Luigi Ferraris

Gruppo FS: l’AD Luigi Ferraris sul podio dei top manager più influenti per trasporti e mobilità

Luigi Ferraris è un manager dalla comprovata esperienza in vari settori cruciali per il Paese: grazie al suo lavoro nel Gruppo FS, l’AD è al momento tra le figure più in vista sul panorama italiano, come confermato dalla classifica di Reputation Science.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris sale di due posizioni nella classifica di Reputation Science

Luigi Ferraris scala la classifica di Reputation Science, guadagnando due posizioni durante il mese di dicembre e raggiungendo l’ottavo posto. L’Amministratore Delegato del Gruppo FS si è inoltre confermato sul podio nel settore trasporti e mobilità con un punteggio di 74,69 (+3,75 punti su base mensile). È la riprova dell’eccellente lavoro svolto dal manager alla guida del Gruppo, un impegno costante e di successo per mantenere sempre gli standard elevati. In concomitanza con questo riconoscimento, Luigi Ferraris ha ricevuto anche il titolo di Businessman of the Year da “Fortune Italia”, nonché il Premio Tiepolo. Come confermato in una nota ufficiale del Gruppo FS, i motivi di questo boom nella reputazione dell’AD vanno ricercati sia nel buon andamento economico-finanziario della società, in crescita del 14% per quanto riguarda i ricavi consolidati del 2022 e del 40% per il numero dei passeggeri sui treni rispetto al 2021, sia nel generale aumento dell’attenzione mediatica verso i top manager delle aziende, “sempre più opinion leader in un contesto caratterizzato da una crisi geopolitica ed energetica che ha portato ad accrescere la centralità dei temi economici”.

Luigi Ferraris, le principali tappe della carriera

L’attuale Amministratore Delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris è un top manager dalla comprovata esperienza: alle spalle ha incarichi che spaziano dal settore economico-finanziario ed industriale a quello infrastrutturale ed energetico. Da ottobre 1999 a gennaio 2015 ha fatto parte di Enel ricoprendo varie posizioni di rilievo: è stato Chief Financial Officer del Gruppo, finalizzando importanti operazioni di Capital market a livello mondiale, nonché Presidente di Enel Green Power, Consigliere di Amministrazione della controllata Enersis, Responsabile dell’area America Latina e Amministratore Delegato della stessa. Da febbraio 2015 ad aprile 2017 Luigi Ferraris è stato Chief Financial Officer del Gruppo Poste Italiane, guidandone il processo di privatizzazione e quotazione in borsa. Da maggio 2017 a maggio 2020 è stato invece Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: 40 anni di mecenatismo e valore per il Friuli, focus sul nuovo libro

La Sala Ajace di Udine ha ospitato la presentazione del libro che racconta l’impegno quarantennale del Gruppo Danieli per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale-artistico friulano.  

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: la presentazione del libro “Riconoscere il passato – Quarant’anni di restauri nelle terre del Friuli”

La lunga e ricca storia del Gruppo Danieli nel sostenere interventi per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale-artistico del Friuli è raccontata nel libro “Riconoscere il passato: Quarant’anni di restauri nelle terre del Friuli”, a cura di Francesco Messina, con le parole di Giuseppe Bergamini e le fotografie di Luca Laureati. Presentato lo scorso 9 febbraio in Sala Ajace a Udine, il volume, oltre a documentare l’impegno del Gruppo Danieli, si pone anche come “prezioso documento per gli storici dell’arte” in quanto “ripercorre tempi e luoghi di molti restauri compiuti per allungare la vita e la fruizione di opere che ci caratterizzano in Italia e nel mondo”. Lo ha ricordato anche l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli che, intervenuta nel corso dell’evento, ha sottolineato come la Danieli di Buttrio incarni appieno “ciò che è il mecenatismo e questo volume ripercorre, anche grazie a bellissime illustrazioni, quarant’anni di restauri artistici nelle terre del Friuli”. Lo dicono, ad esempio, l’Angelo del Castello di Udine che oggi splende d’oro nel cielo della città, la Torre dei mori in piazza Libertà, le statue di Ercole e Caco (Florean e Venturin), l’Arco Bollani, le colonne della Giustizia e il Leone marciano: “Interventi di illuminato mecenatismo che si sono materializzati in operazioni di restauro a beneficio della comunità intera”. E oltre a Udine ne sono stati realizzati diversi altri anche a Camino, Caminetto, Tricesimo, Monastetto, Mortegliano e in altre località, a riprova della trasversalità dell’impegno del Gruppo Danieli.  

