Gruppo Riva

Affrontare la carenza di ingegneri: il programma ESEP di Gruppo Riva

Nel contesto attuale, la crescente richiesta di competenze ingegneristiche nel settore industriale è una sfida che richiede soluzioni innovative. Per rispondere a tale necessità, Gruppo Riva ha lanciato il progetto ESEP (European Steelmill Enhancement Program).

Gruppo Riva

ESEP, il percorso formativo promosso da Gruppo Riva

La crescente domanda di competenze STEM ha posto le carriere ingegneristiche tra le più ambite dai giovani. Tuttavia, questa crescente richiesta supera spesso l’offerta, mettendo a rischio la competitività e la crescita delle aziende. Il programma formativo offerto da Gruppo Riva si presenta come una risposta concreta a questa sfida, offrendo una soluzione innovativa per formare ingegneri altamente qualificati. Il cuore di ESEP è rappresentato dalla sua struttura ben definita. I giovani ingegneri, selezionati tra i migliori candidati delle università europee, hanno l’opportunità di intraprendere un percorso formativo di 12 mesi che li porta a lavorare in sei stabilimenti diversi di Gruppo Riva, distribuiti in Europa. Il cuore del programma ESEP è la “Job Rotation”, un’opportunità per i partecipanti di immergersi in tutte le fasi del ciclo produttivo dell’acciaio che gli permette di acquisire una conoscenza completa e pratica.

Gruppo Riva: una formazione completa e una forza lavoro diversificata, innovativa ed efficiente

Il programma offre opportunità di apprendimento su entrambi i fronti. A livello individuale, i partecipanti acquisiscono competenze multidisciplinari fondamentali per affrontare le sfide del settore siderurgico in continua evoluzione. La formazione va infatti oltre l’aspetto tecnico, sviluppando competenze trasversali come la comunicazione, la gestione delle relazioni, il problem-solving e il lavoro di squadra. Dal punto di vista aziendale, ESEP contribuisce a creare una forza lavoro qualificata e motivata, portatrice di innovazione ed efficienza. La promozione della parità di genere è un elemento fondamentale nell’iniziativa di Gruppo Riva, che vede la partecipazione di ingegneri sia uomini sia donne, contribuendo a sfidare gli stereotipi in un settore tradizionalmente maschile. Ogni otto settimane, i giovani ingegneri presentano un progetto finale sviluppato in gruppo, dimostrando le competenze acquisite e il contributo fornito all’azienda.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis: “Nuovi investimenti di Mercitalia Logistics riguarderanno in particolare il Mezzogiorno”

Mercitalia Logistics si accinge a diventare un top player della logistica europea attraverso un ambizioso programma di investimenti da 3 miliardi di euro: lo ha annunciato l’AD Sabrina De Filippis, evidenziando i vantaggi a lungo termine di un sistema di trasporti integrato, interconnesso e digitalizzato.

Sabrina De Filippis

Sabrina De Filippis presenta il nuovo ambizioso piano di investimenti di Mercitalia Logistics

Sabrina De Filippis, AD di Mercitalia Logistics, ha presentato al convegno “La Logistica al servizio del Paese”, svoltosi a Bari, l’ambizioso programma di investimenti che connetterà i trasporti italiani su gomma, nave e binario. L’obiettivo è diventare il principale player europeo della logistica e per farlo l’azienda ha pianificato un investimento di 3 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Questo piano industriale prevede il rinnovo della flotta, il potenziamento dei terminal esistenti e la creazione di nuovi hub multimodali. Sabrina De Filippis ha inoltre assicurato che una parte consistente di questi investimenti avrà come oggetto il Mezzogiorno, che maggiormente ha bisogno di potenziamenti infrastrutturali.

