Carlotta Ventura

A2A insieme ai giovani per la transizione ecologica: il punto di vista di Carlotta Ventura

Carlotta Ventura è intervenuta sul tema della transizione ecologica sottolineando l’importanza delle nuove generazioni per contribuire al percorso in atto: focus sulle dichiarazioni della Direttrice Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A.

Carlotta Ventura: ESG, sinergia tra ambiente, sociale e governance

Dare forza alla transizione sostenibile è un compito verso cui siamo chiamati tutti. Ma per fornire risposta è necessaria unione di intenti e, soprattutto, dare possibilità di partecipazione ai diversi punti di vista. In particolare da parte di chi ha uno sguardo più attento su questi temi. Lo ha ricordato Carlotta Ventura, manager alla guida dell’area Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A, in un’intervista rilasciata a “Forbes”, occasione anche per parlare di alcuni progetti lanciati recentemente dalla Life Company. L’obiettivo, nello specifico, è azzerare entro il 2040 le emissioni dirette e indirette generate dal Gruppo facendo leva sul Piano Industriale 2021-2030. “Aggiornato quest’anno a gennaio”, ha osservato la manager, il Piano è “incentrato sulla sostenibilità e basato su due pilastri: economia circolare e transizione energetica, per cui verranno investiti rispettivamente 7 e 11 miliardi di euro”. Oltre a contribuire all’ammodernamento delle infrastrutture nel Paese, “permetterà al Gruppo di raggiungere il target delle emissioni zero entro il 2040, con un decennio di anticipo rispetto alla data prevista del 2050”. Per Carlotta Ventura, a innescare un vero e proprio circolo virtuoso sarà “il passaggio a un’economia green e low carbon che avrà impatti positivi non solo ambientali, fra cui la crescita dell’occupazione nel settore”. In tale prospettiva la tutela dell’ambiente si lega alla nascita di buone pratiche in ambito sociale e di governance: non a caso, “le tre componenti dell’acronimo ESG”, specifica nell’intervista.

Carlotta Ventura: sostenibilità con uno sguardo attento ai giovani

Nella transizione intrapresa da A2A, alle nuove generazioni è riservata particolare attenzione poiché capaci di diffondere messaggi concreti e influenzare la rotta verso il futuro. Ne è convinta Carlotta Ventura che in più occasioni ha evidenziato come i giovani siano alleati importanti nel percorso. Anche da queste considerazioni nasce il progetto “Azzurra”, personaggio a fumetti realizzato insieme alla redazione “Fonti Attendibili”, di cui fanno parte i giovani giornalisti di Radioimmaginaria e gli allievi della Scuola Internazionale di Comics di Milano e Reggio Emilia. “Le ispirazioni che hanno fatto nascere Azzurra sono l’ascolto delle nuove generazioni e l’aggiornamento dell’Articolo 9 della Costituzione”, così la manager nell’intervista: “Crediamo che occorra dare spazio a questi ragazzi, che hanno una spinta sincera verso l’ambiente. L’aggiornamento dell’Articolo 9 riporta invece che il nostro Paese tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni”. Comunicare in modo efficace, in tale contesto, risulta sempre più cruciale. Per Carlotta Ventura “fare comunicazione oggi significa essere costantemente verificabile: i tanti canali a disposizione e l’avanzamento tecnologico e digitale impongono alle aziende la massima trasparenza”: inoltre, “i vecchi paradigmi sono superati, bisogna rispettare nuove regole. In primis la concretezza: occorre prima agire e solo dopo comunicare, il concetto del ‘walk the talk’ non è più attuale. Credo poi che sia necessario essere sempre consapevoli del contesto in cui si comunica e avere empatia, perché l’arroganza non è più consentita”.

Alessandro Noceti: Sustainable Finance, Valeur Group sottoscrive i Rhino Bonds

Alessandro Noceti, Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities: “Come Gruppo siamo sempre molto vicini alle tematiche ambientali e di tutela degli animali, sia indirettamente che direttamente tramite la nostra Valeur Foundation, che si impegna per conseguire obiettivi etici”.

