Pam arriva al centesimo Pam local: nuovo punto vendita a Roma

Pam ha inaugurato il punto vendita numero 100 della sua insegna Pam local lo scorso 16 maggio nel quartiere del V Nomentano a Roma.

PAM

Pam: aperto il Pam local numero 100 a Roma

Pam festeggia il raggiungimento della meta del Pam local numero 100 con l’apertura di un punto vendita a Roma, in via Ravenna 47. L’inaugurazione si è tenuta il 16 maggio nel quartiere della Capitale caratterizzato dalla presenza dell’Università degli Studi "La Sapienza". Proprio con il fine di servire nel miglior modo possibile residenti e studenti dell’Università, è stato predisposto un punto ristoro dove eventualmente rimanere a mangiare le pietanze comprate riscaldandole con il microonde installato in loco. "Pam local è un format giovane ed innovativo che, dopo l’apertura dei primi 3 punti vendita pilota nel 2013, a partire dal 2014 ha saputo continuare ad innovarsi per crescere e rispondere alle esigenze dei propri Clienti. In pochi anni abbiamo raggiunto il traguardo dei 100 punti vendita con oltre 1.000 addetti con un’età media inferiore ai 24 anni", ha commentato Andrea Zoratti, Direttore Canali Prossimità e Supermercati di Pam. "Qualità, praticità e convenienza sono stati i punti di forza della nostra insegna che oggi festeggia questo importante risultato e sulla quale continueremo ad investire ed innovare con nuovi progetti già in cantiere. Siamo molto soddisfatti di celebrare questo importante traguardo qui a Roma, città che si è dimostrata estremamente ricettiva al nostro format".

Le numerose e variegate linee dei prodotti di Pam

I fidelizzati di Pam, anche in questo nuovo punto vendita, il numero 100 a insegna Pam local del Gruppo, avranno la possibilità di fruire di numerose proposte differenziate, gustose e competitive dal punto di vista del prezzo. "Food to Go" è la soluzione perfetta per chi, avendo poco tempo a disposizione, vuole acquistare snack e piatti già pronti. Da segnalare l’iniziativa del "Prezzo Promessa", che assicura prezzi bassi 365 giorni l’anno su svariati prodotti alimentari di base e di prima necessità, e le formule abbinate per offrire ogni due settimane idee sempre diverse per sfiziosi menu. Ampio spazio è inoltre garantito ai clienti affezionati che puntano al gusto ma anche al benessere. Tutto ciò grazie a decine di prodotti free from ed integrali, a ridotto contenuto di lipidi, biologici, superfood e infine adatti anche per i consumatori vegetariani e vegani. In aggiunta a ciò, i Clienti che desiderano acquistare prodotti di qualità eccellente e di marcata territorialità possono trovare all’interno del nuovo punto vendita di Pam diversi alimenti DOP e IGP, serviti sugli scaffali e contrassegnati proprio come "prodotti del territorio". Infine, vi è l’imbarazzo della scelta anche per quanto riguarda i prodotti biologici per la pulizia e l’igiene personale, ma anche quelli ecologici per la cura della casa e. Questi ultimi sono riuniti all’interno del punto vendita sotto l’etichetta "Eco".

FME Education

Formazione: le offerte didattiche di FME Education

Tra i target di riferimento di FME Education ci sono studenti, insegnanti e famiglie. L’editore specializzato nel settore della formazione mette a disposizione contenuti didattici innovativi e originali al fine di rendere la fase di apprendimento più gradevole e di agevolare il docente nell’insegnamento.

FME Education

FME Education: editore attivo nel settore della formazione

Specializzato nel settore della formazione, FME Education è un editore che progetta e realizza contenuti didattici innovativi, da utilizzare a scuola e a casa, finalizzati allo studio e alla crescita dei ragazzi. Il motto "imparare divertendosi" costituisce la mission aziendale, in quanto l’obiettivo ultimo è quello di rendere l’apprendimento più facile, coinvolgente e piacevole, unendo tecnologia e creatività. Interlocutori privilegiati dell’Editore sono gli insegnanti, che hanno l’opportunità di sfruttare le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali per rendere più coinvolgenti le proprie lezioni. A tal proposito, FME Education ha progettato e realizzato la piattaforma digitale "MyEdu", dalla quale è possibile attingere materiale digitale e interattivo per lezioni, verifiche, giochi ed esercizi relativi a tutte le materie scolastiche per le primarie e secondarie di primo grado. I contenuti offerti da tale piattaforma rispettano le ultime Indicazioni Nazionali del Ministero dell’Istruzione. Oltre alla scuola, FME Education si rivolge anche alle famiglie con prodotti tarati in modo specifico sulle loro esigenze.

