Alessandro Noceti, da Credit Suisse a Valeur Group: la biografia dell’esperto di finanza internazionale

Alessandro Noceti fa il suo ingresso in Valeur Group nel 2015. In precedenza ha ricoperto numerosi incarichi per Credit Suisse International, dove ha maturato una lunga esperienza nel settore del credito e dell’equity.

Alessandro Noceti

Alessandro Noceti: gli studi all’estero e le prime sfide professionali

Attivo dal 2010 nell’asset management, advisory, ricerca, trading e servizi real estate, Valeur Group è un gruppo indipendente che oggi conta 20 fondi di investimento tra gestione e advisory e 2 miliardi di euro di attivi in gestione. Tra gli artefici del suo successo anche Alessandro Noceti, Responsabile della Distribuzione oltre che Direttore di Valeur Capital e Valeur Securities, due delle cinque società controllate dal Gruppo. Professionista esperto di finanza internazionale, si è laureato in Economia e Commercio presso L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, per poi conseguire un Master in European Business Studies con specializzazione in Finanza presso ESCP-EAP European School of Management. Durante gli studi tra Londra e Torino ha preso anche parte al BDE Committee dell’Istituto in qualità di Membro. La prima esperienza professionale nel 2008, a Londra, con l’ingresso in Credit Suisse International. Durante i primi anni Alessandro Noceti opera come Analista nell’Area Investment Banking – Equity and Fixed Income Derivatives Sales.

Alessandro Noceti: la crescita professionale in Credit Suisse e l’ingresso in Valeur Group

Quello di Analista è solo il primo dei numerosi incarichi ricoperti da Alessandro Noceti nella sua lunga esperienza in Credit Suisse. Associate con responsabilità nella copertura commerciale della clientela italiana di tipo retail e istituzionale dal 2010 al 2011, l’anno successivo viene nominato Vice Presidente, responsabile delle operazioni italiane nell’ambito del Real Money. Nel 2015 le competenze maturate durante il percorso gli valgono la nomina a Director, responsabile della copertura commerciale per il cluster italiano dei Fondi Pensione. Nello stesso anno decide di intraprendere una nuova avventura professionale e fa il suo ingresso in Valeur Group come Direttore di Valeur Capital LTD. Come in Credit Suisse, Alessandro Noceti contribuisce attivamente all’evoluzione del Gruppo e in breve ne diventa Responsabile della Distribuzione. Nel 2019 gli è stato affidato anche l’incarico di Direttore di Valeur Securities SA. In questo periodo decide inoltre di dedicarsi ulteriormente alla propria formazione professionale, conseguendo un Master in Business Administration presso l’ESCP Europe di Londra.

Luigi Ferraris

Mobilità e innovazione, Gruppo FS protagonista della 13esima edizione di Innotrans

Diversi i progetti presentati dal Gruppo FS durante la fiera internazionale dedicata alle tecnologie dei trasporti. A riscuotere successo soprattutto i nuovi treni regionali ibridi Blues.

Gruppo FS, CEO Luigi Ferraris

Gruppo FS, sostenibilità e innovazione le parole chiave della fiera di Berlino

Anche Gruppo FS ha partecipato a Innotrans, la principale fiera espositiva internazionale dedicata alle tecnologie dei trasporti che si tiene ogni due anni a Berlino. Durante l’evento, considerato il più importante momento di incontro del settore ferroviario mondiale, la società guidata da Luigi Ferraris ha presentato agli operatori le principali novità nell’ambito della mobilità green di persone e merci. Tra queste spicca il nuovo treno regionale ibrido Blues. Progettato e costruito da Hitachi Rail, grazie alla sua tripla alimentazione il Blues consente di ridurre il consumo di carburante del 50% rispetto ai mezzi diesel, con un taglio netto delle emissioni di CO2. I nuovi treni, riciclabili al 95% e predisposti alla connessione Wi-Fi, faranno il loro esordio in Sicilia e Sardegna: “Questo treno tecnologicamente molto evoluto, sostenibile e meno energivoro dei predecessori – ha commentato l’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris – rappresenterà un altro mezzo fondamentale per rendere il viaggio dei nostri passeggeri sempre più confortevole e anche per connettere l’Alta Velocità con le destinazioni servite dai treni regionali”.

