Renato Mazzoncini

A2A, l’AD Renato Mazzoncini spinge sulle rinnovabili

Renato Mazzoncini: “A2A può giocare un ruolo importante nella partita nazionale”.

Renato Mazzoncini, AD A2A

Forum Ambrosetti: l’intervento di Renato Mazzoncini

Lo scorso 4 settembre si è tenuta a Cernobbio la 46^ edizione del Forum Ambrosetti, una tre giorni di livello internazionale con incontri e dibattiti dedicati allo scenario economico e geo-politico mondiale. Tra i partecipanti anche Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, che ha colto l’occasione per illustrare gli obiettivi futuri dell’azienda. “Investiremo con grande determinazione nelle rinnovabili – ha dichiarato l’AD – e ci sarà un cambio di passo significativo anche nel modo con cui negli ultimi anni A2A è entrata nel settore con il fotovoltaico”. Continua dunque il percorso di A2A verso una transizione sostenibile, che nelle parole del manager rappresenterà uno dei pilastri del nuovo Piano Industriale in arrivo all’inizio del prossimo anno. Tra le priorità del Gruppo anche le reti idriche: “Un’infrastruttura preziosa per il Paese – ha commentato Renato Mazzoncininella quale siamo estremamente interessati a investire”.

Renato Mazzoncini: “Italia in ritardo sulla rinascita ambientale”

Nel corso del Forum, A2A e The European House Ambrosetti hanno presentato i risultati di una ricerca dal nome “Il ruolo chiave delle multiutility per il rilancio sostenibile dei territori italiani”. Lo studio ha rivelato le carenze italiane che possono ripercuotersi sul raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. “Energie rinnovabili, economia circolare e risorse idriche: in tutti e tre i pilastri delle politiche di rinascita ambientale europea – ha spiegato Renato Mazzoncinil’Italia sconta un gap rilevante rispetto agli altri Paesi”. Per recuperare il ritardo, secondo la ricerca, l’Italia ha bisogno di una programmazione efficiente di nuovi investimenti. Il Paese soffre soprattutto nel ciclo idrico, ha sottolineato l’AD: i problemi principali riguardano la scarsità di investimenti privati, la frammentazione dei bacini idrici presenti sul territorio e le grosse perdite che avvengono durante la distribuzione a causa di impianti obsoleti. “Serve un forte patto tra Stato, Enti regolatori e territoriali e multiutilities per un piano strategico di investimenti su energia, ambiente e acqua”, ha dichiarato Renato Mazzoncini.

Terna migliora sulla Gender Equality: anche quest’anno inserita nell’indice di Bloomberg

L’indice misura l’uguaglianza di genere secondo parametri che vanno dalla leadership femminile alle politiche contro le molestie. Nel 2021 Terna ha migliorato la sua posizione.

Terna migliora parità di genere

Performance sulla parità di genere: l’ottimo risultato di Terna

In una nota diffusa lo scorso 27 gennaio Terna, che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, ha comunicato che nel 2021 è stata nuovamente inserita nel Bloomberg Gender Equality Index. Per il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma si tratta del terzo anno consecutivo. L’indice nasce per misurare e allo stesso tempo promuovere le performance aziendali in tema di parità di genere. Sono cinque le aree sulle quali si concentra la valutazione: leadership femminile e valorizzazione dei talenti; equità e parità salariale di genere; cultura inclusiva; politiche di prevenzione e sanzione delle molestie; riconoscibilità del marchio come brand che supporta il genere femminile. Quest’anno Bloomberg ha analizzato ancora più realtà rispetto agli anni precedenti: circa 6.000 aziende sparse in 84 Paesi e regioni. Terna è rientrata tra le 380 aziende della composizione finale del GEI: in totale sono 17 le società italiane ammesse nel 2021.

