CS Maugeri S.p.A.: storia e attività della società benefit

La storia di ICS Maugeri S.p.A. segue quella della Fondazione pro-Clinica del Lavoro, divenuta Fondazione Salvatore Maugeri, che mette al centro della sua attività la persona.

ICS Maugeri S.p.A.

La storia di ICS Maugeri S.p.A.: dalla fondazione all’attività odierna

ICS Maugeri S.p.A. nasce in seno alla Fondazione Salvatore Maugeri, dalla quale eredita le attività sanitarie e la tradizione di clinica e cura. La Fondazione, avviata nel 1965 da Salvatore Maugeri con il nome di “Fondazione pro-Clinica del Lavoro”, nel 1995 cambia nome in onore del suo fondatore, venuto a mancare nel 1985. È nel 2016 che le attività sanitarie passano dalla Fondazione alla ICS Maugeri S.p.A., attiva nell’ambito clinico-assistenziale, preventivo, della ricerca e della formazione degli operatori della sanità. La sua sede principale è a Pavia ma gli Istituti sono presenti anche a Tradate (VA), Montescano (PV), Veruno (NO), Lumezzane (BS), Telese (BN) e Bari. La Società Benefit possiede infatti su tutto il territorio nazionale Istituti Scientifici, Unità di Riabilitazione all’interno di strutture sanitarie pubbliche, Centri di Ricerca e Prevenzione e oltre 50 laboratori. I rami della medicina riabilitativa in cui gli Istituti Maugeri sono specializzati contanto: neurologia riabilitativa, pneumologia riabilitativa e cardiologia riabilitativa. Attualmente, ai vertici della società vi sono il Presidente Gualtiero Brugger e l’Amministratore Delegato Mario Melazzini.

La mission di ICS Maugeri S.p.A.

Fin dalla nascita della “Fondazione pro-Clinica del Lavoro”, la mission di Salvatore Maugeri è sempre stata prendersi cura dei pazienti fragili. Portata avanti dai professionisti di ICS Maugeri S.p.A., oggi potrebbe essere meglio articolata in questi termini: “Offrire la migliore qualità di vita e la massima autonomia alle persone sofferenti di malattie post-intervento acute e croniche”. Uno dei principali obiettivi è infatti l’individuazione di modelli sanitari che permettano di gestire in maniera sempre più efficiente le persone affette da malattie croniche, le quali sono anche le più esposte a contrarre nuove patologie. L’attività di ricerca, moderna e all’avanguardia, viene messa a disposizione di tutto il Servizio Sanitario e si basa sempre sulla centralità della persona. Valore che ritroviamo anche nelle altre attività della società, la quale considera appunto l’individuo il fulcro di ogni azione, in tutta la sua ricchezza e unicità. ICS Maugeri S.p.A., costituita con il profilo di Società Benefit, persegue oltre agli obiettivi economici, anche finalità di beneficio comune ed opera in modo del tutto responsabile e trasparente.

Commissionata a Terna la nuova rete elettrica del Trentino Alto Adige

Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha recentemente presentato il progetto sullo sviluppo della nuova rete elettrica del Trentino Alto Adige.

Terna

In che cosa consiste il piano di Terna

Le opere di Terna avranno come scopo il riassetto infrastrutturale della Val d’Isarco, in provincia di Bolzano. Gli interventi andranno infatti a rafforzare e migliorare, sia in quanto ad efficienza che a sostenibilità, la rete elettrica della regione autonoma. In particolare, verrà potenziata l’alimentazione della direttrice ferroviaria lungo l’asse del Brennero, attraverso la realizzazione di 190 km di nuove linee interrate. In questo modo, potranno essere demoliti 260 km di elettrodotti aerei e 900 tralicci che da anni deturpano il paesaggio, a danno anche delle comunità locali. Il progetto, che segue il Protocollo d’intesa siglato dalla società e da Rete Ferroviaria Italiana con la Provincia Autonoma di Bolzano per trovare le soluzioni migliori del piano di riassetto infrastrutturale, è frutto di una collaborazione tra gli enti, le amministrazioni locali e la cittadinanza.