Sabrina De Filippis: la sfida dell’integrazione della logistica italiana

L’obiettivo del Piano elaborato da Mercitalia Logistics, guidata da Sabrina De Filippis, è quello di creare un’organizzazione più efficiente, integrata e virtuosa delle varie modalità di trasporto in Italia. Il maggiore problema che affligge la logistica italiana sembra infatti essere l’eccessivo ricorso al trasporto su gomma: i camion vengono impiegati quando un treno potrebbe coprire la stessa distanza con un minore dispendio e impatto ambientale. È dunque necessario connettere il trasporto marittimo, quello ferroviario e quello stradale in modo da lasciare al camion solo il cosiddetto “ultimo miglio”. “La parola chiave per raggiungere gli obiettivi sfidanti fissati è integrazione mare-gomma-ferro. Un’integrazione che può fare del trasporto ferroviario il vettore di trasporto delle merci nelle lunghe distanze, lasciando al trasporto stradale il cosiddetto primo e ultimo miglio”. Nel caso avvenisse una reale integrazione dei trasporti, si arriverebbe, secondo Sabrina De Filippis, a un risparmio di oltre 7 miliardi di euro all’anno per i contribuenti.

Gianni Lettieri

La trasformazione di Atitech da azienda in crisi a MRO leader in Europa: le dichiarazioni di Gianni Lettieri

Negli ultimi anni il settore aeronautico è stato uno dei più colpiti dalle crisi. Nonostante le sfide, Gianni Lettieri è riuscito a dare ulteriore impulso all’espansione di Atitech, che si prepara a chiudere il 2023 con una crescita dei ricavi a doppia cifra.

Gianni Lettieri

Da azienda in crisi a MRO leader in Europa: l’evoluzione di Atitech sotto la guida di Gianni Lettieri

È il 2009 quando Gianni Lettieri, imprenditore già noto nel settore tessile e Presidente dell’Unione Industriale di Napoli, si lancia in una nuova sfida: acquistare e rilanciare l’ex Ati di Capodichino, specializzata nella manutenzione degli aerei Alitalia, in grave crisi. L’ultimo bilancio di Atitech testimonia il successo dell’impresa: nel 2022 l’azienda ha registrato un fatturato di 69 milioni di euro, con un margine operativo lordo del 10%. Circa un centinaio i clienti, provenienti da tutto il mondo, mentre sono 1.500 i dipendenti suddivisi tra la sede di Capodichino, la seconda sede operativa di Fiumicino e le 30 stazioni di manutenzione in Europa e nel mondo. Stando alle previsioni, anche nel 2023 la MRO proseguirà nel suo trend di crescita, grazie anche a diversi contratti siglati, dalla manutenzione degli aerei di ITA Airways, alla fornitura quinquennale di servizi di assistenza per Poste Air Cargo o ancora quelli con Aeronautica Militare e Guardia di Finanza. Le stime per il prossimo anno parlano di un fatturato atteso di circa 160 milioni, quasi il 44% in più rispetto al dato del 2022. Tra i segmenti di business verso i quali Gianni Lettieri intende puntare c’è sicuramente la conversione degli aeromobili da passeggeri a cargo, attività in crescita soprattutto grazie all’esplosione degli e-commerce.

Gianni Lettieri: il sogno di un’officina italiana della manutenzione aerea

Già dai primi anni nelle vesti di Presidente di Atitech Gianni Lettieri aveva in mente un percorso ben chiaro. Rilanciare sì Atitech, ma arrivando a creare un vero e proprio polo nazionale dedicato alle manutenzioni aeronautiche. Un’officina full-maintenance in grado di soddisfare i clienti a 360° e allo stesso tempo garantire la qualità, l’attenzione ai dettagli e l’eleganza tipici del Made in Italy. Un grande passo verso l’obiettivo è stato compiuto a fine 2022 con l’acquisizione dello stabilimento di Fiumicino dell’ex Alitalia Engineering Maintenance, dotato di quattro hangar, sei linee di produzione per gli aeromobili di corto raggio e cinque per il lungo raggio. All’assistenza cargo Atitech ha aggiunto anche quella di linea in una grossa quota di scali esteri. Sul fronte della conversione a cargo, la MRO di Gianni Lettieri ha già investito 60 milioni di euro e avviato le attività per gli aeromobili B737-800 grazie alla partnership siglata con Israel Aerospace Industries nel 2021.

Susanna Esposito

Susanna Esposito tra i ricercatori più citati al mondo

L’Università di Parma ha celebrato con orgoglio la presenza di tre illustri docenti nella prestigiosa classifica “Highly Cited Researchers” del Web of Science Group – Clarivate Analytics. Tra questi, la Prof.ssa Susanna Esposito, esperta in Pediatria generale e specialistica al Dipartimento di Medicina e Chirurgia, emerge con particolare rilievo nella categoria Cross-Field.

