L’AD Claudio Descalzi: “Vogliamo sviluppare la nuova scoperta molto rapidamente, è una grande opportunità per noi, per l’Indonesia e anche per il Sud-est asiatico”.

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni

Claudio Descalzi, AD di Eni: l’importante scoperta a gas nel bacino del Kutei in Indonesia

Per Claudio Descalzi si tratta di “una grande opportunità per noi, per l’Indonesia e per la regione”. L’AD di Eni lo ha sottolineato in un’intervista alla Cnbc durante l’Adipec di Abu Dhabi commentando quanto annunciato lo scorso 2 ottobre da Eni: l’importante scoperta di un giacimento di gas in Indonesia, a circa 85 chilometri dalla costa del Kalimantan. Il pozzo Geng North-1, perforato fino a una profondità di 5.025 metri, ha incontrato una colonna a gas di circa 50 metri in arenarie di età miocenica dalle eccellenti proprietà petrofisiche che sono state oggetto di una intensa campagna di acquisizione dati: la conferma dell’efficacia della strategia di Eni mirata alla creazione di valore attraverso la conoscenza approfondita dei temi geologici e l’applicazione di tecnologie geofisiche avanzate. Per una completa valutazione della scoperta è stata eseguita con successo una prova di produzione che, sebbene limitata dalle capacità delle attrezzature di test, ha permesso di stimare una portata del pozzo pari a 80-100 milioni di piedi cubi/giorno (circa 2,2-2,7 milioni di metri cubi al giorno) e 5.000-6.000 barili al giorno di condensati associati. Le stime preliminari, si legge nella nota che ha diffuso in merito il Gruppo guidato da Claudio Descalzi, indicano volumi complessivi pari a 5mila miliardi di piedi cubi di gas (circa 140 miliardi di metri cubi) con un contenuto di condensati fino a circa 400 milioni di barili: i dati acquisiti permetteranno lo studio delle opzioni per uno sviluppo accelerato.                    

Claudio Descalzi: il gas continua ad essere cruciale per soddisfare la domanda di energia

Nell’intervista, l’AD Claudio Descalzi ha parlato dell’importanza del gas nel soddisfare la domanda di energia: “Con la crisi abbiamo visto che la domanda di gas è inelastica e per di più sta crescendo”. In quest’ottica assume particolare rilievo la scoperta a gas in Indonesia che insieme alle recenti acquisizioni si inserisce nel percorso intrapreso da Eni per portare progressivamente il proprio portafoglio nel 2030 a un mix di gas e LNG al 60%, incrementando il contributo di LNG equity. L’Indonesia, e in generale l’Asia sud-orientale, giocano in quest’ottica un ruolo fondamentale: l’AD Claudio Descalzi ha infatti definito “strategica” la scoperta di Geng North in quanto “vicina a mercati in crescita” ma anche “ad altre strutture che avevamo scoperto in passato e dove ora arriviamo nel complesso a circa 10mila piedi cubi (circa 280 miliardi di metri cubi di gas, ndr), che ci consentono di considerare l’avvio di un nuovo hub”. È grazie alla sua ubicazione e alle sue dimensioni che Geng North può significativamente contribuire alla creazione di un nuovo polo di produzione nella parte settentrionale del bacino del Kutei, collegabile alle facilities di liquefazione (LNG) di Bontang, sulla costa del Kalimantan orientale, sfruttandone la capacità disponibile. “Nel bacino del Kutei abbiamo già in produzione il progetto di Jankrik, molto vicino a Bontang Lng, e molto vicino a ottimi mercati come l’Indonesia, la Cina, il Vietnam e la Corea del Sud”: per questo, ha aggiunto l’AD di Eni, “vogliamo sviluppare la nuova scoperta molto rapidamente, è una grande opportunità per noi, l’Indonesia e anche il Sud-est asiatico”.

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