Gianni Prandi

Gianni Prandi (Vidierre) illustra i benefici dell’utilizzo delle IA in ambito ospedaliero

Secondo Gianni Prandi, Fondatore e membro del CdA di Vidierre, le Intelligenze Artificiali possono aiutare ad abbattere le interminabili liste d’attesa degli ospedali. Ma non solo: dalle procedure d’emergenza rese più efficienti alle applicazioni avveniristiche nella medicina predittiva, l’utilizzo delle IA si configura come una vera e propria rivoluzione nella sanità italiana e globale.

Gianni Prandi

Le IA come alleate degli ospedali: l’analisi di Gianni Prandi

Tra le carenze della sanità italiana nessuna è penalizzante per i pazienti quanto la scarsa organizzazione delle liste d’attesa che, tra ritardi e tempi lunghissimi, comportano spesso gravi rischi per la salute dei pazienti: tuttavia, secondo Gianni Prandi, Fondatore di Vidierre, questo problema può essere facilmente risolto attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore sanitario. Avendo accesso alle cartelle mediche dei pazienti, l’IA può organizzare visite e interventi secondo un criterio di urgenza e gravità, evitando dunque i tristi casi (purtroppo assai frequenti) in cui un malato muore prima di avere ricevuto assistenza terapeutica o persino una visita di controllo. A tal proposito, Gianni Prandi ha citato il caso dell’Humber River Hospital di Toronto, il primo in Nordamerica ad essere completamente digitalizzato. Ogni aspetto della gestione di questa struttura, dai turni del personale all’approvvigionamento dei farmaci, è affidato ai big data, comportando così un notevole efficientamento di tutti i processi. Il vantaggio è duplice: da un lato si è assistito a un notevole risparmio dei costi (a beneficio dei contribuenti), dall’altro le liste d’attesa hanno potuto godere di una significativa riduzione.

Gianni Prandi: “Vi spiego tutti i modi in cui l’IA può contribuire alla nostra salute”

Le applicazioni delle Intelligenze Artificiali sono tuttavia, secondo Gianni Prandi, molto più vaste. Le IA possono stilare graduatorie di priorità anche per i malati che necessitano di un trapianto d’organi, moltiplicandone così le possibilità di sopravvivenza. Confrontando dati su una scala inimmaginabile da un essere umano, l’Intelligenza Artificiale può persino prevedere l’insorgere di disturbi e malattie croniche, agendo dunque in un’ottica di medicina predittiva. Il fondatore di Vidierre ne ha anche sottolineato le notevoli possibilità di utilizzo in contesti emergenziali, come la pandemia: “Durante la pandemia, se avessimo avuto a disposizione l’Intelligenza Artificiale, si sarebbero potuti indirizzare i casi più gravi verso i letti disponibili in tutte le regioni o potenziare l’assistenza remota della telemedicina con consulti e persino programmare interventi chirurgici sospesi durante il Covid”. Con prospettive tanto promettenti, è fondamentale che il sistema sanitario italiano implementi al più presto queste soluzioni innovative, prospettando un futuro in cui i computer lavoreranno incessantemente per il nostro benessere e la nostra salute.

Susanna Esposito

La pediatra Susanna Esposito illustra i benefici del vaccino 21-valente, che protegge anziani e bambini

Con i nuovi vaccini pneumococcici coniugati polivalenti, è possibile proteggere tanto i bambini quanto gli anziani: lo ha affermato Susanna Esposito, evidenziando l’importanza di una strategia proattiva nel contrastare le infezioni da pneumococco.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: l’importanza della vaccinazione nel combattere le infezioni pediatriche

Come sottolineato da Susanna Esposito, esperta in infettivologia e Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Università di Parma, poche infezioni infantili sono più insidiose dello pneumococco. Questo disturbo è infatti caratterizzato da diverse complicazioni, tra cui le otiti che colpiscono quasi ogni bambino nei primi due anni di età. Ma ci sono anche conseguenze potenzialmente più rischiose: ad esempio, le polmoniti, oppure malattie invasive quali le sepsi e le meningiti, che comportano spesso rischi gravissimi. È dunque fondamentale, secondo la pediatra, mantenere un approccio proattivo contro lo pneumococco, utilizzando le strategie di prevenzione più attuali frutto di anni di ricerca. Tra queste, la più efficace è certamente la vaccinazione pneumococcica con vaccino coniugato 15-valente. In accordo con le direttive ministeriali, Susanna Esposito raccomanda questa vaccinazione ai 3, 5, 11 mesi di vita.

