Susan Carol Holland

Susan Carol Holland: la mission di Fondazione Amplifon

Fondazione Amplifon nasce nel 2020, in piena emergenza pandemica, in seno alla società specializzata nei servizi per la cura dell’udito. La onlus è presieduta da Susan Carol Holland.

Susan Carol Holland: la mission e gli obiettivi di Fondazione Amplifon

Uno degli obiettivi principali di Fondazione Amplifon è promuovere l’inclusione sociale al fine di consentire a quella fascia di popolazione più fragile, in cui rientrano gli anziani, di raggiungere il pieno potenziale nella vita. La onlus presieduta da Susan Carol Holland è attivo sia in Italia che all’estero, mettendo in pratica tutto il know-how e le competenze del Gruppo e delle altre Fondazioni locali, come l’americana Miracle – Ear Foundation e la spagnola Fundación GAES Solidaria. I suoi primi due anni di vita sono stati contrassegnati dall’emergenza pandemica, per cui i progetti sviluppati in questo periodo sono nati soprattutto con il fine di supportare le generazioni senior nelle situazioni di isolamento. Da lì sono state poi sviluppate ulteriori iniziative che hanno come obiettivo primario quello di riportare al centro il ruolo e il patrimonio di vita e conoscenza degli anziani.

Susan Carol Holland: le iniziative di Fondazione Amplifon

È mettendo insieme professionalità, idee ed energie che Fondazione Amplifon dà vita alle sue iniziative. “Ciao!” è il principale progetto della Fondazione ed il suo scopo è quello di digitalizzare e connettere le Case di Riposo per anziani e le RSA nazionali. Ad oggi l’iniziativa coinvolge circa 150 strutture e oltre 15mila anziani in tutta Italia. La RSA Gerosa Bricchetto di Milano rientra tra le beneficiarie del progetto. La stessa RSA è stata protagonista anche di un’altra iniziativa sempre promossa da Fondazione Amplifon: un gruppo di 80 dipendenti di Amplifon si è recato in struttura per realizzare panchine, tavoli, pergolati e aiuole sospeso, nella speranza che queste modifiche potessero rendere più piacevole e confortevole il soggiorno per i suoi 120 ospiti. “Oltre a lavorare insieme, le persone di Amplifon hanno costruito le premesse per rendere più piacevoli i momenti da trascorrere in questo giardino. Oltre a costruire una squadra di lavoro, si sono costruiti dei sorrisi sui volti delle ospiti e degli ospiti della RSA. Sorrisi che sono la prova più concreta della bontà di questa azione comune”, ha commentato Susan Carol Holland, che era presente all’evento.

Alessandro Benetton nel CdA dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope

Alessandro Benetton “I migliori passaggi nella vita si hanno quando c’è stata discontinuità e bisogna cambiare mettendosi in gioco ogni giorno”.

Alessandro Benetton

Il vero progresso è uscire continuamente dalle zone di confort: Alessandro Benetton all’Università Parthenope

La riscoperta di tradizioni e valori antichi, di sentimenti ed emozioni significa per Alessandro Benettonriportare l’uomo al centro”. Lo ha spiegato lo scorso 18 ottobre a Napoli all’Università Parthenope, protagonista di un incontro su imprenditorialità e innovazione organizzato nell’ambito del Contamination Lab e dal gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali: l’occasione è stata la presentazione della sua autobiografia ‘La Traiettoria’, in cui racconta il suo percorso di vita. L’uomo dietro l’imprenditore: “La mia vita è partita dalle cose che non hanno funzionato e questo ha provocato dei cambiamenti. Ognuno di noi è quello che fa quando ci succede qualcosa, quando prende coscienza di qualcosa. Il vero progresso è uscire continuamente dalle zone di confort”. Questo l’invito di Alessandro Benetton ai giovani presenti: “I migliori passaggi nella vita si hanno quando c’è stata discontinuità e bisogna cambiare mettendosi in gioco ogni giorno. L’area di confort è il vero nemico di un’impresa e del successo perché diventiamo autoreferenziali”.