A Innotrans il nuovo corso del Gruppo FS

Tecnologie e sostenibilità si fanno largo anche nella flotta di veicoli su gomma: Qbuzz, società controllata da Busitalia (Gruppo FS), ha infatti esposto a Berlino anche uno dei 32 autobus a idrogeno. Spazio al trasporto merci e alla logistica con la presentazione della terza generazione della tecnologia NiKRASA, soluzione sviluppata da TX Logistik AG (Gruppo Mercitalia) che consente di caricare facilmente su rotaia anche i semirimorchi che non possono essere alzati con la gru e favorire, l’intermodalità gomma – ferro. Per il Gruppo FS Innotrans è stata l’occasione per tracciare un punto non solo su progetti e strategie future, ma anche sul cambio di passo culturale e manageriale avviato con il nuovo Piano Industriale 2022-2031. Oltre all’AD Luigi Ferraris e alla Presidente Nicoletta Giadrossi, all’evento hanno infatti preso parte anche gli AD delle società a capo dei nuovi quattro Poli di business (Passeggeri, Logistica, Infrastrutture e Urbano), il top management e alcuni operatori delle società estere controllate e partecipate.

Stefano Donnarumma: “Con il Premio Driving Energy 2022 Terna coniuga energia e fotografia”

Oltre 1.300 i candidati che hanno partecipato al contest fotografico lanciato da Terna. Stefano Donnarumma: “Orgogliosi di essere riusciti a dare visibilità a opere e artisti di ogni età e provenienza geografica”.

Stefano Donnarumma, AD Terna

Driving Energy 2022, Stefano Donnarumma all’evento di premiazione

Si è concluso lo scorso 15 novembre con la proclamazione dei vincitori il Premio Driving Energy 2022 – Fotografia Contemporanea, il concorso lanciato in primavera da Terna e rivolto a tutti i fotografi italiani con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo culturale del Paese e i nuovi talenti del settore. Alla premiazione, tenutasi a Roma, anche Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo nonché membro del Comitato di Presidenza del concorso insieme alla Presidente di Terna Valentina Bosetti. Dopo aver selezionato 40 finalisti tra gli oltre 1.300 candidati di ogni età, la giuria – composta da nomi di spicco come lo storico dell’arte Salvatore Settis e il Premio Strega 2021 Emanuele Trevi – ha deciso di assegnare il Premio Senior (dai 31 anni) a Paolo Ventura con l’opera dal titolo ‘I Ginestra’, mentre a Gaia Renis il premio Giovani per il lavoro fotografico ‘Stereocaulon vesuvianum’. I due artisti sono riusciti a fornire un’interpretazione creativa della mission di Terna centrando a pieno il tema del concorso, “Cameras on Driving Energy”, che ha preso spunto dal potere metaforico del guidare e del trasmettere l’energia. “Con la prima edizione del Premio Driving Energy – ha dichiarato sul palco Stefano Donnarummasiamo riusciti a dare visibilità a opere e artisti, di ogni età e provenienza geografica, dallo spiccato talento interpretativo, e, al contempo, siamo orgogliosi di aver avviato anche un progetto culturale di ampio respiro”.

Stefano Donnarumma: “Fotografia ed energia figli della stessa rivoluzione industriale

Oltre alle categorie Giovani e Senior, il concorso promosso dal Gruppo guidato da Stefano Donnarumma e curato da Marco Delogu ha previsto tre Menzioni speciali. Per il tema “Normalità contemporanea” la menzione è andata a Mohamed Keita con il lavoro ‘Camminare e camminare…’, mentre per “Circolarità. Corsi e ricorsi” a Eva Frapiccini, autrice di ‘La porta di luce alias hommage to D.M.’. Ad aggiudicarsi la Menzione attribuita in base al voto delle persone di Terna Andrea Botto con il lavoro fotografico ‘Onda d’urto’. “Nella selezione dei finalisti – ha dichiarato il curatore del Premio Marco Delogu – abbiamo privilegiato i lavori fotografici che declinassero l’energia in modi sottintesi e originali, e che, con padronanza e autorevolezza, chiamassero in causa le attuali sperimentazioni dell’arte contemporanea”. Soddisfatta anche la Presidente Valentina Bosetti: “La grande partecipazione al Premio, trasversale e inclusiva, conferma l’impegno di Terna nel mondo della cultura attraverso i valori che caratterizzano la sua azione a beneficio del Paese”. “Il premio – ha aggiunto Stefano Donnarummanasce per valorizzare il tema dell’energia unendolo, simbolicamente, alla fotografia, una forma d’arte che è molto apprezzata nei tempi contemporanei e che, in qualche modo, coniuga i due elementi che nascono dalla stessa rivoluzione industriale, delineando un quadro generale dell’evoluzione della cultura e della tecnologia”. Le cinque opere vincitrici, insieme con le altre 35 finaliste, saranno esposte fino al 27 novembre con accesso gratuito presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Cristina Scocchia

“La Stampa” intervista Cristina Scocchia, AD di Illycaffè

Cristina Scocchia ha definito la carriera come “una maratona” in cui si verificano sia traguardi che battute d’arresto: l’importante è “poi rialzarti, tirare il fiato e tornare a correre”.

Cristina Scocchia, AD Illycaffè

Cristina Scocchia a “La Stampa”: “Aiutare chi sta affrontando la propria maratona”

“Sono ora a New York per sviluppare i piani strategici per raddoppiare nei prossimi anni il mercato in Usa, che è il secondo più importante dopo l’Italia”: prosegue lungo la scia delle esperienze internazionali l’impegno professionale di Cristina Scocchia, manager con alle spalle una lunga carriera di successo. Reduce dall’ultima esperienza in KIKO Milano, dove da AD ha guidato un intenso percorso di crescita aziendale, da gennaio 2022 ricopre il medesimo ruolo in Illycaffè. Gli obiettivi? Nuovi cicli di sviluppo, espansione nei mercati esteri e, non da ultimo, porre basi solide per la quotazione in Borsa. Nel frattempo Cristina Scocchia continua a scalare posizioni tra i manager con la migliore reputazione online: prima nel settore Food & Retail, ha raggiunto il 22° posto nella classifica generale, piazzandosi seconda tra le donne. Non seguo le classifiche”, specifica a “La Stampa”, “ma sono contenta di avere la fortuna di poter lavorare molto con tantissima passione e impegno, raggiungendo importanti risultati”. Per l’AD “la carriera non è uno sprint ma una maratona: si possono ottenere dei riconoscimenti ma ci sono anche cadute e ti puoi sbucciare le ginocchia per poi rialzarti, tirare il fiato e tornare a correre”. Gioire di questo è importante, prosegue, ma bisogna anche guardare indietro “per aiutare chi sta affrontando la propria maratona. Mi riferisco non solo al mondo del lavoro, ma a tutti gli ambiti della vita”.

Il punto di vista di Cristina Scocchia su etica del lavoro e leadership

Come raccontato nell’intervista, i contatti per la manager giungono anche attraverso i social media: “Sono presente su Linkedin e su Instagram. Molte persone, soprattutto donne che intraprendono una carriera, mi vedono come un esempio e mi contattano: cerco di rispondere a tutti”. L’etica del lavoro in cui crede Cristina Scocchia prevede la creazione di connessioni, in cui il significato di leadership risiede anche nel principio della condivisione: “Se nel mio piccolo posso dare ispirazione, la giusta grinta, se posso dare una mano ne sono felice”, sottolinea nell’intervista, osservando che “la leadership non è portare medaglie, ma prendersi cura delle persone: questa è la mia etica del lavoro. Il raggiungimento di risultati va condiviso”. Pronta a guidare la quotazione in Borsa di Illycaffè, Cristina Scocchia si divide oggi tra Milano – dove svolge la parte organizzativa del suo incarico – e due giorni a settimana nella “bellissima città” di Trieste, sede del Gruppo. Sanremo, suo luogo d’origine, “resta sempre nel mio cuore anche se non riesco a venire spesso nella città dove ho trascorso l’infanzia e l’adolescenza”, così la manager a chiusura dell’intervista.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: dal Mozambico il primo carico di Gnl per l’Europa, il ruolo di Eni

Eni, l’AD Claudio Descalzi: “Continueremo a lavorare con i nostri partner per assicurare una tempestiva valorizzazione delle vaste risorse di gas del Mozambico”.