Terna si conferma tra le prime società alla guida della transizione energetica

Con la progettazione della nuova rete elettrica del Trentino, il cui piano è stato autorizzato dal Ministero della Transizione Ecologica e che rappresenta per l’azienda una delle opere più grandi e complesse mai realizzate per un solo intervento, Terna si conferma tra le società che attualmente guidano la transizione energetica in Italia. Per portare a termine il progetto, nel totale rispetto del territorio e nell’ottica di una rete elettrica quanto più sostenibile possibile, sono stati necessari studi ambientali approfonditi ed elaborati, data anche l’estensione dell’area interessata e la sua locazione, prevalentemente in zone di alta montagna. Solo nel 2021, il gestore della rete elettrica nazionale ha preso in carico 37 interventi di sviluppo rete autorizzati dal Ministero della Transizione Ecologica.

LINDA-X by Ideal Standard, la collezione nata per celebrare il maestro Achille Castiglioni

Disegnata da Ludovica e Roberto Palomba, la linea LINDA-X è parte di “Atelier Collections”, laboratorio di idee promosso da Ideal Standard con l’obiettivo di creare prodotti di design senza tempo.

Ideal Standard

LINDA-X, da Ideal Standard un connubio tra storia del design ed esigenze moderne

È il 1977 quando Ideal Standard, azienda leader nella produzione di soluzioni per il bagno, dà il via alla produzione degli apparecchi sanitari “LINDA”, una serie affidata ad una delle icone del design italiano, Achille Castiglioni. Una linea che ha rappresentato un punto di svolta nel concept del bagno contemporaneo e che, forte del suo successo, risulta tuttora apprezzata. A distanza di oltre 30 anni, Ideal Standard propone l’iconica serie in una nuova chiave. Firmata da Ludovica e Roberto Palomba, LINDA-X è il risultato dell’incontro tra l’eredità di Castiglioni e le opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica. Composta da una gamma di lavabi e da una vasca da bagno, si distingue per il suo design minimal, ultraleggero e pulito, senza tuttavia accettare compromessi sull’estetica e soprattutto sull’impatto emozionale.

LINDA-X di Ideal Standard: quando l’innovazione incontra le nuove tecnologie

La nuova linea targata Ideal Standard fa parte di “Atelier Collections”, una collezione lanciata nel 2019 con lo scopo di creare nuovi masterpieces prendendo spunto proprio dalle storiche collaborazioni che l’azienda ha sempre portato avanti con le figure più illustri del design. “Eterno valore del design significa progettare oltre la funzione oggetti e arredi empatici – spiega Roberto Palomba – silenziosi compagni della quotidianità, testimoni e coprotagonisti della ritualità giornaliera di ognuno di noi”. LINDA-X è una collezione che si rifà ai valori senza tempo del design coniugando tuttavia i vantaggi delle nuove tecnologie. Una di queste è Diamatec®: brevettata da Ideal Standard, consente di realizzare linee ceramiche estremamente sottili, con uno spessore minimo di 3 mm, senza tuttavia perdere solidità e resistenza. Grazie a questa nuova tecnologia, i lavabi e la vasca da bagno LINDA-X vengono inoltre realizzati utilizzando un minore quantitativo di energia, di acqua, di smalto e materia prima. Prodotti leggeri, dall’estetica eterea e dal minore impatto ambientale che risultano perfettamente in linea con le esigenze del vivere moderno.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: il nuovo percorso di Edizione parte da un team di primissimo livello

Alessandro Benetton, Presidente della Holding, ha reso nota la composizione del nuovo CdA di Edizione tramite un annuncio sui social.

Alessandro Benetton

Edizione, ufficiale il nuovo CdA: il commento di Alessandro Benetton

Dopo la trasformazione in S.p.A. e la decisione di affidare il nuovo corso di Edizione ad Alessandro Benetton, l’Assemblea dei Soci ha dato il via libera al nuovo Consiglio di Amministrazione. A presentare i membri del CdA, composto da nove consiglieri, è lo stesso Presidente sui suoi canali social. Una modalità che non sorprende e che anzi suona come un’anticipazione dei cambiamenti che stanno prendendo piede nella storica Holding di famiglia: “Naturalmente ci sarò io, insieme ai miei cugini e all’amministratore delegato, Enrico Laghi – si legge nel post pubblicato da Alessandro BenettonOltre a noi, sono stati nominati quattro consiglieri indipendenti. Due di questi sono in realtà due gradite conferme: Claudio De Conto e Vittorio Pignatti-Morano Campori, persone che hanno dimostrato negli anni il valore del loro contributo”. A rappresentare i quattro rami della famiglia, oltre al fondatore di 21 Invest, saranno quindi Carlo Bertagnin Benetton, Christian Benetton ed Ermanno Boffa.