Gruppo Danieli: nuovi interventi a sostegno del patrimonio culturale-artistico del Friuli

Non ha intenzione di fermarsi qui Gruppo Danieli. Nel corso dell’evento, infatti, il Presidente Gianpietro Benedetti ha annunciato due nuovi interventi da regalare alla città: il recupero della chiesa di Santa Maria del Castello e l’innalzamento del campanile del Duomo, un progetto quest’ultimo che richiede grande impegno. È nelle parole con cui il Presidente Gianpietro Benedetti apre il libro il valore di queste iniziative: “Danieli che nel proprio ambito si dedica soprattutto alla ricerca scientifica per garantire costante e vincente sviluppo tecnologico alla sua produzione, almeno da quarant’anni si è impegnata a finanziare restauri e ricostruzioni di opere d’arte perlopiù antiche nell’ambito della scultura, della pittura ma anche di architetture ritenute significative. Laddove ‘significative’ vuol dire non soltanto importanti per il loro valore artistico intrinseco ma anche più sottilmente necessario per la vita di una comunità che per apprezzamento ereditato e tradizioni consolidate ne può beneficiare”. In chiusura, il Presidente del Gruppo Danieli ha voluto fare un ulteriore dono a Udine. Un quadro della fine del 1600 consegnato alla collezione dei civici musei: “L’ho ‘incontrato’ per caso a un’asta e ho pensato di farlo tornare nella città dove è nato”.

Francesco Starace, intervista all’AD di Enel: il valore della Gigafactory 3Sun

“3Sun Gigafactory è il futuro della tecnologia fotovoltaica. La più grande fabbrica di pannelli d’Europa con una tecnologia unica al mondo”: al via il cantiere di Catania con l’AD e DG di Enel Francesco Starace.  

Francesco Starace, AD Enel

Francesco Starace all’inaugurazione del cantiere della Gigafactory 3Sun di Catania

In un articolo in cui sottolineava il valore del progetto, l’AD Francesco Starace aveva definito quella di 3Sun “una grande storia di innovazione e sostenibilità”. E lo scorso 6 febbraio si è arricchita di una nuova importante tappa: il Presidente Michele Crisostomo e l’AD e DG di Enel hanno infatti accolto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, la Direttrice Generale della Direzione Energia della Commissione Europea Ditte Juul Jørgensen, il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il Prefetto Piero Mattei, Commissario Straordinario del Comune di Catania, per una visita nel cantiere di Catania. È stata l’occasione per ribadire nuovamente il valore del progetto che porterà alla nascita della più grande fabbrica di pannelli solari in Europa, con una capacità produttiva di 3GW all’anno dagli attuali 200 MegaWatt, a fronte di un investimento di 600 milioni di euro. “Le stime sulla crescita delle rinnovabili per i prossimi anni affermano chiaramente che per l’Italia e l’Europa è strategico investire per dare vita a una filiera produttiva interna, coniugando le esigenze di sicurezza e indipendenza energetica con quelle dell’economia, del lavoro e dell’ambiente”, ha sottolineato l’AD Francesco Starace nel corso del suo intervento.