Alessandro Benetton entra nel Consiglio d’Amministrazione dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope

Ma il legame tra Alessandro Benetton e l’Università degli Studi di Napoli Parthenope non si è limitato a quell’incontro: nei giorni scorsi è stato infatti annunciato l’ingresso dell’imprenditore nel Consiglio di Amministrazione dell’ateneo come componente esterno. Insieme a lui anche il Managing Director di Msc Crociere Leonardo Massa, entrambi selezionati in una rosa di candidature. “Sono onorato di poter collaborare alla crescita di un ateneo così attivo nella formazione dei giovani del Sud”, ha commentato Alessandro Benetton sottolineando l’importanza di promuovere “un dialogo intergenerazionale e tra ambiti differenti” in tempi come questi “di grande discontinuità”: un impegno fondamentale “per disegnare e guidare un nuovo ciclo economico e sociale”, ha aggiunto infine parlando di questa nuova sfida che affronterà “con entusiasmo, cercando di portare un contributo di esperienze e conoscenze che mi auguro possano aiutare il lavoro dell’intera comunità accademica”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: 21 Invest rileva Trime e investe nelle torri faro hi-tech

21 Invest è il Gruppo di investimento europeo fondato e guidato da Alessandro Benetton con sedi in Italia, Francia e Polonia. Recente è la stipula di un accordo vincolante per la rilevazione di una quota del capitale di Trime, azienda con sede a Cassinetta di Lugagnano (MI) specializzata nella produzione di torri faro hi-tech.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: 21 Invest al fianco di Trime

Nuova operazione di successo realizzata da 21 Invest: il Gruppo di investimento fondato e presieduto da Alessandro Benetton ha annunciato l’acquisizione di una quota nel capitale di Trime, leader europeo e uno dei principali produttori al mondo di torri faro hi-tech per cantieri infrastrutturali, miniere ed eventi dal vivo. Con sede a Cassinetta di Lugagnano (MI) e circa 200 dipendenti, Trime è una realtà industriale fortemente innovativa e dalla spiccata vocazione internazionale. Gli obiettivi per il 2022 sono legati al raggiungimento di 90 milioni di euro di fatturato consolidato, performance supportata per quasi il 40% da soluzioni alimentate con energie rinnovabili (ibride, elettriche e solari). Oltre il 90% del fatturato è sviluppato all’estero, in particolare nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti. Come risultato della recente operazione, 21 Invest apporterà competenze consolidate e un forte approccio strategico in affiancamento alla tradizione imprenditoriale di Trime. “Siamo lieti di poter affiancare Trime nel suo percorso di sviluppo”, ha commentato Alessandro Benetton: “Accompagnare un imprenditore, un management ed una realtà che negli anni hanno dimostrato un elevato potenziale è alla base della nostra strategia di investimento”.

Alessandro Benetton: obiettivi e strategia di crescita per Trime

Alessandro Benetton ha inoltre evidenziato come l’operazione dimostri che 21 Invest è intenzionata a “continuare a sostenere l’eccellenza italiana investendo in realtà altamente innovative e attente alla sostenibilità sia ambientale che sociale”: per l’imprenditore “la sinergia tra il DNA di Trime e l’approccio industriale di 21 Invest consentirà alla Società di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento di leadership nel settore, perseguendo un’ambiziosa strategia di crescita tanto organica quanto per linee esterne”. Per il Gruppo guidato da Alessandro Benetton, dunque, una nuova operazione di investimento finalizzata a strutturare un’ambiziosa strategia di crescita: incremento significativo nel volume d’affari, espansione internazionale (soprattutto Stati Uniti e Australia) e posizione da leader mondiale nel settore sono alcuni degli obiettivi verso cui punta la società specializzata in torri faro hi-tech. Come reso noto, l’attuale management di Trime, con il Presidente Andrea Fontanella e l’Amministratore Delegato Paolo Tacconi, continuerà a guidare lo sviluppo della società.