FME Education: l’offerta formativa dedicata a famiglie e scuole

FME Education ha sviluppato due tipi di offerta in base al target di riferimento specifico: scuola e famiglia. La gamma di contenuti interamente dedicata alla scuola si divide in due linee: MyEdu School e MyEdu Plus. La prima è un progetto a 360 gradi volto a portare la didattica digitale nelle classi, completo di: laboratori didattici, formazione per docenti e una "classe virtuale" costituita da Tablet MyEdu da utilizzare nel corso delle lezioni e per accedere ai contenuti. La seconda, invece, è un sistema integrato rivolto agli insegnanti che oltre a proporre lezioni digitali complete di esercizi interattivi offre tutti gli strumenti necessari per creare le proprie lezioni. FME Education ha pensato anche alle famiglie: con la piattaforma modulare MyEdu Family accompagna e sostiene i ragazzi nello studio, nei compiti a casa e durante le ricerche, anche grazie all’innovativo servizio di Tutor Online. Tutti i discenti della scuola primaria e secondaria possono usufruirne in caso di quesiti, dubbi nelle fasi di apprendimento o ripasso delle lezioni scolastiche.

“Manager Utility 2018 – Energia”: Luigi Ferraris, AD e DG di Terna, si aggiudica il premio

“Accolgo con grande soddisfazione questo prestigioso premio che rappresenta il riconoscimento all’impegno mio e di Terna per rendere la rete elettrica sempre più efficiente, sicura e sostenibile”: è il commento dell’AD Luigi Ferraris in occasione dell’assegnazione del premio.

Luigi Ferraris

Luigi Ferraris: le motivazioni del premio “Manager Utility”

Il 5 marzo, a Milano, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna Luigi Ferraris ha ricevuto il premio “Manager Utility 2018 – Energia”. Il Gruppo ha comunicato in una nota che nelle motivazioni che hanno portato a ottenere il riconoscimento c’è “l’impegno profuso in Terna quale abilitatore verso un modello energetico sempre più sostenibile, efficiente, sicuro e innovativo”. Il manager è stato premiato dai vincitori dello scorso anno, Alessandro Garrone e Luca Bettonte, rispettivamente Vicepresidente Esecutivo e Amministratore Delegato di ERG. “Accolgo con grande soddisfazione questo prestigioso premio che rappresenta il riconoscimento dell’impegno mio e di Terna per rendere la rete elettrica sempre più efficiente, sicura e sostenibile”, ha commentato Luigi Ferraris. L’AD e DG di Terna ha sottolineato il ruolo fondamentale del sistema elettrico per lo sviluppo sostenibile della società e del territorio, un settore che dovrà essere sviluppato attraverso investimenti mirati, che tengano conto della sicurezza della collettività. “Siamo protagonisti di una transizione energetica che coinvolge tutto il settore e il vettore elettrico è uno degli strumenti essenziali per raggiungere i target fissati dal Piano Energia e Clima. Desidero condividere questo premio con tutti i miei collaboratori che ogni giorno con dedizione, passione e impegno lavorano affinché questo sia possibile”.

