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Investimenti sostenibili ESG: riconoscimento di Standard Ethics per Banca Generali

Investimenti sostenibili ESG: Standard Ethics, società londinese specializzata nell’analisi della finanza sostenibile, conferma il Corporate Standard Ethics Rating (SER) di Banca Generali con valutazione “EE+”. Un traguardo significativo che attesta il valore dei risultati raggiunti in linea con le indicazioni volontarie delle Nazioni Unite, dell’OCSE e dell’Unione Europea.

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Investimenti sostenibili ESG: rating “EE+” per Banca Generali nel Corporate Standard Ethics Rating

Banca Generali prosegue con determinazione nello sviluppo di strategie di lungo periodo che evidenziano il valore della sostenibilità in tutte le sue declinazioni. Il focus è indirizzato alla promozione di investimenti sostenibili ESG per sostenere i principi legati al rispetto dell’ambiente, alla valorizzazione delle comunità e alla creazione di una governance aziendale solida e responsabile. Non soltanto un’affermazione di intenti, quanto piuttosto il fulcro delle attività dell’Istituto guidato dall’AD Gian Maria Mossa. Lo testimonia anche uno dei recenti riconoscimenti assegnati a Banca Generali, il Corporate Standard Ethics Rating (SER) confermato nella valutazione “EE+”. Ad assegnare il rating è Standard Ethics, società londinese specializzata nell’analisi della finanza sostenibile. Tale traguardo è il riconoscimento di un percorso coerente e in linea con le indicazioni volontarie delle Nazioni Unite, dell’OCSE e dell’Unione Europea.

Banca Generali: la leadership negli investimenti sostenibili ESG

Il Corporate Standard Ethics Rating assegnato a Banca Generali ne attesta l’impegno sul fronte degli investimenti sostenibili ESG. Come indica anche la valutazione del rating, la strategia sostenibile di Banca Generali aderisce alle indicazioni volontarie delle Nazioni Unite, dell’OCSE e dell’Unione Europea, con un focus anche su tematiche più complesse quali l’integrazione degli investimenti sostenibili ESG (Environmental, Social, Governance) e l’uso dell’intelligenza artificiale. Non solo: anche la politica ambientale e la rendicontazione extra-finanziaria si confermano in linea con le buone pratiche adottate nel settore. Le policy adottate, alla base del sistema di governance della Sostenibilità, nonché la struttura del welfare aziendale, la gestione del rapporto con gli stakeholder e le novità nel sistema di prevenzione degli illeciti, rischi ICT e ESG risk management, sono coerenti al livello di rating raggiunto da Banca Generali.

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Risparmio privato, Banca Generali: cinque i macrotrend della consulenza del futuro

Risparmio privato e consulenza finanziaria sono settori in costante evoluzione e ai professionisti è richiesta una grande capacità di adattamento per soddisfare le nuove esigenze dei clienti. Marco Bernardi di Banca Generali lo ha spiegato sul palco dei Bluerating Awards durante un workshop dedicato al tema.

Banca Generali, Istituto leader nel risparmio privato

La trasformazione della consulenza finanziaria secondo Banca Generali e Progetica

Le trasformazioni in atto nella consulenza e nel risparmio privato rappresentano una delle principali sfide del settore. Maggiore consapevolezza dei clienti e digitalizzazione impongono ai financial advisors un impegno e un aggiornamento costante, che si riflette sulla ricerca da parte dei professionisti di valorizzazione e remunerazione adeguati. Sul tema è intervenuto Marco Bernardi, Vice Direttore Generale Reti Commerciali, Canali Alternativi e di Supporto di Banca Generali, ospite del workshop “La consulenza che sarà: adattamento o trasformazione”. Tenutosi a Milano durante i Bluerating Awards 2023, nel corso dei quali l’Istituto si è aggiudicato il Premio Sostenibilità, il workshop è stata l’occasione per discutere sul futuro della consulenza finanziaria. Al centro dell’incontro, che ha visto la partecipazione dei manager delle principali realtà italiane leader nel risparmio privato, la presentazione dello studio “What financial advisors want”. Realizzata da Progetica in collaborazione con Bluerating, l’indagine si è posta l’obiettivo di comprendere le principali istanze dei professionisti, sempre più alla ricerca di un nuovo modello consulenziale-relazionale. La valorizzazione della professione e il rapporto con la clientela appaiono, più della remunerazione, come fattori fondamentali del futuro. A questi si aggiungono la richiesta di maggiore spazio alle donne nella rete e spinta sul lavoro in team.

