Francesco Starace: risultati 2022, Enel cresce in rinnovabili e decarbonizzazione

Enel, l’AD e DG Francesco Starace commenta i risultati 2022: “È grazie alla resilienza del nostro modello di business integrato, alla solida performance operativa, alle azioni manageriali implementate nel corso dell’anno e soprattutto all’instancabile lavoro di tutti i colleghi che siamo stati in grado di superare la guidance annunciata ai mercati”.

Francesco Starace

Enel: i numeri del 2022 nell’analisi dell’AD Francesco Starace

L’AD Francesco Starace li ha definiti “eccellenti risultati” sottolineando la capacità di Enel di “creare valore per i propri stakeholder anche a fronte del contesto altamente sfidante che ha caratterizzato gli ultimi tre anni”. E la ragione è nei numeri: Enel ha chiuso l’anno registrando aumenti nei ricavi, pari a 140.517 milioni di euro (+63,9% rispetto al 2021), e negli investimenti, a 14.347 milioni di euro (+10,4% rispetto all’anno precedente). Inoltre l’EBITDA ordinario (19.683 milioni di euro) e l’utile netto ordinario (5.391 milioni di euro) si attestano al di sopra della guidance di Gruppo prevista dal Piano Strategico 2023-2025 presentato ai mercati finanziari lo scorso novembre. “È grazie alla resilienza del nostro modello di business integrato, alla solida performance operativa, alle azioni manageriali implementate nel corso dell’anno e soprattutto all’instancabile lavoro di tutti i colleghi che siamo stati in grado di superare la guidance annunciata ai mercati”, ha spiegato l’AD Francesco Starace.

Francesco Starace: decarbonizzazione e rinnovabili, Enel accelera il percorso di crescita sostenibile

Nei prossimi mesi dell’anno, ha aggiunto Francesco Starace, “continueremo a crescere nelle rinnovabili e a digitalizzare le reti di distribuzione, contribuendo a decarbonizzare il mix di generazione e ad aumentare l’indipendenza energetica nelle geografie in cui operiamo, migliorando la qualità del servizio, abilitando l’elettrificazione dei consumi finali e tutelando i nostri clienti dalla volatilità dei mercati energetici”. Inoltre “concentreremo gli investimenti soprattutto in Italia e negli altri Paesi core, in modo tale da accelerare il percorso di crescita sostenibile del Gruppo, riducendone ulteriormente il profilo di rischio”. In base ai risultati registrati, ha ricordato infine Francesco Starace, “proponiamo ai nostri azionisti un dividendo di 0,40 euro per azione, in crescita rispetto all’anno precedente”.

Paola Severino

G20 India, l’intervento di Paola Severino al meeting Anticorruzione

La Presidente della Sna Paola Severino è stata invitata a Nuova Delhi per inaugurare i lavori del Gruppo Anticorruzione G20: “Misurazione e rapporto tra genere e corruzione le sfide del futuro”.

Paola Severino

L’intervento di Paola Severino al G20 in India

Approccio sempre più preventivo, monitoraggio delle nuove forme legate all’economia globalizzata e necessità di rafforzare la cooperazione internazionale. A delineare le azioni da intraprendere per contrastare efficacemente la corruzione a livello globale è la professoressa Paola Severino, chiamata a tenere l’intervento di apertura dei lavori del Gruppo Anticorruzione G20 tenutosi lo scorso 1° marzo a Nuova Delhi, in India. Sul palco la Presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione ha ricordato gli sforzi dell’Italia che, memore delle “conseguenze nefaste della corruzione”, ha sviluppato una strategia basata principalmente sulla prevenzione e meno sulla repressione ex post. Un passaggio fondamentale anche in previsione delle nuove forme di corruzione, sempre più evolute e legate all’economia globalizzata, che oggi tendono a diffondersi approfittando della crisi scaturita prima dalla pandemia e oggi dal conflitto russo-ucraino: “Le nuove sfide – è il monito di Paola Severinorichiedono un impegno più forte da parte dei Governi e delle società civili per affrontarle a livello globale”.

