Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: A2A, nel milanese distribuiti lo scorso anno 665 milioni

A2A presenta la quarta edizione del Bilancio di Sostenibilità territoriale di Milano: le considerazioni del Presidente Marco Patuano e dell’AD Renato Mazzoncini.

Renato Mazzoncini, AD A2A

A2A a Milano: la presentazione del quarto Bilancio di Sostenibilità territoriale

È nei numeri riportati nel quarto Bilancio di Sostenibilità territoriale il contributo di A2A per Milano: il valore economico distribuito lo scorso anno nell’area metropolitana ammonta a 665 milioni di euro, 479 le persone assunte, 415 mila le tonnellate di CO2 evitate grazie al termovalorizzatore e alla cogenerazione e 99,7 la percentuale di rifiuti urbani recuperata come materia o energia. Presentato lo scorso 23 ottobre nel corso dell’evento “Milano sostenibile. Tra bilancio e futuro”, organizzato dal Gruppo insieme a L’Economia del “Corriere della Sera”, il Bilancio di Sostenibilità territoriale che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali di A2A sul territorio milanese indica gli impegni e i risultati raggiunti nel 2019 e ascritti a 11 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 (SDGs). “Uniamo due fattori estremamente importanti: la vicinanza al territorio, che fa sì che la conoscenza sia diretta e immediata, e la dimensione, che consente grandi investimenti e l’accesso all’innovazione”, ha sottolineato il Presidente Marco Patuano intervenuto nel corso dell’evento insieme all’Amministratore Delegato e Direttore Generale Renato Mazzoncini.

La sostenibilità come leva di crescita dei territori: la formula di A2A nelle parole dell’AD Renato Mazzoncini

“Ci aspetta un lavoro gigante di transizione che passa tramite un’infrastruttura che consente l’elettrificazione massiccia dei consumi e lo sviluppo del teleriscaldamento, i due assi su cui ci stiamo muovendo”, ha evidenziato l’AD e DG di A2A Renato Mazzoncini, parlando inoltre dell’impegno del Gruppo sul fronte dell’economia circolare. “Tra i progetti che sono candidati per il Recovery Fund c’è quello di recuperare il calore della centrale di Cassano d’Adda per la rete di teleriscaldamento di Milano”, ha spiegato l’AD sottolineando come “andrebbe a scaldare a CO2 zero 150 mila famiglie”: l’AD Renato Mazzoncini lo ha definito “straordinario”, poiché consentirebbe di “raggiungere il 20 per cento del target di decarbonizzazione che si è data Milano per il 2030 con un solo maxi progetto”. Ma l’impegno di A2A per la città si traduce anche nel progetto della nuova sede: un nuovo grattacielo futuristico che andrà ad arricchire lo skyline milanese. “Speriamo in primavera di posare la prima pietra”, ha commentato in merito l’AD.

Recovery Plan e sviluppo infrastrutturale: i progetti di FS Italiane e l’impegno dell’AD Gianfranco Battisti

FS Italiane, 28,3 miliardi per modernizzare alta velocità, logistica e rete stradale entro il 2027: l’AD e DG Gianfranco Battisti coordinerà la task force per velocizzare la realizzazione delle opere previste nell’ambito del Recovery Plan.

Gianfranco Battisti Direttore Generale FS Italiane

Gianfranco Battisti, FS Italiane:un sistema infrastrutturale più moderno, digitalizzato e sostenibile entro il 2027

Modernizzare alta velocità, logistica e rete stradale entro il 2027: a raccogliere una delle sfide cruciali per la ripartenza del Paese è Ferrovie dello Stato Italiane. Nell’ambito del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza o “Next Generation Italia”, sono stati destinati 32 miliardi di euro per la trasformazione delle infrastrutture del Paese nei prossimi sei anni: di questi 28,3 miliardi saranno gestiti dal Gruppo guidato da Gianfranco Battisti. In particolare a FS Italiane è affidato il compito di realizzare “un sistema infrastrutturale di mobilità moderno, digitalizzato e sostenibile dal punto di vista ambientale”, secondo quanto riportato nel documento del Governo che include lavori già avviati, previsti o nuove opere. In campo ci sono 31,98 miliardi, di cui 26,7 in “opere ferroviarie per la mobilità e la connessione veloce del Paese”: 15,5 per nuovi progetti e 11,2 miliardi già stanziati per cantieri aperti. Per la “messa in sicurezza e monitoraggio digitale di strade, viadotti e ponti” è previsto un altro miliardo e 600 milioni di euro mentre 3,68 miliardi sono destinati al piano per “intermodalità e logistica integrata”. Per velocizzare la realizzazione delle opere previste nel Piano lo scorso 22 gennaio FS Italiane ha costituito una task force, coordinata dall’AD e DG Gianfranco Battisti.