Terna, registrato un miglioramento nel GDI

La presenza nell’indice per il terzo anno consecutivo non è l’unico risultato ottenuto da Terna. Secondo le valutazioni di Bloomberg, quest’anno la società ha anche registrato dei miglioramenti nel GEI score, in particolare per quanto riguarda le sezioni “Equal Pay & Gender Pay Parity” e “Inclusive Culture”: “La performance registrata – si legge nella nota ufficiale – è superiore alla media sia per quanto riguarda le società incluse nell’indice, sia con riferimento al sottoinsieme delle aziende del settore Utilities. In particolare, nella dimensione della disclosure è stato registrato un punteggio di 100/100 che premia la scelta di trasparenza e la qualità nella rendicontazione, caratteristiche distintive delle politiche di sostenibilità del Gruppo”. Il risultato di Terna sui temi della parità di genere e sulla qualità e la trasparenza nella rendicontazione pubblica è stato possibile soprattutto grazie all’applicazione delle linee guida contenute negli standard GRI del Global Reporting Initiative, che consentono di certificare al meglio la parità di trattamento tra uomini e donne.

Gianfranco Battisti, Made in Italy – The Restart: l’intervista all’AD e DG di FS Italiane

FS Italiane asset per il rilancio del Paese: la vision dell’AD e DG Gianfranco Battisti, intervistato nel corso dell’evento digitale “Made in Italy” promosso da “Il Sole 24 Ore” con il “Financial Times”.

Gianfranco Battisti

L’economia e il Made in Italy nel mondo post-Covid: le considerazioni dell’AD di FS Italiane Gianfranco Battisti

Stiamo atterrando qualcosa come 140 miliardi di investimenti che saranno la leva di sviluppo del Paese”: l’impegno di FS Italiane per l’Italia è nelle parole dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Gianfranco Battisti, intervenuto lo scorso 6 ottobre a “Made in Italy – The Restart”. L’evento, organizzato in forma digitale da “Il Sole 24 Ore” e dal “Financial Times”, è nato come occasione di confronto su temi di stretta attualità come il rilancio dell’economia italiana nel mondo dopo la pandemia. “Operiamo in 60 Paesi del mondo con 71 società e questo ci pone in grade visibilità e vantaggio competitivo”, ha spiegato l’AD e DG focalizzandosi sul ruolo di FS Italiane in questa prospettiva. Il rilancio del Made in Italy oggi non può prescindere da una necessaria e profonda rivisitazione del modello di sviluppo e dei modelli di business: per competere, secondo Gianfranco Battisti, mai come oggi fondamentale è puntare sul valore, investire nel sistema dei trasporti e colmare i gap. “Il nostro modello di alta velocità è un benchmark a livello europeo, un modello che nel mondo ci invidiano e che ci aiuterà a competere meglio sul mercato europeo e sul nuovo modello industriale dove la flessibilità sarà fondamentale”: FS Italiane riparte da qui.

FS Italiane, l’AD e DG Gianfranco Battisti: ci sono le condizioni per fare un buon servizio per il Paese

Siamo la terza forza europea del trasporto dopo francesi e tedeschi ma per competere nel mondo dove ci saranno 20 mila miliardi di dollari di investimenti nei prossimi 10 anni dobbiamo diventare più competitivi con un sistema di alleanze e conquistando pezzi importanti di mercato”, ha osservato l’AD e DG Gianfranco Battisti intervenendo lo scorso ottobre al forum “Made in Italy – The Restart”. In Europa FS Italiane lavora in Spagna, Regno Unito, Germania, Grecia, guardando anche ad altri continenti come Asia, America, Africa, e nel Medio Oriente: internazionalità e innovazione sono le direttrici su cui il Gruppo impronta la propria crescita. E in Italia “abbiamo avviato gare per 2,2 miliardi per l’alta velocità in Sicilia e il progetto di investimento per l’allungamento dell’AV Salerno – Reggio Calabria prolungando l’asse Torino – Salerno”. L’impegno del Gruppo però è destinato a rafforzarsi ulteriormente, come evidenziato dall’AD Gianfranco Battisti: “Dobbiamo diventare più grandi. Per la prima volta nella storia, nel 2019 abbiamo chiuso il conto economico del trasporto merci in equilibrio. Ci sono le condizioni per fare un buon servizio per il Paese”.