Alessandro Noceti

Rhino Bonds: il valore dell’operazione nelle parole di Alessandro Noceti

Lo definisce uno “strumento finanziario innovativo e unico” Alessandro Noceti, Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities, commentando la notizia dell’investimento di Valeur Group nel Wildlife Conservation Bond, conosciuto più comunemente come Rhino Bond: emesso dalla World Bank, si tratta del primo strumento a reddito fisso creato per la conservazione di una particolare specie in via di estinzione e consiste in un prestito a 5 anni di 150 milioni di dollari con un modello di pagamento “a risultato”. Il Rhino Bond è stato lanciato infatti nell’ottica di supportare i rinoceronti neri e le comunità locali nell’Addo Elephant National Park e nella Great Fish River Nature Reserve in Sud Africa: secondo Alessandro Noceti rappresenta “un importante cambiamento nel modello di finanziamento della conservazione e consente di ottenere risultati concreti e misurabili offrendo al contempo un interessante potenziale di rendimento”.

Alessandro Noceti: l’impegno di Valeur Group nel conseguire obiettivi etici

La decisione di Valeur Group di puntare sul Rhino Bond non è passata inosservata. Ne ha parlato anche Class CNBC intervistando Alessandro Noceti. “Come Gruppo siamo sempre molto vicini alle tematiche ambientali e di tutela degli animali, sia indirettamente che direttamente tramite la nostra Valeur Foundation, che si impegna per conseguire obiettivi etici” ha spiegato il Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities nell’intervista trasmessa in streaming da “Milano Finanza”. Entrando più nel dettaglio dell’operazione, Alessandro Noceti ha illustrato i motivi che hanno portato Valeur Group a puntare sul Wildlife Conservation Bond: “Il titolo obbligazionario ci ha attirato perché emesso da un’emittente sovranazionale tripla A, con un rischio di credito contenuto e quindi di natura non speculativa”. Peculiare anche il modello di pagamento “a risultato”: l’obbligazione pagherà i rendimenti ai propri investitori in relazione ai tassi di crescita dei rinoceronti all’interno dei due parchi. “Maggiore sarà il tasso, maggiore sarà il rendimento del titolo che tuttavia non offre un flusso cedolare come gli investimenti tradizionali, ma un pagamento unico a scadenza che va dal 2 al 9% in base alla crescita della popolazione dei rinoceronti neri, che può variare tra lo 0 e il 4%” ha precisato nell’intervista il Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities.

ICS Maugeri S.p.A., al MAC oncologico di Pavia donato un dipinto realizzato dai giovani disabili

Nella sala d’attesa del MAC Oncologico di ICS Maugeri S.p. A. un dipinto donato dai giovani dei Centri Disabili del Comune. A presenziare all’evento di consegna l’Assessore con delega ai Servizi Sociali Anna Zucconi.

ICS Maugeri S.p.A.

Una rivisitazione di Picasso per i pazienti oncologici dell’ICS Maugeri S.p.A. di Pavia

Lo scorso dicembre a Pavia, grazie all’impegno volontario di pazienti e personale sanitario, l’Ambulatorio di Oncologia di ICS Maugeri S.p. A. ha inaugurato la prima biblioteca di reparto co-gestita. Un’ampia libreria posizionata nella sala d’attesa per consentire a pazienti e caregiver di immergersi nella lettura. Di recente l’iniziativa ha visto la partecipazione anche dei Centri Diurni Disabili Le Betulle, Il Naviglio e Il Torchietto: i ragazzi dei Centri, gestiti dalla Cooperativa Solidarietà e Servizi, hanno infatti deciso di realizzare un dipinto da esporre nello spazio sorto all’interno del MAC oncologico. Il quadro, dal titolo “Due ragazze che leggono”, si rifà alla nota tela di Picasso ed è stato rivisitato dai giovani disabili con tecniche miste. La consegna dell’opera si è tenuta lo scorso luglio presso il reparto dell’ICS Maugeri S.p.A. Tra i partecipanti dell’evento tre dei 19 ragazzi coinvolti nella realizzazione dell’opera, accompagnati dall’educatrice della Cooperativa Marina Milazzo: “Abbiamo voluto esprimere attraverso un’immagine evocativa il richiamo alla lettura e alla solidarietà”, ha dichiarato durante la cerimonia.