Rendere la tecnologia user-friendly: l’intervento di Davide D’Arcangelo su Isoradio

Esperto di innovazione e di politiche industriali, Davide D’Arcangelo ha recentemente partecipato al programma di Isoradio “Io, Chiara e il green” dedicato alla transizione energetica.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo, l’importanza di una digitalizzazione consapevole

Negli ultimi anni la digitalizzazione ha avuto un ruolo preponderante nella nostra quotidianità. La pandemia ha infatti accelerato un processo, già in atto, in cui l’home working, la didattica a distanza e la sanità digitale sono diventati i protagonisti. Fondazione Italia Digitale, per la quale Davide D’Arcangelo è responsabile dello sviluppo, ha recentemente organizzato a Torino il primo “Festival del digitale popolare”: la tre giorni ha coinvolto grandi player del mondo digitale e diversi artisti con lo scopo di approfondire le sfide, ma anche le preoccupazioni legate a questa digitalizzazione. L’evento ha consentito di esporre i dati di un’indagine effettuata secondo cui la popolazione italiana risulta oggi essere fortemente digitalizzata. “C’è stata una spinta verso i social – spiega Davide D’Arcangelo, ospite all’interno del podcast “Io, Chiara e il green” – ma non una digitalizzazione consapevole di quelli che sono gli strumenti”. Dallo studio emerge infatti che oltre il 70% degli over 50 utilizza il digitale solo per i social network e le chat. Sono invece decisamente inferiori le percentuali di coloro che seguono podcast, blog o utilizzano piattaforme di videoconferenza. Oggi è quindi necessario che le nuove tecnologie vengano usate in modo consapevole e responsabile per il bene della comunità, evitando inoltre l’emergere di forti disuguaglianze.

Davide D’Arcangelo, gli eventuali rischi della transizione digitale

Le enormi potenzialità della transizione digitale sono indiscutibili, ma quali sono i rischi che potrebbero verificarsi? “Se non abbiamo la capacità di vendere questa tecnologia come “amica” – spiega Davide D’Arcangelo – ovvero, dando la possibilità a tutti coloro che hanno delle barriere di accesso alla digitalizzazione, rendendola più semplice”, esiste il rischio concreto che una gran parte della popolazione, soprattutto i più anziani, possa rimanere esclusa. L’organizzazione di corsi di formazione e di alfabetizzazione, unita a una Pubblica Amministrazione più semplice ed efficace, potrebbe ovviare a questo problema. Dei 209 miliardi di fondi totali, il PNRR ne ha stanziati quasi 67 per la digitalizzazione della PA che potrebbe contribuire così a introdurre la digitalizzazione nelle case di tutti. Come ricorda Davide D’Arcangelo, chi appartiene alla fascia cha va dai 18 ai 54 anni consuma in media dalle tre alle cinque ore digitali. “Se avessimo una PA digitale, ovvero un Paese competitivo – sottolinea – che ci desse per prima l’esigenza di confrontarci con la digitalizzazione, e questa fosse molto amichevole, facile e accessibile, questo processo di digitalizzazione avverrebbe quasi in automatico”. Oggi è quindi necessario che la PA si adegui agli standard di mercato, ripensando gli interi processi in ottica digitale.

Alessandro Noceti, da Credit Suisse a Valeur Group: la biografia dell’esperto di finanza internazionale

Alessandro Noceti fa il suo ingresso in Valeur Group nel 2015. In precedenza ha ricoperto numerosi incarichi per Credit Suisse International, dove ha maturato una lunga esperienza nel settore del credito e dell’equity.

Alessandro Noceti

Alessandro Noceti: gli studi all’estero e le prime sfide professionali

Attivo dal 2010 nell’asset management, advisory, ricerca, trading e servizi real estate, Valeur Group è un gruppo indipendente che oggi conta 20 fondi di investimento tra gestione e advisory e 2 miliardi di euro di attivi in gestione. Tra gli artefici del suo successo anche Alessandro Noceti, Responsabile della Distribuzione oltre che Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities, due delle cinque società controllate dal Gruppo. Professionista esperto di finanza internazionale, si è laureato in Economia e Commercio presso L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, per poi conseguire un Master in European Business Studies con specializzazione in Finanza presso ESCP-EAP European School of Management. Durante gli studi tra Londra e Torino ha preso anche parte al BDE Committee dell’Istituto in qualità di Membro. La prima esperienza professionale nel 2008, a Londra, con l’ingresso in Credit Suisse International. Durante i primi anni Alessandro Noceti opera come Analista nell’Area Investment Banking – Equity and Fixed Income Derivatives Sales.