Susanna Esposito, docente di Pediatria generale e specialistica al Dipartimento di Medicina e Chirurgia

Susanna Esposito tra i ricercatori altamente citati

La classifica, basata sull’analisi di esperti in bibliometria, individua i ricercatori la cui produzione scientifica ha ricevuto il maggior numero di citazioni nel loro settore nel corso dell’anno preso in considerazione, dimostrando un impatto rilevante nella sfera della ricerca. Nell’anno in esame, si sono classificati 7.125 ricercatori in tutto il mondo, tra cui Susanna Esposito che, oltre a ricoprire il ruolo di professoressa ordinaria di pediatria all’Università di Parma e direttrice della Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, spicca per la sua attività scientifica su temi cruciali di prevenzione, diagnosi e cura di diverse patologie internistiche pediatriche. In tale scenario, l’Italia si distingue con 115 rappresentanti, posizionandosi per la prima volta al decimo posto mondiale per il numero di ricercatori altamente citati. Essere inclusi in questa lista è considerato da tempo uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali per i ricercatori, rappresenta inoltre un criterio di rilievo nei confronti della valutazione globale della qualità delle università.

L’impegno di Susanna Esposito

Anche quest’anno la presenza dell’Università di Parma nella classifica Highly Cited Researchers si dimostra forte e importante – ha sottolineato il Rettore Paolo Martelli – Ai colleghi che con grande impegno hanno ottenuto questo risultato, va il mio più grande ringraziamento”. La Prof.ssa Susanna Esposito si dedica alla ricerca scientifica su una varietà di temi legati alla prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie internistiche pediatriche. Le sue principali aree di interesse comprendono l’infettivologia, le vaccinazioni, la farmacologia e la medicina personalizzata per malattie ad alta complessità. Da oltre 15 anni coordina unità di ricerca per gli studi clinici pediatrici e ricopre ruoli di spicco in Società Scientifiche e Agenzie sanitarie. Oltre a essere Presidente di tre Master presso l’Università di Parma, è delegata alla terza missione nel Dipartimento di Medicina e Chirurgia, nonché Direttrice della Scuola di Specializzazione in Pediatria e della Clinica Pediatrica presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria.

Eccellenze italiane: GSA, leader nei servizi antincendio

GSA Gruppo Servizi Associati è una realtà italiana che ha fatto della sicurezza una missione. Con una vasta gamma di servizi antincendio e facility, la società è impegnata nella protezione di infrastrutture critiche, edifici pubblici e impianti industriali.

GSA Gruppo Servizi Associati

Storia ed evoluzione di GSA

Il settore dei servizi antincendio e facility è di fondamentale importanza per garantire la sicurezza, la salute e il benessere delle persone e delle attività economiche. In un mondo sempre più complesso e dinamico, le esigenze di prevenzione, protezione e gestione delle emergenze richiedono soluzioni innovative, integrate e personalizzate. In questo contesto, GSA Gruppo Servizi Associati si distingue come un partner affidabile e qualificato, capace di offrire una vasta gamma di servizi di eccellenza in ambito antincendio, fire engineering, formazione e facility management. L’azienda nasce nel 1997 come società specializzata nei servizi antincendio, con sede legale a Roma e Direzione Generale a Udine. In pochi anni, grazie alla sua competenza, professionalità e innovazione, si afferma come leader nel mercato italiano e si espande a livello europeo, aprendo sedi in diverse città italiane e filiali operative in Francia. Nel 2021 ITEЯ Capital Partners ha promosso e gestito l’ingresso dei fondi Eurizon ITER, che fanno capo a Eurizon Capital SGR – Società di gestione del risparmio del Gruppo Intesa Sanpaolo. ITEЯ Capital Partners ha acquisito il 67,5% di GSA con un Enterprise Value di 250 milioni di euro. Diverse le operazioni che hanno contribuito all’evoluzione e all’espansione del Gruppo. Tra le più recenti si segnalano l’acquisizione nel 2019 della quota di maggioranza di S.R.M.B. – Secours Routiers du Mont-Blanc SAS, società leader nell’intervento e soccorso in montagna di veicoli pesanti in condizioni climatiche e stradali estreme, e di una storica azienda friulana da cui ha tratto origine GSA Firesafe, che svolge attività di installazione e manutenzione di impianti antincendio, servizi e prodotti per la sicurezza e l’antinfortunistica. Quest’anno si è conclusa infine l’acquisizione del 75% del gruppo Previnsa Servicios Integrales, operatore spagnolo di rilievo con un’esperienza ventennale nel settore della sicurezza antincendio. Quest’ultima acquisizione consente a GSA di ampliare le proprie linee di business nei settori in cui Previnsa è maggiormente specializzata: sorveglianza e prevenzione incendi nelle centrali nucleari; formazione di personale e sicurezza del lavoro anche in situazioni complesse: alta quota, emergenze chimiche, sicurezza marittima, impianti eolici, centrali termonucleari; produzione e commercializzazione di segnaletica e accessori per la sicurezza del lavoro.

