Andrea Mascetti: il futuro della Lega Nord e altri temi trattati nell’intervista a Lettera 43

Federalismo, Europa, Referendum Costituzionale e il rischio di una Brexit italiana sono temi affrontati dall’avvocato Andrea Mascetti, attivo da anni nella Lega Nord, in un’intervista alla testata online Lettera 43.

Andrea Mascetti, Titolare dello Studio Mascetti

Andrea Mascetti a Lettera 43: “Il federalismo in risposta alle riforme centraliste di Renzi”

“Il nostro è uno sguardo al futuro di un’Europa che non funziona e che deve cambiare”. Così l’avvocato Andrea Mascetti, in un’intervista rilasciata al portale online Lettera43, spiega l’importanza dell’incarico che alcune settimane fa gli ha affidato il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: formare e coordinare il team di lavoro che avrà il compito di ridefinire le linee del partito in materia di federalismo, autonomie locali e rapporti con l’Europa. Quindici professionisti, esperti di diritto costituzionale, comunitario e di Ue, scelti dal legale varesino: «Gli scenari sono in continua evoluzione, tra 10 anni, con tutta probabilità, l’Europa e l’Italia di adesso non ci saranno più. Si deve pensare ad una prospettiva geopolitica che guardi da Dublino a Vladivostok, c’è da pensare ormai in termini di Eurasia». Ma ad essere sbagliato, sottolinea Andrea Mascetti, è il modello di Europa, non l’idea in sé: “Siamo per l’Europa delle regioni e dei popoli. Trovo incomprensibile che per parlare con Bruxelles la Lombardia debba passare da Roma”. E citando Gianfranco Miglio, il più importante teorico del federalismo, l’avvocato ricorda i rapporti che legano le realtà industriali lombardo-venete con la Baviera, i tedeschi e gli altri popoli della Mitteleuropa: “Su questo bisogna lavorare. Le nostre aziende lavorano e collaborano da anni con gli altri Paesi europei, ma la burocrazia di Bruxelles non ha fatto altro che peggiorare le cose, diventando tragicamente simile a quella italiana da cui volevamo fuggire”. Nell’intervista si affrontano poi altri temi piuttosto caldi. Come il Referendum costituzionale di ottobre, che per i detrattori finirebbe per rinforzare eccessivamente l’accentramento statale: “Per questo bisogna votare ‘no’. Sono riforme da regime totalitario”. Ma anche se dovesse vincere il “no”, per l’avvocato Andrea Mascetti il nostro Paese non correrebbe comunque il rischio di un effetto Brexit: “Anche io sono spaventato da un ritorno alla Lira e l’idea di avere la stessa moneta di un finlandese non mi spiace per nulla; ma questo non vuol dire che il popolo non possa prendere una decisione sul merito”. Infine una stoccata ai leader politici di oggi: “Un tempo in Europa avevamo Kohl e Mitterand: politici veri. Le élite di oggi sarebbero la Merkel, Hollande e Renzi? Ma allora, forse, più che impedire al popolo di votare, bisognerebbe rivedere il sistema di selezione delle sedicenti élite”.

Andrea Mascetti: il profilo professionale dell’avvocato

Nato a Varese nel 1971, Andrea Mascetti si laurea in Legge presso l’Università Statale di Milano nel 1996. Terminato il periodo di praticantato legale e superato brillantemente l’Esame di Stato, si iscrive all’Ordine degli Avvocati di Varese e comincia ad esercitare la professione, collaborando con lo Studio Associato Legale Tributario affiliato a Ernst & Young di Milano. Nel 2004 apre nella città in cui è nato il suo studio legale, che oggi conta otto professionisti qualificati oltre a lui. Attento all’aspetto formativo, negli anni ha frequentato diversi corsi di aggiornamento è si è specializzato in numerosi ambiti, quali web-reputation e diritto ambientale. Inoltre, poiché è particolarmente esperto di Legge 231, la normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti, l’avvocato Andrea Mascetti viene spesso chiamato a ricoprire il ruolo di Presidente o di membro in diversi Organismi di Vigilanza. Esercita anche la funzione di arbitro o di avvocato di parte in arbitrati civili e amministrativi riguardanti appalti pubblici.

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