Terna, l’AD e DG Stefano Donnarumma: spingiamo su investimenti per la transizione energetica

In occasione della presentazione dei risultati al 30 settembre 2021, Stefano Donnarumma ha evidenziato come Terna sia più che mai focalizzata nella realizzazione dei progetti previsti dal Piano Industriale 2021-2025.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: Terna regista della transizione energetica

Terna prosegue con forza nel percorso orientato verso la transizione sostenibile. A tal proposito, “a partire da maggio dello scorso anno abbiamo deciso di imprimere un importante cambio di passo alle attività del Gruppo”: è quanto sottolinea l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma commentando i risultati conseguiti al 30 settembre 2021. Una strategia che, aggiunge, vede il gestore della rete di trasmissione nazionale fortemente impegnato nell’accelerare le attività di investimento sull’infrastruttura elettrica: ciò nella consapevolezza “del nostro fondamentale ruolo di registi della transizione energetica”, segnala in merito Stefano Donnarumma, “e di volano per la ripresa economica del Paese”.

Transizione, Stefano Donnarumma: investimenti di Terna fondamentali per la decarbonizzazione

Gli indirizzi del Gruppo guidato da Stefano Donnarumma si focalizzano dunque nel proseguire gli investimenti sostenibili per abilitare la transizione energetica del Paese. “Per il sesto trimestre consecutivo abbiamo quindi messo in campo investimenti in accelerazione”, segnala l’AD e DG nel corso dell’intervento, “e siamo più che mai concentrati sulla realizzazione dei progetti previsti dal nostro Piano Industriale”. Si tratta di una strategia che, con un volume di investimenti pari a 8,9 miliardi di euro (il 95% dei quali di natura sostenibile in base alla Tassonomia Europea), punta all’integrazione delle fonti rinnovabili nel sistema energetico italiano, col fine di accrescerne i livelli di efficienza, sicurezza e resilienza. Tali investimenti, ha rimarcato in conclusione Stefano Donnarumma, “procedono speditamente in base ai tempi prefissati e sono fondamentali per consentire al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione”.

Ideal Standard: nero seta

Ideal Standard is the new black: la nuova finitura Nero seta

Nero seta è la nuova proposta di Ideal Standard per un bagno dal design audace. La finitura total black è la giusta alternativa al tradizionale bagno dalla ceramica bianca.

Ideal Standard

Nero seta: la versione all-black di Ideal Standard

Da sempre sinonimo di eleganza, il colore nero è capace di comunicare raffinatezza e valorizzare qualsiasi contesto. Legata al design, la tonalità scura è infatti comunemente usata per ricreare ambienti moderni e accattivanti. Con lo scopo di offrire ai propri clienti un’alternativa contemporanea alle tradizionali stanze da bagno, Ideal Standard, leader delle soluzioni di alta qualità, ha recentemente lanciato la nuova finitura Nero seta. La linea all-black è stata pensata per alcuni dei modelli più apprezzati: dalla ceramica, alla rubinetteria, fino ai mobili e agli accessori per donare un look più contemporaneo rispetto alla più tradizionale ceramica bianca. “Sviluppiamo le nostre linee di prodotti puntando all’eccellenza del design – ha spiegato Massimo Vismara, Vice Presidente Brand and Activation di Ideal Standardsappiamo che le finiture sono in grado di valorizzare qualsiasi spazio. Con Nero seta, offriamo a designer e privati la possibilità di esprimere il loro senso dello stile, sia che si tratti di un nuovo progetto su misura che della ristrutturazione di ambienti esistenti”.

Ideal Standard: le collezioni total black

Dal carattere sofisticato, Nero seta consente quindi di trasformare l’ambiente e creare un design audace e moderno. In abbinamento con il bianco, la nuova versione targata Ideal Standard genera un contrasto visivo a favore di un bagno di tendenza. La linea è disponibile per un’ampia gamma di prodotti come lavabi, piatti e cabine doccia, mobili, rubinetteria e accessori sulle collezioni più innovative. Tra le principali: Ceraline, dalla forma cilindrica e organica; Ceraline 0, dal design più audace per un tocco di stravaganza; Ceratherm T ideale per la vasta gamma di miscelatori termostatici per vasca e doccia; e la collezione classica Tesi dalla forma snella e raffinata. Ideal Standard ha reso disponibile la nuova versione anche per i piatti doccia Ultra Flat New, per le cabine doccia e le docce walk-in della linea Connect 2 e per gli accessori bagno e i miscelatori per cucina Ceralook. Nero seta regala quindi infinite possibilità di scelta, dal total black al contrasto con la luminosità del bianco.

