Workinvoice, la piattaforma dove vendere i crediti commerciali

Leader in Italia nei servizi di invoice trading, la piattaforma Workinvoice, nata grazie all’idea di Matteo Tarroni, propone alle piccole e medie imprese l’opportunità di cedere le fatture in cambio di liquidità prontamente disponibile.

Workinvoice

L’idea vincente di Matteo Tarroni per le PMI: Workinvoice

Le piccole e medie imprese, a causa del prolungamento dei tempi di saldo delle fatture, sono sempre più in difficoltà. La crisi economica e la conseguente stretta creditizia operata dagli istituti di credito ha privato infatti molte aziende della liquidità necessaria per continuare a operare. Nata nel 2013 sull’onda del successo dei servizi di invoice trading, già diffusi all’estero, Workinvoice propone, attraverso la piattaforma ideata dal CEO Matteo Tarroni, una soluzione veloce ed efficace mediante la cessione dei crediti commerciali in cambio di liquidità. Workinvoice, così come affermato dallo stesso Matteo Tarroni, si propone come un marketplace dove è possibile convogliare i flussi di risparmio in maniera diretta dagli investitori istituzionali e privati alle piccole imprese. Leader nel comparto Fintech in Italia, la piattaforma consente la cessione, completamente online, delle proprie fatture nella forma pro-soluto attraverso due passaggi principali: il primo prevede un’asta, a cui fa seguito il pagamento del 90% della fattura al cedente, seller, mentre nel secondo, una volta che il debitore avrà saldato la fattura, verrà eseguito il versamento del restante 10%. Grazie alla velocità e affidabilità del servizio di Workinvoice, la piattaforma ha sino ad oggi visto transitare circa 70 milioni di euro in fatture, inserita nel contempo all’interno dell’importante benchmark di riferimento di settore, l’AltFi Volume Index Continental.

Le esperienze professionali di Matteo Tarroni prima di Workinvoice

Fondamentale per la fondazione di Workinvoice è stata la lunga esperienza acquisita da Matteo Tarroni in più di venti anni di carriera nel settore bancario e degli investimenti. Un percorso che Matteo Tarroni ha in comune con i soci, Ettore Decio e Fabio Bologni, e ha iniziato dopo la laurea in Economia, conseguita presso l’Università Bocconi di Milano, all’interno di Mediobanca, società con quale ha collaborato per oltre 10 anni, attivo come Responsabile Debt Capital Market Origination. Direttore di Merrill Lynch Global Capital Markets and Financing dal 2003, tre anni più tardi passa a Bank of America Merrill Lynch Global Wealth Management dove svolge l’incarico di Senior VP. Investment Partner per Credit Suisse dal 2010, l’anno seguente Matteo Tarroni è nominato Amministratore Delegato per la società di consulenza strategica in investimenti a enti istituzionali e grandi imprese Todah Partners. Nel 2013 infine nasce l’idea di mettere a frutto le proprie competenze rendendo fruibile, per la prima volta, alle PMI italiane un servizio di finanziamento alternativo a quello bancario con Workinvoice.

AE Morgan: “L’economia inglese è solida”

Dodici mesi dopo il referendum sull’uscita dell’Inghilterra dalla UE, l’economia britannica gode di ottima salute. L’opinione e l’analisi dei commercialisti a Londra dello studio AE Morgan.