Bernardi: “Clienti del futuro più esigenti, ai giovani il compito di padroneggiare i cambiamenti

Per Marco Bernardi sono cinque i macrotrend da tenere in considerazione per interpretare efficacemente i cambiamenti in corso nel panorama della consulenza e del risparmio privato. Clienti più consapevoli e maggiore richiesta di contatto diretto con le banche sono i primi due macrotrend che, secondo il manager di Banca Generali, influenzeranno gli anni a venire. Sul fronte interno ci sono invece concentrazione del mercato, tipologia di remunerazione e digitalizzazione. Nella parte finale del suo intervento, Bernardi ha anche sottolineato l’importanza di coinvolgere i professionisti più giovani, che avranno il compito di gestire e padroneggiare i cambiamenti. Tra le iniziative più recenti di Banca Generali non a caso c’è “New generation”, che investe sui giovani talenti del settore con lo scopo di creare una nuova generazione di consulenti finanziari under 35 in grado di guidare i futuri clienti private in un contesto globale sempre più caratterizzato dall’incertezza.

Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali

Gian Maria Mossa: per Banca Generali crescita ed espansione in Svizzera 

In un’intervista rilasciata al “Corriere del Ticino”, Gian Maria Mossa ha dichiarato che, in seguito all’acquisizione della maggioranza della fiduciaria Valeur (ora BG Valeur), Banca Generali “non esclude di poter attuare in Ticino altre acquisizioni, cogliendo le eventuali opportunità che si presentassero”.

Gian Maria Mossa

Gian Maria Mossa sulla crescita di Banca Generali: l’intervista rilasciata al “Corriere del Ticino”

Nuovi traguardi per Banca Generali, Istituto guidato dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Gian Maria Mossa: tra questi la recente concessione della licenza bancaria da parte della FINMA (Autorità Federale di Vigilanza sui Mercati Finanziari) che consente all’Istituto di estendere la propria operatività in Svizzera. Un risultato di grande rilievo – basti pensare che le autorità elvetiche non accordavano la licenza a una private bank italiana da 15 anni – che giunge dopo un primo semestre 2023 in forte crescita per Banca Generali. È stato proprio l’AD e DG Gian Maria Mossa a sottolinearne l’importanza nell’intervista al “Corriere del Ticino”: “Per noi la licenza bancaria ottenuta dalla FINMA è un passaggio molto importante. Possiamo ora operare come vera e propria banca anche in Svizzera. Si tratta della realizzazione concreta di un capitolo di rilievo della nostra strategia”. Crescita sempre più accentuata, dunque, ma con solide radici nel contesto italiano: “L’Italia continua per noi ad essere naturalmente il punto di riferimento principale”, ha aggiunto, “ma fuori dai confini italiani è proprio la Confederazione elvetica a costituire un approdo di spessore, che abbiamo da tempo identificato”.