Alessandro Noceti: la crescita professionale in Credit Suisse e l’ingresso in Valeur Group

Quello di Analista è solo il primo dei numerosi incarichi ricoperti da Alessandro Noceti nella sua lunga esperienza in Credit Suisse. Associate con responsabilità nella copertura commerciale della clientela italiana di tipo retail e istituzionale dal 2010 al 2011, l’anno successivo viene nominato Vice Presidente, responsabile delle operazioni italiane nell’ambito del Real Money. Nel 2015 le competenze maturate durante il percorso gli valgono la nomina a Director, responsabile della copertura commerciale per il cluster italiano dei Fondi Pensione. Nello stesso anno decide di intraprendere una nuova avventura professionale e fa il suo ingresso in Valeur Group come Direttore di Valeur Capital LTD. Come in Credit Suisse, Alessandro Noceti contribuisce attivamente all’evoluzione del Gruppo e in breve ne diventa Responsabile della Distribuzione. Nel 2019 gli è stato affidato anche l’incarico di Direttore di Valeur Securities SA. In questo periodo decide inoltre di dedicarsi ulteriormente alla propria formazione professionale, conseguendo un Master in Business Administration presso l’ESCP Europe di Londra.

Marco Domizio

Marco Nicola Domizio: Ares Ambiente, la vision lungimirante dell’imprenditore

Il curriculum del fondatore di Ares Ambiente Marco Domizio, attivo da oltre 20 anni nel settore dell’intermediazione dei rifiuti e specializzato nella gestione di impianti autorizzati.

Marco Domizio

Marco Domizio, fondatore di Ares Ambiente: la storia dell’azienda

Nel 2008 Marco Domizio dà vita ad Ares Ambiente, attiva su tutto il territorio italiano: l’iscrizione presso l’Albo Nazionale Gestori Ambientali – Sezione Regionale della Lombardia Cat. 8 classe A e Cat 4/5 classe F la legittima ad occuparsi di smaltimento, recupero e trasporto di rifiuti urbani, speciali non pericolosi e speciali pericolosi. In 14 anni di attività, l’azienda ha ottenuto diversi riconoscimenti nonché la massima valutazione (3 stelle) nel Rating di Legalità concesso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) in accordo con i Ministeri degli Interni e della Giustizia per il suo impegno contro i rischi di infiltrazione mafiosa. Il valore delle metodologie operative di Ares Ambiente è comprovato dalle diverse certificazioni che le sono state attribuite: Qualità (UNI EN ISO 9001:2015), Ambiente (UNI EN ISO 14001:2015 e Regolamento Europeo EMAS), Sicurezza (UNI ISO 45001:2018) e Responsabilità Sociale (SA 8000:2014), alle quali si aggiungono il “Certificato di eccellenza” e la “Convalida dichiarazione ambientale”, ed è autorizzata alla realizzazione ed alla gestione di un impianto di compostaggio sito nella Regione Lazio. Non a caso lo scorso novembre l’azienda fondata da Marco Nicola Domizio è stata riconosciuta “Best Performer” della provincia di Bergamo secondo il “Lombardia Post”.

Marco Nicola Domizio: intermediazione rifiuti e gestione impianti, l’affermazione professionale nel settore

L’esperienza di Marco Domizio nel settore dell’intermediazione dei rifiuti prosegue da oltre 20 anni: l’imprenditore ha iniziato a lavorare per conto di un’azienda del settore attiva in Lombardia occupandosi anche di gare d’appalto. Diversi gli incarichi di responsabilità che annovera in curriculum: ha avuto modo di lavorare come Responsabile Commerciale per conto di una società specializzata in attività di spurghi e pulizie industriali e successivamente all’interno di un’azienda primaria dell’hinterland milanese. Marco Nicola Domizio ha inoltre gestito progetti di rilievo locale e nazionale: la realizzazione di un impianto di compostaggio in provincia di Bergamo, attivo ancora oggi, e l’installazione di sette impianti di trito-vagliatura in Campania, la gestione di una cava di estrazione di minerali naturali. Si è occupato inoltre di trasporto transfrontaliero di rifiuti, sia a mezzo gomma/intermodale che a mezzo nave. Prima di fondare Ares Ambiente ha collaborato con due realtà attive in ambito ambientale (una di trasporti conto terzi e una di intermediazione).