Recovery Plan, l’impegno di FS Italiane:Gianfranco Battisti coordina la task force per velocizzare la realizzazione delle opere

Lavori infrastrutturali su strade a ferrovie, interventi di digitalizzazione e upgrade dei sistemi attualmente utilizzati per monitorare traffico, treni e strade: gli interventi saranno seguiti “da una squadra di manager di primissima linea coordinati dal numero uno di FS Gianfranco Battisti”, come scrive “Repubblica” nell’articolo dello scorso 25 gennaio in cui fa un punto sui progetti realizzati nell’ambito del Recovery Plan per lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Nel Nord Ovest gli interventi riguarderanno il nodo di Genova, il corridoio Reno-Alpi, Terzo valico dei Giovi. E ancora l’alta velocità Genova-Milano-Torino e la “trasversale” Av da Torino a Venezia. Nel Centro Italia i fondi saranno impiegati nella Orte-Ancona-Falconara, nella Roma-Pescara e in alcuni segmenti della dorsale stradale adriatica. Numerosi progetti anche al Sud: il miglioramento delle infrastrutture ferroviarie tra Basilicata e Calabria (con upgrade delle tecnologie di controllo dei treni consentendo l’utilizzo dei binari anche con l’alta velocità), alta velocità e alta capacità merci per la Salerno-Reggio Calabria collegata al nodo aperto nel 2009 sulla Roma-Milano-Torino. Ulteriori lavori anche per la strada statale Ionica, per la tratta su rotaie Palermo-Messina-Catania con upgrade delle tecnologie di sicurezza, e investimenti aggiuntivi sulla tratta Av Napoli-Bari. L’obiettivo che il Gruppo guidato da Gianfranco Battisti si è dato, come riporta “Repubblica”, è quello di “consegnare una nuova Italia ai cittadini entro il 2027”: Fs Italiane è già al lavoro.

Susanna Esposito

Vaccino Covid-19 tra opportunità e responsabilità: il monito di Susanna Esposito

Oltre a prevenire la malattia, vaccinarsi è un atto dovuto verso la comunità: lo ha dichiarato Susanna Esposito, infettivologa di fama internazionale attualmente a capo di WAidid.

Susanna Esposito direttore ospedale Parma

Susanna Esposito: “Con il vaccino entriamo nella storia”

Nelle ultime settimane l’argomento vaccino è diventato una priorità in ogni parte del globo. I Governi nazionali, con non poche difficoltà, spingono le case farmaceutiche a velocizzare la produzione e la distribuzione del vaccino. Tuttavia sono ancora molti i dubbi relativi ad efficacia e soprattutto sicurezza. Susanna Esposito, direttore della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla di Parma e pediatra infettivologa di fama internazionale, è intervenuta sul tema con l’intento di rassicurare i più restii. In una breve intervista pubblicata sul canale Youtube dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, la Professoressa ha definito il vaccino “un’opportunità straordinaria che ci permette di far parte della storia”. Ed è proprio la storia che ci insegna come l’umanità, grazie alla scoperta dei vaccini, sia riuscita a debellare epidemie del passato. Poliomielite e vaiolo gli esempi più calzanti: “Le vaccinazioni hanno cambiato la storia delle malattie infettive – ha spiegato Susanna Espositoe sono il sistema più efficace e sicuro che abbiamo per eradicarle”.

