Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: storia, cultura e conoscenza nell’iconica Enciclopedia Motta

Un’icona nel panorama culturale italiano, l’Enciclopedia Motta di Federico Motta Editore continua ad essere un simbolo ancora oggi, in piena era digitale.

Federico Motta Editore

L’Enciclopedia Motta di Federico Motta Editore: un’opera dal sapere universale

A differenza di tante enciclopedie, l’Enciclopedia Motta è stata molto più di un semplice strumento di consultazione. Abbracciando decenni di storia, cultura e conoscenza, l’opera edita da Federico Motta Editore è considerata una vera e propria pietra miliare del panorama editoriale italiano che accompagna generazioni alla scoperta di ambiti e tematiche che spaziano dalle scienze umane alla tecnologia, rappresentando un pilastro del sapere universale. Nonostante l’avvento dell’era digitale, l’Enciclopedia Motta continua ad essere un’oggetto di particolare interesse e per il suo valore culturale e il suo fascino nostalgico.

Quando nasce l’Enciclopedia di Federico Motta Editore?

Il primo fascicolo dell’Enciclopedia Motta vide la luce nel maggio del 1952, merito dell’impegno visionario di Federico Motta Editore che decise di trasformarlo in un’opera capace di educare ed informare un pubblico molto ampio. Realizzata in un’epoca segnata da profondi cambiamenti, la serie di 208 fascicoli venne completata in un arco di quattro anni. Distinguendosi fin da subito per la sua qualità e autorevolezza, la prima enciclopedia cartacea era composta da 14 volumi, ognuno dedicato a un campo specifico. Dagli anni ’70 l’opera iniziò ad arricchirsi di dizionari, tavole Transvision e numerose collezioni complementari che offrivano ulteriori approfondimenti sui già dettagliati volumi.

Paolo Gallo

“Diario di Volo”: Paolo Gallo scrive un libro sulla trasformazione digitale

“Diario di Volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità” è il libro in cui il manager Paolo Gallo parla del ruolo abilitante che ha la trasformazione digitale nella transizione ecologica, ripercorrendo l’esperienza di Italgas.

Paolo Gallo

“Diario di Volo” di Paolo Gallo: per comprendere il cambiamento

La trasformazione digitale come elemento abilitatore della transizione ecologica: potrebbe essere riassunta così la vision di Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, che nel libro “Diario di
Volo. Come guidare la trasformazione digitale tra innovazione e sostenibilità” racconta di questo cammino in continuo divenire, partendo dall’esperienza del Gruppo che guida dal 2016. In ogni capitolo, il manager approfondisce un concetto chiave di questa trasformazione, i cui pilastri sono identificabili nell’innovazione, nella digitalizzazione, nel long life learning e nella sostenibilità. Le sue riflessioni costituiscono una sorta di vademecum del cambiamento, consentendo di comprendere meglio quello che sta succedendo e di guardare al futuro con maggiore consapevolezza.

L’esperienza di Paolo Gallo riassunta nel libro

La vision illustrata nel libro è la stessa con cui l’AD traccia il percorso di Italgas dal 2016, l’anno in cui Paolo Gallo ha accettato l’incarico di guidare il Gruppo. Ma è la sua intera esperienza professionale ad alimentare le sue competenze, gli obiettivi e le visioni. Dopo aver avviato la carriera in Fiat Avio S.p.A. nel 1988, inizia ad occuparsi di energia nel 1997 con progetti sviluppati in Italia, India e Brasile e contribuendo alla nascita di Fiat Energia. Il 2002 segna il suo passaggio ufficiale al settore dell’energia, grazie all’assunzione dell’incarico di Direttore Strategie e Innovazione nel Gruppo Edison. Divenuto DG e poi AD di Edipower, Paolo Gallo arriva ai vertici di Acea S.p.A. Dopo una parentesi in Grandi Stazioni, nel 2016 viene nominato alla guida di Italgas.

Federico Motta Editore, un marchio sinonimo di qualità e prestigio

La storia di Federico Motta Editore è strettamente legata all’innovazione e alle collaborazioni di prestigio. Il suo simbolo, il Torcoliere, rimanda all’addetto alla stampa dei fogli per mezzo del torchio, un marchio che rappresenta antichità, tradizione e autorevolezza.

