Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: è giunta al termine l’esperienza significativa dell’hub vaccinale di Capodichino

Era stato inaugurato lo scorso 2 maggio: raggiunto il traguardo delle 260mila vaccinazioni somministrate, l’hub vaccinale di Capodichino, reso possibile grazie alla generosità del Presidente di Atitech Gianni Lettieri, raggiunge l’obiettivo per cui era nato e, quindi, chiude.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: è stato un esempio virtuoso di sinergia tra pubblico e privato

Mettendo a disposizione un intero hangar di Atitech per trasformarlo in hub vaccinale, Gianni Lettieri ha dato un contributo enorme alla campagna vaccinale della Regione Campania. Sebbene non sia cosa da tutti, il Presidente di Atitech ci tiene a sottolineare: “Lo rifarei di nuovo, senza pensarci due volte”. Gianni Lettieri aveva, infatti, ribadito più volte che per uscire dalla pandemia c’era bisogno della collaborazione di tutti. Così, dopo aver donato 20mila mascherine e aver messo a disposizione la mensa aziendale per le famiglie bisognose, ha “prestato” alla Regione Campania uno degli hangar di Atitech a Capodichino. Per il Presidente, si è trattato di “un’esperienza significativa, un esempio virtuoso di sinergia tra pubblico e privato che ha visto collaborare insieme l’Atitech, la regione Campania e l’Asl Napoli 1 Centro”. La chiusura dell’hub non sancisce però la fine delle collaborazioni tra l’azienda e le istituzioni. “Atitech – sottolinea Gianni Lettieriadesso guarda fiduciosa al territorio e continuerà ad impegnarsi a fianco delle istituzioni per rispondere ogni volta che si renderà necessario”.

I ringraziamenti del Direttore della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva rivolti a Gianni Lettieri

Il Direttore Generale della Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, ha voluto commentare l’attività svolta all’interno dell’hub vaccinale di Capodichino e ringraziare il Presidente di Atitech per il suo contributo. “La scorsa settimana la struttura ha concluso la sua attività raggiungendo le 260mila vaccinazioni somministrate in circa 6 mesi – ha ricordato Verdoliva – Questo centro vaccinale interaziendale è stato uno dei più grandi d’Italia, organizzato nei 10mila metri quadrati dell’hangar con l’impiego di 150 unità di personale ogni giorno, 14 box di accettazione, 32 box vaccinali e infine l’area di attesa di sicurezza dopo la somministrazione del vaccino e due locali attrezzati per il primo soccorso”. Alla fine Verdoliva ci ha tenuto anche a ringraziare: “Un grazie va a tutti coloro che hanno lavorato infaticabilmente per rendere possibile questo risultato e, naturalmente, al Presidente Gianni Lettieri che si è mostrato sin da subito estremamente sensibile e disponibile, concedendoci gratuitamente gli spazi”.

Sostenibilità, Carlotta Ventura: la Life Company A2A inserita nel MIB ESG Index 

L’attenzione alla sostenibilità è “centrale nella strategia di A2A e alla base del progetto di Life Company”, ha evidenziato in passato Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs del Gruppo. Oggi la Life Company vede confermato tale impegno anche con l’inclusione nel nuovo MIB ESG Index di Euronext e Borsa Italiana.

Carlotta Ventura

Carlotta Ventura: A2A tra le migliori 40 società per criteri ESG

In linea con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite, il nuovo indice MIB ESG seleziona le migliori 40 società sulla base di criteri quali sostenibilità, responsabilità sociale d’impresa e liquidità, integrando tra loro la performance economica e gli impatti legati agli ESG. Lanciato da Euronext e Borsa Italiana, il MIB ESG Index ha selezionato anche la Life Company A2A, riconoscendone l’impegno in sostenibilità: un’ulteriore conferma di come questa abbia un ruolo “centrale nella strategia del Gruppo” e sia “alla base del progetto di Life Company”, ricordando il messaggio lanciato in più occasioni da Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs. Tale progetto si concretizza negli indirizzi del Piano Industriale 2021-2030: un Piano “di rottura, disegnato da un nuovo vertice che pensa all’azienda in un contesto europeo e che decide di guardare a un orizzonte temporale di lungo periodo”, ha dichiarato Carlotta Ventura.