Susanna Esposito: i dettagli sul vaccino

La pandemia scaturita dal Coronavirus continua a registrare numeri importanti, sia a livello di contagi che di deceduti. Le restrizioni decise dai Paesi e le precauzioni finora adottate dalla popolazione sembrano non essere abbastanza: “Il Covid-19 ha segnato la nostra vita profondamente – ha continuato Susanna Esposito –. Ha mostrato le nostre fragilità e vulnerabilità. Tutti noi abbiamo avuto amici e parenti che sono stati ricoverati, siamo stati in ansia non sapendo come sarebbe andata”. Il vaccino è quindi l’unico strumento che attualmente “ci permette finalmente di tornare a sperare, non più di disperare come abbiamo fatto fino a oggi”. Una speranza che si basa sugli sforzi messi in campo dalla comunità scientifica: “Non dobbiamo dimenticarci che questo vaccino è stato studiato su migliaia di soggetti. I dati di efficacia dimostrano che permette di ottenere una protezione del 95% dei casi, con ottimi dati di sicurezza. Il valore etico, sociale e umano di questo vaccino è enorme”. Vaccinarsi, conclude Susanna Esposito, rappresenta quindi un atto di responsabilità sia verso se stessi che verso la propria comunità.

Gruppo Riva: la storia e i successi dell’azienda leader nel settore siderurgico

Con i suoi circa 5.300 dipendenti e 21 siti produttivi dislocati in Italia e all’estero, Gruppo Riva basa il suo successo su una costante visione improntata verso la qualità, l’innovazione e l’espansione del proprio mercato.

Gruppo Riva valori chiave

Gruppo Riva: i valori e la chiave del successo

Gruppo Riva è leader italiano tra gli operatori siderurgici. Riveste un ruolo di primo piano anche per quanto riguarda il settore europeo dell’acciaio. Con gli stabilimenti di Caronno Pertusella, Lesegno, Malegno, Cerveno e Sellero, Riva Acciaio è tra le realtà siderurgiche italiane più rilevanti. Il successo di Gruppo Riva si basa su valori chiave come la qualità dei prodotti, il rispetto dell’ambiente e l’ecologia, la sicurezza e la formazione dello staff. I dipendenti infatti sono altamente specializzati e partecipano con costanza ai corsi di aggiornamento. Oggi il Gruppo vanta circa 5.300 dipendenti e opera in 21 siti produttivi dislocati in Italia (5), Francia (7), Germania (5), Belgio (2), Spagna (1) e Canada (1). L’innovazione è da sempre un valore centrale per il Gruppo, che si dedica all’ automazione sia del processo produzione sia degli impianti di servizio alla fabbricazione di.. È grazie a questa costante attenzione che, negli anni ’60, Gruppo Riva è arrivato a produrre circa 300 mila tonnellate di acciaio all’anno.

Gruppo Riva: pillole storiche

Gruppo Riva nasce dall’intuizione di Emilio Riva che, sostenuto dal fratello Adriano, nel 1954 anticipa il grande potenziale di sviluppo che il settore siderurgico aveva nell’Italia del dopoguerra. Col miracolo economico così viene avviata anche l’azienda, che storicamente si specializza nella realizzazione di prodotti “lunghi” con acciaierie ad arco elettrico. Il processo di crescita è costante e arriva fino ai giorni nostri, accompagnato dall’espansione anche verso il mercato estero. Emilio Riva decide di passare alla produzione diretta dell’acciaio nel 1956, mentre da marzo 1957 avvia il primo stabilimento vicino a Milano, a Caronno Pertusella, dotato di un forno elettrico ad arco della capacità di 25 tonnellate. Gli anni ’60 risultano fondamentali per Gruppo Riva e sono caratterizzati dalla nuova tecnica produttiva della colata continua. Nel 1966 avviene inoltre l’acquisizione delle Acciaierie e Ferriere di Lesegno. Negli anni ’70 il Gruppo investe a livello europeo. Nel 1981 la produzione si diversifica grazie all’acquisizione di Officine e Fonderie Galtarossa (OFG) di Verona. In seguito, viene ultimata l’acquisizione di COGEA (1988), che passa da consorzio a S.p.A. e diventa Acciaierie di Cornigliano. Si tratta della prima privatizzazione italiana di una fabbrica siderurgica a ciclo integrale. Nel 1995 infine viene rilevato il totale del capitale di Ilva Laminati Piani dall’IRI.