Federico Motta Editore

L’identità di Federico Motta Editore, Casa Editrice sinonimo di autorevolezza

Federico Motta Editore nasce nel 1929 con il nome di “Cliché Motta”. Le sue opere, in 90 anni di attività, sono sempre state realizzate con costante attenzione all’innovazione e alla qualità per creare nuovo valore e contribuire a rendere il marchio un simbolo di pregio. Il logo scelto dalla Casa Editrice è il Torcoliere, l’addetto alla stampa dei fogli per mezzo del torchio. Questi rappresenta a pieno l’identità di Federico Motta Editore, che si lega al mondo della tipografia e della realizzazione con l’attenzione e la cura di un artigiano dei volumi delle sue opere editoriali. I settori d’interesse della Casa Editrice però non si limitano alle enciclopedie, ma spaziano dall’editoria per ragazzi (con il marchio MottaJunior) alle collane di architettura, alle riviste di moda, fino ai cataloghi delle mostre di arte e fotografia. L’innovazione è da sempre un elemento fondamentale per la Casa Editrice, che ha deciso di accompagnare i suoi volumi con strumenti innovativi quali le Tavole Transvision, il Sonobox, i CD-Rom e, in seguito all’arrivo di Internet, fonti e materiali online. Grazie a collaborazioni di prestigio e all’elevata qualità delle pubblicazioni, Federico Motta Editore ha ricevuto diversi riconoscimenti negli anni: ad esempio il premio Pirelli InterNETional Awards nel 2007 o l’Ambrogino d’Oro nel 1980.

Federico Motta Editore nel mondo dell’arte

Federico Motta Editore ha creato collane di nicchia, occupandosi di libri di arte, fotografia e architettura, ma ha anche realizzato cataloghi di mostre e eventi, nonché di prodotti collaterali per le edicole. Nel settore legato all’arte, ha pubblicato grandi monografie e antologie ricche di documentazioni iconografiche, a corredo di opere di accurata ricerca sui modi e sui mondi della pittura. Federico Motta Editore ha partecipato all’organizzazione di diverse mostre e eventi in ambito artistico. Tra queste vanno ricordate “Una Donna vestita di Sole” (Città del Vaticano), “Il Cerano” (Milano, Palazzo Reale), “Leonardo, l’Acqua e il Rinascimento” (Milano, Castello Sforzesco), “Estate Fotografia 2005 Robert Doisneau, L’amore è…” (Milano, Palazzo Reale), “Una Notte con Marilyn” (Milano, Palazzo Reale). Va ricordata la particolare dedizione riservata alla mostra “Acqua, fonte di vita”, del fotografo londinese Mike Goldwater, che ha interessato importanti città quali Roma, Milano, Napoli, Genova, Potenza, Reggio Calabria e Palermo.

“La Bici della Felicità” di Ludovica Casellati: il libro sul cicloturismo

Ludovica Casellati ha alle spalle una consolidata carriera nel settore dei media e delle comunicazioni: oggi si dedica a tempo pieno alla passione per la bicicletta e per il turismo sostenibile attraverso diverse iniziative e realtà avviate in prima persona. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo libro.

Ludovica Casellati

Ludovica Casellati: i contenuti del libro “La Bici della Felicità”

“La Bici della Felicità” è il primo libro di Ludovica Casellati, giornalista conosciuta anche con il soprannome di “Ladybici” sul web. La sua grande passione per questo mezzo nasce quasi per caso, dopo un inaspettato viaggio sulla Loira con la famiglia: tale esperienza cambia la sua vita, facendole scoprire la felicità del viaggiare in bicicletta, immersi nella natura, senza la fretta che inevitabilmente comporta l’utilizzo dell’automobile. “La Bici della Felicità” è un compendio snello e utile sia per chi è già appassionato, come l’autrice, sia per chi invece cerca consigli per approcciarsi più facilmente a questo mezzo, fare acquisti e mettersi in viaggio. Ludovica Casellati tratta in capitoli dedicati la “ciclosofia” e la “biciterapia”, sfruttando anche l’aiuto della psicologa Vera Slepoj per spiegare come la bicicletta porti dei benefici notevoli non solo per il corpo ma anche per la mente. Pedalare dona un senso di libertà e garantisce la più totale possibilità di scelta per quanto riguarda i tempi del viaggio. Un mezzo di trasporto così semplice e basilare è totalmente eco-friendly, oltre ad essere democratico: tutti lo possono utilizzare, dai piccoli ai grandi, dai più esperti viaggiatori ai meno avvezzi. Pedalare dà un senso di potenza e di velocità, rinvigorisce il fisico e favorisce il buonumore, oltre ad aiutare a schiarirsi i pensieri. L’autrice lo consiglia proprio a tutti, suggerendo itinerari mozzafiato e soluzioni utili per viaggiare in sicurezza e comfort.