Francesco Starace: con il B20 Italy è giunto il momento di agire per un futuro più inclusivo e green

B20 Italy, l’AD e DG di Enel Francesco Starace guida la task force su Energia e Efficienza delle Risorse: “Ridefiniamo il nostro futuro in modo inclusivo e verde”.

Francesco Starace

B20 Italy: il contributo dell’AD e DG Francesco Starace nelle task force costituite per ridisegnare il futuro

È Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, a guidare la task force “Energy and Resource Efficiency” impegnata nell’ambito del B20 Italy a fornire proposte strategiche e concrete per stimolare un progresso sostenibile. Il B20 è stato istituito undici anni fa dal G20 per formulare raccomandazioni di policy in un ampio ventaglio di settori strategici indirizzate alla Presidenza di turno del G20: nelle prossime settimane, per la prima volta nella storia, ad assumerla sarà l’Italia. Nell’ottica di supportare il Paese in questo importante appuntamento di rilievo internazionale, Confindustria opererà in prima linea attraverso task force guidate da autorevoli CEO nazionali, ognuna composta da circa 100 delegati. “Ridisegnare il futuro: includere, condividere, agire” è la mission del B20 Italy: nel presentare il suo ruolo, Francesco Starace ha sottolineato come il gruppo di lavoro su energia ed efficienza delle risorse intenda “fornire raccomandazioni efficaci e realizzabili per stimolare un progresso sostenibile, ridefinendo il nostro futuro in modo inclusivo e verde”.

Francesco Starace: è giunto il momento di agire con forza verso una radicale decarbonizzazione dell’economia

Le fonti energetiche inquinanti e il consumo insostenibile delle risorse continuano a causare gravi effetti di riscaldamento globale, oltre a un continuo degrado dell’equilibrio naturale degli ecosistemi”, ha sottolineato Francesco Starace parlando dell’incarico che gli è stato affidato nell’ambito del B20 Italy: la guida della task force “Energy and Resource Efficiency”. Sono tre le sfide su cui si concentrerà il lavoro della task force: “Accelerare la transizione verso l’energia pulita, promuovendo una significativa accelerazione della transizione verso l’energia pulita e portando le emissioni prodotte dall’uomo verso un declino strutturale; rafforzare la crescita inclusiva e sostenibile, predisponendo un quadro globale efficace per sostenere la transizione verso l’energia sostenibile; promuovere la conservazione dell’ambiente, auspicando l’adozione globale di politiche efficaci per ridurre il consumo globale di risorse”. L’AD Francesco Starace ha evidenziato inoltre come il B20 Italy rappresenti un’opportunità: “È giunto il momento di agire con forza verso una radicale decarbonizzazione dell’economia globale e una transizione energetica sostenibile, in nome di un futuro più luminoso”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: Cortina 2021 rotta da seguire per le Olimpiadi Invernali 2026

In una recente intervista, il Presidente di Fondazione Cortina 2021 Alessandro Benetton ha descritto i Campionati Mondiali di Sci come grande momento sportivo ma anche importante evento di partecipazione e unità per la ripartenza del Paese.

Alessandro Benetton

“Un Mondiale pieno di emozioni”: le riflessioni di Alessandro Benetton su Cortina 2021

In programma dal 7 al 21 febbraio 2021, i Mondiali di Cortina d’Ampezzo costituiscono il primo grande evento internazionale svolto nel cosiddetto new normal, con la partecipazione di oltre 600 atleti provenienti da 71 nazionalità. Organizzati da Fondazione Cortina 2021, organismo presieduto da Alessandro Benetton, si configurano come una manifestazione di grande rilevanza sia per Cortina sia per l’intero territorio nazionale. “Un Mondiale che porta con sé i segnali di una ripartenza, che vale per Cortina, vale per il Paese e speriamo valga anche per il mondo”, ha sottolineato infatti il Presidente in una recente intervista. Un evento di grande richiamo e su cui l’imprenditore ha voluto evidenziare il grande gioco di squadra che ne ha permesso la riuscita, in una sinergia di successo sia tra il mondo sportivo e le istituzioni locali e nazionali, sia all’interno della squadra che ha lavorato alla preparazione e allo svolgimento dei Campionati. Quella stessa squadra che, nel difficile periodo trascorso a causa della pandemia, ha fermamente creduto nella realizzazione dell’evento e che ha dimostrato “grande determinazione” anche di fronte a imprevisti impensabili fino all’anno scorso, come sottolineato in più occasioni da Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton: la sostenibilità di Cortina, una rotta da seguire per le Olimpiadi Invernali 2026