Susanna Esposito: il ruolo dei vaccini pediatrici nel proteggere adulti e anziani

Fortunatamente, come osservato da Susanna Esposito, i nuovi vaccini pneumococcici coniugati polivalenti hanno avuto un ruolo determinante nel ridurre i rischi per i più piccoli. “I vantaggi che ci sono stati dal 2000 al 2015, prima col vaccino eptavalente coniugato poi col 13-valente, sono stati enormi perché si è osservata una riduzione del 40% delle  patologie da pneumococco”, ha evidenziato l’esperta. Gli sviluppi recenti sono tuttavia ancora più promettenti: il vaccino 15-valente, ad esempio, copre numerosissimi sierotipi pericolosi per i bambini. Ancora più recentemente è stato lanciato il vaccino 21-valente, che risulta particolarmente utile per gli anziani, che rappresentano un segmento demografico soggetto ai rischi di infezione. Il nuovo vaccino comporta una riduzione più estesa dello stato di portatore nasofaringeo, diminuendo il rischio di circolazione di numerosi sierotipi di pneumococco. In questo modo, conclude Susanna Esposito, il vaccino 21-valente contribuisce alla “immunizzazione di gregge” preservando così l’intera comunità.

Susanna Esposito

L’allarme di Susanna Esposito: “Attenzione alle polmoniti da pneumococco”

I bambini ammalati di VRS affollano ancora i reparti di pediatria, ma l’infezione virale ha registrato un promettente calo nelle ultime settimane: lo ha annunciato Susanna Esposito, Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Ospedale di Parma.

Susanna Esposito

In calo i casi di VRS: la conferma di Susanna Esposito

Il Virus Respiratorio Sinciziale è entrato finalmente in una fase di calo: lo sottolinea la pediatra Susanna Esposito, aggiungendo che l’infezione continuerà a circolare per circa un mese per poi affievolirsi del tutto. Un grande sollievo per i genitori, dunque, che vedono ridotto il rischio che i loro figli contraggano una malattia caratterizzata da grosse complicanze, quali ad esempio le bronchioliti. Susanna Esposito ha tuttavia messo in guardia dal rischio di un duplice contagio di diversi virus, che potrebbe causare grossi rischi per i più piccoli: “I casi più impegnativi legati ai ricoveri sono quelli in cui, insieme a questa infezione, c’è anche il coinvolgimento del metapneumovirus, patogeno che, quando infetta il bambino con virus respiratorio sinciziale può determinare casi più gravi, con ricoveri più lunghi che durano anche sette giorni invece di quattro”.

Virus Respiratorio Sinciziale, come riconoscerlo e cosa fare? Le raccomandazioni di Susanna Esposito

Susanna Esposito affianca alla pratica medica l’attività di divulgazione, volta a istruire l’opinione pubblica su sintomi, terapie e rischi di infezioni che, come il VRS, minacciano innanzitutto la salute dei bambini. La professoressa raccomanda di mettere in atto efficaci tattiche di prevenzione, quali lavarsi le mani prima di toccare i bambini ed evitare di fumare intorno a loro. Per i bambini vulnerabili o prematuri, è possibile valersi di anticorpi monoclonali, ma anche il latte materno, per i più piccoli, funge come una eccezionale riserva di anticorpi. Tra i sintomi, Susanna Esposito elenca la rinorrea (il cosiddetto “naso che cola”), il mal di gola e la faringite, ma non è necessario rivolgersi a un pediatra finché non si presentano complicanze più gravi, associate a una riduzione di appetito, difficoltà respiratorie e apnee prolungate. Purtroppo non esiste una terapia universalmente efficace, ma è possibile utilizzare i lavaggi nasali con soluzione di acqua salina per migliorare la respirazione, assicurandosi anche che il bambino sia sempre idratato.

