Susanna Esposito

Susanna Esposito, medicina di precisione e Long Covid: considerazioni sul genere

Due anni dopo l’inizio della pandemia da Covid-19, i notevoli progressi nella comprensione e gestione dell’infezione hanno portato a sviluppare vaccini efficaci in un tempo record. Tuttavia, sorge una nuova sfida con il fenomeno del Long Covid, in cui un numero crescente di persone riporta sintomi prolungati dopo la guarigione dall’infezione. I risultati dello studio svolto presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, nella quale Susanna Esposito ricopre l’incarico di Direttore della Clinica Pediatrica.

Susanna Esposito, Direttore della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla

Susanna Esposito: il rischio del Long Covid

La prevalenza del Long Covid varia notevolmente in base a vari fattori, come il sesso, l’età, il tipo di sintomi e lo stato vaccinale. Un recente studio svolto presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, utilizzando i protocolli standardizzati di raccolta dei dati di follow-up sviluppati dai gruppi di lavoro dell’International Severe Acute Respiratory and Emerging Infection Consortium (ISARIC) dell’Università di Oxford, ha rivelato che il rischio di Long Covid cambia in base all’età e al sesso dei pazienti presi in esame. “Nella popolazione pediatrica, l’evidenza sembra suggerire che l’età adolescenziale sia associata a un rischio maggiore di persistenza dei sintomi”, si legge in una nota. L’analisi dei dati provenienti da due studi di coorte prospettici, spiega Susanna Esposito, Responsabile del Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni SIP, ha rivelato che il 62% dei bambini e l’85% degli adulti hanno riferito almeno un sintomo suggestivo per Long Covid a distanza di tre mesi dalla diagnosi di infezione da SARS-CoV-2. In totale, 263/925 bambini e 319/452 adulti hanno riferito più di un sintomo. Il 34% dei bambini e il 64% degli adulti hanno inoltre registrato sintomi persistenti oltre i tre mesi. I sintomi più comuni riscontrati nei bambini sono stati quelli respiratori, neurologici, di affaticamento e gastrointestinali; negli adulti, invece, sono stati riscontrati quelli neurologici, di affaticamento, di dolore muscoloscheletrico e respiratori.

Long Covid, Susanna Esposito: rischio elevato per le donne tra 12 e 50 anni

Dallo studio è inoltre emersa, spiega ancora Susanna Esposito, l’importanza del genere come fattore di rischio, ma solo in specifiche fasce d’età. Le donne tra i 12 e i 50 anni sembrano essere particolarmente a rischio, evidenziando l’importanza di comprendere meglio il ruolo degli ormoni sessuali nei processi infiammatori e autoimmunitari. Questa scoperta sottolinea l’importanza della medicina di precisione nel considerare le differenze di genere nella diagnosi, prevenzione e trattamento del Covid-19. L’analisi dei dati ha rivelato che le donne di età compresa tra 12 e 50 anni hanno un rischio del 40% più elevato di sviluppare il Long Covid rispetto agli uomini. Questa scoperta potrebbe essere collegata al coinvolgimento degli ormoni sessuali nei processi infiammatori e autoimmunitari, poiché questa fascia di età corrisponde a un periodo di significative variazioni ormonali. La presenza di sintomi persistenti, come quelli cardiovascolari, gastrointestinali e del sonno, è risultata particolarmente elevata in queste donne. Indagare il ruolo specifico degli ormoni sessuali potrebbe aprire nuove strade per la gestione e il trattamento del Long Covid. Allo stesso tempo, è fondamentale esaminare l’effetto delle varianti virali e dei vaccini sulla prevalenza del Long Covid. L’individuazione dei fattori che contribuiscono all’insorgenza e alla persistenza del Long Covid aiuterà a sviluppare strategie preventive e terapeutiche mirate, migliorando la qualità della vita delle persone colpite.

