TIM: il profilo professionale dell’AD Amos Genish

Amministratore Delegato e Direttore Generale dal settembre 2017, Amos Genish punta a “trasformare TIM in una vera Digital Telco”.

Amos Genish

Amos Genish: il ritratto formativo e professionale dell’AD di TIM

Nato a Hadera nel 1960, Amos Genish si laurea in Economia e Contabilità all’Università di Tel Aviv. Il suo percorso professionale comincia in una delle principali società contabili israeliane (oggi KPMG Israel), dove si occupa di audit e contabilità per grandi gruppi. Nel 1989 entra come CFO in Edunetics Ltd., start-up specializzata nello sviluppo di sistemi curricolari multimediali omnicomprensivi, in particolare per il mercato scolastico statunitense. Successivamente sceglie di intraprendere una nuova avventura professionale: gestisce la raccolta fondi iniziale per avviare le attività di GVT, un nuovo operatore di telecomunicazioni attivo nelle aree più remote. Ne supporta il lancio in Cile, Perù e Colombia e in seguito viene nominato Amministratore Delegato: dal 1999 porta la società a crescere significativamente e nel 2007 gestisce l’IPO verso la Borsa brasiliana. Dal 2015 al 2017 alla guida di Telefônica Brasil, Amos Genish viene riconosciuto nel 2016 da Institutional Investor il migliore CEO dell’America Latina in ambito Tecnologia, Media e Telecomunicazioni.

Amos Genish: la visione dell’AD e gli obiettivi per TIM

“È un privilegio e un onore essere stato nominato Amministratore Delegato di TIM, un’azienda che ha una grande storia e un futuro ambizioso da disegnare”: con queste parole Amos Genish nel settembre 2017 ha commentato la nomina sottolineando il valore del gruppo in cui tuttora opera. L’AD aveva già in mente quale impronta dare all’azienda: “Il nostro obiettivo è trasformare TIM in una vera Digital Telco”. Ed è in questa direzione che oggi guarda il Piano DigiTIM, forte anche dei recenti traguardi nel 5G. “Grazie all’aggiudicazione di tutte e tre le frequenze in gara, TIM consolida la sua posizione di leadership in Italia” ha detto nei giorni scorsi Amos Genish commentando l’esito dell’asta, che per TIM si è chiusa molto positivamente. “Le nuove frequenze acquisite – ha infatti fatto notare l’AD – rappresentano un asset fondamentale per lo sviluppo futuro del gruppo e contestualmente per la crescita della digitalizzazione del Paese”.

 

CNBC: intervista esclusiva all’AD di TIM Amos Genish

TIM punta all’investment grade, a ridurre il debito e a distribuire il dividendo: gli obiettivi sostenuti dal Piano DigiTIM sono stati approfonditi dall’AD Amos Genish in una intervista a CNBC.

Amos Genish, AD Tim

Amos Genish alla CNBC: il commento sulla trimestrale TIM

All’indomani della trimestrale, l’AD di TIM Amos Genish è protagonista di una lunga intervista per CNBC. Il manager affronta diverse questioni, a partire dalla performance del gruppo nel secondo trimestre 2018: “Siamo soddisfatti di come il mercato ha accolto i nostri numeri: ha avuto la possibilità di valutarli su base stand-alone e di vedere che a livello di gruppo abbiamo una crescita costante del fatturato”. L’AD evidenzia inoltre come altrettanto importante è “avere dimostrato disciplina a livello di Capex (CAPital EXpenditure): le spese si sono ridotte in misura significativa rispetto all’anno scorso, mentre l’operating free cash flow e il working capital crescono a doppia cifra”. Risultati che fanno ben sperare e che secondo il manager proiettano il gruppo rispetto ad altri operatori “nella posizione migliore per gestire le nuove sfide”. In merito alle aspettative del mercato, Amos Genish è sicuro che l’attesa sia “sulle nostre prossime mosse strategiche e su alcuni catalizzatori che vanno oltre il miglioramento a livello operativo”. Il riferimento è alla separazione della rete: “Il processo è in corso e ci aspettiamo si concluda nel primo trimestre 2019”.