Susanna Esposito

Susanna Esposito, l’impegno della Direttrice della Clinica Pediatrica di Parma contro l’epilessia

È fondamentale che i pazienti pediatrici con epilessia ricevano una diagnosi precoce e che la continuità delle cure sia assicurata anche quando diventano adulti: lo ha sottolineato Susanna Esposito, Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Ospedale di Parma, in occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia.

Susanna Esposito

Giornata Internazionale dell’Epilessia: l’intervento di Susanna Esposito

In occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia, Susanna Esposito, Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Ospedale di Parma, ha incontrato i colleghi Liborio Parrino, Direttore della Scuola di specializzazione in Neurologia, e Doriana Medici, rappresentante dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Azienda USL, in una serie di eventi promossi dalla LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia). Lo scopo delle iniziative, aperte al pubblico, è stato quello di informare e sensibilizzare i cittadini riguardo a un disturbo attorno al quale sussistono ancora pregiudizi e incomprensioni, che portano frequentemente a una stigmatizzazione dei pazienti. Attraverso questi eventi pubblici e la distribuzione di materiale informativo, Susanna Esposito e gli altri professionisti hanno tentato di fare luce su una patologia spesso misconosciuta, puntando a un cambiamento radicale nel modo in cui viene percepita e trattata.

Susanna Esposito: l’impegno dell’Ospedale dei Bambini nella tutela dei pazienti pediatrici affetti da epilessia

Nel corso del suo intervento, Susanna Esposito ha elencato i tre pilastri del trattamento infantile dell’epilessia: la rapidità della diagnosi, che permette di individuare il prima possibile soluzioni efficaci; la correttezza del trattamento terapeutico, che deve essere adeguato alle esigenze specifiche del paziente; e infine, la continuità delle cure anche in età adulta. Questi tre elementi possono essere implementati con efficacia, seconda la Direttrice, solamente in virtù di una sinergia tra competenze pediatriche e neurologiche: “Nella nostra provincia, in ambito pediatrico abbiamo circa 78 casi ogni 100mila abitanti con una maggiore incidenza nei primi quattro anni di vita, senza significative differenze tra maschi e femmine. Risultano fondamentali la diagnosi precoce, la gestione appropriata dal punto di vista terapeutico e, nel passaggio tra l’età pediatrica e quella adulta, la continuità assistenziale del paziente che al Maggiore garantiamo grazie ad una stretta collaborazione tra gli ambulatori della Clinica pediatrica e quelli della Neurologia “. Susanna Esposito ha poi sottolineato il contributo significativo che l’Ospedale dei Bambini di Parma offre nel contrastare questo disturbo neurologico: “Ogni anno, all’Ospedale dei Bambini, svolgiamo una media di circa 650 visite neuro-pediatriche per epilessia, oltre a prendere in carico più di 200 bambini ricoverati con nuova diagnosi”.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: emergenza delle disuguaglianze e guida all’appropriatezza nelle cure pediatriche

Negli atti del XXXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) a Bologna, è stata presentata la “Consensus su Appropriatezza Prescrittiva Diagnostica”, un documento cruciale per i pediatri finalizzato a ridurre le liste d’attesa, garantendo un accesso equo alle cure e rivisitando le indicazioni diagnostiche validate dalla letteratura scientifica. Il suo scopo principale è identificare criteri condivisi per le dieci patologie più comuni in ogni sottospecialità pediatrica, al fine di tutelare i pazienti e ridurre il cattivo uso delle risorse. Il commento di Susanna Esposito.