Paola Severino: “Buon governo? Servono trasparenza e integrità

Coordinare gli sforzi a livello internazionale e sovranazionale e produrre standard giuridici comuni diventano quindi le priorità nella lotta alla corruzione, che Paola Severino descrive come un “fenomeno multiforme” e “transnazionale”. Da qui il ruolo fondamentale svolto dal Gruppo Anticorruzione G20 (ACWG) e dai suoi dieci High level principles. Così come quello dei programmi di cooperazione e collaborazione, indispensabili per “consentire ai Paesi di affrontare la corruzione a livello operativo attraverso l’assistenza tecnica e gli sforzi di rafforzamento delle capacità”. Non mancano tuttavia le criticità, tra le quali spiccano il conflitto di interessi e la regolamentazione delle lobby: “Il buon governo comprende un governo aperto, al fine di promuovere la trasparenza, la responsabilità, la partecipazione civica e l’integrità”. Particolare attenzione va data infine alla misurazione della corruzione e al rapporto tra genere e corruzione: “È essenziale migliorare la nostra comprensione dei legami tra genere e corruzione per identificare i modi per prevenirla e affrontarla, compresi i modi in cui la corruzione può colpire le donne e gli uomini in modo diverso – ha ribadito Paola Severinoe continueremo a promuovere la parità di genere e l’emancipazione delle donne, integrandole nella legislazione pertinente, nello sviluppo delle politiche, nella ricerca, nei progetti e nei programmi”.

Municipia S.p.A.: innovazione digitale dei Comuni per una gestione strategica del welfare di comunità

Municipia S.p.A.: attraverso un sistema integrato di servizi digitali si dà vita a politiche pubbliche data driven e proattive con vantaggi concreti per PA, cittadini, stakeholder.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: maggiore inclusione ed equità sociale nei Comuni grazie all’analisi dei dati reali del territorio

La concezione di “servizio pubblico efficiente”, così come declinata nella vision di Municipia S.p.A., è imprescindibile dalla conoscenza dei reali bisogni economici e sociali dei cittadini. È da qui infatti che bisognerebbe attingere per arrivare a definire politiche sempre più incisive e funzionali con l’obiettivo di progettare città sostenibili, inclusive e servizi pubblici maggiormente efficienti. Un aiuto importante ai Comuni arriva dall’innovazione digitale, come emerge anche dall’esperienza di Municipia S.p.A. che affianca gli Enti locali nel percorso di digital transformation: la società del Gruppo Engineering è in grado di fornire un’ampia gamma di soluzioni e strumenti tecnologicamente all’avanguardia attraverso cui dare vita a  un vero e proprio welfare di comunità garantendo maggiore efficacia, attivazione delle risorse, controllo evasione ed elusione, semplificazione di tutte le procedure, aumento dei livelli essenziali di servizio, ampliamento del bacino di intervento sul territorio e nuovi servizi per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini.

Municipia S.p.A.: smart cities e welfare di comunità, la vision della società che affianca i Comuni

Secondo il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani può dirsi strategica “una gestione del welfare di comunità da parte dei Comuni, basato sulla raccolta ed analisi integrata dei dati inerenti tutta la popolazione”: oggi infatti con l’aumento dell’aspettativa di vita e come hanno ampiamente dimostrato anche le emergenze sanitarie la richiesta di cure e servizi ai cittadini è in netta crescita e i Comuni sono chiamati a dare nuove risposte in tempi rapidi per favorire l’inclusione sociale e garantire servizi adeguati con lo stesso grado di assistenza e qualità delle prestazioni. Conoscere il contesto sociale e la platea dei beneficiari permette quindi di sviluppare una visione univoca e unitaria indispensabile per una gestione consapevole ma anche di efficientare le spese e indirizzarle meglio, portando equità sociale, un aumento dei servizi, una riqualificazione e un allargamento dei destinatari. Municipia S.p.A., in virtù dell’expertise acquisito in materia di innovazione digitale, è in grado di fornire strumenti e criteri all’avanguardia supportando Comuni di ogni dimensione nel vincere queste sfide.

Claudio Machetti: il percorso professionale

Claudio Machetti vanta un’esperienza consolidata in ruoli di responsabilità presso la multinazionale dell’energia Enel.

Claudio Machetti

Di che cosa si occupa Claudio Machetti?