Gian Maria Mossa: Banca Generali tra crescita organica e acquisizioni

Con la licenza bancaria concessa dalla FINMA, Banca Generali continua lungo un percorso di crescita che coinvolge così anche il territorio svizzero: un mercato che Gian Maria Mossa descrive come fondamentale, per le banche e la finanza in generale e in particolare per la gestione di patrimoni privati, che è il comparto appunto in cui noi siamo attivi. Siamo a Lugano e puntiamo molto sul Ticino, al tempo stesso pensiamo per quel che riguarda il futuro anche ad una possibile nostra presenza negli altri centri elvetici principali di private banking, guardiamo anzitutto a Zurigo e poi eventualmente a Ginevra”. Parallelamente, la strategia delineata da Gian Maria Mossa fa leva sia sulla crescita organica sia su quella strutturata per linee esterne: A Lugano abbiamo rilevato la maggioranza della fiduciaria Valeur, diventata BG Valeur, e non escludiamo di poter attuare in Ticino altre acquisizioni, cogliendo le eventuali opportunità che si presentassero”. In tale contesto, la vicinanza alle famiglie e la protezione del risparmio, unite a un modello basato su innovazione, ruolo centrale del private banker e grande professionalità, continuano a rappresentare il valore aggiunto di Banca Generali.

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Risparmio privato: i consigli di Banca Generali su come affrontare la volatilità dei mercati

Il conflitto in Palestina ha scosso il mondo e messo in allerta gli investitori. Come gestire il risparmio privato in un contesto di volatilità e incertezza? Sul blog di Banca Generali l’analisi di Corrado Cominotto, Responsabile gestioni patrimoniali attive.

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Banca Generali: guerre e politiche monetarie, quali i rischi per il risparmio privato

Il risparmio privato è messo a dura prova dalla situazione geopolitica e macroeconomica attuale, che vede una forte volatilità dei mercati e una crescente incertezza sulle mosse delle banche centrali. Agli effetti della pandemia e del conflitto russo-ucraino oggi si aggiungono anche i timori sul Medio Oriente, con un potenziale impatto sulla politica monetaria in Europa e negli Stati Uniti. Una serie di incognite di fronte alle quali la parola d’ordine per i risparmiatori è prudenza. A spiegarlo è Corrado Cominotto, Responsabile gestioni patrimoniali attive di Banca Generali, leader nelle soluzioni di investimento per il risparmio privato. Il conflitto in Palestina è sicuramente una fonte di volatilità ulteriore, soprattutto in un contesto che risente del rialzo dei tassi di interesse deciso dalla FED e dalla BCE per contrastare l’inflazione. Di pari passo con l’incertezza c’è la tendenza dei risparmiatori a cercare beni rifugio, in primis oro e petrolio. Ma se in passato il conflitto israelo-palestinese ha comportato profonde ripercussioni sui prezzi del greggio, oggi la tendenza sembra essere diversa, sottolinea Cominotto. Al momento i rialzi di oro e petrolio appaiono infatti contenuti, così come le variazioni del mercato obbligazionario e azionario.

Cominotto (Banca Generali): “Nuovo embargo OPEC improbabile, ma attenzione all’Iran”

Il motivo, secondo il Responsabile di Banca Generali, va ricercato nel diverso atteggiamento finora mostrato dai Paesi arabi dell’OPEC. A differenza ad esempio di quanto accaduto negli anni ‘70, quando durante la guerra del Kippur l’OPEC dichiarò un embargo petrolifero contro i sostenitori di Israele causando una fiammata inflazionistica e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, oggi un embargo di questo tipo risulta altamente improbabile. Tuttavia, se dovesse essere coinvolto l’Iran, potrebbe verificarsi un aumento repentino del prezzo del petrolio, che porterebbe i banchieri centrali a essere più restrittivi del previsto, causando di fatto una recessione. In generale, i beni rifugio più attraenti per il risparmio privato sono i titoli governativi, in particolare il Treasury USA, che fornisce anche la diversificazione valutaria derivante dal dollaro americano. Dal 7 ottobre a oggi, ribadisce Cominotto, i mercati non hanno registrato significative variazioni, ma è bene essere preparati a eventuali scenari avversi.

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Investimenti sostenibili ESG in Banca Generali: inaugurata la mostra Time to Change 

Investimenti sostenibili ESG: Time to Change di Banca Generali nasce come progetto fotografico per approfondire il mondo della sostenibilità attraverso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L’iniziativa è approdata a Milano in Corso Vittorio Emanuele con una mostra che ospita le fotografie di Stefano Guindani.