Susanna Esposito

Analisi e indicazioni della Prof.ssa Susanna Esposito sulle cure pediatriche

Il concetto di appropriatezza assume un ruolo ancor più cruciale nel contesto del Servizio Sanitario Nazionale, specialmente alla luce della pandemia di Covid-19, che ha generato ritardi nelle visite e lunghe liste d’attesa. La Prof.ssa Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria all’Università di Parma e Presidente della SIPPS sezione Emilia-Romagna, sottolinea come la situazione abbia allungato le liste d’attesa per approfondire dubbi diagnostici negli ambulatori specialistici di 2° livello. L’analisi, estesa a tutte le sottospecialità pediatriche, si articola attorno a tre domande chiave: quando sono indicati esami di laboratorio o radiologici, quando è necessario l’invio in ospedale per una visita specialistica e con quale priorità (Urgente, Breve, Differibile, Programmabile), e quali sono le esigenze formative rilevanti. I 26 ambiti specialistici presi in considerazione vanno dall’allergologia alla psicologia clinica, coprendo un ampio spettro di discipline mediche. “Abbiamo riportato due tabelle per ognuna di queste singole specialità – spiega Susanna Esposito – con i principali dieci quesiti diagnostici che arrivano all’attenzione dello specialista e le manifestazioni cliniche per cui ha senso procedere con approfondimenti specialistici”.

Susanna Esposito: disparità e sfide nell’emergenza pediatrica in Italia

Parallelamente, il XVII Congresso Nazionale della Simeup ha presentato i risultati preliminari della prima indagine nazionale sull’emergenza-urgenza pediatrica in Italia. L’indagine coinvolge 252 ospedali in 16 Regioni ed evidenzia disparità significative, soprattutto nelle regioni del Sud e nelle Isole. Le linee guida sul triage ospedaliero non sono uniformemente applicate e la presenza di posti letto in Terapia Intensiva Pediatrica è penalizzante per il Mezzogiorno. Uno degli aspetti critici evidenziati, oltre alle lunghe liste di attesa già rimarcate da Susanna Esposito, riguarda la limitata accoglienza nei Pronto Soccorso Pediatrici e nei reparti di Pediatria per i ragazzi fino a 18 anni, contribuendo così a una disuguaglianza assistenziale. Emerge inoltre la necessità di valorizzare e gratificare il ruolo del pediatra di emergenza-urgenza, il cui profilo specialistico è cruciale sia nella gestione di patologie acute sia nelle riacutizzazioni di malattie croniche che colpiscono il 18% della popolazione pediatrica. La Presidente della Simeup, Stefania Zampogna, evidenzia la fuga di medici dai Pronto Soccorso, attribuendo la crisi di vocazione a turni massacranti, stipendi inferiori rispetto a quelli europei e una maggiore attrattività del territorio. La crescente frequenza di aggressioni, soprattutto nei confronti dei medici dei Pronto Soccorso, costituisce un ulteriore elemento di preoccupazione, accentuato dalla difficile situazione post-Covid.

Susanna Esposito

I consigli di Susanna Esposito: evitare l’influenza attraverso la prevenzione primaria

“Da due anni, dopo la pandemia da Covid, è stato sottolineato dalle autorità competenti (come, ad esempio, il Ministero della Salute) come sia importante monitorare la circolazione dei virus respiratori durante tutto l’anno perché ci possono essere epidemie sporadiche o, con i viaggi internazionali, casi sporadici di importazione”: lo ha affermato la pediatra Susanna Esposito.

 Susana Esposito, Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Ospedale Pietro Barilla di Parma

Susanna Esposito: l’influenza di tipo A, come provare a evitarla

La Professoressa Susanna Esposito, esperta infettivologa e pediatra nonché Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Ospedale Pietro Barilla di Parma, ha registrato il 26 settembre il primo caso stagionale di influenza di tipo A. Il paziente era giovanissimo: un lattante di 4 mesi, che ha manifestato inappetenza, febbre e problemi respiratori. Susanna Esposito ha osservato come l’influenza sia arrivata in anticipo rispetto all’anno scorso e come la vaccinazione possa essere ancora utile per diverse categorie, tra cui donne incinte, lavoratori nel pubblico, soggetti fragili, anziani e bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, per i quali è ormai di prassi.

Susanna Esposito: l’importanza della prevenzione primaria

Oltre alla vaccinazione, Susanna Esposito ha affermato che la prevenzione primaria svolge un ruolo fondamentale nel contenimento dell’influenza. Questo approccio comprende pratiche quotidiane come il lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone o l’uso di gel disinfettante. L’uso di maschere in ambienti affollati è consigliato, con l’importante raccomandazione di rispettare coloro che le indossano senza stigmatizzarli o prenderli in giro. L’aerazione adeguata degli ambienti è un altro elemento cruciale per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione. Infine, chiunque manifesti sintomi influenzali è fortemente incoraggiato a rimanere a casa fino a quando non si risolvono, per un periodo minimo di cinque giorni.