GSA: attività e servizi

GSA oggi vanta una presenza capillare sul territorio italiano con sedi anche a Bari, Napoli, Milano, Aosta, Firenze, Genova e Cagliari, mentre due sono le filiali attualmente operative in Francia. Con oltre 4.000 dipendenti e una flotta di mezzi speciali e squadre antincendio, il Gruppo opera in progetti complessi e strategici, mirando a proteggere infrastrutture critiche, edifici pubblici e impianti industriali. La solidità del modello produttivo aziendale è attestata dal Certificato Elite di Borsa Italiana, ottenuto nel 2016, e dall’entrata nel capitale societario di Armònia SGR nel 2018. L’offerta di GSA è distribuita attraverso tre divisioni: Safety, Academy e Facility. La prima si occupa di tutti gli aspetti della sicurezza antincendio, dalla progettazione ingegneristica, alla realizzazione e manutenzione di impianti, dispositivi e mezzi speciali, alla fornitura di squadre antincendio qualificate e addestrate. La divisione Academy offre servizi di alta formazione e consulenza in materia di sicurezza, salute sul lavoro e gestione delle emergenze, sia in aula sia in modalità e-learning. La Facility è connessa alla fornitura di servizi integrati di gestione di edifici, impianti e servizi, sia per enti pubblici sia per organizzazioni private. Con 25 anni di storia, 14 brevetti attivi e un fatturato di 135,3 milioni di euro, GSA si conferma come una realtà di riferimento nel settore dei servizi antincendio e facility.

Terna

Terna: ricavi in rialzo del 12,8% nei primi nove mesi dell’anno

Terna chiude i primi nove mesi del 2023 con ricavi a 2,24 miliardi di euro, in rialzo del 12,8%. Secondo i vertici del Gruppo, il risultato è dovuto alla crescita delle Attività Regolate e ai ricavi provenienti dal Gruppo Brugg Cables, dal Gruppo Tamini e dal Gruppo LT.

Terna

Terna: i numeri della crescita

Terna è inarrestabile nella sua crescita: nei primi nove mesi dell’anno il gestore della rete elettrica nazionale ha registrato ricavi per 2,24 miliardi di euro, 12,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2022. L’utile del Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia raggiunge invece i 641,7 milioni di euro, 9,3% in più in confronto ai 586,9 milioni dell’anno precedente. Nel terzo trimestre del 2023, i ricavi sono cresciuti del 15,1%, attestandosi a 761,8 milioni di euro (nel 2022 erano a 661,6 milioni). L’EBITDA supera per la prima volta il miliardo e mezzo di euro. Come spiega Terna in una nota, questi risultati sono dovuti soprattutto alla crescita della Attività Regolate, prevalentemente attribuibile all’incremento della regulatory asset base (RAB) e agli effetti dei meccanismi incentivati output based, ma anche al contributo delle Attività Non Regolate, che hanno registrato un aumento dei ricavi nell’ambito industrial del Gruppo Brugg Cables e del Gruppo Tamini e, in ambito Energy Solutions, del Gruppo LT.

