Focus sulla carriera professionale di Vittorio Massone

Vittorio Massone attualmente collabora con importanti società tradizionali per fornire supporto nel processo di trasformazione digitale. Per quanto riguarda le società “digitali” invece, si adopera per agevolarle nella crescita e nello sviluppo.

Vittorio Massone

Vittorio Massone: i primi incarichi professionali

Laureatosi in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza di Roma, Vittorio Massone decide di concludere il suo percorso formativo con un Master in Business Administration presso l’Università Bocconi di Milano. Già in precedenza, dal 1989 al 1991, dà inizio alla sua carriera in Klopman Textile Industry (Gruppo Burlington) con il ruolo di Business Analyst. Nel 1993 entra a far parte di Value Partners, realtà attiva nel settore della consulenza strategica, in qualità di Associato. Passa a Bain & Company l’anno successivo: dal 1995 è Manager, dal 1999 è Partner e dal 2004 è Director. In questo periodo Vittorio Massone diviene una figura chiave nel settore delle Telecomunicazioni, del Media/Entertainment, del digitale, dei servizi industriali, del Government e dell’Automotive, acquisendo competenze fondamentali per gestire con successo operazioni particolarmente complesse. La sua predisposizione per creare rapporti fiduciari con i CEO e il suo know-how nel condurre situazioni articolate, gli consentono di operare per clienti di rilievo quali Poste Italiane, Pagine Gialle, Walt Disney, Rai, Consip, Sviluppo Italia, Coni Servizi, Gruppo Espresso e il Sole 24 Ore.

Vittorio Massone: gli incarichi attuali e la visione manageriale

Vittorio Massone opera in prima persona durante il turnaround di Seat Pagine Gialle, assicurando un ritorno per gli azionisti pari a 20 volte il capitale investito: sono gli anni dal 1997 al 2001. La sua prima acquisizione in Italia nel campo del digitale è quella della società Matrix con il portale Virgilio, avvenuta nel 1999. Guida inoltre il turnaround di Poste Italiane, concluso con importanti risultati (la società passa da una perdita di 200M di euro a un EBITDA di circa 2Bn) e senza licenziamenti. Nel 2010 si trasferisce a Johannesburg per ricoprire l’incarico di Managing Partner di Bain & Company Africa: rilancia le operazioni della società in quella regione, portando il team a contare, al suo apice, su 200 persone. Negli stessi anni partecipa a importanti storie di successo, come il turnaround di Telkom SA. Fino al 2018 è punto di riferimento in Bain & Company Africa. Attualmente collabora con importanti società tradizionali per fornire supporto al processo di trasformazione digitale, e con società “digitali” per agevolarle nella crescita e nello sviluppo. La visione manageriale di Vittorio Massone è moderna e innovativa, basata sul concetto di “diversity” del team: ciascun individuo deve poter sviluppare a pieno il proprio potenziale personale, solo così l’azienda avrà successo. Da febbraio 2020 è Vice Presidente di Alkemy.

Fabrizio Palermo, Cdp apre a Trento e Rovereto: “Presenza fisica a sostegno del territorio”

Il 13 febbraio è stato siglato un accordo di collaborazione tra Cassa Depositi e Prestiti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto: il Gruppo guidato da Fabrizio Palermo utilizzerà le sedi dell’Ente nei due comuni per aprire gli Spazi Cdp, punti informativi che offriranno servizi dedicati al territorio.