Ludovica Casellati: l’esperienza professionale della giornalista

Originaria di Bolzano, Ludovica Casellati vive a Padova. Dopo la formazione classica, si laurea in Giurisprudenza con una tesi sul Diritto Urbanistico. Dal 2013 dà una svolta alla propria carriera e vita, dedicandosi totalmente alla grande passione per il cicloturismo. Ogni sabato mattina conduce alle 9.45 la rubrica “Italia in Bicicletta”, all’interno della trasmissione “La Bella Italia” su Radio Montecarlo. Scrive di cicloturismo per TgCom24. Dopo una lunga carriera nell’ambito della comunicazione e dei media in importanti realtà come Gruppo Mediaset e Publitalia ’80, si dedica ora alla scrittura e alla sua passione per la bici e per i viaggi. Giornalista pubblicista, è fondatrice e Direttore Responsabile del magazine online Viagginbici.com, nonché della collezione Luxurybikehotels.com, progetto nato per fornire indicazioni sugli hotel di lusso a misura di ciclista. Ludovica Casellati è editore di un’importante testata dedicata al turismo e all’enogastronomia, Viaggi del Gusto (vdgmagazine.it). Nel 2015 ha dato vita all’Oscar italiano del cicloturismo (Italian Green Road), mentre nel 2017 ha lanciato l’Urban Award in collaborazione con Anci: l’obiettivo è sempre il promuovere la mobilità sostenibile. La sua esperienza di viaggiatrice a due ruote è raccolta nel suo primo libro, “La Bici della Felicità”, pubblicato nel 2019.

“La solitudine degli amanti”: la narrazione di Fabio Mazzeo è “intensa e ben calibrata”

Fabio Mazzeo, giornalista professionista, si è di recente cimentato con il suo primo romanzo: “La solitudine degli amanti”, pubblicato da Cairo Editore nel marzo del 2019, sta ricevendo recensioni positive dagli appassionati del genere. Huffington Post Italia gli ha dedicato un articolo che analizza personaggi e tematiche.

Fabio Mazzeo, la solitudine degli amanti

“La solitudine degli amanti”: il romanzo di Fabio Mazzeo secondo Adalgisa Marrocco

“La solitudine degli amanti” è testimonianza della vitalità e della ricchezza della narrativa di suspense che trae spunto dall’attualità, fondendola con (non scontati) elementi di fiction grazie a ritmo e apprezzabile manualità letteraria”. Così si esprime Adalgisa Marrocco su Huffington Post Italia nella recensione dedicata alla prima esperienza letteraria di Fabio Mazzeo. Giornalista e capo ufficio stampa di importanti realtà istituzionali, l’autore unisce la passione per la cronaca all’impegno letterario, dando vita ad una narrazione “intensa e ben calibrata“. Il romanzo è ambientato a Roma: la prima scena del delitto si svolge a Piazza delle Muse, nel cuore dei Parioli, nel quartiere più ricco ed esclusivo della Città Eterna. La vittima è un’artista cinquantenne, sposata con un influente avvocato. Sembra ammirare il panorama, ma uno squarcio sul braccio lascia intuire che la scena è decisamente più macabra: la donna è stata uccisa, una vera di diamanti al dito e tra gli effetti personali alcune scritte significative che riportano le parole di un grande cantautore italiano, Ivano Fossati. Sono queste le premesse del romanzo di Fabio Mazzeo. La narrazione, spiega Adalgisa Marrocco, “si biforca, conducendoci da un lato sul binario della detection e dall’altro su quello in cui scivolano le esistenze dei personaggi”.

Le figure protagoniste del libro di Fabio Mazzeo

Pubblicato da Cairo Editore, “La solitudine degli amanti” concentra la narrazione attorno ad alcuni personaggi chiave, protagonisti dell’indagine in corso. Si cerca febbrilmente un serial killer autore di alcuni femminicidi rimasti irrisolti. L’ispettore Andrea Giannini si dedica anima e corpo al lavoro per dimenticare le sofferenze subite: un amore finito in tragedia e un passato oscurato dalla calunnia a causa di una presunta relazione con la moglie di un malavitoso. L’ispettore unisce la sua solitudine a quella del magistrato Liliana Cannata, decisa a trovare la verità oltre la cortina di mistero e inganno che cela l’identità dell’assassino. Scrive Fabio Mazzeo: “Liliana Cannata, quarantasei anni, che di essere magistrato ne aveva sentito la vocazione, amava soprattutto due cose: dormire e comporre puzzle. E del suo fiuto si fidava soprattutto quando, ore prima che il telefono squillasse, il sesto senso bussava in qualche parte remota della sua inquietudine per dirle che in un angolo di Roma stava accadendo qualcosa di cui lei si sarebbe dovuta occupare”. Indirettamente, anche Ivano Fossati e la sua musica diventano protagonisti delle vicende narrate da Fabio Mazzeo: la canzone L’amante è elemento chiave per risolvere l’indagine e accomuna i personaggi. Il cantautore genovese riassume nei suoi testi la perversione del serial killer, creando una figura dal fascino dolce e implacabilmente crudele.

