L’AD di True Italian Experience Maurizio Rota svela i segreti del turismo in Italia

“Questi dati confermano il grande potenziale del nostro Paese che continua a soddisfare il desiderio di esperienze da parte dei turisti”: Maurizio Rota commenta così i dati forniti dall’Osservatorio permanente sul turismo di True Italian Experience, mettendo tuttavia in guardia da alcune criticità emergenti.

 Il Vicepresidente e AD di True Italian Experience, Maurizio Rota

Maurizio Rota: “Vi spiego punti di forza e criticità del turismo italiano”

Maurizio Rota, Vicepresidente e AD di True Italian Experience, ha presentato il report dell’Osservatorio permanente sul turismo, che consente di avere uno sguardo completo su come il Paese è percepito dai visitatori stranieri. Tra le città d’arte più visitate, Roma ha registrato il maggiore incremento rispetto all’anno precedente (+5,1%), seguita da Firenze (+4,8%) e Venezia (+3,4%). Le regioni italiane non sono da meno, con la Puglia in testa al podio con un aumento delle presenze del 6,2%, seguita dalla Toscana (+5%) e dal Trentino Alto Adige (+4%). Lungo le coste, la Costiera Amalfitana è la leader con un aumento del 4,2% delle visite internazionali rispetto all’anno precedente, seguita dal Salento (+3,1%) e dalla Costa Smeralda (+2,9%). Le ragioni principali per cui i turisti sono attratti dal Belpaese sono l’enogastronomia (che incontra l’approvazione quasi della totalità dei visitatori), la cultura, l’arte e le tradizioni (81%), i paesaggi e il patrimonio naturalistico (76%) e l’ospitalità (69%). Un dato ancora più promettente riguarda il tasso di fidelizzazione: oltre due turisti su tre affermano che vorrebbero tornare in Italia dopo il primo viaggio. Maurizio Rota lancia però un avvertimento: 8 stranieri su 10 considerano il Paese “troppo caro”. Aumenta anche il numero di visitatori che hanno preoccupazioni sulla sicurezza, specialmente dopo il tramonto: circa la metà dei turisti condivide questa opinione. Il quadro dipinto dall’Osservatorio è tuttavia complessivamente positivo.

Maurizio Rota: la metodologia attraverso cui True Italian Experience ottiene dati affidabili sul turismo

Maurizio Rota ha anche illustrato il metodo attraverso il quale la società riesce a raccogliere dati così precisi e affidabili sul turismo del Paese: “L’analisi condotta da True Italian Experience, grazie al suo Osservatorio permanente che utilizza una tecnologia innovativa in grado di vagliare oltre 25 milioni di fonti web, 88 piattaforme di social network e più di 120mila testate media, permette una radiografia dettagliata della stagione turistica appena conclusa e consente di dare indicazioni utili per uno sviluppo ottimale del settore”. Lo scopo dell’Osservatorio permanente, ha infatti specificato Maurizio Rota, è proprio quello di consentire a imprese e operatori istituzionali di avere un quadro completo sul turismo italiano, riflettendo dunque su come valorizzare i punti di forza e correggere invece le criticità. “Non bisogna trascurare le indicazioni sull’aumento dei prezzi e sulla sicurezza del territorio, fronti sui quali è necessario trovare soluzioni”, ha messo in guardia l’AD di True Italian Experience.

Stefano Venier (AD Snam)

Stefano Venier: l’AD di Snam interviene all’Assemblea annuale di Proxigas, il focus

“Quest’inverno abbiamo preparato le cose nel migliore dei modi. Gli stoccaggi sono pieni al 99%, più di 12 miliardi di metri cubi disponibili”: l’AD di Snam Stefano Venier a colloquio con “Il Giornale d’Italia”.  