Il commento dell’Assessore Zucconi: “Dono a ICS Maugeri S.p.A. messaggio di grande valore”

All’evento ha preso parte anche Anna Zucconi, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Pavia. Durante il suo intervento l’Assessore ha evidenziato l’impegno dei 19 ragazzi nel dimostrare alla collettività ciò che sono in grado di fare: “Il dono a un luogo di cura come l’ICS Maugeri S.p.A. è molto importante, è un segnale, un messaggio di grande valore, di impegno e solidarietà”. Il dipinto realizzato dai giovani disabili di Pavia è l’ultimo dei numerosi contributi del tam tam solidale scaturito dall’iniziativa nata nell’Ambulatorio dell’ICS Maugeri S.p.A. Diversi infatti gli enti, le associazioni e i cittadini privati che fin dai primi giorni di attività della biblioteca hanno contribuito al progetto donando centinaia di volumi.

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Banca Generali e investimenti sostenibili ESG: l’obiettivo “lotta alla povertà” nell’SDG n. 1

Gli investimenti sostenibili ESG per dare slancio ai progetti green nel mondo: Banca Generali insieme al fotografo Stefano Guindani racconta l’avanzamento del Sustainable Development Goal numero 1, dedicato a contrastare la povertà in tutte le sue forme.

Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 1: Banca Generali punta sugli investimenti sostenibili ESG

Prosegue il progetto BG4SDGs – Time to Change di Banca Generali, realizzato insieme al fotografo di fama internazionale Stefano Guindani per esaminare gli sviluppi connessi ai 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Il percorso è tracciato lungo gli assi dei Sustainable Development Goals (SDGs), direttrici cruciali per gli investimenti sostenibili ESG. Anche in questo caso, BG4SDGs – Time to Change è andato direttamente “sul campo” per esplorare con puntualità alcuni aspetti riguardanti uno specifico Sustainable Development Goal. Come riportato da Banca Generali, per questo capitolo Stefano Guindani si è recato a Ciudad de Guatemala, capitale dell’omonimo Stato e maggiore zona urbana del Centro America. Qui, in quella che localmente viene definita “discarica della zona 3”, si è sviluppata una grande comunità di persone stipate in alloggi di fortuna, che cercano di sopravvivere in condizioni di estrema povertà. È il cosiddetto fenomeno dei “basureros”, tristemente in aumento anche in altre aree del Centro America, come Haiti, Nicaragua e Honduras. In tali contesti l’SDG n. 1 è di fondamentale importanza per sviluppare progetti di cooperazione internazionale che aiutino a contrastare la povertà in tutte le sue forme.

Banca Generali: Agenda ONU 2030 imprescindibile negli investimenti sostenibili ESG

In che modo gli investimenti sostenibili ESG possono contribuire al raggiungimento degli SGDs? Come sottolineato da Banca Generali in diverse occasioni, anche negli investitori privati risiede la possibilità per un contributo attivo nella realizzazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Questo attraverso soluzioni legate agli investimenti sostenibili ESG che, grazie a processi d’investimento responsabile, sono in grado di selezionare le società verso cui indirizzare gli investimenti, escludendo quelle coinvolte in settori controversi o che abbiano violato il Global Compact delle Nazioni Unite. In linea con tali intenti, il progetto BG4SDGs – Time to Change di Banca Generali punta a fare un resoconto sullo stato dell’arte dell’Agenda 2030, approfondendo i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile attraverso la lente della fotografia. La chiave adottata è duplice: evidenziare l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente e sulla comunità e al contempo riportare esempi efficaci di recupero, incentrati sui principi dell’innovazione e della sostenibilità.

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Digital Wealth Management: il valore nell’analisi di Banca Generali

Digital Wealth Management: le strategie più efficaci per proteggere, valorizzare e trasmettere il patrimonio nel focus pubblicato da Banca Generali all’interno del suo nuovo blog.

Dal Wealth Management al Digital Wealth Management: l’approfondimento di Banca Generali

È un termine spesso utilizzato nel settore del private banking con riferimento all’insieme dei servizi specialistici rivolti a Clienti detentori di patrimoni rilevanti con esigenze particolarmente complesse: quando integra con sé approcci e strumenti legati al digitale nasce il Digital Wealth Management. Lo illustra Banca Generali in un approfondimento sul tema all’interno di “Protezione&Risparmio”, il nuovo blog nato per “spiegare in modo chiaro e semplice le evoluzioni del private banking e non solo, attraverso un approccio giornalistico pensato per rispondere alla domanda di conoscenza e stimolare il dibattito costruttivo”. L’expertise in materia di Digital Wealth Management è d’altronde uno dei punti di forza di Banca Generali.

