ASPI, investimenti per 7 miliardi: Roberto Tomasi ai microfoni di Radio 24

7 mila dipendenti, 7 miliardi di investimenti pronti a partire con progetti esecutivi approvati: l’intervista di Radio 24 all’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.

Roberto Tomasi

Roberto Tomasi a “24Mattino”: investimenti per 7 miliardi pronti per essere sbloccati

Investimenti per 7 miliardi di euro pronti a partire con progetti esecutivi approvati: lo sottolinea l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi intervistato lo scorso 23 giugno a Radio24. “Nel ruolo che ricopro non posso che cercare di essere ottimista. È da luglio del 2019 che dialoghiamo con il Governo per cercare un componimento della situazione” ha spiegato l’AD sottolineando che sono state messe in atto “tutte le azioni di tutela necessarie sia nei confronti dell’Europa che dei tribunali amministrativi per salvaguardare gli interessi dell’azienda”. Sono 7 mila i dipendenti della società, come ricorda l’AD, e 7 miliardi gli investimenti in piano: “Quindi un quadro di riferimento complesso e che deve essere considerato un valore per il sistema Paese”. In passato è emersa “una non gestione o una non corretta gestione del sistema infrastrutturale del Paese” per il quale è indispensabile “una pianificazione di medio e lungo termine” secondo Roberto Tomasi. Nell’ultimo anno di collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture “sono stati fatti grandissimi passi in avanti” ma “è mancata una visione strategica della manutenzione”. “La mancanza di una chiara definizione non ha prodotto un piano di manutenzione coerente con le necessità” ha aggiunto l’AD.

Roberto Tomasi: innovazione e sostenibilità, il piano di trasformazione di ASPI

In Autostrade per l’Italia (ASPI) da luglio 2015, Roberto Tomasi ne è stato prima Co-Direttore Generale, incarico che lo ha portato a supervisionare lo sviluppo di nuove opere gestendo complessivamente investimenti per 14,5 miliardi: tra queste la realizzazione della Variante di Valico, il completamento dei lavori sulla dorsale Adriatica A14, l’avvio di nuovi progetti di potenziamento. Nominato nel 2018 Direttore Generale, ne diventa Amministratore Delegato nel gennaio dello scorso anno. Ricerca, sviluppo, sostenibilità e digitalizzazione sono gli assi intorno a cui il futuro della società deve essere costruito: questa è la vision di Roberto Tomasi. Il piano di trasformazione della società lanciato lo scorso febbraio guarda proprio verso la realizzazione di una “green infrastructure”: 7,5 miliardi di euro per investimenti e manutenzioni fino al 2023, oltre 1.000 assunzioni e massima priorità a sicurezza su strade, cantieri e luoghi di lavoro.

Autostrade per l’Italia valorizza il Belpaese con “Il Giro nel Giro”

Nell’ambito del Giro d’Italia 2019, Autostrade per l’Italia ha ideato il progetto “Il Giro nel Giro” al fine di valorizzare le bellezze paesaggistiche italiane, coniugandole con la passione per il ciclismo. Il bilancio dell’iniziativa è ottimo.

Autostrade per l'Italia

Autostrade per l’Italia: il progetto “Il Giro nel Giro”

Bilancio positivo per l’iniziativa “Il Giro nel Giro”, ideata da Autostrade per l’Italia. Il progetto è stato lanciato nell’ambito dell’edizione 2019 del Giro d’Italia. Si tratta di un tour amatoriale basato su cinque tappe a cui hanno partecipato esperti e appassionati di ciclismo italiani, riscoprendo da vicino anche lo splendido patrimonio paesaggistico italiano. Non a caso, il Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing del gruppo Atlantia e Autostrade per l’Italia Francesco Delzio l’ha definito “Un inno alla bellezza. Quella dei beni artistici dichiarati patrimonio dell’umanità, che rendono unica l’Italia dalla provincia alle città d’arte, e insieme quella del ciclismo amatoriale capace di coinvolgere e appassionare tutta la famiglia”. Durante l’itinerario, i corridori hanno avuto la possibilità di ammirare noti beni dell’Unesco quali il centro storico di Firenze, la Villa Adriana a Tivoli, i Monumenti Paleocristiani a Ravenna e la Villa Barbaro a Maser.