Alessandro Benetton: Irene Boni e Francesca Cornelli, due “indipendenti” dalla caratura internazionale

A portare una ventata di novità nel nuovo CdA di Edizione due donne, annuncia Alessandro Benetton. Si tratta di Irene Boni e Francesca Cornelli. La prima è oggi alla guida di Talent Garden, noto operatore europeo di digital education proprietario della più grande community in Europa di innovatori dell’ecosistema tech. Dean and Professor of Finance alla Kellogg School of Management, Francesca Cornelli è invece un’economista conosciuta per aver collaborato con la London School of Economics. Entrambe porteranno il loro contributo nelle vesti di consigliere indipendenti: “Figure di caratura internazionale che sono orgoglioso di poter contare tra i membri di questo Consiglio – commenta Alessandro Benetton, che poi conclude – un team di primissimo livello: sono convinto che insieme potremo fare un grande lavoro”.

Francesco Starace: Enel guarda al 2030, la strada nel Piano 2022-2024

Fondamentale accelerare: l’AD di Enel Francesco Starace illustra il piano strategico 2022-2024 e la “vision” al 2030 in occasione del Capital Markets Day.

Francesco Starace

Enel, Francesco Starace: il Piano di quest’anno, con 170 miliardi di euro di investimenti diretti, un punto di svolta

Il piano strategico 2022-2024 di Enel rappresenta “un punto di svolta”. È quanto sottolineato dall’AD e DG Francesco Starace lo scorso 24 novembre in occasione del Capital Markets Day. Enel prevede investimenti per circa 210 miliardi di euro entro il 2030, di cui 170 diretti nell’ottica di accelerare sensibilmente il percorso verso il taglio delle emissioni. L’attuazione del piano “ci consente di avanzare dal precedente Decennio della Scoperta dell’Energia Rinnovabile all’attuale Decennio dell’Elettrificazione”, ha spiegato l’AD Francesco Starace: le rinnovabili sono diventate negli ultimi dieci anni il trend dominante nella generazione di energia incentivando la decarbonizzazione ma il prossimo decennio sarà cruciale anche per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi nel 2015. Studi pubblicati di recente indicano come in questa prospettiva, oltre a un massiccio impiego di energia a zero emissioni, sia sempre più necessario anche imprimere una significativa accelerazione per quanto riguarda l’elettrificazione dei consumi energetici. Nell’ottica di Enel, parte attiva in questo processo saranno proprio i clienti: “Stiamo accelerando la crescita in tutte le aree di business creando valore per i nostri clienti, che sono al centro della Strategia del Gruppo. Valore che si traduce nella prevista riduzione della loro spesa energetica, aumentando al contempo la loro domanda di elettricità entro il 2030”.

Francesco Starace: il raggiungimento del “Net Zero” entro il 2040, in anticipo di dieci anni

Il decennio sarà quindi caratterizzato da un numero considerevole di interventi a favore dell’elettrificazione che permetterà ai clienti di Enel di convertire gradualmente i propri consumi energetici verso l’elettricità, con miglioramenti a livello di spesa, efficienza, emissioni e stabilità dei prezzi. Inoltre, come rimarcato dall’AD Francesco Starace, “stiamo anticipando di dieci anni l’obiettivo della completa decarbonizzazione del Gruppo, con il raggiungimento del “Net Zero” entro il 2040″. Le parole dell’AD esprimono chiaramente la vision di Enel e il forte impegno nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici, mai come oggi necessario per evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5°C. “Continueremo a crescere nelle rinnovabili, valorizzando quello che è già oggi il più grande portafoglio privato di asset rinnovabili al mondo”, ha ribadito Francesco Starace lo scorso 24 novembre nel corso del Capital Markets Day: “Il business di Infrastrutture e Reti e la nuova business line Global Customers ci consentiranno di cogliere le incredibili opportunità offerte dall’elettrificazione. Il lavoro pionieristico svolto da tutti i colleghi di Enel e la trasformazione digitale avanzata del Gruppo ci consentiranno di soddisfare le esigenze in evoluzione dei clienti nel corso di questo decennio”.

Pietro Colucci

Pietro Colucci: ceduto il controllo di Innovatec alla holding di famiglia Sostenya

Con l’operazione conclusa da Pietro Colucci, la holding Sostenya ottiene il controllo di Innovatec, leader nel settore dell’efficientamento energetico.