Fabrizio Palermo

Fabrizio Palermo, Cdp: “Un accordo per avvicinarsi a imprese e Pubblica Amministrazione”

Per avere crescita e sviluppo c’è bisogno dei territori: lo sa bene Cassa Depositi e Prestiti che, grazie ad un protocollo di intesa firmato il 13 febbraio scorso con la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, sfrutterà il radicamento territoriale dell’Istituto aprendo nelle sedi diversi sportelli informativi. “Con questi accordi che sigliamo – ha commentato l’Amministratore Delegato del Gruppo Fabrizio Palermooggi Cdp punta da un lato ad avere una presenza locale fisica in linea con quello che è il Piano Industriale dall’altro ad avvicinarsi alle realtà locali perché lo sviluppo, ricordo, parte appunto dal territorio”. Lo Spazio Cdp è un punto dove esperti del Gruppo saranno a disposizione delle imprese con servizi di finanziamento e consulenza specifici. Come già accade nelle sedi di Verona, Genova e Napoli, anche la Pubblica Amministrazione locale potrà beneficiare della presenza di Cdp: “Sulle imprese puntiamo a dare un maggior sostegno finanziario e studiare prodotti ad hoc sulle filiere presenti qui sul territorio. Per quanto riguarda la PA puntiamo ad avere un supporto sia di tipo consulenziale, advisory, sia tecnica che finanziaria. Tecnica perché noi quest’anno abbiamo fatto un investimento importante – ha concluso Fabrizio Palermoabbiamo iniziato ad assumere ingegneri, che siano in grado di affiancare le PA nell’individuazione, nella progettazione e nello sviluppo di opere rilevanti per il territorio”.

Sotto la guida di Fabrizio Palermo Cdp rientra di nuovo tra le aziende top per le Human Resource

Per il secondo anno consecutivo Cassa Depositi e prestiti, guidata da Fabrizio Palermo, rientra tra le prime imprese italiane nella gestione delle risorse umane: il Gruppo ha ottenuto infatti il Top Employers Italia, prestigiosa certificazione del Top Employers Institute, ente internazionale e indipendente nato nei Paesi Bassi con lo scopo di valutare e certificare le condizioni dei lavoratori delle imprese. Benessere dei dipendenti, crescita, formazione, possibilità di carriera, anche i buoni pasto: sono questi alcuni esempi di parametri che l’Istituto analizza ogni anno per selezionare le aziende italiane meritevoli. Orgoglioso della certificazione ricevuta, per l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo si tratta di un nuovo importante step per il successo del nuovo piano industriale del Gruppo: “Siamo convinti che siano le persone a fare la differenza, perciò intendiamo impegnarci e continuare ad investire per il rafforzamento del capitale umano, un fattore cruciale per la crescita del Paese”.

Business Line Global Trading di Enel: i successi di Claudio Machetti

Claudio Machetti è un manager con più di 30 anni di esperienza professionale: dagli inizi presso il Banco di Roma, per poi proseguire con Ferrovie dello Stato, ed Enel, attualmente è il Direttore della Global Trading Business Line del Gruppo.

Claudio Machetti

Le esperienze di Claudio Machetti nel Banco di Roma e in Ferrovie dello Stato

Nato a Roma nel 1958, Claudio Machetti ha conseguito la maturità classica presso il Liceo “Tito Lucrezio Caro” di Roma. È laureato in Scienze Statistiche presso l’Università “La Sapienza” (1982). Nel 1983 intraprende la propria carriera professionale in ambito finanziario, lavorando a Milano nella sede locale del Banco di Roma. Torna nella capitale nel 1985, anno in cui ricopre il ruolo di Analista Finanziario con il compito di analizzare il merito di credito delle maggiori realtà del settore industriale italiano. In seguito, si specializza in equity e lavora come funzionario per l’Ufficio Analisi Finanziarie del Banco di Roma, istituto in cui rimane fino al 1992 in qualità di Responsabile del Nucleo Analisti Finanziari. In quell’anno, infatti, avviene il suo passaggio in Ferrovie dello Stato, inizialmente come Dirigente Responsabile dell’Unità Mercati Finanziari e poi come Direttore della Finanza Operativa. Contemporaneamente lavora alla costituzione di Fercredit, società di servizi finanziari a supporto di Ferrovie dello Stato, e di cui viene nominato Amministratore Delegato nel 1996.