Nonostante quelli di Cortina saranno ricordati anche come i Mondiali di Sci senza la presenza del pubblico, a emergere con forza è il grande entusiasmo che su più livelli ha coinvolto l’evento. In sostanza, quell’effetto “palla di neve” che Alessandro Benetton ha illustrato diverse volte, sinonimo di grande momento di aggregazione, promozione del territorio e partecipazione da parte degli attori coinvolti, sia pubblici che privati. “Sarà un Mondiale televisivo, sarà però un Mondiale pieno di emozioni. Da una parte mancherà il calore e la presenza fisica degli spettatori e questo è un vero peccato. Dall’altra però, anche grazie al Governo e alle comunità locali, abbiamo disegnato un evento che sarà molto vissuto nel web e attraverso le televisioni, con più di 500 milioni di persone”. E affinché l’effetto “palla di neve” continui a rotolare e raggiunga anche le Olimpiadi Invernali 2026, in programma a Milano e Cortina, la rotta tracciata da Alessandro Benetton è quella per cui un ruolo importante deve essere assegnato alla sostenibilità: “Mi auguro verrà seguita la stessa traccia che abbiamo disegnato. La sostenibilità ambientale, la sostenibilità sociale e la sostenibilità economica non devono più essere viste come una esclusiva dell’altra. Possono avere tutte la stessa direzione”.

Susanna Esposito

Covid-19, Susanna Esposito sulla necessità di lockdown intermittenti fino all’estate

Intervenuta insieme ad altri medici sull’eventualità di nuovi lockdown, l’infettivologa Susanna Esposito ha sottolineato che, almeno fino alle soglie dell’estate, è necessario un piano di chiusure alternate a medio-lungo termine.

Susanna Esposito

Susanna Esposito: agire con strategia di riduzione dei contagi

“Frenare questa seconda ondata, scongiurarne una terza e tutelare salute e istruzione, non più ulteriormente sacrificabili”: sono espressi con chiarezza gli obiettivi che Susanna Esposito, infettivologa e Professoressa di Pediatria presso l’Università di Parma, definisce come essenziali affinché due questioni come la salute e l’istruzione rimangano al centro delle agende in Italia. A tal fine la Professoressa, insieme ad altri medici, è stata promotrice di numerosi appelli per sottolineare l’urgenza di misure che, in seguito alle zone rosse introdotte durante il periodo natalizio, prevedano l’alternarsi di lockdown fino al sopraggiungere della stagione estiva. “Dobbiamo avere una strategia di riduzione dei contagi e chiusure pulsate fino all’estate” è la richiesta della Professoressa Susanna Esposito, consapevole di come l’adozione di un piano coerente nei prossimi mesi possa fornire un contributo prezioso per arginare la diffusione del contagio.

COVID-19, per Susanna Esposito salute e istruzione non più sacrificabili

Ma alla necessità di estendere le chiusure e alternarle durante i prossimi mesi, il gruppo di medici, tra i quali Susanna Esposito, ha affiancato un appello affinché la priorità della salute vada di pari passo con la possibilità, per i giovani, di frequentare le scuole. Una questione sicuramente dibattuta ma, come sostenuto dagli stessi esperti, proprio l’attuazione di un piano di chiusure alternate può aiutare a garantire il rientro graduale in aula. “La chiusura delle scuole ha effetti drammatici sulla salute fisica e psichica di milioni di bambini e ragazzi”, prosegue l’infettivologa e Consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ribadisce la necessità di misure che si rivelino coerenti nel medio e lungo periodo. E in merito alla questione della frequenza scolastica, proprio la Professoressa Susanna Esposito era intervenuta nei mesi scorsi ricordando come l’apertura delle scuole non sia da associare a un aumento della diffusione del virus, aggiungendo inoltre un messaggio sul tema delle restrizioni e della libertà: “La libertà è da intendersi come la possibilità e la necessità di fare cioè che è bene, non necessariamente ciò che piace”.