Pietro Vignali

Pietro Vignali: nasce “Parma è donna”, nuova espressione femminile per il futuro della città

“Parma è donna” è la nuova realtà associativa nata per dar voce al mondo femminile della città. Il gruppo si è costituito come entità giuridica a inizio novembre, occasione a cui ha preso parte anche l’ex Sindaco Pietro Vignali.

Pietro Vignali

Pietro Vignali: “Parma è donna”, coltivare le proprie ambizioni senza rinunciare alla vita personale

“Le donne svolgono un ruolo cruciale nella società e nella famiglia. Per questo sono fondamentali servizi che consentano alla donna di poter svolgere questo ruolo e al contempo poter partecipare appieno alla vita sociale, culturale, economica della città”: ha commentato così Pietro Vignali la nascita di “Parma è donna”, nuova realtà associativa ed espressione del mondo femminile a Parma. In seguito alla firma del manifesto, sottoscritto da oltre 30 persone, l’associazione è diventata ufficialmente un’entità giuridica grazie alla firma dell’atto costitutivo. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 60 donne e ha fornito occasione per esporre i principi fondanti dell’associazione. Presente anche l’ex Sindaco Pietro Vignali che, nell’inaugurare la nuova realtà parmigiana, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle donne nella società: da qui, la necessità di servizi adeguati che consentano alle donne di essere parte attiva “coltivando le proprie ambizioni e sogni senza rinunciare al proprio tempo libero e al proprio benessere psico fisico”.

Pietro Vignali: i principi fondanti dell’associazione

Tre i pilastri al centro di “Parma è donna”, come ricordato anche da Pietro Vignali nell’intervento: la sicurezza, intesa come elemento imprescindibile per una vita in città di qualità; il ruolo cruciale della donna all’interno della società e della famiglia, spesso obbligata a dover scegliere tra realizzazione professionale e personale; l’esigenza di realizzare politiche di welfare che favoriscano la personalizzazione nei servizi. A tal proposito, l’associazione punta su servizi flessibili che agevolino la vita delle donne, così come sulla conciliazione tra lavoro e vita familiare, riqualificazione degli spazi e necessità di eventi culturali diffusi in città. Attività che, ha ricordato Pietro Vignali, furono rese possibili durante gli anni gestiti dalla sua amministrazione: lo stesso avvenne per la misura del “quoziente familiare” che, introdotto in quegli anni come prima e unica città in Italia, poneva in risalto le politiche sociali, la famiglia e l’agevolazione della vita delle donne.

Massimo Malvestio

Massimo Malvestio: il fondatore di Praude AM si racconta in un’intervista su “Focus Risparmio”

La storia di Massimo Malvestio, professionista originario di Treviso che ha deciso di dedicarsi con successo al settore della finanza.

Massimo Malvestio

Massimo Malvestio: le prime esperienze come avvocato e la svolta nel mondo della finanza

Avvocato, autore, editorialista e ricercatore, Massimo Malvestio è alla guida del Comitato per gli investimenti di Praude Asset Management, società di gestione del risparmio da lui fondata nel 2009 e che al momento controlla anche il fondo Hermes Linder. Costituto nel 2004, Hermes Linder oggi registra una performance dal lancio superiore al 600% e un rendimento composto dell’11,85%. Un successo per molti versi inaspettato, considerando che nei primi anni della sua carriera Massimo Malvestio sembrava aver intrapreso la via dell’avvocatura. Dopo aver ottenuto la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Padova, nel 1990 è infatti tra i fondatori dello Studio Legale Barel Malvestio & Associati (poi rinominato BM&A). In pochi anni lo Studio si afferma come uno delle realtà legal più importanti della Penisola. Tuttavia, parallelamente alle attività come Managing Partner dello Studio, nello stesso periodo l’avvocato trevisano conosce Mario Zarattini, storico fondatore di Zarattini & Co. Bank, con il quale inizia a collaborare facendo il suo ingresso nel mondo della finanza.