AE Morgan

AE Morgan: outkook economia UK positivo

Appena un anno fa la Brexit aveva fatto temere, ingiustificatamente, un esito catastrofico per il futuro degli inglesi e dell’economia locale. A dodici mesi di distanza dal referendum, come fanno notare gli esperti commercialisti italiani a Londra di AE Morgan, non si è ancora verificato nessuno degli effetti negativi spesso annunciati dai media. Al contrario, l’economia del Regno Unito rimane florida, con previsioni positive per il futuro. Esperti nel fornire consulenza dedicata a chi progetta di costituire una società in Inghilterra, i professionisti di AE Morgan hanno precisato come l’inflazione nel Paese sia calata di tre decimali, elemento che aiuta a delineare la situazione positiva. Altrettanto ingiustificata è l’immagine dell’Inghilterra come Paese rifugio di capitali con provenienza illecita. Presente nella capitale britannica con uno studio pronto ad assistere il cliente che desidera aprire una ltd, o un trust, e internazionalizzare qui il proprio business, AE Morgan dimostra come la Gran Bretagna in realtà sia una nazione estremamente attenta al controllo dei flussi di denaro in entrata, che si tratti di mafia, riciclaggio o terrorismo internazionale. In primis, ad effettuare controlli stringenti severi e a tappeto, è la stessa Banca d’Inghilterra. Compito nel quale è affiancata dalla BCE per i movimenti in Euro, e dalla Federal Reserve per quelli in Dollari. AE Morgan, in particolare, riveste un ruolo attivo nel controllo della liceità degli investimenti. Il core business dello studio di commercialisti italiani a Londra si identifica infatti nella ricerca di equità fiscali, finalizzate all’allocazione geografica efficace delle attività e del business di quegli imprenditori che progettano di internazionalizzare i propri affari e desiderano aprire una società in Inghilterra.

AE Morgan, la consulenza specialistica per chi vuole aprire una società in Inghilterra

Attraverso l’internazionalizzazione è possibile fornire un più ampio respiro ai propri affari. Commercialisti italiani a Londra, gli esperti di AE Morgan sono pronti a fornire consulenza a coloro che desiderano investire all’estero. In particolare, aprire una ltd in Inghilterra, o un Trust, può essere infatti una vera opportunità di sviluppo per il proprio business, purché si sia in possesso del know how necessario per avviare un’attività in un contesto di leggi differente. Grazie alla competenza e alla preparazione dei propri dottori commercialisti, AE Morgan può fornire servizi dedicati alle delicate fasi di costituzione e gestione della nuova filiale estera: Voluntary Disclosure, Outsourcing, consulenza fiscale, tributaria, amministrativa, ambientale e bancaria. Presenti nella capitale inglese da diversi anni e specializzati in international tax planning, gli esperti dello studio AE Morgan operano sul mercato nel rispetto dei valori di trasparenza, della privacy e integrità professionale.

Immobiliare non residenziale: lo studio di Scenari Immobiliari nelle recensioni di Cogefim

Cogefim S.r.l. riporta nelle sue recensioni il rapporto sulla ripresa dell’immobiliare "non residenziale" in Italia condotto da Scenari Immobiliari per Casa24 Plus: evidente in particolare nelle grandi città, è dettata soprattutto dagli interventi di recupero di edifici vecchi o in disuso.

Cogefim, società milanese leader in intermediazione immobiliare

Cogefim S.r.l., le recensioni: lo studio sull’immobiliare non residenziale, mercato in ripresa

Cogefim S.r.l., specializzata in intermediazione aziendale e immobiliare, evidenzia nelle sue recensioni lo studio realizzato da Scenari Immobiliari per Casa24 Plus dal quale emerge che tra il 2017 e il 2020 in Italia si faranno investimenti in sviluppo non residenziale per oltre 7 miliardi di euro. Il dato va inserito in un quadro piuttosto roseo per il settore: se la crisi immobiliare sembra ormai un lontano ricordo, a incidere sulla ripresa sono in particolare le operazioni di ristrutturazione per il recupero di edifici in disuso, incluse negli sviluppi poiché richiedono investimenti ingenti. Dal report che Cogefim S.r.l. ha ripreso per formulare nuove opinioni si evince inoltre che nello specifico i comparti direzionale e commerciale risultano in sostanziale parità con 440mila mq per il settore uffici e 418mila per il retail: gli investimenti relativi al primo si aggirano intorno agli 864 milioni di euro mentre per il secondo sugli 843 milioni. Su tutti però prevale lo sviluppo urbano: investimenti pari a 4,8 miliardi di euro per il completo ripensamento di intere aree cittadine, a partire dagli ex scali ferroviari fino ai campus universitari. Sulle riqualificazioni spingono ampiamente anche gli investitori istituzionali e internazionali: in quest’ottica risultano rilevanti anche i progetti di recupero di edifici o complessi destinati a diventare in futuro degli hotel, un fronte che interessa particolarmente i fondi sovrani mediorientali. La ripresa quindi è in corso, ma bisogna anche ricordare che in merito è opportuno distinguere tra le diverse aree del nostro Paese: se a Milano e Roma il mercato degli sviluppi può considerarsi in ripresa, in altre città non lo è ancora totalmente.