Serenissima Ristorazione

Mario Putin: Serenissima Ristorazione, alimentazione sana per il benessere del cuore

“La salute inizia da ciò che portiamo a tavola e dipende dalle scelte alimentari che facciamo”, sottolinea Serenissima Ristorazione in un articolo di approfondimento pubblicato sul sito ufficiale. Per il Gruppo guidato dal Presidente Mario Putin ciò significa scegliere con attenzione alimenti sani ed equilibrati, a beneficio dell’organismo.

 Serenissima ristorazione

“Prendiamoci a cuore”, Serenissima Ristorazione festeggia San Valentino

Con l’iniziativa “Prendiamoci a cuore”, in occasione della giornata di San Valentino, Serenissima Ristorazione ha condiviso alcune importanti raccomandazioni per favorire il benessere del cuore. È infatti ampiamente riconosciuta la correlazione tra ciò che mangiamo e la salute dell’organismo, come evidenziato più volte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): è possibile prevenire, ad esempio, un terzo delle malattie cardiovascolari e tumorali attraverso un regime alimentare corretto. In tale prospettiva di salute e benessere, il Gruppo presieduto da Mario Putin pone grande attenzione alla preparazione di piatti sani ed equilibrati che aiutano a prevenire le malattie di tipo cardiovascolare. Il Gruppo lo ha ricordato anche nella ricorrenza di San Valentino, proponendo ancor di più cibi sani, a basso contenuto di sale e preparati in modo semplice e naturale. “AlimenTiAmo il cuore”, specifica Serenissima Ristorazione, condividendo alcune preziose raccomandazioni sugli alimenti che aiutano maggiormente l’apparato cardiovascolare.

Serenissima Ristorazione: cuore e alimentazione, quali sono i cibi più indicati?

Come evidenziato da Serenissima Ristorazione, il pesce è tra gli alimenti che più fanno bene al cuore: gli acidi grassi Omega-3 agiscono sulla concentrazione dei grassi nel sangue e riducono i livelli di trigliceridi e colesterolo totale, a favore del colesterolo “buono” HDL. Inoltre, contribuiscono a mantenere livelli ottimali della pressione sanguigna. L’indicazione è mangiare pesce due o tre volte a settimana. Alla salute del cuore contribuiscono anche i cereali – soprattutto integrali, poiché ricchi di fibre che aiutano a ridurre il colesterolo “cattivo” – e i legumi, fonte importante di proteine, fibre e sali minerali, da mangiare due o tre volte a settimana. Verdura soprattutto a foglia verde (vitamina K), frutta fresca (vitamine e sali minerali) e frutta secca (Omega-3 e vitamina E) sono gli altri alimenti che non devono mancare a tavola. Anche il cioccolato fondente è concesso, con moderazione, perché ricco di flavonoidi, potenti antiossidanti che favoriscono l’elasticità dei vasi sanguigni. Cosa evitare invece? Sicuramente il sale per il suo effetto negativo sulla pressione arteriosa: presente anche in maniera “nascosta” in salumi, snack, cibi in scatola e dadi per il brodo, andrebbe sostituito con spezie ed erbe aromatiche per insaporire gli alimenti. Da limitare, inoltre, le carni rosse e gli alcolici. Infine, una riflessione su cosa affiancare all’alimentazione: per il benessere generale, conclude Serenissima Ristorazione, sono importanti uno stile di vita sano, un peso corporeo adeguato, fare attività fisica ed evitare il fumo.

Quando arte e solidarietà si uniscono al MAC Oncologico di ICS Maugeri S.p.A.

Al MAC Oncologico di ICS Maugeri S.p.A. arte e solidarietà diventano il punto di incontro tra pazienti e personale sanitario. Donato un quadro di Picasso realizzato dai ragazzi dei Centri Diurni Disabili del Comune di Pavia.

ICS Maugeri S.p.A.

Arteterapia e solidarietà: donato un dipinto all’ICS Maugeri S.p.A.