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Banca Generali: la fotografia insieme agli investimenti sostenibili ESG

Banca Generali con Stefano Guindani per un progetto di grande rilevanza e sensibilizzazione sui progressi legati ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. L’iniziativa è denominata Time to Change e mette in luce la questione sotto un punto di vista duplice: l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente ma, al tempo stesso, anche le soluzioni realizzate negli anni puntando sulla sostenibilità e sull’innovazione, dimostrando quanto sia necessario invertire rotta. Tale impegno è allineato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, pietra angolare per le strategie connesse agli investimenti sostenibili ESG. In tale contesto, Banca Generali ha presentato a Milano la mostra fotografica del progetto, che illustra il percorso compiuto da Stefano Guindani in giro per il mondo: quasi due anni e mezzo di viaggio, ha evidenziato il fotografo durante la presentazione, con l’obiettivo di “raccontare a che punto siamo nel perseguire i 17 Obiettivi SDGs dell’Agenda ONU e sensibilizzare più persone possibili, motivo per cui una mostra aperta, diffusa e fruibile gratuitamente. Cercare davvero di sensibilizzare tutte le persone affinché ognuno di noi si senta in dovere di cominciare a far qualcosa per migliorare la situazione”.

Investimenti sostenibili ESG: Banca Generali, un messaggio di consapevolezza e speranza

Come sottolineato dal Vice Direttore Generale di Banca Generali Andrea Ragaini durante la presentazione, la mostra Time to Change è itinerante per amplificare la portata del progetto: un primo palcoscenico è stata la città di Venezia a settembre, per poi giungere a Milano a ottobre e successivamente in altre località per tutto il 2024. “Un modo per fotografare gli Obiettivi dell’Agenda ONU, i 17 Obiettivi di Sostenibilità”, ha dichiarato il Vice Direttore Generale di Banca Generali: “Quello che ci piaceva è fotografare ciò che ha fatto l’uomo in questi decenni, ma anche ciò che può fare nei decenni futuri per migliorare quello che è stato fatto in passato. Un messaggio di consapevolezza ma anche di grossa speranza verso il futuro”. L’iniziativa rientra in un progetto più ampio avviato dall’Istituto leader nel settore degli investimenti sostenibili ESG. Tra le attività in programma anche la raccolta delle fotografie in un volume, le cui vendite finanzieranno i progetti della Fondazione The Human Safety Net del Gruppo Generali: un contributo ulteriore, ad esempio, per il Progetto Esir e Aula 162, in collaborazione con la Croce Rossa e dedicato alla formazione e all’inserimento lavorativo delle persone rifugiate.

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Risparmio privato, nuovo capitolo per Banca Generali: l’Istituto sbarca in Svizzera

Il risparmio privato in Svizzera ha un nuovo protagonista: Banca Generali. L’Istituto ha ottenuto la licenza e potrà offrire i suoi servizi di private banking. Annunciate sinergie con la controllante Generali e una politica di acquisizioni nel Paese.

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Banca Generali apre ai risparmiatori svizzeri

Nuovo importante traguardo per il leader italiano del risparmio privato: Banca Generali ha infatti ottenuto la licenza in Svizzera, dove si prepara ad operare come una vera e propria private bank. L’ultima licenza concessa dalle autorità elvetiche ad una banca italiana risale a 15 anni fa. Un passo decisivo per la strategia di espansione portata avanti dall’Amministratore Delegato Gian Maria Mossa che, a seguito dell’annuncio dell’ingresso di Banca Generali nel mercato elvetico, ne ha evidenziato le opportunità di business. Sul piatto nuove partnership commerciali attraverso la controllante Generali, già presente in Svizzera con i suoi servizi assicurativi, e nuove acquisizioni per rafforzare la presenza nel Paese.