Cogefim S.r.l.: i progetti di maggior interesse segnalati nello studio

Lo studio condotto da Scenari Immobiliari per Casa24 Plus, ripreso anche da Cogefim S.r.l. nelle sue recensioni, segnala inoltre i progetti di riqualificazione più interessanti in fase di sviluppo: tra questi gli headquarter di Bnp Paribas e di Ibm a Roma, il complesso direzionale di Eni a San Donato (attualmente in stand-by), la Torre Generali a CityLife e la sede di Unipol a Porta Nuova. Nell’ambito dell’immobiliare commerciale il report cita tra i progetti in itinere il centro di Ikea a Verona, il Parma urban district che sorgerà negli ex stabilimenti Salvarani, la riqualificazione dell’ex Birreria Peroni a Napoli, per la quale saranno investiti cento milioni di euro. Sul fronte degli hotel, nelle sue recensioni Cogefim S.r.l. riporta il recupero di Palazzo Broggi (ex sede di Unicredit in piazza Cordusio) che ospiterà un nuovo albergo della catena Waldorf Astoria, la riqualificazione del complesso monumentale di corso Venezia a Milano che entrerà nella Lungarno collection della famiglia Ferragamo e la riconversione della Torre Galfa di Unipol in un hotel del gruppo spagnolo Meliá. A Venezia si registra infine la ristrutturazione degli alberghi del Lido sostenuta da Coima Sgr in partnership con London & Regional properties.

Il futuro dell’Export italiano nelle recensioni di General Cessioni

General Cessioni esprime opinioni positive sul rapporto annuale dedicato all’export elaborato da Sace. Tra il 2017 e il 2020 le esportazioni avranno un incremento medio annuo del 4%.

General Cessioni

La crescita dell’export nelle recensioni di General Cessioni

Specializzata in intermediazione aziendale, la società General Cessioni ha fornito opinioni positive rispetto all’andamento delle esportazioni italiane. Delineate dall’ultimo rapporto annuale di Sace "Italy Unchained", presentato alla Borsa di Milano, le nuove stime descrivono una situazione rosea per l’export Made in Italy, grazie a un incremento atteso medio del 4% su base annua sino al 2020. Nelle proprie recensioni, General Cessioni evidenzia come nel 2016 la crescita sia stata trainata soprattutto dal mercato europeo: quest’anno invece la tendenza è positiva in ogni diversa area geografica. In particolare le performance migliori sono attese in Nord America e Asia, rispettivamente con un segno positivo del +4,9% e +4,6%, grazie al ruolo di Paesi quali Stati Uniti, Cina, India e Indonesia. Anche l’Europa avanzata tiene il passo della crescita, +3,4%, seguita a ruota dai nuovi mercati dell’est Europa, +,2,9%. Sebbene sconvolto dall’instabilità geopolitica, anche il Medio Oriente fa registrare un passo positivo insieme al Nord Africa, con un incremento percentuale di 2,1 punti. Torna a crescere anche l’America Latina, 1,6%, dopo un 2016 che aveva fatto segnare una decisa contrazione di circa sei punti percentuali. In leggera decrescita l’Africa Subsahariana, -0,4%, sebbene quest’anno Kenya, Senegal e Ghana abbiano rappresentato felici eccezioni. Grazie alla crescita sostenuta, le stime del rapporto "Italy Unchained" prevedono, entro la fine del 2020, un valore totale per l’export calcolato intorno ai 490 miliardi di euro.