Serenissima Ristorazione

Serenissima Ristorazione presenta la Linea Disfagia

Serenissima Ristorazione ha nella Linea Disfagia un esempio di personalizzazione dell’offerta concepita per utenti affetti da questa patologia, e che è stata resa possibile grazie al lavoro del suo team di dietisti, nutrizionisti e cuochi.

Serenissima Ristorazione

La Linea Disfagia di Serenissima Ristorazione

La Linea Disfagia è un esempio del costante miglioramento di Serenissima Ristorazione nell’ottica di incontrare le esigenze sempre più specifiche espresse dai clienti. Ideata dal team di dietisti, nutrizionisti e cuochi del Gruppo, la Linea si caratterizza per la personalizzazione dell’offerta dedicata alla cura della patologia omonima e comprende prodotti cotti, omogeneizzati e prontamente refrigerati. Nello studio sulla composizione e sulle caratteristiche nutrizionali condotto dal team dello stabilimento di Boara Pisani (PD), emerge che i prodotti della Linea Disfagia nella loro totalità garantiscono un pasto omogeneo e bilanciato. Il metodo innovativo di Serenissima Ristorazione, concepito per la Linea Disfagia, consente di contenere la perdita delle vitamine, tipica del processo di frullatura, e di mantenere i colori naturali degli alimenti oggetto di omogeneizzazione. La parola disfagia si riferisce alla difficoltà nel transito di cibo solido e/o liquido dalla bocca allo stomaco ed è caratteristica di un italiano su cinque sopra i 50 anni, con un trend in aumento con il passare dell’età. La causa è la presenza simultanea di più patologie, che influiscono negativamente sul fisiologico organismo di controllo e coordinazione del processo di deglutizione. L’obiettivo principale del lavoro è il ripristino e il mantenimento di uno stato nutrizionale sufficiente. Il soggetto colpito da disfagia è un facile target di stanchezza sistemica e assume solo piccole quantità di cibo: è per questo motivo che diventa fondamentale proporre una dieta godibile dal punto di vista della composizione chimica degli alimenti.

Serenissima Ristorazione: il profilo corporate

Serenissima Ristorazione è una delle realtà italiane di primo piano nel settore della ristorazione commerciale e collettiva, in grado di garantire la distribuzione di 50 milioni di pasti ogni anno, collaborando con 14 realtà consociate e con più di 9.000 dipendenti in Italia e all’estero, che contribuiscono ad un fatturato consolidato pari a oltre 412 milioni di euro. La società agisce in ottica di global service, e nel corso degli anni si è caratterizzata per un servizio integrato capace di soddisfare ogni specifica necessità. Il concetto di ristorazione presentato da Serenissima Ristorazione si basa su una visione d’insieme e su un sistema valoriale ben definiti, favorendo una sana cultura dell’alimentazione e un’idea di ristorazione sostenibile. Vengono acquistate le materie prime esclusivamente da aziende fornitrici di comprovata e certificata qualità, privilegiando caratteristiche quali competenza e competitività. La scelta e il controllo sulle materie prime e sui fornitori costituiscono una parte fondamentale nella certificazione di un elevato livello qualitativo di prodotti e servizi: a ciò si somma anche la garanzia di tutela della salute degli utenti. Infine, la supervisione continua sui processi di produzione è importante per contenere al minimo possibili sprechi e inefficienze organizzative.

Riva Acciaio: la siderurgia italiana che guarda alla sostenibilità

Siderurgia e tutela dell’ambiente, un equilibrio possibile nell’esempio di Riva Acciaio.

