Carlotta Ventura: A2A prima azienda “Energy&Utilities” nella reportistica ESG

La Life Company ottiene anche il secondo posto nella categoria dedicata alla reportistica sul cambiamento climatico. Riconoscimenti che per Carlotta Ventura, manager di A2A, testimoniano l’impegno portato avanti in tema di sostenibilità.

Carlotta Ventura

A2A, Carlotta Ventura su “Repubblica”: continueremo a condividere obiettivi e risultati

A2A è l’azienda con la migliore strategia globale di reporting nelle aree dedicate alla sustainability e al cambiamento climatico. La Life Company ha ottenuto infatti il primo posto nella classifica “ESG Reporting Awards 2021”, categoria “Energy&Utilities”. Promossi da ESG Investing, financial media company britannica, gli Awards sono gli unici premi dedicati alla valutazione delle società quotate in termini di reportistica green. “Questo riconoscimento – ha dichiarato a “Repubblica” Carlotta Ventura, direttore Communication, Sustainability e Regional Affairs di A2Aci motiva a proseguire nella nostra attività e nel coinvolgere tutti gli stakeholder per condividere gli obiettivi e i risultati raggiunti”. A valutare la Life Company una giuria indipendente composta da esperti del settore e accademici, che oltre alla reportistica hanno analizzato anche il coinvolgimento distakeholder e comunicazione in materia di ESG, sostenibilità e clima. Il podio conquistato da A2A, ha sottolineato Carlotta Ventura, dimostra quanto la sostenibilità sia “centrale nella strategia” adottata dal Gruppo.

Carlotta Ventura: “Sostenibilità alla base della Life Company”

Nel suo intervento su “Repubblica” la manager aggiunge che la sostenibilità è anche uno dei pilastri del progetto di Life Company lanciato con l’ultimo Piano Industriale. Un rebranding guidato proprio da Carlotta Ventura e che mette in luce un purpose aziendale strettamente legato alle risorse naturali e alla circolarità. Oltre a conquistare la categoria come Best Sustainability Reporting, A2A si è posizionata al secondo posto anche nella classifica “Best Climate-Related Reporting”. Un risultato ottenuto soprattutto grazie alla recente scelta da parte della Life Company di adottare per la prima volta le linee guida del TCFD (Task Force on Climate-related Financial Disclosures) all’interno del suo Bilancio integrato 2020. A2A è stata dunque selezionata dalla giuria anche tra le migliori realtà in tema di trasparenza e rendicontazione su rischi e opportunità, finanziarie e non, legate al cambiamento climatico.

Stefano Donnarumma: rendere più veloci gli iter autorizzativi e burocratici

“Programmare, ma anche realizzare tutte le opere indispensabili alla concreta attuazione della transizione energetica”: l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Stefano Donnarumma, ha partecipato all’evento “Il Verde e il Blu Festival” di Milano.

Stefano Donnarumma

“Il Verde e il Blu Festival”: l’intervento di Stefano Donnarumma (Terna)

La transizione energetica rappresenta una delle più grandi sfide che ogni ambito della società si ritroverà ad affrontare nell’immediato futuro. L’emergenza climatica richiede nuove scelte etiche, politiche, culturali e imprenditoriali ed è quindi imprescindibile un cambiamento che sia in grado di coinvolgere l’attuale modo di produrre, consumare e agire. L’incontro e l’integrazione tra economia green ed economia blu, ovvero il digitale e l’informazione, contribuiscono a delineare un futuro sostenibile e a ridurre le emissioni, raggiungendo gli obiettivi stabiliti per il 2030. Il tema è stato affrontato durante la seconda edizione de “Il Verde e il Blu Festival di Milano – Buone idee per il futuro del pianeta”: una tre giorni di incontri, talk show, testimonianze e spettacoli alla quale ha partecipato anche Stefano Donnarumma. “Stiamo vivendo un momento storico molto importante – ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ternasiamo tutti impegnati per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che l’Italia e l’Europa si sono dati. Per riuscirci è necessario non solo programmare, ma anche realizzare tutte le opere indispensabili alla concreta attuazione della transizione energetica”. L’AD e DG ha inoltre menzionato gli investimenti per la realizzazione di progetti come l’Adriatic e Thyrrenian Link e l’esigenza di accelerare e semplificare gli iter autorizzativi e burocratici.

Stefano Donnarumma (Terna): sviluppare la rete di trasmissione nazionale per agevolare la transizione energetica

Gli investimenti devono procedere di pari passo con un processo di trasformazione culturale capace di coinvolgere l’intera società affinché si possano modificare e modernizzare le abitudini quotidiane, gli spazi e le attività formative e produttive. Il ruolo di Terna, ha sottolineato Stefano Donnarumma, può contribuire a tracciare possibili panorami futuri: il Gruppo “si affida alle sue persone, alle loro alte competenze tecniche, con le quali sarà possibile realizzare un sistema elettrico sempre più efficiente e sostenibile”. Lo sviluppo della rete di trasmissione nazionale è un elemento essenziale per la transizione energetica, può infatti assicurare l’annessione nella rete elettrica dell’energia proveniente da fonti rinnovabili. Il nuovo Piano di Sviluppo di Terna “prevede oltre 18 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni ed è oggi uno dei programmi di investimento italiani più importanti”, ha aggiunto Stefano Donnarumma. “Abbiamo incrementato gli investimenti del 25% rispetto al precedente piano: gli interventi programmati daranno un importante contributo al rilancio del Sistema Paese – ogni miliardo investito in infrastrutture ne genera, infatti, tra due e tre in termini di PIL e consente di creare moltissimi nuovi posti di lavoro. Per questo è importante rendere più spediti i processi autorizzativi e burocratici che spesso rallentano la realizzazione delle opere”.

Mario Melazzini a Superquark: i vaccini contro il Covid-19 sono sicuri ed efficaci

Nell’approfondimento di “Superquark”, Mario Melazzini, Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A., spiega l’efficacia e la sicurezza dei vaccini contro il Covid-19.

Mario Melazzini

Mario Melazzini: i vaccini Astrazeneca e Johnson&Johnson

A inizio 2020, in piena pandemia, la possibilità di avere dei vaccini efficaci in breve tempo sembrava poco concreta. Eppure, in meno di un anno sono stati sviluppati, tra gli altri, Astrazeneca e Johnson&Johnson, due vaccini a vettore virale. Come spiega l’Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A., Mario Melazzini, intervistato da Superquark, i due vaccini, una volta iniettati, trasmettono l’informazione per la proteina Spike sotto forma di DNA e racchiusa in un virus modificato al fine di non provocare danni. La proteina Spike è utilizzata dal Covid-19 come “chiave falsa” per entrare nelle cellule dell’organismo e innescare la fase di infezione. “Oltre al suo principio attivo – ha sottolineato Mario Melazziniun vaccino a vettore virale contiene aminoacidi, sostanze come zuccheri o l’etanolo. Ci sono poi i polisorbati, emulsionanti che facilitano l’iniettabilità del farmaco stesso”.

Mario Melazzini: i vaccini Pfizer e Moderna

Pfizer e Moderna sono invece due vaccini a RNA messaggero, basati su una tecnologia innovativa: “L’elemento chiave ed essenziale – ha evidenziato Mario Melazzinisono queste molecole di RNA messaggero che sono racchiuse in un contesto specifico di micro-sferette di grassi (liposomi), alcuni artificiali, ed eccipienti particolari che servono a stabilizzare il prodotto”. Una volta iniettata la dose di vaccino, i liposomi presenti nello stesso liberano l’mRNA contenente l’informazione utile a generare la proteina Spike: il sistema immunitario del paziente sarà quindi in grado di produrre gli anticorpi per prevenire un’eventuale infezione. Nell’approfondimento di “Superquark” dedicato ai vaccini, Mario Melazzini ha precisato: “Ci sono stati segnalati rarissimi, e sottolineo rarissimi, casi di reazioni allergiche, soprattutto per la presenza di grassi artificiali. Nonostante questo, il prodotto è estremamente sicuro e valutato al 100% per quanto riguarda la qualità, la sicurezza e l’efficacia”.

Francesco Starace (Enel): su “Il Sole 24 Ore” il ruolo dei leader di oggi e del futuro

Ascoltare gli altri con umiltà e curiosità, senza tuttavia perdere il contatto con la propria identità: Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel, riflette sul significato del ruolo di CEO.

Francesco Starace

Francesco Starace: CEO, cosa vuol dire essere a capo di un’azienda

Oggi guidare un’azienda è un’attività che richiede qualità e competenze sempre più diversificate: lo sa bene Francesco Starace, che dal 2014 è a capo di Enel. L’Amministratore Delegato e Direttore Generale ne ha parlato recentemente a “CEO Confidential”. Curato da “Il Sole 24 Ore”, si tratta di una serie di videointerviste con focus sulla leadership del futuro tra sostenibilità e nuove sfide. “Innanzitutto non bisogna dimenticare che essere CEO vuol dire essere responsabili – sottolinea il manager – avere un grado di coscienza del fatto che si ha la possibilità di fare cose che creano valore, lavoro e quindi benessere nella società”. Una responsabilità che spesso si traduce in solitudine: “Quando devi prendere una decisione, anche dopo aver ascoltato tutti, c’è un momento di solitudine. Ma non è una cosa pesante, anzi, è quasi benefico stare a sentire se stessi e farsi guidare da ciò che pensi sia giusto”. È indispensabile inoltre essere capaci di capire a fondo le esigenze degli stakeholder: “Molto spesso la comprensione avviene in maniera superficiale. Ci vogliono umiltà, curiosità e capacità di entrare nei problemi degli altri, cercando di capire le motivazioni. Se per una persona tutto ciò rappresenta una ‘fatica’ – avverte Francesco Staraceallora è meglio cambiare mestiere”.

Francesco Starace: l’importanza della vision aziendale

Per l’AD di Enel il leader del futuro deve essere quindi in grado di immedesimarsi negli altri. Tuttavia, avverte Francesco Starace, deve riuscirci “senza nascondersi a se stesso”, mantenendo la sua identità. Solo partendo da queste qualità di base un CEO ha le carte in regola per avviare un percorso di successo. Il focus dell’intervento si sposta poi sull’importanza, per le aziende, di avere una vision chiara e ben definita: “Tutte le aziende hanno un motivo di essere. Se si interrogano sul motivo vero, sono quelle che trovano al loro interno la cosiddetta ‘visione’. Che non è altro che una proiezione nel futuro del proprio modo di essere in forma potente”. Il manager porta l’esempio di Enel, nata nel dopoguerra con l’obiettivo di portare elettricità, fondamentale per lo sviluppo del Paese: “Qual è la visione che vogliamo avere nel futuro? Permettere alla società di prosperare, vivere bene, senza impattare l’ambiente e senza ipotecare il futuro dei nostri figli. Farlo quindi in maniera sempre più sostenibile”. L’economa circolare, aggiunge Francesco Starace, sarà uno dei pilastri delle strategie future. Ma in un senso più ampio rispetto al pensiero comune di semplice riciclo: “Anche se non è possibile una circolarità assoluta, c’è la possibilità dal punto di vista economico di fare grandi passi avanti sull’utilizzo efficiente delle risorse. Sia quelle ambientali che umane. Ci sono tanti esempi di economia circolare che riguardano persone che non valorizziamo, nelle quali possiamo investire e rendere più felici”.

Andrea Mascetti

Festival di Varese Estense, Andrea Mascetti: “Terzo anno di collaborazione per Cariplo”

Secondo il Coordinatore di Fondazione Cariplo Andrea Mascetti, responsabile della Cultura, l’evento rappresenta per la città di Varese un’occasione di rilancio artistico e culturale.

Andrea Mascetti

Andrea Mascetti: “Varese culturalmente nel dimenticatoio, la città ha bisogno di ritrovarsi”

Tenutosi dal 25 giugno all’11 luglio scorso, il Varese Estense Festival è giunto quest’anno alla quarta edizione. La kermesse culturale, organizzata da Officine Teatrali Red Carpet e Giorni Dispari Teatro, è stata divisa in 11 appuntamenti che hanno spaziato tra opera lirica, musica classica, teatro, poesia e presentazione di libri. Andrea Mascetti, Coordinatore della Commissione Arte e Cultura di Fondazione Cariplo, ha parlato di un “evento ideale” per la rinascita della città di Varese. “Questo è il terzo anno che Cariplo collabora all’iniziativa – ha spiegato durante la presentazione del Festival – iniziativa che ogni anno, grazie alla fatica di ideatori e organizzatori, sta avendo sempre più successo”. Per il Coordinatore di Cariplo la kermesse è stato dunque un primo passo per la rinascita culturale di Varese: “La città ha bisogno di identità, di ritrovarsi, di cultura – ha detto Andrea Mascettiper questo noi di Cariplo cercheremo di aiutare sempre sostenendo questo tipo di iniziative”.

Andrea Mascetti: “Varese deve ritrovare la propria identità culturale”

Il Festival, prosegue, ha avuto negli anni anche il merito di riportare in auge “un’idea di bellezza e di cultur alta”. Valori che secondo Andrea Mascetti sono stati messi in secondo piano, in particolare durante i mesi più difficili della pandemia. “In tempi dove bruttura e decadenza sembrano averla vinta in ogni dove, questo festival fa bella mostra di uno spirito di sana rivolta ideale”. Il Coordinatore di Cariplo insiste sulla necessità della città di ritrovare la propria essenza. “Uno degli organizzatori ha detto che noi varesini dobbiamo rimetterci insieme e ridare speranza ad una città che l’ha persa. E questo evento dà speranza”, ha concluso Andrea Mascetti. Nonostante il Festival sia ufficialmente concluso, all’appello mancano ancora due appuntamenti. L’11 e il 12 settembre si terrà infatti il “Varese Estense Festival Off”: nella due giorni al Cinema Teatro Nuovo andrà in scena l’opera Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti.

FME Education

FME Education: la ripartenza nazionale deve puntare sulla valorizzazione del patrimonio culturale

Consapevole del ruolo primario del settore culturale nella ripartenza del nostro Paese, FME Education supporta, attraverso progetti e iniziative, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

FME Education

FME Education: puntare sulla valorizzazione del patrimonio culturale

Un anno e mezzo dopo lo scoppio della pandemia il nostro Paese sta guardando al futuro. La ripartenza dell’intera società deve però focalizzare l’attenzione anche sulla promozione e sulla valorizzazione delle attività del settore culturale. L’obiettivo è condiviso da numerose realtà impegnate nella diffusione della cultura: dal 2013 la Casa Editrice FME Education supporta, attraverso progetti e iniziative, un sistema in grado non solo di salvaguardare l’intero patrimonio culturale nazionale, ma anche di promuovere la conoscenza, le opere, la storia, le arti e lo spettacolo che rappresentano una risorsa fondamentale per il futuro del nostro Paese. In un’ottica di ripartenza, l’ecosistema culturale può quindi contribuire al rilancio nazionale anche per quanto riguarda il settore economico, basti pensare che prima della pandemia il valore generato dal Sistema Produttivo Culturale e Creativo (imprese, PA e no-profit) ha sfiorato i 96 miliardi di euro.

FME Education: la sinergia tra cultura e nuove tecnologie

Negli ultimi anni le nuove tecnologie si sono diffuse a macchia d’olio, la pandemia ha inoltre accelerato l’espansione del digitale che ha progressivamente coinvolto ogni settore, compreso il mondo della cultura, dello spettacolo e delle arti in generale. La tecnologia è uno strumento ormai indispensabile per la promozione e diffusione della cultura in ogni suo aspetto: di questo è ben consapevole la Casa Editrice FME Education, impegnata a incentivare iniziative e progetti al fine di integrare le potenzialità del digitale con la qualità della ricchezza culturale del nostro Paese. Il patrimonio storico-culturale nazionale ha un valore inestimabile e proprio per tale ragione è compito di ognuno di noi tutelarlo e, al tempo stesso, valorizzarlo anche attraverso i numerosi strumenti innovativi che abbiamo a disposizione e che permettono di raggiungere un pubblico sempre più ampio.

Italchimica

ISSA Pulire 2021, la partecipazione di Italchimica alla fiera del cleaning professionale

Nata nel 2003 su iniziativa della famiglia Fioretto, Italchimica è tra le principali aziende produttrici di detergenti e cosmetici nel Paese, una posizione raggiunta incentrando il proprio operato sui principi dello sviluppo sostenibile.

Italchimica

ISSA Pulire 2021 accoglie le scelte sostenibili di Italchimica

Rispondere in modo efficace alle necessità del pianeta è un obiettivo che richiede costanza, attenzione e trasparenza: una questione che diventa ancor più importante se connessa agli ambiti della responsabilità sociale d’impresa. È su questa filosofia che Italchimica, leader in Italia nella produzione di detergenti e cosmetici, porta avanti da tempo il suo percorso orientato alla sostenibilità, legandolo con forza al raggiungimento degli obiettivi di responsabilità sociale d’impresa. Di eguale importanza è saper comunicare tale impegno in maniera efficace, presentando con precisione dati e informazioni riguardanti prodotti, servizi e attività. Anche in tal senso si inserisce la Fiera internazionale ISSA Pulire 2021, dedicata interamente al settore della pulizia professionale. L’evento si svolge a Verona e vede la partecipazione di Italchimica insieme a Sanitec, marchio con 20 anni di specializzazione sul mercato e ideato per i principali canali legati al mondo della pulizia professionale.

ISSA Pulire 2021: l’impegno di Italchimica nel Report di Sostenibilità 2021

Ma ISSA Pulire 2021 per Italchimica non rappresenta soltanto questo: l’evento costituisce infatti un’occasione per condividere i principi di sostenibilità applicati al settore della pulizia professionale I&I e Horeca. Caratterizzata da elevati standard di qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente, le strategie dell’azienda pongono in luce le scelte effettuate in materia di sostenibilità: azioni che successivamente vengono raccolte e presentate nel Report di Sostenibilità che Italchimica pubblica volontariamente dal 2019. Unica nel settore della detergenza e della cosmetica in Italia con due Report riconosciuti da GRI (Global Reporting Initiative), la società guidata da Alessandro Fioretto presenta con “Green Change Matters” – questo il nome del progetto legato al Report – le attività svolte nelle aree della responsabilità ambientale, sociale ed economica. Il modello ne attesta l’operato con trasparenza e precisione e delinea con chiarezza gli obiettivi aziendali per i prossimi anni. Un impegno che la realtà padovana è lieta di condividere anche durante la Fiera ISSA Pulire 2021: Italchimica è presente con postazioni multimediali in cui, tra le altre cose, è possibile conoscere e scaricare il Report di Sostenibilità pubblicato a luglio 2021.

Terna, procedono i lavori del Tyrrhenian Link. Stefano Donnarumma: “Sul piatto 3,7 miliardi”

Continuano le attività di Terna per la realizzazione di una delle infrastrutture elettriche più importanti per il Paese. Con il nuovo elettrodotto, la società guidata da Stefano Donnarumma punta a rafforzare e stabilizzare la rete nazionale.

Stefano Donnarumma

Stefano Donnarumma: Thyrrenian Link uno dei più grandi investimenti di sempre

Un doppio cavo sottomarino lungo 950 chilometri e con 1.000 MW di potenza per ciascun ramo. Numeri già impressionanti ai quali si aggiunge una profondità mai toccata prima: il Tyrrhenian Link arriverà infatti fino a 2mila metri sotto il livello del mare. Un record per l’elettrodotto che Terna ha deciso di realizzare con l’obiettivo di collegare Sicilia, Campania e Sardegna. Un’opera centrale nel Piano di Sviluppo presentato dall’AD e DG Stefano Donnarumma. Tanto da destinare alla sua realizzazione 3,7 miliardi. Si tratta di un’infrastruttura fondamentale per il futuro energetico sia dell’Italia che di tutta l’area del Mediterraneo. Aggiungendosi al Sacoi (Sardegna-Corsica-Toscana) e al Sapei (Sardegna-Lazio), il Thyrrenian Link sarà l’ultimo tassello per chiudere il collegamento ad anello del sistema. Ciò consentirà al Paese di sfruttare al meglio la produzione di energie rinnovabili non programmabili, favorendone sviluppo e diffusione. Grazie al nuovo elettrodotto, il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma potrà infatti indirizzare l’energia green dalle isole alla terraferma, dove la domanda al momento è maggiore dell’offerta.

Stefano Donnarumma: “Nuovo elettrodotto sta procedendo secondo pianificazione”

Inizialmente, la data prevista dal Gruppo guidato da Stefano Donnarumma per il termine dei lavori era il 2030. Nel Piano di Sviluppo avviato in primavera le tempistiche per il Tyrrhenian Link sono cambiate. Secondo le stime di Terna, i due cavi saranno pronti al massimo entro i primi mesi del 2026. Il tratto relativo alla Campania sarà il primo ad essere ultimato: “Lo studio di fattibilità è terminato — ha spiegato in una recente intervista sul “Corriere della Sera” Giacomo Donnini, direttore Sviluppo e Progetti Speciali di Ternapoi il progetto sarà depositato al Mise. Per quanto riguarda l’elettrodotto tra Sicilia e Sardegna è in corso la consultazione pubblica con gli stakeholder, cittadini e istituzioni. Prevediamo di ottenere entrambe le autorizzazioni per l’estate 2023. Un’accelerazione impressa per raggiungere i sempre più stringenti obiettivi di decarbonizzazione”. In aggiunta ai benefici previsti per la rete elettrica, l’opera portata avanti dal Gruppo vedrà il coinvolgimento nei lavori di circa 250 aziende, con un forte indotto economico sui territori.

Gianni Lettieri

Napoli e una storia di successo imprenditoriale: i contenuti dell’autobiografia di Gianni Lettieri

L’imprenditore (e fondatore di Meridie SpA) Gianni Lettieri è anche autore dell’autobiografia “L’imprenditore scugnizzo”, edita da Iuppiter Edizioni: il libro racconta l’infanzia di Lettieri, le sue aspirazioni, la nascita delle sue ambizioni e i suoi successi professionali, tra aneddoti ed esperienze.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: “L’imprenditore scugnizzo”

“L’imprenditore scugnizzo. La mia Napoli, le mie sfide” è l’autobiografia, edita da Iuppiter Edizioni, ad opera dell’imprenditore napoletano Gianni Lettieri. Articolato in 21 capitoli, il libro parte dall’infanzia dell’autore e dai ricordi di famiglia legati al rione e alle prime esperienze lavorative. Dal negozio di famiglia, il giovane Lettieri impara la caparbietà, l’onestà e l’amore per l’apprendimento pratico di un mestiere. Da qui nasce l’intento di mettersi in proprio: in particolare, Lettieri si getta nel settore del tessile dopo essere rimasto folgorato alla vista di alcune macchine in funzione in uno stabilimento del Nord Italia. Questa avventura lo porterà al successo anche all’estero, in India, in America e in Messico. Napoli però rimane il suo punto fermo: è qui che l’imprenditore torna per fondare Meridie, la prima società del Mezzogiorno quotata in borsa, e per iniziare il percorso politico che lo porterà alla guida dell’Unione degli Industriali di Avellino e, in seguito, di Napoli. Grazie alla determinazione e alla vicinanza di una famiglia solida e fondata sull’amore, Gianni Lettieri si fa strada verso il successo professionale: questa esperienza è raccontata in dettaglio ne “L’imprenditore scugnizzo”.