Stefano Venier

Stefano Venier: l’intervista all’AD di Snam in occasione dell’Assemblea annuale di Proxigas

L’AD di Snam Stefano Venier è intervenuto lo scorso 20 novembre nel corso dell’Assemblea annuale Pubblica di Proxigas, associazione di riferimento del settore gas che riunisce sia le imprese che operano nelle attività di importazione e di vendita sui mercati che quelle attive nella gestione delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio, rigassificazione e distribuzione. Nell’occasione, intervistato da “Il Giornale d’Italia”, l’AD di Snam ha parlato di due dei temi fondamentali affrontati nel corso dell’evento: la sicurezza del sistema energetico e il percorso di transizione.  “Elementi che viaggiano insieme”, ha sottolineato Stefano Venier: “Lo abbiamo imparato negli ultimi 18 mesi e dobbiamo tenerli insieme, sia nel breve termine, che nel medio e lungo periodo”.

Stefano Venier: sicurezza energetica, il punto dell’AD di Snam

Da una parte, ha sottolineato l’AD Stefano Venier nell’intervista, “si tratta di disegnare un percorso che ci dia quella sicurezza: le azioni messe in campo stanno arrivando a conclusione”. Parallelamente, dall’altra parte occorre proseguire in un percorso di transizione “che sappia garantirci la disponibilità di energia di cui abbiamo bisogno”. Stefano Venier ha parlato anche dell’impegno di Snam per arrivare all’inverno “nel migliore dei modi”: gli stoccaggi ad ora sono pieni al 99%, più di 12 miliardi di metri cubi disponibili e quindi “quello che si poteva fare, per preparare la disponibilità di gas per il consumo del prossimo inverno, è stato fatto”. L’Assemblea annuale Pubblica di Proxigas a cui ha preso parte anche l’AD di Snam si è focalizzata sulla centralità del gas nel sistema energetico e in particolare sulle sfide che lo attendono per continuare ad accompagnare lo sviluppo del Paese: al centro dell’incontro anche lo scenario geopolitico e le altre incertezze in corso su scala globale.

Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro: i traguardi professionali del Presidente di Iren

Attualmente alla guida di Iren in qualità di Presidente, Luca Dal Fabbro è un ingegnere chimico e un manager italiano con una consolidata esperienza internazionale nel settore industriale, dell’energia e della sostenibilità.

Luca Dal Fabbro

Il percorso professionale di Luca Dal Fabbro

Luca Dal Fabbro è laureato in Ingegneria Chimica presso L’Università La Sapienza di Roma, ha conseguito un Master in Politica Internazionale alla ULB di Bruxelles e ha partecipato con successo all’Advance Management Program del MIT Sloan School of Management di Boston. Dopo aver avviato la carriera professionale come Business Developer e Direttore Marketing presso realtà quali Procter & Gamble e CTIP, Luca Dal Fabbro entra in Enel, ricoprendo incarichi di rilievo fino a divenire Amministratore Delegato di Enel Energia. Passato a E.ON Italia in qualità di Amministratore Delegato di E.ON Energia, gli viene affidata la guida del Gruppo. Presidente di Domotecnica dal 2011 al 2015, AD di Domoenergia dal 2012 e Presidente di Electro Power System per un breve periodo, dal 2014 al 2019 il manager è nel CdA di Terna. Dal 2017 al 2020 opera, invece, in qualità di AD di GRT Group e poi di Presidente di Tamini Trasformatori e Consigliere di Amministrazione di Buzzi Unicem. Nel 2018 viene nominato Presidente di Snam e AD di INSO.