Carlotta Ventura: acqua, energia e ambiente nel cuore della Life Company

A2A fa così ingresso nel nuovo MIB ESG Index di Euronext e Borsa Italiana, il primo in Italia dedicato alle società quotate “blue-chip” e finalizzato a individuare le migliori pratiche ESG, relative a fattori ambientali, sociali e di governance. Tale inclusione va ad aggiungersi agli altri numerosi indici ESG in cui la Life Company è già presente: tra questi, Ftse4Good Index, Ecpi Low Carbon Italy Equity, Ethibel Sustainability Index Excellence Europe, Euro Stoxx Sustainability Index, Euronext Vigeo Index: Eurozone 120, Standard Ethics Italian Index, Bloomberg Gender Equality Index. “Ci occupiamo di distribuire acqua e poi di generare energia attraverso l’idroelettrico. Ci occupiamo di aria tenendo pulite le città con gli impianti di trattamento dei rifiuti”, così il Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs Carlotta Ventura: “Ci occupiamo di energia per definizione e ci occupiamo di ambiente”. Ambiti che caratterizzano le aree di intervento di A2A e che si rivelano significativi sia per gli individui che per il pianeta: ciò nella consapevolezza di come la sostenibilità e l’uso circolare delle risorse debbano ricoprire un ruolo centrale nelle scelte aziendali e individuali.

Autostrade per l’Italia, 2.900 nuove assunzioni per il Gruppo guidato da Roberto Tomasi

Profili innovativi, come ingegneri, tecnici e ricercatori, per far fronte alle esigenze del presente e del futuro: l’AD Roberto Tomasi illustra i punti di forza del nuovo Piano di assunzioni.

Roberto Tomasi

Roberto Tomasi: in programma 2.900 assunzioni in ASPI

“È necessario coltivare le competenze delle persone per sostenere i mestieri del presente e costruire quelli del futuro”: questo il progetto di Autostrade per l’Italia, guidata dall’AD Roberto Tomasi, che lancia un Piano di assunzioni importante per i prossimi 3 anni: 2.900 posti di lavoro disponibili, con un grande accento sulle figure professionali più richieste oggi e nel futuro. Le selezioni aperte riguardano ingegneri, tecnici, ricercatori – ma non solo – che “siano artefici del cambiamento e che, con senso di responsabilità, accompagnino l’azienda nel suo percorso di rinnovamento”. Così facendo, insieme al Piano Industriale di 21,5 miliardi di euro lanciato da ASPI, il Gruppo ha avviato un programma di assunzioni che accompagnerà il percorso di trasformazione aziendale: “Dobbiamo investire moltissimo affinché si affidi la capacità decisionale ai giovani, dobbiamo dargli la possibilità di mettersi alla prova”, ha aggiunto l’AD Roberto Tomasi, rimarcando come l’innovazione sul fronte tecnologico debba andare di pari passo con interventi che diano valore al capitale umano.

Competenze e formazione, Roberto Tomasi: “Sono le persone che cambiano un’azienda”

Autostrade per l’Italia “è una delle reti più complesse al mondo”, ha commentato l’AD: “Per numero di tunnel siamo secondi solo alla Cina e ci troviamo in uno dei territori senza dubbio più complessi”. Per Roberto Tomasi emerge così la necessità di “investire sulle nuove tecnologie ed è per questo che il nostro progetto di digitalizzazione di ASPI vale 100 milioni di euro: impiegheremo due anni per poterlo mettere a frutto al 100%”. E le persone avranno un ruolo centrale in tale percorso di trasformazione: “Sono le persone che cambiano un’azienda”, ha specificato l’AD del Gruppo, segnalando come queste “dovranno necessariamente modificare il loro mestiere per far fronte al cambiamento tecnologico”. In tale prospettiva si inserisce anche il progetto “Autostrade Corporate University”, scuola di formazione aziendale avviata da ASPI e riconosciuta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri. “È necessario coltivare le competenze delle persone per sostenere i mestieri del presente e costruire quelli del futuro”, così Roberto Tomasi in merito, che sottolinea: “Il sapere è il fattore strategico dello sviluppo”.