Il commento dell’AD e DG di Terna Giuseppina Di Foggia

Secondo l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, gli investimenti portati avanti dal Gruppo hanno dato i propri frutti. “In linea con il nostro ruolo di registi della transizione energetica, abbiamo impresso una ulteriore accelerazione agli investimenti a favore di un sistema elettrico sempre più efficiente e affidabile: oltre 600 milioni di euro nel terzo trimestre e 1,4 miliardi di euro dall’inizio del 2023 – ha sottolineato Giuseppina Di Foggia – I nostri investimenti, uniti alla digitalizzazione della rete, sono infatti un fattore cruciale per l’integrazione delle fonti rinnovabili, per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione e per una maggiore sicurezza energetica dell’Italia. Il valore dell’EBITDA, per la prima volta sopra 1,5 miliardi, conferma inoltre la capacità di Terna di conseguire i propri obiettivi economico-finanziari e l’eccellenza del lavoro delle nostre persone”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton ospite al PoretCast di Giacomo Poretti

Nascere da una famiglia di grande successo imprenditoriale può essere una fortuna, ma anche un peso. Lo sa bene Alessandro Benetton, che è riuscito a trovare la sua traiettoria e la sua identità dopo continui tentativi e diversi fallimenti. In un’intervista rilasciata a PoretCast, il podcast di Giacomo Poretti, l’imprenditore ha condiviso la sua esperienza e parlato delle persone che lo hanno aiutato a diventare quello che è oggi.

Alessandro Benetton

Da giovane scapestrato a imprenditore di successo: il percorso di Alessandro Benetton

Cosa spinge una persona a diventare imprenditore? Quali sono le motivazioni, le difficoltà, le soddisfazioni? Queste sono alcune delle domande che Giacomo Poretti ha posto ad Alessandro Benetton, ospite della sua trasmissione PoretCast. L’imprenditore ha ripercorso le tappe della sua vita professionale, dagli anni della formazione fino alla decisione di intraprendere un cammino alternativo a quello familiare. Studente “scapestrato” di provincia, una famiglia agiata, interessi normali come i motorini, le ragazze, il divertimento del sabato sera. Una fidanzata particolarmente intelligente e un professore di filosofia che gli cambia la prospettiva gli incontri che hanno influenzato la sua giovinezza: “Quella di essere un imprenditore è una natura che si è espressa quando ho capito che volevo intraprendere delle cose. La vera motivazione? Trovare una mia identità. Venivo da una famiglia di grande successo imprenditoriale e fondamentalmente avevo dentro di me questo problema di voler capire se ero veramente in grado, se ero veramente meritevole. Il tutto si è espresso nella volontà di avere un disegno proprio, una traiettoria”. Una traiettoria che inizia negli Stati Uniti, ad Harvard, dove Alessandro Benetton decide di conseguire un Master in Economia dopo una breve parentesi in Goldman Sachs (il primo italiano a fare il suo ingresso nella banca d’affari). Qui conosce Michael Porter: “Un professore che era spesso messo in discussione perché non pubblicava articoli e quella era un’unità di misura del successo. In realtà stava facendo una cosa unica per quel tempo, ossia raccogliere una serie di dati per dimostrare dei nuovi teoremi. Le sue ricerche mi hanno appassionato molto, perché avevo capito che si trattava di un sistema in grado di trovare correlazioni tra settori diversi”. Nel frattempo i Benetton diversificano nel settore degli articoli sportivi, e al suo rientro in Italia il giovane Alessandro si mette alla prova in questa avventura forte anche delle conoscenze apprese ad Harvard. Tuttavia, alla sua proposta di adeguare il settore ai cambiamenti della grande distribuzione, così come accaduto con quello alimentare, il management appare ritroso e il padre Luciano lo invita a cambiare strada. Nasce così l’idea di dedicarsi al private equity e di fondare quella che oggi è 21 Invest.

