Gianni Lettieri

Atitech, concluso il Natale solidale. Gianni Lettieri: “Nel 2021 numeri raddoppiati” 

Dal 22 dicembre al 9 gennaio la realtà guidata da Gianni Lettieri ha messo a disposizione la propria mensa per cucinare pasti caldi e distribuirli alle famiglie del territorio.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: i dettagli della seconda edizione del Natale solidale di Atitech

3.800 pasti caldi consegnati a 200 famiglie in 19 giorni: sono i numeri della seconda edizione del Natale solidale di Gianni Lettieri. Consapevole dell’aumento delle disuguaglianze sociali, aggravate dalla pandemia, anche quest’anno l’azienda di Capodichino ha deciso di preparare pasti caldi e consegnarli alle famiglie in difficoltà che vivono tra i quartieri di Secondigliano, San Pietro a Patierno e Arenaccia. Gianni Lettieri, Patron di Atitech e ideatore dell’iniziativa, ha dichiarato: “Sono felice che quest’anno siamo riusciti a raddoppiare i numeri rispetto al 2021, garantendo più consegne e prolungando l’iniziativa di alcuni giorni”. A prendere parte al Natale solidale promosso dalla MRO guidata da Gianni Lettieri anche l’associazione Larsec di Vincenzo Strino, i cuochi della catena Fratelli La Bufala e la Banca di Credito Cooperativo di Napoli presieduta da Amedeo Manzo. I pasti, preparati nella mensa dello stabilimento Atitech, seguendo ogni giorno un menù diverso, venivano poi consegnati ancora caldi sul territorio grazie all’impegno dei volontari di Larsec.

Gianni Lettieri: “Proseguirò il mio impegno, necessario aiutare chi è in difficoltà”

Nonostante la soddisfazione per il successo dell’iniziativa, Gianni Lettieri ha chiarito che il suo impegno non può definirsi concluso: “A causa della pandemia troppe famiglie vivono in condizioni di indigenza – ha detto commentando i risultati del Natale solidale -. La situazione ormai è diventata insostenibile”. Secondo l’ultimo rapporto della Caritas sulla povertà in Italia, la crisi sociosanitaria messa in moto dal Covid-19 ha generato non solo nuove povertà, ma ha inasprito anche quelle preesistenti. Fin dai primi mesi dell’emergenza sanitaria l’imprenditore partenopeo, rivolgendosi in particolare ai suoi colleghi e ai Governi che si sono succeduti, ha lanciato diversi appelli di solidarietà. Sua anche l’idea di mettere a disposizione della regione Campania, gratuitamente, uno degli hangar per creare l’hub vaccinale di Capodichino. “Ognuno dovrebbe fare ciò che può per dare sostegno a chi vive in difficoltà – è il messaggio di Gianni Lettieri, che poi annuncia -. Presto con Atitech avvieremo ulteriori iniziative solidali”.

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi: BCC non possono agire come le grandi banche, necessario sensibilizzare sul tema

Da un lato il fenomeno della desertificazione territoriale, dall’altro le regole europee che equiparano le BCC ai grandi gruppi bancari. Per Alessandro Azzi sono queste le principali criticità del sistema del credito cooperativo.

Alessandro Azzi

Alessandro Azzi: “Covid ha mostrato i limiti dei nostri territori”

