forma Straordinaria e Ordinaria il 30 aprile di quell’anno: un appuntamento particolarmente importante perché si discute l’approvazione del bilancio. Nell’articolo sono riportati i dati dell’esercizio al 31 dicembre 2015 che ha visto Banca Valsabbina conseguire un utile netto di oltre 8 milioni di euro, nonostante la redditività dell’esercizio sia stata condizionata dai contributi ordinari e straordinari per euro 4,8 milioni, versati al Fondo di Risoluzione e allo Schema di Garanzia dei Depositi. Sulla base di questi numeri è stata proposta la distribuzione di un dividendo di euro 0,12 per azione, in pagamento dal 4 maggio 2016. L’Assemblea dei Soci ha inoltre accolto positivamente la proposta del Consiglio di Amministrazione di ridurre il prezzo per azione da 18 euro a 14, in linea con i parametri di mercato. Nell’approfondimento si evidenzia inoltre che l’Assemblea Straordinaria ha deliberato alcune modifiche statutarie imposte dalle nuove disposizioni che nel 2016 hanno cambiato il quadro regolamentare delle banche, in particolare delle "popolari". L’Assemblea Ordinaria ha inoltre riconfermato diversi consiglieri in scadenza.

Banca Valsabbina: il profilo dell’istituto

Nata nel 1898 come Società Cooperativa per Azioni, Banca Valsabbina da 120 anni promuove la crescita e lo sviluppo economico di Brescia e delle altre zone in cui è presente, configurandosi come interlocutore di riferimento per le famiglie che vi abitano e le realtà imprenditoriali. Negli anni ha esteso la propria rete operativa anche oltre Brescia: delle settanta filiali di cui dispone, venti sono infatti dislocate tra le province di Verona, Vicenza, Trento, Monza e Brianza e nelle città di Modena, Bergamo, Padova e Milano. Con oltre 550 dipendenti, Banca Valsabbina conta oggi su un solido patrimonio di oltre 382 milioni di euro, con un CET 1 al 15,17% e gestisce masse per circa 8 miliardi di euro. Per i prossimi anni l’obiettivo è continuare a crescere creando e cogliendo le opportunità che potrebbero derivare da nuove aperture e dall’ulteriore valorizzazione dell’offerta, sempre più orientata alla massimizzazione di valore per clienti, dipendente e azionisti. Senza mai rinunciare alla mission che dal 1898 ne impronta l’attività: supportare e sostenere l’economia locale.

Monza: Banca Valsabbina presenta il piano d’investimento sul territorio

Banca Valsabbina espande la propria presenza sul territorio: Renato Barbieri, Direttore Generale, ufficializza le nuove aperture a Monza e Seregno.

Banca Valsabbina

Banca Valsabbina presenta a Monza gli obbiettivi e i risultati raggiunti

Dal 1898 a fianco dello sviluppo del territorio, Banca Valsabbina sostiene le famiglie e le imprese locali. Lo dicono i numeri: 72.304 conti correnti attivi e 462 mutui erogati per l’acquisto della prima casa, a cui vanno ad aggiungersi i finanziamenti concessi a favore di importanti progetti legati al mondo dell’istruzione e della cultura. Un impegno che lo storico istituto di credito bresciano porta avanti sia grazie alla capillare diffusione dei suoi sportelli, sia grazie ai suoi oltre 40mila soci e quasi 500 dipendenti. Il 29 febbraio, in occasione della serata di presentazione della nuova filiale a Monza, la 62esima in totale, il management ha comunicato alla platea raccolta all’Hotel de la Ville i risultati raggiunti e le prossime sfide che si delineano all’orizzonte. Renato Barbieri, Direttore Generale di Banca Valsabbina, ha evidenziato da subito come oggi “aprire una filiale sul territorio e assumere personale non è una sfida che possono affrontare tutte le banche: noi abbiamo scelto di essere presenti a Monza e il personale è il primo investimento della nostra banca”. Nel corso dell’evento, durante il quale è stata annunciata a sorpresa anche la realizzazione della nuova sede a Seregno, sono stati presentati inoltre i dati relativi al bilancio del 2015, nonché gli obiettivi di medio termine, il piano strategico e la squadra della filiale del capoluogo brianzolo.

La storia di Banca Valsabbina

Fondata sul finire del 1800, Banca Valsabbina sin dal momento della propria nascita accompagna lo sviluppo del territorio. Da sempre al fianco delle famiglie e delle imprese locali, l’istituto di credito bresciano, originario della Valsabbia, negli ultimi 50 anni ha allargato i suoi servizi a un’area sempre più vasta, con sedi oggi sparse in tutto il Nord-Est: Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Dotata di una struttura operativa e decisionale snella, vanta una rete composta da oltre 560 dipendenti e 70 filiali presenti nelle città di Milano, Modena, Padova e Bergamo, e nelle province di Vicenza, Verona, Trento, Mantova, Monza e Brianza. In virtù della propria funzione di interlocutore con le forze economiche e sociali del territorio, Banca Valsabbina ha saputo conquistarsi negli ultimi 50 anni un ruolo da protagonista nel panorama degli istituti popolari: qualità che le permette oggi di contare di un solido patrimonio di 382 milioni di euro, circa 8miliardi di euro di masse gestite e 100mila clienti.