Alessandra Ricci

Alessandra Ricci (AD SACE): export italiano, buone le previsioni ma serve resilienza 

Alessandra Ricci: supporto all’export, liquidità contro il caro energia e transizione le direttive strategiche del percorso portato avanti da SACE. 

Alessandra Ricci

Alessandra Ricci: “Nostro approccio rende le aziende competitive nonostante momento complesso”

Continuiamo a mettere le competenze presenti all’interno del nostro Gruppo al servizio di tutti perché, in un mondo che affronta sfide globali e cambiamenti spesso repentini, nessuno di noi ha tutte le informazioni per sapere come muoversi”. A rinnovare l’impegno di SACE a supporto delle aziende e del tessuto economico nazionale è Alessandra Ricci, che da maggio guida il Gruppo nelle vesti di Amministratore Delegato. La manager ha preso la parola durante l’evento di presentazione del Rapporto Export 2022. Lo scenario emerso dallo studio mostra un trend positivo, con le esportazioni italiane che entro la fine dell’anno cresceranno in valore del 10,3%. Un risultato incentivato soprattutto dall’aumento dei prezzi più che da quello dei volumi, ma già a partire dal 2023 le stime prevedono una crescita più equilibrata. SACE ha “risorse, strumenti e competenze per affrontare le sfide globali e tenere alta la bandiera dell’export italiano nel mondo”, ha dichiarato Alessandra Ricci, sottolineando l’approccio sempre più strategico del Gruppo, che grazie a sostegno assicurativo-finanziario e promozione di nuovi mercati permette alle aziende italiane di “rafforzare la loro competitività in un momento complesso come questo”.

Alessandra Ricci: resilienza, ascolto e condivisione le chiavi contro le sfide globali

Se è vero che il Made in Italy continuerà a trainare l’economia del Paese, è vero anche che di fronte ai cambiamenti sempre più repentini degli scenari globali non sembrano esistere risposte univoche. Per Alessandra Ricci la parola chiave è resilienza: “La capacità di resistere in momenti avversi è qualcosa che si impara giorno per giorno. Noi stessi la stiamo imparando. Ed è ascoltando come gli altri hanno risposto a determinate sfide che qualcuno può imparare come affrontare una nuova sfida. È solo essendo coesi e facendo squadra, ma imparando dagli altri, che potremo anticipare gli eventi”. Negli ultimi due anni SACE ha lavorato per intercettare le esigenze nate prima in seguito alla pandemia e poi al conflitto russo-ucraino. Tra gli strumenti messi in campo, l’AD ricorda Garanzia Italia e Garanzia Supporto Italia. A questi si aggiunge anche Garanzie Green, dedicato alle aziende che vogliono investire nell’ambito della sostenibilità ambientale: “SACE è e sarà sempre al fianco del tessuto imprenditoriale italiano non solo per quanto riguarda l’export e l’internazionalizzazione, ma anche nel supporto alla liquidità nell’attuale contesto economico e nella promozione della transizione ecologica del Paese”, ha ribadito Alessandra Ricci.

Banca Generali logo

Investimenti sostenibili ESG: EduFin 3.0, con Banca Generali l’educazione finanziaria si fa social

Un palinsesto settimanale dedicato ai principali temi della finanza, partendo dalle dinamiche generali e approfondendo via via fino al mondo delle criptovalute e degli investimenti sostenibili ESG. A presentare il progetto l’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa.

Investimenti sostenibili ESG: con EduFin 3.0 Banca Generali in prima linea nell’educazione al risparmio