Massimo Malvestio: i progetti in ambito finanziario

“Sono stato un grande amico di Mario Zarattini – ha detto Massimo Malvestio in una recente intervista pubblicata sul magazine “Focus Risparmio” – molti erano i progetti nel campo finanziario di cui abbiamo discusso insieme. Poi decisi di prendere un’altra strada e l’attività di avvocato mi ha impegnato a tempo pieno, non abbastanza però da farmi perdere una passione che nel tempo, dati i risultati, ha dovuto quasi obbligatoriamente trovare una forma più compiuta”. Passione da sempre nota, tanto da portare amici e colleghi a chiedere continuamente consigli finanziari. È su questa base che nasce Hermes Linder Fund SICAV. Il Fondo cresce e, dopo esser passato sotto la gestione di Praude AM, nel 2017 si aggiudica il Thomson Reuters Lipper Fund Award. Risultati ottenuti grazie ad una filosofia value investing mai abbandonata: “Hermes Linder fa dell’arbitraggio legale e della profonda conoscenza dell’ambiente economico, finanziario e regolamentare in cui si muove il suo punto di forza – ha spiegato Massimo MalvestioLe sue decisioni di investimento si fondano sostanzialmente sullo studio congiunto dei dati finanziari, dei piani industriali e del contesto normativo. È questo che forma le convinzioni che muovono il team di gestione. Non l’appartenenza ad un dato settore piuttosto che a un altro”.

ASPI, l’AD Roberto Tomasi a Napoli per l’inaugurazione Smart Infrastructures Academy

Dare valore al sapere, in quanto “fattore strategico di sviluppo”: le parole dell’Amministratore Delegato di ASPI Roberto Tomasi alla cerimonia inaugurale della Smart Infrastructures Academy.

Roberto Tomasi

Roberto Tomasi: al via l’Academy per la sicurezza delle infrastrutture

L’Università degli Studi Federico II e Tecne (Gruppo Autostrade per l’Italia) insieme per formare nuovi profili di con un’elevata specializzazione per concepire, gestire, monitorare le infrastrutture viarie. Nasce così a Napoli la Smart Infrastructures Academy, importante collaborazione avviata negli ambiti della formazione, didattica, ricerca e sviluppo. “Il sapere è un fattore strategico di sviluppo ed è questa l’essenza dell’iniziativa avviata con la prestigiosa Università Federico II di Napoli”, ha commentato l’AD Roberto Tomasi intervenendo alla cerimonia: “Il fatto di avviare questo percorso a Napoli assume un significato ancor più importante: tra i 24 giovani selezionati, 20 sono infatti campani. L’azienda sceglie dunque di scommettere sui talenti del Sud”. L’iniziativa rientra nel progetto “Autostrade del Sapere”, avviata dal Gruppo guidato da Roberto Tomasi in partnership con rinomati atenei italiani.

“Autostrade del Sapere”, Roberto Tomasi: mettere a fattor comune le competenze

“Nel complesso percorso di trasformazione avviato a inizio 2020 dalla nostra azienda, la sinergia con il mondo delle università è un tassello fondamentale”, così Roberto Tomasi nel suo intervento: una collaborazione che, per il Gruppo, significa puntare sul presupposto che “coltivare le competenze delle persone sia indispensabile per affrontare le sfide del futuro, tra sostenibilità e innovazione tecnologica”, ha aggiunto. Si tratta di sfide per cui “abbiamo bisogno di giovani brillanti e seniority sempre più aggiornate: profili innovativi, al passo con i tempi, persone che siano artefici del cambiamento del Gruppo e, più in generale, del sistema-Paese”. Proprio in tale prospettiva si inserisce il progetto “Autostrade del Sapere”: per l’AD Roberto Tomasi “è questa la strada per diventare primario operatore della mobilità integrata: mettiamo a fattor comune e implementiamo, grazie alla collaborazione scientifica con le Università, un know how sviluppato in questi due anni di sperimentazioni all’avanguardia”.

Team Service

Dall’Italia agli Stati Uniti: il successo di Team Service

Team Service, realtà di carattere internazionale attiva nel settore del Facility Management, ha raggiunto in 30 anni di esperienza una posizione di rilievo nel comparto.