Luigi Ferraris: la crescita professionale

Luigi Ferraris è Amministratore Delegato di Terna e Direttore Generale del Gruppo da maggio 2017. Il manager inizia la sua carriera nel settore auditing di PriceWaterhouse per poi ricoprire diversi ruoli in importanti aziende industriali italiane e internazionali. Comincia in Augusta, fino ad entrare in Elsag Bailey Process Automation, azienda allora appartenente al Gruppo Finmeccanica e quotata al NYSE. Successivamente è Chief Financial Officer in Elsacom, società attiva nel settore della telefonia satellitare facente parte di Finmeccanica. Tra il 2015 e il 2017 è Consigliere indipendente di ERG S.p.A., società energetica quotata alla borsa italiana. Inoltre, è Consigliere del Gruppo PSC S.p.A., leader in Italia nel settore dell’impiantistica per infrastrutture. Da ottobre 1999 a gennaio 2015 Luigi Ferraris lavora in Enel, ricoprendo diversi ruoli manageriali di primo piano: tra gli altri, è Chief Financial Officer del Gruppo, Presidente di Enel Green Power e Consigliere di Amministrazione della controllata cilena Enersis. Da febbraio 2015 ad aprile 2017, prima di entrare in Terna, è Chief Financial Officer del Gruppo Poste Italiane.

 

David Barzazi e i benefici delle rinnovabili

David Barzazi, Amministratore Delegato e Presidente di Gruppo Green Power, ha sempre ribadito l’importanza di investire nelle rinnovabili, essendo ancora poco sfruttate. Attualmente, tale mercato si dimostra in crescita e per disincentivare il consumo di fossili, a favore di quelle biodisponibili, è nata anche la piattaforma di crowdfunding green “Ecomill”, a sostegno di tutte le iniziative nel comparto.

David Barzazi, AD Gruppo Green Power

David Barzazi: investire nel mercato green è importante

Liberarsi dall’inquinamento è possibile. David Barzazi, alla guida di Gruppo Green Power, ha sempre sostenuto l’importanza di investire nella sostenibilità, in quanto il margine di crescita era potenzialmente alto. “Oggi, le fonti di energia rinnovabile vengono sfruttate solo al 5%. Ci sono studi di Confindustria ed Enel che prevedono decine di miliardi di euro all’anno, punti importanti di Prodotto Interno Lordo riferiti a questo mercato, assolutamente in crescita” aveva dichiarato in occasione dell’AIM Investor Day 2014. A cinque anni di distanza, la situazione è, infatti, cambiata in positivo: i segnali sono incoraggianti e sono molti i progetti avviati in quest’ambito. Tra gli ultimi, Ecomill, la piattaforma di crowdfunding a sostegno di tutte le iniziative green e, in particolare, concernenti il settore dell’energia. A tal proposito, la società di David Barzazi è un player di riferimento italiano nei servizi attinenti l’efficientamento energetico che da anni si impegna a diffondere la cultura delle rinnovabili tra i nuclei familiari, attraverso la fornitura di prodotti e servizi all’avanguardia.

David Barzazi: la crescita professionale dell’Amministratore Delegato di Gruppo Green Power

Nato a Venezia nel 1978, David Barzazi consegue il diploma di tecnico aeronautico. La sua carriera professionale ha inizio nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni, occupandosi principalmente di organizzazioni di vendita e maturando una solida esperienza gestionale. Operando per anni come consulente di intermediazione finanziaria e assicurativa, assume successivamente l’incarico di Presidente di Cell Shop S.r.l. e consolida le sue conoscenze gestionali di gruppi di vendita nel settore a lui afferente. La svolta avviene nel 2011, quando David Barzazi entra a far parte di Gruppo Green Power: in breve tempo assume un ruolo primario all’interno della società, diventando Amministratore Delegato e Consigliere di Amministrazione. Sotto la sua guida, la società viene ammessa nell’AIM della Borsa Italiana e registra risultati degni di nota in un periodo contrassegnato da una forte crisi economica. Sulla base della professionalità dimostrata e dei traguardi raggiunti, l’imprenditore è stato riconfermato nel ruolo di AD e ha assunto anche la carica di Presidente.

 

Vittime del terrorismo e stragi: l’omaggio di Maria Elisabetta Alberti Casellati

In occasione della "Giornata nazionale in memoria delle vittime del terrorismo", il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ricorda in particolare "tutti coloro che non hanno mai avuto una pagina dedicata nei manuali di storia".