Banca Generali e Marco Montemagno insieme per diffondere sui social una cultura positiva verso il mondo degli investimenti, da quelli più tradizionali fino alle principali novità nell’ambito degli investimenti sostenibili ESG e delle criptovalute. EduFin 3.0 è il nuovo progetto di educazione finanziaria promosso dall’Istituto in collaborazione con il noto Youtuber. L’iniziativa nasce per contribuire a colmare il gap di conoscenze finanziarie che caratterizza i cittadini italiani: secondo uno degli ultimi Rapporti OCSE, su 26 Paesi coinvolti l’Italia si colloca agli ultimi posti della classifica. “L’educazione finanziaria ha dei risvolti economici e sociali enormi – ha dichiarato l’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa – ed è di fondamentale importanza per un futuro sostenibile del risparmio”. Risparmio privato che nel Paese ammonta a circa 3,6 trilioni, di cui 1,4 immobili sui conti correnti: “La capacità di affrontare sfide ormai essenziali come la previdenza complementare, la pianificazione dei progetti di vita e in generale la protezione del risparmio non possono più prescindere per nessuno da una corretta conoscenza dei rischi e delle opportunità che giungono dai mercati”. È necessario, ribadisce Mossa, educare i cittadini non solo sugli asset tradizionali, ma anche su temi fortemente attuali come gli investimenti sostenibili ESG o i prodotti digitali, sempre più diffusi tra le nuove generazioni.

Investimenti sostenibili ESG: EduFin 3.0 di Banca Generali, i dettagli del progetto

Con il suo progetto Banca Generali si rivolge ad un pubblico trasversale: il palinsesto prevede un totale di 52 interviste che verranno pubblicate a cadenza settimanale sia sul canale Youtube di Marco Montemagno che in versione podcast (Spotify) e video brevi (Facebook, LinkedIn, Twitter). Come già accennato, i temi trattati andranno a coprire tutti i principali ambiti dell’educazione finanziaria: oltre agli investimenti sostenibili ESG, le chiacchierate condotte da Montemagno riguarderanno argomenti oggi centrali come criptovalute, blockchain e sviluppo del Metaverso. Agli appuntamenti settimanali prenderanno parte non solo esperti internazionali, ma anche attori, sportivi, personaggi dello spettacolo ed educatori, fornendo così ulteriori spunti di riflessione sulle materie affrontate. “Vogliamo essere la cerniera tra il nuovo mondo digitale e quello tradizionale ed è anche per questo che è nato EduFin 3.0”, ha commentato l’AD di Banca Generali. Entusiasta dell’iniziativa Marco Montemagno, che ha dichiarato: “Sono anni che la mia community mi chiede approfondimenti sul tema dell’educazione finanziaria e, dopo aver trovato una squadra di partner, sono contento di poter aprire le porte dei miei canali social a questo progetto”.

Stefano Donnarumma (Terna): “Accelerare su autorizzazioni per eolico e fotovoltaico

Per affrancarsi dal gas russo è necessario velocizzare i processi autorizzativi degli impianti green. Lo ha ribadito Stefano Donnarumma al recente convegno sul tema promosso dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro

Stefano Donnarumma

Rinnovabili, Stefano Donnarumma: “A fine agosto richieste di connessione pari a 280GW”

Ad oggi fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico rappresentano per l’Italia la principale alternativa alla dipendenza del gas russo. Non ha dubbi Stefano Donnarumma: per superare la crisi e diventare competitivo sotto il profilo energetico, il Paese deve accelerare il più possibile verso la transizione. Lo scorso 24 settembre l’Amministratore Delegato di Terna è stato ospite del convegno “Tecnologia e innovazione per una transizione energetica. Il contributo dei Cavalieri del Lavoro”, promosso dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro per discutere di energia, sostenibilità e misure da attuare nel prossimo futuro. Intervistato a latere dell’evento, Stefano Donnarumma ha dichiarato: “La vera alternativa al gas russo sono le fonti rinnovabili. A fine agosto le richieste di connessione alla rete di Terna sono pari a 280GW, circa 4 volte gli obiettivi che l’Italia si è data al 2030. I 70 GW di gap sulle rinnovabili, previsti dal piano europeo Fit for 55, porterebbero a un risparmio di oltre 26 miliardi di metri cubi di gas, valore sostanzialmente pari alle quantità che il nostro Paese ha importato dalla Russia negli ultimi dodici mesi”.