Claudio Machetti nel top management di Enel

In seguito ai ruoli di responsabilità ricoperti all’interno del Gruppo ferroviario italiano, Claudio Machetti fa il proprio ingresso in Enel, lavorando dal 2000 come Responsabile dell’Area Finanza. Contribuisce, inoltre, alla nascita di Enelfactor, società di factoring per le attività del Gruppo e in cui viene nominato Amministratore Delegato, e alla fondazione di Enel Insurance, realtà assicurativa che presiede fino al 2014. A partire dagli anni seguenti, Claudio Machetti ricopre ulteriori cariche di responsabilità all’interno di Enel: è, infatti, prima Presidente dei fondi pensione Fondenel e Fopen, poi, dal 2005, Direttore Finanziario a diretto riporto dell’Amministratore Delegato, e dal 2009 è ai vertici della Direzione di Risk Management, da lui creata. In seguito alla ristrutturazione del Gruppo, nel 2014, che ha portato alla nascita di quattro Business Line, assume la direzione della linea Global Trading, in cui è responsabile dell’approvvigionamento di commodities, quali carbone, gas naturale e combustibile, e della gestione dei mercati energetici all’ingrosso nei Paesi in cui Enel opera. Tra i suoi incarichi correnti figura anche quello di Amministratore Unico di Enel Global Trading S.p.A.

 

Susanna Esposito selezionata come “Top Italian Women Scientists”

Dal 2005 l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere lavora per garantire alle donne il diritto alla salute: Susanna Esposito, ricercatrice di fama internazionale, è stata scelta come Top Italian Women Scientists nel campo delle Scienze cliniche.

La Fondazione Onda, nata con lo scopo di promuovere una cultura della salute di genere, ha voluto assegnare un riconoscimento alle “Top Italian Women Scientists”: tra le ricercatrici selezionate Susanna Esposito, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini di Parma.

Susanna Esposito

Le donne e l’impatto sulla scienza: Susanna Esposito è tra le ricercatrici italiane più influenti

Lo scorso 29 gennaio, presso Palazzo Pirelli a Milano, si è tenuto un incontro dal titolo “Scienza e Comunicazione” tra la Fondazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere e il “Club delle Top Italian Women Scientists”: l’evento, dedicato alla prevenzione oncologica e all’innovazione tecnologica, è stata l’occasione per assegnare alle migliori ricercatrici italiane un riconoscimento per il contributo dato nei più disparati campi medici. Susanna Esposito, Ordinario di Pediatria all’Università di Parma e Direttore della Clinica Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, si è contraddistinta nell’ambito delle Scienze cliniche. La ricercatrice è stata selezionata grazie al suo elevato indice di Hirsch (H-index), un valore che, basandosi sul numero di pubblicazioni e citazioni ricevute, esprime l’impatto scientifico del ricercatore nel tempo: con un risultato di 67, la scienziata ha superato il limite minimo di 50 fissato per essere selezionate per il Club. “Passione, tenacia, curiosità, e ovviamente un forte spirito di sacrificio, mi hanno consentito di raggiungere importanti traguardi in ambito pediatrico, infettivologico e immunologico. È un onore per me – ha dichiarato Susanna Espositoricevere questo prestigioso riconoscimento che conferma, ancora una volta e con la premiazione di altre connazionali, come le donne diano quotidianamente un significativo contributo alla ricerca scientifica italiana e internazionale”.

Susanna Esposito, una carriera al servizio della ricerca e dei bambini malati

Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Parma, Direttore della Clinica Pediatrica all’Ospedale Pietro Barilla dell’Azienda Ospedaliera-Universitari, Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid): Susanna Esposito, milanese classe ’71, è considerata una delle ricercatrici italiane più conosciute a livello internazionale. Nei suoi anni di attività può vantare collaborazioni con diversi istituti stranieri, tra cui il Southwestern Medical Center in Texas, il St George’s Medical Center di Londra e il Kiremba Hospital in Burundi. Uno dei risultati più importanti della sua carriera è l’identificazione di due nuovi Enterovirus (C-117 e C-118), scoperta che si va ad aggiungere al suo copioso lavoro di ricerca che si evince da 710 pubblicazioni in extenso su riviste internazionali e 531 articoli su testate nazionali e straniere. Un impegno testimoniato anche dai riconoscimenti ricevuti, come il Premio Amici di Milano come migliore ricercatrice mediatica nel 2004 e di Ambassador per la ricerca all’estero nel 2011.