Francesco Milleri: terzo trimestre 2021 in crescita per EssilorLuxottica

EssilorLuxottica, la performance del terzo trimestre nelle parole dell’AD Francesco Milleri: risultati solidi trainati da modello di business aperto e omnichannel.

Francesco Milleri

Francesco Milleri: +9,3% il fatturato comparabile, focus sui risultati del terzo trimestre

EssilorLuxottica prosegue nel trend positivo intrapreso durante il 2021. A confermarlo in una nota congiunta l’AD Francesco Milleri insieme al Vice AD Paul du Saillant: “Siamo orgogliosi della performance che la nostra azienda ha ottenuto nel terzo trimestre dell’anno, mantenendo il ritmo della rapida ripresa già vista nel secondo trimestre”. Con GrandVision, “nel primo trimestre di consolidamento nel Gruppo, il fatturato comparabile di EssilorLuxottica è cresciuto ancora più rapidamente”, hanno dichiarato nella nota. La crescita è riscontrabile nei numeri: il fatturato comparabile ha conseguito, infatti, un aumento pari al +9,3% rispetto ai livelli precedenti alla pandemia, a cambi costanti. “Con ricavi in accelerazione”, hanno aggiunto l’AD Francesco Milleri e il Vice AD Paul du Saillant, “la nostra azienda ha ampliato i margini in maniera sostanziale, dimostrando fino a che punto può beneficiare della leva operativa”.

Francesco Milleri: performance solida, avanti con roadmap sostenibile ‘Eyes on the Planet’

Il terzo trimestre positivo di EssilorLuxottica ha spinto il Gruppo “ad aggiornare ancora una volta l’outlook per l’anno, indicando ora un aumento più significativo del margine operativo”, così l’AD Francesco Milleri insieme al Vice AD Paul du Saillant, che hanno rimarcato altresì come “una performance così solida” sia “trainata da un modello di business aperto e omnichannel, dalle nuove iniziative commerciali integrate e dalla ricca pipeline di prodotti innovativi, che sono al centro della nostra strategia a lungo termine”. Una strategia che vede il Gruppo impegnato su più fronti di notevole rilevanza: tra questi, ad esempio, la promozione di diverse iniziative sull’importanza della salute degli occhi, svolte anche in occasione della Giornata Mondiale della Vista del 14 ottobre. Ma non solo: “Continua a consolidarsi anche ‘Eyes on the Planet’, la roadmap per la sostenibilità”, hanno ricordato l’AD Francesco Milleri e il Vice AD Paul du Saillant. Una roadmap “costruita attorno a importanti pilastri come la carbon neutrality, la circolarità, la cura della vista nel mondo, l’inclusione e l’etica”.

Stefania Bariatti

Stefania Bariatti: l’impegno accademico e le attività in ambito legale

Avvocato esperto in Diritto internazionale, Diritto della concorrenza, contenzioso internazionale e arbitrato commerciale internazionale, Stefania Bariatti ha una comprovata esperienza in ambito accademico e legale.

Stefania Bariatti

Stefania Bariatti: l’impegno in ambito accademico

Il percorso professionale di Stefania Bariatti in ambito accademico prende avvio nel 1994 quando viene nominata professore ordinario. La laurea in Giurisprudenza le ha permesso di diventare ricercatrice di Diritto Internazionale e di ottenere prima il ruolo di docente di Diritto dell’Unione Europea, Diritto della Concorrenza e Diritto Internazionale nelle Università di Sassari e Milano-Bicocca e nel 2002 il ruolo di docente di Diritto internazionale, Diritto internazionale privato e processuale e International Insolvency Law presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. L’attività di Stefania Bariatti in campo accademico comprende diversi incarichi, anche di carattere internazionale. Entra nei CdA degli atenei di Sassari e Milano-Bicocca ed è nominata direttore di dipartimento di Milano-Bicocca e direttore di corsi Master. A livello internazionale è invece stata Presidente di associazioni quali European Law Faculties Association, Insol Europe Academic Forum e il Groupe Européen de Droit International Privé. Autrice di oltre 150 pubblicazioni in diverse lingue, è Co-direttore della Rivista di Diritto Internazionale Privato e Processuale ed è impegnata nel comitato scientifico di diverse riviste scientifiche italiane e straniere.