Susan Carol Holland

Susan Carol Holland guida la missione di inclusione della Fondazione Amplifon

La promozione dell’inclusione sociale attraverso i servizi di hearing care è il fulcro della filosofia aziendale di Amplifon, e la Fondazione Amplifon, presieduta da Susan Carol Holland, svolge un ruolo di primaria importanza promuovendo iniziative e progetti a favore delle persone più anziane.

Susan Carol Holland, Presidente della Fondazione Amplifon

Susan Carol Holland: l’impegno della Fondazione Amplifon

Fondata nel Secondo Dopoguerra dal soldato inglese Algernon Charles Holland, Amplifon ha un obiettivo che va ben oltre il semplice business: restituire la possibilità di sentire e, di conseguenza, di partecipare pienamente alla vita sociale. L’amore di Holland per l’Italia lo ha portato a stabilirsi a Milano dopo la guerra, dando vita alla sua idea imprenditoriale. Oggi, guidata dall’Amministratore Delegato Enrico Vita, Amplifon è diventata il leader mondiale nel settore dell’hearing care, con quasi 20.000 dipendenti in oltre 25 Paesi e un fatturato di più di 2,1 miliardi di euro nel 2022. La missione di Amplifon di promuovere l’inclusione attraverso l’udito è centrale nella sua filosofia aziendale, e la Fondazione Amplifon, istituita nel 2020 in occasione del 70esimo anniversario del Gruppo, è il cuore pulsante di questa missione. L’ente filantropico, guidato dalla Presidente Susan Carol Holland, si è trovato ad affrontare una sfida senza precedenti a causa dell’insorgere della pandemia di COVID-19 poco dopo la sua nascita. Nonostante le difficoltà, la Fondazione ha reagito con determinazione, fornendo respiratori e mascherine e ristrutturando il padiglione otorinolaringoiatrico dei bambini presso l’Ospedale Pediatrico Buzzi di Milano.

Susan Carol Holland: l’inclusione sociale degli anziani

Gli anziani, tra le persone più a rischio durante la pandemia sia dal punto di vista sanitario che sociale, sono stati al centro dell’attenzione della Fondazione. Per combattere la solitudine imposta dal distanziamento sociale, l’ente ha finanziato l’installazione di sistemi di video connessione avanzata in dieci case di riposo a Milano. Tali sistemi hanno permesso agli anziani di ristabilire legami con le loro famiglie e di partecipare a varie attività interattive. Guidata da Susan Carol Holland, la Fondazione non si è limitata a fornire solo gli strumenti, ha offerto contenuti appositamente progettati per gli anziani come concerti, lezioni di yoga, performance teatrali, giochi online, viaggi digitali e arteterapia. La Fondazione ha quindi lanciato iniziative innovative come “Inside Out”: il progetto artistico ha coinvolto lo street artist Jr nell’affissione dei ritratti di 1.000 anziani delle case di riposo sulle facciate del Museo del Novecento di Milano. Inoltre, l’iniziativa “Let’s Dream” si è concentrata sul rendere realtà i sogni degli anziani, offrendo loro esperienze speciali come concerti privati e la possibilità di rivedere luoghi amati. Fondazione Amplifon, come sottolineato più volte dalla Presidente Susan Carol Holland, ambisce a esportare il suo approccio culturale al di fuori dei confini nazionali.

Susanna Esposito

Influenza A, nella Clinica diretta da Susanna Esposito in cura il primo paziente stagionale2023-24: è un neonato di 4 mesi

“Febbre e sintomatologia respiratoria ma anche inappetenza; nel nostro paziente si è presentato un quadro clinico di bronchite asmatica. Quello che possiamo dire è che i sintomi sono stati quelli fondamentalmente tipici delle sindromi influenzali degli ultimi anni”: così Susanna Esposito, Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Ospedale Pietro Barilla di Parma, descrive la sintomatologia del primo malato stagionale di influenza di tipo A.