Alessandro Benetton: giovani e valore condiviso la ricetta per il futuro

Tra i temi affrontati nel podcast condotto da Giacomo Poretti anche quello dei giovani e del mondo del lavoro. Un ambiente che Alessandro Benetton conosce particolarmente bene considerato il suo impegno nel finanziare start-up innovative: “Sono incredibili le idee che hanno questi ragazzi. Sono molto fiducioso, Io penso veramente, non è un luogo comune. È vero, tanti subito dopo il Covid-19 hanno scelto di lasciare il posto di lavoro, mettendo in forte discussione quello che alla nostra generazione piace tanto, il posto sicuro. Ma è anche vero che spesso è il mondo dei grandi che non riesce a stimolare i giovani o a intercettare le loro vere motivazioni. Forse perché hanno anche qualche rotondità in più che è mancata alle generazioni precedenti, vogliono vedere in senso più olistico la propria vita, che non è solo il lavoro ma è fatta anche di tanti altri aspetti”. Un approccio che sembra quasi riflettere uno degli ultimi teoremi di Michael Porter, Shared Value, ossia valore condiviso: “Porter afferma che tra 30 anni non esisteranno più società che non rispondono alle esigenze del consumatore a 360°. Comunità locali, benessere delle minoranze, rispetto della cultura, dei luoghi e della natura. Quando fai un investimento o prendi una decisione come azienda devi assicurarti che tutti ne trarranno benefici, dalla comunità ai dipendenti fino a fornitori e clienti. E quindi il parametro finanziario è solo uno degli elementi. L’unico sistema per soddisfare i bisogni di tutti è mobilitare i grandi numeri e i grandi numeri vengono dal mondo dell’economia. E sono profondamente convinto – ha concluso Alessandro Benetton – che l’economia debba essere indirizzata verso questa strada”.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: “I servizi idrici di Italgas saranno raccolti nella nuova società Nepta dopo acquisizione di quelli di Veolia”

“Quest’operazione scaturisce proprio dalla consapevolezza che, mutuando le nostre tecnologie e il know-how nel settore idrico, saremo in grado in di ottenere grandi benefici, con una maggiore efficienza del servizio e una riduzione delle perdite”, lo ha affermato l’AD Paolo Gallo.

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Italgas Paolo Gallo

Paolo Gallo: “Nasce Nepta, società idrica controllata da Italgas

Italgas, società guidata da Paolo Gallo, sta attuando una strategia di rafforzamento nel settore idrico italiano, mirando a migliorare significativamente l’efficienza e l’efficacia dei servizi offerti. La strategia di Italgas si è concretizzata con la recente acquisizione da parte del Gruppo Veolia Environnement del ramo d’azienda delle concessioni idriche in Italia. Questa operazione ha dato vita a Nepta, una società interamente dedicata alla gestione delle concessioni idriche. Come parte di questa transazione, Italgas potrebbe riconoscere fino a 115 milioni di euro al Gruppo Veolia, in parte subordinati al raggiungimento di obiettivi chiave delle società operative coinvolte. Questa operazione è stata finalizzata con il nulla osta degli Enti Concedenti, confermando il pieno impegno delle autorità nel supportare tale iniziativa. Il primo obiettivo della società, ha affermato l’AD Paolo Gallo, sarà quello di combattere la piaga degli sprechi nelle condutture idriche, preservando una risorsa preziosissima come l’acqua. “In un Paese che registra record negativi riguardo all’efficienza delle reti idriche, con perdite superiori al 40% fino a punte del 70%, è necessario un cambio di paradigma, un diverso approccio, basato sull’impiego delle tecnologie digitali, che permetta di affrontare il problema in modo proattivo ed efficace”.

Paolo Gallo: “Con la tecnologia combattiamo lo spreco idrico

In particolare, Paolo Gallo ha posto l’accento sull’importanza di valersi della digitalizzazione e degli strumenti offerti dalle nuove tecnologie per proporre nuove soluzioni a questi antichi problemi. Ha inoltre sottolineato la natura storica dello sbarco di Italgas nella gestione dell’acqua: “Oggi inizia un altro importante capitolo della nostra storia bicentenaria. Italgas diventa un player di riferimento anche nel settore idrico ed evolve sempre più verso la forma della Network Tech Company. L’avanguardia tecnologica raggiunta sulle reti del gas ci permette di allargare gli orizzonti ad altri settori”. Attraverso il know-how trasversale posseduto da Italgas, Paolo Gallo ha promesso: “Maggiore efficienza del servizio e una riduzione delle perdite tra il 15 e il 20% rispetto ai valori attuali. Un traguardo importante per le comunità servite e un’ulteriore spinta per lo sviluppo sostenibile del Paese che serviamo da 186 anni”.

Luigi Ferraris

L’intervento di Luigi Ferraris (Gruppo FS) al ComoLake

Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS, è intervenuto nel corso della prima edizione di “ComoLake – Next Generation Innovations” per ribadire l’impegno della società nella digitalizzazione del Paese e presentare il progetto Gigabit Rail&Road.