Maria Elisabetta Alberti Casellati

Maria Elisabetta Alberti Casellati: la Giornata nazionale in memoria delle vittime del terrorismo

"Non ci può essere un’idea di futuro senza gli insegnamenti del passato": nelle parole del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati si riflette il valore della "Giornata nazionale in memoria delle vittime del terrorismo", celebrata il 9 maggio. Una data che ha fortemente segnato la storia della nostra Repubblica: il 9 maggio 1978 infatti furono uccisi Peppino Impastato e Aldo Moro. "Bisogna coltivare il ricordo" ha sottolineato Maria Elisabetta Alberti Casellati, presente alla cerimonia che si è svolta presso l’Aula di Montecitorio per commemorare le vittime del terrorismo e delle stragi nel "Giorno della memoria" a loro dedicato. Un’iniziativa importante perché, come ha evidenziato il Presidente del Senato, "non c’è Paese senza memoria".

Senato: Maria Elisabetta Alberti Casellati commemora le vittime di terrorismo e stragi

Nella giornata in cui lo Stato italiano onora il ricordo delle vittime del terrorismo, il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha voluto "rivolgere un pensiero particolare a tutti coloro che non hanno mai avuto una pagina dedicata nei manuali di storia". Il riferimento, come si legge in una nota, è "a chi ha perso la vita non in quanto bersaglio di mani assassine, ma solo perché si trovava al posto sbagliato e nel momento sbagliato". Il Presidente cita, tra gli altri, gli agenti delle scorte, autisti e vittime civili, come le 85 persone rimaste uccise nella stazione di Bologna il 2 agosto 1980 o quanti erano all’interno della Banca dell’Agricoltura il 12 dicembre 1969. "Elencare i loro nomi significa sgranare un rosario doloroso che va ad aggiungersi ai magistrati, i politici, i docenti universitari, i funzionari, i sindacalisti, i giornalisti, gli uomini delle forze dell’ordine che sono caduti nell’esercizio del proprio dovere" ha aggiunto Maria Elisabetta Alberti Casellati, sottolineando che "tra coloro che hanno perso la vita in atti terroristici non ci sono vittime di serie A o di serie B" e che "tutti hanno lo stesso peso e lo stesso diritto a non cadere nell’oblio e a ottenere giustizia e verità".

L’importanza della consapevolezza nell’ambito della sostenibilità: Gruppo Green Power

Gruppo Green Power: "Siamo una società che crede nell’energia pulita, impegnata a diffondere soluzioni orientate al risparmio energetico per accrescere il benessere dei nostri figli". Il Gruppo con sede a Mirano si impegna per generare maggiore consapevolezza sui vantaggi derivanti dall’efficientamento energetico.

Gruppo Green Power

Gruppo Green Power: beneficio economico e salvaguardia dell’ambiente

Gruppo Green Power ha rafforzato il suo potere di mercato con 17 milioni di euro fatturati nel 2018 e azioni quotate a oltre 2,10 euro l’una nel mese di marzo 2019, come hanno confermato anche diversi forum web. I risultati del Gruppo di Mirano, guidato da Christian e David Barzazi, sono il frutto di una professionalità consolidata, fortemente improntata a sostenere le famiglie nelle pratiche legate all’efficientamento energetico. "Siamo una società che crede nell’energia pulita, impegnata a diffondere soluzioni orientate al risparmio energetico per accrescere il benessere dei nostri figli". Il Progetto Casa Efficiente unisce la lotta alle emissioni a notevoli vantaggi di natura economica. Gruppo Green Power crede nell’importanza di aumentare la consapevolezza sull’impatto delle nostre abitudini quotidiane sull’ambiente in cui viviamo, in modo da conciliare benessere personale e tutela del pianeta. La società con sede a Mirano è diventata in pochi anni la più importante azienda a livello nazionale nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficientamento energetico per il mercato domestico. "La nostra convinzione", si legge sul sito, "è che ognuno di noi può ridurre una percentuale di emissioni nocive e di CO2, ognuno di noi può dare il proprio contributo per la salute del pianeta in cui viviamo".