 Susanna Esposito

Susanna Esposito riporta la diagnosi del primo malato di influenza di tipo A della stagione: è un lattante di 4 mesi

La professoressa Susanna Esposito ne ha dato notizia: l’influenza stagionale di tipo A è tornata. Il primo paziente, un lattante di 4 mesi, ha cominciato a manifestare sintomi di inappetenza, febbre e bronchite che non hanno lasciato dubbi sulla diagnosi agli esperti della Clinica Pediatrica dell’Ospedale Pietro Barilla, a Parma. Fortunatamente, dopo la conferma virologica, il piccolo è già sottoposto alla terapia antivirale, assunta per via orale, e sta dando notevoli segni di miglioramento. Tuttavia, il ritorno dell’influenza desta attenzione. Susanna Esposito, che è Direttrice della Clinica Pediatrica, nonché della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Parma, ha dichiarato: “Da due anni, dopo la pandemia da Covid, è stato sottolineato dalle autorità competenti (come, ad esempio, il Ministero della Salute) come sia importante monitorare la circolazione dei virus respiratori durante tutto l’anno perché ci possono essere epidemie sporadiche o, con i viaggi internazionali, casi sporadici di importazione”.

I consigli di Susanna Esposito su come combattere l’influenza stagionale: “Vaccini e prevenzione primaria fondamentali

Susanna Esposito è tra le maggiori esperte di infettivologia pediatrica sul territorio nazionale, nonché Presidentessa dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici. In virtù della sua comprovata competenza, la professoressa ha fornito preziosi consigli su come affrontare il ritorno dell’influenza. La pediatra ha specificato che il vaccino antiinfluenzale è ormai divenuto prassi per tutti i bambini dai 6 mesi ai 6 anni. Il suo utilizzo può infatti “evitare i rischi medici che l’influenza può determinare in questa fascia di età, ridurre l’abuso di antibiotici e contenere la diffusione dell’infezione tra i familiari”. Tra gli altri pazienti per cui il vaccino è raccomandato ci sono le donne incinte, i fragili di qualsiasi sesso ed età e infine il personale sanitario. Susanna Esposito ha inoltre messo l’accento sull’importanza della prevenzione primaria: lavarsi le mani, indossare la mascherina in luoghi affollati, evitare di uscire se si presentano sintomi respiratori di moderata entità. In un periodo in cui Covid e influenza sono ancora pericolosi, l’esperta ha inoltre invitato a non perpetuare lo “stigma della mascherina”: bisogna evitare di prendere in giro bambini e anziani se la indossano in pubblico, perché potrebbe evitargli grossi problemi medici.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: uno studio rivela l’incidenza di genere ed età nel long Covid

Susanna Esposito, Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Parma e Direttore della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma, ha pubblicato sul sito “Società Italiana di Pediatria” un articolo in cui affronta il tema del long Covid da un punto di vista pediatrico, riportando i dati di un recente studio.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: lo studio sul long Covid

Sono diverse le persone che hanno affrontato l’infezione da SARS-CoV-2 acuta e che, a distanza di tempo, lamentano ancora sintomi collegati alla malattia. Susanna Esposito, Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Parma, precisa che si può parlare di “long Covid se la sintomatologia persiste per più di 3 mesi dalla diagnosi dell’infezione acuta”. Sebbene i dati raccolti finora siano altamente variabili e i meccanismi che causano il long Covid pressoché sconosciuti, sembrerebbe che “l’età adolescenziale sia associata a un rischio maggiore di persistenza dei sintomi”. Un recente studio condotto presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma ha valutato se il rischio di long Covid sia correlato a variabili quali il sesso e l’età, basandosi su protocolli standardizzati di raccolta dei dati di follow-up sviluppati da gruppi di lavoro dell’International Severe Acute Respiratory and Emerging Infection Consortium (ISARIC) dell’Università di Oxford. L’iniziale raccolta di dati è stata realizzata da un team di medici mediante intervista diretta, dopodiché è stato chiesto ai soggetti di completare un questionario.

