FME Education

Innovazione e apprendimento scolastico: la vision di FME Education

Contando su solide competenze editoriali e nell’ambito dell’innovazione tecnologica, FME Education, Editore specializzato in formazione e contenuti didattici innovativi, persegue l’obiettivo di portare nelle scuole soluzioni innovative che garantiscano l’efficienza dell’insegnamento e dell’apprendimento.

FME Education

L’esperienza di FME Education nel portare l’innovazione nelle scuole

Fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 2013, FME Education è sempre stata portatrice di innovazione, impegnandosi nella progettazione e realizzazione di contenuti didattici innovativi da usare in ambito scolastico e familiare. Con una vasta scelta di prodotti e servizi che fanno leva sulla tecnologia, l’Editore contribuisce a rendere l’attività di insegnamento e apprendimento più piacevole e coinvolgente. Nel mondo didattico, caratterizzato dalla continua ricerca di approcci che trasformino l’apprendimento in un’esperienza sempre più efficace e accessibile, l’innovazione assume un ruolo centrale. Le metodologie di insegnamento tradizionale stanno di fatto lasciando gradualmente il passo a modalità incentrate proprio su tale aspetto. Questo perché si è capito che gli approcci innovativi offrono opportunità di apprendimento capaci di coinvolgere maggiormente gli studenti in attività di esplorazione e sperimentazione.

Estendere l’apprendimento anche attraverso i giochi online: le proposte di FME Education

FME Education sa bene che le opportunità date dalle nuove tecnologie in ambito scolastico sono davvero tantissime. Persino i giochi e i videogiochi si trasformano in interessanti occasioni di apprendimento che, sfruttando la tecnologia e il divertimento dato dal gioco, coinvolgono gli studenti in una partecipazione più attiva, favorendo infine una maggiore comprensione degli argomenti. L’esperienza interattiva si è infatti spesso rilevata più efficace rispetto alla semplice trasmissione di informazioni, incentivando inoltre lo sviluppo di abilità trasversali quali il problem solving, la creatività e la collaborazione.

FME Education

Imparare divertendosi: FME Education e contenuti ludodidattici digitali

Edutainment (in italiano ‘intrattenimento educativo’) indica tutti quegli approcci che favoriscono l’istruzione e la formazione attraverso il divertimento. Un principio evidenziato in FME Education a partire dal suo motto “Imparare divertendosi!”.

Edutainment insieme a FME Education

Istruzione e divertimento per esplorare nuove modalità di apprendimento e coinvolgere gli studenti. Derivano da tale presupposto gli approcci pedagogici che includono la componente ludica quale elemento importante nei processi formativi. In tal senso, videogiochi, programmi televisivi, software dedicati e film – solo per citarne alcuni – sono tra gli strumenti più impiegati nel contesto dell’edutainment, un termine coniato da Bob Heyman, documentarista del National Geographic, unendo ‘education’ (istruzione) ed ‘entertainment’ (intrattenimento). È questo anche uno degli approcci verso cui FME Education dedica grande attenzione: il fine è supportare gli studenti nell’apprendimento e poter “Imparare divertendosi!”, come recita il motto dell’Editore specializzato in contenuti digitali innovativi.

FME Education e contenuti digitali ludodidattici

La possibilità di includere la componente ludica trae origine da ricerche scientifiche in area pedagogica che, nel tempo, hanno evidenziato notevoli potenzialità sotto il punto di vista dell’apprendimento. L’apporto fornito successivamente dall’evoluzione tecnologica ha favorito ulteriormente il diffondersi di nuovi strumenti, trasformandoli in facilitatori dello studio. Si pensi ai videogiochi, ad esempio, che offrono spazi di apprendimento leggeri e coinvolgenti con cui poter interagire con gli argomenti studiati a scuola. Il gioco diventa così ‘co-costruttore del sapere’ e promotore di interazione tra pari, creatività ed esplorazione: elementi su cui si basano anche gli ambienti didattici online di FME Education, che propongono lezioni, interattività e tanti giochi. Non a caso, le attività dell’Editore fanno leva su un intenso lavoro di squadra che coinvolge un team editoriale, un team tecnico e un team di esperti in formazione, tra cui docenti, pedagoghi e formatori.