Digital Wealth Management: la vision di Banca Generali

Come rileva Banca Generali nel suo approfondimento, quando si parla di Digital Wealth Management la figura del consulente diventa fondamentale: oltre ad “assistere la famiglia nella predisposizione di un inventario del patrimonio familiare”, deve supportare “il referente del nucleo familiare nella rilevazione dei bisogni e dei progetti di vita” e impostare e sviluppare “la pianificazione, tipicamente pluriennale, degli interventi e delle attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi stabiliti”. Il suo ruolo prevede dunque un lavoro di collaborazione con gli altri professionisti di fiducia come il commercialista o l’avvocato nonché di monitoraggio sulle attività svolte dai diversi specialisti: ciò presuppone non solo la creazione di un rapporto di fiducia consolidato con la famiglia ma anche una conoscenza profonda sugli obiettivi e sulle dinamiche in essa presenti. Non a caso Banca Generali dedica grande attenzione alla specializzazione e alla multidisciplinarità in materia di Wealth Management e Digital Wealth Management. In quest’ottica sono stati sviluppati diversi progetti: basti pensare a BG Personal Advisory, modello di consulenza evoluto che garantisce una visione integrata sul patrimonio, e alla piattaforma BGPA, uno strumento ad alto impatto tecnologico che consente di esaminare la sfera degli investimenti finanziari e le altre componenti del patrimonio, come gli asset immobiliari, familiari e di impresa.

Pierroberto Folgiero: sostenibilità, Fincantieri in prima linea per lo sviluppo di nuove soluzioni

Pierroberto Folgiero disegna il futuro di Fincantieri: “L’azienda nei prossimi mesi perseguirà una sempre maggiore concentrazione sul core business dello Shipbuilding indirizzando la crescita attesa nel settore militare e la ripartenza del settore crociere”.

Pierroberto Folgiero

Nuove soluzioni digitali e green nel futuro di Fincantieri: la formula dell’AD Pierroberto Folgiero

Designato AD lo scorso maggio, Pierroberto Folgiero negli scorsi mesi si è espresso più volte sulla direzione in cui vuole portare Fincantieri. Parole d’ordine: innovazione green e digitale. Lo ha spiegato recentemente anche commentando i risultati della prima semestrale 2022. “L’azienda nei prossimi mesi perseguirà una sempre maggiore concentrazione sul core business dello Shipbuilding indirizzando la crescita attesa nel settore militare e la ripartenza del settore crociere; tale percorso sarà anche caratterizzato da una grande focalizzazione su nuove soluzioni digitali e green che aumentino nel tempo la “distintività” della grande leadership di Fincantieri nell’industria internazionale della navalmeccanica” ha ribadito l’AD e DG Pierroberto Folgiero sottolineando come al contempo sarà riservata maggiore attenzione a “progetti industriali mirati alla eccellenza operativa dei propri cantieri in Italia e all’estero oltre a dedicare massima cura allo sviluppo del proprio rilevante capitale umano”.

Pierroberto Folgiero: navi sempre più green e motori di nuova generazione per garantire la sostenibilità ambientale

Le parole dell’AD e DG Pierroberto Folgiero trovano conferma nei numerosi progetti su cui è al lavoro oggi Fincantieri, sempre più intenzionata a contribuire significativamente all’apertura di nuove rotte sostenibili in mare attraverso la realizzazione di imbarcazioni innovative, contraddistinte da elevati livelli di efficienza energetica. Basti pensare al Memorandum of Agreement sottoscritto nelle scorse settimane con MSC per la costruzione di due ulteriori navi da crociera di lusso della flotta Explora Journeys alimentate da una nuova generazione di motori a gas naturale liquefatto (GNL). E ancora le due commissionate da TUI Cruises, joint venture tra i gruppi TUI AG e Royal Caribbean Cruises: navi iperconnesse, energeticamente autosufficienti, più leggere e a propellente “verde” o ibrido, in grado di riciclare fino al 90% dei rifiuti prodotti e di recuperare termicamente fino al 20% dell’energia contenuta nel combustibile. Nei giorni scorsi poi a Marghera, alla presenza dell’AD e DG Pierroberto Folgiero, è stata consegnata la Norwegian Prima, la prima di sei unità da crociera di nuova generazione commissionate da Norwegian Cruise Line (NCL). La classe si basa su un progetto prototipale sviluppato da Fincantieri con una configurazione di prodotto innovativa e una particolare attenzione all’efficienza energetica per contenere i consumi in esercizio e minimizzare l’impatto ambientale.