Si tratta di un quadro di Picasso realizzato dai ragazzi dei Centri Diurni Disabili del Comune di Pavia “Le Betulle”, “Il Naviglio” e “Il Torchietto”, gestiti dalla Cooperativa Solidarietà e Servizi, che hanno rivisitato l’opera con tecniche miste unendo le tempere al rilievo in carta crespa. Il dipinto è stato successivamente completato con una cornice in legno restaurata. Lo scorso 13 luglio il MAC Oncologico di ICS Maugeri S.p.A. si è quindi arricchito ulteriormente di un nuovo “spunto artistico” grazie alla solidarietà dei Centri Diurni che quotidianamente, attraverso attività socio-sanitarie, si occupano di persone con disabilità intellettive e relazionali gravi e gravissime. “Ci siamo avvicinati a questo progetto grazie a Lina Fortunato e Manuela Scarpa, le due ideatrici della libreria nel MAC Oncologico – ha dichiarato Marina Milazzo, Arteterapista ed Educatrice della Cooperativa Solidarietà e Servizi – e abbiamo voluto esprimere attraverso un’immagine evocativa il richiamo alla lettura e alla solidarietà”.

Arte e cultura le protagoniste al MAC Oncologico di ICS Maugeri S.p.A.

“Per questo progetto – è intervenuta l’Assessore ai servizi sociali del Comune di Pavia, Anna Zucconi, durante la consegna dell’opera presso la biblioteca del MAC Oncologico di ICS Maugeri S.p.A.sono state coinvolte 19 persone dei Centri Diurni Disabili del Comune di Pavia, con l’intento di rappresentare alla collettività quello che i ragazzi sono in grado di fare. Il dono a un luogo di cura come la Maugeri – ha aggiunto – è molto importante, è un segnale, un messaggio di grande valore, di impegno e solidarietà”. Non è la prima volta che l’arte e la cultura diventano protagoniste in ambito sanitario. A dicembre 2021, nello stesso MAC Oncologico di ICS Maugeri S.p.A., è infatti stata inaugurata, “in ritardo solo a causa delle restrizioni legata al Covid-19”, la prima biblioteca di reparto co-gestita volontariamente dagli assistiti e dal personale sanitario. L’iniziativa ha consentito di mettere a disposizione dei pazienti, dei loro accompagnatori e caregiver centinaia di volumi con lo scopo di rendere meno duri momenti delicati come le terapie e le attese.

Il Presidente di AriSLA Mario Melazzini: svelato un meccanismo chiave connesso alla SLA

Con uno dei suoi finanziamenti, AriSLA (fondazione attualmente guidata da Mario Melazzini) ha reso possibile la ricerca e la conseguente scoperta che ha aperto la strada a nuove prospettive sulla gestione e sull’approccio terapeutico alla patologia.

Mario Melazzini

Mario Melazzini: ecco la proteina che ci racconta la malattia

Si chiama Tdp-43 ed è una proteina “che forma aggregati anomali nel cervello della quasi totalità dei pazienti con SLA così come in numerosi pazienti affetti da una miopatia particolare, la miosite da corpi inclusi (M-ci), e nel 50% circa di quelli affetti da demenza frontotemporale (Ftd)”. Ce lo spiega Emanuele Buratti, il ricercatore a capo dell’équipe del Centro internazionale di Ingegneria genetica e biotecnologica di Trieste che è arrivata a scoprire il meccanismo indotto dalla proteina. Esaminando la Tdp-43 e il modo in cui questa “regola l’espressione di numerosi geni sia nei muscoli che nei neuroni umani”, poi “valutando le differenze riscontrate nel processo per arrivare a capire quali sono quelli realmente coinvolti nello sviluppo della malattia”, i ricercatori sono riusciti a trovare le risposte che cercavano. La ricerca che ha permesso di arrivare a questa importante conclusione era stata finanziata dalla fondazione italiana di ricerca per la Sclerosi laterale amiotrofica, attualmente guidata da Mario Melazzini.