Gruppo Green Power: l’evoluzione societaria

La sede di Gruppo Green Power si trova a Mirano, in provincia di Venezia. La società si occupa della commercializzazione di servizi attinenti le energie rinnovabili e l’efficientamento energetico per il mercato domestico nazionale. Leader nel settore dei servizi di acquisto, assistenza post vendita e messa in posa di prodotti innovativi utili per la salvaguardia ambientale, il Gruppo nasce nel 2010 come Srl per poi diventare Società per Azioni nel 2012. Nel 2010 si specializza nel commercio di solare fotovoltaico per uso domestico, di sistemi ibridi di riscaldamento, accumulatori di energia, illuminazione a led, domotica, caldaie a condensazione; l’anno successivo i fratelli Christian e David Barzazi ottengono la maggioranza nel Consiglio di Amministrazione. Gruppo Green Power nel 2014 viene quotata in Borsa nell’indice FTSE AIM Italia. Nel 2017 nasce Soluzioni Green Srl, per la fornitura di servizi quali check-up e piano di efficientamento energetico, nonché messa in opera dell’impianto sostenibile con annesse pratiche amministrative. Durante il mese di marzo 2019, il Gruppo ha ottenuto una risalita delle azioni oltre i 2,10 euro, come riportato anche da diversi forum online di esperti di Borsa.

Luigi Ferraris: Terna punta sugli investimenti per affrontare la transizione energetica

Luigi Ferraris

Crescita dei ricavi del 2,7% per Terna: il CdA del gruppo ha approvato i risultati del primo trimestre del 2019. Luigi Ferraris, Amministratore Delegato e Direttore Generale da maggio 2017, spiega che questa crescita conferma il virtuoso percorso già delineato nel Piano Strategico 2019-2023.

Luigi Ferraris, AD e DG di Terna, commenta i risultati della trimestrale

Il CdA di Terna ha approvato i risultati relativi al primo trimestre del 2019: i ricavi sono aumentati del 2,7%, passando a 537 milioni di euro dai 523,1 milioni dello stesso periodo del 2018. Questo risultato è attribuibile all’incremento delle attività regolate che riflette l’adeguamento del tasso di remunerazione del capitale investito. “Sono molto soddisfatto dei risultati del primo trimestre dell’anno che confermano il virtuoso percorso di crescita già delineato nel piano strategico 2019-2023”, ha commentato l’AD e DG Luigi Ferraris. “La forte accelerazione impressa agli investimenti pone ancora una volta Terna al centro del processo di transizione energetica verso la completa decarbonizzazione e la piena integrazione in rete dell’energia prodotta da fonti rinnovabili”. L’Ebitda si attesta a 420,2 milioni (+2,7%) e l’utile netto di gruppo del periodo sale a 186 milioni (+1,8%). “Attraverso questi investimenti prosegue inoltre il forte impegno di terna nell’innovazione anche attraverso l’apertura di innovation hub sul territorio per favorire lo sviluppo di una rete sempre più sicura, resiliente e sostenibile”, conclude Luigi Ferraris.

La carriera di Luigi Ferraris: da PriceWaterhouse a Terna

Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna da maggio 2017, Luigi Ferraris è un manager dalla consolidata esperienza professionale. La sua carriera inizia nel settore auditing di PriceWaterhouse. In seguito ricopre diverse posizioni manageriali in aziende industriali italiane e internazionali come Elsag Bailey Process Automation, allora appartenente al Gruppo Finmeccanica e quotata al NYSE. Tra il 1998 al 1999 è Chief Financial Officer in Elsacom, sempre del Gruppo Finmeccanica e attiva nel settore della telefonia satellitare. In seguito, fino al 2015, fa parte del Gruppo Enel e ricopre varie posizioni di crescente importanza. È Chief Financial Officer del Gruppo e finalizza importanti operazioni di Capital market a livello mondiale. È Presidente di Enel Green Power nel medesimo periodo e ne cura il processo di quotazione, oltre a essere Consigliere di Amministrazione della controllata cilena Enersis. Successivamente è Responsabile dell’Area America Latina e AD della stessa, nonché Consigliere di Amministrazione della spagnola Endesa S.A e di altre importanti società del Gruppo. Luigi Ferraris è Consigliere indipendente della società energetica ERG S.p.A. e Consigliere del Gruppo PSC S.p.A. dal 2015 al 2017. Prima di entrare in Terna, da febbraio 2015 ad aprile 2017, il manager è Chief Financial Officer di Poste Italiane.

 

Maria Elisabetta Alberti Casellati: le iniziative del Senato a sostegno dell’ambiente

Maria Elisabetta Alberti Casellati ha aperto i lavori del convegno "Clima: il tempo cambia. È tempo di cambiare", organizzato a Palazzo Madama lo scorso 18 aprile: nel suo discorso, il Presidente del Senato ha auspicato l’impegno di tutti nell’affrontare la sfida contro il climate change, sottolineando il valore della prevenzione.

Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato

Maria Elisabetta Alberti Casellati: i giovani determinanti nella sfida contro il cambiamento climatico

"L’Italia è un Paese bellissimo, il Paese che amiamo, ma è anche terribilmente fragile. Dobbiamo necessariamente voltare pagina, uscire dall’emergenza continua e tornare ad investire in prevenzione, recupero, manutenzioni, ristrutturazioni, riuso": lo ha ricordato il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, aprendo i lavori del convegno sui cambiamenti climatici ospitato a Palazzo Madama lo scorso 18 aprile. "Un momento di vera riflessione e di autentico approfondimento" lo ha definito il Presidente ringraziando tutti i relatori e in particolare la giovane attivista svedese Greta Thunberg, "che ha percorso migliaia di chilometri per essere oggi qui con noi". "Senza di te, senza il tuo coraggio, senza il tuo esempio, la strada per portare i temi ambientali al centro del dibattito politico internazionale sarebbe stata più difficile, più tortuosa" ha detto Maria Elisabetta Alberti Casellati, sottolineando come per affrontare la sfida globale in atto "i giovani, i tanti giovani che in tutto il mondo sono scesi in piazza per difendere il pianeta, il loro futuro, il futuro di tutti noi, costituiscano una grande speranza e una bellissima realtà".

Maria Elisabetta Alberti Casellati: ognuno deve fare la sua parte nel fronteggiare il climate change

"Pur in una logica mondiale, ogni Stato è chiamato a fare la sua parte" ha detto il Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati nel suo intervento al convegno sul climate change: "Sia nei contesti internazionalipenso agli obiettivi dell’Agenda 2030sia nell’attivazione di politiche domestiche che ne favoriscano il conseguimento". In merito, il Presidente del Senato ha ricordato il proprio impegno nel sensibilizzare il Parlamento sul fenomeno del dissesto idrogeologico in Italia, ricordando una "personale propostagià più volte sollecitatadi istituire una commissione bicamerale d’inchiesta sul dissesto idrogeologico, per mappare le aree del Paese a rischio e mettere a punto una normativa in grado di supportare la rinascita dei territori colpiti da disastri e calamità naturali". Nell’elencare poi "alcune buone prassi" messe già in campo dal Senato (adesione al progetto "plastic free", utilizzo di auto elettriche, installazione di lampade a basso consumo e digitalizzazione dei servizi legislativi), Maria Elisabetta Alberti Casellati ha annunciato due ulteriori iniziative: "biciclette elettriche a disposizione dei senatori e degli uffici di Palazzo Madama" e la nascita di "un premio riservato alle scuole superiori che realizzeranno i migliori progetti legati all’ambiente e alla salvaguardia del territorio".

Il ruolo di Roberto Casula in Eni e la sfida per la sostenibilità

Roberto Casula entra in Eni nel 1997: la sua carriera si arricchisce di incarichi di crescente importanza che lo portano a diventare Chief Development, Operations & Technology Officer del gruppo. Svolgendo le sue mansioni, è direttamente coinvolto nel processo di decarbonizzazione, per un’energia sempre più pulita ed ecosostenibile.

Roberto Casula, manager eni

Roberto Casula: la carriera professionale

Laureatosi in Ingegneria Mineraria nel 1988, Roberto Casula è attualmente Chief Development, Operations & Technology Officer in Eni S.p.A. La sua carriera inizia in Agip S.p.A., dove assume il ruolo di Reservoir Engineer fino al 1991. In questo periodo acquisisce importanti competenze nelle prove di produzione e acquisizione di dati sui pozzi, nonché riguardo lo studio del comportamento dinamico dei giacimenti di idrocarburi. Nel 1992 entra nella consociata Agip Angola Ltd con sede in Luanda, dove svolge gli incarichi di Reservoir Engineer, Petroleum Engineer e Chief Development Engineer. Rientra in Italia nel 1997 e inizia il suo percorso professionale in Eni S.p.A. in qualità di Development and Production Coordinator. Roberto Casula è Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto per le attività in Iran nel 2000, mentre l’anno successivo diventa Dirigente e Project Director del progetto Giant South Pars Gas fasi 4-5. Si trasferisce quindi a Teheran, per poi proseguire il suo percorso in Eni assumendo la carica di Managing Director di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A. È Executive Vice President a partire dal 2011, per poi ricoprire l’attuale carica nel luglio 2014.