Lorenzo Vangelisti (Valeur Group): ecco la nuova piattaforma dedicata ai Prodotti Strutturati

Lo strumento consentirà al Gruppo di rafforzare la propria presenza sui mercati. Per il CEO Lorenzo Vangelisti l’operazione rappresenta una “pietra miliare” nel percorso di crescita della società.

Lorenzo Vangelisti

Lorenzo Vangelisti: obiettivi e potenzialità della nuova piattaforma multi-Issuer

Quando la scorsa estate Valeur Group annunciò l’acquisizione di LinkedTrade, il Partner e CEO Lorenzo Vangelisti aveva definito l’accordo come un grande passo in avanti per il Gruppo indipendente, per la sua espansione e per la strategia basata sull’integrazione di innovazioni e tecnologie nelle soluzioni di investimento. Pochi mesi dopo, a novembre, la partnership con la FinTech londinese ha portato al lancio della Piattaforma SaaS multi-issuer per Prodotti Strutturati. Presentato nelle città di Ginevra, Zurigo e Lugano grazie ad una serie di eventi dal titolo “Digital Platform & Wine Tasting Events”, il nuovo strumento digitale permette al Gruppo guidato da Lorenzo Vangelisti di rinnovare la propria offerta di soluzioni e allo stesso tempo di rafforzarsi sotto il profilo tecnologico. Grazie alla piattaforma sviluppata da LinkdeTrade ideazione, pricing, trading e monitoraggio post-trade dei Prodotti Strutturati avvengono con il supporto di intelligenza artificiale e automazione end-to-end.

Lorenzo Vangelisti: Valeur Group, il percorso di crescita e l’impegno etico

La nuova Digital Platform è per il Gruppo guidato da Lorenzo Vangelisti un vero e proprio “balzo in avanti in termini di innovazione e tecnologia – si legge nella nota ufficiale – una pietra miliare nella crescita di Valeur”. Un percorso nato a Londra nel 2010 e che oggi si riflette nei risultati. Il Gruppo, attivo con i suoi servizi a livello internazionale grazie alle cinque società che lo compongono (Valeur Capital, Valeur Securities, Valeur SA, Valeur Concept e LinkedTrade), gestisce infatti 18 fondi di investimento e ha oltre 1,9 miliardi di attivi in gestione. Fin dalla sua fondazione, Valeur Group si è distinto anche per l’attenzione riservata alle tematiche ambientali e alla tutela degli animali, concretizzata con la costituzione di Valeur Foundation. Un impegno che la scorsa primavera ha portato il Gruppo guidato da Lorenzo Vangelisti a investire nei “Rhino Impact Bonds”, iniziativa della World Bank il cui ricavato verrà destinato alla conservazione dei rinoceronti neri in due riserve sudafricane, l’Addo Elephant National Park e la Great Fish River Nature Reserve.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri è pronto a rilanciare il progetto “Piccoli imprenditori”

Ritorna il concorso ideato da Gianni Lettieri: “Al Sud meno imprese, giovani devono coltivare spirito imprenditoriale”.