Mario Melazzini: l’obiettivo finale è la sconfitta della SLA

“Siamo soddisfatti di aver contribuito a questo risultato con cui progrediamo nella conoscenza dei meccanismi patologici alla base della SLA”, ha commentato il Presidente di AriSLA Mario Melazzini, il quale ha poi sottolineato la necessità di continuare nella ricerca con fiducia e speranza per raggiungere lo scopo finale, ovvero arrivare a sconfiggere la malattia. La recente scoperta rappresenta sicuramente un significativo passo avanti. Come chiarisce Emanuele Buratti, infatti, “ha permesso di identificare un numero di geni effettivamente alterati nel cervello e nei muscoli dei pazienti, configurandosi come un nuovo marcatore per comprendere lo stadio della malattia ma anche per ipotizzare nuove terapie capaci di ripristinare la normale espressione dei geni”. “Abbiamo ora – conclude il ricercatore – un indicatore oggettivo che possiamo interrogare per capire il livello di sviluppo della malattia, i diversi effetti nei tessuti ma anche valutare un possibile trattamento terapeutico”.

Mario Melazzini: post Covid-19, un paziente su tre necessita di cure riabilitative

Cuore, polmoni, ma anche sistema neuromuscolare, depressione e ansia: gli effetti del Covid-19 possono persistere anche per mesi. Il commento di Mario Melazzini, Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A.

Mario Melazzini

Mario Melazzini: i problemi di salute dopo il Covid-19

“In due anni di pandemia – ha spiegato Mario Melazziniabbiamo accolto circa 8.000 pazienti in tutta Italia e abbiamo visto che circa il 30% di coloro che erano stati ricoverati continuavano a presentare problemi di salute dopo le dimissioni”. Nonostante le incognite sul Long Covid siano ancora tante, la ricerca scientifica non si ferma. Secondo i dati, circa un paziente su tre ricoverato per Covid-19 necessita di cure riabilitative dopo le dimissioni dall’ospedale. Queste possono riguardare trattamenti respiratori, neurologici o psicologici per combattere anche stati di ansia e depressione. Come evidenziato da European Respiratory Society (ERS), la riabilitazione, se precoce, personalizzata e affiancata dall’intervento di esperti provenienti da diverse aree, rappresenta un’arma vincente. Nonostante l’impegno dell’Istituto guidato da Mario Melazzini, il numero di persone che ottengono tale assistenza è decisamente inferiore rispetto ai pazienti che ne avrebbero bisogno. Un’età avanzata, la presenza di più patologie e gravità con cui si presenta l’infezione sono fattori predittivi del Long Covid, ma anche i pazienti che hanno contratto un’infezione poco severa possono riscontrare difficoltà respiratorie, debolezza e una minore qualità della vita.

Mario Melazzini: come far fronte alla sfida del Long Covid

I pazienti che seguono un percorso riabilitativo sono pertanto “una frazione irrisoria rispetto a chi ne ha bisogno”, ha spiegato Walter Ricciardi, Direttore Scientifico di ICS Maugeri S.p.A. e consulente del Ministro della Salute, Roberto Speranza. Per far fronte alla forte disomogeneità tra i pazienti provenienti da diverse regioni, ha aggiunto Mario Melazzini, “servono documenti ratificati a livello di Conferenza Stato-Regioni. Solo così potremo far fronte alla sfida che il Long Covid rappresenterà per i prossimi mesi e anni”. Un recente documento messo a punto da una task force ERS ha appurato che il Long Covid “è un problema di salute pubblica globale” e pertanto risulta necessario “agire per prepararci a un grande aumento dei bisogni di riabilitazione in questi pazienti”. La riabilitazione deve quindi coinvolgere diversi specialisti, tra cui pneumologo, radiologo, infettivologo, neurologo, nonché fisioterapista e psicologo. Il documento di ERS ha inoltre sottolineato come il supporto della telemedicina possa “aiutare a superare le difficoltà di spostamento per i follow-up”.