HPC4: un supercomputer da record realizzato da Roberto Casula (Eni) e dal suo team

Roberto Casula si è occupato di progetti rilevanti a livello internazionale: tra i più recenti vi è il supercomputer HPC4, che ha eseguito 100.000 simulazioni in alta risoluzione in 15 ore.

Roberto Casula, manager Eni

Roberto Casula: le peculiarità del supercomputer HPC4

Un calcolo rivoluzionario, eseguito da un supercomputer da record: è il frutto di un team coordinato da Roberto Casula, all’epoca Chief Development, Operations & Technology Officer di Eni S.p.A. Il progetto del supercalcolatore HPC4 è stato un successo riconosciuto a livello europeo: questa nuova tecnologia è riuscita ad eseguire 100.000 simulazioni di modelli di giacimento ad alta risoluzione in 15 ore, considerando anche le incertezze geologiche. Il progetto ha dato modo agli ingegneri di giacimento di Eni di potersi avvalere di uno strumento di elaborazione potente, in grado di quantificare con accuratezza l’incertezza geologica e incorporare i dati acquisiti. Questo strumento consente così di aggiornare in maniera continuativa i modelli di giacimento degli asset produttivi. Il lavoro del team supervisionato da Roberto Casula ha dato la spinta giusta ad Eni per accelerare ulteriormente il time-to-market dei suoi progetti, ottimizzando allo stesso tempo le strategie di gestione dei giacimenti per tutti gli asset produttivi. Il supercomputer è nato nel Green Data Center di Ferrara Erbognone.

Roberto Casula: il ritratto professionale

Roberto Casula è laureato in Ingegneria Mineraria presso l’Università degli Studi di Cagliari. Dopo aver conseguito l’abilitazione alla professione di Ingegnere, entra in Agip S.p.A. con il ruolo di Reservoir Engineer. Passa in seguito all’attività di reservoir modelling presso la società specializzata Beicip – Franlab in Francia. Dopo essersi trasferito in Luanda nel 1992, entra nella consociata Agip Angola Ltd, dove diventa Chief Development Engineer due anni più tardi. Torna in Italia presso la sede di San Donato Milanese dove ricopre l’incarico di Development and Production Coordinator presso Eni S.p.A.: è l’inizio di una importante crescita professionale nel Gruppo che lo porta ad assumere l’attuale carica di Chief Development, Operations & Technology Officer nel 2014. Per questo importante incarico, Roberto Casula riporta direttamente all’Amministratore Delegato di Eni, oltre ad essere responsabile in Italia della nuova Direzione Tecnica e di ogni sua attività tecnico-operativa, di progetto e di ricerca e sviluppo.

 

Terna, la società guidata da Luigi Ferraris, partner nella riqualificazione della Pineta Le Tore

Ha preso il via l’intervento di valorizzazione della Pineta Le Tore di Sorrento grazie alla piantumazione di 565 alberi di specie autoctone. La cerimonia ha visto la partecipazione del Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, dei rappresentanti di Terna, la società guidata da Luigi Ferraris e partner del progetto, della società Penisolaverde e degli studenti dell’Istituto Comprensivo Torquato Tasso.