Amos Genish: i temi affrontati nell’intervista a CNBC

Nell’intervista rilasciata a CNBC, l’AD di TIM Amos Genish si sofferma anche sugli obiettivi che il gruppo si propone di raggiungere nei prossimi anni: “Il più importante è tornare all’investment grade e a una politica dei dividendi”. Per farlo il manager non esclude la cessione di asset no core: “A oggi è in vendita Persidera. Su altri asset, in ogni caso, prima di informare il mercato occorre l’approvazione da parte del CdA e la vendita”. Su DigiTIM invece l’AD assicura che l’attuazione procede a piano ritmo così come è stato annunciato a inizio 2018: “È una trasformazione digitale che riguarda l’anima della compagnia ma alla fine lo scopo è migliorare la soddisfazione dei clienti e la loro esperienza nel viaggio digitale mantenendo la nostra leadership in tutti i segmenti e i territori”. Individuando nella migrazione alla fibra e nella convergenza dell’offerta di prodotti e servizi alcuni elementi chiave che unitamente a uno snellimento dell’organizzazione aziendale interna contribuiranno “a rendere più sostenibile il business model di Tim per i prossimi anni”. Amos Genish parla anche di Iliad: “Ci vorrà tempo per valutare l’impatto complessivo sul mercato mobile italiano, ma rispetto ad altri grandi operatori TIM si è mossa per tempo ed è nella posizione migliore per gestirlo”. E su Open Fiber: “Ogni forma di collaborazione è positiva perché possiamo combinare gli sforzi e costruire insieme senza sovrapporci: siamo pronti a collaborare con altri players”.

 

Amos Genish: DigiTIM avanza con l’accordo TIM-fornitori TLC

TIM chiude un accordo strategico con i fornitori di TLC: come spiega l’AD Amos Genish, il contratto prevede la costruzione di una parte dell’infrastruttura, la manutenzione e la consegna del servizio al cliente finale.

Amos Genish

Amos Genish, TIM: i dettagli della maxi-intesa sottoscritta con i fornitori di TLC

Prosegue a passo spedito la realizzazione di DigiTIM, il piano triennale strategico 2018-2020 fortemente sostenuto dall’Amministratore Delegato Amos Genish. Il gruppo ha sottoscritto infatti un importante accordo strategico con i principali player del settore dei lavori infrastrutturali per TLC, in linea con il progetto di ottimizzazione delle forniture incluso nelle strategie del triennio. Di durata variabile tra i 3 e i 5 anni, il contratto di servizio partirà nel 2019 e prevede la costruzione di una parte della Rete in Fibra e in rame, la manutenzione e la consegna del servizio al cliente finale. A siglarlo con Sirti, Sielte, Ceit, Sittel, Valtellina, Site è stato l’AD del gruppo Amos Genish: l’accordo dovrebbe portare numerose efficienze sia in conto economico sia per la programmazione e l’implementazione delle varie commesse per lo sviluppo della Rete in Fibra in Italia. La maxi-intesa permette inoltre di realizzare una soluzione di continuità aziendale con tutti i fornitori e i livelli occupazionali del settore TLC.

Amos Genish: “Siamo sulla buona strada nell’implementazione del Piano DigiTIM”

“Siamo particolarmente soddisfatti dell’intesa con i nostri partner” ha affermato Amos Genish nel commentare la sottoscrizione del contratto. L’AD ha inoltre sottolineato come il raggiungimento dell’accordo, che “prevede, tra l’altro, una maggiore produttività e migliori servizi per i nostri clienti” dimostri inoltre quanto il gruppo sia “sulla buona strada” nella realizzazione del Piano Strategico. Amos Genish ha aggiunto inoltre come il cammino comune intrapreso da TIM insieme ai suoi principali fornitori anche grazie a questo accordo permetterà a ogni realtà coinvolta “di poter identificare la strategia industriale migliore per il breve e per il lungo termine”. In una nota TIM precisa che in queste settimane si stanno avviando ulteriori contrattazioni con l’obiettivo di creare un comune accordo di sistema coinvolgendo anche altri fornitori di secondo livello.

 

Amos Genish, TIM per la digitalizzazione: Protocollo d’Intesa con il MIUR

L’attenzione di TIM per il futuro del Paese si riflette anche nell’accordo sottoscritto di recente con il MIUR: un’ulteriore riconferma del percorso verso la digitalizzazione che il gruppo ha intrapreso su impulso dell’AD Amos Genish.

Amos Genish

Amos Genish, TIM e MIUR insieme: i dettagli dell’accordo

Guarda allo sviluppo tecnologico e alla crescita occupazionale il protocollo di intesa siglato lo scorso 5 aprile da TIM con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Un accordo di durata triennale che mira a rafforzare le sinergie tra il gruppo guidato da Amos Genish e le istituzioni scolastiche per incentivare nella scuola secondaria il progetto Alternanza Scuola e Lavoro (ASL) e approfondire attraverso sessioni formative appositamente dedicate la conoscenza dell’Information and Communication Technology. Un’area su cui TIM investe particolarmente: basti pensare al Piano DigiTIM, presentato a marzo dall’AD Amos Genish, che pone la digitalizzazione al centro delle strategie del gruppo per il triennio 2018-2020. Attraverso l’accordo con il MIUR, TIM si impegna a definire percorsi formativi sempre più innovativi e attenti all’evoluzione del mercato occupazionale fornendo ai ragazzi diverse opportunità per accrescere le loro competenze tecnologiche anche in virtù di ciò che sceglieranno di fare al termine del loro percorso di studi.