Gianni Lettieri: l’obiettivo dell’autobiografia

“Ho scritto questo libro spinto dal desiderio di restituire a Napoli un po’ di quello che negli anni mi ha dato – non in termini economici ma umani – e soprattutto per dare un incoraggiamento, e spero un esempio positivo, a questi ragazzi che credono di partire svantaggiati perché nascono in realtà difficili e, invece, vorrei comprendessero che un apparente punto di debolezza, con un po’ di abilità che a loro non manca, si può trasformare in punto di forza”: così Gianni Lettieri ha commentato la stesura della sua autobiografia, che si rivolge proprio a chi vorrebbe avere successo nella vita, trovando la propria strada grazie a solidi principi, passione e un pizzico di ambizione. Accantonando la logica assistenzialista e quella del posto fisso, secondo Gianni Lettieri si riesce finalmente a puntare su se stessi e sulle proprie capacità. Il libro è ricco di esperienze e aneddoti divertenti legati al suo quartiere natale, la Duchesca, pieno di “scugnizzi” che trascorrono la propria giornata tra i giochi, fatti con poco, e l’arte dell’arrangiarsi e del sopravvivere.

Gruppo Danieli

Siglata nuova collaborazione tra Gruppo Danieli e Italcertifer S.p.A.

Gruppo Danieli sigla con Italcertifer S.p.A. una collaborazione tecnica per le linee ferroviarie e metropolitane: gli obiettivi dell’accordo.

Gruppo Danieli

Gruppo Danieli: l’accordo di collaborazione con Italcertifer S.p.A.

Lo scorso 4 agosto Giacomo Mareschi Danieli, Amministratore Delegato di Gruppo Danieli, ha siglato un accordo di collaborazione tecnica con Italcertifer S.p.A. del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Il settore ferroviario italiano è considerato, insieme a quello giapponese, il più innnovativo in quanto a smart engineering e ricerca: la nuova collaborazione mira quindi alla promozione di certificazione, sicurezza, efficienza e sostenibilità per le linee ferroviarie e metropolitane. Italcertifer S.p.A., società leader in Italia in termini di certificazione ferroviaria e di verifica di progetto, è impegnata anche all’estero con progetti quali la Metro Bogotà in Colombia, la linea Mecca-Medina e la metropolitana di Riyadh in Arabia Saudita. Il nuovo accordo siglato tra Gruppo Danieli e Italcertifer S.p.A. punta quindi a consolidare la loro presenza in questa area di mercato non solo in Italia, ma anche a livello internazionale.

Gruppo Danieli è tra i leader mondiali nelle tecnologie anche in ambito ferroviario

Gruppo Danieli, tra i leader mondiali nelle tecnologie per l’industria siderurgica anche in ambito ferroviario, ha progettato diversi impianti destinati alla produzione di rotaie di alta qualità, senza saldatura e con trattamento di tempra in linea garantendo in tal modo la massima qualità e durata della rotaia: oggi caratteristiche fondamentali per il settore. Il Gruppo, considerato il primo player in Europa e in Russia anche nelle macchine per laminare rotaie, sta coordinando gli impianti per la produzione di binari di Mechel, Evraz e Novostal Balakovo. Formazione e sviluppo di competenze, asset management system, attuazione di progetti congiunti, benchmark normativo e studio strategico per individuare mercati e clienti interessati ai laminatoi per rotaie e ruote sono gli obiettivi principali dell’accordo firmato da Gruppo Danieli. A livello globale si contano più di 1,4 milioni di chilometri di linee ferroviarie di cui circa il 60% dovrà essere elettrificato e innovato: nei prossimi anni è previsto un aumento della richiesta di tecnologie metallurgiche adeguate per produrre circa 500.000 km di nuovi binari, gli investimenti nel settore ferroviario fanno quindi prevedere risultati positivi per il futuro.