Superbonus 110%: Gruppo Green Power in prima linea con servizio dedicato ai clienti

Gruppo Green Power ha creato un team di esperti nelle pratiche legate all’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio 2020 e confermata dalla successiva Legge di Bilancio 2021.

Gruppo Green Power

Gruppo Green Power: i dettagli dell’iniziativa

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2021 da parte del Parlamento italiano, il Superbonus 110% è stato prorogato fino al 30 giugno 2022. La famosa detrazione fiscale, prevista per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici di almeno due classi, sarà valida per tutti quelli che avranno concluso almeno il 60% dei lavori entro la data prevista. In merito alle procedure previste per ottenere il bonus, Gruppo Green Power, leader nell’efficientamento energetico, ha deciso di offrire un servizio specifico per guidare i clienti in tutte le fasi del processo. In primis un supporto in tutte le operazioni preliminari: attraverso sopralluoghi, verifiche catastali e una pre APE (attestato di prestazione energetica), la società potrà verificare se il cliente ha tutte le carte in regola per accedere all’agevolazione. Per una verifica rapida dei requisiti minimi, inoltre, è disponibile anche il numero verde 800125858. Una volta conclusa la prima parte dell’iter, se l’esito risulta positivo Gruppo Green Power, mette a disposizione dei clienti un team specializzato che aiuterà il cliente sia per le rimanenti pratiche amministrative che nella selezione dei prodotti più idonei a raggiungere la nuova classe energetica.

Gruppo Green Power: il profilo dell’azienda

L’iniziativa di Gruppo Green Power in merito al Superbonus 110% nasce dalla consapevolezza dell’importanza della sostenibilità energetica. Oltre ai vantaggi puramente economici, la misura nata con il Decreto Rilancio 2020 è un valido strumento per ridurre i consumi e contribuire alla salvaguardia ambientale del Paese. Fin dalla sua fondazione nel 2010 come S.r.l., il Gruppo ha deciso di puntare sulle energie rinnovabili, specializzandosi sul fotovoltaico destinato a famiglie e piccole e medie imprese. Tra i servizi l’istallazione di impianti che sfruttano l’energia solare, sistemi ibridi, accumulatori di energia e pompe di calore ACS. L’azienda offre anche sistemi di illuminazione a LED e prodotti di domotica. Gruppo Green Power è da sempre impegnato nella diffusione della cultura dell’energia e nella promozione di un utilizzo razionale delle fonti.

SACE: l’intervento dell’AD Pierfrancesco Latini su apertura nuova sede di Firenze

“Insieme a CDP e SIMEST siamo pronti a fare la nostra parte al fianco di grandi aziende e PMI”: le parole di Pierfrancesco Latini, AD di SACE, sull’inaugurazione a Firenze della nuova sede del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti.

Pierfrancesco Latini

SACE, l’AD Pierfrancesco Latini: supportare il rilancio del comparto imprenditoriale

Intervenuto all’evento digitale di inaugurazione del nuovo ufficio di Firenze, l’Amministratore Delegato di SACE Pierfrancesco Latini ha espresso la propria soddisfazione per un’iniziativa che permette di avvicinare maggiormente il Gruppo alle esigenze del territorio. “Come SACE siamo presenti da sei anni in Toscana con gli uffici di Firenze e Lucca, punti di riferimento per le imprese di una regione dalla grande vocazione all’internazionalizzazione”, ha dichiarato l’AD, evidenziando inoltre l’importanza di una nuova sede in un’area “ad alto potenziale per l’economia e per l’export”. Un’inaugurazione ancora più significativa se si considera la particolare congiuntura economica che sta attraversando il tessuto imprenditoriale sia in Italia che all’estero. “Nonostante l’incertezza che tutt’oggi viviamo nell’evoluzione dell’emergenza sanitaria”, ha proseguito l’AD Pierfrancesco Latini, “quello che vediamo è comunque un presupposto per la ripartenza”. Un rilancio che non può prescindere da fattori trainanti come l’export e l’internazionalizzazione: ed è per questo motivo che SACE, insieme a CDP e SIMEST, conferma il proprio impegno per la ripartenza del comparto imprenditoriale italiano.