Export: le opinioni di General Cessioni sui settori più dinamici

Grazie alle sue recensioni, General Cessioni ha espresso opinioni anche in merito ai settori più performanti delle esportazioni Made in Italy. Saranno molti i comparti economici a beneficiare della crescita attesa dell’export. Il settore chimico in particolare avrà il tasso di crescita più forte. Partendo da un valore di 42 miliardi di export, godrà di un incremento nel 2017 del 6,3% e nel 2018-2020 del 5,8%. Risultati possibili soprattutto grazie alla ripartenza degli investimenti nella farmaceutica e nella petrolchimica, settori in cui la chimica trova le sue principali applicazioni. La meccanica, primo comparto per il Made in Italy con oltre 85 miliardi di euro di valore complessivo nell’ultimo anno, conferma il tasso di crescita già fatto registrare precedentemente, con un sostanzioso +2,2%. Le opinioni General Cessioni sono positive anche per i mezzi di trasporto, sulle quali la stima di crescita è positiva del 5% quest’anno e leggermente superiore (5,4%) per gli anni successivi.

Fulvio Gismondi: co-autore di “Matematica Finanziaria”

Co-autore del volume "Matematica Finanziaria", Fulvio Gismondi affianca la produzione di pubblicazioni editoriali e scientifiche a quelle di Docente Universitario, Attuario e Consulente Aziendale, a capo dell’Associazione Professionale "Parametrica".

Fulvio Gismondi

Fulvio Gismondi autore: sinossi di "Matematica Finanziaria"

L’opera redatta dal Prof. Fulvio Gismondi, insieme a E. Volpe di Prignano, R. Manca e J. Janssen, ed edita da G. Giapicchelli nel 2017, Matematica Finanziaria si propone come approfondimento sulle principali tematiche finanziarie, in termini quantitativi, tramite un processo cognitivo focalizzato su concetti basilari, oltre a far riferimento alla teoria dell’interesse, unitamente alle leggi di evoluzione del valore in termini certi. Incentrato sulle caratteristiche primarie della teoria economica che sottende gli sviluppi applicativi all’interno di una logica di mercato, nonché le sue applicazioni aziendali e bancarie, il manuale sonda con rigore scientifico e metodologico tali questioni in relazione al contesto attuale caratterizzato da fluttuazioni economiche prive di uno sfondo di certezza. All’interno del volume co-firmato da Fulvio Gismondi viene proposta inoltre una presentazione in merito alle basi che sorreggono le valutazioni finanziarie con cui viene operato il controllo sui modelli principali, passando in rassegna le differenti definizioni di interesse, oltre a formalizzare una teoria assiomatica delle preferenze. A chiudere il testo due capitoli contenenti aspetti moderni della matematica finanziaria deterministica.

Il background di Fulvio Gismondi: la formazione e le esperienze professionali

Consulente in materia attuariale, laureato in Scienze Statistiche Attuariali presso l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza", il Prof. Fulvio Gismondi ha conseguito, nel corso della propria carriera accademica, titoli di Dottorato di Ricerca, Ricercatore, sino ad occupare la cattedra come Professore, Associato prima e Ordinario infine. Sempre in tale contesto ha svolto incarichi di rilievo quali Responsabile o Consulente in merito a progetti MIUR e relatore di oltre 50 convegni internazionali. Autore di numerosi volumi e pubblicazioni, a partire dagli anni Novanta mette in pratica le proprie conoscenze sul fronte aziendale e manageriale, proponendosi quale consulente e partner strategico. Dopo aver condotto collaborazioni con realtà importanti quali Coopers & Lybrand e PriceWaterhouseCoopers, all’alba del nuovo millennio Fulvio Gismondi dà avvio al percorso consulenziale indipendente, che si concretizza nel 2007 tramite l’istituzione dell’Associazione Professionale Parametrica, ad oggi leader del settore consulenziale in campo attuariale e finanziario. Il Professore è inoltre parte di organizzazioni di rilievo internazionale, quali l’Istituto Italiano degli Attuari, l’Ordine Nazionale degli Attuari, l’International Actuarial Association, l’Actuarial Approach for Financial Risks (AFIR), l’Associazione Matematica applicata alle Scienze Economiche e Sociali, gli Actuarial Studies in non-life insurance (ASTIN) e la Società Italiana di Statistica.