Luigi Ferraris

L’intervento di Luigi Ferraris alla prima edizione del ComoLake

È stato ribattezzato la “Cernobbio del digitale” ma in realtà si chiama “ComoLake – Next Generation Innovations”: un evento incentrato sul tema del digitale che ha visto tra gli ospiti di onore l’Amministratore Delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris. Nel corso del suo intervento, l’AD ha ribadito il ruolo primario che hanno la digitalizzazione e l’innovazione nel Piano industriale decennale del Gruppo. Passando poi in rassegna le principali sfide legate al digitale che attendono l’Italia, Luigi Ferraris ha sottolineato come Gruppo FS possa dare al Paese un importante contributo nell’ambito della crescita dei dati digitali, fornendo supporto per quanto riguarda le attività di memorizzazione, diffusione e offerta di servizi digitali ai cittadini e alle imprese.

Luigi Ferraris: Gigabit Rail&Road porterà la fibra ottica su tutte le linee ferroviarie

L’Amministratore Delegato del Gruppo FS ha inoltre presentato il progetto Gigabit Rail&Road, che ha l’obiettivo di estendere la connettività su tutto il territorio, portando la fibra ottica lungo le linee ferroviarie e ampliando il 5G. Nel dettaglio, Luigi Ferraris ha parlato della possibilità di avere la fibra ottica nelle circa 2.200 stazioni ferroviarie attive e anche in oltre 500 stazioni non più utilizzate che possono però servire per migliorare la connettività nelle aree limitrofe o rurali. Questo spingerebbe il Paese verso una maggiore competitività del settore industriale e agricolo. Per le sue caratteristiche, Gigabit Rail&Road riflette appieno gli obiettivi stabiliti dalla Commissione Europea per il mercato unico digitale e integra gli interventi del PNRR pensati per intensificare la digitalizzazione.

Antonio Musacchio

Antonio Musacchio è l’Amministratore Delegato di GSA

A novembre 2021, la società italiana di prevenzione incendi GSA ha ufficialmente completato il passaggio del controllo da Armonia Italy Fund a Eurizon Capital SGR, un’operazione gestita attraverso i fondi Eurizon ITERᴙ ed Eurizon ITERᴙ ELTIF. L’evento ha portato a un cambiamento significativo nella struttura azionaria e nel Consiglio di Amministrazione: Vito Gamberale Presidente e Antonio Musacchio Amministratore Delegato.

L'Amministratore Delegato di GSA Antonio Musacchio

Il passaggio di controllo: Antonio Musacchio nominato AD

L’operazione, annunciata a luglio 2021, ha visto la quota di controllo passare a Eurizon al 67,44%, leggermente inferiore al previsto 70%. Armonia e l’ex-CEO Alessandro Pedone hanno reinvestito rispettivamente per il 12,88% e il 18,42%, mantenendo così un interesse significativo nella società. Il restante 1,8% è rimasto nelle mani dei manager. Nonostante questa variazione, l’enterprise value di GSA è rimasto confermato a 250 milioni di euro. La transizione ha portato a una nuova composizione del Consiglio di Amministrazione: Vito Gamberale è stato nominato Presidente e Antonio Musacchio Amministratore Delegato, indicando nuove prospettive di sviluppo per GSA.

Il commento di Antonio Musacchio

Fondata nel 1997, GSA ha sede a Roma e vanta una direzione generale a Udine e una branch a Lione, in Francia. Nel corso degli anni, la società ha acquisito tecnologie, competenze e brevetti chiave per la prevenzione e la sicurezza da incendi. Nel 2018, Armonia ha acquisito il 68,5% di GSA, che ha successivamente completato due acquisizioni nel 2019, ampliando la sua presenza nel settore. Con 5.500 dipendenti, il Gruppo ha registrato un notevole successo durante i tre anni di investimento da parte di Armonia. Il fatturato è raddoppiato, l’EBITDA è quasi triplicato, e la società vanta un portafoglio ordini di oltre 300 milioni di euro. “L’operazione condotta da Iter Capital Partners ci rende molto ottimisti riguardo le prospettive di sviluppo di GSA”, aveva commentato Antonio Musacchio. “Siamo anche estremamente fiduciosi sul fatto che anche il 2021 si chiuderà con un risultato al di sopra delle aspettative, con un fatturato prossimo ai 170 milioni e un EBITDA attorno ai 35 milioni, anticipando di fatto di un anno quanto previsto nel piano di sviluppo industriale a medio termine”.