Luigi Ferraris, ad e dg Terna

Luigi Ferraris, il contributo di Terna per Le Tore a Sorrento

La Pineta Le Tore rappresenta una zona naturale di grande importanza per il territorio sorrentino: inserita in un contesto di pascoli e impianti agricoli, la pineta si estende per circa 20 ettari ed è parte della rete Natura 2000, progetto di rilevanza europea per la conservazione della biodiversità e il mantenimento degli habitat naturali. In un quadro di collaborazione che coinvolge il Comune di Sorrento, Terna e altri partner territoriali, la società guidata da Luigi Ferraris si è impegnata nella valorizzazione e nella riqualificazione della pineta, contribuendo con l’iniziativa di rimboschimento e con la realizzazione di un’area didattico-dimostrativa. L’intervento è di rilevanza per la riparazione dei danni subiti dalla pineta a causa degli incendi durante l’estate del 2017 e per i danni del maltempo nell’inverno del 2018. L’iniziativa si inserisce all’interno del percorso intrapreso da Terna verso un approccio di sostenibilità ambientale e attenzione al territorio: la società, infatti, ha messo in opera interventi per lo sviluppo della sicurezza e della sostenibilità su tutto il territorio nazionale, come previsto dal Piano Strategico Grids and Values – Accelerating a Sustainable Growth da oltre sei miliardi di euro di investimenti per il 2019-2023.

Il profilo aziendale di Terna, la società guidata da Luigi Ferraris

Terna S.p.A. è l’operatore che gestisce le reti per la trasmissione dell’energia elettrica in Italia. Guidata dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris, la società è una delle realtà italiane d’eccellenza, oltre che uno dei principali operatori europei per la trasmissione dell’energia. Terna si occupa di programmazione, sviluppo e manutenzione della rete per mezzo di tecnologie e competenze in linea con le best practices internazionali, ricoprendo un ruolo centrale all’interno dell’evoluzione del mercato elettrico verso fonti eco-compatibili. Con 74.442 km di linee in alta tensione gestite, la società è responsabile della trasmissione e della gestione dei flussi di energia nell’intero territorio nazionale, oltre che della gestione dell’equilibrio tra domanda e offerta di energia elettrica. La società guidata da Luigi Ferraris, grazie al recente Piano Strategico Grids and Values, prevede di investire più di sei miliardi di euro nel quinquennio 2019-2023: si tratta dell’impegno economico più alto di sempre, destinato al rafforzamento della rete elettrica italiana in un’ottica di sostenibilità e sviluppo del territorio.

 

“Mediterraneo, frontiera di pace”, Claudio Descalzi partecipa all’incontro Cei

Dal 19 al 23 febbraio si terrà a Bari “Mediterraneo, frontiera di pace”, un incontro organizzato dalla Cei tra più di 50 vescovi provenienti dai paesi dell’area: l’obiettivo è lavorare in sinergia per offrire risposte concrete a quei territori che ad oggi sono palcoscenico di guerre civili, emigrazioni e persecuzioni. Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni e attivo nel comitato organizzatore, porterà all’evento il punto di vista della multinazionale dell’energia.

Claudio Descalzi, amministratore delegato Eni

Claudio Descalzi, l’analisi dell’area in vista del sinodo “Mediterraneo, frontiera di pace”