Pierfrancesco Latini: export, infrastrutture e supporto di sistema per la ripartenza

“Proiettarsi sui mercati internazionali: è da qui sicuramente che dobbiamo ripartire, con un ruolo dell’export che non potrà che essere propulsivo”: queste parole racchiudono il messaggio lanciato da Pierfrancesco Latini nel corso dell’evento trasmesso online, un discorso che rimarca la crucialità del settore delle esportazioni all’interno del nostro sistema Paese. “La Toscana è una grande regione esportatrice, la quinta in Italia per export. Da sola rappresenta il 10% dell’export nazionale con oltre 40 miliardi euro di esportazioni realizzate nello scorso anno”, ha specificato l’AD, secondo cui il 2021 rappresenterà un anno di ripartenza in seguito all’attuale crisi: “Dopo lo shock di quest’anno crediamo che il 2021 sarà un anno di ripresa anche per questo territorio, trainato da settori importanti come il farmaceutico, l’agroalimentare e il tessile”. Ma per far ciò, ha concluso l’AD di SACE Pierfrancesco Latini, non basta solo la forza dell’export: “Servono infrastrutture, non solo fisiche ma anche digitali, e per questo servirà sempre di più un approccio e un supporto di sistema”.

Le energie rinnovabili reggono l’impatto del Covid-19: le considerazioni di Francesco Starace

Il 2020 si è dimostrato un anno record per il comparto delle energie rinnovabili, con risultati significativi in particolare nel campo del fotovoltaico: le considerazioni di Francesco Starace su presente e futuro della transizione energetica.

Francesco Starace, AD e DG Enel

“Riparte l’Italia” intervista Francesco Starace: 2020 anno record per le rinnovabili

La pandemia come “effetto chiarificatore sul futuro”: da un lato una situazione tragica, dall’altro un evento che ha dimostrato che “le rinnovabili sono affidabili, gestibili e più sicure di quello che molti pensavano”. In una recente intervista rilasciata al think tank magazine “Riparte l’Italia”, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Francesco Starace ha tracciato un bilancio dell’anno appena trascorso, caratterizzato dall’emergenza pandemica e, al contempo, da una forte crescita delle rinnovabili. “La pandemia ha avuto un effetto di rallentamento durante il 2020 di un certo tipo di installazioni in giro per il mondo”, ha evidenziato l’AD e DG, segnalando che, nonostante un crollo della domanda energetica, il 2020 si è rivelato “un anno record”, con 18mila megawatt di fotovoltaico installati in Europa. Una crescita significativa che ha dimostrato il ruolo sempre più cruciale ricoperto dalle energie rinnovabili: “Molto più programmabili di quello che molti si aspettavano”, ha sottolineato Francesco Starace, in un processo di transizione energetica che ha continuato il proprio percorso anche durante l’emergenza Covid-19 e su cui è necessario accelerare con maggiore intensità.

Francesco Starace: necessario semplificare la burocrazia e puntare sull’idrogeno verde

Tale progressione green, però, deve correre di pari passo con innovazione e semplificazione in ambito amministrativo, una questione che, come evidenziato da Francesco Starace, non coinvolge solo l’Italia, bensì anche altri Paesi europei. “C’è una cosa noiosa da fare, ridurre la confusione amministrativa che regola i permessi a costruire e fare”, ha segnalato, aggiungendo: “Abbiamo strumenti amministrativi non adatti a questa intenzione. Abbiamo processi non adatti alla velocità e alla dimensione dello sforzo che vogliamo mettere in atto”. Nell’intervista con l’Osservatorio “Riparte l’Italia”, l’AD e DG di Enel ha parlato anche di un ulteriore elemento che, ai fini della transizione energetica, può apportare un contributo prezioso per favorire il cosiddetto salto tecnologico. Il tema è quello dell’idrogeno verde, “non una fonte di energia ma un modo per stoccare una fonte di energia prodotta in altra maniera”, ha specificato. Un aspetto importante su cui anche il recente Recovery Plan ha puntato molto, in un’ottica di incentivazione dell’economia verde. Ma, sottolinea Francesco Starace, c’è bisogno di investimenti affinché “il prezzo dell’idrogeno verde scenda analogamente a quanto si è fatto per le rinnovabili”. Un ultimo riferimento, invece, ai recenti sviluppi politici negli Stati Uniti, con l’elezione del nuovo Presidente Joe Biden: “La lotta al cambiamento climatico sarà tra le priorità della sua Amministrazione in politica estera”.