Stefania Bariatti: la carriera nel settore legale e gli incarichi amministrativi

Nel 2002, contemporaneamente all’impegno accademico, Stefania Bariatti intraprende la carriera di avvocato esperto in diritto internazionale, diritto della concorrenza, contenzioso internazionale e arbitrato commerciale internazionale: è iscritta all’Ordine degli Avvocati di Milano ed è patrocinante in Cassazione. Ha inizialmente collaborato con un noto studio legale italiano, ottenendo la direzione dello studio di Bruxelles e la practice di Diritto della concorrenza europeo e italiano. Nel 2015 è entrata nel CdA di Banca Monte dei Paschi di Siena per la quale è stata anche nominata Presidente. A livello internazionale Stefania Bariatti è stata eletta nel 2014 membro del Governing Council di UNIDROIT (International Institute for the Unification of Private Law) dall’assemblea degli Stati membri su indicazione dello Stato Italiano. Quattro anni più tardi ha ottenuto la vicepresidenza dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) ed è membro del Consiglio e Presidente del Comitato Tecnico Antitrust. Oggi è anche Board Member di A2A S.p.A., Mediaset NV e BNL S.p.A., per la quale ricopre la carica di Presidente e membro di comitati endoconsiliari. Dal 2011 è inoltre membro del Gruppo di esperti della Commissione Europea sul diritto dell’insolvenza.

Fabio Inzani

Fabio Inzani (Tecnicaer): il progetto per il Policlinico Umberto I

Tecnicaer, società di Engineering guidata dal Presidente Fabio Inzani, è impegnata nel progetto per la ristrutturazione del Policlinico Umberto I di Roma. I dettagli della prima fase dell’opera.

Fabio Inzani

Fabio Inzani: la proposta di Tecnicaer per il Policlinico Umberto I

Complesso ospedaliero costituito da edifici “a padiglioni” collocati su 300 mila mq e suddivisi in 54 edifici, 46 dei quali all’interno del quadrilatero (circoscritto da V.le Regina Elena, V.le dell’Università, V.le del Policlinico e Via Lancisi) e 8 all’esterno, il Policlinico Umberto I è tutt’oggi uno dei più grandi ospedali universitari d’Europa. Tecnicaer, di cui Fabio Inzani è Presidente, si è aggiudicata la gara “Rimodulazione della prima fase esecutiva del piano di riorganizzazione e ristrutturazione del Policlinico Umberto I”: la prima fase dell’opera, dal valore di oltre 65 milioni di euro, coinvolgerà la ristrutturazione di 5 edifici e la demolizione di alcuni padiglioni e superfetazioni realizzate negli anni. Una proposta innovativa in un “contesto ad alta sensibilità archeologica e architettonica, intervenendo in maniera rispettosa sull’ambiente e sul tessuto storico” permetterà alla società di Engineering di creare luoghi ergonomici e confortevoli, nonché innovativi ed efficienti. Gli edifici di pregio storico uniti ai vincoli archeologici che interessano il complesso ospedaliero hanno da sempre ostacolato i diversi interventi di ristrutturazione e ammodernamento: infatti, i quattro “masterplan” elaborati negli anni passati non hanno mai consentito l’attuazione delle opere di ristrutturazione in quanto respinti dalla Proprietà e dalla Soprintendenza ai Beni Culturali. Il progetto della realtà guidata da Fabio Inzani si è posto l’obiettivo di garantire alle attività didattiche, di ricerca, cliniche e assistenziali un “substrato strutturale e distributivo-funzionale” ideato secondo un modello innovativo basato sulla qualità degli obiettivi prefissati, sulla percezione dell’utilizzo delle risorse, sull’umanizzazione dell’attività operativa e sul comfort ambientale.