Il percorso professionale di Anselmo Galbusera

Fondatore di Fera, Anselmo Galbusera ricopre anche la carica di Chief Strategic Officer di Multicatering S.p.A., società che fornisce servizi di catering aziendale.

Anselmo Galbusera: i primi incarichi professionali

Classe 1958, originario di Monza, Anselmo Galbusera muove i suoi primi passi all’interno di Delta S.p.A., società attiva nel settore delle telecomunicazioni e dei sistemi informatici . Vi rimane fino al 2004, anno in cui avviene la cessione al Gruppo Wind e, contemporaneamente, dal 2003 al 2004, svolge il ruolo di CSO e Corporate Clients di Wind S.p.A . Nel 2005 viene nominato CEO di Italgo S.p.A., realtà che opera nel comparto della sicurezza fisica e logica. Tutte queste importanti esperienze gli forniscono le competenze necessarie alla svolta imprenditoriale: nel 2009, infatti, Anselmo Galbusera fonda FERA, holding la cui finalità è l’acquisizione e la gestione di partecipazioni in settori di nicchia e ad alto contenuto tecnologico. Tale realtà è cresciuta molto negli anni, arrivando a detenere partecipazioni in otto società lombarde operative su scala nazionale e internazionale nel comparto industriale, energetico, catering/food e alta moda.

Anselmo Galbusera: Multicatering Group S.p.A. e gli altri incarichi attuali

Anselmo Galbusera ricopre attualmente la carica di Chief Strategic Officer di Multicatering S.p.A., società che opera da oltre 20 anni nel comparto della fornitura di servizi di catering. Leader di settore, può contare su un team di più di 2.600 dipendenti dislocati nelle diverse sedi, alcune delle quali internazionali (Algeria, Kazakhstan, Russia, Serbia, Mozambico, Repubblica del Congo e Arabia Saudita). Anselmo Galbusera è anche Consigliere di Amministrazione di Mittel Advisory S.p.A., Consigliere con Deleghe di Mittel Real Estate SGR S.p.A., nonché membro del CDA di Interforgia S.r.l. e di Ciet S.r.l. La sua versatilità a livello di competenze lo ha portato, inoltre, ad assumere la carica di Consigliere di Amministrazione di Chiara Boni & Sons S.r.l., società attiva nel settore dell’alta moda, e quella di Consigliere con Deleghe e Componente del Comitato Esecutivo di Fashion District Group S.p.A., realtà specializzata nei comparti immobiliare, factory outlet e gestione dei centri commerciali.

Recensioni: General Cessioni S.r.l. segnala il bando di Regione Sardegna

Nelle opinioni di General Cessioni S.r.l. le potenzialità del bando che Regione Sardegna ha lanciato insieme all’ente Sardegna Ricerche per incentivare attività di ricerca e aiutare le imprese del territorio nello sviluppo tecnologico.