Stefano Donnarumma: iniziative del Consorzio ELIS per la formazione dei giovani

“Una Bussola per orientarsi e un Timone per navigare verso un Nuovo Mondo”: le considerazioni dell’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma, intervenuto nel corso dell’evento promosso dal Consorzio ELIS.

Stefano Donnarumma, AD e DG Terna

Consorzio ELIS, l’invito di Stefano Donnarumma: puntare sui giovani e investire nella loro formazione

Il nostro impegno è favorire la formazione delle giovani risorse per il futuro. È l’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma, Past President del Consorzio ELIS, a sottolinearlo in occasione dell’evento “Una Bussola per orientarsi e un Timone per navigare verso un Nuovo Mondo” che lo scorso 13 ottobre a Villa Blanc, sede della Luiss Business School, ha visto riunirsi oltre 100 CEO di grandi aziende del Paese. Insieme si sono confrontati sul futuro del Paese, anche in relazione ai giovani, al mondo della scuola e del lavoro: la rinascita parte da lì. L’AD e DG di Terna ha evidenziato in merito come imprese di infrastrutture con piani decennali, ventennali debbano necessariamente pensare “a quello che saranno i prossimi anni, alle necessità per sviluppare questo tipo di tecnologie e anche a guidare la transizione energetica”. In quest’ottica “servono skill specifiche e noi cerchiamo di contribuire all’orientamento, allo studio e alla professione dei giovani”, ha ribadito Stefano Donnarumma.

Terna, l’AD e DG Stefano Donnarumma: l’impegno delle grandi aziende del Paese per la rinascita del Paese

Da sempre impegnato sui fronti dell’educazione, dell’innovazione sociale e dell’integrazione tra mondo scolastico e imprese, il Consorzio ELIS attraverso iniziative si propone di tracciare una rotta per rinnovare il Paese, improntata sulla trasformazione della scuola e della società: transizione energetica, sostenibilità e innovazione tecnologica in questo scenario giocano una posizione di rilievo strategico. In merito l’AD e DG Stefano Donnarumma ha ribadito l’impegno nel collaborare con le istituzioni proprio per proporre investimenti funzionali in questa prospettiva: “Nel nostro caso, essendo aziende che fanno piani pluriennali, è particolarmente più semplice individuare progetti spendibili anche su questi tavoli”. Per sostenere la scuola nel suo processo di trasformazione della didattica occorrono azioni concrete, alcune delle quali sviluppate a partire dalle esperienze riportate nel Libro bianco per la scuola, redatto durante il semestre presieduto da Stefano Donnarumma e da quanto definito nella Bussola per la rinascita, un documento realizzato durante il semestre di presidenza Generali Italia che promuove comportamenti sia individuali sia da portare nelle aziende e nelle istituzioni per prendersi carico della comunità.

LaPresse S.p.A. apre a New York: il commento del Presidente Marco Durante

Nel 2020 l’agenzia di stampa fondata da Marco Durante ha aperto ufficialmente 15 nuove sedi estere.

Marco Durante, Presidente LaPresse S.p.A.

Marco Durante (LaPresse S.p.A.): “Non siamo secondi a nessuno”

Lo scorso 25 novembre LaPresse S.p.A. ha realizzato un importante passo nel processo di internazionalizzazione cominciato nel 2019. L’agenzia di stampa italiana ha infatti aperto una nuova sede legale nella città di New York, alla quale si aggiungono due uffici dislocati negli Stati Uniti. Il Presidente e fondatore Marco Durante ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto in un periodo storico profondamente segnato dall’incertezza: “Con l’apertura di questo ufficio a New York, termina il processo iniziato ormai 14 mesi fa. Devo ringraziare Deloitte per il grande aiuto che ci ha dato aprendo queste 23 sedi nel mondo in un momento complicato per tutti”. Grazie all’istituzione della nuova LaPresse Usa Inc, l’obiettivo di internazionalizzare l’azienda può dirsi raggiunto, così come quello di aumentare il numero di assunzioni: “Abbiamo assunto giornalisti e poligrafici iniziando come da programma a giugno e abbiamo inserito nelle sedi estere nostro personale”. Un risultato reso possibile dall’impegno di tutti i dipendenti: “Grazie a tutti per quanto avete dato per far crescere questa azienda senza mai lamentarsi – ha dichiarato Marco Durantequesto è un vero esempio di quello che un’azienda italiana può fare. Non siamo secondi a nessuno. Bravi”.