Come Banca Generali intende diventare punto di riferimento in materia di risparmio privato nel mercato elvetico

Ci sono diversi punti di contatto tra l’attività dell’assicurazione e quella della banca – ha dichiarato l’AD di Banca Generalied esistono tutti i presupposti per avere sinergie tra noi e il nostro azionista di maggioranza anche in Svizzera, mercato in cui Assicurazioni Generali peraltro ha da molto tempo una sua presenza diretta”. Ma l’Istituto ha già dato prova negli scorsi mesi del suo interesse verso il mercato elvetico del risparmio privato, in particolare nel Ticino. A Lugano ha già comprato la maggioranza di Valeur, ora BG Valeur, e non esclude altre operazioni in futuro, come acquisizioni di piccole banche, fiduciarie e family office. Nel frattempo, la Banca conferma il trend positivo sugli indicatori finanziari: dopo i 274 milioni di agosto, ha chiuso la raccolta netta di settembre raggiungendo quota 373 milioni di euro e portando il totale annuo a oltre 4,3 miliardi.

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Con Banca Generali il risparmio privato contribuisce agli obiettivi ONU

Il risparmio privato può essere un alleato per la sostenibilità. Questo è il messaggio che Banca Generali ha voluto trasmettere con il progetto Time to Change, presentato in versione docufilm all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

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A Venezia anche Time to Change, il docufilm ispirato al progetto di Banca Generali

Si è tenuta lo scorso 5 settembre a Venezia, in occasione della 80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, la prima del docufilm BG4SDGs-Time to Change. Prodotto in collaborazione con Rai Cinema e diretto da Emanuele Imbucci, il docufilm prende ispirazione dal progetto omonimo promosso dal leader del risparmio privato Banca Generali e realizzato dal fotografo Stefano Guindani. Time to Change nasce per documentare lo stato dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite tra sfide e opportunità, oltre che per offrire una testimonianza dell’impatto degli investimenti sostenibili ESG in diverse aree del Pianeta. Dal deserto del Chalby in Kenya alle miniere d’oro in Colombia fino al Peres Ceneter for Peace in Israele: 17 tappe per esplorare l’avanzamento dei Sustainable Development Goals attraverso la lente di Guindani, che grazie al supporto dell’antropologo Alberto Salza ha potuto catturare non solo i cambiamenti ambientali e le urgenze sociali ma anche le soluzioni innovative e responsabili ideate per invertire il corso degli eventi e promuovere uno sviluppo sempre più sostenibile.

Banca Generali, risparmio privato: dietro gli scatti di Guindani un appello contro i cambiamenti climatici e sociali

Oltre alla presentazione del docufilm presso le Procuratie Vecchie, sede della Fondazione del Gruppo Generali, il reportage voluto da Banca Generali ha avuto un’altra importante occasione di visibilità. Durante l’ultimo Forum Ambrosetti sono stati infatti esposti alcuni scatti di Guindani, che verranno raccolti nel libro Time to Change in uscita questo ottobre. Non è un caso che l’Istituto abbia scelto la kermesse di Villa D’Este per mostrare come il risparmio privato possa essere investito in modo responsabile e solidale per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda ONU. Il messaggio è chiaro: per cambiare le sorti del Pianeta è necessario l’impegno di tutti, in particolare degli imprenditori e delle aziende. “Dobbiamo tutti adoperarci per avviare un circolo virtuoso in cui i principi sanciti dall’Onu diventino un elemento importante nelle scelte strategiche ma anche nel day by day – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Gian Maria Mossa – e siamo convinti che conoscenza e sensibilizzazione siano passaggi imprescindibili per muoversi in questa direzione”. A testimoniare l’impegno di Banca Generali sul tema degli investimenti sostenibili ESG anche gli ultimi dati sulle soluzioni gestite, con l’Istituto che ha recentemente superato i 14 miliardi di euro in prodotti che seguono i criteri ambientali, sociali e di governance.