Autostrade per l’Italia: l’impegno nell’esaltazione del patrimonio italiano

“Il Giro nel Giro” è un esempio di valorizzazione delle bellezze paesaggistiche italiane che nasce da un altro progetto di Autostrade per l’Italia: “Sei in un paese meraviglioso”. Il fine ultimo del gruppo Atlantia è la promozione del patrimonio culturale, naturalistico e gastronomico del Belpaese attraverso il racconto di 300 esperienze che coinvolgono oltre 1.000 Comuni italiani e 40 beni Unesco presenti nella penisola. Lo stesso obiettivo è perseguito dall’iniziativa ideata nell’ambito del Giro d’Italia 2019, come conferma Francesco Delzio: Autostrade per l’Italia rilancia il suo ruolo sociale come strumento di promozione delle bellezze dei territori attraversati dalla nostra rete e come vetrina dei valori migliori dell’identità italiana caratterizzata da un incrocio unico di paesaggi e attività dell’uomo”. Le cinque tappe dell’edizione 2019 dell’appuntamento sono state così calendarizzate: Vinci – Centro storico di Firenze (13 maggio), Frascati – Tivoli, Villa Adriana (15 maggio), Ravenna – Sant’Apollinare in Classe (21 maggio), Treviso – Maser (31 maggio).

“Il Giro nel Giro”: non delude il progetto di Autostrade per l’Italia per il Giro d’Italia 2019

Alla scoperta delle bellezze del Paese in bicicletta: con “Il Giro nel Giro” Autostrade per l’Italia ha portato gli appassionati di ciclismo dentro il Giro d’Italia 2019.

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Autostrade per l’Italia: il Belpaese in vetrina con “Il Giro nel Giro”

Si è conclusa positivamente l’esperienza de “Il Giro nel Giro”, l’originale iniziativa ideata e realizzata da Autostrade per l’Italia nell’ambito del Giro d’Italia 2019. Un tour amatoriale in cinque tappe a cui hanno preso parte numerosi appassionati di ciclismo, che hanno così potuto vivere da vicino quello che è l’evento di settore più importante del Paese. Non solo: l’ottimo riscontro ottenuto da “Il Giro nel Giro” si deve anche alla sua doppia anima. “Un inno alla bellezza” lo ha definito Francesco Delzio, Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing del gruppo Atlantia e di Autostrade per l’Italia: “Quella dei beni artistici dichiarati patrimonio dell’umanità, che rendono unica l’Italia dalla provincia alle città d’arte, e insieme quella del ciclismo amatoriale capace di coinvolgere e appassionare tutta la famiglia”. I tracciati, partiti da quelli ufficiali della Corsa Rosa, si sono conclusi infatti davanti a conosciuti beni Unesco che i partecipanti hanno avuto modo di visitare: il centro storico di Firenze, la Villa Adriana a Tivoli, i Monumenti Paleocristiani a Ravenna e la Villa Barbaro a Maser.

Autostrade per l’Italia: le iniziative per valorizzare le meraviglie del Paese

L’idea de “Il Giro nel Giro” nasce da un altro fortunato progetto di Autostrade per l’Italia. Con “Sei in un Paese Meraviglioso”, la società del gruppo Atlantia vuole promuovere il patrimonio culturale, naturalistico e gastronomico della provincia italiana, raccontando e valorizzando 300 esperienze che coinvolgono oltre 1.000 Comuni italiani e 40 beni Unesco presenti nella penisola. “Il Giro nel Giro” guarda dunque nella stessa direzione, puntando a valorizzare sempre più le bellezze del Paese, come spiega Francesco Delzio: Autostrade per l’Italia rilancia il suo ruolo sociale come strumento di promozione delle bellezze dei territori attraversati dalla nostra rete e come vetrina dei valori migliori dell’identità italiana caratterizzata da un incrocio unico di paesaggi e attività dell’uomo”. Il calendario dell’edizione 2019 ha previsto cinque tappe: Vinci – Centro storico di Firenze (13 maggio), Frascati – Tivoli, Villa Adriana (15 maggio), Ravenna – Sant’Apollinare in Classe (21 maggio), Treviso – Maser (31 maggio). Il 25 maggio poi, a corredo dell’iniziativa, il ritorno di un importante appuntamento: la grande “classica” sulla A1 Panoramica, giunta alla quarta edizione, che permette a più di 1.000 appassionati delle due ruote di realizzare il “sogno proibito” di pedalare su un’autostrada per circa 36 km di saliscendi da Puliana a Pian Del Voglio e ritorno.