Gianni Lettieri

“Piccoli Imprenditori”, come nasce l’iniziativa di Gianni Lettieri

Tra le numerose iniziative sociali promosse da Gianni Lettieri, durante la presidenza dell’Unione Industriali di Napoli, spicca il progetto “Piccoli Imprenditori”. Il concorso, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, nasce con l’intento di favorire l’imprenditorialità tra i più giovani. Sulle orme delle precedenti edizioni che hanno coinvolto migliaia di studenti campani, il Presidente di Atitech ha deciso di rilanciare il progetto anche nell’anno scolastico 2022/2023. La nuova edizione, che si concentrerà in particolar modo sulle scuole di Napoli, avrà non solo l’obiettivo di diffondere lo spirito imprenditoriale, ma anche di portare avanti diverse attività di recupero sociale coinvolgendo direttamente alunni e professori. In un recente intervento, Gianni Lettieri ha spiegato il motivo legato al rilancio del progetto: “Al Sud abbiamo meno imprese del Nord, abbiamo bisogno di più aziende per creare sviluppo e posti di lavoro, e i nostri ragazzi devono crescere con questa mentalità. Dobbiamo diffondere la cultura di fare impresa – aggiunge – la voglia di intraprendere. Tutto quello che vorrei trasmettere ai bambini ed ai ragazzi, racchiuso in due sole parole, è lo spirito imprenditoriale”.

Gianni Lettieri: le fasi del concorso

In occasione dell’annuncio, Gianni Lettieri ha comunicato alcuni dettagli del Premio/Concorso. È prevista innanzitutto una prima fase durante la quale verrà diffuso tra gli studenti delle scuole partecipanti un volume illustrato al cui interno sarà possibile trovare nozioni sui progetti imprenditoriali, i segmenti di mercato e le strategie di marketing più adatte. Sulla base delle informazioni gli studenti potranno, quindi, ideare il proprio progetto: “Sarà un modo per evadere dalle importanti attività didattiche quotidiane – ha commentato Gianni Lettierie per dedicare un po’ di tempo a ciò che, apparentemente, può sembrare un gioco ma che racchiude tanti concetti utili ed importanti, accennati ed evidenziati nel libricino, che possono essere oggetto di studio a tutti i livelli e per tutte le classi”. La premiazione rappresenta l’evento clou della fase finale del progetto: l’evento, per quest’anno, non si svolgerà, come di consueto, presso Città della Scienza, ma avrà luogo in uno degli hangar di Atitech a Capodichino, per far immergere i ragazzi per un giorno in una realtà imprenditoriale.

Cristina Scocchia: “Pnrr segnale di fiducia. Dobbiamo pensare alle nuove generazioni”

Le economie mondiali sono alle prese con gli effetti di pandemia e conflitto russo-ucraino. Solo le aziende capaci di rinnovarsi possono puntare alla crescita. A spiegarlo è Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Illycaffè.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: “Energia e alimentari i settori in maggiore difficoltà. Al vaglio diverse soluzioni”

Cristina Scocchia è stata chiamata da Illycaffè per portare a termine il processo di quotazione in Borsa. Un’operazione oggi in itinere ma che dovrà tenere conto dei cambiamenti radicali avvenuti in pochi mesi nello scenario mondiale. A parlarne è la stessa Cristina Scocchia in una recente intervista a cura di “Nordest Economia”. Gli effetti della pandemia, il conflitto russo-ucraino, l’acuirsi della crisi energetica e l’inflazione stanno sferrando colpi sempre più duri a tutto il commercio internazionale: “Non vedo una soluzione vicina. Ci sono ulteriori rallentamenti nella catena della logistica. I costi di produzione aumentano in uno scenario di instabilità che sta condizionando le politiche economiche e monetarie”. Energia e alimentari i settori maggiormente in sofferenza: “Purtroppo il peggio non è passato e non credo che neppure la questione dei costi dell’energia in Europa si risolverà nel breve termine”. Per la manager l’unica via è ridefinire i piani industriali: “Serve un mix di coraggio e resilienza per continuare a investire e puntare sulla crescita. Anche in Illycaffè stiamo studiando soluzioni per mantenere intatto il nostro vantaggio competitivo nonostante l’aumento dei costi di produzione e il prevedibile rallentamento dei consumi a causa degli aumenti dell’inflazione. Non basterà il taglio dei costi discrezionali, bisognerà puntare su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità”.