Fabio Inzani: la prima fase del progetto

La prima fase del progetto, che avrà una durata totale di 9 anni, prevede la ristrutturazione di alcuni fabbricati e dei principali impianti, realizzando un complesso “organico e coerente di corpi di fabbrica” (riservati alle attività sanitarie) comunicanti con il blocco operatorio, con la diagnostica per immagini e con il DEA. Nello specifico, il progetto proposto dalla società guidata da Fabio Inzani prevede la demolizione delle superfetazioni di alcuni stabili (4A, 9, 11, 15A, 15B, 22), la creazione dei nuovi collegamenti epigei (CE1 e CE4) e la ristrutturazione e riqualificazione di 5 padiglioni: i Laboratori, l’attuale Clinica Oculistica dove verrà trasferita la Clinica di Ematologia, parte della Clinica Ostetrica e Ginecologica, la Clinica Chirurgica e il Dipartimento di Diagnostica per Immagini Centrale. Il progetto mira da un lato ad accorpare le attività di laboratorio, di radiologia e delle sale operatorie e, dall’altro, a riqualificare gli edifici di fine ‘800 (in quanto il complesso ospedaliero rappresenta un’area di interesse storico artistica), smantellando in parallelo le superfetazioni create negli anni. La proposta della realtà guidata da Fabio Inzani opererà nel pieno rispetto delle “preesistenze di pregio e ambientali, anche con lo scopo di rispristinare, nei limiti del possibile, le aree verdi ed esterne in genere”.

Private Banking, Banca Generali e BBS insieme per il Master in Wealth Management

Lo scopo di Banca Generali e Bologna Business School è preparare consulenti e banker tenendo conto dell’evoluzione del settore Private Banking.

Private Banking: nuove esigenze, asset allocation e competenze soft nel percorso ideato da Banca Generali

Banca Generali e Bologna Business School hanno recentemente siglato una partnership dedicata al Master “Wealth Management – Gestione del Patrimonio”. Giunto alla quinta edizione, il Master promosso dall’Università di Bologna nasce con l’obiettivo di formare la nuova generazione di esperti nel settore del Private Banking. 12 mesi in modalità full-time dedicati a temi quali finanza d’impresa, mercati e gestione del patrimonio, con una particolare attenzione rivolta agli ambiti di asset allocation e Customer Understanding. Il percorso intende offrire ai futuri consulenti finanziari, banker e wealth manager gli strumenti più consoni per rispondere ai cambiamenti repentini del mercato e fornire un servizio di consulenza adeguato alle nuove esigenze. La novità di questa edizione è la presenza di Top Manager di Banca Generali, che affiancheranno i docenti della BBS sia nelle lezioni in aula che durante i workshop previsti. L’Istituto leader del Private Banking ha deciso di mettere a disposizione anche dei tuition waiver parziali e totali, garantendo così l’accesso anche ai giovani studenti che non hanno l’opportunità di affrontare i costi del Master.

Master BBS – Banca Generali per un Private Banking sempre più dinamico

Per iscriversi a “Wealth Management – Gestione del Patrimonio” c’è tempo fino al 19 novembre, con l’inizio delle lezioni fissate al 6 dicembre. “Siamo felici di sostenere questa iniziativa di formazione e contribuire a sviluppare le competenze e la professionalità di una nuova generazione di private banker. Quella del ricambio generazionale è una delle grandi sfide che attende la nostra industria nei prossimi anni”. Le parole di Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali, testimoniano l’impegno portato avanti dal leader del Private Banking sul tema della formazione. Soddisfatto dell’intesa anche Massimiliano Marzo, professore di Economia Politica presso L’Università di Bologna e Direttore del Master: “Il master è una leva fondamentale per preparare i giovani alla professione del consulente finanziario favorendo così il ricambio generazionale in un settore dinamico e in crescita. La collaborazione tra BBS e Banca Generali è un progetto concreto che va in questa direzione”.