Presentato “La solitudine degli amanti”, Il romanzo giallo di Fabio Mazzeo

Due omicidi a 17 mesi di distanza. Le due donne uccise presentavano un braccio squarciato, un morso e una vera di diamanti all’anulare. Non si conoscevano, ma custodivano tra i loro effetti personali i versi di Ivano Fossati vergati con inchiostro verde su dei foglietti bianchi. Fabio Mazzeo racconta la caccia senza tregua al serial killer nel suo primo romanzo: “La solitudine degli amanti”.

La solitudine degli Amanti, libro di Fabio Mazzeo

Catania: Fabio Mazzeo presenta “La solitudine degli amanti”

È uscito il 7 marzo “La solitudine degli amanti”, il primo libro di Fabio Mazzeo. In seguito ai due appuntamenti di Roma, il romanzo è stato presentato a Catania presso la libreria “La Feltrinelli”. Insieme all’autore, sono intervenuti anche Katia Scapellato e Nicola Savoca, mentre Agostino Zumbo si è dedicato alla lettura dei passi più significativi. Una storia ambientata in una Roma “dolce e terribile”, come riporta Mario Barresi sul quotidiano “La Sicilia”, una caccia senza fine a un serial killer, divenuto tale dopo la scoperta di strane coincidenze tra alcuni dettagli comuni rinvenuti sui corpi di donne uccise. Ma “La solitudine degli amanti” è molto di più, è una sovrapposizione di due storie, di due linee parallele che girano a vuoto prima di unirsi. Sono le vicende di Liliana Cannata e Andrea Giannini, un magistrato e un poliziotto che indagano sul caso, uniti dalla stessa solitudine. Barresi si sofferma sul finale, definendolo un probabile “nuovo inizio”.

“La solitudine degli amanti”: la trama

“La solitudine degli amanti” è il primo romanzo di Fabio Mazzeo. Pubblicato il 7 marzo, il giallo racconta la caccia da parte di un magistrato e un poliziotto a un serial killer colpevole dell’omicidio di due donne. Le vicende si aprono in medias res: Il cadavere di un’artista cinquantenne, sposata con uno degli avvocati più influenti della capitale d’Italia, viene ritrovato a Piazza delle Muse. Era seduta su una poltrona di vimini e con lo sguardo perso nel vuoto sembrava contemplare il panorama incantevole di Roma. In realtà era morta, assassinata da un serial killer misterioso. Rivenuti sul suo braccio uno squarcio e un morso; mentre all’anulare portava una vera di diamanti. Sono gli stessi elementi di un delitto ancora irrisolto e avvenuto 17 mesi prima. Le donne assassinate non si conoscevano tra loro ma hanno in comune segreti inconfessabili. Entrambe custodivano, inoltre, tra i loro effetti personali, versi scritti con inchiostro verde su foglietti bianchi. Sono frasi tratte dal testo di una canzone di Ivano Fossati: L’amante.

 

Architettura: l’accordo del 2006 tra Federico Motta Editore e Il Sole 24 Ore

La collaborazione del 2006 tra la storica casa editrice Federico Motta Editore e il quotidiano Il Sole 24 Ore si colloca nell’ambito dell’architettura. Pensata per esperti del settore, progettisti e designer, aveva come obiettivo la valorizzazione e lo sviluppo del portafoglio prodotti offerto da Motta Architettura.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: la collaborazione con Il Sole 24 Ore

L’autorevolezza di Federico Motta Editore deriva in gran parte dalla qualità delle opere prodotte, ma anche dalle collaborazioni e dalle partnership con autori, società e riviste di fama internazionale. Nel passato della Casa Editrice si inserisce un’importante intesa con il prestigioso quotidiano Il Sole 24 Ore: un accordo di collaborazione pensato con il preciso obiettivo di rispondere in maniera sempre più completa ai bisogni informativi professionali di architetti, progettisti e designer. L’entrata del quotidiano nella neo costituita società Motta Architettura ha aperto le porte all’ampliamento del già importante catalogo dedicato al mondo dell’architettura. Federico Motta Editore offriva una varietà di prodotti editoriali, dalle riviste specializzate (Area, Materia, d’A) alle diverse collane di libri (Tipologie, Architetti del Novecento, Tools e altre), oltre a un portale telematico tra i più visitati del settore. Il contributo del Sole 24 Ore invece, da anni presente nell’ambito con banche dati, periodici, libri, servizi telematici e prodotti formativi, è stato fondamentale per la valorizzazione e lo sviluppo del portafoglio prodotti offerto da Motta Architettura.