Nel 2021 in Italia il numero dei soci delle banche di credito cooperativo ha quasi raggiunto il milione e mezzo. Un segnale inequivocabile del bisogno sempre più diffuso di mutualismo e senso di comunità, soprattutto in epoca di pandemia. Ad oggi le BCC possono essere infatti considerate gli unici istituti bancari a dimostrare ancora una forte vicinanza ai territori. Per questo è fondamentale salvaguardare quello che Alessandro Azzi definisce un “modo differente di fare banca”. Il Presidente della Federazione Lombarda BCC lo ha dichiarato sul palco di “Obiettivo di prossimità: strategie cooperative per la ripartenza”, una due giorni organizzata lo scorso ottobre a Venezia per illustrare i risultati ottenuti dal sistema di credito cooperativo lombardo. Durante il suo intervento ha evidenziato quelle che secondo lui sono le criticità principali che le BCC si trovano a dover affrontare. In primis i rischi legati al fenomeno della desertificazione dei territori, messo in evidenza dalla pandemia. Sono sempre più i Comuni in cui le BCC rappresentano gli unici intermediari finanziari: “Nel PNRR – ha spiegato Alessandro Azzisi investono miliardi di euro per creare (o ricreare, dove nel tempo sono stati tolti) soggetti e ospedali di comunità a servizio dei territori. Lo stesso scenario lo sta vivendo il sistema del Credito, con la tendenza alla concentrazione in grandi gruppi bancari tendenzialmente più lontani dai territori”.

Alessandro Azzi: “BCC schiacciate dalle normative”

Ad aggravare i rischi della desertificazione anche gli effetti dell’attuale normativa comunitaria applicata al Credito Cooperativo. “Non è che spingendo le BCC ad adottare logiche che sono di grandi banche, si rischia di trasformarle in un’altra cosa? – è la domanda di Alessandro AzziI territori hanno più bisogno di credito cooperativo ma le BCC si sentono schiacciate, più che dal mercato, dalle normative che ci sono richieste. Su questo tema è importante sensibilizzare le autorità di controllo e anche chi oggi governa il nostro Paese”. Per il Presidente della Federazione è necessario salvaguardare i principi cardine che guidano il mondo del credito cooperativo: “Le Casse Rurali sono luoghi di solidarietà locale e mai come oggi le sfide globali chiamano in causa le realtà locali. L’invecchiamento, l’aumento delle disuguaglianze sociali, il bilanciamento vita-lavoro, il costo troppo alto dell’assistenza sociale – conclude Alessandro Azzisono tutte ‘domande’ che ci impegnano a cercare ‘risposte’ concrete”.

Il Presidente di AriSLA Mario Melazzini: 7 i vincitori del bando

Si è concluso il Bando 2021 promosso da AriSLA per finanziare progetti di ricerca sulla SLA: il Presidente Mario Melazzini annuncia i progetti vincitori.

Mario Melazzini

Il Presidente di AriSLA Mario Melazzini parla dei progetti finanziati dal Bando

La Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica ha promosso un bando volto a finanziare nuovi progetti di ricerca sulla SLA. A conclusione del bando, rivolto a tutti i ricercatori di Università italiane e di Istituti di ricerca pubblici e privati italiani non profit, il Presidente della Fondazione Mario Melazzini ha dichiarato che “quest’anno saranno finanziati sette nuovi progetti con un investimento complessivo di 874.950 euro”, spiegando inoltre che “sono 10 i gruppi di ricerca coinvolti, tra Roma, Milano, Trento, Padova e Torino, che consentiranno di ampliare la conoscenza su meccanismi ancora poco esplorati, legati all’insorgenza della neurodegenerazione e della neuroinfiammazione, e verificheranno l’efficacia di alcune molecole nel rallentare la progressione della Sla in modelli preclinici”. Per quanto concerne i vincitori, quattro progetti sono incentrati sull’esplorazione di nuovi approcci che permettano di comprendere meglio i meccanismi della malattia, mentre gli altri tre riguardano l’ambito delle applicazioni precliniche e cliniche.

Mario Melazzini: dalla nascita di AriSLA sono stati investiti oltre 14 milioni di euro in ricerca

La Fondazione AriSLA è nata nel 2008 grazie alla collaborazione di AISLA Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Cariplo e Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus. Sebbene la SLA sia una malattia che, solo in Italia, affligge circa 6mila persone, ad oggi sono ancora tanti gli interrogativi che restano senza risposta. L’unico modo che hanno i ricercatori e gli scienziati per indirizzare i pazienti verso farmaci e terapie efficaci è continuando a studiare la malattia. Le risposte possono quindi solo arrivare dalla ricerca. Per questo motivo, osserva Mario Melazzini, da quando è nata la Fondazione “ha investito più di 14 milioni di euro, sostenuto 142 ricercatori e 92 progetti da cui sono derivate più di 277 pubblicazioni scientifiche di rilevante impatto per la comunità scientifica”.