Luca Dal Fabbro: l’ingresso in Iren e l’attività accademica e istituzionale

Dopo due anni come Presidente Esecutivo di Renovit, la piattaforma avviata da Snam e CDP Equity per promuovere la transizione energetica, Luca Dal Fabbro entra nel Gruppo Iren in qualità di Presidente. Oltre al ruolo ricoperto nella multiutility, il manager riveste incarichi di rilievo anche in altre importanti realtà. È infatti Vice Presidente Vicario di Utilitalia, Presidente dell’ESG European Institute e Vice Presidente del Circular Economy Network. Luca Dal Fabbro è, inoltre, impegnato in ambito accademico e istituzionale. Oggi Adjunct Professor all’Università LUISS, in passato ha guidato il desk Far East dell’Istituto Affari Internazionali, è stato Vicepresidente di AssoESCo e Aiget, nonché membro del Consiglio Direttivo di Assofranchising, Confindustria Assoelettrica e Confindustria Provinciale. Ha altresì partecipato a numerose conferenze nazionali e internazionali, in qualità di esperto di sostenibilità ed economia circolare. È autore di “L’economia del Girotondo” e “ESG – La Misurazione della Sostenibilità”.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia (Illycaffè): collaborazione con Chancemate per conquistare il mercato cinese

“Da sempre siamo leader nell’innovazione e vogliamo nel 2024 accelerare su questo e farne un vettore di crescita per l’azienda. Stiamo parlando di un nuovo prodotto, i dettagli sono confidenziali ma sarà l’anno in cui lo lanceremo”: così si è espressa Cristina Scocchia.

 Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: “Nel 2024 Illycaffè lancerà una innovazione importante in forma di prodotto”

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, ha dato un annuncio destinato a creare curiosità e attesa: un prodotto che confermerà il focus sull’innovazione proprio del Gruppo. Il mese del lancio non è ancora chiaro, ma l’AD ha anticipato che avverrà nel corso del 2024. Cristina Scocchia ha inoltre anticipato i piani di espansione di Illycaffè nel mercato statunitense e cinese: “Stiamo puntando sull’accelerazione negli Stati Uniti e in Cina, due mercati enormi. Gli Stati Uniti sono il principale mercato mondiale per il caffè, e vogliamo aumentare la nostra quota di mercato. In Cina, abbiamo recentemente firmato un accordo di esclusiva con Chancemate, un passo che riteniamo porterà a risultati positivi”. La Cina, infatti, non è storicamente un Paese che consuma molto caffè: per questo, al fine di promuovere la qualità del proprio prodotto, Illlycaffè ha scelto un partner come Chancemate che può valersi di una profonda conoscenza della cultura cinese, rendendo così il caffè italiano appetibile ai consumatori del mercato asiatico.

Cristina Socchia: “Così l’agricoltura rigenerativa potrà salvare le piante di arabica”

Mentre illycaffè cerca nuove opportunità di crescita, Cristina Scocchia ha parlato delle sfide del settore a livello globale. Il cambiamento climatico sta minacciando le piantagioni di caffè in tutto il mondo, con fenomeni climatici estremi che colpiscono le piante di arabica. L’arabica, infatti, è una varietà più delicata e sensibile alle variazioni climatiche brusche rispetto a quella “robusta”, e genera un prodotto molto più pregiato. Cristina Scocchia ha sottolineato: “Entro il 2050, metà dei terreni attualmente utilizzati per le piantagioni di caffè potrebbe diventare inutilizzabile. Questa è una sfida economica e umanitaria“. L’unica strategia che può invertire la tendenza è quella di investire sull’agricoltura rigenerativa, ambito in cui Illycaffè è già pioniere: “Il futuro è l’agricoltura circolare e rigenerativa. Il modello di business attuale deve evolversi verso la sostenibilità e la precisione agricola”.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione: la storia della società leader della ristorazione collettiva

Serenissima Ristorazione nasce ufficialmente negli anni ’80 ma è a seguito del profondo processo di trasformazione guidato dall’imprenditore Mario Putin che la società diventa una realtà di successo, oggi conosciuta come leader nel settore della ristorazione collettiva.