Pietro Colucci

Pietro Colucci: come cambia l’azionariato di Innovatec

Novità in casa Innovatec S.p.A.: lo scorso 27 dicembre l’azionista di riferimento Pietro Colucci ha ceduto il 45,68% delle azioni a Sostenya, holding attiva nella green economy fondata dallo stesso imprenditore nel 2011. Punto di riferimento in Italia per la CleanTech, il Gruppo nasce nel 1960 e in pochi anni conquista i settori dell’efficientamento energetico e della produzione di energia da fonti rinnovabili. La società è stata poi quotata in Borsa a partire dal 2008. Con la cessione portata avanti dal Presidente Pietro Colucci, che ha venduto 42,515 milioni di azioni alla holding di famiglia, Innovatec ha quindi un nuovo azionariato. La maggioranza relativa è detenuta appunto dal Gruppo Sostenya (45,68%), mentre il restante 53,85% resta sul mercato.

Pietro Colucci: il trend positivo di Innovatec

L’operazione condotta da Pietro Colucci non ha intaccato il trend più che positivo registrato dalle azioni di Innovatec, che nell’ultimo trimestre sono state protagoniste di un aumento record del 111%. Un dato non tanto distante dalla media del 2021, con il valore dei titoli schizzato a +97%. Due le cause principali legate al recente successo in Borsa di Innovatec. In primis, la presenza sul mercato di un flottante particolarmente rilevante. Si è poi aggiunta la notizia di un’importante acquisizione. Lo scorso dicembre, con il sostegno dell’allora azionista di maggioranza Pietro Colucci, l’azienda ha acquistato il 56,45% del capitale sociale di Cobat, una delle più grandi piattaforme italiane di servizi per l’economia circolare. La società è impegnata nella gestione di flussi e nel recupero di pile, batterie ed accumulatori: un settore oggi in fermento e dalle grosse potenzialità, soprattutto considerando la diffusione sempre più capillare di mezzi di trasporto elettrici.

Stefania Bariatti

Stefania Bariatti, dall’università agli incarichi in ambito legale e istituzionale: focus sulla carriera

Di origini milanesi, Stefania Bariatti si è laureata in Giurisprudenza nel marzo 1979 presso l’Università degli Studi di Milano. Pochi anni più tardi ha avviato una carriera di successo in ambito accademico, istituzionale e privato.

Stefania Bariatti

Stefania Bariatti: gli incarichi e le attività come docente

Il percorso accademico di Stefania Bariatti prende avvio in seguito al conseguimento della Laurea in Giurisprudenza: divenuta ricercatrice di Diritto Internazionale nel 1983 e professore ordinario nel 1994, assume prima incarichi di docenza di Diritto dell’Unione Europea, Diritto della Concorrenza e Diritto Internazionale presso l’Università di Sassari e di Milano-Bicocca, per poi dedicarsi agli insegnamenti di Diritto Internazionale, Diritto Internazionale Privato e Processuale e International Insolvency Law presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. La sua esperienza accademica annovera anche diverse partecipazioni come relatrice in corsi e seminari, sia in Italia che all’estero, nonché ruoli in qualità di visiting professor a Tolosa e alla LUISS in Diritto Internazionale Privato. Autrice di oltre 150 pubblicazioni in italiano, inglese, francese e tedesco, Stefania Bariatti è co-direttore della Rivista di Diritto Internazionale Privato e Processuale, membro di comitati scientifici in numerose riviste scientifiche, sia italiane che straniere, e membro di diverse associazioni e centri di ricerca italiani e internazionali.

Stefania Bariatti nel settore legale e gli incarichi di rappresentanza

Stefania Bariatti è iscritta all’Ordine degli Avvocati di Milano ed è patrocinante in Cassazione. La sua carriera legale prende avvio nel 2002, quando inizia a operare come avvocato esperto in diritto della concorrenza, contenzioso internazionale e arbitrato commerciale internazionale presso un noto studio legale italiano. Grazie alla rapida crescita professionale, è chiamata a dirigere lo studio di Bruxelles e la practice di diritto della concorrenza europeo e italiano. Si occupa anche di operazioni di concentrazione, procedimenti per intese e abusi di posizione dominante, procedure di insolvenza cross-border e procedimenti arbitrali. Parallelamente è attiva all’interno di importanti realtà italiane: nel 2015 entra infatti nel CdA di Banca Monte dei Paschi di Siena, dove è stata anche Presidente, e nel 2018 diventa Vicepresidente di ABI – Associazione Bancaria Italiana. Stefania Bariatti è oggi nei CdA di A2A, di MediaForEurope NV e di BNL, dove è anche presidente e membro di comitati endoconsiliari. Durante la sua carriera ha ricoperto incarichi di rappresentanza o su indicazione del Governo Italiano, tra cui la nomina a membro del Governing Council di UNIDROIT – International Institute for the Unification of Private Law, conferitole nel 2014 dall’assemblea degli Stati Membri su designazione dello Stato Italiano. Ha partecipato anche alla Conferenza dell’Aja di Diritto internazionale privato, dove è stata rappresentante dell’Italia in numerosi negoziati. Inoltre, ha rappresentato l’Italia al Comitato di diritto civile del Consiglio dell’Unione Europea e ha fornito assistenza al Parlamento Europeo e alla Commissione Europea nella redazione di strumenti legislativi. Dal 2011 è nel Gruppo di esperti della Commissione Europea sul diritto dell’insolvenza.