Team Service

Le attività di Team Service

Team Service opera nel settore del Facility Management, le cui società sono specializzate in precisi ambiti professionali che vanno dal verde all’igiene, dagli impianti alla manutenzione, dai servizi sanitari a quelli di pulizia, dalla reception alla ristorazione e all’accoglienza. Con i suoi oltre 30 anni di esperienza nel settore, è riuscita a crearsi un’identità affidabile capace di garantire qualità e innovazione nell’assistenza ai propri clienti. La mission è aiutare “le aziende nel loro business fornendogli tutti i servizi necessari per fare delle loro sedi degli ambienti di lavoro efficienti, risaltandone l’immagine”, obiettivo portato avanti con successo negli anni. Oggi Team Service è leader del settore, con oltre 1.000 clienti tra imprese e PA. Tra i suoi più grandi punti di forza ci sono la personalizzazione dei servizi offerti e la grande diversificazione.

La storia di Team Service

La società nasce nel 1985 su iniziativa di Emilio Innocenzi, fondatore e attuale Presidente di Team Service. Il primo nucleo operativo è costituito da una società che si occupa della gestione degli immobili sul territorio romano. In poco tempo la società cresce, divenendo presto un punto di riferimento nella Capitale e partecipando ad importanti iniziative come la gara indetta dalla USL RM1 “Ospedale San Giacomo”. A contribuire alla crescita vi è l’ingresso in società di tanti nuovi professionisti specializzati in diversi settori, i quali permettono a Team Service di diversificare ulteriormente la propria offerta. Negli anni ’90 viene celebrata l’apertura di nuove sedi a Milano, Pescara e Torino. Negli anni 2000, invece, l’espansione assume carattere internazionale, portando all’avvio di filiali in Spagna, Cile e Stati Uniti.

Municipia S.p.A., la sicurezza urbana con strumenti tecnologici integrati 

L’innovazione nei servizi pubblici per una gestione efficiente, sicura e sostenibile dei centri urbani: a questo punta Municipia S.p.A., società del Gruppo Engineering e leader in progetti per smart city e trasformazione digitale delle città di ogni dimensione. Tra le aree di intervento, anche il cruciale ambito della sicurezza urbana.

Municipia S.p.A.

Progettare, sviluppare e gestire sistemi integrati per la sicurezza: l’esperienza di Municipia S.p.A.

Il dualismo tra sicurezza “reale” e sicurezza “percepita” costituisce un aspetto chiave nelle società moderne: un punto nodale che, in termini pratici, riceve grande attenzione sia a livello nazionale che locale. Per affrontarlo e gestirlo al meglio, oggi, sono necessari approcci di tipo integrato e supportati da tecnologie al servizio dei territori. È questo un ambito in cui Municipia S.p.A. opera insieme ai centri urbani nella progettazione, sviluppo e gestione di sistemi integrati, con la tecnologia impiegata a beneficio delle comunità. Leader in progetti per smart city e trasformazione digitale delle città di ogni dimensione, la società guidata da Stefano De Capitani mette a disposizione l’esperienza e le soluzioni tecnologiche del Gruppo Engineering di cui fa parte, operando sia con progetti di tipo verticale che iniziative intersettoriali. L’obiettivo per Municipia S.p.A. è migliorare la qualità della vita e realizzare luoghi ideali dove vivere, lavorare e investire in sicurezza.

Municipia S.p.A., Stefano De Capitani: sicurezza reale tra tecnologia e ottimizzazione delle risorse

Proprio per tali ragioni, una delle aree di intervento di Municipia S.p.A. è quella della sicurezza urbana, “pilastro di un contesto democratico attrattivo, produttivo e di incentivazione economica”, come descritto dal Presidente Stefano De Capitani in un suo recente intervento. Sicurezza che “va intesa in senso ampio” e dunque “non solo come ordine pubblico e lotta alle delinquenze, ma anche come sicurezza sociale e stradale”. A questo, prosegue il Presidente, si aggiunge anche la questione della cybersicurezza, considerando “l’inarrestabile evoluzione e applicazione della tecnologia digitale nel settore privato e in quello pubblico”. Innalzare il livello di sicurezza “reale” – utilizzando anche una tecnologia che “protegge senza produrre una sensazione di precarietà e rischio nei residenti” – è dunque cruciale oggi nella gestione efficace di tale ambito. Una gestione, specifica il Presidente di Municipia S.p.A., che “non può essere risolta mediante interventi settoriali” e che deve considerare anche “l’aspetto della sostenibilità economica degli investimenti”: questi, conclude, “devono essere sì, realizzati nell’immediato, ma anche supportati dalle idonee risorse nel medio – lungo termine senza far nascere disequilibri nei bilanci locali”.