Susanna Esposito: l’incidenza del genere nel long Covid

Stando ai dati emersi dallo studio, il 62% dei bambini e l’85% degli adulti hanno riportato almeno un sintomo riconducibile al long Covid. Il 28% dei bambini e il 71% degli adulti hanno invece riferito più di un sintomo. Tra i sintomi più comuni nei bambini c’erano quelli di natura respiratoria, neurologica, di affaticamento e gastrointestinale, mentre negli adulti i più frequenti erano neurologici, di affaticamento, di dolore muscoloscheletrico e respiratori. Se la prima fase dell’analisi non ha mostrato differenze tra le classi di età o il genere, l’analisi di sottogruppo ha invece evidenziato stime di rischio “significativamente diverse nelle femmine rispetto ai maschi per classe di età”, in particolare nelle fasce di età 0-5 anni e 12-50 anni. Nella prima ad essere più a rischio sono i maschi, mentre nella seconda le femmine. “Questo studio – osserva Susanna Espositoevidenzia l’importanza del genere come fattore di rischio per il long Covid, ma solo in specifiche fasce d’età. In particolare, l’elevato rischio riscontrato nelle donne di età compresa tra i 12 e i 50 anni sottolinea la necessità di approfondire il ruolo degli ormoni sessuali sui processi infiammatori/immunitari e autoimmunitari”. Conoscere tali differenze è importantissimo per la prevenzione e un più preciso trattamento del Covid.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: in Italia il rischio zanzara è contenuto, ma occhio alle vulnerabilità 

Susanna Esposito è intervenuta sul tema del grave impatto delle zanzare sulla salute umana, rivelando come ogni anno causino la morte di migliaia di persone nel mondo attraverso la trasmissione di malattie infettive. Tuttavia, l’Italia è meno esposta a questo rischio.

 Susanna Esposito

Susanna Esposito: il pericolo causato dalle zanzare

La zanzara è un piccolo insetto che, purtroppo, rappresenta una minaccia significativa per la salute umana in molte parti del mondo. Con la capacità di trasmettere diverse malattie infettive (malaria, dengue, Zika, febbre di West Nile), il loro impatto sulla salute globale è considerevole, causando la morte di centinaia di migliaia di persone ogni anno. Tuttavia, come sottolineato da Susanna Esposito, l’Italia sembra essere relativamente al riparo da questo rischio mortale, soprattutto per gli individui non immunodepressi. Esperta in malattie infettive, Susanna Esposito ha spiegato infatti che, nel nostro Paese, il rischio di mortalità associato alle zanzare è contenuto. Nonostante ciò, l’attenzione dovrebbe essere rivolta particolarmente agli anziani e a coloro che soffrono di malattie croniche, che possono essere più vulnerabili alle infezioni trasmesse dalle zanzare. Utilizzare zanzariere e prodotti repellenti può essere una strategia efficace per ridurre l’esposizione a questi vettori e proteggere di conseguenza la salute di coloro che sono più a rischio.

Susanna Esposito: l’importanza della prevenzione

Le zanzare possono rappresentare una minaccia seria solo quando sono portatrici di specifiche malattie infettive. La Presidente della World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders, Susanna Esposito, ha messo in luce la natura delle malattie, come la Chikungunya, dengue, Zika e malaria, che vengono trasmesse all’uomo attraverso le punture di zanzara nei Paesi endemici. Sebbene l’Italia abbia visto casi di queste malattie, la situazione è gestibile grazie a un attento monitoraggio e a misure preventive adeguate. Ad esempio, l’epidemia di Chikungunya nel 2007 in Emilia-Romagna ha portato a un maggiore controllo della zanzara tigre (Aedes albopictus), vettore di questa malattia. Tuttavia, la consapevolezza dei rischi persiste, soprattutto per le donne in gravidanza, in quanto alcune di queste infezioni possono causare gravi conseguenze per il feto. La prevenzione rimane fondamentale e, come evidenziato da Susanna Esposito, a seconda dell’età, sono consigliati diversi tipi di repellenti e precauzioni per evitare punture e reazioni allergiche, soprattutto nei bambini, che possono essere particolarmente sensibili alle punture di zanzara.