Piano DigiTIM: la presentazione dell’AD Amos Genish

Il Piano Strategico 2018-2020 ribattezzato DigiTIM e fortemente sostenuto dall’AD Amos Genish ha come obiettivo quello di valorizzare ulteriormente il rapporto con il cliente, impostandolo su un approccio multicanale, semplice e convergente. “Per TIM la customer experience è una priorità assoluta. Puntiamo all’eccellenza e alla semplicità in tutte le aree di business” ha spiegato l’AD Amos Genish presentandolo lo scorso marzo: le offerte saranno chiare, semplici, trasparenti, perché “vogliamo essere i primi nell’indice di customer satisfaction”. Sono quattro i pilastri su cui si fonda il Piano DigiTIM: una relazione digitale e personalizzata con il cliente finalizzata a un suo maggior coinvolgimento, una leadership efficace nel cogliere le opportunità del mercato e soddisfare le necessità della clientela, un’accelerazione nella generazione di cassa per rafforzare la situazione patrimoniale e aumentare il rendimento degli azionisti e infine una organizzazione sempre più snella, effetto di una cultura aziendale focalizzata sulla performance.

 

Amos Genish presenta DigiTIM, il piano strategico 2018-2020 di TIM

Sarà il digitale il cuore della nuova strategia di TIM: lo ha confermato l’AD Amos Genish nel corso della presentazione di DigiTIM, un piano triennale “orientato alla massima creazione di valore: per i clienti, i dipendenti e gli azionisti”.

Amos Genish

DigiTim: Amos Genish presenta il piano strategico 2018-2020 di Tim

Presentato dall’Amministratore Delegato Amos Genish , DigiTIM è il piano triennale strategico 2018-2020 che porterà a una vera e propria mutazione “genetica” di TIM. Una svolta all’insegna del digitale e orientata alla massima creazione di valore e allo snellimento dell’organizzazione aziendale. Un piano ambizioso quello della telco che mira al raggiungimento di obiettivi importanti, investendo in particolare su convergenza, cloud e Ict. Sul fronte consumer si punta a passare dagli attuali 1,8 milioni di clienti ultrabroadband fissi a 5 milioni, con una penetrazione dell’Lte in salita di 20 punti percentuale (dal 76% odierno al 95%). Proprio dalle attività di cloud e Ict si arriverà a derivare il 25% dei ricavi totali del comparto. Tra gli obiettivi anche la triplicazione dei clienti in fibra nell’ottica del superamento della soglia del milione. Un generale rafforzamento è previsto, inoltre, per Inwit, Sparkle e TIM Brasil: Amos Genish ha infatti escluso operazioni di cessione delle controllate, in particolare di Inwit, e ha rilanciato sulla crescita di valore delle torri assicurata dalla diffusione del 5G. TIM punterà a consolidare il primato sulla qualità della rete, a rafforzare la leadership sul customer satisfaction index e a incrementare la gestione digitale del servizio clienti, anche attraverso l’intelligenza artificiale. La digitalizzazione porterà a una maggiore efficienza dei costi operativi, con un’incidenza su circa l’80% degli opex totali in Italia. I target finanziari prevedono invece una forte crescita dell’equity free cash flow consolidato nel triennio (totale pari a circa 4,5 miliardi di euro) e una riduzione significativa del rapporto debito netto / ebitda (2,7x). Tutti elementi che favoriranno una forte generazione di cassa e, conseguentemente, il ritorno del dividendo già nel triennio. Come sottolineato dall’AD Amos Genish: “La leadership di TIM si baserà sulla massima qualità garantita su tutti i fronti: prodotti, servizi, convergenza, infrastrutture”.

Amos Genish e il piano strategico di TIM: lo scorporo della rete

Il progetto di separazione volontaria della rete di accesso fissa rappresenta un’altra importante sfida per TIM. È stato dato mandato ad Amos Genish di dare il via all’iter formale che prevede la creazione di un’entità legale separata (Netco) controllata proprio da TIM, che sarà proprietaria della rete di accesso e di tutta l’infrastruttura. Una svolta epocale che darà vita al modello di scorporo più avanzato in Europa. La creazione della Netco assicurerà un’altissima qualità della rete e sosterrà il Paese nel raggiungimento dei target fissati dall’Agenda Digitale Europea 2025 sulla banda ultralarga. Il processo di digitalizzazione in Italia sarà inevitabilmente agevolato da questo contributo significativo, che influirà anche sull’evoluzione dell’attuale quadro regolatorio. L’operazione prenderà il via con un processo formale di comunicazione ad Agcom e, dopo alcuni mesi di definizione della legal entity, porterà a un aumento di valore per il Paese, un nuovo modello di standard a livello europeo.