L’esperienza professionale di Nicola Volpi

Nato a Milano, classe 1961, Nicola Volpi è laureato in Business Administration presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Successivamente ha conseguito una specializzazione in Finanza presso SDA Bocconi. È considerato un pioniere del Private Equity in Italia.

Nicola Volpi

Gli esordi professionali di Nicola Volpi

Nicola Volpi è socio fondatore del fondo di Private Equity Permira e attuale CEO di Movidea, società di investimento fondata nel 2013 insieme a Emilio Petrone. Attivo da oltre 30 anni nel Private Equity, è considerato un esperto del settore, nonché precursore in Italia. Nicola Volpi avvia il suo percorso professionale in Sefimeta S.p.A. (divisione del Gruppo Montedison dedicata ai servizi finanziari) nel ruolo di Analista Finanziario. Successivamente entra in Sanpaolo Finance S.p.A. (oggi Banca Intesa), che lo nomina Responsabile della divisione Leverage Finance: a partire dal 1987 organizza il finanziamento delle prime operazioni di buy-out realizzate in Italia. Nel 1995 una nuova sfida professionale lo vede operare in Schroder Ventures Italy, realtà all’avanguardia in materia di Private Equity nel Paese, di cui diventa Partner nel 1997.

Nicola Volpi: la nascita di Permira e i successi in Movidea

Forte dell’esperienza maturata nel settore, nel 1999 Nicola Volpi è tra i soci fondatori di Permira: in breve tempo la società si afferma nel mercato internazionale del Private Equity, con fondi gestiti ad oggi pari a oltre 40 miliardi di euro. Nel 2005 diviene Chief Executive Officer di Permira Associati S.p.A. e opera anche all’interno dell’Executive Committee che guida Permira nel mondo. La sua gestione porta alla realizzazione con successo di diverse operazioni di acquisizione e dismissione di aziende leader nei propri mercati, quali Ferretti Yachts, Marazzi, Valentino, Sisal, TFL e Veneta Cucine. La sua carriera prosegue nel 2013 con la fondazione di Movidea, che guida tuttora nel ruolo di CEO. Avviata insieme a Emilio Petrone, la società è attiva nel settore dei beni e dei servizi di lusso, sia in Italia che all’estero. Nicola Volpi è oggi anche Membro del CdA di Horacio Pagani S.p.A., di cui è diventato azionista nel 2013, con ruoli di indirizzo strategico e supporto alla crescita. Dal 2014 al 2018 ha operato nel Board di FC Internazionale S.p.A., con contributi in materia di finanza straordinaria, pianificazione strategica e organizzazione.

GO15, parla il neo-Presidente Stefano Donnarumma: “Energia più che mai centrale”

Dal 1° gennaio Stefano Donnarumma è a capo dell’Associazione composta dai principali attori internazionali della trasmissione elettrica.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma (GO15): “Necessario mettere in sicurezza le reti contro il cambiamento climatico”

Pochi giorni fa l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Stefano Donnarumma è entrato ufficialmente in carica come Presidente di GO15. Il manager ha preso il posto di Ahmed Ali Al-Ebrahim, che mantiene la carica di Vice. L’Associazione, che raccoglie i 17 più importanti grid operator a livello internazionale, è stata creata nel 2004 con l’intento di condividere una strategia comune sulla sicurezza e sulla stabilità delle trasmissioni elettriche dopo i numerosi blackout che in quegli anni avevano colpito il pianeta. “Ho l’onore e ovviamente anche la grande opportunità di essere per il 2022 il Presidente di GO15 – ha dichiarato Stefano Donnarummaquesti operatori rappresentano più del 50% del flusso energetico globale e cooperano tra loro per affrontare temi importanti relativi alla trasmissione energetica e quindi tesi anche all’individuazione di soluzioni”. Durante la sua presidenza, l’AD e DG di Terna darà massima priorità alla resilienza delle reti: “Il cambiamento climatico in atto mette a dura prova le nostre infrastrutture. Per questo dobbiamo agire subito, realizzando importanti investimenti grazie ai quali mettere in sicurezza la rete”.

Stefano Donnarumma (GO15): grid operator protagonisti della transizione

Nella strategia annunciata da Stefano Donnarumma avranno un ruolo centrale anche transizione energetica e sviluppo delle rinnovabili. Temi, spiega il manager, oggi più che mai al centro dell’attenzione internazionale. Solo riconoscendo l’importanza delle infrastrutture di rete sarà possibile raggiungere la completa decarbonizzazione. Basti pensare alle difficoltà legate alle fonti rinnovabili: “Nessuno può decidere quando avere sole o vento. Dobbiamo quindi rendere le reti capaci di ricevere l’energia prodotta da queste fonti e di gestirla in maniera stabile e sicura”. Congestioni, colli di bottiglia vuoti: per Stefano Donnarumma la soluzione più efficace è rappresentata dai sistemi di accumulo: “Dopo il superamento delle centrali a carbone nel 2025, per un certo periodo sarà il gas a garantire la stabilità della rete, consentendo di modulare il carico. Ma entro il 2050, anno della neutralità carbonica, dovremo avere sistemi di accumulo sufficienti”.

EssilorLuxottica, Francesco Milleri: sostenibilità impegno forte del Gruppo, continueremo a creare valore

Il Gruppo guidato da Francesco Milleri ha chiuso il 2021 con un outlook positivo, confermando una rapida crescita di tutti gli indici finanziari. Merito, secondo l’AD, dello sforzo profuso da tutti i dipendenti.

Francesco Milleri

Francesco Milleri (EssilorLuxottica): “Mai smesso di costruire il nostro futuro assieme”

Il progetto degli smart glasses con Meta, la prima roadmap per un futuro sostenibile, diverse acquisizioni e numerose partnership siglate: sono solo alcune delle iniziative portate avanti da EssilorLuxottica nel 2021. A queste si aggiunge una forte ripresa economica, con il picco raggiunto nell’ultimo trimestre. Il Gruppo guidato da Francesco Milleri si conferma dunque ancora una volta leader mondiale nel settore dell’eyewear e dell’eyecare. Un risultato frutto dell’impegno delle sue persone, ha spiegato l’Amministratore Delegato nel messaggio di fine anno firmato insieme al suo vice Paul Du Saillant: “La vostra energia e la vostra passione – ha detto Francesco Milleri rivolgendosi ai dipendenti di EssilorLuxottica – ci hanno permesso di aiutare le persone nel mondo a vedere meglio e vivere meglio, nel segno della nostra mission aziendale”. La capacità di reagire alla crisi scaturita dalla pandemia ha dimostrato la profonda coesione del Gruppo: “Abbiamo ottenuto risultati importanti perché vicini anche nelle avversità”.

Francesco Milleri: “Carbon neutrality, circolarità e accessibilità alle cure della vista le nostre priorità”

Una vicinanza confermata anche dai numeri del Piano internazionale di azionariato diffuso “Boost 2021”, al quale hanno aderito circa 54mila dipendenti, con un tasso di sottoscrizione che passa dal 62 al 65% come annunciato lo scorso 22 dicembre. “Abbiamo molto di cui essere tutti orgogliosi – ha continuato Francesco Millerinon abbiamo mai smesso di costruire il nostro futuro assieme, guardiamo al 2022 con fiducia e ottimismo. EssilorLuxottica continuerà a guidare l’evoluzione del settore creando opportunità e valore”. Nel messaggio l’AD ha voluto ricordare anche le diverse iniziative sociali messe in campo, tra cui spicca “Eyes on the planet”, una roadmap che delinea gli obiettivi strategici di sostenibilità dell’azienda: “La sostenibilità è oggi un impegno forte del Gruppo, al centro delle nostre strategie – conclude Francesco MilleriLa piattaforma Eyes on the planet raccoglie la visione di sostenibilità attorno a importanti capi saldi come la carbon neutrality, la circolarità, l’accessibilità alle cure della vista nel mondo, l’inclusione e l’etica”.

Alessandro Benetton

L’infodemia e il sovraccarico informativo spiegate da Alessandro Benetton  

Siamo sottoposti quotidianamente, a tutte le ore, a un bombardamento di informazioni che è difficile da arginare. Per questo Alessandro Benetton illustra il fenomeno e detta le linee guida per non perdersi, in modo da orientarsi con giudizio nell’epoca del sovraccarico informativo.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: infodemia e sovraccarico informativo

“Siamo protagonisti di un’epoca in cui tutto si muove velocemente. Non passa un secondo senza che qualcosa di nuovo possa arrivarci davanti agli occhi”: Alessandro Benetton apre il suo appuntamento con la rubrica video “#UnCaffèConAlessandro” dando alcuni numeri che fanno riflettere: in un minuto vengono inviati 46 milioni di messaggi su WhatsApp e vengono visionate 500 ore complessive di video su internet. Un flusso inarrestabile di parole e informazioni ai quali siamo esposti ogni giorno, ad ogni ora: questa situazione esista rischia di diventare disorientante. Per questo Alessandro Benetton ha dedicato un episodio della sua rubrica social proprio ai fenomeni dell’infodemia e del sovraccarico informativo, parlandone partendo dall’ esperienza personale di ciascuno di noi e instaurando un dialogo interessante con l’utenza, con l’obiettivo di capire come riuscire a orientarsi consapevolmente in quest’epoca così complessa.

Alessandro Benetton: l’infodemia e le sue conseguenze durante l’epoca del Covid-19

L’infodemia, un termine coniato nel 2003, si riferisce all’eccessiva quantità di informazioni in circolazione, alcune affidabili ed altre invece inaffidabili, con difficoltà nel distinguerle. “Maggiore è il numero delle informazioni, più complicato diventa riuscire a trovare quella che davvero può arricchire la nostra conoscenza”, spiega Alessandro Benetton. La recente pandemia da Covid-19 ne è l’esempio lampante: “Ci sono state ondate di news e fake news sul Coronavirus, tutti abbiamo avuto dei dubbi sull’affidabilità e ci siamo sentiti disorientati”, riflette l’imprenditore. La conseguenza è proprio il sovraccarico informativo. “Non possiamo dare attenzione a tutto”, dichiara Alessandro Benetton, “questo diminuisce la nostra capacità di giudizio”. Ma allora qual è il segreto per non perdersi? È importante essere consapevoli di questi fenomeni e prenderne atto, per poi agire di conseguenza: mai smettere di farsi domande.

Riva Acciaio: ricerca, qualità e innovazione, la storia del primo operatore siderurgico italiano

Riva Acciaio ha contribuito all’evoluzione del settore siderurgico in Italia: ripercorrendone la storia, emergono i valori fondanti che l’hanno portata ad affermarsi a livello internazionale.

Riva Acciaio

Industria: la crescita di Riva Acciaio, eccellenza italiana

Nata nel 1954 su iniziativa di Emilio Riva, Riva Acciaio rappresenta il nucleo storico originario del Gruppo Riva. È insieme al fratello Adriano che nell’Italia del Secondo Dopoguerra Emilio Riva dà vita a una delle principali realtà destinate a entrare nella storia dell’intero settore siderurgico: oltre a impattare significativamente nella ricostruzione e nella ripartenza del Paese, l’azienda arriva negli anni a imporsi anche all’estero espandendosi coraggiosamente con l’acquisizione di importanti realtà produttive nei principali Paesi europei (Germania, Francia, Belgio e Spagna). Negli anni ’60, dopo diversi investimenti nell’innovazione e nella ricerca, l’azienda introduce la colata continua curva a tre linee: si tratta di una svolta per l’intera industria siderurgica italiana che, grazie a questa lungimirante intuizione, oltre a migliorare la resa del ciclo produttivo può anche ridurre i costi. In questi anni Riva Acciaio avvia un percorso di crescita facendo le sue prime acquisizioni sul territorio italiano. Negli anni ’70 la crescita dell’azienda del Gruppo Riva continua. Inizia a guardare oltre i confini nazionali: nascono sedi in Spagna, Canada e Francia.

Riva Acciaio: i recenti traguardi all’insegna della qualità e dell’innovazione

È il 1980 quando, grazie agli ingenti investimenti e alle numerose acquisizioni effettuate nei quindici anni precedenti, la produzione d’acciaio arriva a superare il ragguardevole traguardo di 1,1 milioni di tonnellate: un livello più che triplo rispetto alla fine degli anni ’60 che porta il Gruppo Riva a posizionarsi tra i principali operatori europei. La produzione di laminati deriva invece ormai maggiormente dall’estero: il 45% realizzato in Spagna, il 21% in Francia e il 34% in Italia. La crescita di Riva Acciaio non si ferma: nuove acquisizioni permettono di aumentare ulteriormente la produzione e tra il 1989 e il 1992 il Gruppo raggiunge anche il Belgio e la Germania. Oggi Riva Acciaio continua ad essere una delle più importanti realtà siderurgiche italiane raggruppando le attività nella penisola del Gruppo Riva. Specializzata nella realizzazione di prodotti lunghi e negli acciai di alta qualità, annovera nello stabilimento di Lesegno (CN) un avanzato laboratorio di ricerca e sviluppo, dotato di apparecchiature sofisticate come il simulatore termomeccanico “Gleeble 3800”. L’azienda, proiettata costantemente verso la qualità e la ricerca, collabora inoltre con importanti centri universitari e di ricerca, tra cui il Politecnico di Torino e l’Università di Pisa.

Municipia S.p.A.: il PNRR, opportunità, rischi e soluzioni per i Comuni italiani  

Municipia S.p.A., il Presidente Stefano De Capitani interviene all’assemblea annuale UNCEM: il PNRR, opportunità e soluzioni per non disperdere “i benefici che tutti ci aspettiamo da questa grande occasione”.

Municipia S.p.A.

Municipia S.p.A. all’assemblea annuale UNCEM: l’intervento del Presidente Stefano De Capitani

L’esperienza ma soprattutto l’impegno di Municipia S.p.A. nell’accompagnare i Comuni italiani nel percorso di Digital Transformation sono emersi nell’intervento del Presidente Stefano De Capitani all’assemblea annuale UNCEM. Diversi i temi affrontati: il PNRR e le prospettive per il settore, il digital divide, le soluzioni più efficaci e innovative. “Ben venga tutto ciò che aiuta ad aumentare le dotazioni tecnologiche” ha sottolineato il Presidente De Capitani: “Ma se queste non sono inserite in un quadro di servizi pubblici digitalizzati, facili, pensati per il cittadino e funzionanti, rischiamo di non raccogliere i benefici che tutti ci aspettiamo da questa grande occasione che è il PNRR”. Parlando poi della cittadinanza digitale, un tema “che sta diventando assolutamente centrale, più volte richiamato anche dalla politica”, il Presidente di Municipia S.p.A. ha posto l’attenzione sulle “nuove differenze” che “la spinta verso la digitalizzazione e verso la trasformazione delle pubbliche amministrazioni sta creando”: il rischio è “che i nuovi servizi digitali creino divisioni per via dei forti gap culturali esistenti e delle difficoltà di accesso da parte delle diverse fasce di popolazione”. In quest’ottica la Silver Economy di cui si parla sempre più frequentemente non può essere vista solo come un mercato: permane infatti “il tema di un’ampia parte della popolazione italiana anziana che ha delle fortissime difficoltà ad accedere ai servizi e ai pagamenti digitalizzati nell’ambito della PA”.

Municipia S.p.A.: PNRR e Digital Transformation, la società del Gruppo Engineering al fianco dei Comuni italiani

Municipia S.p.A. affianca Comuni di ogni dimensione nel percorso verso la trasformazione digitale puntando a costruire realtà tecnologicamente sempre più efficienti, sostenibili e sicure. In questo percorso si inserisce oggi il PNRR: un’opportunità che per i Comuni può tradursi però nel rischio di diventare “un’occasione persa fondamentalmente per una debolezza in termini di progettazione, ovvero della capacità delle pubbliche amministrazioni locali di mettere in campo interventi in grado di trasformare davvero i servizi pubblici, dai trasporti alla scuola, alla sicurezza; di renderli più accessibili e sostenibili da parte di tutta la popolazione”. Lo ha spiegato all’assemblea UNCEM il Presidente di Municipia S.p.A., la società del Gruppo Engineering che in materia di Digital Transformation ha all’attivo numerosi progetti di rilievo in tutto il Paese: “Quando parlo di progettazione intendo non solo acquistare tecnologia, perché come detto rischia di diventare una barriera, ma di visione strategica. Penso che su questo punto il partenariato pubblico-privato sia fondamentale, in quanto le aziende possono portare ai Comuni la capacità di pensare in modo diverso. L’azienda che si avvicina ad un progetto pubblico investe un determinato capitale e si assume il rischio, quindi ha tutto l’interesse che il servizio funzioni e non resti una cattedrale nel deserto”.

Stefano Donnarumma: Terna, sostenibile il 95% degli investimenti del Gruppo

Stefano Donnarumma: nel Piano di Sviluppo e nel Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy” l’impegno concreto di Terna per un sistema elettrico sempre più all’insegna dell’efficienza e della sostenibilità.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: obiettivi di sostenibilità, Terna a supporto del Paese

Regista e abilitatore della rete energetica nazionale, Terna si conferma in prima linea nella sfida sostenibile intrapresa dal Paese: un percorso che il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma porta avanti nel solco del Global Compact delle Nazioni Unite realizzando progetti che possano dare slancio e contribuire significativamente alla transizione energetica. Lo dimostra anche il volume di investimenti programmati, al 95% di natura sostenibile in base ai criteri della Tassonomia Europea: nello specifico, attraverso il Piano di Sviluppo 2021, 18,1 miliardi di euro destinati ai prossimi 10 anni, insieme ad altri 9 miliardi di investimenti con il Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”. Cifre significative che rafforzano il ruolo centrale di Terna nel sistema energetico italiano. Non solo: il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma punta infatti a sostenere il Paese nel percorso verso gli importanti obiettivi europei di “emissioni nette zero” al 2050.

Stefano Donnarumma: sostenibilità e rinnovabili sempre più al centro dei progetti di Terna

Nello specifico il Piano decennale consentirà di apportare benefici non solo in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera ma anche nella dismissione di reti obsolete. Come evidenziato dall’AD e DG Stefano Donnarumma in più occasioni, ciò equivale a tagliare emissioni di Co2 in atmosfera pari a 5,6 milioni di tonnellate annue (quasi il doppio rispetto al Piano precedente), oltre a demolire 4.600 km di infrastrutture obsolete (800 in più rispetto al Piano precedente). Tra gli obiettivi primari, anche quello di sviluppare progetti che favoriscano l’integrazione delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico, incrementandone i livelli di sostenibilità, sicurezza e resilienza. La rilevanza dei progetti di Terna è riconosciuta anche in ambito internazionale: leader nella lotta al cambiamento climatico per CDP (Carbon Disclosure Project), il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma è infatti riconosciuto dalle più accreditate agenzie di rating ESG a livello globale, che ne attestano la qualità e la solidità del modello di business. Il Gruppo è inoltre presente nelle maggiori classifiche e indici ESG: tra questi, Dow Jones Sustainability Index, Bloomberg Gender Equality Index, Ftse4Good, Euronext Vigeo Eiris, Ecpi, Mib 40 Esg, Msci, Glio/Gresb Esg Index e Stoxx Global Esg Leaders.