Serenissima Ristorazione

Il percorso che ha portato Mario Putin alla guida di Serenissima Ristorazione

Aveva 16 anni Mario Putin quando si mise in viaggio per lasciare l’Italia e traferirsi in Spagna. Qui avviò un’importante collaborazione con i fratelli Giovanni e Alberto per gestire Automatismo para ceramica, un’azienda attiva nel settore ceramico. Nel 1969 sceglie di ritornare in Italia per guidare, insieme al fratello Franco, l’azienda Impianti Putin Installazioni Automatiche e Costruzioni (IPIAC). Quest’esperienza termina però nel 1996, anno in cui Mario Putin prende una decisione cruciale per la sua carriera imprenditoriale. Dopo aver concesso un proprio capannone in affitto alla società Serenissima Ristorazione, l’imprenditore inizia a investire nell’azienda fino a divenire l’azionista di maggioranza nel 1986.

Serenissima Ristorazione verso il successo

Ottenuto il controllo della gestione sociale, Mario Putin avvia un’intensa attività di ristrutturazione e trasformazione aziendale. L’intento è quello di fare della qualità e della cura dei prodotti e dei servizi offerti il caposaldo della rinata Serenissima Ristorazione. Mettendo a frutto tutte le competenze produttive e gestionali acquisite nel corso della sua carriera, l’imprenditore raggiunge l’obiettivo prefissato e trasforma così Serenissima Ristorazione in una realtà di successo, nella quale si sposano alla perfezione l’alta qualità con l’efficienza industriale. Nel 1996, Mario Putin lascia definitivamente l’azienda di famiglia per dedicarsi completamente al settore della ristorazione collettiva. In questo modo, riesce a concentrarsi sull’espansione della sua nuova società, guidandola verso il successo. Serenissima Ristorazione è oggi una realtà leader nel settore della ristorazione commerciale e collettiva, rinomata per riuscire a soddisfare le esigenze di grandi aziende ed enti pubblici con servizi e prodotti di alta qualità.

Claudio Descalzi

Eni per la transizione energetica: Claudio Descalzi illustra i progressi nei primi nove mesi del 2023

L’AD di Eni Claudio Descalzi, a partire dai risultati del terzo trimestre e dei nove mesi del 2023, analizza la crescita di Eni sul fronte della transizione energetica.

Claudio Descalzi

Eni accelera nella transizione energetica: la soddisfazione dell’AD Claudio Descalzi

L’AD Claudio Descalzi, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre e dei nove mesi del 2023, ha sottolineato come Eni stia crescendo in maniera rapida nei settori della transizione energetica. “Enilive (Eni Sustainable Mobility) ha completato l’operazione relativa alla joint venture della bioraffineria di Chalmette negli USA e sta valutando altri progetti internazionali di espansione nei biocarburanti. Plenitude è prossima a traguardare i 3 Gw pianificati di capacità rinnovabile installata entro fine anno, come pure gli obiettivi reddituali. Il perfezionamento dell’acquisizione di Novamont rafforzerà la trasformazione di Versalis in chiave chimica verde. A tutto questo, si aggiunge il consolidamento del nostro portafoglio di soluzioni Ccs, tra i migliori del settore, grazie all’assegnazione della licenza di stoccaggio di Hewett nel Regno Unito e a importanti progressi tecnici e regolatori”, ha spiegato l’AD Claudio Descalzi.

Transizione energetica: il valore degli importanti progetti di Eni in sviluppo nelle parole dell’AD Claudio Descalzi