ICS Maugeri S.p.A.: nel poliambulatorio di Milano saranno disponibili più cure riabilitative

ICS Maugeri S.p.A. ha annunciato che il poliambulatorio di Milano sarà presto dotato di una nuova palestra dedicata alle cure riabilitative.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: gli spazi destinati alla nuova palestra

L’avveniristica palestra dedicata alle cure riabilitative che ICS Maugeri S.p.A. intende realizzare sorgerà all’interno del poliambulatorio di Via Clefi, a Milano. Il centro è già da tempo impegnato nell’offrire prestazioni di alta specializzazione che includono la diagnosi e la valutazione di malattie acute e post-acute per le quali vengono indicati percorsi diagnostici e terapeutici di natura multidisciplinare. Conosciuto soprattutto per la specializzazione in senologia, con un’equipe composta da “diagnostica, oncologo di supporto, plastico, nutrizionista e psicologo” che supporta le tante donne che vi accedono quotidianamente, il centro adesso amplierà i propri servizi, affiancando alle attuali prestazioni l’attività di un nuovo comparto capace di aiutare i pazienti con terapie riabilitative ad hoc in ambito ortopedico e non solo. Farà parte della strumentazione d’avanguardia della palestra un tapis roulant/computer in grado di analizzare lo stato di salute del paziente in soli pochi minuti di camminata.

Le dichiarazioni del Presidente di ICS Maugeri S.p.A.

La palestra, come ha spiegato il Presidente di ICS Maugeri S.p.A. Luca Damiani, “è un valore aggiunto in più non solo per la riabilitazione della donna ma per tutti coloro che hanno bisogno di una riabilitazione complessa, che è la nostra specificità”. “Quando si parla di riabilitazione – ha aggiunto – si parla sempre, forse un po’ più superficialmente, di quella motoria”. Nel caso della palestra del poliambulatorio di Via Clefi però, la riabilitazione sarà “rivolta più a quella pneumologica, cardiologica, urologica, e quindi sono aree che richiedono un’attenzione diversa e su cui abbiamo costruito una nicchia di mercato”. La struttura, la cui organizzazione ricorda quella di un ospedale di comunità, sarà a disposizione non solo dei pazienti usciti dai centri appartenenti alla stessa realtà, ma anche di “qualsiasi altro paziente avesse bisogno di un trattamento riabilitativo per contenere tutti quelli che sono gli eventi collegati alla patologia principale”.

L’impegno di ICS Maugeri S.p.A. nella sfida contro il long Covid

Long Covid: ICS Maugeri S.p.A. porta avanti il suo impegno nell’assistenza e nella ricerca scientifica offrendo ai pazienti percorsi personalizzati per affrontare gli effetti della malattia.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: la ricerca scientifica sul long Covid

Terminato lo stato di emergenza sanitaria, dichiarato con lo scoppio della pandemia, sono ancora tanti gli interrogativi che restano sul Coronavirus e sugli eventuali strascichi della malattia. Ormai da tempo la ricerca scientifica si sta focalizzando sul long Covid, ovvero i sintomi che persistono dopo aver contratto il virus e che non devono essere sottovalutati. Come confermato da Walter Ricciardi, Direttore Scientifico di ICS Maugeri S.p.A. e consulente del Ministro Speranza, “in questi due anni, c’è stato un vero e proprio boom di ricerca scientifica sul Covid agli Istituti clinici scientifici Maugeri. Accanto alla ricerca che normalmente svolgiamo si è aggiunta anche quella sul Sars-CoV-2, tanto che i dati ministeriali ci riportano al settimo posto per produzione scientifica sul tema, tra i circa 40 Irccs presenti in Italia”. Poco dopo lo scoppio della pandemia, ICS Maugeri S.p.A. ha avviato le attività di assistenza ai pazienti Covid-19 e, successivamente, ha dato il via al processo di ricerca scientifica. “Siamo stati tra i primi – ricorda Ricciardi – a codificare, attraverso studi scientifici, il Long Covid”. È bene ricordare che gli effetti della malattia possono colpire chiunque: bambini, individui fragili e giovani, compreso chi non ha sviluppato sintomi gravi.

Una riabilitazione precoce e personalizzata: l’impegno di ICS Maugeri S.p.A.