Cristina Scocchia: “Pnrr? Un’opportunità per modernizzare e rilanciare il Paese”

Per affrontare gli impatti non solo economici, ma anche politici, sociali e culturali di questo periodo caratterizzato da profonda incertezza, i 223 miliardi del Pnrr possono rappresentare un faro di speranza. Per Cristina Scocchia le risorse europee sono “un segnale di fiducia da parte dell’Europa” e “una delle più importanti opportunità per rilanciare la crescita e riemergere dalla crisi”. Soprattutto considerato l’irrigidimento della politica monetaria, con la Bce che si sta adeguando al rialzo dei tassi avviato dalla Fed: “In tutto il mondo si stanno rivedendo al ribasso le prospettive di crescita. La crescita in Cina sta frenando a causa di una recrudescenza della pandemia e della crisi sul mercato delle commodities a causa della guerra in Ucraina. Anche gli Usa rallentano”. Nonostante tutto, Cristina Scocchia resta ottimista: “Dai periodi difficili si creano anche grandi opportunità di ripresa. A patto – sottolinea – che si sappia orientare la spesa pubblica per costruire il nostro futuro rispettando le scadenze dell’Europa. Perdere i soldi del Pnrr significherebbe perdere una grande occasione per modernizzare il Paese”. Illycaffè intanto accelera l’impegno su transizione energetica e sostenibilità ambientale: “Ci siamo posti un obiettivo importante. Nel 2033, il nostro centesimo anniversario, Illycaffè sarà carbon free. Dobbiamo pensare alle nuove generazioni”.

Fabrizio Di Amato

Maire Tecnimont, Fabrizio Di Amato: “Pnrr, avvio lento: serve coinvolgimento dei privati”

Per utilizzare al meglio le risorse europee è necessario uno “slancio dello Stato verso le imprese”. A sostenerlo è Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont, in un’intervista rilasciata al “Forum in Masseria”.

Fabrizio Di Amato

Fabrizio Di Amato: “Lavorare per accelerare bandi e attivare il sistema industriale”

Analizzare e approfondire le implicazioni del Pnrr in relazione a temi quali digitalizzazione, energia, salute, Mezzogiorno e infrastrutture. È lo scopo di “Forum in Masseria”, l’evento organizzato dal giornalista Bruno Vespa presso la Masseria “Li Reni”, a Manduria. Una tre giorni, dal 27 al 29 maggio, che ha visto la partecipazione di esperti, politici di governo e manager di società attive nei settori strategici. Tra questi anche Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont. Il fondatore della realtà attiva nella trasformazione delle risorse naturali ha preso parte all’ultimo panel dal titolo “L’economia dell’energia: quali prospettive con il Pnrr?”. Intervistato a latere dell’iniziativa, l’imprenditore ha spinto per un’accelerazione del Piano: “Abbiamo avuto una partenza a rilento perché non abbiamo visto un grande coinvolgimento dell’industria dei privati – ha spiegato Fabrizio Di Amato, che poi ha aggiunto – La pubblica amministrazione è già presa con mille altre tematiche ma ultimamente vediamo un’accelerazione dei bandi che sono quelli propedeutici ad attivare un sistema industriale. Sono convinto che se lavoriamo in questa direzione il PNRR può essere un’opportunità straordinaria”.

Fabrizio Di Amato: “Sfruttare le competenze dell’industria italiana per colmare il gap”

Per il Presidente di Maire Tecnimont il coinvolgimento dei privati si rende sempre più indispensabile: “Immaginiamo che tutti questi capitali a disposizione vengano levereggiati con capitali privati e finanziamenti del mondo del credito: possiamo moltiplicare per sei quello che oggi sono le somme a disposizione del Pnrr”. Ma è sul fronte delle competenze, sostiene Fabrizio Di Amato, che l’industria privata italiana può fare la differenza e contribuire a colmare il gap: “Bisognerebbe coniugare di più e avere più slancio da parte dello Stato verso le imprese, che hanno un patrimonio culturale e di competenze enorme”. Aggiungendo all’equazione nuove tecnologie e know-how delle imprese, il Pnrr può aspirare a dare al Paese l’impulso atteso: “Abbiamo un’occasione unica, con un Ministro dedicato alla transizione ecologica e il tema energetico sul tavolo. Come Gruppo – ha ricordato Fabrizio Di Amatoabbiamo investito tantissimo nella creazione di nuovi prodotti che oggi noi importiamo, compreso il gas di sintesi, che potrebbe essere una risposta al problema energetico. Le nostre stime ad esempio ci dicono che recuperando tutti i rifiuti che vanno oggi in discarica si potrebbe produrre circa il 10% del gas necessario per il fabbisogno termoelettrico italiano”.