Federico Motta Editore: la storia della casa editrice

Marchio simbolo di cultura e autorevolezza, Federico Motta Editore nasce il 14 gennaio 1929 con il nome di “Cliché Motta”. Nel 1954 avvia la prima rete di vendita ideata per raggiungere direttamente le famiglie su tutto il territorio italiano. Si fondano così le basi di una casa editrice da sempre attenta alla qualità e all’innovazione. Spaziando dalle Enciclopedie all’editoria per ragazzi (MottaJunior), dalle collane d’arte e architettura alle riviste di moda, Federico Motta Editore ricerca sempre strumenti avanzati per raggiungere i propri lettori e rimanere al passo con i tempi: dalle Tavole Transvision al Sonobox, con l’avvento di Internet ha proposto anche progetti innovativi come i portali mottaformazione.it e Internet Motta Club. La Casa Editrice vanta collaborazioni con autori di fama internazionale come Umberto Eco e Margherita Hack, oltre a partnership con Telecom, Disney, Telefono Azzurro, Rai, Corriere della Sera e altri. Tra gli importanti riconoscimenti ricevuti negli anni, vanno ricordati il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2010, il Premio Pirelli InterNETional Awards nel 2007 e l’Ambrogino d’Oro nel 1980.

 

Fabio Mazzeo: arriva su Instagram il profilo del suo romanzo “La solitudine degli amanti”

"La solitudine degli amanti" è il primo romanzo di Fabio Mazzeo: ambientato a Roma, è disponibile in libreria. Per rimanere aggiornati costantemente sugli eventi collegati, è online il profilo Instagram del libro.

Fabio Mazzeo

Fabio Mazzeo: "La solitudine degli amanti" su Instagram

Non solo il sito ufficiale ma anche il profilo Instagram: "La solitudine degli amanti", primo romanzo di Fabio Mazzeo, approda sul social network. Le immersive foto dei cieli e dei paesaggi romani, intensi e misteriosi, si mostrano nella loro bellezza in gran parte delle immagini pubblicate, ispirandosi ai luoghi e alle sensazioni veicolate dal libro. Sull’account vengono inoltre pubblicati aggiornamenti e informazioni utili per seguire gli eventi dedicati al lancio del libro: primo appuntamento il 14 marzo a Roma, dove è prevista la presentazione del romanzo presso Palazzo S. Chiara. "Ora che la mia storia è diventata libro provo una strana sensazione, un’emozione, una vertigine", spiega Fabio Mazzeo in un recente post su Instagram. "L’indagine comincia e rimango curioso di capire qual è la materia prevalente, se il sangue o la bellezza, se il dolore o la speranza." L’autore, giornalista professionista dal 1996, è al suo esordio letterario. Attualmente abita a Roma e svolge attività di coordinamento presso l’ufficio stampa e comunicazione di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).

Fabio Mazzeo: gli elementi cardine che compongono il romanzo "La solitudine degli amanti"

La canzone "L’amante", di Ivano Fossati, è l’indizio centrale per risolvere i misteri legati agli omicidi di donne romane. "La solitudine degli amanti", romanzo di Fabio Mazzeo, racconta di delitti efferati, ma l’intera vicenda ha inizio col ritrovamento del corpo di una donna seduta in una poltrona di vimini a Piazza delle Muse. Al suo dito c’è una vera di diamanti e sul suo braccio uno squarcio. Questi stessi elementi rimandano a un altro omicidio, avvenuto 17 mesi prima e rimasto irrisolto. A indagare troviamo una coppia di investigatori: il magistrato Liliana Cannata, raffinatissima mente in forza alla Procura di Roma, e l’ispettore Andrea Giannini, che porta le cicatrici di un amore perduto tragicamente. I panorami, i monumenti, i paesaggi di Roma fanno da sfondo alle vicende. Ma c’è un altro elemento, inserito nella trama da Fabio Mazzeo per tenere i suoi lettori ancorati al racconto: le donne uccise conservano biglietti scritti di pugno, con una grafia antica e inchiostro verde. Sui pezzetti di carta sono riportate alcune parole della canzone di Ivano Fossati. Gli investigatori li ritrovano tra gli effetti personali custoditi con cura dalle vittime. Sono tasselli fondamentali per comporre un puzzle che si rivelerà ben più ampio, destinato a rivelare un quadro dolce e al contempo terribile.