FME Education

Abbracciare il cambiamento, FME Education: verso un’educazione innovativa

Nell’attuale panorama educativo, l’innovazione in aula è una tematica cruciale. Il mondo sta vivendo un rapido cambiamento sociale e tecnologico, e per preparare adeguatamente le nuove generazioni a queste sfide, è necessario rivoluzionare il sistema educativo. In questo contesto, realtà come FME Education stanno facendo la differenza attraverso l’offerta di contenuti e strumenti innovativi che supportano il processo di apprendimento.

La Casa Editrice milanese FME Education

FME Education: l’evoluzione del sistema educativo

Fino a qualche tempo fa, il sistema educativo del nostro Paese era principalmente basato su insegnamenti in aula, libri di testo cartacei e appunti scritti a mano. Le tradizionali lezioni si concentravano sulla trasmissione passiva delle nozioni, spesso trascurando abilità cruciali come la comunicazione efficace, la collaborazione, il pensiero critico e la risoluzione di problemi complessi. Oggi, ricorda FME Education, queste abilità sono fondamentali per il successo professionale, e pertanto è cruciale promuoverle sin dalla prima infanzia. Per includere e accogliere l’innovazione in aula, è essenziale coinvolgere attivamente gli studenti nel processo di apprendimento. Questo implica l’incoraggiamento alla partecipazione, il mantenimento dell’alto livello di motivazione e la promozione di un apprendimento continuo che si estende per tutta la vita. Si tratta di un approccio che richiede un’educazione flessibile ed esperienziale, integrata in modo sinergico con i metodi di studio tradizionali.

FME Education: strategie innovative per l’apprendimento

Quali sono le strategie da poter mettere in atto per favorire l’innovazione in aula? L’adozione di un approccio multidisciplinare, che unisce materie umanistiche e scientifiche, consente agli studenti di acquisire una comprensione più ampia e trasversale. Un’altra strategia fondamentale è l’apprendimento basato sull’esperienza, che colma il divario tra teoria e pratica, incoraggiando gli studenti a mettere in atto le conoscenze acquisite, invece di limitarsi a memorizzare dati. La creazione di ambienti di apprendimento flessibili è un ulteriore tassello per preparare gli studenti a un mondo in continua evoluzione: l’adozione di approcci modulari e flessibili favorisce la personalizzazione dell’educazione. Consapevole di ciò, FME Education ha chiaramente riconosciuto l’importanza di preparare adeguatamente gli studenti per il futuro. L’innovazione in aula è diventata una risposta indispensabile alle sfide sociali e tecnologiche del mondo contemporaneo.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Università di Torino, la presentazione di “La Traiettoria”

Alessandro Benetton: “Di fronte a un momento di grande discontinuità come l’attuale, scatenato dalla combinazione di esigenze energetiche e ambientali, bisogna dare spazio a nuovi punti di vista che non mettano le due cose in contrasto”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: l’incontro con gli studenti del dipartimento di Economia dell’Università di Torino

La sua autobiografia “La Traiettoria” insegna anche a riconoscere il valore della discontinuità. Ma per Alessandro Benetton in questo momento il Paese ha bisogno di continuità. “Mi auguro che, al di là dell’esito del voto, le linee guida tracciate dall’ultimo governo vengano confermate”: parlando agli studenti del dipartimento di Economia dell’Università di Torino il Presidente di 21 Invest e di Edizione ha spiegato che oggi più che mai “una forma di progettualità strutturale, per l’Italia e per l’Europa, è indispensabile per non rimanere schiacciati dalle dinamiche geopolitiche che stiamo vedendo”. L’augurio di Alessandro Benetton dunque è che “nessuno abbia intenzione di cambiare quanto costruito finora” perché “se sfilacciassimo le nostre relazioni, le conseguenze sarebbero molto gravi”.

Alessandro Benetton: ripensare il capitalismo in un’ottica di responsabilità sociale

Durante l’incontro con gli studenti del dipartimento di Economia, Alessandro Benetton ha parlato anche dei costi dell’energia e di rincari per famiglie e imprese, un tema che “preoccupa perché siamo schiacciati fra le esigenze immediate e quelle di un mondo che ci chiede responsabilità”. Per uscirne indenni, secondo il Presidente di Edizione, bisogna rinunciare “alla logica del breve termine, un grande rischio che stanno correndo diversi mondi, incluso quello della finanza e delle imprese”. Un momento di grande discontinuità come l’attuale, scatenato “dalla combinazione di esigenze energetiche e ambientali”, impone di “dare spazio a nuovi punti di vista che non mettano le due cose in contrasto”. Bisogna quindi guardare a questo momento difficile come a un’opportunità “per ripensare tutta una serie di aspetti”. La soluzione proposta da Alessandro Benetton è nella diversificazione: “Per quanto riguarda l’energia dobbiamo superare una serie di dogmi, come quello che osteggia il nucleare. Bisogna andare oltre gli slogan, perché ormai è chiaro a tutti che offrire soluzioni a breve termine non porta a nulla”. La responsabilità di un cambiamento così grande appartiene a noi imprenditori: “Dobbiamo ripensare il capitalismo in un’ottica di responsabilità sociale”.

Giovanni Lo Storto

Università: lo sport va in prima linea. L’intervento di Giovanni Lo Storto

Conciliare sport e studio è fondamentale per il futuro di ogni individuo. Il pensiero di Giovanni Lo Storto sulla complementarietà tra il campo da gioco e l’aula.

Giovanni Lo Storto

Giovanni Lo Storto: la complementarietà tra studio e sport

Conciliare lo studio e lo sport permette di tenere contemporaneamente allenati corpo e mente: “Lo sport – spiega il Direttore Generale dell’Università Luiss Guido Carli Giovanni Lo Stortoè una risorsa fondamentale per il percorso di crescita di ognuno di noi. Non è solo una questione di forma fisica, ma di attitudine mentale”. Ricordando l’episodio del 2008 di Heather Dorniden (la runner americana che, dopo essere caduta ed essersi rialzata, vinse i 600 metri indoor ai Big Ten Indoor Track Championships), il Direttore parla di azione e reazione: ciò che un individuo impara grazie allo sport ha a che fare più con la disciplina e la determinazione personali che con la competizione in sé. L’attività sportiva consente infatti di forgiare la propria personalità e contribuisce a far emergere il proprio potenziale. Il campo da gioco e l’aula diventano quindi complementari. Le competenze e i valori che lo sport ci offre “sono funzionali ad “arrotondare” e completare l’apprendimento, maturato sui banchi di scuola o di università”, spiega Giovanni Lo Storto, ricordando che “in Luiss crediamo molto in questa duplice veste della formazione”.

Giovanni Lo Storto: conciliare sport e studio è possibile

Studiare e praticare sport a livello agonistico è un impegno folle? In Luiss Guido Carli no. Dal 2015 la Luiss Sport Academy offre agli studenti-atleti l’occasione di conciliare la passione per lo sport con lo studio. I giovani hanno infatti l’opportunità unica di conquistare medaglie e superare al contempo gli esami indispensabili per il conseguimento di lauree prestigiose per l’accesso al mondo del lavoro. “Oggi – sottolinea Giovanni Lo Stortosono 18 le squadre e 389 gli studenti coinvolti nell’attività agonistica, tra cui ben 48 Top Athletes, tra cui molti olimpionici e medagliati, eccezionali testimonial di Dual Career, dove i sacrifici nello sport si affiancano a quelli nello studio”. Lo sport è un toccasana per mente e corpo e prepara ad affrontare con il giusto mindset le sfide della vita. Citando l’esempio di Phil Jackson, storico allenatore NBA, il Direttore Generale della Luiss introduce l’importanza del binomio calma-caos. Il coach statunitense allenava le proprie squadre in situazioni piuttosto diverse, dal silenzio assordante al frastuono di sottofondo e luci abbaglianti: Jackson preparava così i propri atleti al caos che avrebbe potuto avvolgerli una volta scesi in campo. “Nella vita – conclude Giovanni Lo Stortooccorre essere preparati alla calma e al caos: per saperle affrontare, è fondamentale ricevere una formazione piena, larga. Per imparare anche a rialzarsi dopo le cadute”.

Giovanni Lo Storto

Luiss: la riflessione di Giovanni Lo Storto sulle competenze digitali del futuro

“Luiss crede molto nella centralità delle competenze digitali per affrontare le nuove esigenze del mondo del lavoro”: così il Direttore Generale Giovanni Lo Storto in merito alla necessità di coniugare percorsi formativi, digitale e tecnologia.

Giovanni Lo Storto

Formazione, lavoro e futuro: analisi e considerazioni di Giovanni Lo Storto

Puntare su innovazione e sviluppo delle abilità legate al mondo digitale, senza tralasciare un forte interesse verso la sostenibilità sociale, economica ed ecologica: è quanto sottolinea Giovanni Lo Storto in una intervista con il magazine “Dealogando”. Al centro della conversazione, l’importanza di sviluppare percorsi formativi adeguati alle necessità presenti e future del mondo del lavoro. “Il Paese ha bisogno di ragazzi e ragazze che si formino sulle competenze digitali”, evidenzia il Direttore Generale dell’Ateneo romano: “Per questo Luiss ha pensato di lanciare, visto anche il difficile periodo economico, un progetto per ampliare il numero di borse di studio, così da rendere la sua didattica sempre più accessibile”. Un impegno che ben si coniuga con la filosofia di Luiss finalizzata a proporre percorsi formativi sempre in linea con le esigenze professionali: tra questi, segnala il Direttore Generale Giovanni Lo Storto, il corso di Laurea Magistrale in “Data Science and Management” e quello in “Law, Digital Innovation and Sustainability”.

Giovanni Lo Storto: le iniziative Luiss

“Corsi di laurea che abbiamo introdotto e che sono centrati esattamente sul tema del digitale e delle competenze digitali”, prosegue Giovanni Lo Storto nella intervista, rimarcando inoltre come Luiss in questo ambito “stia facendo un investimento profondo e radicale”. Tale azione va di pari passo con l’allargamento delle opportunità destinate alle borse di studio: “Dopo la campagna ‘United for Luiss Learning’, iniziativa di solidarietà volta alla creazione di un fondo emergenza Covid-19, l’Ateneo ha infatti pianificato per il prossimo anno accademico l’assegnazione di circa 1.000 borse di studio”. Questo, racconta Giovanni Lo Storto a “Dealogando”, è reso possibile dalla istituzione di ulteriori progetti, tra i quali “Coltiva un talento”, “International Training Program” e “STEM Scholarship for women”. L’obiettivo è far sì che la formazione dei giovani continui a essere ispirata da quel “life largelearning” verso cui l’Università Luiss Guido Carli è impegnata a orientare le proprie strategie formative.

Confindustria Servizi HCFS, l’appello di Lorenzo Mattioli: “Più attenzione al mondo dei servizi”

Lorenzo Mattioli: “Riteniamo che, mai come in questo momento, sia importante che le scuole restino aperte”

Lorenzo Mattioli

Covid-19 e scuola, l’opinione di Lorenzo Mattioli

È dall’inizio della pandemia che Lorenzo Mattioli, Presidente di Confindustria Servizi HCFS, interviene per mettere in evidenza i rischi relativi all’affidamento della responsabilità della sanificazione degli Istituti Scolastici a bidelli e presidi. Sul tema è tornato lo scorso 19 novembre in collegamento con RaiNews24, commentando la situazione attuale: “Qualcosa è stato fatto, ma spero possa far breccia la questione che abbiamo sollevato sulla sanificazione delle scuole. Questo è il tema più rilevante. Non è sufficiente ciò che il Governo ha realizzato finora”. Oggi è ancora il personale ATA a dover provvedere alla pulizia e alla messa in sicurezza delle aule: nel 2019 infatti la competenza è tornata ad essere interna ed è stato abbandonato il sistema delle gare d’appalto con imprese specializzate. “Il problema vero è che l’internalizzazione che è stata fatta non può ricadere sui bidelli. Oggi i bidelli non sono in grado di svolgere quelle attività altamente specifiche che occorrono per un servizio di sanificazione adeguato. Attività – ha spiegato Lorenzo Mattioliche ovviamente richiedono personale altamente qualificato”. Per questo Confindustria Servizi HCFS chiede che le sanificazioni vengano effettuate da ditte qualificate, in modo da permettere agli alunni di tornare in classe in totale sicurezza: “Noi in queste ore sproniamo il Governo a fare di più e stiamo promuovendo un manuale di sanificazione a tutte le Istituzioni, perché pensiamo che le scuole debbano riaprire al più presto”.

Lorenzo Mattioli: “Chiediamo al Governo maggiore attenzione al settore”

Il Presidente di Confindustria Servizi HCFS ha posto l’accento, inoltre, su un’altra questione: la crisi economica che ha colpito alcuni comparti del settore. “Il primo è il mondo della ristorazione collettiva – ha dichiarato Lorenzo Mattiolimentre l’altro è quello delle lavanderie industriali che risente della mancanza di turismo”. L’appello del manager, rivolgendosi sempre al Governo, è quello di promuovere la riconversione di attività e personale: “Dobbiamo formare e cercare di integrare al massimo questi lavoratori, soprattutto considerando il riassorbimento che le aziende dovranno affrontare una volta terminata la cassa integrazione”. Ma più in generale, Lorenzo Mattioli chiede alle Istituzioni maggiore attenzione per il mondo dei servizi: “Una galassia che è rappresentata da circa 2 milioni e mezzo di lavoratori e più di 80mila imprese: stiamo parlando di un giro d’affari di 25 miliardi”.

Excursus sull’Almo Collegio Borromeo: la storia e i servizi offerti

L’Almo Collegio Borromeo seleziona ogni anno tramite concorso gli studenti meritevoli, che hanno accesso ai servizi del collegio in modo gratuito o semigratuito. L’ente ha attivato programmi internazionali per facilitare la mobilità di studenti e alunni, integrando nei suoi servizi borse di studio Erasmus.

Almo Collegio Borromeo

La storia e gli obiettivi dell’Almo Collegio Borromeo

L’Almo Collegio Borromeo nasce nel 1561 ed è il collegio di merito più antico d’Italia. Attivo in qualità di fondazione no profit, è stato fondato con l’obiettivo di garantire agli studenti meritevoli l’opportunità di studiare all’Università di Pavia. Attualmente il Rettore è Alberto Lolli. Legalmente riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, il collegio è socio fondatore della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito, oltre che dell’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia (IUSS). Il campus dell’Almo Collegio Borromeo è costituito dal palazzo storico, in stile manieristico e ad opera dell’architetto e pittore Pellegrino Tibaldi, e ospita inoltre la sezione laureati e quella femminile inaugurata nel 2009. È inserito in una grande zona verde di Pavia, dotata di giardini e orti borromaici. Le attività del collegio si rivolgono a studenti, ricercatori e docenti provenienti da tutto il mondo. L’offerta formativa include una Biblioteca con oltre 80mila volumi, un Archivio Storico, sale studio, aule multimediali, una palestra e campi sportivi oltre a servizi di vitto, alloggio, assistenza religiosa, culturale e morale.

L’offerta dell’Almo Collegio Borromeo

L’accesso degli studenti all’Almo Collegio Borromeo è selezionato ogni anno con un concorso di merito per titoli ed esami, garantendo posti disponibili in modo gratuito o semigratuito. L’ente ha instaurato importanti partnership e collaborazioni con Università e Collegi stranieri. Molto attivo sul piano internazionale, facilita la mobilità di studenti e alunni. Oltre a integrare borse di studio Erasmus, ha attivato programmi di mobilità internazionale come quello con il Corpus Christi College di Cambridge o quello con l’Università di Salta in Argentina. L’Almo Collegio Borromeo fornisce supporto agli studenti attraverso servizi di tutorato, coaching e tirocini studiati per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro. Per questo, nel 1947, è stata fondata l’Associazione Alunni che si occupa di fare rete tra gli ex studenti e quelli attualmente iscritti, in modo da supportarne la crescita professionale e indirizzarli verso gli sbocchi lavorativi più adatti per ciascun percorso.

 

FME Education

#InVacanzaConMyEdu, la soluzione di FME Education per lo studio estivo

Con le scuole ormai chiuse, è arrivato il momento di pensare ai compiti per le vacanze: FME Education ha deciso di offrire diversi contenuti sulla sua piattaforma.

FME Education

Vai in vacanza con MyEdu: l’idea di FME Education

È di pochi giorni fa la notizia ufficiale della riapertura delle scuole il prossimo 14 settembre: Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione, ha dichiarato che la ripresa delle lezioni avverrà in presenza. La didattica a distanza tuttavia continuerà a ricoprire un ruolo fondamentale, soprattutto in vista delle difficoltà organizzative che gli Istituti dovranno fronteggiare per la tutela della salute di docenti e studenti. FME Education, Editore specializzato in contenuti didattici digitali, ha deciso di continuare a offrire il suo contributo anche durante l’estate: per questo ha lanciato #InVacanzaConMyEdu (www.myedu.it/compiti). L’iniziativa aiuterà infatti gli studenti ad affrontare al meglio i compiti delle vacanze usufruendo di materiali quali video, mappe concettuali, esercizi e flash cards. Tuttavia MyEdu non è solo un semplice strumento di ausilio per portare a termine in maniera facile e intuitiva un compito o un esercizio: la piattaforma digitale di FME Education può infatti rappresentare quella marcia in più nello studio e nell’approfondimento degli argomenti affrontati, soprattutto in considerazione del fatto che negli ultimi mesi gli studenti hanno dovuto fronteggiare diverse difficoltà per via dei cambiamenti repentini nella didattica .