Il pomeriggio di sabato 22 febbraio, presso il teatro Petruzzelli di Bari, si terrà l’evento di chiusura di “Mediterraneo, frontiera di pace”, un appuntamento di confronto a porte chiuse tra oltre 50 vescovi voluto dalla Comunità Episcopale Italiana. Claudio Descalzi , che oltre a rappresentare Eni fa parte del comitato organizzatore dell’evento, sarà uno dei relatori del momento di confronto aperto al pubblico. Attraverso l’incontro tra i vescovi, la Cei vuole creare le condizioni per iniziare dei percorsi che portino concretamente alla risoluzione di tutti i problemi che caratterizzano l’area mediterranea, in particolar modo Africa e Medio Oriente: “Il Mediterraneo è una comunità di circa 500 milioni di persone, rappresenta il 7% della popolazione globale e produce il 10% del Prodotto interno lordo mondiale. C’è povertà. C’è divisione. Ci sono risorse energetiche – spiega l’Amministratore Delegato – ma centinaia di migliaia di persone in quegli stessi Paesi non hanno accesso all’energia elettrica. L’evento sul Mediterraneo promosso dai vescovi italiani approfondisce questi temi”. La multinazionale, che vanta rapporti commerciali decennali con la maggioranza dei paesi nordafricani, ha cercato di incidere nello sviluppo delle realtà locali dove ha operato grazie a politiche di sostegno e inclusività, seguendo l’approccio voluto nei primi anni da Enrico Mattei. Secondo il manager, lo sforzo di Eni si perde tuttavia nel modello di sviluppo economico ancora preponderante ma che ha dimostrato ampiamente le sue falle: “Basti pensare che l’Africa rappresenta il 17% della popolazione mondiale, quanto tutti i Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ma solo il 5% del Pil mondiale, contro il 44% dei Paesi Oecd”. Per superare questo immenso gap, Claudio Descalzi mette l’accento sulla creazione di una politica estera comune, specie tra i Paesi bagnati dal Mediterraneo, e pone l’Italia al centro di questa operazione: “L’Italia ha una posizione strategica nel Mediterraneo, ne è il centro geografico, il ponte naturale tra sponda sud ed Europa. Abbiamo il dovere di farci promotori del dialogo internazionale, facilitando soluzioni diplomatiche che portino alla stabilizzazione della regione”.

Gruppo Eni, Claudio Descalzi illustra il “modello africano”

In Africa 600 milioni di persone non hanno accesso all’elettricità, praticamente il 50% degli abitanti. Il Gruppo Eni, che dalla sua nascita ha sempre individuato i Paesi africani come partner commerciali, fin dalla presidenza di Enrico Mattei ha messo in campo politiche industriali che tenessero conto della realtà socioeconomica in cui operava. “Bisogna lavorare a fianco dei Paesi meno sviluppati, conoscerli, parlare con le istituzioni, parlare con le comunità locali, capire da loro quali sono gli ostacoli allo sviluppo e aiutarli a rimuoverli – spiega l’Amministratore Delegato del Gruppo Claudio Descalzinon nella logica della pura assistenza ma di una messa a fattor comune delle risorse e delle competenze, impegnandoci per un pieno coinvolgimento nella realtà locale”. Un esempio della strategia perseguita da Eni è il Progetto Africa, grazie al quale alla fine del 2019 è stato inaugurato un centro di formazione agraria in Ghana con l’obiettivo di condividere le competenze e coadiuvare l’imprenditoria locale. “Guardando all’esperienza che stiamo facendo in Eni – conclude Descalzi – adottiamo un modello che non guarda solo al breve termine ma è volto a creare valore di lungo termine per le realtà locali che ci ospitano. Per contribuire al soddisfacimento delle loro necessità primarie, abbiamo investito nelle comunità e per le comunità, fornendo tecnologie e formazione delle persone”.

 

Andrea Girolami: da RSI Group ad AG Group

Andrea Girolami è un imprenditore con oltre vent’anni di esperienza in ambito turistico. Alla guida di AG Group, ha dato vita alla sua prima sfida imprenditoriale, RSI Travel, nel 2000. Oggi il Gruppo da lui gestito offre servizi in ambito di tour operator, hotellerie, consulenza alberghiera, ristorazione e senior housing.

Andrea Girolami

Andrea Girolami: la storia imprenditoriale

Andrea Girolami è Presidente e Fondatore di AG Group, primo gruppo turistico in Italia che unisce alberghi, tour operator, agenzia di consulenza alberghiera, ristorazione e senior housing. L’imprenditore vanta oltre vent’anni di esperienza nel settore del turismo e dell’ospitalità. Dopo aver iniziato la sua carriera in importanti società di consulenza aziendale, si dedica all’insegnamento in ambito accademico trattando tematiche legate alla formulazione e all’implementazione delle scelte strategiche. La svolta imprenditoriale arriva nel 2000 quando avvia RSI Travel, tour operator che si quintuplica in dieci anni e diventa RSI Group. Forte di questo successo, Girolami decide di diversificare il business e nel 2011 entra nel settore alberghiero con l’acquisto di un immobile che diventa l’anno successivo il primo quattro stelle di proprietà. Inaugura altri 16 hotel negli anni seguenti, cui sta per aggiungersi uno di lusso a Firenze. Nel 2015, su iniziativa di Andrea Girolami, viene poi avviata la società Italy Hotels Collection, specializzata nella consulenza alberghiera e nel revenue management. Nel 2017 apre invece a Roma il primo bistrot a marchio Diana’s Place, che offre cucina gourmet in ambienti raffinati e informali. Tutte le iniziative del Gruppo sono confluite nel 2019 nel nuovo marchio AG Group, acronimo del Presidente e Fondatore. L’ultima è la realizzazione di alcune residenze per anziani (AG Domus Nova).