Per chi ha contratto il Coronavirus, l’attività riabilitativa post-Covid risulta essere di fondamentale importanza. Anche in questo caso ICS Maugeri S.p.A. ha mostrato il massimo impegno proponendo percorsi adeguati e personalizzati per consentire ai pazienti di tornare alle attività di tutti i giorni. “Ogni patologia, e l’infezione da Sars-CoV-2 in particolare – ha spiegato Michele Vitacca, primario di Pneumologia all’IRCCS Maugeri Lumezzane (BS) e tra gli autori delle prime attività di ricerca sul long Covid e sull’efficacia della riabilitazione – può dare conseguenze a lungo termine, perché ogni danno di funzione di un organo provoca forme di disabilità, e diversi pazienti hanno un diverso impatto”. Pertanto, la riabilitazione dei pazienti Covid-19 deve essere precoce e deve prevedere percorsi personalizzati basati sulle esigenze di ogni individuo. “Fondamentali, secondo la nostra esperienza – aggiunge Vitacca – si sono dimostrate essere le terapie riabilitative personalizzate e iniziate precocemente, possibilmente già direttamente nelle Aree Covid”.

Il discorso di Mario Melazzini nella Giornata Mondiale del Malato

Mario Melazzini, Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A., da anni affetto dalla sclerosi laterale amiotrofica, ha affrontato il tema della malattia in occasione della Giornata Mondiale del Malato.

Mario Melazzini

Il pensiero di Mario Melazzini sull’idea cha la vita di un malato possa essere indegna

Sono in tanti, forse in troppi, a pensare che qualora le condizioni di salute di un individuo dovessero peggiorare e costringerlo a convivere con una qualche patologia, la sua vita diventerebbe indegna e il malato o disabile si convertirebbe in un peso sociale. Nel suo discorso, Mario Melazzini porta l’attenzione sulla pericolosità di una simile concezione, che infonderebbe nel malato un profondo senso di solitudine e il dubbio che sia ormai inesistente agli occhi della società. Per questo motivo, le Istituzioni dovrebbero impegnarsi nel donare loro la certezza di poter ricevere i trattamenti, le cure e i sostegni adeguati. L’AD di ICS Maugeri S.p.A. sottolinea inoltre che “un corpo malato può portare salute all’anima, rendendola più forte, più tenace, più determinata, più disponibile a buttarsi con tutta se stessa in quello che si vuole”.

Mario Melazzini: “Superati i limiti imposti dalla malattia questa diventa una forma di salute”

“Quando si è colpiti da una malattia, – afferma Mario Melazziniqualunque essa sia, ma soprattutto se grave e invalidante, a prima vista pare impossibile, se non insensato, coniugarla con il concetto di salute”, ciononostante questa potrebbe “rappresentare una vera e propria medicina per chi deve forzatamente vivere con essa senza la possibilità di alternative”. Questo è il punto di vista dall’AD di ICS Maugeri S.p.A., secondo il quale se è vero che la malattia porti ad erigere una serie di barriere, le stesse potrebbero essere viste come una sorta di Colonne d’Ercole, “superate le quali non è possibile tornare indietro, ma è ancora consentito guardare avanti”. Ciò che importa è riuscire a focalizzarsi su quanto è possibile conseguire, piuttosto che su ciò che non è più possibile fare. Alla medicina e alla scienza spetterebbe invece il compito di “eliminare o alleviare” quel dolore fisico o psicologico che affligge le persone malate o con disabilità, al fine di “migliorare la loro qualità di vita, evitando ogni forma di accanimento terapeutico”.

Il Presidente di AriSLA Mario Melazzini: 7 i vincitori del bando

Si è concluso il Bando 2021 promosso da AriSLA per finanziare progetti di ricerca sulla SLA: il Presidente Mario Melazzini annuncia i progetti vincitori.

Mario Melazzini

Il Presidente di AriSLA Mario Melazzini parla dei progetti finanziati dal Bando

La Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica ha promosso un bando volto a finanziare nuovi progetti di ricerca sulla SLA. A conclusione del bando, rivolto a tutti i ricercatori di Università italiane e di Istituti di ricerca pubblici e privati italiani non profit, il Presidente della Fondazione Mario Melazzini ha dichiarato che “quest’anno saranno finanziati sette nuovi progetti con un investimento complessivo di 874.950 euro”, spiegando inoltre che “sono 10 i gruppi di ricerca coinvolti, tra Roma, Milano, Trento, Padova e Torino, che consentiranno di ampliare la conoscenza su meccanismi ancora poco esplorati, legati all’insorgenza della neurodegenerazione e della neuroinfiammazione, e verificheranno l’efficacia di alcune molecole nel rallentare la progressione della Sla in modelli preclinici”. Per quanto concerne i vincitori, quattro progetti sono incentrati sull’esplorazione di nuovi approcci che permettano di comprendere meglio i meccanismi della malattia, mentre gli altri tre riguardano l’ambito delle applicazioni precliniche e cliniche.

Mario Melazzini: dalla nascita di AriSLA sono stati investiti oltre 14 milioni di euro in ricerca

La Fondazione AriSLA è nata nel 2008 grazie alla collaborazione di AISLA Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Cariplo e Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus. Sebbene la SLA sia una malattia che, solo in Italia, affligge circa 6mila persone, ad oggi sono ancora tanti gli interrogativi che restano senza risposta. L’unico modo che hanno i ricercatori e gli scienziati per indirizzare i pazienti verso farmaci e terapie efficaci è continuando a studiare la malattia. Le risposte possono quindi solo arrivare dalla ricerca. Per questo motivo, osserva Mario Melazzini, da quando è nata la Fondazione “ha investito più di 14 milioni di euro, sostenuto 142 ricercatori e 92 progetti da cui sono derivate più di 277 pubblicazioni scientifiche di rilevante impatto per la comunità scientifica”.

Mario Melazzini: le celebrazioni di Salvatore Maugeri

Mario Melazzini ha partecipato all’evento che ha ricordato il 116esimo anniversario della nascita del fondatore Salvatore Maugeri.

Mario Melazzini

Mario Melazzini: cosa rappresenta il 17 novembre per ICS Maugeri S.p.A.

“Il 17 novembre è una data speciale per noi, prima di tutto per ricordare la nascita del nostro fondatore e di ciò che Salvatore Maugeri è riuscito a costruire partendo da ciò che era lui, come uomo, come scienziato e come medico che aveva, anche da imprenditore della sanità, come unico obiettivo il bene del paziente”. Così Mario Melazzini, l’Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A., ha iniziato il suo discorso di presentazione nella giornata dedicata al fondatore Salvatore Maugeri, in occasione del 116esimo dalla sua nascita, nell’evento tenutosi presso l’Istituto clinico di Pavia. Ha poi proseguito: “E poi per celebrare anche quello che è il capitale umano di Maugeri: i medici, i tecnici, gli infermieri, i terapisti che sono il motore trainante del tradurre in fatti concreti quello che il nostro fondatore voleva. Un capitale umano che negli anni difficili dal 2012 in poi è rimasto unito, ha tenuto la barra dritta e che oggi in pandemia ha saputo modificarsi e adattarsi alle esigenze dei tempi che stiamo vivendo mettendosi a disposizione delle istituzioni in quel principio di sussidiarietà che ci ha sempre contraddistinto”

ICS Maugeri S.p.A.: da Fondazione a Società Benefit guidata da Mario Melazzini

La Fondazione, nata nel 1965 come una “clinica del lavoro”, diventa “Salvatore Maugeri” nel 1985, in onore del suo fondatore morto in quello stesso anno. La Salvatore Maugeri si espande e comprende tra le sue attività e unisce alla medicina del lavoro anche quella riabilitativa, arrivando in questo modo ad affermare la propria presenza sul territorio con circa 20 istituti in tutta Italia entro i primi anni del 2000. Nel 2016 attraversa una profonda ristrutturazione aziendale e conferisce a ICS Maugeri S.p.A. Società Benefit tutte le attività assistenziali e di ricerca. Oggi, la società guidata da Mario Melazzini è presente in sei regioni italiane: Lombardia, Piemonte, Campania, Liguria, Sicilia e Puglia. Conta 17 Istituti, di cui nove Irccs (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), e 3 poliambulatori specializzati in riabilitazione a Milano e Lodi.