Francesco Starace: Enel disegna il futuro dell’energia con la Gigafactory 3Sun

3Sun, come ha spiegato Francesco Starace anche nell’intervista rilasciata a “Teleborsa” in occasione dell’evento, è un progetto strategico per la sicurezza e l’indipendenza energetica dell’Italia, per rafforzare la filiera europea delle rinnovabili e per accelerare la transizione energetica: “Dimostriamo nei fatti che produrre in Italia, e quindi in Europa, pannelli fotovoltaici di ultima generazione in grado di competere sui mercati internazionali grazie a tecnologia innovativa è possibile”. Denominato “TANGO”, iTaliAN Giga factOry, si inserisce tra le sette iniziative selezionate dalla Commissione UE nell’ambito del primo bando dell’Innovation Fund dedicato ai grandi progetti. Inoltre, è stato presentato al bando per l’accesso ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relativi alla Missione M2C2 Investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie” – sub-investimento 5.1.1 “Tecnologia PV”, con Contratto di Sviluppo gestito dall’attuale Ministero delle Imprese e Made in Italy (MIMIT). Notevoli i benefici anche per il territorio, a partire da quelli occupazionali: 900 i posti di lavoro diretti e 1.000 gli indiretti. Nel corso dell’evento è stata annunciata l’apertura delle selezioni per 550 assunzioni di diplomati che andranno a ricoprire posizioni tecnico-operative all’interno della fabbrica in diversi ambiti. “Sono convinto che questa fabbrica sia dimostrazione unica di come l’innovazione tecnologica crei valore e lavoro. Catania ha apportato un grande contributo di intelligenza e occupazione”, ha ribadito Francesco Starace: “È da iniziative come questa che cresce il futuro dell’energia”.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia, top manager alla guida di Illycaffè

Dalle esperienze professionali in Procter&Gamble ai progetti in corso in Illycaffè: il percorso professionale di Cristina Scocchia, manager di grande esperienza internazionale.

Cristina Scocchia

Leadership, responsabilità sociale, gestione del cambiamento: focus sulla carriera di Cristina Scocchia

Realtà aziendali attive in settori diversi, ruoli di responsabilità manageriale, attenzione alla responsabilità sociale d’impresa e alla leadership valoriale. Cristina Scocchia rappresenta un esempio di manager che, contando su passione, impegno e un ampio set di valori professionali, è riuscita a imprimere il giusto indirizzo sia alla propria carriera che alle aziende che ha guidato. Il tutto accompagnato da un forte senso etico nelle scelte compiute durante gli anni. Gli inizi, come raccontato in diverse occasioni, sono particolarmente impegnativi: Cristina Scocchia esordisce infatti in una multinazionale, Procter&Gamble, quando è ancora alle prese con gli studi universitari, occasione importante che le consente di avviare la propria carriera e, in parallelo, laurearsi in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi con il massimo dei voti. I successi in ambito lavorativo non tardano ad arrivare: dopo diversi ruoli in Procter&Gamble, nel 2012 giunge al vertice dell’Area Cosmetics International Operations, con la supervisione, nelle marche di sua competenza, di oltre 70 Paesi nel mondo.

Cristina Scocchia: le esperienze in L’Oréal Italia, KIKO Milano e Illycaffè

Successivamente a Procter&Gamble, nel 2013 Cristina Scocchia passa a L’Oréal Italia nel ruolo di Amministratore Delegato: le capacità di gestione e l’esperienza maturata a livello internazionale le consentono di condurre la filiale alla crescita nel giro di tre anni, con ottime performance in termini di trasformazione digitale, riduzione dei costi ed estensione della gamma prodotti. Successiva tappa della carriera è in KIKO Milano, sempre nel ruolo di Amministratore Delegato. L’esperienza è anche qui molto positiva: in pochi anni avvia e dirige un intenso percorso di trasformazione e riorganizzazione che incrementa l’efficacia finanziaria e operativa dell’azienda. Tra il 2017 e il 2019 viene completato, inoltre, un turnaround con raddoppio dei valori di EBITDA. Il successo della manager è riconosciuto anche da diversi premi e titoli: “Forbes” la inserisce nella classifica delle 100 donne italiane più influenti del 2019 e del 2022 e, sempre nel 2019, è insignita del titolo di “Cavaliere nell’Ordine della Legion d’Onore” da parte dell’Ambasciatore francese in Italia Christian Masset. AD di Illycaffè da gennaio 2022, Cristina Scocchia sta dirigendo un nuovo capitolo dell’azienda leader globale nel caffè di alta qualità sostenibile: tra i progetti in corso, l’apertura di nuovi punti vendita, lo sviluppo nei mercati esteri (Stati Uniti e Cina in primis), la crescita dell’online e la preparazione della quotazione in Borsa di Illycaffè.

Andrea Prencipe, su “Il Giornale d’Italia” l’intervista al Rettore dell’Università Luiss

Al Milano Luiss Hub un evento per raccontare agli studenti il nuovo modello educativo Enquiry-Based Learning. Andrea Prencipe a “Il Giornale d’Italia”: “Pensare come scienziati e agire come professionisti”.

Andrea Prencipe

Andrea Prencipe: Luiss Enquirer, a Milano il nuovo approccio formativo per le sfide del futuro

Interdisciplinarietà, internazionalizzazione, ma soprattutto un mindset, un approccio ad affrontare i problemi con l’idea di riuscire a disimparare per reimparare, visto che la discontinuità è un elemento caratterizzante delle sfide attuali e future”. Per Andrea Prencipe, Rettore dell’Università Luiss Guido Carli, sono queste le dimensioni distintive dell’offerta formativa presentata lo scorso 3 febbraio presso il Milano Luiss Hub. L’evento, dal titolo “Pensieri ed esperienze pratiche su come Luiss forma i professionisti di oggi e di domani”, è stata l’occasione per raccontare agli studenti le Lauree Magistrali del prossimo anno accademico nonché il nuovo modello educativo Enquiry-Based Learning (EBL). All’appuntamento hanno partecipato diversi ex alumni dell’Università oggi alla guida di importanti realtà italiane e internazionali. Intercettato dai microfoni de “Il Giornale d’Italia”, il Rettore Andrea Principe ha commentato: “Oggi portiamo l’esperienza di qualche decennio di formazione manageriale, economica, politica, legale dell’Università Luiss anche attraverso nostri ex allievi che si sono distinti nel loro percorso professionale, nell’ambito della finanza, del banking, della sostenibilità”.

Andrea Prencipe: gli obiettivi del modello EBL targato Luiss

Dall’economia al management, dagli studi politici fino alla cybersecurity, alla data science e alle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale: sono solo alcuni dei settori coperti dall’offerta formativa che l’Università Luiss ha presentato a Milano. Comune denominatore il nuovo approccio basato sul modello educativo Enquiry-Based Learning. Attraverso un rigoroso approccio scientifico e analitico volto a stimolare il pensiero critico, l’EBL consente agli studenti di sviluppare le competenze necessarie a individuare soluzioni a problemi reali. Adattabilità, team work, pensiero creativo, leadership, spirito imprenditoriale: tutte soft skills che permettono di adattarsi e favorire i cambiamenti strutturali del mondo del lavoro. “Un Enquirer – spiega Andrea Prencipeè un professionista, un manager, un imprenditore che riesce a disimparare per imparare, che riesce a pensare come uno scienziato ma ad agire come un professionista, come un legale, come un imprenditore, qualcuno che cambia idea ma è fermo sui propri principi”.

Banca Generali logo

Banca Generali si conferma leader negli investimenti sostenibili ESG secondo l’ITQF

Con 95 punti su 100, Banca Generali è stata inclusa anche tra i Migliori Gestori in Italia del 2023. L’Istituto si è distinto per l’attenzione agli investimenti sostenibili ESG, la personalizzazione dell’offerta e la qualità della fund selection.

Banca Genrali

Il primato italiano di Banca Generali negli investimenti sostenibili ESG

Dopo il 2022 chiuso con l’upgrade del Corporate Standard Ethics da “EE” a “EE+”, Banca Generali inizia il nuovo anno con un importante riconoscimento nell’ambito degli investimenti sostenibili ESG. L’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza ha infatti deciso di premiare l’asset management della banca private con la medaglia d’oro come Migliori Gestori Patrimoniali Green 2023. Giunta alla sua quinta edizione, la classifica include i gestori che si sono distinti per l’attenzione alla sostenibilità sia dal punto di vista della responsabilità sociale che dell’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance negli investimenti. L’ITQF, leader europeo nelle indagini di mercato, ha chiesto alle banche di compilare due portafogli, “classic” e “sostenibile”, per un cliente tipo. I dati raccolti sono stati aggregati e valutati da un team di esperti sulla base di quattro categorie: Organizzazione, Trasparenza, Qualità del portafoglio, Orientamento verso il cliente. Banca Generali si è distinta nella categoria “sostenibile” grazie alla marcata esposizione agli investimenti sostenibili ESG, alla personalizzazione dell’offerta e alla qualità della fund selection, che hanno permesso all’Istituto di ottenere un punteggio di 95 su 100. Grazie ai risultati raggiunti nella categoria “classic”, la Banca svetta anche nella classifica dei Migliori Gestori in Italia del 2023.

Il primato italiano di Banca Generali negli investimenti sostenibili ESG

Nonostante le incertezze dei mercati, influenzati da guerra in Ucraina, rincaro energia e inflazione, nel 2022 le gestioni di Banca Generali hanno superato il miliardo di euro, registrando anche un incremento della quota allocata in investimenti sostenibili ESG. Un risultato possibile grazie al lavoro dell’Asset Management, che attualmente conta 38 professionisti e sette team di gestione guidati dal Responsabile Mario Beccaria. Per il manager, il riconoscimento dell’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza testimonia l’approccio innovativo e sostenibile portato avanti da Banca Generali: “La medaglia dell’ITQF si unisce al positivo riscontro dei nostri banker e dei loro clienti, motivandoci a proseguire ulteriormente in questo percorso di eccellenza – ha commentato – Nonostante l’anno complesso che ci siamo da poco lasciati alle spalle siamo riusciti a confermare il nostro posizionamento nei servizi private grazie a gestione attiva, dinamismo e personalizzazione della nostra offerta”.

Marco Domizio

Il progetto di economia circolare ideato da Marco Nicola Domizio: un moderno impianto di compostaggio

Marco Nicola Domizio, Founder di Ares Ambiente, ha avviato un progetto di economia circolare che si basa sul riutilizzo dei rifiuti organici e della FORSU.

Marco Domizio

Economia circolare: il progetto di Marco Nicola Domizio

Nel futuro green a cui ambiamo, l’economia diventa circolare. Il principio alla base è abbastanza semplice: ridare vita al vecchio e ai prodotti di scarto per rimetterli nel circolo dell’economia ed estendere il più possibile il loro ciclo di vita. E se a trovare nuova vita fossero quegli scarti che mai avremmo pensato di poter riutilizzare? Marco Domizio, Founder di Ares Ambiente, è riuscito a fare proprio questo nel suo ultimo progetto, basato sul riutilizzo dei rifiuti organici. L’imprenditore ha infatti deciso di realizzare un moderno impianto di compostaggio per la produzione di ammentanti destinati all’agricoltura.

Marco Domizio: perché proprio l’ammendante?

L’ammendante è un fertilizzante naturale che va a sostituire i concimi chimici e può essere realizzato appunto a partire dai rifiuti organici. Oltre ad estendere il ciclo di vita dei prodotti di scarto, ha la capacità di migliorare la qualità dei terreni sui quali viene utilizzato. Ma i benefici non sono finiti qui. L’ammendante che sarà prodotto nel nuovo impianto di compostaggio e che deriverà da rifiuti organici e FORSU (la Frazione Organica Rifiuti Solidi Urbani), di fatto, potenzierà la raccolta differenziata, ridurrà la quantità di rifiuti da smaltire, porterà a un minore utilizzo degli impianti di smaltimento finale e limiterà l’impiego dei fertilizzanti chimici. In tempi come questi, la scelta di business di Marco Nicola Domizio sembra essere più che mai azzeccata, e in completa armonia con gli obiettivi comuni di salvaguardare l’ambiente e spingere un’economia più sostenibile.

Fincantieri: crocieristica extra-lusso, ad Ancona il varo della “Seven Seas Grandeur”

Fincantieri: varata ad Ancona la “Seven Seas Grandeur”, la terza nave da crociera di lusso in costruzione per la società armatrice Regent Seven Seas Cruises.

Fincantieri

Fincantieri celebra il varo della “Seven Seas Grandeur”: i dettagli

Ha avuto luogo lo scorso 2 febbraio presso lo stabilimento Fincantieri di Ancona la cerimonia di varo della “Seven Seas Grandeur”. Terza nave da crociera di lusso progettata su commissione della compagnia armatrice Regent Seven Seas Cruises, il brand di lusso del gruppo Norwegian Cruise Line Holdings Ltd., sarà dotata delle più avanzate tecnologie in tema di protezione ambientale. La consegna è prevista per il prossimo novembre. In linea con le prime due unità della sua classe “Seven Seas Grandeur”, la nuova unità avrà 55.500 tonnellate di stazza lorda e potrà ospitare a bordo solo 746 passeggeri: un rapporto personale-ospiti tra i più alti del settore. L’allestimento sarà particolarmente ricercato, con una grande attenzione all’esperienza a bordo dei passeggeri. Diversi i progetti su cui Fincantieri è al lavoro per le società del gruppo norvegese: a Regent Seven Seas Cruises ha già consegnato anche “Seven Seas Explorer” (2016) e “Seven Seas Splendor” (2020). Inoltre per Norwegian Cruise Line (NCL) è al lavoro su altre cinque unità della classe Prima e per Oceania Cruises ha in portafoglio due navi di nuova generazione che daranno avvio alla classe Allura.

La crocieristica extra-lusso lungo la nuova rotta di Fincantieri

Le navi sono quello che sappiamo fare meglio”, aveva sottolineato l’AD e DG di Fincantieri Pierroberto Folgiero in un’intervista a “Il Secolo XIX” rilasciata lo scorso settembre in occasione della partecipazione a margine del Monaco Yacht Show. L’attenzione è rivolta anche alla crocieristica: il mercato c’è e “abbiamo investimenti e sfide sull’innovazione”, aveva spiegato Pierroberto Folgiero sottolineando i segnali di ripresa: “I tassi di riempimento stanno crescendo e alcuni armatori hanno in previsione di raggiungere risultati migliori persino rispetto al periodo pre-pandemia. I passeggeri stanno spendendo di più a bordo e questo invoglia le compagnie a nuovi investimenti”. Fincantieri guarda in questa direzione facendo leva sulle proprie caratteristiche distintive legate alle competenze storiche unite a forti capacità e credibilità nell’innovazione: “Con una reputazione basata su innovazione e affidabilità sappiamo unire ingegneria e tecnologia per costruire le navi più belle del mondo, garantendo al contempo che il nostro impegno per la sostenibilità sia costantemente integrato nelle attività di progettazione”. Lo conferma oggi anche la “Seven Seas Grandeur”.

Alessandro Benetton

“Your Future You”, Alessandro Benetton a Treviso per presentare il progetto dedicato ai giovani

Promosso da 21 Gallery e Banca IFIS, il progetto nasce per potenziare talenti e valori dei giovani. Alessandro Benetton: “Per noi ‘grandi’ un’occasione per capire come orientarci nelle scelte future”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: “Your Future You”, le finalità del progetto

Si è tenuta lo scorso 31 gennaio a Treviso, presso la sede di 21 Gallery, la presentazione di “Your Future You”, il progetto pilota prodotto con il contributo di Banca IFIS per accompagnare i giovani nelle scelte di studio e di carriera da perseguire. Tra i partecipanti anche l’imprenditore Alessandro Benetton. A latere dell’evento, il Presidente di 21 Invest ha dichiarato: “Questo laboratorio è un’occasione anche per noi ‘grandi’ per capire non solo che cosa i giovani hanno in mente ma anche come orientarci nelle scelte future. Un futuro fatto di discontinuità, di nuove tecnologie e nuovi modi di vivere la socialità”. Protagonisti del progetto pilota gli alunni e le alunne della classe 4ªG del Liceo Artistico di Treviso, che negli scorsi mesi hanno lavorato con la Life & Executive Coach Barbara Santoro, ideatrice dell’iniziativa insieme al curatore d’arte contemporanea Cesare Biasini Selvaggi. Test delle potenzialità individuali, personal profile e interviste dal futuro sono alcuni degli strumenti didattici innovativi utilizzati durante il percorso, che si è concluso con un workshop su creatività e storytelling dal titolo “Un robot per amico”, diretto dall’artista Massimo Sirelli. “Progetti come Your Future You – ha commentato Alessandro Benettonsono fondamentali per aiutare i giovani a trovare la loro traiettoria”.