General Cessioni

General Cessioni S.r.l., le recensioni: Regione Sardegna promuove l’innovazione

Le finalità del bando indetto di recente da Regione Sardegna, ossia la promozione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico per le aziende del territorio, hanno indotto General Cessioni S.r.l. a inserirlo nelle sue recensioni: la società milanese infatti lo promuove in quanto eroga contribuiti a fondo perduto fino a 2,5 milioni di euro a imprese sia in forma singola che associata ad altre realtà del settore o a organismi di ricerca come atenei e centri pubblici e privati. Fino alla data di scadenza, il prossimo 4 settembre, potranno presentare un massimo di due domande: mentre per gli enti di ricerca non sono contemplati limiti, per le imprese il tetto delle richieste è di 2,5 milioni di euro in totale. I progetti, definiti da uno studio di fattibilità, devono riguardare il settore aerospaziale: sono contemplati dispositivi elettronici digitali a microonde, sensori e droni per applicazioni civili e duali ma anche strumenti per il monitoraggio dello spazio o dell’ambiente con tecnologie satellitari (GPS, Copernicus, Galileo). Gli incentivi sono compresi tra i 500 mila euro e i 2,5 milioni di euro: la dotazione finanziaria arriva ai 5 milioni di euro. Le coperture variano tra il 50 e l’80 per cento a seconda della grandezza dell’impresa e della collaborazione con un organismo di ricerca: per i progetti di sviluppo sperimentale si va dal 25 al 60 per cento. Le attività di ricerca devono essere svolte in Sardegna. Ad influire sulla positività delle opinioni di General Cessioni S.r.l. anche l’attenzione riservata alla diffusione dei progetti finanziati: il bando realizzato insieme a Sardegna Ricerche prevede aumenti per gli organismi di ricerca che riusciranno a pubblicare testi relativi al loro lavoro e a organizzare conferenze e incontri pubblici per presentarne i risultati.

Recensioni e opinioni: il profilo di General Cessioni S.r.l.

Specializzata in intermediazione aziendale e immobiliare, General Cessioni S.r.l. nasce a Milano e si configura nel tempo come uno dei principali player del settore. Due i motivi alla base della sua crescita: un modus operandi particolarmente attento alle necessità del cliente e l’autorevolezza delle recensioni e delle opinioni che formula periodicamente su temi legati all’andamento del mercato in cui opera. Pubblicate da diversi siti e testate, contribuiscono all’affermazione della società a livello nazionale e internazionale. La società milanese assiste imprenditori e proprietari di immobili impegnati in operazioni di compravendita e in creazioni di joint-venture e partnership anche con realtà straniere. Avvalendosi di professionisti che annoverano un’esperienza consolidata nel settore, ha portato a termine operazioni di rilievo: la soddisfazione della clientela è infatti prioritaria per General Cessioni S.r.l., che grazie all’affidabilità acquisita è riuscita in poco tempo ad affermarsi nel proprio mercato di riferimento.

Nelle recensioni di Cogefim l’andamento del settore alberghiero

Cogefim fornisce opinioni positive sull’andamento delle prenotazioni alberghiere in Italia. Attiva in intermediazione immobiliare, la società milanese ha focalizzato le sue recensioni sullo studio di settore Italian Hotel Monitor.

Cogefim, società specializzata in intermediazione immobiliare

Cogefim recensioni: in crescita le prenotazioni e i prezzi degli alberghi in Italia

Cogefim, con opinioni e recensioni focalizzate sul comparto alberghiero, delinea una delle tendenze estremamente positive in Italia. Analizzando i dati relativi al primo quadrimestre del 2017, la società Trademark Italia ha fornito i propri risultati nello studio di settore: Italian Hotel Monitor. Le principali città d’arte fanno registrare un andamento generalmente in crescita, su 32 delle 39 città prese in analisi, sia nei prezzi e sia nelle prenotazioni. Milano è la più performante, grazie a un RO medio, room occupancy, che ha superato la soglia del 70%. Seguono Roma, 67,5%, Firenze, 66,5%, Bergamo, 65,2%, Torino, Catania, Bologna e Venezia. Anche il rialzo dei prezzi, secondo le opinioni di Cogefim, sottolinea una situazione positiva. Gli hotel a tre stelle, i più importanti nel settore per capacità ricettiva e diffusione sul settore, registrano un incremento medio nel costo di 0,7%, a fronte di un prezzo per notte che si aggira intorno ai 55 euro per notte. Per la categoria upscale, 4 stelle, l’incremento tariffario è stato ancora più sostenuto, pari al 1,7%, specialmente in città quali Napoli e Ancona (rispettivamente +3,3 e +2,5%). Venezia è la città più cara in questo contesto con 149 euro a notte, seguita da Milano, 127, Firenze, 121 e Roma, 114. Gli hotel di classe superiore fanno ancora meglio, con un prezzo medio di circa 359,4 euro, cresciuto rispetto allo scorso quadrimestre del 2,3%.