Claudio Descalzi, AD Eni

Claudio Descalzi: Eni in Mozambico, partito il primo carico di gas naturale liquefatto prodotto dal giacimento Coral

È un passo fondamentale nell’ottica della diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Lo ha spiegato anche l’AD Claudio Descalzi parlando di quanto annunciato da Eni lo scorso 13 novembre: la partenza del primo carico di gas naturale liquido prodotto dal giacimento Coral, al largo del bacino di Rovuma, in Mozambico, dove è dislocato l’impianto Coral Sul Floating Liquefied Natural Gas. Eni è operatore delegato del progetto Coral South per conto dei suoi partner in Area 4 (ExxonMobil, CNPC, GALP, KOGAS ed ENH): approvato nel 2017, entra in esercizio dopo soli cinque anni, in linea con la tempistica e i costi previsti nel programma iniziale e nonostante le interruzioni causate dalla pandemia. Merito del particolare approccio per fasi e parallelizzato di Eni, come si legge nella nota diffusa dal Gruppo guidato da Claudio Descalzi, oltre “a un’efficace pianificazione dell’esecuzione, al forte impegno di tutti i partner e al costante supporto del governo del Mozambico”.

Claudio Descalzi: l’impegno di Eni nel contribuire alla sicurezza energetica e a una transizione equa e sostenibile

Per l’AD Claudio Descalzi questo primo carico “rappresenta un nuovo, importante passo nella strategia di Eni che fa leva sul gas come fonte in grado di contribuire significativamente alla sicurezza energetica europea, anche attraverso la crescente diversificazione delle forniture, supportando nel contempo una transizione energetica equa e sostenibile”. Nel sottolineare il valore di un progetto di portata storica per il settore che proietta il Mozambico sulla scena mondiale del Gnl, l’AD Claudio Descalzi ha ribadito l’intenzione di continuare a lavorare “con i nostri partner per assicurare una tempestiva valorizzazione delle vaste risorse di gas del Mozambico”. Il Coral Sul Floating Liquefied Natural Gas ha una capacità di liquefazione di gas pari a 3,4 milioni di tonnellate all’anno e produrrà Gnl dai 450 miliardi di metri cubi di gas del giacimento Coral.

Il percorso professionale del Direttore della Business Line di Enel Claudio Machetti

Claudio Machetti è un manager attualmente a capo della Global Energy and Commodity Management Business Line di Enel.

Claudio Machetti, manager Enel

L’ascesa di Claudio Machetti all’interno del Gruppo Enel

Claudio Machetti opera all’interno di Enel in qualità di Direttore di una Business Line del Gruppo, occupandosi di gestire il sourcing di carbone, gas e olio combustibile, e dei mercati all’ingrosso delle commodity energetiche come gas, coal, power, CO2 e oil. Il suo percorso in Enel prende avvio nel 2000, quando entra nel Gruppo come Responsabile dell’Area Finanza. Una volta inserito nell’azienda, prende parte alla fondazione della controllata finanziaria Enelfactor divenendone Amministratore Delegato. Nel 2005 è Direttore Finanziario e nel 2009 viene messo a capo della Direzione Risk Management. Precedentemente gli era stato assegnato anche il ruolo di Presidente nei fondi pensione del Gruppo, Fondenel e Fondopen. Nel corso degli anni diviene inoltre membro di diversi Consigli di Amministrazione di alcune consociate. Tra queste: Endesa, Wind e Terna. È il 2014 quando viene infine nominato Direttore della Global Energy and Commodity Management Business Line di Enel (in precedenza Global Trading).

Le prime tappe della carriera di Claudio Machetti

Prima di entrare in Enel, Claudio Machetti ha lavorato per altre importanti realtà italiane, per le quali ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità. Dopo la laurea in Scienze Statistiche presso l’Università La Sapienza, viene assunto come impiegato di banca presso una filiale milanese del Banco di Roma. A distanza di qualche tempo, entra nella Direzione Centrale di Roma in qualità di analista finanziario, ruolo che gli permette di sviluppare una forte competenza in equity. Successivamente ottiene dapprima l’incarico di funzionario della Direzione Finanziaria e poi, nel 1990, quello di Vicedirettore Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. Nel 1992 entra in Ferrovie dello Stato Italiane per occuparsi della Direzione della Finanza Operativa. Poco dopo viene nominato Dirigente Responsabile dell’Unità Mercati Finanziari e diviene Amministratore Delegato di Fercredit.

Banca Generali logo

Private banking, Banca Generali si prepara alle sfide del futuro: il messaggio dell’AD Mossa

In un post su Linkedin l’AD di Banca Generali offre una riflessione sui principali temi che oggi influenzano le scelte finanziarie, mettendo in evidenza l’evoluzione del modello di private banking adottato dall’Istituto.

Private banking, l’analisi di Gian Maria Mossa (Banca Generali): “Investimenti sempre più legati a tematiche ESG

Tra le numerose sfide per un futuro sostenibile c’è anche quella demografica, che proprio pochi giorni fa è tornata sotto i riflettori quando il numero di abitanti del Pianeta ha superato ufficialmente quota 8 miliardi. Sul tema è intervenuto l’Amministratore Delegato di Banca Generali Gian Maria Mossa. In un recente post su Linkedin, il manager alla guida dell’Istituto leader nel private banking ha acceso i riflettori sugli effetti del fenomeno nel lungo periodo, che oggi vede in India e negli Stati africani una crescita esponenziale, contrapposti invece all’Europa dove la popolazione tende a diminuire. “Per i Paesi ‘giovani’ – ha commentato Mossa – la strada pare comunque in salita per le asimmetrie finanziarie, la bassa scolarizzazione e la carenza di infrastrutture prodromiche allo sviluppo imprenditoriale”. Per realtà come quella Italiana, dove le stime parlano di una decrescita addirittura accelerata, il dibattito si sposta “sulla sostenibilità economica di determinate realtà produttive e sui sistemi di welfare e previdenziali schiacciati dall’invecchiamento della popolazione”. Per il Paese sarà cruciale affrontare con urgenza tematiche come la crisi dei modelli sociali tradizionali, le pressioni economiche e l’occupazione giovanile: “È proprio da qui che dobbiamo ripartire se vogliamo garantire un futuro al nostro Bel Paese”, è il monito dell’AD di Banca Generali. A livello mondiale la finanza si è già mossa verso questa direzione: “I grandi colossi finanziari globali stanno progressivamente sposando sempre di più i temi della transizione sostenibile, della trasparenza di governance e della centralità delle persone, alzando progressivamente l’asticella nella direzione delle proprie scelte”.

Banca Generali, un’offerta private banking sempre più diversificata e sicura

Nonostante portino ancora dietro di sé “paradossi e comportamenti non sempre allineati agli obiettivi”, spiega Mossa, le azioni messe in campo in merito alle tematiche ESG hanno avuto il pregio di far emergere chiaramente una visione in cui valore ed etica “possono rafforzare gli effetti dell’investimento garantendo risultati sia sul fronte del rendimento che sul fronte sociale”. E il mondo del private banking deve agire di conseguenza, scrive l’AD di Banca Generali: “L’impegno alla diversificazione, protezione e pianificazione dei progetti di vita rappresenta una stampella sociale importante per la costruzione di futuro. Questa è la direzione che anche come Banca Generali abbiamo scelto di tracciare, fatta di innovazione, attenzione a tutti gli stakeholders e spinta al progresso attraverso modelli inclusivi. Perché tutto dipende dalle persone e crediamo che il migliore investimento sia sempre su di loro”. Un percorso ambizioso, quello immaginato da Mossa, tuttavia indispensabile per intercettare le esigenze della nuova clientela private banking: “Per fare tutto ciò occorre essere credibili e coerenti nei propri obiettivi aziendali e adoperarsi al fine di garantire la fiducia dei risparmiatori creando un sistema trasparente di misurazione dell’efficacia degli impegni verso la sostenibilità”.

Fincantieri: sostenibilità e innovazione, consegnata ad Ancona la “Viking Neptune”

Fincantieri, obiettivo decarbonizzazione: la cooperazione con Viking guarda allo sviluppo di applicazioni pionieristiche basate su celle a combustibile alimentate a idrogeno sperimentali.

Fincantieri

Fincantieri: nello stabilimento di Ancona la consegna della “Viking Neptune”

È stata consegnata lo scorso 10 novembre presso lo stabilimento di Ancona la nona nave da crociera che Fincantieri ha costruito per la compagnia armatrice norvegese Viking Cruises: con una stazza lorda di circa 47.800 tonnellate, come le unità gemelle è dotata di 465 cabine e può ospitare a bordo 930 passeggeri. Nona della classe, rappresenta un ulteriore salto di qualità nella progettazione, fornitura e gestione di navi da crociera rispettose dell’ambiente in quanto a bordo è stato installato un modulo sperimentale di celle a combustibile alimentate a idrogeno: un passo avanti per ampliare l’uso di questo sistema di generazione, il cui sviluppo potrà garantire navigazione e permanenza in porto a emissioni ridotte. La “Viking Neptune” è la nona nave costruita da Fincantieri ad Ancona per la società norvegese e rientra in un accordo che prevede la realizzazione di 12 navi negli stabilimenti italiani del Gruppo.

Fincantieri: le navi da crociera del domani sempre più rispettose dell’ambiente

La collaborazione tra Fincantieri e Viking guarda oltre l’attività di R&D e punta allo sviluppo di applicazioni legate all’idrogeno su larga scala per contribuire in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas serra. Due sostanzialmente le fasi: la prima implica la progettazione congiunta di una configurazione nave “allargata” da applicare alle unità da consegnare dopo il 2024 con la definizione di spazi e disposizioni per accogliere serbatoi di idrogeno di maggiori dimensioni, sistemi di celle a combustibile e i relativi sistemi ausiliari. La seconda ha al centro lo sviluppo di un sistema di generazione a idrogeno con potenza complessiva di circa 6-7 MW (la taglia più grande mai testata a bordo di una nave da crociera), in grado di garantire operazioni portuali senza fumi e una navigazione a emissioni ridotte. Tali sistemi, una volta ultimati, saranno installati sulle navi in costruzione e, per quanto possibile, anche su quelle già consegnate. La cooperazione congiunta, rafforzata ulteriormente quest’anno, permetterà a Viking e Fincantieri di consolidare ulteriormente la loro posizione di leadership tecnologica contribuendo a disegnare il futuro delle navi da crociera più rispettose dell’ambiente.

Gianni Lettieri

Alitalia, l’ex ramo maintenance ceduto all’azienda guidata da Gianni Lettieri (Atitech)

Prende forma il progetto di Gianni Lettieri sul nuovo Polo delle manutenzioni aeronautiche. 940 i lavoratori del complesso di Fiumicino che verranno assorbiti da Atitech. 

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: i dettagli dell’accordo tra Atitech e i commissari Alitalia

Dopo mesi di trattative è stato finalmente raggiunto l’accordo finale per la cessione del ramo manutenzione Alitalia. L’hub di Fiumicino e i suoi 940 lavoratori passano ufficialmente ad Atitech, la MRO di Capodichino guidata dall’imprenditore Gianni Lettieri. Oltre all’azienda napoletana e ai commissari liquidatori dell’ex compagnia di bandiera italiana, a ratificare l’accordo anche i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo. L’operazione si concluderà nelle prossime settimane con l’integrazione delle strutture di Fiumicino, dei poli all’interno degli aeroporti e dei tecnici italiani ed esteri impegnati in attività di manutenzione degli aeromobili e di rilavorazione della componentistica aeronautica. Atitech si prepara dunque a passare dall’assistenza negli hangar a quelli di linea: Tel Aviv, Francoforte, Monaco, Buenos Aires, San Paolo, Casablanca, Tunisi, Parigi, Osaka, Algeri, Mosca sono alcuni dei poli più importanti subentrati grazie all’acquisizione. Per Gianni Lettieri Fiumicino rappresenta un importante tassello nel progetto del polo unico sulle manutenzioni aeronautiche: “L’obiettivo – ha spiegato il Patron di Atitech – resta quello di dotare l’Italia di un’infrastruttura strategica nel campo delle manutenzioni aeronautiche in grado di offrire soluzioni chiavi in mano, così come accade già nei principali paesi europei”.

Gianni Lettieri: le potenzialità di un polo nazionale integrato delle manutenzioni

La volontà di Gianni Lettieri, perseguita fin dai primi anni alla guida di Atitech, è quella di riportare in Italia le commesse relative alla full maintenance. Un’opportunità non solo per tutto il sistema dell’aviazione nazionale ma anche per le compagnie estere che gravitano nel bacino del Mediterraneo: “All’interno di Atitech e dell’ex Alitalia esistono professionalità e competenze capaci di soddisfare le più svariate esigenze dei vettori presenti sul mercato, in tempi rapidi ed assicurando standard di qualità molto alti”, ha sottolineato l’imprenditore. A pieno regime, il polo integrato dell’aviazione civile immaginato da Gianni Lettieri potrebbe dar lavoro ad oltre 3.000 unità e raggiungere un fatturato di 500 milioni. Il prossimo step dell’imprenditore è acquisire anche Ams, Aitalia Maintenance Systems, specializzata nella manutenzione dei motori. Intanto, la priorità nei prossimi mesi è “riportare nell’hub di Fiumicino, e in quello di Capodichino, i principali player del traffico aereo, costretti in questi anni a cercare altrove servizi che invece con puntualità e professionalità possiamo già offrire oggi a Roma e Napoli”.

Pierroberto Folgiero, Fincantieri: consegnata la MSC Seascape, i dettagli del progetto

Pierroberto Folgiero: “Guardiamo con ottimismo al futuro del comparto, puntando a rimanere leader anche grazie a una partnership consolidata e ambiziosa come quella con MSC”.

Pierroberto Folgiero

Pierroberto Folgiero: Fincantieri consegna la MSC Seascape, la cerimonia a Monfalcone

Lo ha sottolineato anche l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri Pierroberto Folgiero nel corso della cerimonia organizzata lo scorso 16 novembre a Monfalcone: “La consegna di MSC Seascape assume una grande rilevanza sotto molti punti di vista”. Non a caso all’evento, oltre ai vertici di Fincantieri, hanno preso parte anche il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Presidente della Regione Friuli-Venezia-Giulia Massimiliano Fedriga, la Sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint, l’Ammiraglio Nicola Carlone, Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, Gianluigi Aponte, Fondatore e Chairman del Gruppo MSC e Pierfrancesco Vago, Executive Chairman della Divisione Crociere del Gruppo MSC. MSC Seascape è la nave da crociera più grande e tecnologicamente avanzata mai costruita in Italia e presenta innovazioni importanti anche sotto il profilo ambientale, come ricordato dall’AD Pierroberto Folgiero: quarta nave costruita da Fincantieri per MSC su un totale di dieci unità finora ordinate al cantiere italiano per un investimento complessivo superiore a 7 miliardi di euro, è stata concepita nell’ottica di avvicinare ulteriormente gli ospiti al mare grazie alle numerose funzionalità, ai luoghi e alle esperienze completamente nuovi che è in grado di offrire. Basti pensare che il 65% delle aree pubbliche è stato reinventato per migliorare ulteriormente l’esperienza delle persone a bordo. La nave offre 13.000 mq di spazi esterni, con un’ampia scelta di lounge bar e ristoranti all’aperto, piscine e aree per rilassarsi e prendere il sole, nonché diversi punti panoramici per ammirare suggestivi scorci sul mare.

Pierroberto Folgiero: Seascape, la nave da crociera più grande e tecnologicamente avanzata mai costruita in Italia

La rilevanza della consegna di MSC Seascape, come sottolineato da Pierroberto Folgiero, è innanzitutto “nel rapporto con la società armatrice”: la nave è infatti “il sigillo di una classe di enorme successo, “Seaside”, avviata oltre otto anni fa con due unità di nuova generazione” che sono ulteriormente evolute nelle due “Evo”. “In secondo luogo, sotto il profilo gestionale, per Fincantieri si tratta di un risultato di assoluto rilievo, raggiunto nel pieno rispetto dei tempi nonostante le difficoltà senza precedenti che hanno caratterizzato il contesto mondiale degli ultimi anni”, ha aggiunto l’AD e DG Pierroberto Folgiero sottolineando inoltre come, in quanto a innovazione tecnologica, Seascape si ponga “all’avanguardia in termini di sostenibilità ambientale”: in virtù di tutto ciò “guardiamo con ottimismo al futuro del comparto, puntando a rimanere leader anche grazie a una partnership consolidata e ambiziosa come quella con MSC”. In occasione della consegna è stato inoltre tributato un ricordo intenso a Giuseppe Bono, per 20 anni alla guida di Fincantieri: non a caso a bordo della nave sarà apposta una targa a lui intitolata per omaggiarne l’impegno anche in questo progetto. La nuova nave inizierà la stagione inaugurale negli Stati Uniti, dove verrà battezzata il 7 dicembre a New York per poi spostarsi ai Caraibi dove offrirà due diversi itinerari settimanali con partenza da Miami.