Roberto Casula in Eni: la sfida della sostenibilità

In qualità di Chief Development, Operations & Technology Officer del Gruppo Eni, Roberto Casula ha responsabilità sulle attività tecniche, operative, di progetto, di ricerca e di sviluppo della società e lavora a diretto riporto dell’Amministratore Delegato. In questo contesto, si impone una delle più grandi sfide del nostro tempo: la lotta ai cambiamenti climatici. Il ruolo di Eni è fondamentale per trovare soluzioni utili e innovative per produrre energia con metodi ecosostenibili, sfruttando i vantaggi delle nuove tecnologie e delle fonti rinnovabili. “Come produttori di energia, è nostra responsabilità informare e fare chiarezza su quanto la modalità per arrivare alla transizione sia importante quasi quanto la transizione stessa”, ha dichiarato Roberto Casula in merito all’argomento. “In Eni abbiamo idee su come catturare e condividere i vantaggi che ci offre l’energia solare. Tutti i materiali e le soluzioni attualmente in fase di sviluppo sono ecosostenibili e facilmente smaltibili o riciclabili alla fine del ciclo di vita, un aspetto ormai diventato imprescindibile”.

 

La crescita professionale di Claudio Descalzi

Milanese di origine, Claudio Descalzi consegue la laurea in Fisica presso l’Università degli Studi della città. Attualmente guida Eni, dopo oltre 30 anni di esperienza all’interno della società.

Claudio Descalzi

Claudio Descalzi: il percorso formativo e i primi anni in Eni

Nato a Milano nel 1955, Claudio Descalzi frequenta l’Università degli Studi della città e consegue la laurea in Fisica nel 1979. Muove i primi passi nel mondo professionale solo due anni dopo, impegnato in qualità di Ingegnere di Giacimento all’interno di Eni. Successivamente, essendo stato nominato Project Manager, è coinvolto nelle operazioni di monitoraggio dell’espansione delle attività nel Mare del Nord e nelle zone della Libia, Nigeria e Congo. Nominato Managing Director della consociata Eni in Congo nel 1994, si sposta, poi con il ruolo di Vice Chairman in Nigeria fino al 2000. Attraverso tali esperienze, Claudio Descalzi consolida le sue competenze professionali e viene promosso Direttore delle aree dell’Africa, Medio Oriente e Cina. Negli anni tra il 2000 e il 2001 è uno dei responsabili del Progetto Western Libyan Gas, il primo a monetizzare il gas naturale libico tramite l’esportazione e la vendita in Italia.

Claudio Descalzi: la guida di Eni

Nel periodo compreso tra il 2002 e il 2005, Claudio Descalzi dirige l’area geografica che comprende Italia, Africa e Medio Oriente e nel medesimo lasso di tempo è nel CdA di diverse consociate Eni. Con il passare degli anni, rafforza il suo ruolo all’interno del gruppo, assumendo l’incarico di Vice Direttore Generale nella divisione Exploration & Production. Contemporaneamente, si occupa della definizione dei piani di sviluppo delle attività upstream in Italia e all’estero, avviando diverse strategie quali la campagna di esplorazione in Mozambico o il lancio di Goliat. Avendo maturato un’esperienza trentennale, arriva a ricoprire il ruolo di Amministratore Delegato del gruppo. Tra le altre attività, Claudio Descalzi ha ricoperto diverse posizioni in ambito associazionistico e accademico: è stato Componente del Consiglio Generale di Confindustria, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala, Visiting Fellow of The University of Oxford, Membro del National Petroleum Council per il 2016/2017. Nel 2012 diventa il primo europeo ad essere insignito del prestigioso riconoscimento internazionale SPE/AIME “Charles F. Rand Memorial Gold Medal 2012” conferito dalla Society of Petroleum Engineers e dall’American Institute of Mining Engineers. È, inoltre, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala.