Nuova avventura per Cristina Scocchia: dal 2022 non sarà più AD di KIKO

Dal 1° gennaio prenderà il timone di Illycaffé, che punta ad essere quotata in Borsa. Cristina Scocchia: “Con Kiko percorso bello e adrenalinico”.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia: “Oggi Kiko è tornata ai livelli pre-pandemia”

Era l’estate del 2017 quando Cristina Scocchia, dopo aver guidato L’Oréal Italia, assunse l’incarico di Amministratore Delegato di KIKO. In pochi anni, è riuscita a portare a termine la ristrutturazione dell’azienda di proprietà del Gruppo Percassi, che nel 2019 ha avviato una vera e propria fase di espansione. Un percorso che l’AD di KIKO ha portato avanti nonostante lo scoppio della pandemia e l’impatto dell’emergenza sulle attività e sugli indici finanziari. I risultati del 2021 le danno ragione. Nei primi nove mesi dell’anno l’azienda è cresciuta infatti del 40% rispetto all’anno precedente. Oggi KIKO è una realtà solida con stime per il futuro più che positive. Dal 1° gennaio Cristina Scocchia passerà alla guida di Illycaffé: il Gruppo italiano ha deciso di affidare l’incarico alla manager con l’obiettivo di una futura quotazione in Borsa. “In Borsa — ha dichiarato l’AD in un’intervista al “Corriere” — le amministratrici delegate donna sono una strettissima minoranza, il mio esempio può essere uno stimolo ulteriore”.

KIKO, cosa prevede l’ultimo Piano industriale targato Cristina Scocchia

Nonostante l’incarico come CEO di Kiko stia volgendo al termine, la volontà di Cristina Scocchia è quella di lasciare un’azienda in piena salute. Oltre a chiudere il terzo trimestre dell’anno segnando un +70% rispetto al 2020, il leader italiano del settore della cosmesi ha infatti già dato il via al nuovo Piano industriale 2021-2023. “Anche quest’anno abbiamo continuato a investire – ha detto la manager – siamo entrati in 15 Paesi e abbiamo aperto 80 negozi. Tutto questo ci ha permesso, in due anni così complessi, di creare 1.000 posti di lavoro, incluse 100 assunzioni nella sede globale di Bergamo. Se non ci saranno nuove restrizioni nei principali Paesi in cui operiamo – aggiunge – stimiamo di chiudere l’anno a +50% rispetto al 2020″. In linea con il precedente, il nuovo Piano di Cristina Scocchia punta ancora una volta su innovazione di prodotto, omni-canalità e crescita nei mercati asiatici e medio-orientali. Entro il 2023 uno degli obiettivi principali è infatti l’apertura di 300 nuovi punti vendita. Verrà inoltre rafforzata l’attenzione alla sostenibilità: entro il 2025 il 50% del packaging dell’azienda sarà sostenibile e tutti i fornitori rispetteranno standard ambientali e sociali ancora più elevati.

Smart working, Enel: l’intervento di Claudio Machetti

Sono numerose le aziende che hanno adottato il modello dello smart working per far fronte all’emergenza sanitaria. Claudio Machetti: cogliere le opportunità offerte dal lavoro flessibile.

Claudio Machetti

Claudio Machetti: lo smart working rappresenta una grande opportunità

L’emergenza sanitaria ha fatto registrare un’impennata dello smart working che oggi rimane la scelta di numerose aziende italiane. In una conversazione con Claudio Machetti, il Direttore della Global Energy and Commodity Management Line di Enel esprime il proprio pensiero sul nuovo modello di lavoro flessibile: “Penso che lo smart working sia una grande opportunità per i colleghi e per l’azienda, si tratta di usarla nella maniera giusta”. Nel 2020 il Gruppo Enel ha esteso la nuova modalità a un totale di circa 37mila lavoratori permettendo ai propri dipendenti di lavorare da remoto. Secondo il manager, il lavoro agile permette di impiegare meglio il tempo e rappresenta una grande opportunità da sfruttare al massimo in quanto consente una generale ottimizzazione. La pandemia rappresenta “un grande punto di discontinuità. C’è poco da fare, non si torna più al punto in cui siamo rimasti prima”, sottolinea Claudio Machetti, “la discontinuità è discontinuità da tutti i punti di vista e quindi inizierà una vita nuova”.

Claudio Machetti: gli incarichi in Enel

Come sottolinea Claudio Machetti, nonostante non tutti i lavori si prestino allo smart working, questo modello flessibile consente di migliorare la qualità della vita dei lavoratori. Il Direttore della Global Energy and Commodity Management Line di Enel (Global Trading fino a marzo 2021) è entrato a far parte del Gruppo nel 2000, dopo la precedente esperienza in Ferrovie dello Stato Italiane. Inizialmente nominato Responsabile dell’Area Finanza, collabora alla creazione di Enel Insurance ed Enel factor, per la quale sarà nominato Amministratore Delegato. Diventa quindi il Direttore dell’unità Risk Management e successivamente passa ai vertici della Business Line del Gruppo. Oggi Claudio Machetti è impegnato nella gestione del sourcing di gas, carbone e olio combustibile e si occupa dei mercati all’ingrosso relativi alle commodity energetiche come gas, coal, power, CO2 e oil.

Ares Ambiente

“LombardiaPost”, Ares Ambiente premiata come azienda Best Performer

Fondata a Treviolo, Ares Ambiente opera nel settore dell’intermediazione dei rifiuti e nella gestione degli impianti autorizzati. Per l’azienda il riconoscimento è il risultato dell’impegno responsabile e trasparente verso tutti gli stakeholder.

Ares Ambiente

Ares Ambiente, un’eccellenza lombarda dalla performance solida

Ares Ambiente entra di diritto tra le imprese con la migliore solidità economica e finanziaria della provincia di Bergamo. L’azienda, specializzata nell’intermediazione dei rifiuti e che da anni offre i suoi servizi su tutto il territorio italiano, è stata infatti premiata come “Best Performer” da “LombardiaPost”. Realizzato da ItalyPost, lo studio promosso dal quotidiano lombardo nasce per conoscere le realtà performanti delle sei province più industrializzate d’Italia. Fatturato ed EBITDA i valori su cui si basa la classifica stilata dal Centro Studi. L’evento di premiazione si è tenuto lo scorso 22 novembre al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII di Bergamo. “Il riconoscimento è il risultato dell’impegno nel fare impresa in modo responsabile e trasparente verso i nostri partner e verso la comunità – scrive Ares Ambiente in una nota – e testimonia la visione del fondatore, Marco Domizio, che persegue obiettivi di trasparenza ed efficienza economica”.

Ares Ambiente: le dichiarazioni del CEO Marco Domizio

Come Best Performer 2021, Ares Ambiente si è distinta per il percorso di crescita intrapreso e i risultati raggiunti tra il 2017 e il 2020. L’azienda, secondo la ricerca di ItalyPost, è riuscita a reagire positivamente alle sfide della pandemia e alla profonda incertezza economica del periodo dimostrando stabilità, resilienza e solidità costanti. “Non abbiamo mai fatto venire meno il nostro impegno a conferire i rifiuti delle attività produttive – ha commentato Marco Domizio, founder e CEO di Ares AmbienteLo abbiamo fatto nel modo più efficiente possibile e secondo criteri di tracciabilità e pratiche amministrative che rispettano la normativa vigente. Un risultato raggiunto grazie a tutti coloro che ogni giorno contribuiscono a consolidare la nostra posizione nel mercato, lavorando con la massima professionalità e con competenze che continuano a crescere e rinnovarsi”.

House to House

House to House sul mensile “Focus”: l’approfondimento sull’asciugatrice Agento Professional

House to House è un’azienda specializzata nella produzione e vendita di elettrodomestici e prodotti per l’igiene della casa: un’attività su cui si è soffermata anche la nota rivista a carattere scientifico “Focus” con un articolo dedicato.

House to House

House to House: “Focus” sottolinea la validità di Agento Professional

Migliorare la qualità della vita delle persone non è compito da poco, soprattutto in un periodo in cui gli impegni dentro e fuori casa sono numerosi e all’ordine del giorno. Riuscire a farlo apporta un valore nel quotidiano e rappresenta un traguardo da evidenziare e approfondire: lo ha fatto “Focus”, rivista italiana conosciuta in ambito scientifico, dedicando un articolo all’approccio fortemente innovativo di House to House. Il mensile ha analizzato in particolare le caratteristiche di Agento Professional, asciugatrice di punta dell’azienda: dotata di elementi di grande innovazione come la tecnologia Double Power Technology – che consente di scegliere tra le due migliori tecnologie riscaldanti – e un’attenzione massima all’efficienza energetica, Agento Professional riesce a fornire un miglioramento concreto alla qualità della vita delle persone. È questo un obiettivo perseguito da House to House fin dalla nascita: apportare benessere alle famiglie sollevandole dalle incombenze quotidiane legate al bucato.

L’innovazione si conferma un importante valore aggiunto: la soddisfazione di House to House

“È motivo di grande orgoglio per House to House sapere che Focus, la prestigiosa rivista a carattere scientifico, ha voluto dedicare uno spazio all’interno delle proprie pagine”, così l’azienda in una nota: “L’innovazione si conferma un valore aggiunto fondamentale, quindi, segnando la differenza con tutto quello che il mercato propone”. E dell’innovazione l’azienda con sede a Villorba (TV) ha fatto un elemento centrale nelle proprie attività, attraverso investimenti continui in ricerca e sviluppo, studi tecnologici e analisi di mercato. Da qui il successo di un elettrodomestico come Agento Professional: “Focus ha voluto evidenziare anche i risultati che confrontano un tessuto asciugato con un metodo tradizionale e lo stesso tessuto asciugato in Agento Professional”, si legge nella nota diffusa da House to House. “La differenza è notevole, evidente ad occhio nudo ed è garanzia di una soddisfazione piena, che va ben oltre le aspettative di ogni Cliente”, ha aggiunto l’azienda: “Ringraziamo quindi Focus per questa grande opportunità; per noi è un punto di visibilità molto importante, che conferma da una parte il nostro brand e dall’altra la validità della nostra Agento”.

Private Banking, a dicembre record di raccolta per Banca Generali

Per l’Istituto di Private Banking guidato da Gian Maria Mossa raggiunti obiettivi superiori alle stime: “Fiducia rinnovata il miglior biglietto da visita in vista del nuovo Piano triennale”, ha dichiarato l’AD di Banca Generali.

Private Banking, per Banca Generali i migliori dati di raccolta della storia

Sono 7,7 i miliardi di euro raccolti complessivamente da Banca Generali nel 2021. Si tratta di un risultato storico per l’Istituto leader del Private Banking. La raccolta totale dello scorso anno ha superato infatti di 800 milioni (+31% a/a) il precedente record registrato nel 2017 (6,9 miliardi). Il primato del 2021 spetta al mese di dicembre, che secondo i dati rilasciati dal Gruppo si è chiuso con una raccolta pari a 849 milioni di euro, superiore rispettivamente ai 782 milioni di dicembre 2020 e agli 810 milioni di novembre scorso. Il miglior dato mensile di sempre: “La raccolta mostra un’ottima qualità e diversificazione – ha fatto sapere l’Istituto di Private Banking guidato da Gian Maria Mossa – l’insieme delle soluzioni gestite, assicurative e amministrate ha sfiorato infatti il miliardo (986 milioni, +24%) mentre si è ridotta la liquidità parcheggiata nei conti correnti”. Anche il record annuale è stato possibile grazie a mix e diversificazione di prodotto, ha sottolineato Banca Generali. Dei 7,7 miliardi di raccolta, circa 5,3 sono impegnati in soluzioni gestite che nel 2021 hanno ottenuto risultati particolarmente positivi: 938 milioni per i contenitori finanziari e 1,4 miliardi per quelli assicurativi.

Private Banking, le dichiarazioni dell’AD e DG di Banca Generali

Nel 2021 più che positive anche le performance di Lux IM, l’innovativa Sicav di Banca Generali lanciata nel 2018, che si attesta a 1,5 miliardi di raccolta, e delle masse in Consulenza Evoluta, che hanno raggiunto i 7,3 miliardi. Gian Maria Mossa, Amministratore Delegato e Direttore Generale dell’Istituto di Private Banking, ha dichiarato: “Il grande lavoro al fianco dei clienti nella diversificazione e protezione del patrimonio e l’impegno nell’innovazione degli strumenti e della rosa d’offerta stanno portando a obiettivi superiori alle nostre stesse stime”. Il merito dei risultati raggiunti, secondo Mossa, non è quindi frutto di promozioni o incentivi, ma dell’impegno costante e della professionalità della rete di banker e wealth manager. Grazie ai risultati ottenuti nell’ultimo anno, Banca Generali consolida la sua posizione nel Private Banking e guarda già al futuro: “I numerosi riconoscimenti, il modello d’offerta sostenibile e l’efficienza delle gestioni e delle soluzioni digitali confermano l’efficacia del percorso intrapreso – ha detto Mossa – ma è soprattutto la fiducia che continua a crescere da parte dalla clientela il miglior biglietto da visita con cui presentare le nostre ambizioni di sviluppo in vista del nuovo piano triennale in agenda a febbraio”

Riva Acciaio logo

Gruppo Riva: i numeri della ripresa dell’operatore siderurgico leader in Europa

Conclusosi il secondo anno di pandemia, Gruppo Riva tira le somme e raccoglie i frutti delle scelte coraggiose effettuate a inizio 2021.

Gruppo Riva

Gruppo Riva: la ripresa nel 2021

Il 2020 è stato un anno difficile per tutti i comparti economici e ha interessato tanto le piccole come le grandi imprese. Tra chi ha dato prova di grande resilienza Gruppo Riva, che ha concentrato i suoi sforzi sulla ripresa, vedendo i frutti del proprio lavoro già nel primo trimestre del 2021. Nel 2020, l’operatore siderurgico ha infatti destinato 88 milioni di euro agli investimenti, ponendosi “nelle condizioni di essere pronto a cogliere la ripresa” e mantenere “la propria leadership nel segmento di riferimento”. Nei primi mesi del 2021 il Gruppo ha potuto assistere ad un aumento della produzione pari al 18%, arrivando a produrre 1.666 milioni di tonnellate di acciaio, 259 milioni in più rispetto a quanto fatto nel primo trimestre del 2020. Con un incremento del 21% rispetto al fatturato dell’esercizio precedente, Gruppo Riva ha toccato quota 881 milioni.

Il ruolo di Gruppo Riva nel panorama europeo

L’operatore siderurgico, specializzato nella realizzazione di prodotti lunghi e acciai di qualità, ricopre una posizione di leadership non solo a livello nazionale ma anche europeo. I 21 stabilimenti produttivi del Gruppo, che lavora soprattutto per i settori dell’edilizia, dell’automotive, della meccanica e della cantieristica, sono dislocati tra Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna e Canada. Di questi solo cinque sorgono sul territorio italiano. In effetti, il fatturato di Gruppo Riva deriva soprattutto dalle controllate europee, dalle quali proviene circa l’89%, mentre solo l’11% è legato all’attività delle società italiane.

Carlotta Ventura: il nuovo corso di A2A, da multiutility a Life Company 

“Vogliamo raccontare il nostro purpose, la nostra ragion d’essere. Abbiamo scelto di definirci una Life Company quando stavamo scrivendo il nuovo Piano Industriale”: Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A, dialoga con “Adnkronos” sul significato di una Life Company oggi.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura ad “Adnkronos”: l’attenzione alla qualità della vita in A2A

Sostenibilità di lungo periodo, attenzione alla qualità della vita, strategie di economia circolare, trasparenza: sono questi alcuni dei punti cardine evidenziati da Carlotta Ventura in un recente intervento su “Adnkronos”. Occasione in cui la manager ha parlato del percorso che A2A ha intrapreso da tempo e ha condotto il Gruppo a identificarsi come Life Company. “Ci occupiamo di acqua, aria, ambiente, terra ed energia, elementi fondamentali per la vita. Nel senso che ci occupiamo della qualità della vita delle persone e delle comunità che serviamo”, così il Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs: una filosofia aziendale che, incentrando le attività nell’offerta di servizi essenziali, ha portato A2A a oltrepassare il concetto di multiutility e abbracciare quello più significativo e autentico di Life Company. Per far ciò, ha aggiunto Carlotta Ventura, il Gruppo ha predisposto un Piano Industriale decennale (2021-2030) che stabilisce azioni, strategie e progetti nel segno della sostenibilità. “Il Piano Industriale, presentato a gennaio 2021, mette a terra il purpose di Life Company e ne è la realizzazione concreta”, ha dichiarato nell’intervento.

Carlotta Ventura: economia circolare e decarbonizzazione, il Piano 2021-2030 di A2A

Come evidenziato da Carlotta Ventura, si tratta di “un Piano decennale che si occupa di infrastrutture, da 16 miliardi di investimenti su due pilastri – economia circolare e transizione energetica – e guidato dalla sostenibilità”. È forte in A2A l’indirizzo verso principi di economia circolare, per cui il Gruppo ha dedicato 6 miliardi di euro in aree quali recupero di calore disperso, riduzione delle perdite idriche e chiusura del ciclo dei rifiuti. Sono 10, invece, quelli destinati alla decarbonizzazione e all’elettrificazione dei consumi, attraverso la crescita delle rinnovabili e il supporto alle esigenze di flessibilità del sistema elettrico. Ma le attività, come evidenziato dalla manager, sono in continuo sviluppo nella Life Company: “Stiamo lavorando all’aggiornamento del Piano e misureremo tutto quello che facciamo secondo i criteri della Tassonomia Europea”. La direzione è quella della transizione ecologica: “Un obbligo, non abbiamo alternative, è evidente che vada portata a termine cercando di non lasciare indietro nessuno nel passaggio tecnologico e culturale che stiamo attraversando”, così Carlotta Ventura nell’intervento, che sottolinea in conclusione come tale percorso vada compiuto anche “nel comportamento quotidiano di ogni persona di A2A, un’azienda composta da 13mila dipendenti, tutti occupati a dare il proprio contributo per una crescita sostenibile”.

L’esperienza professionale di Cristiano Poponcini

Dottore in Economia e Commercio e Revisore Contabile, Cristiano Poponcini ha alle spalle oltre 30 anni di esperienza nella consulenza aziendale, organizzativa e gestionale.