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Gian Maria Mossa (Banca Generali): maggiore sensibilizzazione sugli investimenti sostenibili ESG

Netta la direzione intrapresa da Banca Generali verso gli investimenti sostenibili ESG: concluso il primo semestre 2023 con 14,1 miliardi di euro di masse gestite in tale ambito, più che raddoppiando il risultato dei 6,5 miliardi di fine 2021.

Investimenti sostenibili ESG, Banca Generali

Banca Generali: conoscenza e sensibilizzazione per muoversi verso gli investimenti sostenibili ESG

In occasione della conferenza convocata a chiusura del progetto “Time To Change”, Banca Generali ha presentato i risultati al 30 giugno 2023 in tema di investimenti sostenibili ESG: 14,1 miliardi di euro il volume delle masse gestite nell’ambito dedicato alle soluzioni d’investimento attente all’ambiente, all’inclusione sociale e alle buone regole di governo aziendale, più che raddoppiando i 6,5 miliardi di euro raggiunti a fine 2021. “L’impegno della banca nella sostenibilità va oltre le dinamiche d’offerta e il ruolo di custode per la protezione dei patrimoni che ci caratterizza e si adopera sempre di più per tradursi in un impatto a favore dell’intera comunità”, ha evidenziato Gian Maria Mossa durante l’evento, specificando come “la conoscenza e la sensibilizzazione siano passaggi imprescindibili per muoversi in questa direzione”. Per l’Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG l’obiettivo è “adoperarci per avviare un circolo virtuoso in cui i principi sanciti dall’ONU diventino un elemento importante nelle scelte strategiche ma anche nel quotidiano”.

Banca Generali: “Time To Change”, diffondere cultura verso gli investimenti sostenibili ESG

Come reso noto nella conferenza, il livello di masse relative agli investimenti sostenibili ESG corrisponde a un terzo (33,7%) delle masse totali gestite da Banca Generali. Promosse anche attività formative specifiche sul settore, con il 71% dei dipendenti coinvolto al 30 giugno 2023, oltrepassando così l’obiettivo del 70% fissato al 2024. Emerge anche l’attenzione di Banca Generali per la trasparenza di governance e per il coinvolgimento degli stakeholder, elementi che hanno condotto a un aumento dei rating da parte delle principali agenzie incaricate. Tale impegno passa anche attraverso iniziative di sensibilizzazione sull’importanza delle scelte di investimento responsabili. Su questo si è focalizzato il progetto “Time To Change” condotto insieme al fotografo internazionale Stefano Guindani: 17 scatti in giro per il mondo per approfondire lo stato dell’arte dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030. Il viaggio è stato raccontato sui social media e raccolto in un libro disponibile in digitale su www.bg4sdgs.com e nelle librerie a partire da ottobre. Le foto più rappresentative saranno esposte a tappe nelle principali città italiane durante il 2024. Il progetto ha ispirato anche un docufilm in collaborazione con Rai Cinema, disponibile su piattaforma Rai Play dalle prossime settimane.

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Rivoluzione Fintech, Banca Generali si prepara al futuro con gli under 35

La consulenza finanziaria è sempre più plasmata dall’innovazione Fintech. Con il progetto “New Generation”, Banca Generali intendere rafforzare la sua leadership nel settore.

Banca Generali, fintech e under 35 per il futuro della consulenza

Banca Generali: professionisti under 35 per gestire la transizione Fintech e ringiovanire il settore

In un’epoca caratterizzata da cambiamenti rapidi nell’industria finanziaria, Banca Generali si posiziona come un leader che abbraccia l’innovazione Fintech. Questo settore è testimone di una trasformazione accelerata, con servizi finanziari sempre più influenzati dalle nuove tecnologie e da una crescente attenzione verso gli investimenti sostenibili. Tuttavia, tale trasformazione comporta la necessità di professionisti altamente preparati per affrontare le sfide complesse che ne derivano. Banca Generali ha lanciato un ambizioso progetto noto come “New Generation”. L’obiettivo: integrare nella sua rete di private banker e consulenti finanziari una nuova generazione di professionisti e ringiovanire la consulenza finanziaria. Questi consulenti sono chiamati a rimanere all’avanguardia delle nuove soluzioni Fintech e a comprendere le esigenze dei futuri clienti privati.