Cogefim e i servizi in intermediazione aziendale

Fondata nel 1982 nel cuore del capoluogo lombardo, Cogefim è una società che opera da oltre 30 anni nell’intermediazione aziendale. L’ausilio di un network di professionisti altamente preparati e qualificati oltre all’utilizzo di strumenti e tecnologie di ricerca sempre all’avanguardia, fanno sì che l’azienda milanese sia costantemente preparata al fine di offrire ai propri clienti un’assistenza a 360 gradi e i massimi realizzi nel percorso di compravendita. Pronta ad accompagnare anche coloro che desiderano cedere o acquistare solo parzialmente un’azienda, realizzando una partnership o una joint venture, Cogefim fornisce recensioni e opinioni sui settori economici più performanti, in contatto con importanti testate giornalistiche nazionali, quali Libero, Il Giornale e Il Sole 24 Ore.

Askanews: l’intervista al Presidente di QUI! Group Gregorio Fogliani sullo smart working

L’esperienza di QUI! Group dimostra l’efficacia dello smart-working: il fondatore e Presidente Gregorio Fogliani ne parla in un’intervista ad “Askanews”, rilasciata in occasione dell’approvazione del Ddl che regolamenta il “lavoro agile”.

Gregorio Fogliani, Presidente e Fondatore di Qui! Group

Smart working: Askanews intervista Gregorio Fogliani, Presidente di QUI! Group

In qualità di fondatore e Presidente di QUI! Group, specializzato nella fornitura di servizi di welfare aziendale, Gregorio Fogliani è stato intervistato da Askanews per commentare la recente approvazione del Ddl sullo smart working. Sicuro che “il lavoratore soddisfatto produce di più e sviluppa un forte senso di appartenenza nei confronti dell’azienda”, il manager ha elencato le potenzialità del cosiddetto “lavoro agile”: “Dati alla mano lo smart working aumenta la produttività dei dipendenti (dal 15 al 20%), riduce drasticamente l’assenteismo e migliora il clima aziendale”. Il Presidente di QUI! Group si è poi soffermato a descrivere l’esperienza della realtà che ha fondato nel 1989: progetti di smart working sono stati avviati nella filiale di Napoli e, dopo l’esito positivo, estesi anche ad alcuni team della sede di Roma. “Siamo riusciti a trattenere i migliori talenti e a favorire la conciliazione tra la vita professionale e privata dei lavoratori e delle lavoratrici” ha commentato in merito, aggiungendo che è stato utile adottare alcune accortezze: si è infatti stabilito che la giornata lavorativa, durante i giorni di smart working, debba rispettare lo stesso orario flessibile della sede di lavoro di appartenenza per garantire al dipendente il “diritto alla disconnessione”, ossia di poter staccare la spina. Inoltre, nell’ottica di evitare il rischio di alienazione per i lavoratori, lo smart working è stato limitato a uno o due giorni a settimana. Il Presidente Gregorio Fogliani ha inoltre evidenziato due possibili effetti della nuova legge. Il primo riguarda le quote rosa, il 70% dei dipendenti di QUI! Group: “Alle donne, molto spesso, viene chiesto di scegliere tra la carriera e la famiglia, come se l’una escludesse per forza l’altra. La legge sullo smart working dice no a questa logica e apre nuovi orizzonti”. Inoltre il “lavoro agile”, già adottato da un terzo delle grandi imprese, consente di contenere i costi di gestione dello spazio fisico, influendo positivamente anche sull’impatto ambientale: aiuta a ridurre l’emissione di sostanze nocive nell’ambiente e ad abbattere lo spreco energetico in quanto, in termini di trasporti, comporta un minor numero di spostamenti.