Cristiano Poponcini

Cristiano Poponcini: le tappe della carriera negli anni ’90

Originario di Monza, Cristiano Poponcini è laureato in Economia e Commercio, indirizzo “Professionale” (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, 1993) e in Giurisprudenza (Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma, 2017). Avvia il suo percorso professionale abilitandosi all’esercizio della professione di Dottore Commercialista e iscrivendosi all’Ordine dei Dottori Commercialisti di Monza e della Brianza. Dopo aver svolto un periodo di apprendistato presso due studi professionali, Cristiano Poponcini entra a far parte del rinomato Studio Legale Carpinelli, dove si occupa di ristrutturazione e risanamento aziendale. Successivamente, fonda lo Studio Poponcini, realtà che riesce ad anticipare l’ormai diffusa concezione della “società tra professionisti”. Lo Studio fornisce servizi qualificati a supporto delle aziende in crisi. In quegli anni, Cristiano Poponcini opera parallelamente in attività consulenziali per operazioni di ristrutturazione aziendale, procedure di risanamento e di accesso alle procedure concorsuali. Fornisce assistenza, inoltre, a persone fisiche nell’accesso alla procedura di sovra indebitamento (Legge 3/2012, cosiddetta “Legge salva suicidi”). Forte delle competenze maturate, ricopre anche incarichi su nomina giudiziaria, tra cui: Curatore Fallimentare e Commissario Giudiziale (dal 1996), Consulente Tecnico del Giudice Penale e del Pubblico Ministero in ambito penale commerciale e di usura (dal 1998), Custode Giudiziario e Professionista delegato alle vendite giudiziarie immobiliari (dal 1999).

Cristiano Poponcini: la carriera nell’ODCEC di Monza e il presente professionale

Revisore legale dei Conti e Revisore degli Enti Locali, Cristiano Poponcini ha lavorato, inoltre, come conciliatore e arbitro nella risoluzione di controversie. Del 1998 è invece la nomina a Consigliere e Segretario dell’Associazione Interprofessionale di Monza e della Brianza, di cui diventa Presidente nel 2007. Opera anche nella Commissione Procedure Concorsuali presso l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Monza e della Brianza e ne assume, in seguito, la presidenza. Successivamente, rimette il mandato in virtù della nomina a Consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Monza e della Brianza. È stato anche Mediatore per la Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi (2011) e ha prestato servizio nella Commissione Praticanti Dottori Commercialisti (1997-2002) e nella Commissione Imposte Indirette (1998 – 2001). Ha operato altresì nella Commissione Esami di Stato di Dottore Commercialista ed Esperti Contabili (Università Bicocca di Milano). Relatore in Banca d’Italia in occasione della riforma del Processo Esecutivo – nonché in diversi corsi di specializzazione e convegni – Cristiano Poponcini ha partecipato alla stesura del “Formulario Commentato della Legge Fallimentare” (Ipsoa) e alla successiva edizione del 2014. Il suo presente professionale è incentrato sulle attività di consulenza aziendale, organizzativa e gestionale, anche collaborando direttamente nelle aziende clienti.

Pietro Vignali

Parma, Pietro Vignali: contro le Baby Bang presidi con Esercito e Polizia Locale

Il fenomeno delle Baby Gang a Parma è ormai diventano un problema da affrontare con serietà e tempestività. Pietro Vignali, intervenuto in un servizio di “Fuori dal coro”, propone lo schieramento di nuclei dedicati alla sicurezza.

Pietro Vignali

Pietro Vignali: a Parma è allarme Baby Gang

Il servizio di “Fuori dal coro”, nel quale è intervenuto Pietro Vignali, ha introdotto il problema che sta dilagando a Parma: le Baby Gang. I gruppi di giovani si ritrovano, ormai da anni, nelle piazze del centro storico della città (come piazza Ghiaia), diventando i protagonisti di furti, risse e aggressioni nei confronti dei coetanei. Le bande di ragazzi terrorizzano la città intera, commercianti compresi che ricorrono alla vigilanza privata e, in alcuni casi, si vedono costretti a chiudere la propria attività per evitare danni ulteriori. Parma, città di arte e cultura, è diventata un’area di tensione e paura: nonostante i controlli, le risse e le aggressioni continuano infatti a ledere la società. Pietro Vignali si batte per cercare di proporre soluzioni concrete che possano contenere questo fenomeno violento. I nuclei dedicati alla sicurezza sembrano essere il deterrente più immediato per contrastare il problema e creare un’area di protezione verso la città.

“Fuori dal coro”: l’intervento di Pietro Vignali

Pietro Vignali, ex Sindaco di Parma, è intervenuto durante il servizio di “Fuori dal coro” sulle Baby Gang e sulla violenza che sta sconvolgendo non solo il centro, ma interi quartieri della città. Le aggressioni, i furti e le maxi risse sono ormai all’ordine del giorno. Il fenomeno non deve essere sottovalutato, ma va quindi affrontato attraverso politiche immediate e concrete con il supporto di nuclei dedicati alla sicurezza urbana e, nelle aree più critiche, con l’intervento di militari in divisa. In passato il medesimo problema era stato risolto da Pietro Vignali con cinque presidi fissi, giorno e notte, dell’Esercito con la Polizia Locale. L’Amministrazione aveva inoltre integrato ai controlli diversi laboratori familiari nei quartieri, centri giovanili e politiche giovanili proattive con l’obiettivo di offrire maggiori opportunità ai giovani. L’implementazione di tali iniziative permise, in poco tempo, di mettere un punto definitivo sulla questione delle Baby Gang, della violenza e della microcriminalità giovanile.

Federico Motta Editore

Premio Nobel per la fisica: Giorgio Parisi celebrato da Federico Motta Editore

Dopo numerosi anni l’Accademia di Svezia premia nuovamente un italiano: Giorgio Parisi insignito del Premio Nobel per la fisica. Scopriamo insieme i i contenuti dell’Enciclopedia Motta e dei volumi di Decenni di storia contemporanea pubblicati da Federico Motta Editore.

Federico Motta Editore

Premio Nobel: Federico Motta Editore celebra Giorgio Parisi

Premiato “per la scoperta dell’interazione di disordini e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica alla scala planetaria”, il 12 ottobre 2021 Giorgio Parisi ha vinto il Premio Nobel per la fisica, insieme ai climatologi Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann. Attraverso i contenuti dell’Enciclopedia Motta e dei Decenni di storia contemporanea, Federico Motta Editore lo celebra menzionando anche i precedenti Nobel italiani. Giorgio Parisi è originario di Roma (1948) e in seguito al percorso di studi come allievo di Nicola Cabibbo, diventa docente di fisica teorica presso l’Università di Roma La Sapienza. Il fisico italiano è noto in tutto il mondo per i suoi studi sui sistemi complessi, vale a dire sistemi dinamici composti a loro volta da altri sistemi dinamici più semplici. Come ricorda Federico Motta Editore, tale definizione raggruppa sia fenomeni piccoli (come gli atomi) sia fenomeni grandi (come i sistemi planetari): Giorgio Parisi si è infatti occupato di diversi ambiti tra cui lo studio sul volo degli stormi, i modelli per approfondire i cambiamenti climatici e l’evoluzione della pandemia di Covid-19.

Federico Motta Editore: i Premi Nobel italiani

Come ricorda Federico Motta Editore, sono passati molti anni dall’ultima volta in cui l’Accademia di Svezia ha conferito il premio a personalità italiane. I nomi in lizza per l’ambito riconoscimento non sono però mai mancati: grazie ai suoi libri e alla sua attività intellettuale Umberto Eco è stato considerato dalla stampa un possibile candidato al Premio Nobel per la letteratura, e come lui anche altri scienziati e scrittori. Giorgio Parisi è il ventesimo intellettuale ad aver ricevuto il prestigioso premio. I primi italiani sono stati Carducci (letteratura) e Golgi (medicina) nel 1906. Dopodiché i Nobel per la fisica sono stati conferiti a Marconi, Fermi, Segrè, Rubbia, Giacconi e Parisi. Carducci, Deledda, Pirandello, Quasimodo, Montale e Fo sono invece stati insigniti del Nobel per la letteratura. Federico Motta Editore ricorda inoltre i cinque Premi Nobel per la medicina: Camillo Golgi, Daniel Bovet, Renato Dulbecco, Rita Levi Montalcini e Mario Capecchi. Non solo, nel 1907 Ernesto Teodoro Moneta ha vinto il Nobel per la pace, Giulio Natta per la chimica nel 1963 e Franco Modigliani per l’economia nel 1985.