Fintech, Banca Generali: la consulenza finanziaria come scelta professionale

Il ricambio generazionale non è tuttavia un percorso privo di ostacoli. A parlarne è Stefano Lenti, Responsabile Area Consulenti Finanziari di Banca Generali. Per il manager si conferma sempre di più il trend che vede nel sistema bancario tradizionale la fonte più adatta da cui attingere giovani professionisti. Tra i cambiamenti più impattanti apportati dall’innovazione Fintech c’è infatti l’aumento di servizi e piani sempre più personalizzati, con la conseguente pressione degli Istituti sulla commercializzazione dei prodotti. Una situazione insostenibile per molti dipendenti, che attirati da “piani formativi specifici, livelli di servizio migliori e maggior libertà d’azione” optano per la consulenza finanziaria. Secondo Lenti, il gap tra sistema bancario tradizionale e realtà come Banca Generali che invece mettono al centro il proprio network di consulenti è destinato ad aumentare.  I numeri sembrano confermare la tesi del manager, con l’Istituto che nel solo 2022 ha registrato un incremento del 22% degli under 35 provenienti dal mondo bancario.

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Fintech: Banca Generali chiude il mese di luglio 2023 con una raccolta netta di €455 milioni

Fintech, la leadership di Banca Generali: a luglio la raccolta netta ha raggiunto i 455 milioni di euro riflettendo l’efficacia delle strategie di investimento e dimostrando una crescita costante nel corso dell’anno.

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Fintech, Banca Generali: a luglio raccolta netta di 455 milioni di euro e crescita costante degli investimenti

In un contesto dove le soluzioni fintech giocano un ruolo sempre più importante, prosegue la crescita di Banca Generali come indica il dato relativo alla raccolta netta registrato a luglio: 455 milioni di euro che portano il totale da inizio anno ad oltre 3,7 miliardi di euro. Il risultato segna una crescita del 4% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, nonostante il considerevole impatto dei pagamenti per gli adempimenti fiscali (179 milioni, per un totale di 620 milioni da inizio anno). In termini di prodotto le soluzioni gestite, anche a fronte dell’esperienza in ambito Fintech, hanno registrato flussi positivi per 56 milioni di euro (735 milioni da inizio anno). E continua a riscontrare l’attenzione della clientela di Banca Generali anche il risparmio amministrato che a luglio arriva a 591 milioni di euro (5,5 miliardi da inizio anno): la domanda di advisory evoluta ha invece registrato 183 milioni nel mese (1.044 milioni nel 2023). Complessivamente i flussi nelle soluzioni gestite e nella consulenza evoluta su risparmio amministrato si sono attestati a 258 milioni di euro nel mese per un totale di 1,87 miliardi da inizio anno (+30% anno su anno).

Fintech: il commento dell’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa sulla performance di luglio

L’AD Gian Maria Mossa, che in più occasioni ha evidenziato l’importanza del fintech nelle strategie di Banca Generali, ha commentato la performance di luglio: “Cresciamo solidi e costanti anche in un mese caratterizzato da importanti scadenze fiscali per i clienti, forti dell’ampia diversificazione nell’offerta e della qualità dei nostri banker al fianco delle famiglie nelle scelte di pianificazione e protezione”. Nonostante le sfide economiche e le politiche delle banche centrali, ha aggiunto l’AD Gian Maria Mossa, “continuiamo ad acquisire nuova clientela e ad intercettare flussi di risparmio grazie alla nostra leadership nelle soluzioni di investimento a maggiore valore aggiunto come l’advisory e le gestioni”. Banca Generali, all’avanguardia nell’offerta di soluzioni fintech, continua a registrare “forte domanda di consulenza e questo ci dà grande fiducia per la crescita dei prossimi mesi”.