Dal 2014 Claudio Machetti dirige la Business Line di Enel, inizialmente denominata Global Trading e successivamente modificata in Global Energy and Commodity Management. Le sue mansioni riguardano soprattutto la gestione del sourcing di carbone, gas e olio combustibile, e dell’operatività sui mercati all’ingrosso di gas ed energia elettrica nei Paesi in cui Enel è presente. Il suo percorso nel Gruppo inizia nel 2000 quando viene assunto come Responsabile dell’Area Finanza. Rientra tra i suoi meriti il contribuito dato alla nascita di Enelfactor, la società finanziaria del Gruppo, presso la quale ha ricoperto anche la carica di Amministratore Delegato. È stato Presidente di Fondenel, il fondo pensione integrativo dei dirigenti Enel, e di Fopen, il fondo pensione di impiegati, operai e quadri del Gruppo. Dal 2005 al 2009 è stato inoltre Direttore Finanziario, mentre dal 2009 al 2014 si è occupato della Direzione Risk Management.

Claudio Machetti: la carriera professionale prima dell’ingresso in Enel

Prima di entrare a far parte di Enel, Claudio Machetti ha lavorato per Ferrovie dello Stato Italiane in qualità di Direttore dell’Unità Mercati Finanziari e successivamente di Direttore della Finanza Operativa. Il manager ha una laurea in Scienze Statistiche, conseguita presso l’Università La Sapienza di Roma. Claudio Machetti avvia la sua carriera nel Banco di Roma, come impiegato in una filiale di Milano. Tornato a Roma, passa alla Direzione Centrale in qualità di analista finanziario e qui si occupa della situazione creditizia di grandi gruppi industriali e si specializza nel Private Equity. Grazie alle competenze acquisite nelle precedenti mansioni, viene dapprima assegnato alla Direzione Finanziaria e poi promosso a Vicedirettore del Nucleo Analisti Finanziari. L’esperienza nel Banco di Roma si conclude nel 1992, l’anno in cui passa a Ferrovie dello Stato Italiane.

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BG4Real, l’iniziativa di Banca Generali per avvicinare il risparmio privato all’economia reale

Lanciato nel 2020, BG4Real di Banca Generali nasce per indirizzare il risparmio privato verso la crescente domanda di capitale che sta caratterizzando l’economia reale.

Banca Generali

Banca Generali: BG4Real ponte tra risparmio privato e crescita economica

Complici le turbolenze nei mercati causate dal conflitto russo-ucraino e l’impennata dell’inflazione, oggi le aziende hanno difficoltà a reperire le risorse per effettuare i propri investimenti produttivi. In Italia il risparmio privato, da sempre punto di forza del Paese, può rappresentare la soluzione. Lo sa bene Banca Generali, tra i primi istituti italiani a promuovere il coinvolgimento del risparmio privato nell’economia reale con il lancio, nel 2020, di BG4Real Economy. Un programma di soluzioni e strumenti di investimento orientati all’economia reale in grado di rispondere sia all’esigenza di stabilità e valore nel lungo termine delle famiglie che alla domanda, sempre più crescente, di capitale privato da parte del sistema produttivo. Attraverso partnership siglate anche a livello internazionale con centri di ricerca, fondi venture capital e aziende innovative, l’ecosistema BG4Real sviluppato da Banca Generali offre servizi dedicati — dall’advisory al wealth management — e prodotti in grado di individuare le migliori opportunità di investimento nel mercato delle PMI innovative ed emergenti.

Risparmio privato, Gian Maria Mossa (Banca Generali): la nostra sfida è creare valore sostenibile

Treedom, Inxpect, Datrix, Webidoo: sono solo alcune delle aziende sostenute grazie all’iniziativa lanciata da Banca Generali. Al momento sono due i prodotti creati per avvicinare il risparmio privato all’economia reale. Il primo, 8a+ Real Innovation, è un Fondo di Investimento Alternativo (FIA) a favore della ripresa in Europa che guarda alle diverse forme di opportunità del mercato real estate e diversifica il rischio con un’asset allocation per il 70% in strumenti di debito e il 30% di titoli azionari. Sulla stessa linea 8a+ Real Italy Eltif, il primo European Long Term Investments Fund di Banca Generali, la cui componente di debito guarda invece prevalentemente alle aziende italiane, mentre i titoli azionari alle “scale up” e alle società quotate all’AIM. “Con i due strumenti di investimento si rafforza il ponte di servizi e soluzioni che unisce la nostra advisory patrimoniale per le famiglie e le imprese alle opportunità a favore dell’economia reale – spiega l’Amministratore Delegato Gian Maria MossaLa nostra sfida è creare valore per una crescita sostenibile coinvolgendo i clienti, la collettività e il Paese”.