Giornata Salvatore Maugeri: ICS Maugeri S.p.A. ricorda la nascita del suo fondatore

Giornata Salvatore Maugeri: il 17 novembre ICS Maugeri S.p.A. commemorerà il medico fondatore la cui attività ha permesso di creare 17 Istituti, 3 poliambulatori e un Centro ricerche ambientali in 7 regioni italiane.

ICS Maugeri S.p.A.

ICS Maugeri S.p.A.: la giornata dedicata a Salvatore Maugeri

Il prossimo 17 novembre ICS Maugeri S.p.A. celebrerà l’anniversario della nascita del suo fondatore Salvatore Maugeri, un pioniere della medicina: “L’edizione di quest’anno sarà particolarmente ricca di significato perché, dopo le restrizioni determinate dal Covid19, torniamo a festeggiarla con un momento di comunità e appartenenza, quello spirito che da sempre ha determinato tutti i grandi successi del nostro gruppo”. In occasione della Giornata Salvatore Maugeri, lo storico della medicina Giorgio Cosmacini introdurrà il libro edito da UTET “Storia della Medicina del Lavoro, da Bernardino Ramazzini a Salvatore Maugeri”: l’autore ripercorre oltre tre secoli di progresso scientifico e celebra l’importanza dell’attività portata avanti con grande passione dal Prof. Maugeri. La giornata proseguirà con alcuni professionisti sanitari di ICS Maugeri S.p.A. che presenteranno i “recenti lavori svolti, elaborazione scientifica della volontà di rimanere avanguardia nella ricerca, nell’assistenza e nella cura dei pazienti, come testimoniato nella gestione di questa ultima, durissima, pandemia”.

La storia di ICS Maugeri S.p.A.

Nata nel 2016, ICS Maugeri S.p.A. vanta decenni di storia di clinica e ricerca nella medicina riabilitativa e del lavoro. La curiosità e la passione hanno portato Salvatore Maugeri (17 novembre 1905) a dedicarsi alla medicina del lavoro, disciplina che in quegli anni ha avanzato proposte per la tutela dei lavoratori dalle malattie professionali: il 1952 segna così l’inaugurazione del primo Istituto di Medicina del Lavoro a Padova. Inoltre nel 1965 Salvatore Maugeri dà vita alla fondazione Clinica del lavoro che, quattro anni più tardi, viene riconosciuta Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Dagli anni Settanta a oggi sono stati creati 22 Istituti per diverse patologie in sette regioni italiane: nel 2016 l’attività clinica e scientifica presente in 18 centri è stata affidata a ICS Maugeri S.p.A. L’operato di Fondazione Maugeri, che finanzia la ricerca scientifica a favore dei pazienti fragili, è focalizzato sulla ricerca e sulla fragilità clinica.

Antonio Franchi: impianti e materiali “green” della nuova versione di Palazzo Ravasio

Per il progetto di Palazzo Ravasio a cui sta lavorando il team di The Residenze, società guidata da Antonio Franchi, tutte le scelte sono dettate da due comuni denominatori: il rispetto per l’ambiente e il benessere umano. Da un lato c’è quindi l’impiego di materiali ecocompatibili e dall’altro l’installazione di impianti green.

Antonio Franchi

Palazzo Ravasio: gli eco-materiali usati dal team di Antonio Franchi

Nell’intervento di ristrutturazione che interessa l’antico palazzo veronese, tutti i principali materiali scelti da Antonio Franchi e dal suo team saranno 100% “green”. L’isolamento termico dell’involucro, ad esempio, prevede un pacchetto di contro-parete composta da due pannelli isolanti in fibra di canapa vegetale e un pannello di gesso per l’abbattimento della formaldeide. Un biointonaco a base di calce naturale termo-deumidificante, antimuffa e anticondensa andrà invece a rivestire le pareti, poi rifinite con un’idropittura organica minerale perfettamente eco-compatibile o con un bio spatolato a base d’argilla a colori vegetali. I pavimenti sono realizzati con legni certificati P.E.F.C., prodotti in Val di Fiemme, in Trentino, in seguito trattati con un sistema a base di olio essenziale e poi posati con sistema flottante ad incastro in modo da evitare l’impiego di collanti chimici nocivi. In legno sono anche le finestre tecnologicamente innovative che garantiscono un ottimo isolamento termico ed acustico. I rivestimenti dei bagni, infine, sono realizzati con ceramica sostenibile di altissima qualità, prodotta dalla prima industria ceramica al mondo.