Andrea Girolami: le terrazze panoramiche a Roma

Tra le recenti novità di AG Group vi sono gli eventi organizzati su due rooftop panoramici, esperienze uniche con una vista mozzafiato sulla città eterna. Le terrazze sorgono sul The Indipendent Hotel, 4 stelle di Via Volturno, e sul The Tribune Hotel, 4 stelle in Via Campania. Sono rispettivamente all’ottavo piano (la terrazza più alta della capitale) e al settimo, affacciata sullo splendido parco di Villa Borghese. Il Gruppo guidato da Andrea Girolami si rivolge sia alla clientela leisure e business, sia a privati che vogliono organizzare un evento. Oltre alle suggestive location, AG Group offre, nella terrazza del The Tribune come nei bistrot, esperienze enogastronomiche di tutto rispetto, con oltre 50 tipi di bollicine tra vini italiani e francesi e cucina raffinata. Entrambe le terrazze fanno parte della divisione AG Hotels.

Roma, l’AD e DG di Terna Luigi Ferraris commenta il Rapporto ASviS

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU contiene 17 Obiettivi: l’ASviS, in collaborazione con la società Terna di Luigi Ferraris, ha presentato a Roma un Rapporto sui risultati finora conseguiti dall’Italia e dall’Unione Europea.

Luigi Ferraris, ad e dg Terna

Rapporto ASviS, Giovannini: “Terna, esempio di sostenibilità”

Sono passati cinque anni da quando l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha approvato l’Agenda 2030 e i relativi Obiettivi: il fine ultimo è arrivare a modificare l’attuale modello di Sviluppo Sostenibile grazie alla collaborazione tra Stati, imprese e società. Secondo il rapporto “The European Union and the Sustainable Development Goals”, presentato a Roma alla Farnesina da ASviS e Terna, i Paesi UE risultano ai primi posti per le azioni finora intraprese. L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, secondo le parole del portavoce Enrico Giovannini, ha voluto coinvolgere nei lavori la società guidata da Luigi Ferraris, responsabile della versione inglese rilasciata alle ambasciate straniere in Italia. Il rapporto, unico al mondo, sottolinea tuttavia che persistono gravi ritardi che potrebbero rendere inutili tutti gli sforzi fatti finora. Terna, società che gestisce la rete elettrica italiana, è un esempio di come le grandi aziende possano risultare fondamentali per superare gli ostacoli ancora disseminati sulla via: “La sostenibilità non è solo un principio fondante della nostra identità aziendale, ma è anche il motore della sua presenza industriale in Italia e all’estero. È necessario – ha aggiunto in conclusione Luigi Ferrarisdimostrare impegno per lo sviluppo sostenibile, perché il ruolo delle società private è cruciale nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello nazionale, europeo e globale”.