FME Education: le iniziative durante il lockdown

La chiusura delle scuole è stata una delle prime importanti decisioni che i Governi di tutti i Paesi hanno preso per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Insegnanti e alunni hanno quindi dovuto adattarsi improvvisamente alla didattica a distanza (DAD): e in Italia purtroppo questa modalità era ancora poco conosciuta. FME Education, che opera nel settore dal 2013, ha deciso di mettere a disposizione tutta la sua esperienza. La Casa Editrice si è subito attivata a sostegno di Codogno, il comune lombardo dove sono stati accertati i primi casi di contagio in Italia, offrendo gratuitamente all’Istituto comprensivo della città gli strumenti della piattaforma "MyEdu". Con l’espansione del contagio in tutto il territorio nazionale, l’azienda ha allargato l’iniziativa al resto del Paese. Un contributo che è stato riconosciuto in primis dal Miur, con il quale FME Education vanta un rapporto di collaborazione pluriennale, e in seguito da realtà dell’informazione come Prima Online e Striscia la notizia, che hanno inserito MyEdu tra gli strumenti di e-learning più strutturati ed efficaci.

FME Education

Didattica digitale: il ruolo di FME Education

Striscia La Notizia e Prima Online hanno inserito la piattaforma digitale della Casa Editrice FME Education tra le realtà aziendali consigliate per la didattica a distanza.

FME Education

L’offerta di FME Education per l’emergenza sanitaria

Una delle prime misure varate dal Governo italiano per affrontare la pandemia da Coronavirus è stata quella che ha riguardato la chiusura degli istituti scolastici. Improvvisamente, studenti e insegnanti hanno dovuto ricorrere alla didattica a distanza. FME Education è una di quelle realtà specializzate nel settore che hanno risposto all’appello lanciato dal Ministero dell’Istruzione per andare incontro alle nuove esigenze di docenti e studenti. All’inizio dell’emergenza, la Casa Editrice milanese ha deciso di rendere accessibile all’Istituto comprensivo di Codogno la piattaforma “MyEdu”, che offre strumenti e servizi digitali per insegnanti e alunni. In seguito all’estensione della zona rossa, l’azienda ha allargato la gratuità per tutti gli istituti del Paese. Sebbene il sistema scolastico abbia attraversato non poche problematiche, il Ministro Lucia Azzolina ha recentemente espresso soddisfazione per il modo in cui il personale della scuola ha reagito ai cambiamenti repentini, mentre Paola Pisano, a capo del Ministero dell’Innovazione, ha ringraziato le aziende che hanno offerto il loro contributo. Striscia La Notizia ha dedicato un servizio alle piattaforme digitali e la rivista Prima Online ha stilato una lista dei migliori portali: in entrambi, MyEdu di FME Education compare come uno degli ambienti consigliati.

FME Education e gli strumenti di “MyEdu”

Editore digitale in attività dal 2013, FME Education ha una mission ben precisa: “Imparare divertendosi a casa e a scuola”. Per la Casa Editrice, la didattica va di pari passo con contenuti fruibili e soprattutto apprezzabili per studenti, famiglie e insegnanti. Attraverso il progetto “MyEdu”, ambiente digitale costantemente in aggiornamento, è possibile usufruire di lezioni, corsi, mappe concettuali, test e materiale multimediale dedicato a tutti gli anni di istruzione previsti dalla scuola dell’obbligo. L’Editore mette a disposizione un servizio di assistenza dedicato che guiderà gli utenti nella configurazione e nell’utilizzo degli strumenti e dei servizi della piattaforma. Per gli insegnanti che incontrano difficoltà nell’approccio alla didattica a distanza, l’offerta prevede anche dei moduli dedicati alla formazione. MyEdu si presenta con 3 piattaforme dedicate: Family, School e Plus, ciascuna con contenuti specifici e personalizzabili a seconda delle esigenze: da sempre FME Education è in prima linea per la diffusione della tecnologia applicata alla didattica e per l’apporto che essa è capace di offrire soprattutto nell’ambito scolastico.