Autostrade per l’Italia: il punto del Consulente Tecnico sull’esame dei reperti del Morandi

“Solo uno dei 4 attacchi degli stralli era ossidato”: le precisazioni del Consulente Tecnico di Autostrade per l’Italia Giuseppe Mancini sulle indiscrezioni stampa relative agli esami sui reperti del Ponte Morandi.

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Autostrade per l’Italia, il Consulente Giuseppe Mancini: “Per le analisi sui reperti attendiamo i risultati”

Giuseppe Mancini interviene in merito alle indiscrezioni sulle analisi su alcuni reperti del Ponte Morandi realizzate presso il laboratorio Empa di Zurigo. Ad essere inviati in Svizzera sono “sono solo quelli che presentavano alcuni segni di ossidazione e ammaloramento, a fronte di uno stato complessivo del ponte ben differente” spiega il Consulente Tecnico di Autostrade per l’Italia, precisando inoltre che “dei quattro attacchi degli stralli all’antenna, ad esempio, tre erano in condizioni molto buone e solo uno (il reperto 132 inviato a Zurigo) presentava segni di ossidazione non visibili dall’esterno”. Non solo: come osserva il Consulente di Autostrade per l’Italia, le prove effettuate a Zurigo e le classificazioni sommarie non sono ancora terminate e sono state effettuate solo visivamente.

Ponte Morandi, analisi dei reperti a Zurigo: il parere del Consulente Tecnico di Autostrade per l’Italia

“La capacità portante del Ponte Morandi, a Genova, era garantita” chiarisce quindi il Professor Giuseppe Mancini, Consulente Tecnico di Autostrade per l’Italia, smentendo le indiscrezioni stampa circa un generico o generale ‘ammaloramento’ del Ponte Morandi. Bisognerà attendere i risultati, ma le prove effettuate nei laboratori Empa “lasciano dedurre che, anche tenendo conto dell’ossidazione evidenziata dopo il crollo, la capacità portante fosse comunque garantita”. Ciò è confermato “dal fatto che un’eventuale perdita di capacità portante degli stralli associata alla progressiva rottura dei cavi avrebbe nel tempo determinato allungamenti degli stralli con un conseguente importante quadro fessurativo, non verificatosi prima del crollo”. Per il Consulente Tecnico di Autostrade per l’Italia quindi la causa scatenante non va ricercata nel cedimento della testa dello strallo, il cosiddetto reperto 132: un parere ribadito in più occasioni dall’esperto, che in curriculum annovera importanti esperienze professionali come Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni.

Giovanni Castellucci lascia Autostrade per l’Italia ma continua a guidare Atlantia

Autostrade per l’Italia avrà un nuovo Amministratore Delegato: Giovanni Castellucci conferma la scelta di lasciare il ruolo per seguire meglio lo sviluppo internazionale di Atlantia, iniziato con la recente acquisizione di Abertis.

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Autostrade per l’Italia: l’AD Giovanni Castellucci lascia per concentrarsi su Atlantia

L’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci lascerà la guida della società per dedicarsi alla crescita internazionale di Atlantia. Il manager lo ha confermato lo scorso 28 novembre rispondendo ai giornalisti all’uscita dalla Procura di Genova, dove è stato sentito dai magistrati nell’ambito dell’inchiesta sul Ponte Morandi. “Il gruppo Atlantia è diventato ancora più importante a livello globale, il primo al mondo nel settore delle infrastrutture” ha detto l’AD Giovanni Castellucci spiegando che “il processo di progressiva riduzione di responsabilità e di uscita da Autostrade per l’Italia iniziato prima di questa tragedia, riprenderà a breve”.

Autostrade per l’Italia: l’annuncio dell’AD Giovanni Castellucci

Come riportato da diverse testate, l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci aveva comunicato la sua decisione il 3 agosto scorso, prima quindi dei fatti di Genova, nel corso del CdA in cui era stata presentata la riorganizzazione del gruppo. L’obiettivo sarebbe quello di contribuire maggiormente allo sviluppo internazionale di Atlantia, cresciuta con l’acquisizione di Abertis. L’AD di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci avrebbe quindi modo di concentrarsi sul progetto di creazione di un gruppo infrastrutturale su scala globale: un’operazione che richiede grande impegno, senza “carichi operativi”.