In ambito E&P, ha proseguito l’AD Claudio Descalzi, Eni accelera “i piani di sviluppo del gas equity e della produzione di GNL, leva fondamentale per assicurare forniture energetiche affidabili e al tempo stesso per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione”. In questo percorso si inseriscono la straordinaria scoperta di Geng North-1, a oggi “la più importante dell’anno a livello di intera industria”, il prossimo completamento dell’acquisizione di Neptune e l’acquisto delle attività di Chevron in Indonesia: “Ci mettono nella condizione favorevole di poter accedere a un enorme volume di risorse nell’offshore del bacino di Kutei”. L’AD di Eni ha poi ricordato anche che a meno di due anni dalla scoperta è stata avviata la produzione del super giacimento Baleine nell’offshore della Costa d’Avorio: primo progetto a zero emissioni nette dell’Africa (ambiti 1 e 2), è “in grado di coniugare gli obiettivi di sicurezza energetica, garantendo le necessarie fonti tradizionali, con la decarbonizzazione delle operazioni”. Eni, ha rimarcato infine l’AD Claudio Descalzi, “ha incrementato in modo sostanziale il portafoglio di GNL contrattualizzato, grazie a tre nuovi accordi di lungo termine in Congo, Qatar e Indonesia, per un volume totale a regime di 6,5 miliardi di metri cubi all’anno”.

Alessandro Benetton

Ospitalità ibrida: 21 House of Stories di Alessandro Benetton arriva sui Navigli

Alessandro Benetton sul progetto 21 House of Stories: “Luoghi di ospitalità capaci di incrociare e dare spazio a nuovi mondi e nuove tendenze, all’insegna della creatività e dell’innovazione”.

Alessandro Benetton

Il progetto 21 House of Stories di Alessandro Benetton

Ospitalità ibrida con hotel di design a quattro stelle, due terrazze, ambienti ‘familiari’ per il co-working, eventi privati, divertimento e innovazione. Questo e altro in 21 House of Stories, progetto di Alessandro e Mauro Benetton inaugurato a Milano sui Navigli con 104 camere, oltre 500 metri quadri di aree comuni all’interno e più di 1.000 all’esterno. Un’inaugurazione che arriva dopo il successo raggiunto in Città Studi, dove 21 House of Stories è già attivo da tempo. “Abbiamo voluto perseguire l’intuizione, condivisa all’inizio con mio fratello Mauro e un gruppo di appena sette ragazzi, di realizzare proprio a Milano luoghi di ospitalità capaci di incrociare e dare spazio a nuovi mondi e nuove tendenze, all’insegna della creatività e dell’innovazione”, ha dichiarato Alessandro Benetton a seguito dell’inaugurazione che, tra le altre cose, ha visto la presenza della cantante Emma Marrone. “Sono orgoglioso di questa nuova struttura che sono certo diventerà una autentica destinazione della città e dei suoi Navigli. Oggi il team è salito a circa 70 persone ed un grazie particolare va a tutti loro. Una squadra di giovani professionisti davvero straordinari che hanno creato e danno vita ogni giorno ad un ambiente unico, capace di ispirare e contaminare con la sua bellezza e la ricchezza delle storie che accadono”, così Alessandro Benetton sull’iniziativa.

Alessandro Benetton: ospitalità, innovazione e creatività in 21 House of Stories

Come sottolineato da Alessandro Benetton, la struttura sui Navigli propone non solo la possibilità di più servizi in un unico luogo, ma anche opportunità affinché gli ospiti vivano le esperienze che loro stessi condividono. “Questo progetto nasce da una semplice osservazione. Ho frequentato i college americani e ho avuto un po’ di disappunto nel vedere che il nostro sistema faticava a comprendere quanto queste esperienze siano importanti dal punto di vista personale, in termini di rapporti umani ed emozioni che vanno oltre l’aspetto accademico”, ha evidenziato Alessandro Benetton, specificando come l’intento sia “unire ospitalità all’innovazione e alla creatività. Quest’idea è nata quasi per gioco, un luogo dove le persone possono incontrarsi e scambiare idee. Saranno organizzati 40 incontri al mese accessibili a tutti, in cui si parlerà di tecnologia, musica e arte”. Il progetto è nato prima della pandemia “ed è stato un atto di coraggio immaginarselo durante questo periodo. La pandemia ci ha fatto riflettere sulle nostre relazioni con gli altri. Ho pensato che potevamo guardare al lato positivo, scoprire ciò che ci mancava, un luogo in cui le persone si incontrano e scambiano idee”. 21 House of Stories, dunque, come “piattaforma ideale per raccontare valori, idee, progetti, percorsi, che insieme possono fotografare l’Italia contemporanea, quella più giovane, vivace, intraprendente”.