Luigi Ferraris, il percorso professionale prima di approdare a Terna

Nel 2017 Luigi Ferraris viene nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, la società responsabile della rete elettrica in Italia: in tre anni il manager si è distinto grazie a diverse operazioni importanti, tra le quali spicca l’investimento di 6 miliardi messo in campo per il Piano 2019-2023. Nato a Legnano (Milano) nel 1962, ha studiato presso l’Università di Genova, laureandosi in Economia e Commercio: la sua prima esperienza lavorativa lo vede alla PriceWaterhouse nel settore auditing, ma dal 1990 si specializza nel management grazie a ruoli di responsabilità in realtà come Piaggio VE, Agusta e Sasib Beverage. Contemporaneamente è anche Chief Financial Officer (CFO) presso Elsacom. L’esperienza più significativa arriva nel 1999, quando entra in Enel come CFO delle società Eurogen, Elettrogen e Interpower. Rimane nel Gruppo per 15 anni, ricoprendo ruoli di rilievo come ad esempio quello di Presidente di Enel Green Power. Diventa in seguito CFO di Poste Italiane, guidando la società nel processo di privatizzazione. Docente di “Corporate Strategy” presso il dipartimento di Economia dell’Università “Luiss Guido Carli” di Roma, grazie alla sua storia professionale Luigi Ferraris ha tenuto corsi di “Energy management” nell’ambito del Master in Business Administration, “Strategie d’impresa”, “Planning and Control” e “Sistemi di controllo di Gestione”.

 

Evelina Manna: da modella ad attrice e produttrice

Evelina Manna ha concretizzato la sua passione per il mondo dello spettacolo iniziando molto giovane a fare la modella per poi studiare recitazione e debuttare su Rai Uno. Dopo essere passata al grande schermo, ha dato vita nel 2011 a Moodyproduction insieme a un gruppo di collaboratori.

Evelina Manna

Evelina Manna: le fasi iniziali della carriera

Evelina Manna è una modella, attrice e produttrice italiana. La sua carriera inizia nel mondo della moda: posa per i più grandi fotografi a livello internazionale per importanti magazine come Harper’s Bazaar, Cosmopolitan, Officiel, Allure, First, GQ British e numerosi altri. Durante un viaggio a Londra conosce Susan Strasberg, che la invita nel suo Actor’s Studio per partecipare ai seminari. La sua carriera come attrice inizia a teatro, nell’off Broadway, e si sposta poi a Roma, dove porta in scena una trasposizione di “Io e Annie” tratta dall’omonimo film di Woody Allen. In televisione, il debutto nel tv movie “Padre Pio”. Partecipa in seguito alla miniserie “La Guerra è finita”, in onda su Rai 1. Il debutto sul grande schermo avviene con “Casomai”, di Alessandro D’Alatri e “Una Bellissima Bambina”, di Mimmo Calopresti, presentato al 61mo Festival del Cinema di Venezia. In ambito internazionale, Evelina Manna viene scelta da Oliver Stone per un ruolo nel colossal “Alexander the Great”. Nel 2010 l’attrice è protagonista del remake televisivo Mediaset “La Donna Velata”. Per la stessa rete, partecipa anche alla serie animata “Eve e i Munchies”, affiancata dagli irriverenti pupazzi.

La carriera di produttrice e l’impegno di Evelina Manna per i temi del sociale

Evelina Manna nel 2011 ha dato vita, insieme a un gruppo di professionisti, a Moodyproduction, società di produzione dedita alla promozione dell’arte, della cultura, della musica. Il progetto è nato per promuovere tematiche sociali, legate alla non violenza, all’accettazione del diverso, al rispetto della donna. Tra le produzioni curate da Evelina Manna , il cortometraggio “A Day & a Minute”, in concorso al Taormina Film Fest 2011. Con la regia di Frank di Mauro, il corto tratta un tema estremamente attuale, sempre più discusso nella nostra quotidianità: l’immigrazione. In una cornice romana visionaria che accoglie lo spettatore con la “Symphony No. 5 – Allegro” di Beethoven. “Perché così tante religioni e profeti? Una sola legge di gravitazione universale”, è una citazione dal cortometraggio che induce alla riflessione. Tra le produzioni d’interesse sociale vanno ricordati, inoltre, lo spot contro la Violenza sulle donne “Breaking the Silence” e lo spot per la regia di Pappi Corsicato “Let’s Fall in Love” (Innamoriamoci) contro l’omofobia.