SG S.p.A.

SG S.p.A.: la crescita e i punti di forza della società

Oggi player nella distribuzione di elettronica, SG S.p.A. basa la sua attività sulla disponibilità immediata degli articoli, sulle consegne rapide e capillari e sul riassortimento costante della merce. La crescita e i punti di forza della società.

SG S.p.A.

SG S.p.A.: da attività di trading a partner ideale nella distribuzione di prodotti di elettronica

Oggi importante player della distribuzione di beni di consumo tecnici, SG S.p.A. nasce nel 2007 come attività di trading, investendo inizialmente sulla commercializzazione dei prodotti Telecom Italia. Tre anni più tardi la società lancia il proprio marchio di smartphone, telefoni cellulari e accessori Glam’Our, mentre nel 2020 inaugura la divisione Healthcare Solutions, progettata con lo scopo di assistere aziende e privati nella reperibilità di dispositivi sanitari e DPI di alta qualità. Oggi è impegnata nella distribuzione business-to-business: annovera nel proprio portafoglio oltre 1.500 prodotti e più di 3.000 clienti, tra cui Esselunga, Coop, Mediaworld, Amazon, SMA, Metro Italia, Carrefour, ePRICE, Groupon, Mondadori, Euronics, Expert, Iper, Il Gigante, Auchan, Conforama, Famila e Despar. SG S.p.A. è il partner ideale delle più grandi catene della GDO e GDS, dei piccoli e grandi dealer, dei system integrator, nonché dei reseller e degli shop indipendenti. Il percorso di crescita ha consentito alla società di diventare distributore dei principali marchi premium dell’elettronica come Huawei, Xiaomi, Amazfit, Tim, Panasonic, Roidmi e Sharp.

SG S.p.A.: l’attività e i punti di forza

SG S.p.A. opera attraverso le quattro sedi di Milano, Roma, Melfi e Bari e distribuisce la merce sul mercato nazionale e internazionale di Europa, America, Africa e Asia. La società fa di affidabilità, ricerca, innovazione e analisi i principi alla base dell’operato aziendale focalizzato su: distribuzione di elettronica di consumo, dispositivi sanitari e DPI; gestione di punti vendita di prodotti elettronici e telefonici; attività di barter. Le forti competenze del team di professionisti sul riassortimento costante della merce, sull’immediata disponibilità dei prodotti e sulla rapidità di consegna consentono all’azienda di contare su una rete di vendita capillare e su processi distributivi e logistici davvero efficienti. I gestionali logistici di ultima generazione presenti nei magazzini rappresentano un altro punto di forza di SG S.p.A. e garantiscono ai clienti la costante disponibilità dei prodotti. L’attività è inoltre contraddistinta da consegne rapide, sulle piattaforme logistiche o sui singoli punti vendita, consolidate dalla partnership siglata con Amazon che garantisce consegne entro 24 ore. Oggi la società punta ad affermarsi come partner di riferimento nella distribuzione di prodotti di elettronica.

Massimo Malvestio

Nordest, sempre più aziende puntano su Borsa o private equity: intervista a Massimo Malvestio

Che sia la quotazione in Borsa o il ricorso al private equity, negli ultimi due anni le aziende venete puntano sempre più su soluzioni finanziarie alternative. Un fenomeno agli inizi, secondo Massimo Malvestio.