Transizione, Paolo Gallo (Italgas): “Reti gas full digital sono asset strategico”

L’AD di Italgas Paolo Gallo ha recentemente preso parte agli incontri preparatori dell’Hydrogen & Gas Decarbonisation package: “Commissione Ue condivide nostra visione su biometano e gas rinnovabili”.

Paolo Gallo

Paolo Gallo: gas rinnovabili strumento per contrastare caro energia

Nel processo di decarbonizzazione europea gas rinnovabili e biometano rappresentano una risorsa indispensabile. E non solo: la loro funzione è da considerarsi strategica soprattutto in un contesto di prezzi dell’energia sempre più volatili. A dirlo è Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas. Lo scorso 8 novembre, nella veste di Presidente dell’Associazione europea dei distributori del gas (Gd4s), il manager ha presenziato agli incontri in vista del prossimo “Hydrogen & Gas Decarbonisation package” promossi dall’Unione Europea. “Il biometano e i gas rinnovabili – ha dichiarato l’AD di Italgas a latere degli incontri – hanno un potenziale molto rilevante, non solo in chiave di decarbonizzazione dei consumi, ma anche per garantire una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti”. Una visione, spiega Paolo Gallo, condivisa anche dalla Commissione europea, consapevole che per dispiegare appieno le potenzialità dell’idrogeno verde occorrerà attendere almeno fino al 2030.

Paolo Gallo: nel prossimo Gas Package chiediamo riduzione costi di connessione

Nel suo intervento, il Presidente della Gd4s si sofferma sul ruolo del biometano: “È già una fonte matura – ricorda Paolo Galloe può coprire fino al 10% del fabbisogno europeo di gas. Oggi in Europa sono molti gli impianti di produzione collegati direttamente alla rete di distribuzione esistente e anche noi di Italgas stiamo gestendo numerose richieste di collegamento diretto”. Per sfruttare completamente non solo il biometano ma tutti gli altri gas rinnovabili e dare un deciso impulso alla transizione energetica è necessario tuttavia continuare ad adeguare le infrastrutture esistenti. Digitalizzazione e flessibilità le parole chiave, secondo il manager: “Per questo nel prossimo Gas Package – conclude Paolo Gallosuggeriamo alla Commissione di prevedere interventi volti a ridurre i costi di connessione alle reti degli impianti di produzione di gas rinnovabili, meccanismi di reverse flow verso la rete di trasporto e di promuovere la digitalizzazione delle infrastrutture”.

Andrea Mascetti

Fondazione Cariplo, nel 2022 sostegni salgono a 150 milioni. Andrea Mascetti: “Serve sforzo straordinario”

Fondazione Cariplo rafforza il suo impegno nell’attività filantropica. Andrea Mascetti: “Operare insieme per produrre impatto maggiore”.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: per Cariplo un 2022 all’insegna della ripartenza

Dai 138 dello scorso anno ai 150 previsti per il 2022: sono 12 i milioni in più che Fondazione Cariplo ha deciso di stanziare a supporto di iniziative e progetti di utilità sociali. Una decisione maturata dalla Commissione Centrale di Beneficenza ed espressa nel Documento previsionale programmatico approvato lo scorso 28 ottobre. Andrea Mascetti, membro della Commissione, ha spiegato le motivazioni dietro il cospicuo aumento di budget: “La Fondazione ha deciso di aumentare le risorse a disposizione dell’attività filantropica a sostegno di progetti degli enti no profit del territorio, consapevole del fatto che ci troviamo in un momento in cui è importante produrre tutti insieme uno sforzo straordinario”. L’Ente ha definito il 2022 come l’anno della ripartenza, che non può non tenere conto dei nuovi bisogni sorti durante la pandemia. Sono 9 gli obiettivi della nuova programmazione Cariplo: contrasto alla povertà, partecipazione culturale, occupabilità, sfide demografiche, ricerca, ambiente, cambiamenti climatici, Housing sociale e capacity building delle no-profit. “È il momento di agire con grande attenzione all’utilizzo delle risorse – ha commentato Andrea Mascettia fare sì che enti, organizzazioni, istituzioni ed aziende operino insieme per produrre un impatto maggiore, per evitare di duplicare gli sforzi o addirittura vanificarli agendo ciascuno per proprio conto”.

Andrea Mascetti: le novità di Fondazione Cariplo per il territorio varesino

Pochi giorni dopo l’approvazione del Documento programmatico, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha dato il via libera alla concessione di otto contributi a favore del territorio di Varese. Risorse che ammontano ad un totale di 145.000 euro. Una notizia accolta con profonda soddisfazione dai commissari varesini, tra cui Andrea Mascetti, che oltre a far parte della Commissione di Beneficenza è anche Coordinatore Arte e Cultura. My Future, Laiv e DigitarSI i bandi coinvolti. Il primo, incentrato sulla transizione ecologica, si rivolge ai ragazzi di scuola primaria e secondaria con lo scopo di renderli protagonisti del processo. Il secondo nasce per promuovere la realizzazione di laboratori teatrali e musicali su tutto il territorio. DigitarSI, come si evince dal nome, è un bando nato con l’obiettivo di aumentare le competenze degli istituti specializzati nelle discipline Stem. “C’è di che essere orgogliosi – ha dichiarato Andrea Mascetti insieme con gli altri commissari varesini – nel vedere che le organizzazioni che operano sul nostro territorio sanno cogliere le opportunità di sostegno ai loro progetti offerte da Fondazione Cariplo”. Da ultimo, l’Ente si è reso protagonista di un’iniziativa congiunta con Fondazione Telethon. Un bando da 250mila euro a progetto dedicato alla ricerca sulle malattie rare, in particolare su aspetti genetici e meccanismi molecolari ancora non compresi o mai affrontati.

Giampiero Catone

Giampiero Catone: il divano ha sconfitto il mattone

Con la metafora “il divano sconfigge il mattone”, Giampiero Catone sintetizza il suo pensiero rispetto alla decisione di finanziare ancora una volta il Reddito di Cittadinanza, il “divano”, e tagliare i fondi del Superbonus, il “mattone”.

Giampiero Catone

Giampiero Catone: duro colpo all’edilizia

Proprio nel momento in cui si iniziavano a intravedere i benefici del Superbonus, è arrivata la batosta da parte del Governo, che nell’ultima manovra sembrerebbe aver deciso di “punire” l’edilizia. Giampiero Catone riporta nell’articolo quanto sostenuto da Confedilizia, ovvero che “l’effetto di queste novità è facile da prevedere: in futuro meno cantieri e meno lavoro, oggi rischio paralisi per gli interventi programmati o già avviati”. Il Superbonus 110% è stato di fatto prorogato al 2023 solo per i lavori in ambito condominiale e si potrà accedere con determinati parametri Isee che escludono la maggioranza dei possibili fruitori. Il bonus facciate è stato ridotto del 90%, facendo in pratica morire l’attività di riqualificazione delle città. Secondo Giampiero Catone, si tratta di “un’inspiegabile e irrazionale frenata” arrivata “in una fase di sviluppo economico che deve essere incentivato e non bloccato”.

Giampiero Catone: i furbetti del Reddito festeggiano

Se da un lato “un settore che produce lavoro, crescita e benessere come l’edilizia è punito”, dall’altro i percettori del Reddito di Cittadinanza, o aspiranti tali, possono tirare un sospiro di sollievo dato che sarà stanziato un altro miliardo per tenerlo in piedi. Giampiero Catone definisce questa misura un “doppio flop”. In primis perché non incentiva realmente a trovare lavoro; l’autore dell’articolo riporta che solo “1 su 10 dei percettori ha deciso di lavorare secondo i dati della Corte dei Conti”. In secondo luogo, il RdC non sarebbe “di aiuto alle famiglie povere o in momentanee difficoltà”, che beneficerebbero di tutt’altre misure. Inoltre, continuano ad aumentare le denunce nei confronti dei cosiddetti “furbetti del reddito”: solo per il 2021 si contano circa 200 milioni di prestazioni erogate e non dovute, un lusso che forse il Paese non può permettersi.