Susan Carol Holland porta in Portogallo i progetti di Fondazione Amplifon a sostegno degli anziani

Fondazione Amplifon supera i confini nazionali e porta i maxi-schermi tecnologici nelle RSA portoghesi per intrattenere gli anziani e mantenerli connessi con le loro famiglie. Secondo la Presidente Susan Carol Holland, si tratta del primo passo per l’internazionalizzazione delle attività benefiche della Fondazione.

 Susan Carol Holland, Presidente di Fondazione Amplifon

Fondazione Amplifon, guidata da Susan Carol Holland, porta il progetto ‘Ciao!’ in Portogallo

La Presidente Susan Carol Holland ha dato l’importante annuncio: Fondazione Amplifon, onlus incentrata sull’inclusione sociale degli anziani, opererà d’ora in poi anche in Portogallo. Tra i numerosi progetti sostenuti dalla Fondazione, particolare successo ha avuto ‘Ciao!’, iniziativa che ha visto l’installazione di grandi schermi ad alta qualità in moltissime case di riposo. Attraverso gli schermi multimediali, gli anziani hanno potuto ricevere lezioni di yoga, svolgere visite virtuali a splendide città d’arte, fare arteterapia e mettersi in contatto digitale con i propri cari. Il progetto è stato presentato da Susan Carol Holland nella residenza Centro Social Paroquial de Nossa Senhora de Porto Salvo.

Susan Carol Holland: “Fondazione Amplifon diventa internazionale

Nel corso della cerimonia, Susan Carol Holland ha evidenziato il traguardo significativo rappresentato dall’esordio di ‘Ciao!’ in Portogallo: è la prima volta che Fondazione Amplifon esce dai confini nazionali, acquisendo dunque una dimensione globale e aprendo un nuovo, importante capitolo. “Siamo felici di avviare anche in Portogallo i progetti di Fondazione Amplifon in favore dell’inclusione sociale. Da poco più di tre anni la nostra Fondazione sviluppa iniziative per sostenere le persone che rischiano di restare indietro, con particolare riferimento agli anziani nelle loro comunità”. La Presidente ha dunque anticipato che seguiranno altre iniziative in Paesi in cui Amplifon è presente: “L’ingresso in Portogallo è il primo passo di un percorso di internazionalizzazione che intende portare i progetti di inclusione sociale della Fondazione anche in altri Paesi nei quali opera il Gruppo Amplifon, coerentemente con il dna innovativo e globale della nostra azienda”.

Umberto Lebruto (FS Sistemi Urbani) guida i progetti di rigenerazione urbana del Gruppo FS

Umberto Lebruto, AD di FS Sistemi Urbani, ha firmato un importante accordo che trasformerà strutture in disuso del Gruppo FS in Case della Comunità, che miglioreranno l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari.

 Umberto Lebruto, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani

Umberto Lebruto: “I locali del Gruppo FS in comodato gratuito all’ASL

L’AD di FS Sistemi Urbani, Umberto Lebruto, ha firmato il contratto che cederà locali ferroviari inutilizzati all’ASL di Imperia, trasformandoli in Case della Comunità preposte all’assistenza sociale e sanitaria ai cittadini liguri. La firma dei contratti ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui il Sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro e il Direttore Generale della ASL 1 Imperiese Luca Filippo Maria Stucchi. I locali interessati dall’accordo sono la stazione ferroviaria di Arma di Taggia e il deposito di locomotive Eiffel, ora dismesso. La cessione, ha specificato Umberto Lebruto, si inserisce nel progetto, sostenuto dai fondi PNRR, di trasformare gli ambienti ferroviari in hub di servizi, rivitalizzandoli.