Stefano Donnarumma: “Costo energia solare in calo, accelerare autorizzazioni”

Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, nonché dei target del Green Deal a livello europeo, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma investirà oltre 18 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Per l’AD e DG di Terna è “fondamentale accelerare il più possibile i processi di autorizzazione degli impianti eolici e fotovoltaici, considerato anche che il costo effettivo dell’energia prodotta ad esempio da un impianto solare è di circa 5 volte più basso del valore registrato nei primi sei mesi dal Pun”. Gli ingenti investimenti messi in campo dal gestore della rete elettrica con l’obiettivo di abilitare la transizione italiana avranno un impatto positivo sia a livello economico che occupazionale, ha aggiunto Stefano Donnarumma: “Un recente studio ha evidenziato come, nel loro complesso, tutti gli investimenti previsti in Italia per raggiungere gli obiettivi al 2030 potranno avere un impatto sul Pil pari a circa 500 miliardi di euro”.

Luigi Ferraris

Gruppo FS, l’AD Luigi Ferraris a colloquio con i vertici europei per presentare il nuovo Piano

Mobilità collettiva, servizi multimodali e priorità del trasporto ferroviario europeo: sono i temi affrontati da Luigi Ferraris durante i colloqui avvenuti a Bruxelles tra l’AD di Ferrovie dello Stato Italiane e i vertici dell’Unione.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris, giro di colloqui per condividere obiettivi e finalità della nuova strategia di Gruppo FS

Illustrare alle Istituzioni europee le principali novità del Piano Industriale 2022-2031 recentemente lanciato da Gruppo FS. È l’obiettivo della due giorni che ha visto come protagonista Luigi Ferraris. Lo scorso 21 e 22 giugno l’Amministratore Delegato del Gruppo FS si è recato a Bruxelles per prendere parte ad una serie di colloqui con i vertici UE. Il manager è poi intervenuto come relatore ad un evento promosso dal Rail Forum Europe. Durante la prima giornata, dopo aver incontrato dapprima l’Ambasciatore d’Italia presso il Belgio, Francesco Genuardi, e il Rappresentante Aggiunto presso l’UE, Ambasciatore Stefano Verrecchia, Luigi Ferraris si è confrontato con la Commissaria Europea ai Trasporti, Adina Ioana Valean, e con il Commissario per l’Economia e le Finanze, Paolo Gentiloni. L’ultimo colloquio è avvenuto invece con gli eurodeputati italiani. Incontri in cui l’AD ha potuto parlare nel dettaglio della nuova strategia decennale di Ferrovie dello Stato Italiane. Oltre 190 miliardi di investimenti per dare certezza all’esecuzione delle opere nei tempi previsti, promuovere il trasporto collettivo multimodale e raddoppiare la quota di trasporto merci. Il Gruppo guidato da Luigi Ferraris intende inoltre aumentare il proprio grado di autonomia energetica, puntando sull’autoproduzione, sull’energy management e l’efficienza energetica. Una visione di lungo respiro che verrà messa in atto da una governance rivoluzionata: a comporre la nuova struttura organizzativa quattro poli di business (Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano).

Luigi Ferraris sul palco del Rail Forum Europe: “Necessario migliorare connettività transfrontaliera”

Ma gli obiettivi di Gruppo FS non si limitano ai confini nazionali. Il Gruppo intende infatti consolidare la sua presenza nei territori dell’Unione: “Nell’arco temporale del Piano – ha dichiarato Luigi Ferraris nel suo intervento al Rail Forum Europe – il nostro obiettivo è aumentare i ricavi internazionali dagli attuali 1,8 a circa 5 miliardi di euro nel 2031, con una crescita trainata quasi interamente dall’Europa”. Nel corso dell’evento l’AD di Ferrovie dello Stato Italiane si è soffermato sull’importanza delle connessioni tra le principali città europee, la necessità di diffondere il sistema di gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario “ERTMS” (European Rail Traffic Management System) e infine sulla strategicità delle reti TEN-T, che il manager definisce “vitali e strumentali” alla visione di Gruppo FS. Tutti fattori essenziali per migliorare la qualità della connettività transfrontaliera e affrontare le “sfide senza precedenti della competitività globale”: “L’obiettivo – conclude – è integrare non solo le principali città, capitali, hub multimodali, ma anche aeroporti in una moderna rete ad alta velocità, così come i servizi di trasporto merci. Tali obiettivi, se raggiunti con successo, assicurerebbero notevoli benefici al mercato interno dell’UE”.