Marco Durante: LaPresse S.p.A. realtà con respiro sempre più internazionale

Sebbene il 2020 sia stato un anno caratterizzato dagli effetti economici della pandemia, LaPresse S.p.A. ha continuato dunque a puntare sulla crescita. Oltre alla sede nella Grande Mela, negli ultimi mesi dell’anno la realtà guidata da Marco Durante ha aperto numerosi altri uffici a livello internazionale. Una tendenza che continuerà di fatto anche nel 2021: “Manca la ciliegina – ha annunciato il manager – l’apertura dei siti LaPresse in Marocco, in Inghilterra, in Spagna e in Francia”. Il rilancio dell’agenzia, oltre a nuovi uffici e personale, prevede nei prossimi mesi un ulteriore importante passo, ossia la quotazione della società a Wall Street. Il processo, iniziato nel 2019, è stato interrotto a causa del Covid-19: durante la scorsa primavera, il Presidente Marco Durante aveva dichiarato che le operazioni erano riprese. In caso di successo, potrebbe aprirsi la strada anche l’ipotesi Piazza Affari.

Cristina Scocchia (Kiko Milano): la Legion d’Onore e gli altri traguardi raggiunti

Una carriera sempre orientata verso il futuro, che ha permesso ad aziende come Kiko Milano S.p.A. e L’Oréal Italia di crescere: è questo che ha portato al successo Cristina Scocchia, insignita anche del titolo di Cavaliere nell’Ordine della Legion d’Onore.

Cristina Scocchia

Cristina Scocchia insignita della Legion d’Onore

Un “percorso professionale straordinario, sempre orientato verso il futuro”: questa la motivazione che ha portato Cristina Scocchia, attuale Amministratore Delegato di Kiko ed ex AD di L’Oréal Italia, ad essere insignita del titolo di Chevalier dans l’ordre de la Légion d’Honneur (Cavaliere nell’Ordine della Legion d’Onore). Il riconoscimento è stato consegnato alla manager da Christian Masset, ambasciatore francese in Italia, che ha ricordato “l’eccellenza del suo operato” alla guida, dal 2014 al 2017, del gruppo L’Oréal Italia. La cerimonia si è svolta a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Roma. Cristina Scocchia, per l’occasione, si è detta “onorata ed emozionata. Ricevere la Legione d’Onore è un grande privilegio. Desidero ringraziare l’ambasciatore Christian Masset e con lui le autorità francesi per questo prestigioso riconoscimento che cercherò di onorare con impegno e orgoglio”.

Cristina Scocchia: le principali tappe della carriera

Attuale Amministratore Delegato di Kiko Milano S.p.A., Cristina Scocchia è originaria di Sanremo. Trasferitasi a Milano per frequentare l’Università Luigi Bocconi, si laurea in Economia e Commercio col massimo dei voti, conseguendo inoltre un Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale presso l’Università di Torino. Entrata in Procter&Gamble, fa decollare la sua carriera ricoprendo ruoli di crescente responsabilità. Nel 2012 le viene affidato un ruolo importante al vertice delle Cosmetics International Operations, con la supervisione, nelle marche di sua competenza, di oltre 70 Paesi del mondo. Nel luglio 2013 Cristina Scocchia viene nominata CEO di L’Oréal Italia, riuscendo a conseguire l’obiettivo di riportare i conti in crescita nel giro dei tre anni in cui ne è alla guida. Entra in Kiko S.p.A. nel luglio 2017 in qualità di CEO. Tra i diversi riconoscimenti, oltre alla Legion d’Onore, si annoverano anche la Mela d’Oro per il Management (27esimo Premio Marisa Bellisario, 2015) e il titolo miglior CEO per la categoria Retail (CEO Italian Awards, 2019).