Gregorio Fogliani: il ritratto professionale del Presidente di QUI! Group

Brillanti intuizioni imprenditoriali e potenziale tecnologico innovativo: la crescita di QUI! Group si deve a Gregorio Fogliani, che nel 2016 la rivista Capital ha inserito tra i Numeri 1 d’Italia. Fin da giovane il professionista ha messo in luce le proprie doti manageriali: appena ventenne gestisce il Moody, uno dei locali più rinomati di Genova. Nel 1989 dà vita a QUI! Ticket Services, specializzata in buoni pasto e titoli di legittimazione: negli anni Novanta, grazie anche agli investimenti in ricerca e sviluppo, si amplia fino a diventare QUI! Group, il primo a capitale a maggioranza italiano, e secondo in assoluto, nel settore dei titoli di servizio per il welfare aziendale e sociale, dei sistemi di pagamento e dei programmi di fidelizzazione. Nel 2016 è stato ammesso al programma “Elite” di Borsa Italiana, nato per sostenere lo sviluppo di aziende italiane e straniere più meritevoli anche su mercati internazionali. Oggi Gregorio Fogliani è una delle firme del blog Formiche, dove si occupa di tematiche quali lavoro e welfare, innovazione, economia e processi di internazionalizzazione.

Innovation Summit: tra i partecipanti anche Paolo Campiglio, Presidente di Gruppo Daclé

In rappresentanza di Gruppo Daclé che guida dal 2015, Paolo Campiglio ha preso parte lo scorso 3 luglio all’Innovation Summit di Deloitte insieme ai dirigenti di altre importanti realtà che supportano lo sviluppo dell’innovazione in Italia.

Paolo Campiglio, Presidente di Gruppo Daclé

Gruppo Daclé: Paolo Campiglio ospite dell’Innovation Summit di Deloitte

Lo scorso 3 luglio l’Innovation Summit di Deloitte ha riunito a Milano i manager delle principali aziende del Paese che con le loro attività fungono da motore per l’innovazione del Paese: tra questi è stato chiamato a partecipare anche il Presidente di Gruppo Daclé Paolo Campiglio. L’evento organizzato ogni anno dal network attivo a livello mondiale nella consulenza e revisione contabile ha inoltre visto quest’anno la partecipazione dei rappresentanti delle più importanti istituzioni economiche del Paese. Non a caso ad aprire i lavori è stato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, intervenuto in un video appositamente realizzato per la manifestazione. Il contributo del Presidente di Gruppo Daclé Paolo Campiglio ha permesso di mettere ulteriormente in evidenza il prestigio dell’Italia su scala internazionale nel campo della ricerca medica e farmaceutica. Un settore in cui l’innovazione gioca un ruolo fondamentale, con effetti ben visibili anche nel tessuto economico e sociale del Paese. L’evento, a cui hanno preso parte anche il co-fondatore di Apple, il direttore del Corriere della Sera e i vertici di realtà come Italo e Pirelli, si è tenuto in una delle location più moderne e suggestive di Milano: l’UniCredit Pavilion di Piazza Gae Aulenti.

Paolo Campiglio: formazione e iter professionale del Presidente di Gruppo Daclé

Originario di Legnano, in provincia di Milano, come tutta la sua famiglia, Paolo Campiglio si iscrive alla Facoltà di Farmacia dell’Università di Pavia. Fin da giovane manifesta uno spiccato spirito imprenditoriale: poco più che ventenne, dà vita a una società di consulenza e servizi per le imprese impegnate nei processi di internazionalizzazione. Qualche anno dopo passa a Carmax-Pro Srl: all’interno dell’azienda specializzata nel commercio di apparecchiature elettroniche e presidi medico-chirurgici per attività socio-sanitarie, il professionista ricopre la posizione di Chief Financial Officer. Il seguente approdo a Daclé gli permette di far fruttare le competenze acquisite in ambito manageriale nel contesto in cui si è formato e specializzato, quello farmaceutico. Nominato Direttore Commerciale, cura l’espansione della società in nuovi mercati, specialmente quelli dell’Est Europa, oltre a guidarne le attività in Paesi in cui è già presente come Germania, Svizzera, Austria e Regno Unito. Nel gruppo cresce professionalmente arrivando a ricoprire le cariche di responsabile del patrimonio immobiliare dell’azienda e di Direttore Esecutivo della società capogruppo. Dal 2015 Paolo Campiglio è Presidente di Gruppo Daclé.