Massimo Malvestio

Massimo Malvestio: a guidare il trend aumento dei multipli e legislazione favorevole

C’è chi parla di ricambio generazionale, chi di effetto della pandemia: sta di fatto che a partire dal 2020 si assiste ad un rapido aumento del numero di realtà venete quotate in Borsa o, ancora, protagoniste di operazioni di private equity. A fare luce sul fenomeno Massimo Malvestio. In un’intervista pubblicata da “Nordest Economia”, il fondatore di Praude Asset Management ha provato a spiegare le ragioni che negli ultimi anni stanno spingendo le aziende nordestine verso soluzioni finanziarie alternative al credito. In primis, un mercato che ha aumentato i multipli riconosciuti alle società di piccole e medie dimensioni. Secondo l’esperto c’è poi da considerare una legislatura sempre più favorevole: “Dal Governo Renzi in avanti – sottolinea Massimo Malvestiosono state approvate numerose misure per favorire la quotazione delle società di minori dimensione e per avvicinare il risparmio al capitale di rischio”.

Massimo Malvestio: private equity leva per lo sviluppo, ma attenzione ai rischi sociali

L’avvicinamento alla Borsa da parte delle aziende nordestine si spiega anche con una più ampia adesione ai criteri di accessibilità, aggiunge Massimo Malvestio: “A favore di una progressiva apertura al mercato gioca anche il fatto che la trasparenza è ormai nel Dna della stragrande maggioranza delle nostre imprese, per cui le regole imposte dalla Borsa non sono percepite come un trauma, diversamente da quello che poteva accadere nel passato”. Piazza Affari non rappresenta l’unica opzione. Sempre più aziende si affidano infatti al private equity: “Un’opportunità se l’imprenditore è in grado di gestirla. I fondi di private equity apportano capitali, che costituiscono una leva fondamentale per lo sviluppo delle imprese e quindi del territorio, e rafforzano i presidi di trasparenza nella comunicazione”. I rischi sono tuttavia dietro l’angolo, ricorda Massimo Malvestio: “Se i fondi acquistano la maggioranza facendo ricorso in maniera prevalente al debito e puntano a rivendere il prima possibile, senza mostrare alcun attaccamento verso l’impresa, la sua storia, la gente che ci lavora, il territorio che quell’impresa ha espresso, allora diventano socialmente pericolosi”.

Davide D’Arcangelo

Davide D’Arcangelo commenta il nuovo accordo tra Next4 e Ulixes Capital Partners

Ulixes Capital Partners e il Club Deal Investor Next4 hanno stretto un accordo quadro. La soddisfazione del co-fondatore di Next4 Davide D’Arcangelo.

Davide D'Arcangelo

Davide D’Arcangelo: l’accordo quadro tra Next4 e Ulixes Capital Partners

Una grande opportunità di crescita, un’occasione per continuare sulla strada dell’innovazione: così si presenta, secondo Davide D’Arcangelo, il nuovo accordo quadro sottoscritto da Next4. Il Club Deal Investor fondato da Angelo Paletta, Pierluigi Sassi e lo stesso Davide D’Arcangelo ha infatti reso noto l’accordo con Ulixes Capital Partners, holding prestigiosa che grazie a questa ambiziosa operazione entra a far parte del network di Next4. Ulixes Capital Partners è una holding di investimento in startup e PMI innovative italiane, focalizzata sullo sviluppo di progettualità comuni nel corso degli anni a venire. Next4 nasce invece nel 2018 dall’iniziativa di alcuni esperti di politiche industriali e del mercato dell’innovazione. L’obiettivo è di supportare progetti strategici a partire già dall’early stage, accompagnandoli dal progetto al mercato e affiancandoli durante la composizione del team e del management.

Il commento di Davide D’Arcangelo

“Ulixes è una realtà importante nel settore del venture capital, con una visione chiara del futuro e un approccio innovativo al business”: queste le parole di Davide D’Arcangelo, tra i fondatori di Next4, in occasione della sottoscrizione dell’accordo quadro con Ulixes Capital Partners. “Per questo”, ha continuato l’imprenditore, “siamo molto felici di questa stretta di mano e siamo certi che questa collaborazione contribuirà a farci crescere ancora sia come investitori che come punti di riferimento per l’ecosistema dell’innovazione italiano”. Nel comunicato ufficiale si legge in particolare che sono previste “collaborazioni verticali per l’attività in ambito commerciale e finanziario oltre che in ambito relazionale e comunicativo, garantendo un reciproco arricchimento sia in termini imprenditoriali che di crescita di network”. Next4 continua a lavorare per favorire la nascita di un nuovo ecosistema fertile per le innovazioni, la circolazione di idee e la creazione di nuovi modelli di business.