Gianpietro Benedetti, Presidente di Gruppo Danieli

Gianpietro Benedetti: il Presidente del Gruppo Danieli agli Open Dialogues for Future

Open Dialogues for Future: all’evento nato per analizzare le principali tendenze globali della geopolitica e della geoeconomia anche il Presidente del Gruppo Danieli Gianpietro Benedetti.

Gianpietro Benedetti

Gianpietro Benedetti: investire in ricerca e innovazione, la vision del Presidente del Gruppo Danieli

Il Presidente Gianpietro Benedetti ha preso parte agli Open Dialogues for Future, in programma il 2 marzo e il 3 marzo 2023 presso la sede di Udine della Camera di Commercio di Pordenone-Udine: una due giorni di sessioni plenarie, conversazioni e panel sulle principali tendenze globali della geopolitica e della geoeconomia e i loro impatti sull’economia italiana e sul tessuto industriale nostrano. Il costante impegno nella ricerca tecnologica, l’innovazione come chiave per aiutare la “transizione green” delle aziende, la riduzione delle emissioni, il risparmio energetico, l’alimentazione “pulita degli impianti”, le catene di valore e la loro evoluzione, i giovani, la formazione e la valorizzazioneA del loro talento professionale in risposta alle necessità del mercato: Gianpietro Benedetti ha avuto modo di confrontarsi su diversi temi con i rappresentanti di alcune delle primarie realtà aziendali ed economiche del Friuli Venezia Giulia. Il dibattito, moderato dalla giornalista Wille Media e Sky Tg24 Silvia Boccardi, ha coinvolto anche Zeno d’Agostino, Paolo Fantoni e Riccardo Illy insieme al Presidente del Gruppo Danieli.

Gianpietro Benedetti: il “learning by doing” aiuta i ragazzi a scoprire le proprie abilità con un approccio concreto

Per aumentare la competitività, ha sottolineato Gianpietro Benedetti nel corso del suo intervento, è necessario “investire di più sulla ricerca, stimolare la nascita di nuove idee, respirare una cultura internazionale”: il dialogo avviato con il Governo punta proprio a “facilitare i permessi di soggiorno di studenti, così come accade anche in altri Paesi come Germania e Stati Uniti, per iscriverli agli Its e anche di manodopera qualificata, che sia riconosciuta anche in Italia”. La collaborazione con i Ministeri dell’Istruzione e degli Esteri è fondamentale per riuscire a rispondere alle necessità di manodopera e competenze: inoltre “stiamo collaborando con le scuole per il ‘learning by doing’ che motiva molto gli studenti e gli insegnanti”. Parlando poi di innovazione, Gianpietro Benedetti ha ricordato alcuni dei progetti di rilievo internazionale sviluppati dal Gruppo Danieli. Tra questi il lancio della prima acciaieria al mondo ad energia solare. Ma avanguardistico è anche l’impianto dell’Abs di Cargnacco inaugurato nel giugno 2021. È il laminatoio più moderno e innovativo al mondo, destinato potenzialmente a guidare la transizione green dell’acciaio: basti pensare che il processo, altrove guidato manualmente, è qui gestito da remoto grazie a un innovativo sistema che sfrutta l’intelligenza artificiale e nuovi paradigmi di ergonomia e di “Human-machine interface” e che, tramite l’utilizzo di tablet magnetici disposti lungo il treno di laminazione, migliora notevolmente il controllo dell’impianto.

Gruppo Riva

L’approccio innovativo ed ecosostenibile di Gruppo Riva

Gruppo Riva nasce nel 1954 su iniziativa del pioniere della siderurgia italiana Emilio Riva: oggi la realtà è leader nel settore, continuando a basare la propria attività su innovazione, sviluppo delle competenze e attenzione all’ambiente.

Gruppo Riva

Innovazione e sviluppo delle competenze: il motore di Gruppo Riva

Gruppo Riva opera da oltre 60 anni nel settore siderurgico, nel quale si è affermato come leader nella produzione di acciai lunghi di qualità. Si è consolidata come realtà soprattutto grazie agli investimenti nell’innovazione e nello sviluppo delle competenze dei propri collaboratori. È stata tra le prime realtà ad aver introdotto in Italia la tecnologia della colata continua curva. La sua inclinazione all’innovazione è testimoniata anche dal laboratorio di ricerca e sviluppo di Lesegno e dalle numerose collaborazioni con il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e l’Università di Pisa. Lo sviluppo delle competenze è un’altra priorità di Gruppo Riva, che le promuove mediante il supporto di mentori e attraverso una formazione mirata.

L’approccio ecosostenibile di Gruppo Riva

La produzione che deriva dall’attività di Gruppo Riva è indirizzata a una moltitudine di settori. I prodotti realizzati nelle acciaierie, nei laminatoi e negli impianti di lavorazione a freddo della società si rivolgono al settore metalmeccanico, a quello dell’automotive, all’edilizia e a quello delle costruzioni. Negli anni, il Gruppo ha sviluppato un approccio sempre più attento all’ecosostenibilità. Le materie prime su cui basa la produzione sono riciclabili all’infinito. Oltre ad accrescere le proprie conoscenze in un ambito in continua evoluzione e sempre più efficiente, chi entra a far parte del Gruppo sviluppa anche una particolare sensibilità per le tematiche ambientali.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: IPSA chiude round da 1,380 milioni di euro grazie a Next4

La società piemontese IPSA ha ottenuto un investimento di 1,380 milioni di euro dal Fondo Rilancio Startup per digitalizzare la micro-logistica ospedaliera con prodotti IoT che migliorano la sicurezza dei pazienti e ottimizzano i costi. Il commento di Davide D’Arcangelo.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: IPSA completa round di investimento da 1,380 milioni di euro con il Fondo Rilancio Startup

La società piemontese IPSA, specializzata nella micro-logistica ospedaliera di farmaci e dispositivi medici, ha completato un round di investimento per 1,380 milioni di euro con il Fondo Rilancio Startup gestito da CDP Venture Capital SGR e dall’investitore proponente Next4Production, holding fondata da Davide D’Arcangelo, Pierluigi Sassi e Angelo Paletta. IPSA ha sviluppato una gamma completa di prodotti IoT che integrano hardware e software per supportare gli operatori sanitari nei processi di stoccaggio e distribuzione. L’obiettivo della società è quello di migliorare la sicurezza del paziente e ottimizzare i costi di un ambito che rappresenta oltre il 15% della spesa globale ospedaliera. Il piano di sviluppo di IPSA prevede progetti di consolidamento della piattaforma di soluzioni IoT e progetti di internazionalizzazione su alcuni mercati esteri per diventare leader di riferimento nella digitalizzazione dei processi di micro-logistica ospedaliera. Next4Production ha attivato il Fondo Rilancio Startup con un investimento di 1 milione di euro, il che ha contribuito al buon esito dell’operazione.

Davide D’Arcangelo: IPSA si prepara a diventare leader di riferimento nella digitalizzazione dei processi di micro-logistica ospedaliera

In merito all’operazione di investimento, Davide D’Arcangelo ha dichiarato: “Quando abbiamo deciso di investire in IPSA eravamo certi che l’innovatività della sua proposta e la solidità del suo programma di sviluppo potessero essere di interesse anche per un investitore istituzionale. In IPSA abbiamo visto il potenziale per un nuovo standard nella sanità italiana, una champion pronta a esplodere che aveva bisogno di un piccolo boost per scalare definitivamente non solo il mercato italiano, ma anche a livello internazionale dove peraltro sta già riscuotendo molto interesse e ha già acquisito importanti commesse”. Il round di finanziamento ottenuto conferma la qualità delle soluzioni proposte da IPSA, la loro competitività sul mercato e la loro funzionalità rispetto alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il ruolo della digitalizzazione come leva di efficientamento dei servizi è oggi uno degli obiettivi primari della sanità, e in Italia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede investimenti di oltre 4 miliardi di euro entro il 2026 per l’ammodernamento del parco tecnologico ospedaliero, che includono la digitalizzazione di circa 300 strutture sanitarie.