Antonio Franchi: gli impianti green

Per quanto concerne l’impiantistica, il team guidato da Antonio Franchi si è ovviamente affidato alle rinnovabili come fonte di energia. Gli impianti di Palazzo Ravasio non saranno alimentati a partire da combustibili fossili e non concorreranno quindi alle emissioni di Co2 nell’atmosfera. Due generatori in pompa di calore aria-acqua, alimentati da energia elettrica, basteranno a garantire la climatizzazione estiva e invernale. Volendo assicurare un elevata qualità dell’aria, si prevede l’installazione di un impianto di ventilazione, utile al ricambio continuo e all’eliminazione degli inquinanti. La ventilazione permette infatti di migliorare l’igiene ambientale, riducendo la trasmissibilità di virus ed elementi patogeni. Tutto questo senza sprecare energia. Un sistema di filtrazione dell’impianto sarà capace di trattenere, inoltre, fino al 70% delle polveri sottili e di sanificare i locali mediante dei raggi ultravioletti, opportunamente mascherati, e senza alcuna produzione di ozono. Anche l’impianto idrico avrà un sistema di filtraggio automatico, nonché autopulente, che purificherà l’acqua.

Covid-19, Superquark: Mario Melazzini conferma l’efficacia e la sicurezza dei vaccini

Nell’approfondimento di Superquark, Mario Melazzini fornisce spiegazioni ai dubbi sui vaccini contro il Covid-19. Agli scettici: i vaccini sono al 100% sicuri ed efficaci.

Mario Melazzini

Vaccini Covid-19, l’intervento di Mario Melazzini a Superquark

Morbillo, meningite, rabbia e poi ancora tetano, tifo, febbre gialla: se non fosse stato per i vaccini, queste malattie continuerebbero ancora oggi a provocare migliaia di vittime in tutto il mondo. Eppure, nelle popolazioni del Terzo Mondo, in cui l’accesso alle cure mediche e ai vaccini è tutt’ora limitato, il debellamento di alcune malattie non si è ancora concluso. “Le malattie contro le quali ci si può difendere con un vaccino sono circa 30. Possono sembrare poche ma comprendono alcuni dei grandi mali che hanno sterminato l’umanità”, ha sottolineato la divulgatrice scientifica Barbara Gallavotti introducendo l’approfondimento di Superquark sui vaccini che ha visto la partecipazione di Mario Melazzini. L’Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A. ha provveduto a fornire le risposte ai dubbi relativi alla sicurezza del vaccino anti Covid-19: dallo scoppio della pandemia, il supporto delle nuove tecnologie ha permesso di formulare vaccini sicuri ed efficaci in meno di un anno. La realizzazione del vaccino in tempi così brevi ha però creato diffidenza e scetticismo tra le persone, molte delle quali hanno deciso di non vaccinarsi.

Mario Melazzini: focus sui vaccini a vettore virale e a mRNA

Astrazeneca e Johnson&Johnson sono due vaccini a vettore virale, Pfizer e Moderna sono invece due vaccini a mRNA. Ma cosa contengono al loro interno? I primi includono amminoacidi che sono adatti alla stabilizzazione e alla conservazione del farmaco e che al loro interno contengono sostanze innocue come sali, zuccheri o alcoli. I polisorbati invece “permettono di tenere insieme la parte oleosa a quella parte acquosa”, agevolando l’iniettabilità del farmaco. Per quanto riguarda quelli “prodotti da Pfizer e Moderna l’elemento chiave ed essenziale – sottolinea Mario Melazzinisono le molecole di RNA messaggero”, contenute in minuscole gocce di grasso. La presenza di questi grassi artificiali ha in “rarissimi casi” provocato reazioni allergiche. Il prodotto “è estremamente sicuro e sempre valutato al 100% per quanto riguarda la qualità, la sicurezza e l’efficacia”. I vaccini anti Covid-19, conclude Mario Melazzini, “possono essere inadatti per alcune persone che hanno un sistema immunitario fragile. Questo perché anche la lievissima infezione che causano può destare forte preoccupazione. Quelli basati su agenti infettivi uccisi o su loro parti inattivate vanno bene per tutti ma hanno un problema, cioè la risposta immunitaria che suscitano è meno forte. Per questo occorre aggiungere al farmaco stesso una sostanza innocua, che prende il nome di adiuvante, cioè un qualcosa che stimoli maggiormente la reazione del nostro sistema immunitario”.