Alessandro Benetton: “I giovani sono essenziali per capire dove va il futuro

Oltre a scoprire e potenziare i giovani talenti indirizzandoli verso percorsi accademici o professionali in linea con le loro competenze, per Alessandro Benetton l’iniziativa rappresenta un’opportunità per comprendere i trend futuri: “Il filoso spagnolo Gasset una volta ha detto che ci sono coloro che considerano le cose piccole come senza significato: ecco, per loro le cose grandi non saranno mai abbastanza grandi. Penso che un imprenditore, anche se impegnato su cose apparentemente più importanti, non deve mai dimenticare che la vera sfida è capire dove va il futuro. E conoscere i giovani è un passaggio essenziale. Per questo – conclude Alessandro Benetton cerco di sfruttare ogni occasione per contribuire e aiutarli nel trovare un anello di congiunzione tra il mondo della scuola e della formazione e quello del lavoro o, semplicemente, anche per conoscerci meglio”.

Municipia S.p.A.: il focus sui progetti innovativi di efficientamento energetico nei Comuni

Efficienza energetica significa garantire a tutti gli stessi livelli e qualità di servizi, come comfort e sicurezza, consumando meno risorse ed ottenendo quindi un risparmio non solo energetico: l’impegno di Municipia S.p.A., al fianco di Comuni di ogni dimensione nel percorso di digital transformation.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A.: soluzioni per la sostenibilità ambientale e il risparmio economico dei Comuni

Smart buildings e comunità energetiche: quali opportunità per i Comuni? Ne scrive il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani sui suoi canali social richiamando l’attenzione su un dato significativo: “Circa il 40% delle emissioni globali di CO2 legate al consumo di energia proviene dagli edifici”. E, poiché l’obiettivo generale è abbattere le emissioni climalteranti entro il 2050, i Comuni devono guardare necessariamente all’efficientamento. Basti pensare ad esempio “agli edifici adibiti a uffici amministrativi, alle scuole, musei, impianti sportivi, alloggi ERP, all’illuminazione pubblica”: la trasformazione in termini di “zero emissions buildings”, osserva quindi il presidente di Municipia S.p.A., implica una serie di contromisure per ottimizzarne da subito le prestazioni energetiche. “Significa prevedere interventi di riqualificazione tecnologica dei fabbricati, produzione di energia da fonti rinnovabili finalizzata all’autoconsumo e alla costituzione di comunità energetiche”: questo, spiega Stefano De Capitani, “vuol dire non solo ridurre i consumi energetici e i relativi costi, ma contrastare anche la povertà energetica degli affittuari (pensiamo alle categorie svantaggiate)”.

Efficientamento energetico: Municipia S.p.A. supporta i Comuni attraverso servizi innovativi

Municipia S.p.A., affiancandoli quotidianamente nel percorso di digital transformation, ha modo di appurare come i Comuni stiano riservando sempre più attenzione alle politiche di efficientamento energetico, fondamentali per combattere l’inquinamento e garantire l’accesso all’energia e alle risorse rinnovabili. Molti Enti però non dispongono ancora di un sistema in grado di misurare e prevedere i consumi: di conseguenza risulta difficile applicare logiche di risparmio energetico abbinate all’utilizzo della IoT.  I progetti tecnologici di efficientamento energetico che Municipia S.p.A. sviluppa puntano a “infrastrutturare” la città per ridurre il consumo di energia, abbattere l’inquinamento e liberare risorse economiche. La società del Gruppo Engineering garantisce inoltre servizi innovativi per migliorare il controllo del territorio e dare ai cittadini risposte concrete in materia di sicurezza, mobilità, qualità della vita.