Riva Acciaio

Riva Acciaio: le azioni intraprese in tema di sostenibilità

L’Italia è uno dei Paesi leader nella produzione dell’acciaio a livello mondiale. Secondo le ultime stime, si parla di 70mila tra lavoratori diretti e indiretti e un fatturato diretto di circa 30 miliardi. Oggi il comparto è alle prese con una delle sfide più complesse: adattare la produzione ai nuovi modelli di sostenibilità ambientale. Un processo che Riva Acciaio ha intrapreso ormai da diversi anni. L’azienda, che rappresenta un’eccellenza nel settore, è riuscita a definire una politica ben precisa in materia ambientale che coinvolge prodotti, attività e servizi. In ognuno dei cinque stabilimenti presenti nel nord Italia vengono innanzitutto applicate le cosiddette “BAT”, ossia le migliori tecniche disponibili per garantire bassi livelli di emissione di inquinanti e l’ottimizzazione dei consumi di materie prime, prodotti, acqua ed energia. Inoltre, l’azienda affida a primari enti di certificazione la verifica della conformità dei propri impianti alla UNI EN ISO 14001. Una gestione che viene costantemente aggiornata: “La sostenibilità ambientale della produzione rappresenta un traguardo che progredisce di volta in volta − si legge sul sito ufficiale di Riva Acciaioin funzione dell’avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, delle nuove sensibilità dei cittadini e in generale di tutti gli stakeholder”.

Riva Acciaio: perché è possibile un acciaio “green”

La politica ambientale promossa da Riva Acciaio va di pari passo con le caratteristiche della materia prima. Grazie alle sue proprietà, l’acciaio rientra infatti a pieno titolo nei processi di economia circolare, ossia quel modello di produzione e consumo che ha come obiettivo quello di estendere il ciclo vita dei prodotti e ridurre quindi i rifiuti al minimo. Si tratta infatti di uno dei materiali più riciclati e riutilizzabili, dato che può essere recuperato al 99% senza perdere nessuna delle sue caratteristiche. Ma l’acciaio è anche uno dei materiali più diffusi: basti pensare al suo ruolo nel campo dei trasporti, delle costruzioni o dei macchinari, giusto per citare i più evidenti. È quindi un imperativo cercare costantemente soluzioni che possano permettere all’acciaio di fare la sua parte nella transizione energetica attesa nei prossimi anni. Anche in questo contesto Riva Acciaio si pone tra le realtà italiane più all’avanguardia. Attualmente la produzione di acciaio si basa esclusivamente sull’utilizzo di forni elettrici, che vengono alimentati grazie a rottami riciclati definiti end of waste e conformi al Regolamento Europeo 333/2011.

La storia professionale di Paolo Campiglio

Paolo Campiglio, imprenditore e manager specializzato in mercati esteri e internazionalizzazione delle imprese, è stato impegnato in ambito politico e, parallelamente, si occupa di critica televisiva correlata al mondo dello spettacolo.

Paolo Campiglio

Paolo Campiglio: l’attività professionale

Paolo Campiglio è un manager che, nel corso della sua carriera lavorativa, ha avuto l’occasione di specializzarsi nell’ambito dei mercati esteri e dell’internazionalizzazione delle imprese, con un focus particolare sull’Europa centrale e orientale. Nato a Milano e cresciuto a Legnano, prosegue i suoi studi ottenendo il diploma al liceo commerciale dove sostiene la maturità a indirizzo giuridico-amministrativo. Successivamente si iscrive alla Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Pavia con l’obiettivo di portare avanti la tradizione farmaceutica della propria famiglia. Attualmente è direttore esecutivo della holding del Gruppo Daclé e presidente di Daclé SA. Durante il suo iter professionale ha avuto l’opportunità di acquisire importanti competenze lavorando come associate advisor della British-Polish Chamber of Commerce e in seguito come vice-presidente esecutivo della Camera di Commercio Italo-Polacca. Inoltre, ha ricoperto incarichi di primo piano in posizioni apicali di direzione e coordinamento in diverse società sia in Italia che all’estero. 