Luigi Ferraris

Gruppo FS, Luigi Ferraris: ecco su cosa investiremo

L’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris racconta quali sono i futuri obiettivi della società, sui quali si incentra l’attuale piano di investimenti.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: puntiamo a nuove infrastrutture e alla digitalizzazione dei processi

Una buona parte degli investimenti previsti dall’ultimo piano industriale del Gruppo FS sarà utilizzata per la realizzazione di nuove infrastrutture. “Nei prossimi dieci anni di piano andremo a incrementare la capacità di trasporto su rotaie del 20% – spiega l’Amministratore Delegato Luigi FerrarisAndremo a fare anche degli interventi di miglioramento e di adeguamento della capacità nel settore stradale”. Altri saranno destinati invece alla comunicazione e alla digitalizzazione dei processi. “In particolare, andremo a introdurre la connettività a bordo treno, grazie a un investimento di circa 2 miliardi di euro che consentirà di muoversi con wi-fi sia sui regionali che sull’alta velocità”, chiarisce. Ovviamente, il processo non sarà immediato ma impiegherà circa 8-10 anni per realizzarsi.

Luigi Ferraris sul tema delle rinnovabili: l’obiettivo è arrivare al 40% di autoproduzione

Tra gli obiettivi del Gruppo FS, c’è quello di arrivare ad autoprodurre il 40% del proprio fabbisogno energetico. Attualmente, il Gruppo è il primo consumatore di energia elettrica in Italia, con una quota del 2% e 6 TWh complessivi. Grazie a un importante investimento, la società adesso punta a prodursi da sola quasi la metà dell’energia di cui ha bisogno. “Abbiamo fatto un’analisi interna per vedere gli spazi disponibili che sono prossimi alla rete elettrica nazionale e su quello abbiamo lavorato per vedere fino a che punto ci possiamo spingere per diventare autoproduttori e autoconsumatori, e quindi ridurre il costo dell’energia”, ha raccontato l’AD. Raggiungere il 40% di autoproduzione, sottolinea infine Luigi Ferraris, “vuol dire sostanzialmente 2.000 megawatt di capacità installata, prevalentemente solare, che ci consentirà di soddisfare i nostri fabbisogni al termine dei prossimi 6-7 anni”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: la presentazione di Mundys a Rtl 102.5, i dettagli dell’intervista

“Con Mundys ci siamo dati il grande obiettivo di diventare una società leader nel mondo delle infrastrutture e della mobilità sostenibile”: intervista ad Alessandro Benetton, Presidente di Edizione.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Mundys, innovazione e sostenibilità gli obiettivi

Volevamo dimostrare che in Italia si possono fare grandi progetti”: Alessandro Benetton, ospite di Rtl 102.5 lo scorso 16 marzo, racconta il nuovo volto di Atlantia. La società cambia nome in Mundys e punta a diventare leader nel mondo delle infrastrutture e della mobilità sostenibile: una “sfida importante” per cui è necessario “essere all’altezza e avere il coraggio degli innovatori”, ha sottolineato il Presidente di Edizione. Dobbiamo avere una nuova visione e la nostra è quella di immaginarsi una vita facilitata per i viaggiatori, farlo in tutta Europa. “Alla fine di due anni di riflessione siamo arrivati alla conclusione che lo si possa fare, ne abbiamo le capacità, aiutati anche dall’arrivo di grandi partner come il fondo americano Blackstone e un grande management team completamente nuovo”: dietro Mundys, ha aggiunto Alessandro Benetton, si cela quella che può essere definita “una grande ambizione italiana, dove si riconoscono le nuove esigenze dei cittadini e le nuove ed evidenti tendenze, tutto questo tenendo a mente la sostenibilità ambientale”.

Alessandro Benetton: Mundys, il valore del progetto

Innovazione e sostenibilità: come Alessandro Benetton ha spiegato nel corso dell’intervista per “Non Stop News”, l’attività di Mundys si orienta in quest’ottica. Nell’ambito della mobilità si punta a “una riduzione delle emissioni C02 del 50% per il 2030, e nel 2040 abbiamo l’obiettivo di azzerarle”. Invece “per quanto riguarda le altre tendenze, avremo altri asset che in sinergia devono facilitare il progresso: un viaggiatore che parte da Messina e deve arrivare a Trento, con un click dalle nostre app potrà prenotarsi il traghetto, il treno, tutto ciò di cui avrà bisogno e che gli permetta di risparmiare tempo e energia”. Mundys intende offrire “tutti i servizi che compongono il percorso del viaggiatore ed essere sempre al suo fianco”. Insomma, “non si tratta assolutamente di un vestito nuovo su un corpo vecchio ma di sancire un progetto studiato da più di un anno, un progetto che è fatto di innovazione e discontinuità”, ha ribadito quindi Alessandro Benetton, Presidente di Edizione e Vicepresidente della società.