Umberto Lebruto: tutte le attività di FS Sistemi Urbani nel territorio ligure

Non è la prima volta che le attività di recupero di FS Sistemi Urbani interessano l’area: Umberto Lebruto ha firmato recentemente un preliminare di vendita con il Comune di Imperia, in cui cede aree ferroviarie dismesse e cinque ex magazzini di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, insieme a un ex casello ferroviario di FS. La cessione è collegata alla creazione di una pista ciclopedonale finanziata tramite Bandi Periferie che attraverserà cinque Comuni del Ponente Ligure. Questo percorso ciclabile avrà una lunghezza totale di circa 20 chilometri, aggiungendosi ai 24 chilometri già esistenti fino a San Lorenzo al Mare. Inoltre, FS Sistemi Urbani si è impegnata, sotto la guida di Umberto Lebruto, a intraprendere nuovi interventi nell’area intorno alla stazione di Imperia, tra cui parcheggi scambiatori e miglioramenti per la sicurezza e l’aspetto urbano.

Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: “Così A2A combatte le perdite di rete”

In occasione del convegno organizzato da A2A sulla gestione delle risorse idriche, l’AD Renato Mazzoncini ha spiegato che il tema dell’acqua è spesso sottovalutato.  Approfondite le strategie a breve e medio termine da adottare per la tutela di questa risorsa.

 L'Amministratore Delegato di A2A, Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: “L’Italia trattiene solo l’11% dell’acqua piovana, la media europea è 25%

Se c’è qualcosa che gli ultimi anni hanno insegnato all’Italia è che l’acqua è una risorsa fondamentale e che è importantissimo gestirla in modo appropriato: il convegno “Senza acqua, Troppa Acqua. Azioni e investimenti per l’energia, le persone e i territori”, organizzato da A2A, ha affrontato proprio questo tema alla presenza dell’AD Renato Mazzoncini. Il manager ha ricordato come il Paese abbia sofferto, di recente, due gravissime crisi legate all’acqua: alla sua scarsità, durante la siccità del 2022, e alle piogge intense, come nel caso dell’alluvione in Emilia Romagna. Nel primo caso “Nel 2022 in Italia sono mancati 36 miliardi di metri cubi d’acqua, l’equivalente di 60 laghi Trasimeno o di tutto il lago Maggiore. Di questi 36 miliardi 7 erano collegati alle falde e quindi si è perso un quantitativo d’acqua pari a quella consumata da 14 milioni di italiani o 80mila imprese”. Ettore Prandini, leader di Coldiretti, ha aggiunto che l’Italia trattiene solo l’11% della sua acqua piovana, mentre secondo gli esperti dovrebbe esserne raccolto circa il 50%. Tuttavia, secondo Renato Mazzoncini, le soluzioni esistono.

Renato Mazzoncini, la strategia di A2A per la sicurezza idrica del Paese

Nel suo intervento, Renato Mazzoncini ha sottolineato come il consumo pro-capite di acqua dell’Italia sia 200 litri al giorno, circa il triplo di quanto consumato dai cittadini tedeschi. Tra le cause gli sprechi dovuti a infrastrutture acquedottistiche italiane vetuste che disperdono circa il 42% dell’acqua trasportata. A Brescia, dove opera A2A “abbiamo introdotto il sistema Aquarius: sensori dentro le tubature che segnalano le perdite, riparabili in modo localizzato senza drastici interventi di scavo”. Dal convegno più in generale è emersa l’importanza di impiegare le risorse del PNRR per l’efficientamento delle infrastrutture idriche, anche a partire dal recupero delle acque grige. Renato Mazzoncini ha posto l’attenzione sulla necessità di un piano di investimenti nazionale da 32 miliardi dedicati all’efficientamento del ciclo idrico.