Paolo Campiglio: il percorso politico e la passione per la TV

Parallelamente al lavoro come manager, Paolo Campiglio ha affiancato nel corso degli anni anche un impegno a livello politico in qualità di consigliere comunale per tre mandati e di Presidente del Consiglio Comunale di Legnano per l’ultimo di questi. Inoltre, è stato anche per sei anni vice-presidente del Consorzio Bibliotecario Nord Ovest, il più grande sistema culturale italiano tra enti pubblici locali. Paolo Campiglio è inoltre attivo in qualità di critico televisivo: a questo proposito, infatti, da otto anni è invitato come ospite del Festival di Sanremo, e da cinque lo segue anche in veste di inviato radiofonico per Radio 1 New York, l’emittente più ascoltata dalla popolazione italo-americana che vive negli Stati Uniti. In collaborazione con un network di radio per un pubblico italofono all’estero, segue inoltre i principali eventi cinematografici mondiali quali, ad esempio, il Festival di Cannes e la Mostra internazionale del Cinema di Venezia. È tra i commentatori più presenti e attivi sui canali social maggiormente seguiti delle produzioni a firma RAI Cinema e RAI Fiction e di alcune produzioni di SKY Atlantic.

Start-up: Fabrizio Palermo annuncia i nuovi acceleratori CDP

L’AD Fabrizio Palermo: “Crescita e innovazione delle aziende priorità per la ripartenza del Paese”.

Fabrizio Palermo

Start-up e imprese, ufficiali i nuovi servizi CDP: il commento di Fabrizio Palermo

“Sono orgoglioso di poter annunciare oggi il lancio dei nuovi acceleratori per le imprese, strumenti che permettono a CDP di affiancarsi al mondo produttivo non soltanto come partner finanziario, ma come supporto strategico per lo sviluppo dell’impresa e del suo capitale umano”: è iniziato così l’intervento di Fabrizio Palermo, AD e DG di Cassa Depositi e Prestiti, durante la conferenza stampa digitale dedicata ai due nuovi prodotti del Gruppo. Lo scorso 20 ottobre CDP ha presentato i due nuovi servizi di advisory, Acceleratore Imprese e Digital Xcelerator, dedicati al potenziamento del capitale umano delle aziende e alle start-up italiane. Gli acceleratori svolgeranno un ruolo fondamentale nello scenario attuale, pesantemente condizionato dall’emergenza Covid-19: “È necessario che il nostro frastagliato mondo imprenditoriale riesca a seguire le trasformazioni profonde che stiamo vivendo”, ha dichiarato durante l’evento il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. CDP continua nella sua strategia di sostegno al settore produttivo e conferma il suo ruolo primario nel rilancio dell’economia: “Il nostro intento è di offrire un approccio d’insieme, a 360°, che ponga al centro l’impresa e tutti gli aspetti della sua vita”, ha spiegato Fabrizio Palermo.

Fabrizio Palermo: i due nuovi acceleratori nel dettaglio

La parola d’ordine dei due nuovi strumenti di CDP è formazione: “Il tema sarà affrontato in modo molto ampio – ha specificato Fabrizio Palermodalla selezione del personale fino alla formazione manageriale, ma anche corsi che riguardano strategie di marketing, calati e personalizzati per singola azienda”. Acceleratore Imprese è rivolto alle aziende ad alto potenziale: si tratta di una piattaforma di servizi nati per supportare la crescita delle imprese attraverso la promozione di una cultura manageriale che guarda alle best practice internazionali. CDP metterà a disposizione un team di professionisti provenienti da società di consulenza internazionali e primarie università italiane. La formazione è ancora più protagonista in Digital Xcelerator, piattaforma di e-learning dove sia le start-up che chi ha intenzione di avviarne una hanno la possibilità di seguire gratuitamente i corsi di formazione. Lo spazio online fornisce contenuti e strumenti che coprono tutte le fasi di un’azienda, dall’ideazione all’espansione internazionale. “Riteniamo – ha concluso Fabrizio Palermoche il supporto alla crescita e all’innovazione delle aziende italiane, cuore pulsante del nostro sistema economico, sia una priorità per lo sviluppo e la ripartenza del Paese”.